Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00997

Atto n. 3-00997 con carattere d'urgenza

Pubblicato il 12 marzo 2024, nella seduta n. 167
Trasformato in 4-01316

SILVESTRONI - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e dell'interno. -

Premesso che:

a quanto si legge da alcune agenzie di stampa, in un comunicato congiunto di LabUr, Laboratorio di Urbanistica e COPX, Rete per Rete per la Conferenza sui Rifiuti Municipio X, pare vi siano alcune irregolarità in merito agli atti del bando di gara pubblicato il 16 novembre 2023 dal Dipartimento ciclo dei rifiuti prevenzione e risanamento dagli inquinamenti di Roma Capitale, in merito alla Proposta di PPP in finanza di progetto per l’affidamento in concessione della progettazione, autorizzazione all’esercizio, costruzione e gestione del polo impiantistico relativo ad un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1 e capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate/anno di rifiuti, e annessa impiantistica ancillare per la gestione dei rifiuti residui decadenti dal trattamento termico, la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica e l’ottimizzazione della distribuzione dei vettori energetici recuperati;

dalle notizie apparse sulla stampa, la gara per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Santa Palomba, annunciata anche dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, nonché commissario straordinario per l’Anno giubilare 2025, di un valore complessivo di circa 7,4 miliardi di euro per una concessione della durata di 401 mesi, ovvero circa 33 anni, riporterebbe delle irregolarità in merito all’inserimento di una particella catastale, la 105 del foglio 1186, non citata nell’ordinanza del commissario straordinario n. 8 del 1° dicembre 2022 con la quale sono stati disposti: la realizzazione da parte di Roma Capitale di un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1, di capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate/anno di rifiuti, di cui all’allegato C, Parte Quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni ed integrazioni, con le caratteristiche previste dal Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale approvato dal commissario straordinario; un vincolo di destinazione finalizzato all’installazione del predetto impianto di termovalorizzazione, sui terreni e sulle pertinenze siti nel territorio di Roma Capitale, identificati dai seguenti dati catastali: Foglio 1186 - Particelle 560, 561, 673, 818, 819, 820, 821, 822, acquisiti da A.M.A. S.p.A. in forza di rogito notarile n. 13786 del notaio Nicola Atlante registrato a Roma in data 25 novembre 2022;

inoltre, la particella 105 del foglio 1186, farebbe riferimento ad un’area esclusa dal vincolo di destinazione finalizzato all’installazione di un impianto di termovalorizzazione e anche se trattasi di un’area di pochi metri quadrati (192 mq), sarebbe funzionale al progetto dell’intero impianto;

il comunicato congiunto riporta, altresì, che ci sarebbero due distinti atti di compravendita, redatti dallo stesso notaio, tra AMA e la Immobiliare Palmiero F., il primo datato 24 novembre (relativo alle particelle citate in ordinanza) il secondo datato sempre 24 novembre, relativo alla particella 105; pertanto la particella 105 del foglio 1186 sarebbe entrata nella gara sul termovalorizzatore di Roma che scadrà il 18 maggio 2024,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti riportati e quali misure intendano mettere in atto qualora le irregolarità descritte fossero accertate, in virtù del fatto che la decisione di realizzare il termovalorizzatore nel territorio di Roma Sud è oggetto di contestazioni da parte dei sindaci dell’area dei Castelli Romani, dei vari comitati e associazioni ambientaliste, nonché dalla cittadinanza, per l’impatto che l’inceneritore avrebbe in tema ambientale, di salute pubblica, di sfruttamento delle risorse del territorio, risorse idriche, inquinamento dell’aria e per i dubbi sulla effettiva utilità dell’impianto, che dovrebbe rispondere all’emergenza rifiuti in considerazione del massiccio afflusso di turisti previsti per il Giubileo 2025, e che invece verrebbe messo in opera solo nel 2027.