Senato della Repubblica | XIX LEGISLATURA |
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 24 NOVEMBRE 2023
Istituzione della Scuola di specializzazione in igiene applicata alla sanità pubblica
Onorevoli Senatori. – Già nel 1920, la sanità pubblica è stata definita da Charles-Edward Amory Winslow come « la scienza e l'arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere la salute e l'efficienza fisiche attraverso gli sforzi organizzati e le scelte informate della società, delle organizzazioni pubbliche e private, di comunità e individui ». La multidisciplinarietà e l'interdisciplinarietà dell'approccio scientifico ai bisogni di salute della popolazione appariva, pertanto, già all'epoca di Amory, in tutta la sua evidenza.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) identifica i seguenti obiettivi prestazionali essenziali di efficaci sistemi di sanità pubblica, i cosiddetti Essential Public Health Operations (EPHOs):
1) sorvegliare e valutare lo stato di salute della popolazione, nonché il ricorso ai servizi sanitari e al monitoraggio dei fattori di rischio e delle minacce per la salute;
2) gestire le emergenze di sanità pubblica;
3) assicurare la presenza di efficaci strumenti legislativi, regolatori e governativi della sanità pubblica;
4) sostenere in modo efficiente ed efficace i sistemi sanitari attraverso la pianificazione multisettoriale, il finanziamento e la gestione;
5) proteggere le popolazioni dalle minacce alla salute, inclusi i rischi ambientali, lavorativi, infettivi, chimici, fisici e alimentari;
6) favorire la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie trasmissibili e non trasmissibili;
7) promuovere la salute e il benessere attraverso azioni rivolte ai determinanti sociali e alle disuguaglianze;
8) assicurare il coinvolgimento, la partecipazione e la mobilizzazione sociale delle comunità;
9) assicurare ai sistemi sanitari una forza lavoro adeguata in termini quantitativi e qualitativi;
10) assicurare la qualità e l'accessibilità dei servizi sanitari;
11) sostenere l'avanzamento della ricerca nell'ambito della sanità pubblica;
12) assicurare un accesso equo alle tecnologie sanitarie e l'uso razionale dei farmaci.
Le abilità e le competenze richieste per erogare le EPHOs sono distribuite attraverso un ventaglio di strutture e profili professionali. Mentre alcune competenze sono peculiari dei professionisti di formazione medica e in possesso della specializzazione in igiene e medicina preventiva, già attivi e presenti nel Servizio sanitario nazionale (SSN), l'erogazione efficace di altre EPHOs richiede il contributo di ulteriori competenze professionali, quali – a esempio – quelle epidemiologiche, statistiche, mediche di comunità, biologiche, scientifico-ambientali e comunicative.
Il recente documento dell'OMS « Global competency and outcomes framework for universal health coverage » è un modello per guidare gli Stati nello sviluppo di adeguati curricola formativi in grado di rinforzare i ruoli della sanità pubblica a sostegno della pratica clinica.
L'OMS rileva come l'assenza di robuste connessioni intersettoriali fra gli organi decisionali e di governo e le strutture di pianificazione della forza lavoro in ambito sanitario è all'origine di profonde discrepanze fra i percorsi formativi attuali e le posizioni professionali necessarie ai sistemi sanitari. Conseguentemente, le competenze delle risorse umane impiegate nel settore sanitario non sempre sono in grado di ottemperare alle richieste e ai bisogni della popolazione, anche alla luce di problematiche finanziarie, le quali ostacolano, e non poco, l'immissione nel SSN di adeguati profili professionali.
In un contesto altamente specializzato e in continua evoluzione come quello attuale, è necessaria la collaborazione tra professionisti con competenze e abilità diverse, ma tra di loro complementari: l'obiettivo comune, infatti, è quello di individuare e rispondere ai molteplici e mutevoli bisogni di salute delle popolazioni e di favorire l'inserimento nel SSN e nel Sistema nazionale di prevenzione ambientale (SNPA) di nuove competenze, incluse le scienze omiche, le quali richiedono una preparazione di base differente da quella degli specialisti in igiene di formazione medica. Le competenze che consentirebbero di affrontare il mutato panorama sopra descritto sono, per lo più, quelle biologiche, biotecnologiche, laboratoristiche, epidemiologiche, bioinformatiche, scientifico ambientali, alimentari, nutrizionali e quelle di analisi dei dati e di promozione della salute.
Nella proposta per l'istituzione di nuovi percorsi formativi specialistici o per la loro revisione e aggiornamento è utile seguire il già citato documento dell'OMS « Global competency and outcomes framework for universal health coverage », che prevede di partire dai bisogni di salute della popolazione per definire le attività pratiche, le competenze richieste, gli standard dei programmi formativi, gli specifici profili professionali e i servizi da erogare. Da tale analisi derivano i curricula, i programmi didattici e le modalità di verifica e miglioramento.
La proposta di attivazione di una Scuola di specializzazione in igiene applicata alla sanità pubblica per i laureati non medici nasce dall'evidenza che le nuove conoscenze scientifiche e le relative competenze tecniche e professionali sono necessarie per affrontare le problematiche e le emergenze che la sanità pubblica presenterà nel prossimo futuro. A livello internazionale, infatti, i professionisti della sanità pubblica sono formati secondo curricula multidisciplinari, scientificamente solidi, non necessariamente medici.
Negli anni, numerosi corsi di laurea magistrale sono nati e cresciuti nel nostro Stato, soprattutto nell'ambito della prevenzione primaria e nell'utilizzo di tecnologie avanzate: tali aree non sono solo strettamente mediche, ma evidentemente sanitarie, e necessitano di un approccio ampio, multidisciplinare, inclusivo, in grado di coinvolgere in modo strategico i diversi stakeholders della prevenzione primaria in Italia.
Lo specialista in igiene applicata alla sanità pubblica, avendo acquisito competenze propositive, organizzative, operative e valutative nella metodologia epidemiologica, può contribuire allo sviluppo di conoscenze ed evidenze significative per disegnare, predisporre e valutare interventi sociosanitari per la prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative, anche attraverso provvedimenti di educazione alla salute a livello individuale e collettivo.
Lo specialista in igiene applicata alla sanità pubblica deve aver maturato conoscenze tecniche, scientifiche e professionali nei campi dell'igiene e della prevenzione, dell'educazione sanitaria e della promozione della salute, della statistica medica, dell'epidemiologia, della demografia, dei sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria, della programmazione, dell'organizzazione e della valutazione delle tecnologie e dei servizi sanitari e ambientali.
Art. 1.
1. È istituita la Scuola di specializzazione in igiene applicata alla sanità pubblica, come disciplinato nell'allegato alla presente legge.
2. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al decreto ministeriale 16 settembre 2016, n. 716.
CLASSE DELLA SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE
APPLICATA ALLA SANITÀ PUBBLICA
Allegato
1. TITOLI DI STUDIO PER L'ACCESSO ALLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
– CLASSE LM06 Lauree magistrali in biologia;
– CLASSE LM08 Lauree magistrali in biotecnologie industriali;
– CLASSE LM09 Lauree magistrali in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche;
– CLASSE LM61 Lauree magistrali in scienze della nutrizione umana;
– CLASSE LM75 Lauree magistrali in scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio.
2. DURATA DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
La Scuola di specializzazione in igiene applicata alla sanità pubblica per i laureati non medici è articolata in quattro anni.
3. FINALITÀ DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
L'obiettivo della Scuola di specializzazione in igiene applicata alla sanità pubblica per i laureati non medici è di formare professionisti in grado di partecipare, gestire e promuovere collaborazioni multidisciplinari e interdisciplinari, fungendo da raccordo tra la società, le sue esigenze di sviluppo, il mondo della prevenzione e l'area sanitaria in tutta la sua complessità, compreso l'ambito universitario, la ricerca scientifica e l'attività di consulenza libero-professionale.
Il nuovo percorso formativo tiene in considerazione il documento dell'Organizzazione mondiale della sanità « Global competency and outcomes framework for universal health coverage », il quale prevede di definire le attività pratiche, le competenze richieste, gli standard dei programmi formativi, gli specifici profili professionali e i servizi da erogare sulla base dei bisogni di salute della popolazione.
Lo specialista in igiene applicata alla sanità pubblica, avendo acquisito competenze propositive, organizzative, operative e valutative nella metodologia epidemiologica, può contribuire allo sviluppo di conoscenze ed evidenze significative per disegnare, predisporre e valutare interventi sociosanitari per la prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative, anche attraverso provvedimenti di educazione alla salute a livello individuale e collettivo. L'applicazione della metodologia epidemiologica, combinata ai risultati, cosiddetti output, forniti dalle scienze omiche e dalla bioinformatica, può offrire chiarimenti in merito alla diffusione di emergenze sanitarie, anche gravi o di carattere pandemico.
Lo specialista in igiene applicata alla sanità pubblica concorre:
1. all'apprezzamento dello stato di salute e dei problemi sanitari delle comunità;
2. alla valutazione dei fattori di rischio per la salute e il benessere della popolazione;
3. alla predisposizione di un protocollo dettagliato in grado di individuare le risorse umane e strumentali da impiegare per l'eliminazione o la mitigazione dei rischi per la salute pubblica;
4. all'organizzazione e alla gestione delle campagne di vaccinazione e screening, nonché all'esame delle risultanze derivanti dalla realizzazione delle stesse;
5. alla pianificazione delle strategie di educazione sanitaria e comportamentale;
6. al monitoraggio del rischio fisico, chimico e biologico delle diverse matrici ambientali;
7. all'implementazione dell'innovazione organizzativa e tecnologica dei servizi sanitari.
4. AMBITI GENERALI DI APPLICAZIONE
Le competenze dello specialista in igiene applicata alla sanità pubblica possono essere applicate:
1. alla supervisione e allo studio delle malattie ereditarie, infettive, cronico-degenerative;
2. alla definizione di interventi di prevenzione in caso di incidenti nelle comunità di vita e di lavoro;
3. al contrasto delle diseguaglianze in ambito sanitario, ambientale e alimentare;
4. alla ricerca epidemiologica, etiologica e valutativa;
5. alla comunicazione e alla formazione sanitaria;
6. alla programmazione, organizzazione, gestione e coordinamento delle risorse umane, strumentali e finanziarie da impiegare per l'eliminazione o la mitigazione dei rischi per la salute pubblica.
5. AMBITI SPECIFICI DI APPLICAZIONE
Le competenze dello specialista in igiene applicata alla sanità pubblica possono essere applicate:
1. alla produzione, validazione e interpretazione di evidenze scientifiche utili alla prevenzione primaria e secondaria negli ambienti di vita e di lavoro;
2. alla supervisione e all'approfondimento di determinanti di salute, di cui tener conto nei programmi di prevenzione primaria e secondaria;
3. allo studio circa le possibilità di impiego dell'intelligenza artificiale alla sanità pubblica;
4. all'analisi e alla gestione dei dati generati dalle biobanche e delle banche dati, cosiddette database, socio-sanitarie;
5. alla prevenzione e alla promozione della salute materno-infantile mediante l'individuazione e l'applicazione di strategie per la caratterizzazione e gestione del rischio di malattie ad alta incidenza;
6. all'organizzazione e alla gestione delle attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni per le quali è richiesta un'attività di laboratorio, di analisi dei dati, di metodi colturali e biomolecolari;
7. al monitoraggio e al trattamento dell'antimicrobico-resistenza di origine umana e ambientale;
8. alla predisposizione di piani di sicurezza delle acque, di allerte sanitarie, di valutazioni ambientali strategiche (VAS) e valutazioni di impatto ambientale (VIA), di autorizzazioni integrata ambientale (AIA), quest'ultime arricchite con valutazioni di impatto sulla salute (VIS) e del danno sanitario (VDS), di manuali di analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP).
6. ATTIVITÀ PROFESSIONALIZZANTI OBBLIGATORIE
Lo specializzando in igiene applicata alla sanità pubblica potrà conseguire il diploma di specializzazione solo dopo aver completato le seguenti attività professionalizzanti:
1. partecipazione ad almeno due indagini statistiche sanitarie correnti, di cui una progettata e realizzata in modo autonomo;
2. partecipazione alla progettazione e alla realizzazione di almeno due indagini epidemiologiche, di cui una progettata e realizzata in modo autonomo;
3. partecipazione alla predisposizione e alla valutazione di almeno tre interventi nelle seguenti materie: informazione ed educazione sanitaria, sorveglianza dei rischi ambientali indoor/outdoor nelle comunità e nei gruppi a rischio, adeguatezza igienico sanitaria delle procedure produttive o delle prestazioni di servizi e interventi di prevenzione in comunità;
4. partecipazione ad almeno un programma di screening;
5. partecipazione ad almeno un programma di valutazione e gestione del rischio professionale;
6. partecipazione ad almeno un programma di sorveglianza sanitaria;
7. partecipazione ad almeno una valutazione delle tecnologie sanitarie, per quanto concerne la loro affidabilità, i rapporti costi–beneficio, costi–efficacia, costi–utilità e gli aspetti etici e giuridici conseguenti alla loro utilizzazione;
8. partecipazione alla revisione critica della letteratura scientifica;
9. partecipazione alla progettazione, realizzazione e valutazione di almeno un programma di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all'assistenza e alla gestione antimicrobica;
10. partecipazione ad almeno un'indagine epidemiologica di sorveglianza nutrizionale nelle comunità e gruppi a rischio e ad almeno una valutazione e categorizzazione di rischio alimentare;
11. partecipazione ad almeno un progetto di comunicazione con la popolazione, direttamente o attraverso i mezzi di comunicazione di massa, relativi a problemi o emergenze sanitarie;
12. partecipazione all'organizzazione di interventi di emergenza sanitaria (reali o simulati);
13. frequenza, per una durata da stabilire da parte del Consiglio della Scuola, di strutture del Servizio sanitario nazionale, laboratori di sanità pubblica, agenzie sanitarie e agenzie per l'ambiente e partecipazione attiva alle attività pertinenti al profilo formativo;
14. frequenza, per una durata da stabilire da parte del Consiglio della Scuola, di strutture ove sia prevalente il rischio lavorativo biologico e ambientale e partecipazione alle attività di prevenzione e protezione della salute operate dai professionisti sanitari competenti e dal responsabile della sicurezza.
7. TABELLA SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD) E CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI (CFU)
Attività Formative | ||||
Attività formative | Ambiti disciplinari | Settori scientifico-disciplinari | CFU | TOT. CFU |
Di base | Discipline generali per la formazione dello specialista | MED/01 statistica medica MED/02 storia della medicina MED/03 genetica medica MED/05 patologia clinica MED/07 microbiologia e microbiologia clinica MED/17 malattie infettive MED/42 igiene generale e applicata MED/43 medicina legale MED/44 medicina del lavoro MED/46 scienze tecniche di medicina di laboratorio MED/49 scienze tecniche dietetiche applicate MED/50 scienze tecniche mediche applicate BIO/09 fisiologia BIO/10 biochimica BIO/11 biologia molecolare BIO/12 biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/13 biologia applicata BIO/14 farmacologia BIO/19 microbiologia generale CHIM/10 chimica degli alimenti CHIM/12 chimica dell'ambiente e dei beni culturali FIS/07 fisica applicata(ai beni culturali, ambientali, biologia e medicina) ICAR/03 ingegneria sanitaria e ambientale INF/01 informatica ING-INF/05 sistemi di elaborazione delle informazioni IUS/01 diritto privato IUS/10 diritto amministrativo IUS/17 diritto penale MAT/06 probabilità e statistica matematiche M-PSI/05 psicologia sociale SPS/07 sociologia generale | 5 | |
Caratterizzanti | Tronco comune | MED/01 statistica medica MED/42 igiene generale e applicata MED/43 medicina legale MED/44 medicina del lavoro SECS-P/10 organizzazione aziendale SECS-S/04 demografia | 30 | 210 |
Discipline specifiche della tipologia igiene generale e applicata | MED/42 igiene generale e applicata | 180 | ||
Affini, integrative, interdisciplinari | Discipline integrative e interdisciplinari | MED/01 statistica medica MED/02 storia della medicina MED/03 genetica medica MED/05 patologia clinica MED/07 microbiologia e microbiologia clinica MED/17 malattie infettive MED/42 igiene generale e applicata MED/43 medicina legale MED/44 medicina del lavoro MED/46 scienze tecniche di medicina di laboratorio MED/49 scienze tecniche dietetiche applicate MED/50 scienze tecniche mediche applicate AGR/15 scienze e tecnologie alimentari BIO/07 ecologia BIO/10 biochimica BIO/11 biologia molecolare BIO/12 biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/13 biologia applicata BIO/14 farmacologia BIO/18 genetica CHIM/01 chimica analitica CHIM/09 farmaceutico tecnologico applicativo CHIM/10 chimica degli alimenti GEO/05 geologia applicata ICAR/02 costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/03 ingegneria sanitaria - ambientale ICAR/12 tecnologia dell'architettura ICAR/21 urbanistica INF/01 informatica ING-INF/05 sistemi di elaborazione delle informazioni ING-INF/06 bioingegneria elettronica e informatica IUS/07 diritto del lavoro IUS/09 istituzione di diritto pubblico IUS/10 diritto amministrativo L-LIN/12 lingua e traduzione - lingua inglese MAT/01 logica matematica MAT/06 probabilità e statistica matematica M-DEA/01 discipline demoetnoantropologiche M-PED/03 didattica e pedagogia speciale M-PSI/05 psicologia sociale SECS-P/07 economia aziendale SECS-P/08 economia e gestione delle imprese SECS-P/10 organizzazione aziendale SECS-S/01 statistica SECS-S/02 statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SPS/08 sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/10 sociologia dell'ambiente e del territorio VET/04 ispezione degli alimenti di origine animale | 5 | |
Per la prova finale | 15 | |||
Altre | Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali | 5 | ||
Totale | 240 |
ATTIVITÀ PROFESSIONALIZZANTI | ||||
Attività formative | Ambiti disciplinari | Settori Scientifico-disciplinari | CFU | TOT. CFU |
Attività professionalizzanti | Discipline professionalizzanti | MED/01 statistica medica MED/42 igiene generale e applicata | 180 |