Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01804
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Atto n. 3-01804
Pubblicato il 2 aprile 2025, nella seduta n. 290
PAITA, RENZI, MUSOLINO, BORGHI Enrico, FURLAN, SBROLLINI, FREGOLENT, SCALFAROTTO - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
al pari di molte altre regioni della penisola, la sanità della Regione Siciliana versa in condizioni critiche, come confermato dal ritardo che l’Azienda sanitaria provinciale (ASP) di Trapani ha registrato nell’analisi dei referti degli esami istologici, con almeno 3.300 referti non analizzati in un arco di tempo accettabile per consentire le immediate cure nel caso di esito positivo;
la situazione è stata portata alla luce solo a seguito della pubblica denuncia di una docente di Mazara del Vallo, che per prima ha denunciato alla procura di Marsala lo scandalo degli esami istologici in ritardo all’ASP di Trapani: l'insegnante ha dovuto aspettare otto mesi prima di ottenere il suo referto, periodo nel quale il tumore si è trasformato in metastasi;
emblematico è, altresì, il caso di una famiglia di Salemi che ha ricevuto l’esito del referto istologico il giorno dopo la morte del parente malato: un fatto inaccettabile per una Repubblica che è chiamata ad annoverare il diritto alla salute come un principio fondamentale dell’individuo e dell’interesse della collettività:
la gravità dell’emergenza ha portato alla convocazione nella giornata del 5 marzo 2025 di un vertice tra il presidente della Regione, Renato Schifani, l’assessore alla Salute Daniela Faraoni e l’allora direttore generale dell’ASP Ferdinando Croce, durante il quale è stato varato un piano straordinario, al fine di analizzare i referti non esaminati entro il 14 marzo 2025. Il piano ha portato allo smaltimento degli oltre 3.000 esami inevasi, a dimostrazione del fatto che un’azione tempestiva da parte della Regione avrebbe evitato un grave pregiudizio per la salute dei siciliani;
lo scorso 28 marzo, la Regione Siciliana ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni: la decisione, tuttavia, non può essere l’unica soluzione a fronte di un caso che ha messo in tutta evidenza la fragilità del sistema sanitario siciliano, causata altresì da serie responsabilità politiche dell’attuale Giunta regionale siciliana;
tali ritardi, infatti, sono indicativi di un servizio sanitario regionale al collasso, a causa della mancanza di personale, strutture e strumenti atti all’analisi, prevenzione e cura dei pazienti oncologici: secondo gli ultimi dati disponibili, a dicembre 2024 risultavano attivi tre dirigenti medici specialisti in anatomia patologica su nove previsti per l’ASP di Trapani, e gli ultimi tre bandi pubblicati per l’assunzione di quattro nuovi dirigenti si sono conclusi senza candidature;
a fronte della grave situazione che ha interessato l’ASP di Trapani, ancora una volta si accerta il fallimento del “decreto liste d’attesa” (decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 107), approvato, secondo gli interroganti, in maniera propagandista dal Governo durante le campagna elettorale per l’elezione del Parlamento europeo nel giugno 2024: un provvedimento che non presenta alcun tipo di soluzione concreta nel risolvere la lungaggine e le problematiche del sistema sanitario nazionale, nonché privo di stanziamenti economici necessari, quanto meno in un primo momento, a risolvere le emergenze che stanno colpendo la sanità pubblica nazionale;
a distanza di otto mesi dall’approvazione del suddetto decreto, le liste d’attesa rappresentano ancora un'emergenza nazionale alla quale il Governo, al di là dei proclami, non è riuscito in alcun modo a porre rimedio: tuttora i cittadini si trovano costretti ad aspettare mesi, se non anni, per riuscire ad ottenere una visita, vedendosi quotidianamente ledere il proprio diritto alle cure e alla salute, tutelato dalla Costituzione;
allo stesso tempo non si possono ignorare le profonde responsabilità dell’attuale Governo siciliano, nonostante nel 2016, con la cerimonia nella Valle dei Templi, il Governo pro tempore Renzi avesse firmato il “Patto per il Sud” con la Regione Siciliana, comprensivo di uno stanziamento di circa 6 miliardi di euro: alla luce dei gravissimi fatti accaduti all’ASP di Trapani, appare sconcertante l'inefficienza della gestione pubblica da parte della Regione,
si chiede di sapere quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di risolvere le gravi problematiche che stanno interessando la sanità pubblica siciliana, con particolare attenzione all’ASP di Trapani, e quali misure intenda adottare per assicurare il personale e le strutture sanitarie necessarie a garantire un radicale abbattimento delle liste d’attesa su tutto il territorio nazionale.