Legislatura 19ª - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 163 del 16/10/2024
Azioni disponibili
IN SEDE REFERENTE
(915) Carmela BUCALO e altri. - Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia
(916) ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di abolizione del numero chiuso o programmato per l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle professioni sanitarie
(942) MARTI e altri. - Modifica alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia e delega al Governo per l'organizzazione delle attività formative universitarie della facoltà medesima
(980) FAZZONE e altri. - Disposizioni in materia di abolizione del numero chiuso o programmato per l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle professioni sanitarie
(1002) Ylenia ZAMBITO e altri. - Delega al Governo in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria
(Seguito e conclusione dell'esame congiunto)
Prosegue l'esame congiunto sospeso nella seconda seduta pomeridiana del 9 ottobre.
Il PRESIDENTE ricorda che nella scorsa seduta erano stati votati tutti gli emendamenti ad eccezione degli emendamenti 2.9, 2.34, 2.55 e 2.56, di cui aveva disposto l'accantonamento, accogliendo la richiesta in tal senso avanzata dai Gruppi di opposizione, che chiedevano un supplemento di valutazione al relatore e al Governo. Fa presente di aver ritenuto opportuno l'accantonamento anche nell'ottica di continuità rispetto al clima costruttivo e all'intensa collaborazione tra le forze di maggioranza e di opposizione che ha distinto il lavoro svolto sul provvedimento in esame.
Il relatore ZAFFINI (FdI), pur concordando con le finalità delle proposte emendative accantonate, ritiene condivisibile l'orientamento del Governo circa l'inopportunità di ribadire quanto è già previsto nell'ordinamento, che non consente alle università telematiche di erogare corsi di studio in medicina.
Conclusivamente, invita i Gruppi di opposizione a non esprimere un voto contrario sul mandato al relatore, tenuto conto dell'importanza del provvedimento, frutto di un lavoro partecipato.
Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO, richiamandosi alle motivazioni appena espresse dal relatore, ribadisce l'orientamento contrario del Governo sugli emendamenti accantonati, non ravvisando l'esigenza di introdurre disposizioni che sarebbero ultronee in presenza di un divieto già sancito dalle norme vigenti.
Invita, infine, tutte le forze politiche a convergere sul testo in modo unitario, tenuto conto che l'intervento normativo è atteso dai cittadini e dalle famiglie, che non comprenderebbero le ragioni di un'eventuale divisione.
Sulle dichiarazioni rese dal relatore e dal rappresentante del Governo si apre un dibattito incidentale.
La senatrice CASTELLONE (M5S) ribadisce, preliminarmente, la condivisione della propria parte politica sulle linee generali del provvedimento in esame, che è frutto di numerosi contributi anche del proprio Gruppo, fra cui quello con il quale è stata confermata la programmazione degli accessi in medicina. Ciò premesso, dissente in modo fermo rispetto alle argomentazioni del relatore, tenuto conto che le preoccupazioni che hanno indotto alla presentazione delle proposte emendative accantonate riguardano il possibile coinvolgimento delle università telematiche nell'erogazione dei corsi previsti nel semestre comune alle facoltà di area medica. Il richiamato divieto sussiste per il corso di laurea magistrale in medicina e non invece per il semestre comune, introdotto dal provvedimento in discussione. Tenuto conto che nel corso dell'esame degli emendamenti sono state respinte le proposte dirette ad assicurare risorse aggiuntive al settore e in presenza di norme che impongono l'invarianza della spesa complessiva, prosegue l'oratrice, a fronte di un significativo incremento delle iscrizioni nel primo semestre, l'organico docente attualmente disponibile è del tutto insufficiente. Tale circostanza, ad avviso della propria parte politica, potrebbe indurre a giustificare il ricorso alle università telematiche, con detrimento della qualità della didattica.
La resistenza della maggioranza ad accogliere le richiamate proposte emendative o anche solo a proporre la loro trasformazione in ordini del giorno rafforza, a suo giudizio, i richiamati timori in ordine alla volontà di non salvaguardare la qualità della didattica.
La senatrice D'ELIA (PD-IDP), dopo aver richiamato il fattivo contributo fornito dalle opposizioni per la definizione del provvedimento in esame, segnala che in esso permangono tuttavia significative criticità, di cui la propria parte politica non può non tener conto in sede di votazione del mandato al relatore. Oltre al tema richiamato dalla senatrice Castellone relativo al coinvolgimento delle università telematiche, fa presente che occorrerebbe incidere anche sulle disposizioni che attualmente disciplinano la selezione degli studenti iscritti al semestre comune dei corsi di laurea in medicina, odontoiatria e veterinaria ai fini dell'ammissione definitiva ai suddetti corsi di laurea. Nello specifico, ritiene inadeguato il meccanismo individuato per la formazione della graduatoria.
Il senatore MARCHESCHI (FdI) esprime rammarico per la scelta dei Gruppi di opposizione di non votare il mandato al relatore, nonostante l'intenso lavoro comune, che ha consentito l'approvazione di numerosi emendamenti provenienti anche da tali Gruppi. Nel dichiarare di condividere la posizione espressa dal relatore e dal Governo, auspica che nel corso dei lavori dell'Aula si giunga ad una convergenza più ampia sul testo unificato in esame.
Il senatore OCCHIUTO (FI-BP-PPE), nell'esprimere un sentito ringraziamento nei confronti del relatore, del Governo e della Presidenza della Commissione, anche per il prezioso ruolo di mediazione svolto fra le diverse sensibilità, dichiara di condividere il testo in esame, che consente di superare i significativi limiti evidenziati dal precedente sistema di selezione basato sui test di ingresso. Nell'unirsi al rammarico per la mancata convergenza unanime delle forze politiche, preannuncia sin d'ora un convinto voto favorevole del proprio Gruppo sul mandato al relatore.
La senatrice VERSACE (Misto) dà atto che il testo unificato è il risultato di un'ampia condivisione, avendo recepito molte delle proposte avanzate dalle forze politiche. Nel rammaricarsi a sua volta per la mancata unanimità e nell'esprimere l'auspicio che, nel corso dei lavori dell'Aula, il superamento delle divisioni possa essere favorito da un'eventuale convergenza su un atto di indirizzo sul tema delle università telematiche, preannuncia sin d'ora il voto favorevole sul conferimento del mandato al relatore.
Il senatore PAGANELLA (LSP-PSd'Az) anticipa il convinto voto favorevole della propria parte politica sul provvedimento, evidenziando anzitutto che esso è frutto della "buona politica" e rispetta un preciso impegno elettorale assunto dalla Lega - Salvini Premier. Rivendica altresì il proficuo lavoro svolto dalla Commissione, che ha elaborato un testo facendo tesoro dell'intenso ciclo di audizioni, degli approfondimenti svolti in sede di Comitato ristretto e, in particolare, del contributo di tutti i Gruppi. Nel ribadire di ritenere corretta la scelta dello strumento della delega legislativa, richiama l'attenzione sulla centralità della fase di attuazione della stessa, in cui saranno affrontati aspetti specifici e tecnici, che potrà contare sul sostegno dei Gruppi di maggioranza.
Il senatore PIRONDINI (M5S) invita a riconsiderare l'orientamento contrario nei confronti degli emendamenti accantonati, a suo avviso non comprensibile, tanto più che è la stessa maggioranza a dirsi d'accordo con le finalità da essi recate. Richiamandosi all'intervento svolto dalla senatrice Castellone, paventa il rischio che, senza l'introduzione di uno specifico divieto, il numero degli studenti che si iscriveranno al semestre comune sarà tale da creare le condizioni per giustificare il coinvolgimento delle università telematiche, in alcune delle quali segnala che svolgono ruoli di rilievo anche esponenti delle forze di Centro-destra.
Conclude richiamando il principio di assicurare la qualità della didattica e che, a tal fine, le università telematiche non possono considerarsi allo stesso livello delle università pubbliche.
Il senatore CRISANTI (PD-IDP), pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione che ha consentito l'accoglimento di emendamenti anche delle forze di opposizione, ribadisce la preoccupazione rispetto ad alcune criticità che permangono nel provvedimento. Senza un adeguamento dell'offerta didattica, a fronte del significativo incremento degli studenti che si iscriveranno al semestre comune, paventa il rischio di un coinvolgimento delle università telematiche, che non sono a suo avviso in grado di fornire garanzie in ordine alla qualità della didattica. Lamenta, inoltre, la mancata previsione di un meccanismo che consenta un'efficace selezione al termine del semestre comune, considerato che l'unico criterio rimane quello del risultato conseguito negli esami (che prevede un punteggio variabile da diciotto a trenta punti). Giudica poi non condivisibile la scelta di prevedere negli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado percorsi di orientamento e sviluppo delle vocazioni per i corsi di laurea in discussione dalla cui frequenza derivi l'attribuzione di crediti formativi universitari, validi ai fini del semestre comune. Considerato infatti che tali percorsi saranno disponibili solo nei principali centri urbani, si determinerà a suo avviso un ingiusto svantaggio nei confronti degli studenti che, vivendo altrove, non potranno accedere a tali percorsi.
Il PRESIDENTE, dopo aver ricordato l'intensa attività svolta in sede di esame dei provvedimenti in titolo, che ha tratto giovamento anche della specifica competenza di alcuni Commissari con pregresse esperienze nel settore medico, rivendica con soddisfazione l'avvenuta definizione di una disciplina di estremo rilievo, in cui risulta centrale il ruolo del Parlamento. Auspica, al riguardo, che a fronte del proficuo lavoro trasversale si giunga ad un'ampia convergenza delle forze politiche quantomeno nel corso dei lavori dell'Aula, tenuto conto che si tratta di una riforma cui hanno fattivamente contribuito tutte le forze politiche. Quanto ad alcuni aspetti di cui ad avviso dei Gruppi di opposizione non si è adeguatamente tenuto conto, fa presente che sarà centrale il ruolo di impulso, sostegno e controllo che il Parlamento, e nello specifico le Commissioni di merito, potranno svolgere nella fase di attuazione della legge.
Si passa alla votazione degli emendamenti precedentemente accantonati.
In esito a distinte votazioni, la Commissione respinge gli emendamenti 2.9 e 2.34.
Il senatore VERDUCCI (PD-IDP) dichiara il voto favorevole sull'emendamento 2.55 a sua prima firma. Al riguardo, nel rivendicare il contributo fornito dal Partito Democratico, che sin dall'inizio ha riconosciuto l'urgenza e la necessità di riformare il settore, stigmatizza la mancata previsione di idonee risorse a sostegno della disciplina legislativa in esame. Paventa, in proposito, il rischio che, a fronte di finalità condivisibili, l'intervento normativo risulti persino controproducente, determinando un vero e proprio cortocircuito, considerato che, a fronte dell'incremento del numero degli studenti iscritti, non è previsto un adeguamento dell'offerta didattica. Con specifico riferimento all'emendamento in votazione, ai sensi del quale i percorsi extracurriculari di formazione e di preparazione ai corsi di laurea magistrale devono essere erogati esclusivamente dalle università che soddisfino i requisiti previsti dalla normativa vigente per l'accreditamento a livello europeo e internazionale, giudica inspiegabile e preoccupante la contrarietà del relatore e del Governo. Tale atteggiamento sottostima, a suo giudizio, l'attenzione alla qualità della didattica, che è invece un tema assolutamente prioritario per la propria parte politica.
Con successive e distinte votazioni la Commissione respinge gli emendamenti 2.55 e 2.56.
Il PRESIDENTE avverte che il relatore ha presentato l'emendamento Coord. 1, volto a introdurre interventi di coordinamento alla luce degli emendamenti approvati.
Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere favorevole su tale emendamento.
Posto ai voti, l'emendamento Coord. 1 risulta approvato.
Il PRESIDENTE comunica che sono giunti i pareri delle Commissioni affari costituzionali e bilancio, entrambi non ostativi, sugli emendamenti approvati nel corso della precedente seduta.
Avverte indi che si passerà alle dichiarazioni di voto sul conferimento del mandato al relatore.
Il senatore ROMEO (LSP-PSd'Az) preannuncia il convinto voto favorevole della propria parte politica, giudicando convincente il testo elaborato dalla Commissione e, in particolare, la scelta di superare l'attuale numero chiuso per l'accesso alle facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria, nonché di ricorrere allo strumento della delega legislativa al Governo, tenuto conto della presenza di profili tecnici. Nel segnalare che il provvedimento costituisce la prima tappa di un percorso graduale, nel quale sarà centrale la disciplina attuativa, dichiara di non condividere la posizione contraria delle forze di opposizione, a suo avviso pretestuosa, tanto più in considerazione della disponibilità dei Gruppi di maggioranza a valorizzare il contributo fornito dalle stesse.
Auspica un diverso atteggiamento nel corso dell'esame in Aula, anche alla luce di ulteriori rassicurazioni che potranno eventualmente essere fornite dal Governo.
La senatrice CASTELLONE (M5S) respinge le critiche rivolte dal senatore Romeo alle forze di opposizione che, lungi dall'avanzare giudizi pretestuosi, hanno il dovere di segnalare le criticità ancora presenti in un testo al quale hanno contribuito in modo significativo. Un contributo, prosegue l'oratrice, che si è concretizzato tramite l'accoglimento di importanti emendamenti e atti di indirizzo, fra cui ricorda quello volto a consentire agli studenti non ammessi al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale di cui all'articolo 1, comma 1, del provvedimento, di poter sostenere le verifiche nell'anno successivo. Dopo aver ricordato che il disegno di legge non determina affatto il superamento del numero chiuso nelle richiamate facoltà, bensì introduce un sistema alternativo all'odioso meccanismo di selezione costituito dai test di ingresso, ribadisce che il mancato stanziamento di idonee risorse umane e strumentali non consentirà di gestire il rilevante incremento del numero degli iscritti al semestre comune.
Il senatore VERDUCCI (PD-IDP), dopo aver dichiarato di aderire alle considerazioni appena svolte dalla collega, rivendica, a sua volta, la posizione della propria parte politica per la quale è irrinunciabile che la riforma operi nell'interesse degli studenti, e che non si limiti all'enunciazione di intenti propagandistici. Nel preannunciare il voto contrario nei confronti del mandato al relatore in considerazione della mancata previsione di idonee risorse a sostegno dell'intervento normativo, nonché delle ulteriori criticità precedentemente evidenziate, giudica preoccupanti alcune iniziative del Ministero. Al riguardo, menziona la decurtazione di oltre 800 milioni di euro della dotazione del Fondo di finanziamento ordinario delle università, nonché l'imminente adozione, secondo informazioni in suo possesso, di un decreto volto a favorire le università telematiche a discapito del sistema delle università pubbliche.
Il senatore GASPARRI (FI-BP-PPE), nel preannunciare il voto favorevole del proprio Gruppo, esprime soddisfazione per il testo elaborato dalla Commissione, che, per un verso, opera il superamento del numero chiuso basato sulla selezione tramite test e, per l'altro, incrementa il numero di futuri medici, nell'ottica di superare l'attuale carenza che induce a fare ricorso, in alcuni territori, a professionisti di altri Paesi. Nel ringraziare la Commissione per l'intenso lavoro svolto e il Governo, in particolare nella persona del Ministro dell'università e della ricerca, per l'importante contributo offerto, auspica che si giunga ad un riconoscimento unanime della validità dell'intervento normativo.
Non essendovi altri iscritti a parlare in dichiarazione di voto, la Commissione conferisce indi al relatore il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo unificato adottato dalla Commissione, come modificato nel corso dell'esame in sede referente, autorizzandolo a chiedere di poter svolgere la relazione oralmente e ad apportare le correzioni di carattere formale e di coordinamento che si rendessero eventualmente necessarie.