Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 1-00029
Azioni disponibili
Atto n. 1-00029
Pubblicato il 28 febbraio 2023, nella seduta n. 43
AMBROGIO, GUIDI, MALAN, SPERANZON, SALLEMI, ZEDDA, IANNONE, VERSACE
Il Senato,
premesso che:
per semplificare la mobilità delle persone con disabilità munite di Contrassegno unificato disabili europeo (CUDE) in tutto il territorio nazionale, il decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del 5 luglio 2021 ha istituito, in attuazione dell'art. 1, comma 489, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, nell'Archivio nazionale dei veicoli, la "Piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici";
la Piattaforma ha la finalità di agevolare la mobilità delle persone titolari del contrassegno in tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alla circolazione stradale nelle zone a traffico limitato e nelle particolari strade o corsie preferenziali dove vigono divieti e limitazioni, permettendo a coloro che devono spostarsi da un comune all'altro di non comunicare più l'ingresso nelle aree a traffico limitato situate in comuni diversi da quello di residenza;
l'inserimento dei dati e l'aggiornamento della piattaforma sono demandati agli uffici comunali preposti al rilascio dei CUDE e il Centro elaborazione dati istituito presso la Direzione generale per la motorizzazione del Ministero all'esito della procedura di inserimento dei dati genera il codice univoco;
considerato che:
al 1° gennaio 2023 i Comuni italiani sono 7.901, e nella fase di sperimentazione, iniziata il 23 maggio 2022 e conclusasi ad ottobre dello stesso anno, 16 Comuni avevano aderito all'iniziativa, rilasciando 180 codici univoci, e alla data del 31 dicembre 2022 risultavano 24 i Comuni aderenti (Verona, Peschiera del Garda, Isola della Scala, Fumane, Vittorio Veneto, Salgareda, San Fior, Torrebelvicino, Grisignano di Zocco, Ceggia, Alpago, Paese, Occhiobello, Jesolo, Milano, Livorno, Lissone, Villacidro, Urbino, Martina Franca, Carignano, Bollengo, Cinisello Balsamo e Udine);
evidenziato che:
al momento la regolamentazione e la gestione di accesso a ZTL e centri storici per i titolari del contrassegno sono demandate alle amministrazioni comunali, creando così un contesto operativo eterogeneo e frammentato che, il più delle volte, limita la libertà di circolazione delle persone con disabilità nei contesti urbani;
constatato che è necessario che la finalità della Piattaforma sia attuata rapidamente in tutto il territorio nazionale,
impegna il Governo a superare la fase sperimentale della Piattaforma, rendendo obbligatoria l'adesione alla stessa da parte di tutti i Comuni italiani che abbiano zone a traffico limitato e delle Città Metropolitane, e a garantire un cronoprogramma attuativo che permetta l'operatività su scala nazionale della Piattaforma in tempi certi e, comunque, entro il 31 dicembre 2023.