Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01515

Atto n. 3-01515 (in 9ª Commissione)

Pubblicato il 3 dicembre 2024, nella seduta n. 248
Svolto il 18 dicembre 2024 nella seduta n. 177 della 9ª Commissione

FREGOLENT, BORGHI Enrico, SCALFAROTTO - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

Diageo PLC è una multinazionale britannica operante nel settore delle bevande alcoliche e fa parte delle 100 aziende con la maggior capitalizzazione nella borsa di Londra;

il gruppo è nato nel 1997 dalla fusione di due compagnie: la britannica GrandMet e l'irlandese Guinness PLC;

nel corso degli anni la GrandMet aveva rilevato aziende storiche del settore bevande alcoliche italiano, quali la Cinzano nel 1992 (dopo essere già entrata nel 25 per cento del capitale della società italiana nel 1985) e Buton (azienda produttrice del brandy “Vecchia Romagna”) nel 1993;

nel settembre 1999 il marchio Cinzano veniva acquisito dal gruppo Campari attraverso un’operazione finanziaria che prevedeva, da parte di Diageo, soltanto la cessione della titolarità del brand, ma non dello storico stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, rimasto di proprietà del gruppo del Regno Unito;

lo stabilimento piemontese produce, tra gli altri, il whisky “Johnnie Walker”, la birra “Guinness” e la vodka “Smirnoff” e impiega circa 380 dipendenti tra le maestranze che operano nel settore della produzione e il personale impiegatizio degli uffici;

la pesante riduzione delle vendite globali nel settore degli alcolici ha fortemente colpito anche la multinazionale Diageo, che ha subìto, nel primo semestre del 2024, un calo di fatturato specifico dell’1,4 per cento;

la flessione della multinazionale britannica ha avuto pesanti riflessi anche in Borsa, dove il titolo ha perso il 17 per cento da gennaio 2024;

a seguito dei deludenti risultati commerciali, la Diageo ha annunciato un programma di pesante riduzione dei costi, che coinvolge anche lo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, di cui la proprietà ha preannunciato la chiusura totale nel 2026;

secondo fonti della proprietà dello stabilimento, la necessità di attuare al più presto il piano di riduzione dei costi deriverebbe, oltre che dal fenomeno inflattivo, soprattutto dall’incertezza economica dovuta all’ipotesi dell’istituzione di nuove barriere commerciali che la nuova Presidenza americana eletta, pur non ancora insediata, potrebbe introdurre;

la chiusura che comprenderà tanto il reparto produttivo che quello amministrativo, comporterà la totale perdita dei posti di lavoro attualmente impegnati sul territorio piemontese,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo stia seguendo l’evolversi della crisi e della possibile chiusura dello stabilimento Diageo e reputi valida la motivazione con la quale la proprietà giustifica tale chiusura;

quali provvedimenti intenda porre in essere per garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba e salvaguardare i relativi posti di lavoro.