Legislatura 19ª - 9ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 180 del 14/01/2025

Seguito dell'indagine conoscitiva sugli effetti del cambiamento climatico in agricoltura: monitoraggio e strumenti di adattamento. Audizione di rappresentanti di Cereal Docks Group

Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 7 maggio 2024.

Il PRESIDENTE introduce l'odierna audizione, rivolge un indirizzo di saluto agli auditi e invita i rappresentanti di Cereal Docks Group a svolgere il loro intervento.

Il dottor PIETROBELLI fornisce alcuni dati sull'azienda che rappresenta, orientata al settore mangimistico e alimentare, soffermandosi in particolare sulla coltivazione di soia. Al riguardo, fa notare che tale coltura ha un notevole spazio di crescita e presenta numerose potenzialità, anche per fronteggiare i cambiamenti climatici. Dopo aver riepilogato la produzione italiana nel quadro europeo e dopo aver menzionato anche l'esigenza di importazione per coprire il fabbisogno nazionale, evidenzia che la soia necessita di minori input chimici e di una ridotta quantità di acqua, oltre ad essere considerata una coltura miglioratrice del terreno. Essa consente dunque di impostare una strategia più sostenibile anche per salvaguardare il suolo.

Rileva altresì l'importanza di impostare tipologie diverse di coltivazione, basate sull'agricoltura rigenerativa, tutelando al contempo la produzione nazionale e il reddito delle aziende agricole. Tra gli ulteriori vantaggi della soia, prosegue l'oratore, cita la produzione di farine per il settore agroalimentare e di prodotti di risulta, come l'olio, anche per scopi energetici. Si tratta dunque di una coltura che presenta una circolarità completa e può costituire una fonte di energia, per l'uso dei suoi derivati, contribuendo al contenimento delle emissioni di carbonio.

Si interroga poi sulle modalità per valorizzare le aziende che fanno propria tale impostazione, tenuto conto della necessità di supportare metodologie in grado di raggiungere l'autosufficienza in termini di approvvigionamento.

Seguono quesiti da parte dei senatori.

La senatrice BIZZOTTO (LSP-PSd'Az) ringrazia il dottore Pietrobelli per le numerose questioni poste, cogliendo l'occasione per riportare le notizie odierne di stampa sulle difficoltà dell'agricoltura, in particolare delle province venete, in cui un campo su tre non viene coltivato.

Dopo aver ricordato di aver presentato a suo tempo proposte emendative per favorire la produzione di soia, nella consapevolezza del valore di tale coltura, sollecita i rappresentanti di Cereal Docks a fornire i contributi che ritenessero necessari per arricchire il dibattito, tanto più che dall'agricoltura prende le mosse il made in Italy.

La senatrice Aurora FLORIDIA (Misto-AVS), richiamando a sua volta le criticità dell'agricoltura veneta, domanda maggiori informazioni sulle diverse modalità di coltivare citate dal dottor Pietrobelli.

Il senatore FRANCESCHELLI (PD-IDP) pone l'accento sul lavoro di trasformazione che rende la materia prima agricola un prodotto in grado di aumentare il reddito agricolo. Domanda quindi quali rischi si ipotizzano per i cereali in conseguenza dei cambiamenti climatici, in termini, ad esempio, di rese o di trasferimento produttivo. A tale ultimo riferimento, osserva infatti che ciò che si produce attualmente in una determinata zona potrebbe dover trovare una diversa collocazione.

Chiede altresì se siano stipulati contratti di filiera e, in caso affermativo, se essi interessino le operazioni dalla semina fino alla raccolta e se siano previste attività di garanzia sui prezzi.

Il senatore BERGESIO (LSP-PSd'Az) si interroga sull'utilità delle tecniche di evoluzione assistita, su cui è in atto una sperimentazione in campo, domandando l'orientamento degli auditi circa gli effetti futuri, in considerazione della crescita del fabbisogno di materie prime.

Quanto ai contratti di filiera, riepiloga a sua volta il lavoro compiuto dal Dicastero e chiede di sapere se essi siano utili anche per la soia. Domanda infatti se si riesca ad incidere sulla crescita del prodotto anche dal punto di vista genetico.

Il senatore AMIDEI (FdI), dopo aver manifestato soddisfazione per la solidità dell'azienda, si sofferma sulla produzione di mais, domandando quanto possa valere la qualità del prodotto italiano in termini di valore aggiunto sul prezzo.

Il presidente DE CARLO (FdI) pone l'accento sul tema del seme certificato, su cui hanno influito negativamente condizioni avverse. Soffermandosi a sua volta sull'impiego delle nuove tecniche di evoluzione assistita, rispetto alle quali si augura presto un impiego anche nella produzione, ritiene che i prodotti agricoli non debbano essere visti solo come materie prime, altrimenti subirebbero una eccessiva concorrenza e non si potrebbe tornare ad essere protagonisti della programmazione economica.

Dopo aver rammentato le prime operazioni di marketing relative alla produzione di soia, si augura che si possa recuperare una visione di sistema e tradurla in un piano strategico per l'agricoltura.

Risponde ai quesiti il dottor PIETROBELLI, sottolineando anzitutto gli obiettivi produttivi e ambientali, reputando peraltro fondamentale che il valore del prodotto non sia legato solo al prezzo, ma tenga conto delle modalità con cui esso viene realizzato. Menziona quindi nuovamente l'agricoltura rigenerativa, rimarcando la necessità di assicurare sostenibilità tanto economica quanto ambientale. Il valore del seme, del resto, è legato anche al modo di produzione e riguarda più in generale il tema ambientale e di riduzione degli impatti. Fa presente infatti che tutte le industrie devono puntare a ridurre le emissioni; pertanto, le aziende agricole possono essere messe nella condizione di generare crediti di carbonio, agganciando a ciò il loro valore in borsa.

In merito alla filiera, fa presente che le 18.000 aziende agricole sul territorio nazionale consegnano al Gruppo Cereal Docks, direttamente o indirettamente, e registrano i propri dati su un portale digitale. Per dare un riconoscimento ulteriore a tali aziende occorre, a suo avviso, spostare l'attenzione dal tema delle commodities in modo da creare sinergie tra mondo agricolo e mondo agroindustriale.

Conviene poi con l'importanza di investire nelle nuove tecnologie, tanto più che la presenza antropica, o l'abbandono, ridurranno le superfici agricole. Per contrastare il declino della produzione, giudica quindi fondamentale puntare sullo sviluppo tecnologico.

Conferma poi che lo scorso anno si è registrata un'annata disastrosa e riepiloga i problemi di germinabilità del seme, che porterà le aziende a orientarsi verso una maggiore produzione di mais e di girasole. Ciò testimonia, a suo avviso, il nesso tra i cambiamenti climatici e lo spostamento delle colture, a livello italiano e globale, con la possibilità di aprire anche nuovi sbocchi produttivi. Sottolinea, tuttavia, la pericolosità dell'incremento delle temperature, nella pianura padana, per il mais e la soia, che rende inevitabile anticipare o posticipare la semina, nonché utilizzare la tecnologia per migliorare la performance. A tale ultimo riferimento, si può infatti incidere sulla capacità di resistenza della pianta agli stress idrici, considerato che le alte temperature estive possono inficiare la fecondazione di semi di soia e mais.

Il PRESIDENTE ringrazia gli auditi per il loro intervento e dichiara conclusa l'audizione.

Il seguito dell'indagine conoscitiva è rinviato.