Onorevoli Senatori. – L'articolo 12 della Costituzione stabilisce che la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano. Si tratta, però, di un articolo incompleto, in quanto i Costituenti hanno omesso di legiferare in relazione all'inno nazionale, che è rimasto ignorato, per centocinquantasette anni dall'Unità d'Italia, anche dalla legislazione ordinaria, che vi ha finalmente posto rimedio con la legge 4 dicembre 2017, n. 181.
Non può passare inosservato il fatto che proprio in un momento storico in cui, a causa dei crescenti fenomeni di comunicazione di massa, si rischia di andare incontro alla omologazione di simboli e culture con un evidente pregiudizio per l'identità nazionale, si presenta come irrinunciabile la tutela del nostro inno nazionale, le cui radici partono dal Risorgimento percorrendo tutta la nostra storia.
Allo stesso modo di come è accaduto per gli ordinamenti di altre nazioni repubblicane a democrazia avanzata, anche per noi è necessario e non più rimandabile intervenire per colmare questo vuoto giuridico in modo da tutelare il fondamentale valore simbolico dell'«Inno di Mameli» o «Fratelli d'Italia», come lo avverte tutto il popolo italiano, attraverso una semplice modifica della Carta costituzionale, che consenta al Parlamento di approfondire il significato di un inno che proietta la nostra democrazia verso il futuro, ma nella piena consapevolezza del nostro passato.
Altro aspetto non trascurabile riguarda il riconoscimento dell'italiano come lingua ufficiale della Repubblica, ad oggi non ancora avvenuto nella nostra Carta fondamentale, nonostante la lingua italiana sia il fondamento della nostra unità culturale e prima ancora nazionale e statuale.
Tra gli elementi costitutivi dell'unità nazionale deve, pertanto, certamente essere annoverata la lingua italiana e, soprattutto in questa fase, si ritiene indispensabile riconoscere il suo ruolo quale fattore identificante della comunità nazionale.
Con il presente disegno di legge costituzionale si intende, pertanto, aggiungere tra i valori fondanti la nostra Costituzione anche il riconoscimento della lingua italiana come unica lingua ufficiale, avente precedenza su qualsiasi altra lingua e/o dialetto minoritari.