Senato della RepubblicaXIX LEGISLATURA
N. 1126
DISEGNO DI LEGGE
d'iniziativa del senatore GASPARRI

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 2 MAGGIO 2024

Istituzione della Giornata in memoria delle Marocchinate

Onorevoli Senatori. – Il presente disegno di legge si propone di promuovere la memoria storica dei tragici fatti del maggio 1944, in cui il Corpo di spedizione francese (CEF) in Italia, nella risalita verso Roma, si macchiò di indicibili violenze nei confronti della popolazione civile, soprattutto delle province di Frosinone e Latina.
Infatti la lenta avanzata delle truppe alleate sul suolo italiano durante la campagna militare del 1943-1945 fu contrassegnata da una serie di crimini perpetrati dalle cosiddette forze « liberatrici » ai danni delle popolazioni civili. Uno dei capitoli più amari, e rimasti più a lungo sotto il velo del silenzio, anche, ma non solo, per la comprensibile ritrosia delle vittime a evocare autentiche tragedie personali e familiari, riguarda le « Marocchinate », participio passato con cui vengono storicamente identificate le decine di migliaia di vittime (donne, uomini, bambini) di uno dei peggiori stupri di massa della storia d'Europa, di cui si macchiarono i famigerati Goumiers appartenenti al CEF.
Si tratta di una lunga serie di violenze indiscriminate, che ebbero inizio in Sicilia dopo lo sbarco del luglio 1943 e che proseguirono – oggi lo sappiamo con certezza–senza soluzione di continuità soprattutto nel Lazio e in Toscana, dove l'avanzata degli Alleati fu particolarmente lenta a causa della resistenza opposta dall'Asse, dapprima sul fronte di Cassino e poi sulla Linea gotica. In occasione dello sfondamento della Linea Gustav, il territorio laziale, soprattutto le province di Frosinone e Latina, hanno pagato un prezzo altissimo e non possiamo dimenticarlo.
I comuni più gravemente colpiti furono: Esperia (700 vittime su 2.500 abitanti), Castro dei Volsci, Vallemaio, Sant'Apollinare, Ausonia, Giuliano di Roma, Patrica, Ceccano, Supino, San Giorgio al Liri, San Giovanni Incarico, Coreno Ausonio, Morolo, Sgurgola, Lenola, Campodimele, Spigno Saturnia, Formia, Terracina, San Felice Circeo, Roccagorga, Priverno, Maenza, Sezze. Il tutto con orribili effetti a lungo termine, quali le gravidanze indesiderate di molte vittime, i figli non voluti e i casi di pazzia, i suicidi, l'emigrazione forzata in altre regioni o all'estero per sfuggire allo stigma di « marocchinata ».
Sono trascorsi più di 70 da quando l'on. Maria Maddalena Rossi introdusse per la prima volta la questione delle « Marocchinate » all'interno di un'Aula parlamentare.
Era il 7 aprile 1952 e l'onorevole Rossi raccontò di quando « A Pontecorvo il 14 ottobre 1951 ebbe luogo un singolare convegno (...) Vi parteciparono le rappresentanti delle 60.000 donne che a suo tempo hanno presentato domande in qualità di vittime civili della guerra, motivate da violenze e danni di vario tipo. Erano 500 delegate. Io ho partecipato a questo convegno e ho visto le 500 contadine venute dai villaggi e dai paesi della piana e dalle montagne circostanti. Molte avevano camminato per ore ed ore a piedi per arrivare in tempo a Pontecorvo e non avevano certo mai partecipato in vita loro ad una riunione né tanto meno parlato da una tribuna. Né, credo, queste contadine, queste montanare, che ricordano ancora coi loro costumi le ciociare di un tempo; così ritrose e fiere, avrebbero mai voluto parlare addirittura in un convegno di fronte a tutti della loro mostruosa disgrazia. Invece, sono state costrette a fare così. »
Non volevano essere dimenticate, dalle istituzioni e dalla storia, ma purtroppo così non è stato per molti decenni. Proprio da Pontecorvo ha avuto inizio, nel corso del 2019, su input di Moira Rotondo, in occasione del 75° anniversario di questi tragici fatti, un'operazione di riscoperta della memoria storica che non ha eguali. Essa ha coinvolto per la prima volta le istituzioni, che si sono impegnate a promuovere la conoscenza delle « Marocchinate » con l'istituzione, presso tutte le sedi deputate, di una Giornata nazionale in memoria delle Marocchinate, nella convinzione che sia dovere di ciascun rappresentante delle istituzioni del territorio promuovere una corretta informazione, soprattutto verso le nuove generazioni, sui terribili fatti che hanno colpito il nostro Paese.
La Regione Lazio ha già introdotto, nel mese di agosto del 2021, la « Giornata in Memoria delle Marocchinate » da celebrarsi ogni anno il 17 maggio.
Il 17 maggio è il giorno in cui Esperia, uno dei paesi martiri di questa barbarie, già festeggia da molti anni la giornata delle vittime civili di guerra, anche non nominando espressamente le marocchinate, per pudore ma soprattutto per rispetto delle vittime ancora in vita (oramai davvero poche).
L'anno seguente, con un emendamento all'assestamento di bilancio nel luglio 2022, la Regione Lazio ha trasformato la Giornata in « Mese (di maggio) in memoria delle Marocchinate », in modo che ciascun comune fosse libero di festeggiare nel corso di tutto il mese e non in una data specifica.

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

(Istituzione della Giornata nazionale
in memoria delle Marocchinate)

1. È istituita, il giorno 17 maggio di ogni anno, la « Giornata nazionale in memoria delle Marocchinate », di seguito denominata « Giornata », con la finalità di far conoscere e ricordare, soprattutto alle nuove generazioni, i tragici episodi di violenza sessuale e fisica a danno delle popolazioni civili verificatisi nel mese di maggio del 1944.

2. La Giornata non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.

Art. 2.

(Celebrazioni per la Giornata nazionale
in memoria delle Marocchinate)

1. In occasione della Giornata, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni possono promuovere iniziative ed eventi celebrativi, con il coinvolgimento di scuole di ogni ordine e grado, università ed enti del terzo settore, al fine di promuovere la conoscenza e tramandare il ricordo dei tragici fatti di cui all'articolo 1, comma 1.

2. Le iniziative di cui al comma 1 possono prevedere:

a) la realizzazione di convegni, incontri, dibattiti e mostre sulle Marocchinate, sulla seconda guerra mondiale, sugli stupri di guerra e sulla violenza di genere;

b) l'intitolazione di strade, luoghi, siti e monumenti alla memoria delle Marocchinate;

c) la pubblicazione di studi e approfondimenti sul tema;

d) l'assegnazione di premi, riconoscimenti, borse di studio per pubblicazioni, docufilm, rappresentazioni cineteatrali, tesi di laurea o di dottorato sulla storia degli eccidi e delle violenze del maggio 1944.

Art. 3.

(Disposizioni finanziarie)

1. Per l'attuazione delle iniziative di cui all'articolo 2 nello stato di previsione del Ministero della cultura è istituito, a partire dall'esercizio finanziario 2024 e per ciascuno degli anni 2025 e 2026, un fondo con una dotazione pari a di 150.000 euro annui denominato « Fondo per le iniziative in favore delle celebrazioni della Giornata nazionale in memoria delle Marocchinate ».

2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1 si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma « Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2024.

3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.