Legislatura 19ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 170 del 18/06/2024
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SULLA RIUNIONE COSAC DEI PAESI DEL MEDITERRANEO (COSAC-MED - CRETA, 13-14 GIUGNO 2024)
Il PRESIDENTE svolge comunicazioni sulla sua partecipazione alla Riunione COSAC dei Paesi del Mediterraneo, tenutasi a Creta il 13-14 giugno scorsi, incentrata principalmente sui temi della situazione attuale in Medio Oriente, dell'immigrazione e dell'allargamento dell'Unione.
Nelle conclusioni della Riunione, che lascia agli atti della Commissione, emerge chiaramente il contributo centrale rappresentato dalle proposte formulate dall'Italia.
In questo senso, sul conflitto tra Israele e Hamas, è stata sottolineata l'importanza della risoluzione n. 2735 (2024) approvata lo scorso 10 giugno dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Risoluzione che propone, sostanzialmente, il piano in tre fasi proposto dall'Amministrazione Biden. L'auspicio emerso dalla Riunione è che tale decisione possa rappresentare anche un ulteriore passo verso la soluzione dei due Stati: due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza reciproca, secondo il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.
Con riferimento al tema dell'immigrazione, il Presidente ricorda di aver sottolineato come le due iniziative del Governo Meloni - il Piano Mattei e l'Accordo Italia-Albania sui migranti - rappresentino due modelli perfettamente in linea con le prospettive di sviluppo del diritto dell'Unione. Tutte le Parti presenti hanno infatti affermato la centralità dello sviluppo di accordi con i Paesi di origine o di transito dei flussi migratori, in un'ottica di cooperazione reciproca, così come la necessità di promuovere accordi che includano partnership pubblico-private, progetti di sviluppo sostenibile e di formazione professionale.
Il Piano Mattei per l'Africa è un partenariato tra uguali, incentrato su diversi settori, che coinvolge sia il mondo pubblico che quello imprenditoriale e culturale, e che ha, tra gli obiettivi, proprio quello di rimuovere le cause dell'immigrazione illegale e del traffico di esseri umani nel Mar Mediterraneo. Solo attraverso accordi multilaterali è possibile infatti generare sicurezza e garantire il diritto dei popoli africani a non migrare.
A tale riguardo, il memorandum Roma-Tirana è un esempio eloquente di modello coerente con il diritto dell'Unione. Con la firma di tale accordo l'Albania ha confermato di essere un Paese amico non soltanto dell'Italia, bensì dell'Unione, contribuendo così ad aiutare l'Unione nella lotta all'immigrazione irregolare. Inoltre, in quanto Paese con status di candidato all'adesione, ha anche dimostrato una profonda intenzione di voler proseguire nel percorso di ingresso nell'Unione.
In merito all'allargamento, il Presidente dà conto di aver evidenziato come l'Italia, da sempre, sia un forte sostenitore dell'ingresso dell'Albania e degli altri Paesi dei Balcani occidentali, così come dell'Ucraina, Moldova e Georgia, nell'Unione europea. L'allargamento è una questione marcatamente politica, con dei contenuti certamente tecnici, ma che devono evitare in ogni caso rallentamenti burocratici. Di fronte allo scenario geopolitico attuale - la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e le sempre più manifeste ingerenze esterne - la prospettiva dell'allargamento è divenuta una priorità ancor più urgente.
Naturalmente, tenendo conto della natura meritocratica del processo di adesione, delle diverse condizioni politiche ed economiche, così come della garanzia di rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, il Presidente assicura che è stata condivisa da tutti l'importanza di sostenere gli sforzi dei Paesi candidati.
Proprio il 7 giugno scorso, la Commissione europea ha annunciato che Ucraina e Moldova soddisfano i criteri richiesti per poter formalmente avviare i negoziati di adesione, invitando la Presidenza del Consiglio dell'Unione a svolgere le rispettive due Conferenze intergovernative entro la fine del mese. Un riconoscimento importante che il Presidente auspica possa presto includere anche gli altri Paesi.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd'Az) propone di prendere contatti, su questi temi, anche con la Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa Centro Europea (INCE).
Il PRESIDENTE ribadisce l'importanza dell'impegno volto a promuovere gli interessi dei Paesi del Mediterraneo con tutti gli interlocutori interessati, come anche dimostrato dalla presenza a Creta del Vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, con il quale ritiene utile proseguire il confronto.
La Commissione prende atto.