Legislatura 19ª - 3ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 124 del 02/04/2025

SCHEMA DI RISOLUZIONE PROPOSTO DAL RELATORE

SULL'AFFARE ASSEGNATO DOC. XXVI, N. 3

La Commissione affari esteri e difesa,

a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento, dell'affare assegnato sulla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2025, deliberata dal Consiglio dei Ministri il 19 Febbraio 2025 (Doc. XXVI, n. 3);

valutata la tempistica con cui la deliberazione governativa in materia è stata presentata all'esame del Parlamento;

preso atto delle comunicazioni rese il 27 marzo e il 1° aprile 2025 dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro della difesa presso la Camera dei deputati;

valutati altresì gli elementi conoscitivi forniti, presso le competenti Commissioni riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, dal Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano il 25 marzo 2025, dal Direttore Generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Stefano Gatti, il 26 marzo 2025, nonché, presso la sola Commissione affari estesi e difesa del Senato, dal Comandante del Comando Operativo Vertice Interforze (COVI), Generale Giovanni Maria Iannucci, il 20 marzo 2025;

considerati inoltre gli ulteriori contributi conoscitivi e di riflessione forniti alla Commissione dai rappresentanti dell'Associazione delle Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà (AOI), del Coordinamento Italiano Ong Internazionali (CINI) e dell'Associazione di coordinamento delle Ong (Link 2007), intervenuti nella seduta del 18 marzo 2025;

valutata positivamente la riorganizzazione complessiva delle schede illustrative delle singole missioni che insistono nelle diverse aree geografiche, che consente una semplificazione dei processi decisionali, delle attività d'impiego delle risorse di personale e una maggiore flessibilità nella gestione delle crisi internazionali, si raccomanda una maggiore chiarezza espositiva nell'illustrazione delle singole missioni nell'ambito delle rispettive aree geografiche;

rimarcato come la partecipazione alle missioni internazionali si confermi quale elemento qualificante dell'azione di politica estera e di sicurezza collettiva del nostro Paese, da sempre rispettosa del diritto internazionale e delle iniziative multilaterali;

considerati in particolare i mutamenti di scenario geopolitico in cui il nostro Paese è chiamato ad operare e le priorità strategiche più immediate, anche alla luce dei nuovi fattori di instabilità e delle dinamiche in atto nel panorama internazionale si ribadisce che l'Italia mantiene come caposaldo della sua azione l'appartenenza all'Unione europea, all'Alleanza atlantica e alle Nazioni Unite, soggetti chiave per il mantenimento di sicurezza e stabilità e si apprezza il forte e consolidato impegno del Governo per il contributo nazionale al fianco est della NATO e a sostegno dell'Ucraina che deve poter ottenere una pace giusta e duratura;

preso atto dell'instabilità politica, alimentata da una presenza crescente di Russia e Cina, che sta attraversando la regione dei Balcani occidentali, si esprime forte preoccupazione e si sostiene l'impegno del Governo per le iniziative assunte e per le missioni operative nell'ambito della NATO, dell'Unione europea;

rimarcato come uno degli elementi fondamentali per l'azione italiana nel contesto delle missioni internazionali sia, ancora una volta, l'identità mediterranea del nostro Paese, in ragione del fatto che gli interessi, la stabilità e le prospettive politiche ed economiche dell'Italia e dell'Unione europea dipendono in larga misura anche dal quadro di sicurezza e di pacifica cooperazione del bacino del Mediterraneo e dalla qualità dei rapporti con i Paesi che si affacciano sulle sue sponde, si ribadisce la necessità di una continua, solida presenza della difesa nelle sue componenti multidominio per il contenimento e la prevenzione di ogni minaccia, compresi nuovi insediamenti militari russi;

considerato che l'Africa subsahariana e il Golfo di Guinea sono interessi strategici per la sicurezza dell'Italia e dell'Unione europea, si apprezza l'impegno del Governo per la stabilizzazione dell'area e il contributo allo sviluppo di capacità locali che potranno contribuire al contrasto del terrorismo e dei traffici di esseri umani;

sottolineata l'importanza della partecipazione italiana alla missione delle Nazioni Unite UNIFIL, alla missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi (MIBIL) e alla missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (MIADIT), si raccomanda una attiva e vigile attenzione verso la complessa transizione politica in Siria, che deve perseguire la protezione delle minoranze e la riconciliazione nazionale per un'uscita dalla crisi umanitaria e la ripresa socioeconomica del Paese, e il monitoraggio di possibili focolai di crisi legati a ISIS-Daesh;

considerata la gravità della rottura del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza si ritiene indispensabile evitare pericolose escalation nella regione, assicurare l'afflusso di aiuti umanitari, perseguire ogni strada per tornare al dialogo, sostenendo fra l'altro la proposta araba di un piano per la ricostruzione della Striscia di Gaza nell'ambito di un processo politico verso la soluzione dei due Stati;

si ritiene necessario l'obiettivo di assicurare stabilità in Corno d'Africa, nel Mar Rosso e nell' Oceano indiano nord occidentale e a tal fine si raccomandano maggiori sinergie tra le missioni EUNAVFOR Aspides e EUNAVFOR Atalanta;

considerato altresì che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, in continuità con il recente passato, interessano un'ampia area geografica che tocca i Paesi dell'Africa, del Medio Oriente, dell'Europa orientale, dei Balcani Occidentali e dell'Asia e che confermano, in particolare, un orientamento dell'azione italiana incentrato soprattutto sul Mediterraneo e sull'Africa, ma anche su Paesi fragili del continente asiatico, e, ovviamente, in relazione alla crisi ucraina, al conflitto in atto fra Israele e Hamas, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità di quelle realtà, si esprime l'auspicio che in relazione agli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, i cui oneri complessivi rappresentano una quota rilevante del totale delle risorse destinate alle attività di cooperazione, possano essere annualmente monitorati e sottoposti ad una attenta valutazione ex post, anche al fine di consentire una riprogrammazione oculata degli interventi nel corso degli anni;

rilevato come la consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei diversi teatri operativi sia pari a 12.109 unità (in aumento rispetto alle 11.166 unità dello scorso anno), e che la consistenza media è pari a 7.751 unità (rispetto alle 7.632 unità dello scorso anno);

preso atto che l'onere finanziario complessivo relativo alla proroga delle missioni, all'avvio della nuova e ai correlati interventi di cooperazione, secondo quanto riportato dalla relazione tecnica, comprese le obbligazioni esigibili nell'anno finanziario 2026, è pari a 1 miliardo e 925 milioni di euro -

si esprime favorevolmente alla proroga, per l'anno in corso, delle seguenti missioni di cui alla Relazione analitica deliberata dal Consiglio dei ministri il 19 febbraio 2025:

1. impiego di un dispositivo militare nazionale nei Balcani occidentali (missione NATO nei Balcani Joint Enterprise, operazione UE EUFOR ALTHEA (missione NATO - scheda 1/2025);

2. partecipazione nazionale alle iniziative NATO, dell'Unione europea, di coalizione e bilaterali di supporto all'Ucraina (EUMAM Ucraina, NATO Security Assistance and Training for Ukraine) (scheda 2/2025);

3. impiego di un dispositivo militare nell'area del Libano e del Mediterraneo orientale (United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL, Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi - MIBIL, missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi - MIADIT) (scheda 3/2025);

4. impiego di un dispositivo militare, incluso il personale del Corpo militare volontario della Croce rossa, in Iraq e nel Medio-Oriente (Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh, missione NATO denominata NATO MISSION in IRAQ - NM-I, Dispositivo militare, incluso il personale del corpo militare volontario della Croce rossa, negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia) (scheda 4/2025);

5. impiego di un dispositivo militare per il contributo nazionale in esito al conflitto Israele-Hamas - Operazione Levante (scheda 5/2025);

6. impiego di un dispositivo militare nazionale per attività di assistenza, supporto e cooperazione nell'area del Nord-Africa (Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia - MIASIT Libia, UNSMIL Libia, Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia, NATO Implementation of Enhancement of the Framework for the South) (scheda 6/2025);

7. impiego di un dispositivo militare nell'area dell'Africa Occidentale (Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger - MISIN, Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso) (scheda 7/2025);

8. impiego di un dispositivo militare nell'area del Corno d'Africa (EUTM Somalia, Missione bilaterale di addestramento delle Forze di polizia somale e gibutiane e delle Forze Armate gibutiane, Base militare nazionale a Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe, EUMAM Mozambico) (scheda 8/2025);

9. impiego di un dispositivo militare per iniziative di presenza, sorveglianza e sicurezza negli spazi marittimi europei ed atlantici (Operazione Mediterraneo Sicuro, Operazione NATO Sea Guardian, EUNAVFOR MED Irini, dispositivo NATO per la sorveglianza navale, dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea) (scheda 9/2025);

10. impiego di un dispositivo militare per iniziative di presenza, sorveglianza e sicurezza nell'area del Mar Rosso e Oceano Indiano Nord-Occidentale (EUNAVFOR ATALANTA, EUNAVFOR ASPIDES, Combined Maritime Forces, Multinational Force and Observers -MFO) (scheda 10/2025);

11. partecipazione di un dispositivo areo nazionale per il potenziamento dell'Air Policing e dell'Air Shielding della NATO e potenziamento della sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda 11/2025);

12. impiego di un dispositivo militare, incluso il personale del Corpo Militare volontario della Croce Rossa, per il potenziamento della presenza della NATO nell'area est dell'Alleanza (Forward Land Forces) (scheda 12/2025);

13. partecipazione di personale militare impiegato nelle missioni istituite dalle Nazioni Unite (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus - UNFICYP, United Nations Military Observer Group in India and Pakistan - UNMOGIP, United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara - MINURSO (scheda 13/2025);

14. partecipazione di personale della difesa e della magistratura nelle missioni civili istituite dall'Unione Europea (scheda 14/2025);

15. interventi per esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda 15/2024);

16. supporto info-operativo di PCM-AISE a protezione delle Forze armate (scheda 16/2025);

17. partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell'Unione europea denominata European Union Rule of Law Mission in Kosovo-EULEX Kosovo (scheda 17/2025);

18. missione di cooperazione delle Forze di Polizia nei Paesi dell'area balcanica e missione di cooperazione bilaterale di assistenza alla Polizia albanese (scheda 18/2025);

19. partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione civile dell'Unione Europea denominata EUPOL COPPS (European Union Police - Coordination Office for Palestinian Police Support) (scheda 19/2025);

20. partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione civile dell'Unione Europea denominata EUBAM Libya (European Union Border Assistence Mission in Libya) (scheda 20/2025);

21. missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi. (scheda 21/2025);

si esprime altresì favorevolmente alla prosecuzione, per l'anno 2025, dei seguenti interventi di cooperazione e sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione:

1. interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (scheda 22/2025);

2. interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda 23/2025);

3. iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda 24/2025);

4. interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda 25/2025).