Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 296 del 16/04/2025
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Discussione dalla sede redigente e approvazione del disegno di legge:
(1184-bis-B) Misure di semplificazione per il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025(Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati) (Relazione orale)(ore 10,38)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dalla sede redigente del disegno di legge n. 1184-bis-B, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 104 del Regolamento, oggetto delle deliberazioni saranno soltanto le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati, salvo la votazione finale.
Il relatore, senatore Zaffini, ha chiesto l'autorizzazione a svolgere la relazione orale. Non facendosi osservazioni la richiesta si intende accolta.
Pertanto, ha facoltà di parlare il relatore.
ZAFFINI, relatore. Signor Presidente, il disegno di legge in esame è stato ritrasmesso al Senato dalla Camera dei deputati in ragione di modifiche operate in seconda lettura.
Si ricorda che il disegno di legge autorizza il Ministero della salute ad assunzioni con contratto a tempo determinato, aventi scadenza non successiva al 31 dicembre 2025, di alcuni soggetti che abbiano già prestato servizio a tempo determinato presso il medesimo Ministero. La finalità delle nuove assunzioni è costituita dal potenziamento delle attività di vigilanza, controllo igienico-sanitario e profilassi, svolte presso i principali porti e aeroporti, e dal conseguimento di un tempestivo adeguamento dei servizi alle esigenze sanitarie derivanti dall'ingresso sul territorio nazionale dei pellegrini che parteciperanno al Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025.
Più in particolare, le assunzioni autorizzate dal disegno di legge concernono tre unità di personale con il profilo di dirigente sanitario medico e 15 unità di personale dell'area dei funzionari per il profilo tecnico della prevenzione dell'ambiente e dei luoghi di lavoro.
Le autorizzazioni di spesa e la corrispondente copertura finanziaria relative alle assunzioni in oggetto sono state ridotte dalla Camera, in considerazione del limitato periodo di tempo che può intercorrere dall'entrata in vigore del presente provvedimento e il suddetto termine ultimo del 31 dicembre 2025.
Il nuovo importo complessivo dell'autorizzazione di spesa è pari a 934.517 euro per l'anno 2025. Colleghi, si ricorda che alla copertura si provvede mediante identica riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa alle transazioni da stipulare con soggetti talassemici, affetti da altre emoglobinopatie e anemie ereditarie, emofilici ed emotrasfusi occasionali danneggiati da trasfusioni di sangue infetto o da somministrazione di emoderivati infetti e con soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
GEMMATO, sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, vi è poco da aggiungere a ciò che ha espresso il relatore, presidente Zaffini. Questo è un provvedimento che mira a implementare, seppur a tempo determinato, la dotazione dei nostri sanitari che stanno accogliendo e accoglieranno milioni di pellegrini che affluiscono in Italia. Quindi, è ovviamente un provvedimento di buon senso.
Mi permetto di sottolineare, siccome è già emerso nelle Commissioni 10ª e 12ª come anche in Aula alla Camera, che la dotazione economica, e quindi il fondo al quale si attinge per finanziare dette assunzioni, non va assolutamente a incidere nei confronti dei rimborsi di pazienti affetti da trasfusioni, perché il fondo è ampiamente capiente. E ampiamente significa proprio molto capiente.
Ho rapportato in Commissione, proprio al presidente Zaffini, un appunto che dettagliava specificatamente tutti gli avanzi di ogni anno, il tesoretto accumulato. Vorrei quindi dire - ovviamente non per orientare il dibattito, ma per amor di verità - che attingiamo a un fondo ampiamente capiente, che non farà venir meno il diritto di chi vorrà far valere le proprie ragioni rispetto a un danno sanitario e tale diritto non verrà minimamente colpito.
PRESIDENTE. Comunico che è pervenuto alla Presidenza - ed è in distribuzione - il parere espresso dalla 5a Commissione permanente sul disegno di legge in esame, che verrà pubblicato in allegato al Resoconto della seduta odierna.
Poiché il disegno di legge, nel testo comprendente le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati, si compone del solo articolo 1, passiamo alla votazione finale.
MUSOLINO (IV-C-RE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSOLINO (IV-C-RE). Signora Presidente, onorevoli colleghi, signori del Governo, per il disegno di legge in esame, sostanzialmente, è come se prendessimo spunto dalla filmografia: qualche volta ritornano. Questo è un provvedimento che avevamo votato già a novembre 2024 e che ritorna ad aprile 2025. Questo perché - come è capitato anche con altri provvedimenti - i conti non tornano, quindi vi è più di un riferimento.
I conti non tornano, per cui bisogna aumentare le coperture, che erano previste tra il 2024 a cavallo sul 2025. Si è perso tempo. Andiamo soltanto sul 2025: non solo non tornano i conti, ma addirittura aumentano le spese, che, dai 996.000 euro per l'anno 2024 e 1,157 milioni per l'anno 2025, vengono aumentate di 934.000 euro per il 2025. Inoltre, rispetto all'articolo 1, c'è un ulteriore aumento anche per quanto riguarda gli stipendi, le voci accessorie e i buoni pasto.
Insomma, questo provvedimento conserva intatte le criticità emerse nel corso del primo esame. Del resto, è assolutamente identico, perché soltanto le spese sono state modificate. La procedura di reclutamento è fatta attingendo direttamente a personale che ha già prestato servizio all'interno del Ministero e avviene, come sempre, al presentarsi della necessità, quindi senza mai una programmazione e senza consentire lo svolgimento di una procedura pubblica di reclutamento, come prevede la norma contenuta nella Costituzione, e cioè che al pubblico impiego si accede sempre mediante concorso.
Invece, in questo caso evitiamo di fare anche una procedura di interpello di mobilità interna, ma adottiamo procedure in considerazione di un numero ridotto di assunzioni. Attingiamo a una aliquota prestabilita, perché, quando la selezione viene fatta su chi ha già prestato servizio all'interno del Ministero nei tre anni precedenti, va da sé che la platea è quella e quindi questo provvedimento sostanzialmente si configura come un modo per dare un contratto a quel personale.
Ovviamente non abbiamo nulla contro il personale sanitario - ci mancherebbe - e lo ringraziamo per il lavoro che svolge e, a maggior ragione, per le prestazioni che eroga a favore dei pellegrini nell'anno giubilare. In questo ci teniamo assolutamente a distinguerci per la capacità dell'Italia di dare accoglienza e servizi e di far sentire i turisti e gli stranieri - a maggior ragione i pellegrini - benvenuti, benaccolti e anche assistiti dal punto di vista sanitario, ove ciò si renda necessario.
Pertanto, la nostra non è un'osservazione contro chi presta la propria attività e mette a frutto la propria professionalità nei confronti delle persone, ma vuole essere, invece, una critica per le modalità con cui il Governo decide di intervenire: sempre all'ultimo momento e senza una programmazione e una visione.
Con riferimento alle spese, vi è anzitutto il rilievo connesso all'aumento delle voci, che lascia intendere che la stima non è stata fatta in maniera precisa. Ho apprezzato il chiarimento fornito dal sottosegretario Gemmato, che ringrazio, perché già in occasione del primo voto del novembre scorso avevo stigmatizzato la modalità con cui sono state reperite le risorse e mantengo intatta la critica.
Signora Presidente, quando una legge prevede un indennizzo per le vittime delle trasfusioni, degli emoderivati e delle vaccinazioni, quindi con un capitolo specifico del bilancio che prevede l'appostamento di risorse esclusivamente a questo scopo (in contabilità si dice che sono risorse vincolate), poi non si può decidere, siccome chi fa le leggi è sempre lo Stato, che quelle risorse, ancorché vincolate, vengano utilizzate per pagare chi eroga le prestazioni sanitarie per il Giubileo. Quando si dice che in Italia non vi è certezza del diritto, è anche per questo. Si tratta di fatti solo apparentemente banali e i motivi sono due.
Adesso il sottosegretario Gemmato ci ha chiarito che il fondo è capiente. Io mi fido, ci mancherebbe - non potrei fare diversamente - ma faccio osservare che, nella prima relazione del novembre dello scorso anno, non era stato fornito alcun chiarimento sulla capienza del fondo, né sulle modalità con le quali doveva essere rimpinguato. Infatti, se il fondo è destinato a questo indennizzo, non mi sta bene che vengano sottratti oltre due milioni di euro per altre finalità senza che vi sia un impegno specifico per il suo rimpinguamento. Va da sé che quelle somme devono avere quell'utilizzo. Pertanto, anche se adesso, alla luce delle istanze di risarcimento che devono essere liquidate, è capiente, non lo sarà domani. Ripeto che la finalità di questo fondo è, specificatamente, quella di provvedere al ristoro di danni procurati da trasfusioni, emoderivati e trattamenti terapeutici da vaccinazioni che hanno provocato eventi avversi.
Continuo a osservare che da parte di questo Governo vi sono incapacità nella programmazione e un'evidente approssimazione nell'utilizzo degli strumenti. Attingere a un fondo vincolato che prevede una destinazione specifica soltanto perché il Governo decide che si può fare per una omogeneità generale, un senso di massima, senza indennizzi sanitari, ha delle conseguenze. Quando il primo Comune si troverà in difficoltà nell'utilizzo delle sue risorse e incontrerà il vincolo di finanza pubblica che gli vieta di attingere alle somme del bilancio vincolate, si ribellerà. Se anche il Governo si permette di attingere a un fondo vincolato per l'indennizzo di danni causati da emoderivati, vaccinazioni avverse e trasfusioni di sangue per pagare le prestazioni sanitarie, allora tutto è possibile. (Applausi). Che lo faccia il re non significa che sia giustificato.
Vi richiamo sentitamente e con grande spirito civico a un maggior rispetto dei principi generali della finanza pubblica e anche dei soggetti che, avendo subito danni, hanno diritto di avere la sicurezza che le somme stanziate per il ristoro non vengano utilizzate per finalità altre. (Applausi).
Si apre una breccia e poi diventa una voragine e questo va sempre evitato.
Per questo motivo, per le perplessità che avevamo già espresso e che si confermano anche in questo provvedimento, confermo che Italia Viva-Il Centro- Renew Europe esprimerà un voto di astensione. (Applausi).
MAGNI (Misto-AVS). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAGNI (Misto-AVS). Signora Presidente, onorevoli colleghi, il nostro Gruppo voterà, anche in questa nuova lettura da parte del Senato, contro il provvedimento in discussione, non perché siamo contrari al potenziamento dell'attività di vigilanza dei controlli igienico-sanitari presso i principali porti e aeroporti; anzi, pensiamo che siamo fortemente in ritardo, visto che siamo già alla fine di aprile e questa necessità era prioritaria alla fine dell'anno scorso o all'inizio di quello in corso. Dopotutto si parla di mettere in campo tre dirigenti sanitari medici e 15 unità di personale di area con funzione di tecnico, tutti con contratto di lavoro a tempo determinato.
La nostra contrarietà è soprattutto per la scelta della copertura economica stanziata per remunerare quel personale, che è individuata nella riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa alla transazione da stipulare con soggetti che hanno avuto problemi di trasfusioni, che si sono infettati e hanno dunque aperto un contenzioso con lo Stato. Si riduce quindi un fondo esistente dal 2007 che dovrebbe servire, quantomeno parzialmente, a dare risposte a persone che hanno subito un danno da vaccini, da emotrasfusione o quant'altro, e lo si riduce di un milione di euro nel 2025.
A noi tale previsione sembra davvero assurda. Per di più è un contenzioso che riguarda un tema per il quale il nostro Paese è stato più volte sollecitato e chiamato a rispondere da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, già a partire dal 2004. Questo appare oggi davvero assurdo. Peraltro, spesso, quando si arriva alla conclusione della transazione, i soggetti che hanno contenziosi aperti - è raccapricciante - magari nel frattempo hanno perso la vita: è doppiamente assurdo da questo punto di vista.
Quando c'è da affrontare un tema che riguarda la sanità, lo si affronta sempre a invarianza economica. Dite di aver speso risorse per la sanità, però questo è un fatto sanitario e ancora una volta prevedete un'invarianza di costi. In più, non è previsto che il fondo venga rifinanziato da quanto viene detratto.
Per questi motivi, a nome del Gruppo, dichiaro il voto contrario al provvedimento in esame. (Applausi).
CASTELLONE (M5S). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASTELLONE (M5S). Signora Presidente, oggi discutiamo in terza lettura un provvedimento che già in prima lettura aveva presentato diverse criticità. Chiaramente va bene e può essere condivisibile la finalità, cioè assumere personale al Ministero della salute per attività di vigilanza, controllo igienico-sanitario e profilassi presso porti e aeroporti in vista del Giubileo; però le criticità sono almeno due, nonostante questo provvedimento sia composto da un solo articolo.
La prima criticità è data dalle modalità con cui vengono fatte le assunzioni a tempo determinato, senza per esempio utilizzare gli idonei in graduatoria, senza prevedere un bando o un concorso, ma semplicemente prorogando contratti già in corso. Tra l'altro, mi chiedo a questo punto, dopo che sono passati ormai nove mesi (perché questo provvedimento è in esame da ottobre 2024), quale sia l'urgenza che lo giustifica, visto che, tra l'altro, ormai il Giubileo è già in corso. Dall'altro lato, vi è la copertura di questo costo: è chiaro che si tratta di un costo minimo di un milione di euro, ma domandiamo perché si sceglie di utilizzare come copertura il fondo destinato ai danneggiati per gli emoderivati e per le trasfusioni, quando già ne conosciamo l'esiguità. (Applausi).
Quindi, come al solito, anziché fare ciò che serve e anziché prendere le risorse lì dove ci sono, vengono ancora una volta penalizzati i più fragili.
Rispetto poi ai provvedimenti sanitari in vista del Giubileo, signora Presidente, va bene assumere personale al Ministero della salute, però in questo caso c'erano altre cose da fare, come ad esempio, l'assunzione di personale negli equipaggi del 118, che sono totalmente sguarniti, perché non ci sono più medici né infermieri; c'era il rafforzamento dei pronto soccorso, perché, se c'è un'emergenza sanitaria durante il Giubileo, noi ci troviamo con i pronto soccorso già in affanno nella gestione della quotidianità. (Applausi). Basta andare in un pronto soccorso di Roma per rendersi conto di quante sono le ore di attesa e di quali sono le criticità, soprattutto in tema di carenza di personale.
Poi c'era tutto un lavoro da fare sull'implementazione di strumenti digitali che servirebbero anche per la gestione delle emergenze sanitarie, che invece non è stato fatto nemmeno in previsione del Giubileo, nonostante i fondi stanziati (tra cui anche quelli del PNRR). Si tratta sempre di scegliere delle priorità. Abbiamo capito che in questo momento la priorità del Governo certamente non è rappresentata dagli investimenti in sanità, se nemmeno riesce a trovare un milione di euro e lo toglie ai danneggiati per le trasfusioni. Poi però 30 miliardi per gli armamenti si trovano - torno sull'argomento che abbiamo trattato ieri - nonostante sappiamo che al Servizio sanitario nazionale mancano almeno 19 miliardi di euro e nonostante la spesa out of pocket che devono sborsare direttamente i cittadini per curarsi sia di oltre 40 miliardi di euro all'anno.
Ancora una volta vi diciamo che è facile individuare dove trovare le risorse. Se non avete il coraggio di scorporare la spesa sanitaria dal Patto di stabilità - come vi chiedevamo ieri - e vi interessa invece scorporare quella in armamenti, almeno preparatevi a recuperare parte degli extraprofitti che in quel settore si andranno a generare. Non lo avete fatto per le compagnie energetiche, che hanno guadagnato, solo lo scorso anno, cinque miliardi di extraprofitti, e non lo avete fatto per le banche, che hanno guadagnato 24 miliardi di extraprofitti. (Applausi). Vi avvisiamo che c'è un settore che a breve avrà generato extraprofitti, quello degli armamenti, che vi sta tanto a cuore. Preparatevi almeno a recuperare parte di quelle risorse e mettetele sulla sanità, che è la vera emergenza del Paese. (Applausi).
Chiaramente, come abbiamo fatto in prima lettura, anche in questa terza lettura noi ci asterremo. (Applausi).
PAROLI (FI-BP-PPE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAROLI (FI-BP-PPE). Signora Presidente, farò una brevissima dichiarazione di voto.
Il Gruppo Forza Italia riconfermerà chiaramente il voto favorevole che ha espresso il 19 novembre scorso. La Camera è intervenuta in seconda lettura con limitate modifiche tecniche su un provvedimento che - come sappiamo tutti - è un disegno di legge tecnico.
Presidenza del vice presidente CASTELLONE (ore 10,58)
(Segue PAROLI). In questo caso, però, credo che le correzioni siano state opportune e che il bicameralismo abbia funzionato. Torna un provvedimento che oggi approveremo in via definitiva, la cui ratio era e rimane quella di rafforzare la vigilanza sanitaria durante il Giubileo. Capisco purtroppo che in sanità (e non solo in sanità) tutto ciò che si riesce a fare non è mai sufficiente, però dobbiamo farcene una ragione ed essere consapevoli della positività di questi interventi, così come della positività di tutto ciò che viene fatto in un momento delicato per la città di Roma e per il nostro Paese.
È evidente infatti che la Chiesa cattolica affronta questo grande evento nella città di Roma, ma esso investirà poi anche tutto il Paese. È chiaro però che sulla città di Roma verranno introdotti ulteriori protocolli di sicurezza che garantiscano controlli efficienti per proteggere i tanti, tantissimi visitatori - così auspichiamo - ma chiaramente anche i residenti. Nelle aree di maggiore affollamento dei pellegrini, che arriveranno - questo è l'auspicio per il Giubileo, confermato dai dati attuali - da tutto il mondo, sarà fondamentale proteggere loro e, come dicevo prima, anche i residenti.
È altresì fondamentale che possa esserci una risposta rapida del Ministero della salute a eventuali emergenze grazie a protocolli chiari e ben definiti, che qui vengono affrontati. Rimarchiamo la positività di questo intervento. Credo, d'altra parte, che l'esperienza del Covid abbia segnato tutti noi, insegnandoci quanto sia delicata la gestione di determinate malattie (infettive e non) e quanto sia importante essere pronti a tutto. Ben vengano quindi programmazioni in tal senso.
Noi vediamo in questo disegno di legge norme pratiche e di buon senso, che possono affrontare al meglio la gestione del grande Giubileo del 2025. Concludo il mio intervento confermando - come ho già anticipato - il voto favorevole dei senatori del Gruppo Forza Italia. (Applausi).
MURELLI (LSP-PSd'Az). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MURELLI (LSP-PSd'Az). Signora Presidente, colleghi senatori e senatrici, annuncio il voto favorevole del Gruppo Lega al disegno di legge in esame, che autorizza nuove assunzioni a tempo determinato presso il Ministero della salute, finalizzate al rafforzamento dell'attività di vigilanza sanitaria nei porti e negli aeroporti del nostro Paese durante il Giubileo 2025.
Si tratta di un provvedimento circoscritto e concreto che risponde a due esigenze fondamentali: da un lato, garantire la sicurezza sanitaria in un anno straordinario per l'Italia quale è appunto quello del Giubileo, con l'arrivo di tanti pellegrini e, dall'altro lato, valorizzare il personale già formato e già impegnato in passato durante l'emergenza pandemica Covid attraverso contratti temporanei mirati. Parliamo di professionisti che hanno superato selezioni pubbliche e maturato esperienze dirette nei luoghi più delicati del sistema sanitario di controllo e che oggi potranno essere reintegrati per un'ulteriore fase di servizio nel rispetto dei limiti temporali previsti.
Va ricordato che il disegno di legge ha subito delle modifiche in seconda lettura alla Camera ed è così tornato da noi. È stato aggiornato, però, solo per gli importi autorizzati di spesa, riducendoli alla luce del tempo residuo di attuazione, che non va oltre il 31 dicembre del 2025. Le risorse saranno reperite attraverso una equilibrata rimodulazione dei fondi già esistenti senza impatto negativo sui conti pubblici. Siamo quindi davanti a una misura sobria, equilibrata e di buon senso.
Per questo la Lega sostiene tutto ciò con convinzione, ribadendo l'importanza della sanità pubblica e di una pubblica amministrazione che sappia riconoscere ed utilizzare le professionalità esistenti, investendo sulla continuità e sulla qualità dei servizi sanitari. (Applausi).
ZAMPA (PD-IDP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ZAMPA (PD-IDP). Signor Presidente, anche io farò una dichiarazione di voto particolarmente sintetica, parlando di un unico articolo, ma non priva dell'espressione di un certo rammarico. Mi domando quando finalmente riusciremo ad avere la soddisfazione di parlare di un provvedimento che riguarda la sanità e di poterlo accogliere con più favore.
Abbiamo affrontato con un grande senso di responsabilità anche questo provvedimento così circoscritto che parla del Giubileo 2025, con la consapevolezza però che anche in questo caso le misure di semplificazione per i controlli sanitari sono piene di mancanze e di approssimazione.
Mi dispiace dover usare una tale espressione, ma anche in questo caso c'è una sciatteria istituzionale che colpisce, innanzitutto perché parliamo di un provvedimento che riguarda il Giubileo ed è difficile immaginare che si tratti di una emergenza. Il fascicolo che accompagna il disegno di legge fa riferimento all'emergenza Covid, ma dire o provare a sostenere che il Giubileo sia un'emergenza, quando tutti sapevamo che era in agenda ed era imminente, lo trovo veramente singolare. Avremmo voluto trovarci a discutere di un provvedimento capace di affrontare seriamente e con lungimiranza un evento di portata internazionale che può oggettivamente avere rilievi importanti per il tema della salute pubblica. Siamo qui, invece, ad aprile, in terza lettura, a votare misure tardive, quando il Giubileo è non solo iniziato, ma è anche giunto alla sua seconda fase. E tale ritardo non è un dato di calendario, ma è la testimonianza - come dicevo - di un approccio che troppo spesso segna l'azione di questo Governo: l'improvvisazione, la mancanza di programmazione, l'incapacità di prepararsi per tempo a situazioni largamente prevedibili. Non si può chiamare emergenza un evento che si conosce da anni e non si può ridurre una questione seria come la tutela della salute pubblica a un rattoppo dell'ultimo minuto.
Nel merito, però - come è già stato sottolineato - il provvedimento appare debole, insufficiente e persino ingiusto, perché stiamo parlando di 18 assunzioni a tempo indeterminato senza che vi sia un bando di concorso; manca, quindi, quella trasparenza che sempre le istituzioni pubbliche dovrebbero mantenere. L'assunzione di tre medici e di 15 tecnici della prevenzione a tempo determinato è una misura talmente modesta che rasenta il simbolico ed è, per di più, limitata a contratti precari, come se la salute fosse un'emergenza passeggera e non una priorità da presidiare con personale stabile, motivato e formato.
Il punto più grave, però, che hanno ricordato tutti coloro che mi hanno preceduta dai banchi dell'opposizione, è la scelta sulle coperture. Abbiamo ascoltato, signor Sottosegretario, le sue rassicurazioni in merito, tuttavia, per finanziare queste assunzioni, si attinge a un fondo che, pur capiente, è destinato a risarcire cittadini danneggiati da trasfusioni infette e vaccinazioni obbligatorie che abbiano prodotto dei danni. Tra l'altro, colpisce che lo facciate proprio voi, con la propaganda che avete costruito sul punto delle vaccinazioni e dei danni da vaccinazione. Devo dirvi che da Sottosegretaria mi sono trovata a incontrare, seduta a un tavolo, proprio le persone che hanno subito danni dalle trasfusioni infette e sinceramente hanno già subito un danno enorme, inflitto per giunta da quello stesso Stato che oggi decide con una certa leggerezza di dirottare altrove parte di quel fondo.
La copertura finanziaria di un provvedimento - questo ve lo devo ricordare - è sempre una dichiarazione di priorità politica e ha sempre un grande significato. Ci vogliono più cura, accuratezza e attenzione a quello che si fa. Scegliere di prendere risorse destinate a chi ha subito un torto da parte del sistema sanitario pubblico per finanziare misure tampone significa mandare un messaggio sbagliato e ingiusto. Non basta essere rassicurati circa il fatto che i fondi avanzano, perché quelle risorse non dovrebbero avanzare, ma dovrebbero servire esattamente allo scopo per cui sono state stanziate, ossia risarcire chi è stato danneggiato. Anche se si trattasse di cifre non ancora impegnate, la scelta di dirottarle altrove resta una ferita sul piano etico e istituzionale, della dignità delle istituzioni.
Il Partito Democratico, come sempre, non si sottrae però al principio di responsabilità.
Sappiamo che rafforzare, seppure in minima parte, i controlli sanitari in un momento di grande afflusso internazionale, che è sotto i nostri occhi, è un dovere verso i cittadini e verso chi arriverà in Italia.
Per questo non voteremo contro e ci asterremo, ma sarebbe ingiusto e ipocrita dare il nostro assenso pieno a un provvedimento così debole, tardivo e costruito, come ho detto, con scelte sbagliate. Per questo esprimeremo un voto di astensione, che non è indifferenza, ma è un atto di denuncia verso un modo di legiferare approssimativo, che arriva sempre troppo tardi, troppo poco e troppo male.
Rivolgiamo, ancora una volta, un appello al Governo: smettete di trattare la salute dei cittadini come un'appendice, come un'eccezione da gestire con qualche assunzione precaria e qualche fondo recuperato all'ultimo momento. La salute non può essere gestita in questi termini. (Applausi).