Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00436
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Atto n. 3-00436
Pubblicato il 16 maggio 2023, nella seduta n. 67
MALPEZZI, D'ELIA, CRISANTI, RANDO, VERDUCCI - Ai Ministri dell'istruzione e del merito e dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
da quanto appreso nella VII Commissione permanente (Cultura) della Camera dei deputati, in risposta all’interrogazione 5-00755, presentata da alcuni deputati del Gruppo PD, il Ministro dell’istruzione e del merito avrebbe avviato, dal mese di novembre 2022, un confronto con il Ministro dell’università e della ricerca su una prima bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla formazione iniziale, di cui all'articolo 44, comma 4, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che sarebbe stata sottoposta, inoltre, anche al vaglio della Commissione europea;
sembrerebbe, da notizie a mezzo stampa, che la Commissione europea abbia richiesto una maggiore coerenza dei percorsi formativi ed universitari di formazione iniziale con le professionalità richieste al docente;
il target attualmente previsto dal PNRR è quello dell’assunzione entro il 2024 di 70.000 docenti formati con le nuove regole, per quanto da notizie di stampa sembrerebbe che il Ministero sia intenzionato a chiedere uno spostamento in avanti di tale scadenza;
inoltre, sempre da notizie pubblicate dalla stampa di settore, i Ministeri competenti, in seguito anche ad un confronto avviato con la CRUI, starebbero prospettando la possibilità di ricorrere a un significativo innalzamento della modalità telematica di erogazione dei corsi di formazione;
altro aspetto che richiederebbe un confronto è quello relativo al costo di partecipazione al corso di formazione, che verrebbe interamente sostenuto dai corsisti;
in fase di conversione del decreto-legge n. 36, il Gruppo PD ha proposto di introdurre, relativamente al costo dei percorsi di abilitazione, una norma volta a sottoporre la contribuzione al regime della no tax area, riprendendo un principio già previsto per i corsi di studio e come accadeva, anche, per il conseguimento dei 24 crediti formativi universitari;
con tale norma si potrebbe contenere l’eventuale impatto negativo sulla regolarità degli studi e quindi sui requisiti per ottenere le provvidenze del diritto allo studio,
si chiede di sapere quali siano i tempi ed i contenuti del decreto, riguardo, in particolare, ai costi dei percorsi formativi a carico dei partecipanti, alle modalità di erogazione dei percorsi e di selezione in accesso ai medesimi, nel caso in cui le domande siano superiori al fabbisogno individuato dalle singole università, e agli elementi individuati per garantire l’omogeneità dei percorsi a garanzia degli standard professionali previsti dalla norma.