Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 256 del 23/12/2024
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------
256a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO
LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2024
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Presidenza del vice presidente RONZULLI
N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Civici d'Italia-UDC-Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro)-MAIE-Centro Popolare: Cd'I-UDC-NM (NcI, CI, IaC)-MAIE-CP; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Italia Viva-Il Centro-Renew Europe: IV-C-RE; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-PATT, Campobase): Aut (SVP-PATT, Cb); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS; Misto-Azione-Renew Europe: Misto-Az-RE.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza del vice presidente RONZULLI
PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 11,07).
Si dia lettura del processo verbale.
MURELLI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 18 dicembre.
PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.
Comunicazioni della Presidenza
PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Comunicazioni del Presidente, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento sul contenuto del disegno di legge di bilancio (ore 11,10)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: «Comunicazioni del Presidente, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento sul contenuto del disegno di legge di bilancio».
Ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento, la Presidenza accerta, sentito il parere della 5a Commissione permanente e del Governo, se il disegno di legge di bilancio rechi disposizioni contrastanti con le regole di copertura stabilite dalla legislazione vigente.
Invito il senatore Segretario a dare lettura del parere espresso dalla 5a Commissione permanente.
MURELLI, segretario.«La 5a Commissione permanente (Programmazione economica, bilancio), esaminato, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento, il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 e sentito il rappresentante del Governo,
premesso che:
il disegno di legge di bilancio, sulla base di quanto previsto dall'articolo 14 della legge n. 243 del 2012, non soggiace a una regola di copertura, ma a una regola di equilibrio, per effetto della quale il valore del saldo netto da finanziare o da impiegare da esso risultante deve essere coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica;
rivelato che, per quanto concerne i profili finanziari:
la relazione tecnica aggiornata reca elementi di informazione sulla coerenza del valore programmatico del saldo netto da finanziare o da impiegare risultante dal disegno di legge di bilancio con gli obiettivi programmatici, attraverso una tavola di raccordo tra il saldo netto da finanziare programmatico e il conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni programmatico;
dalla tavola di raccordo emerge che, in corrispondenza di un saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato pari a 187 miliardi di euro nel 2025, 163 miliardi di euro nel 2026 e 143 miliardi di euro nel 2027, l'indebitamento netto del conto consolidato delle pubbliche amministrazioni si attesta a circa 74 miliardi di euro nel 2025, a 64 miliardi nel 2026 e a 62 miliardi nel 2027;
tali valori del saldo netto appaiono coerenti sia con il livello massimo del saldo netto da finanziare fissato dall'articolo 1 del disegno di legge di bilancio, sia con l'indebitamento netto programmatico risultante dai valori riportati nell'ambito del quadro di finanza pubblica individuato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per il periodo 2025-2029 in coerenza con la traiettoria di spesa netta programmatica,
esprime parere favorevole, ritenendo che i valori del saldo netto da finanziare risultanti dal disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 siano coerenti con l'indebitamento netto programmatico risultante dai valori riportati nell'ambito del quadro di finanza pubblica individuato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per il periodo 2025-2029 in coerenza con la traiettoria di spesa netta programmatica».
PRESIDENTE. Alla luce del predetto parere, il disegno di legge n. 1330 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027) è deferito alla 5a Commissione permanente in sede referente, con il parere di tutte le Commissioni permanenti.
I rapporti delle Commissioni in sede consultiva dovranno essere trasmessi alla 5a Commissione permanente in tempo utile affinché quest'ultima possa riferire all'Assemblea nella seduta del 27 dicembre, alle ore 14.
Le Commissioni sono pertanto autorizzate a convocarsi immediatamente per l'esame del disegno di legge.
Gli emendamenti per l'Assemblea dovranno essere presentati entro un'ora dalla scadenza del termine degli emendamenti in 5a Commissione permanente.
Interventi su argomenti non iscritti all'ordine del giorno
BORGHI Enrico (IV-C-RE). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BORGHI Enrico (IV-C-RE). Signora Presidente, abbiamo esperito le formalità concernenti l'incardinamento della legge di bilancio in quest'Assemblea e penso sia giusto sottolineare un aspetto di natura procedurale, utilizzando anche tali parole, per cercare di evitare che quello attuale diventi un rito stanco, trascinato e con un tasso di ipocrisia che sfiora l'insopportabilità.
Le procedure che abbiamo sentito dalle parole della Presidente non saranno rispettate, lo sappiamo tutti, all'interno di quest'Aula: nessun emendamento verrà affrontato, discusso, votato o approvato, ma questo ramo del Parlamento - come lo scorso anno è avvenuto per quello omologo, la Camera bassa - è costretto ad assistere, spero non silenziosamente, alla trasformazione di una modalità che mi auguro non diventi prassi.
Signora Presidente, soprattutto alla luce di quello che è accaduto in quest'Aula non più tardi di mercoledì, penso allora che dobbiamo prendere atto che questa procedura non è più sopportabile. In quest'Aula, il presidente Renzi è intervenuto denunciando quello che è accaduto e quello che accadrà, ossia che il Senato non potrà in alcun modo intervenire nel processo di formazione della principale legge dell'anno, e ha chiesto alla Presidente del Consiglio un intervento per modificare questo stato di cose. La risposta della presidente Meloni è stata a metà strada fra l'attendista e l'espressione della buona intenzione, di cui - come probabilmente è noto anche alla Presidente - sono lastricate strade non particolarmente brillanti.
Se vogliamo dare seguito alle asserzioni che sono state fatte, dobbiamo dire di dover riformare le modalità e le procedure di approvazione della legge di bilancio. E qui, come Italia Viva, noi facciamo due proposte alla Presidente del Consiglio, ai rappresentanti del Governo, alla maggioranza e alle altre forze di opposizione per riformare la procedura di approvazione della legge di bilancio, in due modi possibili: o si stabilisce - come accade in altri Paesi, che mi verrebbe da dire "normali" - che, una volta presentato da parte del Governo, il testo del disegno di legge di bilancio questo dev'essere approvato o bocciato dal Parlamento senza modifiche, esattamente come accade per la ratifica dei trattati internazionali; oppure si stabilisce che il Governo, una volta che ha presentato la sua proposta, non presenti più emendamenti che modificano il disegno di legge di bilancio. Tutto quello che è accaduto in questa occasione (la confusione, il caos e il suq a cui abbiamo assistito attraverso le cronache parlamentari) è figlio infatti degli emendamenti che il Governo ha voluto presentare in corso d'opera fuori sacco, attraverso operazioni che non erano state concordate con la Ragioneria generale dello Stato e che quindi non erano state bollinate. Insomma, una situazione tale per cui il Governo emenda se stesso non può più funzionare: se non vogliamo accettare passivamente di avere surrettiziamente e impropriamente riformato il bicameralismo perfetto in senso deteriore, dobbiamo riformare tutto questo percorso, evitando che questa sia un'ordinaria pantomima, in cui facciamo finta di essere d'accordo di modificare una cosa che sappiamo già che non verrà modificata, e tentando invece di prendere atto che questa situazione è figlia di una degenerazione che si può risolvere soltanto attraverso una consistente capacità di riforma.
PATUANELLI (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PATUANELLI (M5S). Signor Presidente, penso che ci sarà tempo - poco, in realtà - per discutere nel merito di questo disegno di legge di bilancio e di tutte le criticità che, a nostro avviso, vi sono nei testi e nelle assenze che questa manovra prevede copiose. Nel merito, comunque, discuteremo nelle prossime ore.
È del tutto evidente, però, che il metodo con cui si arriva ogni anno all'esame del disegno di legge di bilancio, ormai da troppo tempo - non è una questione che investe soltanto questo Governo, dato che ormai dal 2018 la legge di bilancio viene affrontata in un unico ramo del Parlamento - ci deve interrogare su come porre rimedio all'introduzione di un monocameralismo di fatto, e in particolare sulla legge di bilancio.
Ritengo sia una patologia che deve essere in qualche modo guarita non con un farmaco che toglie la sintomatologia, ma con una cura reale e concreta.
Avendo un anno di tempo per la prossima legge di bilancio, credo che sin da gennaio sarà doveroso farlo in sede di Conferenza dei Capigruppo, ma anche in Commissione bilancio con delle proposte. Il senatore Borghi ha anticipato alcune possibili soluzioni. Non condivido totalmente le proposte del senatore Borghi, ma almeno sono elementi che potrebbero agevolare una doppia lettura. Credo, ad esempio, che la seduta comune del Parlamento potrebbe essere un'altra possibile soluzione a come affrontare la manovra di bilancio. Su questo ci sono emendamenti del MoVimento 5 Stelle nel disegno di legge che introduce il premierato.
Credo però che nessuno di noi possa nascondere il fatto che in questo modo, anno dopo anno, o un ramo del Parlamento o l'altro viene mortificato nelle proprie capacità e competenze e credo che ciò debba essere affrontato con serietà.
Ripeto che abbiamo un anno di tempo, un anno in cui probabilmente tutta la legislazione vigente sull'approvazione della legge di bilancio dovrà essere rivista per recepire e meglio introdurre gli elementi del nuovo Patto di stabilità e crescita. Credo che sarà necessario intervenire in modo copioso sulla normativa di approvazione della legge di bilancio e debba essere questa l'occasione per rivedere anche una stortura del nostro bicameralismo, che di fatto mortifica un'Aula del Parlamento.
GASPARRI (FI-BP-PPE). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GASPARRI (FI-BP-PPE). Signor Presidente, nella sostanza condivido anch'io i richiami sulla sovranità del Parlamento e delle due Assemblee legislative. Di questo parleremo nelle occasioni che ci saranno sicuramente. Però, a questo proposito, voglio anche ricordare un altro episodio, che si connette alla centralità del Parlamento e alle sue prerogative e per sollecitare risposte a interrogazioni che ho presentato anche nelle ultime ore.
Il primo febbraio del 2020, mentre ero Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, arrivò in Senato una richiesta a firma di tre magistrati (la dottoressa Lucia Fontana, la dottoressa Caterina Greco e la dottoressa Maria Ciringione) che chiedevano - secondo le prassi di legge bisognava chiedere un'autorizzazione - di poter processare il senatore Salvini, all'epoca Ministro dell'interno, per le note vicende riguardanti l'immigrazione e gli sbarchi.
In data 28 maggio del 2020, la Giunta che presiedevo, con una larga maggioranza, approvò una mia corposa e motivata relazione che affermava che il Ministro dell'epoca, secondo la legge, aveva agito nell'ambito delle sue prerogative ministeriali - era chiarissimo: se non fosse stato Ministro, non avrebbe potuto disciplinare gli sbarchi e far scendere dalle navi quelli che erano in condizioni precarie e dire che dovevano proseguire per la Spagna gli altri - e quindi bisognava accertare se sussistesse un'ipotesi di reato ministeriale e se avesse agito in base a principi costituzionali che creavano una esimente.
La mia relazione, che sono andato a recuperare in queste ore e ho riletto, motivava in maniera molto ampia la sussistenza di quei requisiti. Alcuni colleghi votarono in Giunta contro la relazione, e pochi di loro sono ancora oggi membri del Senato, rileggendo le cronache. Illustrai la relazione in Aula in sintesi, perché nella versione originale era molto ampia. Fu approvata. Fu consegnata ovviamente ed è agli atti della seduta, che poi si tenne il 30 luglio 2020, mentre il 28 maggio ci fu la seduta della Giunta. Come era legittimo che avvenisse, l'Assemblea votò invece diversamente dalla Giunta e bocciò la relazione. A mio avviso, la bocciò per ragioni anche di natura politica, perché un caso analogo, quello della nave Diciotti (qua parliamo della Open Arms), vide accolta la mia relazione. In quella fase il Governo era presieduto da Conte, ma con un'alleanza che veniva chiamata giallo-verde; quindi la componente gialla di quella coalizione, il MoVimento 5 Stelle, votò a favore di Salvini. Poi, successivamente - si dirà che i fatti erano diversi, ma in realtà erano molto analoghi - la componente gialla votò contro Salvini. Altri hanno votato contro sia la prima che la seconda volta, per cui hanno avuto almeno un atteggiamento coerente.
La mia relazione fu bocciata - e questo conta poco - e da qui è scaturita una procedura di rinvio a giudizio, con la procura di Palermo che incredibilmente, presieduta prima dal dottor Lo Voi e attualmente dal dottor De Lucia, ha chiesto sei anni di condanna per Matteo Salvini. La vicenda è nota a tutti e mi auguro che l'epilogo non sarà poi disturbato da ricorsi in appello (sempre possibili da un punto di vista di principio), dopo la sconfitta clamorosa.
Le mie interrogazioni sono volte a sollecitare il Ministro della giustizia, nei limiti delle sue - ahimè - scarse competenze e opportunità, a verificare l'andamento del corso della giustizia. Tra qualche giorno avremo in quest'Aula la relazione annuale del Ministro della giustizia, che si deve tenere a gennaio ai sensi di legge, e si parlerà della questione del malfunzionamento della giustizia e di questo episodio. Quello che è avvenuto è del tutto legittimo, considerando il Senato nella sua sovranità e competenza: la relazione poteva essere bocciata e si poteva istruire il processo, come è stato fatto inutilmente per anni, con 24 udienze, soldi spesi e persecuzioni.
È tutto formalmente corretto, ma è tutto sostanzialmente sbagliato, perché era giusta la relazione che avevo portato all'approvazione. Ringrazio quelli che hanno votato a favore di quella relazione, pur soccombendo; bisognava raggiungere 161 voti e ne prendemmo 141. Rispetto i 149 che hanno votato contro, ma riscontro che avevano torto e la storia gli ha dato torto. La storia ha dato ragione al ministro Salvini e anche, modestamente, al Presidente relatore della Giunta, che aveva proposto quello che poi in un'aula di tribunale si è verificato. Non si può dire adesso che è bellissimo e che tutto è finito bene. No: ci sono stati spreco di tempo, persecuzione, soldi, udienze. Tutto questo si poteva risparmiare, se fosse stata rispettata un'attività che il Senato aveva ha svolto nella Giunta con serietà e con motivazioni adeguate. Vorrei che questo rimanesse agli atti, tanto ne parleremo, e ne parleremo ancora di questa vicenda. (Applausi).
BOCCIA (PD-IDP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Senatore Boccia, lei non era iscritto, ma siccome siamo vicini a Natale, la Presidenza accorda il suo intervento, che evidentemente è stato stimolato dalle parole del senatore Gasparri.
BOCCIA (PD-IDP). Signora Presidente, la ringrazio. Ci deve essere stato un difetto di comunicazione tra il mio Gruppo e la Presidenza e la ringrazio molto per averlo colmato.
Temevo che fosse un fine seduta mai quello del presidente Gasparri. Il copyright è del senatore Sensi. La sensazione che abbiamo avuto è che noi siamo qui, signora Presidente, che lei è qui, così come le colleghe e i colleghi presenti, per una manovra purtroppo arrivata morta e inerme. Siamo qui per questo e ho chiesto la parola, alla fine di questa breve seduta, approfittando della presenza in Aula del Presidente della Commissione bilancio. Vorrei che convenisse con il Gruppo Partito Democratico, a proposito di atti coerenti di sindacato ispettivo, che è da sei mesi che noi chiediamo la modifica della legge di contabilità. È da sei mesi che non abbiamo risposte ed è da sei mesi che l'umiliazione del Parlamento, purtroppo fatta dal Governo, è sotto gli occhi di tutti. E abbiamo toccato il punto più basso, purtroppo, a Montecitorio nelle settimane scorse.
Signora Presidente, noi chiediamo attraverso di lei al presidente La Russa di incardinare un testo che non c'è, perché lo aspettiamo dai Presidenti delle Commissioni bilancio. Vorrei sperare che almeno questo venisse fatto qui, in Parlamento, dopo lo spettacolo indecoroso a cui abbiamo assistito attraverso i nostri colleghi a Montecitorio. E lo dico perché noi l'anno prossimo non lo consentiremo. Le riunioni di maggioranza presso il Ministero dell'economia e delle finanze sono un'umiliazione per il Parlamento, colleghe e colleghi. Noi siamo il Parlamento e, convocando i deputati e i funzionari dei Gruppi in un Ministero si raggiunge un tasso di umiliazione che non si è mai visto prima. Avete o meno un po' di orgoglio di essere legislatori oppure pensate di fare i portalettere del Governo? Questo è il tema.
Nella riforma della legge di contabilità, che doveva avvenire prima dell'approvazione del Piano strutturale di bilancio (PSB), il ministro Giorgetti è venuto nelle Aule di Palazzo Madama e di Montecitorio a raccontarci che sarebbe cambiato il mondo dopo il PSB. Ma sa cos'è cambiato? Il Parlamento non ha più notizie; non essendoci più la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanze, non sappiamo più per tempo quali sono i dati programmatici della spesa. E, quindi, è stato possibile questo, colleghe e colleghi della maggioranza: è stato possibile ridurre la spesa per la sanità al 6,05 per cento, il punto più basso raggiunto negli ultimi quindici anni, e nel 2027 si raggiungerà il 5,93 per cento. Non ci consola il fatto che vi arrampichiate sugli specchi dicendo che i valori assoluti sono diversi, perché alla fine quegli 1,3 miliardi del 2025 non riusciranno nemmeno a pareggiare gli aumenti inflazionistici di quest'anno ed è scomparsa ogni traccia del maxi piano di assunzioni di medici e infermieri.
Signor Presidente, lo dico perché tra qualche minuto riprenderanno le attività della Commissione bilancio e mi aspetto di sentire dal Presidente un impegno formale sulla modifica alla legge di contabilità. Mi aspetto che i colleghi della maggioranza possano sostenere una nostra proposta che cancella le mancette di Montecitorio e le finalizza su temi che mi auguro voi condividiate, che sono di rilevanza pubblica e riguardano il bene collettivo. Pensate davvero che ciò significhi dare le risorse per il circuito di gare di ciclismo professionistico da destinare a favore della Lega ciclismo o sostenere le attività di organizzazione e gestione, promozione e comunicazione dell'evento Special Olympics World Winter Games, e potrei continuare? Rotonde e marciapiedi fatele fare ai sindaci, che sono più bravi di noi e diamo invece le risorse al Ministero competente che le dà agli enti locali, i quali fanno la programmazione e hanno i piani triennali già programmati.
Io mi auguro che siate d'accordo con noi, vi sfideremo e lo faremo sui temi per i quali ci siamo divisi, ma con una richiesta, signor Presidente: non vogliamo più che passi un solo giorno senza sapere quando faremo la modifica della legge di contabilità. È doveroso farlo. Stiamo andando avanti a fari spenti. Io penso che non averla voluta fare sia servito solo a dare mano libera al Governo. Non abbiamo intenzione di consentire al Governo di andare avanti così anche nel 2025. Noi ovviamente ci opporremo e faremo di tutto per fermare questa pessima legge di bilancio, che sbaglia anche quest'anno i dati di crescita, perché l'1,2 per cento di crescita del 2025 esiste solo nel mondo fantastico del ministro Giorgetti e della presidente Meloni.
Concludo ricordando al presidente Gasparri che, nel nostro Paese, c'è sempre un giudice che giudica un altro giudice e questo sistema garantista va migliorato nella sua gestione e nella sua efficienza quotidiana. Ma quella separazione tra i poteri va difesa, presidente Gasparri, e invece state utilizzando una vicenda che dimostra ancora una volta quanto il nostro Paese sia garantista per fare propaganda e nascondere una pessima legge di bilancio. Noi insisteremo, difendendo la separazione dei poteri e prendendo atto che ci sono cose che vanno aggiustate, ma vanno aggiustate dal Parlamento, non dalle piazze. E ci auguriamo che il centrodestra sciolga questo patto di potere, che avrebbe dovuto portare l'autonomia che è stata smontata dalla Consulta, il premierato e i pieni poteri alla Presidente del Consiglio - mi avvio a concludere, ho solo seguito l'esempio del presidente Gasparri, signora Presidente - e la modifica costituzionale sulla giustizia per Forza Italia.
Mi auguro che il disastro di questa manovra vi spinga a sciogliere questo scellerato patto di potere e tornare qui in Parlamento, lavorando esclusivamente per il bene collettivo. (Applausi).
PRESIDENTE. Grazie, senatore Boccia. È proprio Natale, perché le ho concesso il doppio del tempo dato dagli altri.
Atti e documenti, annunzio
PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Ordine del giorno
per la seduta di venerdì 27 dicembre 2024
PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica venerdì 27 dicembre, alle ore 14, con il seguente ordine del giorno:
La seduta è tolta (ore 11,35).
Allegato B
Parere espresso dalla 5a Commissione permanente, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento
La 5a Commissione permanente (Programmazione economica, bilancio), esaminato, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento, il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 e sentito il rappresentante del Governo, premesso che: il disegno di legge di bilancio, sulla base di quanto previsto dall'articolo 14 della legge n. 243 del 2012, non soggiace a una regola di copertura, ma a una regola di equilibrio, per effetto della quale il valore del saldo netto da finanziare o da impiegare da esso risultante deve essere coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica; rilevato che, per quanto concerne i profili finanziari: la relazione tecnica aggiornata reca elementi di informazione sulla coerenza del valore programmatico del saldo netto da finanziare o da impiegare risultante dal disegno di legge di bilancio con gli obiettivi programmatici, attraverso una tavola di raccordo tra il saldo netto da finanziare programmatico e il conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni programmatico; dalla tavola di raccordo emerge che, in corrispondenza di un saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato pari a circa 187 miliardi di euro nel 2025, a 163 miliardi nel 2026 e a 143 miliardi nel 2027, l'indebitamento netto del conto consolidato delle pubbliche amministrazioni si attesta a circa 74 miliardi di euro nel 2025, a 64 miliardi nel 2026 e a 62 miliardi nel 2027; tali valori del saldo netto appaiono coerenti sia con il livello massimo del saldo netto da finanziare fissato dall'articolo 1 del disegno di legge di bilancio, sia con l'indebitamento netto programmatico risultante dai valori riportati nell'ambito del quadro di finanza pubblica individuato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per il periodo 2025-2029 in coerenza con la traiettoria di spesa netta programmatica, esprime parere favorevole, ritenendo che i valori del saldo netto da finanziare risultanti dal disegno di legge recante il bilancio dì previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 siano coerenti con l'indebitamento netto programmatico risultante dai valori riportati nell'ambito del quadro di finanza pubblica individuato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine per il periodo 2025-2029 in coerenza con la traiettoria di spesa netta programmatica.
Congedi e missioni
Sono in congedo i senatori Barachini, Bongiorno, Borgonzoni, Butti, Calenda, Castelli, Cattaneo, De Poli, Durigon, Fazzolari, Garavaglia, La Pietra, Monti, Morelli, Nastri, Ostellari, Rauti, Rubbia, Segre e Sisto.
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, variazioni nella composizione
Il Presidente della Camera dei deputati, in data 18 dicembre 2024, ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, la deputata Naike Gruppioni, in sostituzione della deputata Maria Chiara Gadda, dimissionaria.
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, trasmissione di documenti
Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, in data 18 dicembre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 10 maggio 2023, n. 53, i seguenti documenti approvati dalla Commissione nella seduta del 17 dicembre 2024:
la relazione "I rifiuti di Roma Capitale e il sito di Malagrotta" (Doc. XXIII, n. 5);
la relazione annuale sull'attività svolta (Doc. XXIII, n. 6).
Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, variazioni nella composizione
Il Presidente della Camera dei deputati, in data 18 dicembre 2024, ha chiamato a far parte del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione la deputata Naike Gruppioni, in sostituzione della deputata Maria Chiara Gadda, dimissionaria.
Disegni di legge, trasmissione dalla Camera dei deputati
Ministro dell'economia e delle finanze
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (1330)
(presentato in data 20/12/2024)
C.2112 conclusione anomala per stralcio. (stralcio di C.2112-bis, C.2112-ter, C.2112-quater, C.2112-quinquies) C.2112-bis approvato dalla Camera dei deputati (assorbe C.2112-bis/I).
Disegni di legge, annunzio di presentazione
Senatrice Tubetti Francesca
Disposizioni per la gestione dei beni immobili dello stato non più funzionali a fini istituzionali presenti nel territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (1328)
(presentato in data 18/12/2024);
senatori De Carlo Luca, Zedda Antonella
Disposizioni in materia di valorizzazione della transumanza e dell'alpeggio (1329)
(presentato in data 19/12/2024);
senatore De Priamo Andrea
Disposizioni per la tutela della salute della popolazione residente in prossimità degli impianti di incenerimento, termovalorizzazione e di smaltimento dei rifiuti (1331)
(presentato in data 23/12/2024);
senatori Romeo Massimiliano, Stefani Erika, Potenti Manfredi, Bergesio Giorgio Maria, Bizzotto Mara, Borghesi Stefano, Borghi Claudio, Cantalamessa Gianluca, Cantu' Maria Cristina, Centinaio Gian Marco, Dreosto Marco, Garavaglia Massimo, Germana' Antonino, Minasi Tilde, Murelli Elena, Paganella Andrea, Pirovano Daisy, Pucciarelli Stefania, Spelgatti Nicoletta, Testor Elena, Tosato Paolo
Norme in materia di furto in abitazione e furto con strappo (1332)
(presentato in data 23/12/2024);
senatrice Minasi Tilde
Valorizzazione della storia, dell'arte e della cultura dei borghi e dei territori d'Italia attraverso l'attività dei "Festival delle città identitarie" (1333)
(presentato in data 23/12/2024).
Disegni di legge, assegnazione
In sede redigente
2ª Commissione permanente Giustizia
Sen. Stefani Erika
Disposizioni in materia di contrasto dei delitti informatici e del trattamento illecito di dati (1295)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio
(assegnato in data 23/12/2024);
6ª Commissione permanente Finanze e tesoro
Sen. Manca Daniele
Modifica all'articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di estensione del meccanismo dell'inversione contabile (1292)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare
(assegnato in data 23/12/2024);
8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
Sen. Bizzotto Mara ed altri
Disposizioni per la manutenzione degli alvei dei fiumi e dei torrenti (1278)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
Sen. Fallucchi Anna Maria
Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di specie cacciabili e periodi di attività venatoria (1302)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
Sen. Mennuni Lavinia ed altri
Istituzione dell'area marina protetta «Isola di Capri» (1311)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare
Sen. Centinaio Gian Marco
Disposizioni per il riconoscimento della professione di direttore di albergo e la disciplina del suo esercizio (1288)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale
Sen. Liris Guido Quintino
Disposizioni per il riconoscimento della psoriasi come malattia cronica (1283)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale
Sen. Sensi Filippo ed altri
Disposizioni in materia di diritto alla disconnessione nei rapporti di lavoro (1290)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare
(assegnato in data 23/12/2024);
2ª (Giustizia) e 10ª (Sanità e lavoro)
Iniziativa Popolare
La depenalizzazione della coltivazione per uso personale ed in forma associata della cannabis (1317)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024);
7ª (Cultura, istruzione) e 10ª (Sanità e lavoro)
Sen. Versace Giusy
Disposizioni per agevolare la pratica sportiva amatoriale delle persone con disabilità (1301)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, Commissione parlamentare questioni regionali
(assegnato in data 23/12/2024).
In sede referente
1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione
Sen. D'Elia Cecilia
Modifiche all'articolo 13 e 23 della Costituzione in materia di riconoscimento e garanzia costituzionale dell'autonomia nella sfera sessuale e procreativa, e dell'accesso sicuro ed effettivo delle donne all'interruzione volontaria della gravidanza (1213)
(assegnato in data 23/12/2024);
3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa
Sen. Giacobbe Francesco, Sen. Alfieri Alessandro
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Nuova Zelanda e della relativa intesa amministrativa di applicazione, firmati a Roma il 22 giugno 1998 (1313)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale
(assegnato in data 23/12/2024);
5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio
Gov. Meloni-I: Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti Giancarlo
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (1330)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Commissione parlamentare questioni regionali
C.2112 conclusione anomala per stralcio (stralcio di C.2112-bis, C.2112-ter, C.2112-quater, C.2112-quinquies) C.2112-bis approvato dalla Camera dei deputati (assorbe C.2112-bis/I)
(assegnato in data 23/12/2024).
Affari assegnati
In data 20 dicembre 2024 è stato deferito alla 3a Commissione permanente (Affari esteri e difesa) e alla 4a Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea), ai sensi dell'articolo 34, comma 1, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, l'affare su "Le ingerenze straniere nei processi democratici degli Stati membri dell'Unione europea e nei Paesi candidati" (Atto n. 620).
Governo, trasmissione di atti e documenti
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, la procedura di informazione, attivata presso la Commissione europea dall'Unità Centrale di notifica del Ministero delle imprese e del made in Italy, concernente la notifica 2024/0666/IT - I10 rubricata "Regolamento recante la disciplina attuativa della normativa sui controlli degli strumenti di misura in servizio e sulla vigilanza sugli strumenti di misura conformi alla normativa nazionale ed europea".
La predetta documentazione è deferita alla 4ª e alla 9ª Commissione permanente (Atto n. 619).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, il parere circostanziato e le osservazioni formulate dalla Commissione europea ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2 della direttiva (UE) 2015/1535, in ordine alla notifica 2024/0560/IT, relativa al provvedimento recante "Schema di disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, rubricato «Modifiche al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206» e riguardante l'introduzione nel Codice del Consumo dell'art. 15-bis (Misure contrasto alle prassi commerciali di riporzionamento dei prodotti preconfezionati)".
La predetta documentazione è deferita alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Atto n. 618).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettere in data 20 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, il messaggio con cui la Commissione ha comunicato, in ordine alla notifica 2024/0630/IT relativa allo schema di provvedimento dell'Agenzia per l'Italia digitale recante «Linee guida operative per regolare l'uso dei modelli ATe in caso di scadenza della certificazione ex articolo 30 del Regolamento (UE) 910/2014, come modificato dal Regolamento (UE) 2024/1183», il rifiuto della richiesta di adozione urgente invocata a norma dell'articolo 6, paragrafo 7 della Direttiva (UE) 2015/1535 e la conseguente apertura del termine di sospensione di tre mesi per la procedura. La predetta documentazione è deferita alla 4a, alla 8a e alla 9a Commissione permanente (Atto n. 617).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, la procedura di informazione, attivata presso la Commissione europea dall'Unità Centrale di notifica del Ministero delle imprese e del made in Italy, concernente la notifica 2024/0675/IT - S50E in ordine al provvedimento della Provincia Autonoma di Bolzano recante "Regolamento di esecuzione in materia di prestazione energetica nell'edilizia, in attuazione della direttiva (UE) 2024/1275, e di bonus energia".
La predetta documentazione è deferita alla 4ª, alla 8ª e alla 9ª Commissione permanente (Atto n. 616).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, la procedura di informazione, attivata presso la Commissione europea dall'Unità Centrale di notifica del Ministero delle imprese e del made in Italy, concernente la notifica 2024/0689/IT - SERV60 in ordine provvedimento dell'Agenzia per l'Italia Digitale recante "Linee Guida sull'infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati per l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati".
La predetta documentazione è deferita alla 4ª e alla 8ª Commissione permanente (Atto n. 615).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, la relazione d'inchiesta relativa all'incidente occorso all'aeromobile Cirrus SR22 marche di identificazione ZS-CDA, in località Forno Alpi Graie (TO), in data 11 marzo 2022.
La predetta documentazione è deferita, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 8a Commissione permanente (Atto n. 613).
Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 68, comma 2, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, la relazione concernente gli esiti dell'aggiornamento del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli e le proposte per la progressiva eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi e per la promozione dei sussidi ambientalmente favorevoli, riferita all'anno 2024, corredata del predetto catalogo, riferito all'anno 2022.
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 8a Commissione permanente (Doc. CXXXVII, n. 2).
Il Ministro della difesa, con lettera in data 18 dicembre 2024, ha inviato la Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l'anno 2025.
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 3a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 614).
Governo, trasmissione di atti e documenti dell'Unione europea di particolare rilevanza ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 234 del 2012. Deferimento
Ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, sono deferiti alle sottoindicate Commissioni permanenti i seguenti documenti dell'Unione europea, trasmessi dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in base all'articolo 6, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234:
- Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del Fondo per l'innovazione nel 2023 (COM(2024) 566 definitivo), alla 8a e alla 9a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a e alla 5a Commissione permanente;
- Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'efficacia dell'attuazione del numero unico di emergenza europeo "112" (COM(2024) 575 definitivo), alla 1a e alla 8a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;
- Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del regolamento (CE) n. 450/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'indice del costo del lavoro (ICL) (COM(2024) 578 definitivo), alla 10a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente.
Autorità di Regolazione per energia reti e ambiente, trasmissione di documenti. Deferimento
Il Presidente dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, con lettera in data 18 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, del decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201, la relazione sul rispetto delle prescrizioni stabilite dalla disciplina del settore dei rifiuti per la definizione del perimetro degli ambiti territoriali e per la costituzione degli enti di governo dell'ambito, riferita al secondo semestre 2024.
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 8a Commissione permanente (Doc. CCXXX, n. 3).
Corte costituzionale, trasmissione di sentenze. Deferimento
La Corte costituzionale ha trasmesso, a norma dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, le seguenti sentenze, che sono deferite, ai sensi dell'articolo 139, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia:
sentenza n. 207 del 30 ottobre 2024, depositata il successivo 19 dicembre 2024, con la quale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 9, commi 1 e 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122, nella parte in cui non esclude dal proprio ambito di applicazione gli scatti per invalidità di servizio di cui all'articolo 1801 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) (Doc. VII, n. 103), alla 1a, alla 2a, alla 3a e alla 10a Commissione permanente Commissione permanente;
sentenza n. 208 del 25 novembre 2024, depositata il successivo 19 dicembre 2024, con la quale dichiara:
1) l'illegittimità costituzionale dell'articolo 442, comma 2-bis, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice dell'esecuzione può concedere altresì la sospensione della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, quando il giudice della cognizione non abbia potuto provvedervi perché la pena allora determinata era superiore ai limiti di legge che consentono la concessione di tali benefici;
2) in via consequenziale, ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), l'illegittimità costituzionale dell'articolo 676, comma 3-bis, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice dell'esecuzione può concedere altresì la sospensione della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, quando il giudice della cognizione non abbia potuto provvedervi perché la pena allora determinata era superiore ai limiti di legge che consentono la concessione di tali benefici (Doc. VII, n. 104), alla 1a e alla 2a Commissione permanente.
Corte dei conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti
Il Presidente della Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti, con lettere in data 20 dicembre 2024, in adempimento al disposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, ha trasmesso le determinazioni e le relative relazioni sulla gestione finanziaria:
della Fondazione La Triennale di Milano, per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 7a Commissione permanente (Doc. XV, n. 322);
di CONSAP - Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A., per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XV, n. 323);
del Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato (FAPPS), per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 1a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XV, n. 324);
della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 7a Commissione permanente (Doc. XV, n. 325);
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - ETS APS (UICI), per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 1a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XV, n. 326).
Corte dei conti, trasmissione di documentazione. Deferimento
Il Presidente della Corte dei conti, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato la deliberazione n. 61/SSRRCO/INPR/2024 con la quale le Sezioni riunite in sede di controllo hanno definito la programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per il 2025.
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 1a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 612).
La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 19 dicembre 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 94/2024/G, concernente "Il sostegno agli operatori del settore turistico".
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 611).
Parlamento europeo, trasmissione di documenti. Deferimento
Il Vice Segretario generale del Parlamento europeo, con lettera inviata il 18 dicembre 2024, ha inviato il testo di 13 documenti, approvati dal Parlamento stesso nella tornata dal 25 al 28 novembre 2024, deferiti, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia:
risoluzione definita in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2018/1806 per quanto riguarda Vanuatu, alla 3a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 555);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/2628 della Commissione che rinnova l'autorizzazione all'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato MON 89034 × 1507 × NK603 a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 556);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/2627 della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da cotone geneticamente modificato COT102 in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 557);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/2629 della Commissione che rinnova l'autorizzazione all'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato MON 89034 × 1507 × MON 88017 × 59122 e da otto delle relative sottocombinazioni in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 558);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/1828 della Commissione che innova l'autorizzazione all'immissione in commercio di mangimi contenenti o costituiti da granturco geneticamente modificato MON 810 nonché di alimenti e mangimi derivati dal medesimo granturco geneticamente modificato in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione di esecuzione (UE) 2017/1207 della Commissione, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 559);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/1822 della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato DP915635 in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 560);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/1826 della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato DP23211 in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 561);
risoluzione sulla decisione di esecuzione (UE) 2024/2618 della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti da granturco geneticamente modificato DP202216, in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 562);
risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da granturco geneticamente modificato MON 94804 a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 563);
risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 5/2024 dell'Unione europea per l'esercizio 2024 - Adeguamento degli stanziamenti di pagamento, aggiornamento delle entrate e altri aggiornamenti tecnici, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XII, n. 564);
risoluzione legislativa sul progetto comune di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2025, approvato dal comitato di conciliazione nel quadro della procedura di bilancio, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XII, n. 565);
risoluzione sull'aggravamento della crisi democratica in Georgia in seguito alle recenti elezioni parlamentari e alla presunta frode elettorale, alla 3a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 566);
risoluzione sul rafforzamento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina contro la guerra di aggressione della Russia e la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia, alla 3a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 567).
Interrogazioni
ZAMBITO, FRANCESCHELLI, PARRINI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
lo scorso 13 dicembre 2024, la strada statale 68, al chilometro 43+340, è stata chiusa in entrambe le direzioni all'altezza del bivio della frazione di Mazzolla, nel comune di Volterra (Pisa), a causa di un movimento franoso presente da diversi mesi, le cui condizioni si sono aggravate nelle ultime settimane;
il provvedimento di chiusura è stato disposto da ANAS in accordo con gli enti locali e le forze dell'ordine nell'ambito di un incontro presso la Prefettura di Pisa, al fine di garantire la sicurezza in seguito al peggioramento delle condizioni del movimento franoso in atto;
in corrispondenza del luogo interessato dalla frana era già attivo un senso unico alternato, in attesa della progettazione dei lavori di consolidamento;
la situazione crea notevoli problemi al traffico locale e regionale in ragione del fatto che la strada statale 68 rappresenta un collegamento di vitale importanza in direzione Colle Val d'Elsa e Siena;
per ovviare all'interruzione, il traffico è stato deviato sulla viabilità alternativa con indicazioni sul posto. In particolare, il traffico in direzione Siena è stato deviato in località Roncolla sulla strada regionale 439 dir, mentre il traffico in direzione Cecina è deviato sulla strada provinciale 53 del Cornocchio, in località Montemiccioli;
gli spostamenti tra la Valdelsa e la val di Cecina risultano pertanto molto difficili, causando ai pendolari e alle imprese un aggravio, rispetto agli ordinari spostamenti, di oltre 20 chilometri e l'utilizzo di strade secondarie ed impervie;
allo stato attuale la strada risulta essere ancora chiusa al traffico veicolare e non sono noti i tempi per la sua riapertura,
si chiede di sapere:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione e quali iniziative intenda adottare, con la massima urgenza, al fine di accelerare l'esecuzione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza della strada statale 68 e consentire la rapida riapertura del tratto interrotto al traffico all'altezza del bivio della frazione di Mazzolla, nel comune di Volterra;
se intenda, a tal fine, chiarire i tempi previsti per la progettazione dei lavori di consolidamento e di intervento, al fine di restituire a pendolari ed imprese un'infrastruttura di primaria importanza per i collegamenti tra la val d'Elsa e la val di Cecina.
(3-01567)
FURLAN, MALPEZZI, BASSO, CAMUSSO, D'ELIA, DELRIO, GIACOBBE, IRTO, LA MARCA, MARTELLA, NICITA, RANDO, ROJC, ROSSOMANDO, VALENTE, VERDUCCI, ZAMBITO - Ai Ministri per la pubblica amministrazione e dell'istruzione e del merito. - Premesso che:
l'articolo 1, comma 9-bis, del decreto-legge n. 44 del 2023, recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche, introduce una riserva pari al 15 per cento dei posti nei concorsi per l'assunzione di personale non dirigenziale in favore degli operatori volontari che abbiano completato senza demerito il servizio civile universale, fermi restando i diritti all'assunzione previsti dalla legge n. 68 del 1999, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili e i limiti stabiliti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 3 del 1957, nonché dall'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
la disposizione è richiamata anche dall'articolo 12, comma 14, dell'ordinanza ministeriale n. 88 del 2024, che ne prevede l'applicazione "in occasione del conferimento dei contratti di supplenza nella scuola";
si tratta quindi di una disposizione prevista per l'assunzione di personale non dirigenziale, nel limite del 15 per cento dei posti disponibili, ivi compreso il personale dell'amministrazione scolastica. Per usufruire della riserva è necessario dichiarare il servizio civile universale nella sezione dedicata della domanda di inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze, allegando l'attestazione specifica;
la somma dei titoli di riserva previsti non può in ogni caso superare il 50 per cento dei posti disponibili;
la riserva si applica esclusivamente alle supplenze conferite tramite graduatorie ad esaurimento e graduatorie provinciali, non operando invece per quelle conferite tramite graduatorie d'istituto;
considerato che, nell'ambito scolastico, tale misura rischia di penalizzare i lavoratori precari, molti dei quali, per ragioni anagrafiche, non hanno potuto accedere al servizio civile universale, istituito solo recentemente,
si chiede di sapere quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di evitare che l'applicazione di tali norme comporti penalizzazioni per i lavoratori precari e per garantire un equilibrio tra i diritti delle categorie interessate.
(3-01568)
ZANETTIN - Al Ministro dell'istruzione e del merito. - Premesso che:
in forza dell'articolo 1, comma 121, della legge n. 107 del 2015, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", i docenti di ruolo usufruiscono del beneficio economico di 500 euro annui erogati tramite la carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del personale docente;
il Consiglio di Stato, nella pronuncia n. 1842 del 16 marzo 2022, ha chiarito che anche i docenti precari hanno pieno diritto a tale beneficio poiché l'erogazione del sostegno economico alla formazione ai soli docenti di ruolo "collide con i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 della Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.";
in tal senso si è espressa anche la Corte di giustizia dell'Unione europea la quale, nell'ordinanza del 18 maggio 2022, emessa nella causa C 450/21, ha confermato che "La Clausola 4, punto 1, dell'Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell'istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell'importo di EUR 500 all'anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica";
a sua volta la Corte di cassazione, nella sentenza n. 29961 del 2023, ha statuito che: "1) La Carta Docente di cui alla legge 107 del 2015, art. 1, comma 121, spetta ai docenti non di ruolo che ricevano (...) incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi della l. n. 124 del 1999, art. 4, comma 2, senza che rilevi l'omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero. 2) Ai docenti di cui al punto 1, ai quali il beneficio di cui alla l. n. 107 del 2015, art. 1, comma 121, non sia stato tempestivamente riconosciuto e che, al momento della pronuncia giudiziale sul loro diritto, siano interni al sistema delle docenze scolastiche, perché iscritti nelle graduatorie per le supplenze, incaricati di una supplenza o transitati in ruolo, spetta l'adempimento in forma specifica, per l'attribuzione della Carta Docente, secondo il sistema proprio di essa e per un valore corrispondente a quello perduto, oltre interessi o rivalutazione, ai sensi della l. n. 724 del 1994, art. 22, comma 36, dalla data del diritto all'accredito alla concreta attribuzione";
per quanto consta all'interrogante sono ormai innumerevoli i docenti precari cui, tramite sentenze dei giudici del lavoro, è stato riconosciuto il diritto a tale beneficio economico;
risulta inoltre che, pur a fronte di sentenze di condanna esecutive, l'amministrazione non adempia spontaneamente, ma solo a seguito di giudizio di ottemperanza, con aggravio a suo carico di spese legali ed interessi moratori,
si chiede di sapere:
se quanto sopra corrisponda al vero;
quali ragioni giustifichino il mancato spontaneo adempimento alle sentenze di condanna, che determina sensibili aggravi economici a carico dell'amministrazione, per spese legali ed interessi.
(3-01569)
Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
CAMPIONE, SATTA, MENIA - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. - Premesso che:
sabato 30 novembre 2024, nel backstage della trasmissione di RAI1 "Ballando con le stelle", il giudice di gara Guillermo Mariotto, a giudizio degli interroganti, ha compiuto un gesto molesto nei confronti di un ballerino, fatto ripreso in una breve sequenza video di "Striscia la notizia";
subito dopo lo stesso Mariotto ha abbandonato lo studio del Foro italico nel corso della diretta televisiva senza dare alcuna giustificazione;
la conduttrice Milly Carlucci, anche nei giorni successivi, ha minimizzato la vicenda stigmatizzando l'abbandono della trasmissione ma non il comportamento del giudice di gara e giustificando, altresì, un altro fuorionda scurrile dello stesso Mariotto;
si rammenta che, nel 2022 il cantante Memo Remigi venne estromesso immediatamente dalla trasmissione "Domani è un altro giorno", in onda su RAI1, per aver sfiorato il corpo della cantante Jessica Morlacchi;
le molestie devono essere sanzionate indipendentemente dal soggetto che le mette in atto; la banalizzazione del gesto compiuto dal signor Mariotto e la sua riammissione in una trasmissione che va in onda su RAI1 in prima serata di sabato, alla quale, secondo quanto dichiarato dalla conduttrice, assistono molti giovani, veicola il messaggio devastante dell'impunità per i comportamenti molesti, in questo caso, peraltro, commessi sul posto di lavoro;
con la difesa del signor Mariotto e la sua riammissione alla partecipazione nella finale della trasmissione passa il concetto per cui le molestie vengono sanzionate a seconda di chi le commette e possono essere derubricate a goliardia;
sempre secondo quanto ritenuto dagli interroganti al fine di tenere alti gli ascolti vi è stata una spettacolarizzazione della vicenda con la riammissione del giudice di gara al termine della puntata del 14 dicembre;
considerato che il Senato sta esaminando i numerosi disegni di legge che introducono norme per la tutela della dignità e della libertà della persona contro le molestie e le molestie sessuali, con particolare riferimento al mondo del lavoro,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda adottare iniziative di competenza in relazione al fatto sopra esposto, in virtù di quanto previsto dal contratto di servizio tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la RAI.
(4-01695)
GASPARRI - Al Ministro della cultura. - Premesso che:
da articoli di stampa del 2 e 5 dicembre 2024 si è appreso che la società di revisione "Price Waterhouse Cooper", su richiesta dell'amministratore delegato Manuela Cacciamani e incaricata di verificare gli ultimi due bilanci degli studios romani di Cinecittà S.p.A., avrebbe rilevato nel biennio (2022-2023) di gestione dell'amministratore delegato all'epoca in carica, Nicola Maccanico, una perdita di 6,7 milioni di euro;
il 13 dicembre, al termine dell'assemblea dei soci di Cinecittà, il Ministero della cultura ha reso noto di aver preso atto dell'effettiva condizione economica e patrimoniale della società evidenziando una condizione resa complicata da un "buco" di circa 8 milioni di euro di cui nessuno sembrava essersi accorto;
secondo quanto riportato nel comunicato del Ministero, "diversamente da quanto rappresentato dalla precedente governance, guidata dall'ex amministratore delegato Nicola Maccanico, i bilanci della società al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023 risultano soggetti a rilevanti rettifiche e devono ritenersi non corretti", rettifiche notevoli che ammontano a 8 milioni di euro, con l'effetto "a catena" di produrre un risultato negativo su entrambi gli esercizi;
il bilancio al 31 dicembre 2023, come emerge dal comunicato, desta particolare preoccupazione con una perdita registrata di 6,7 milioni di euro che agli atti, però, risultava come un utile pari a 1,5 milioni di euro;
sempre secondo la nota del Ministero, il bilancio del 2023, rivisto in negativo, con il primo semestre 2024 che registra una perdita pari a 14 milioni di euro e le produzioni internazionali in stallo, sta causando enormi difficoltà agli studi, aggravate dal fatto che il contesto risulta "totalmente difforme da quanto precedentemente comunicato da Cinecittà Spa al Ministero della cultura. Nessuna comunicazione al socio e nessuna convocazione di assemblea è mai stata avviata in tal senso dall'ex amministratore delegato";
la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, in carica anche durante la precedente amministrazione, ha confermato che né il consiglio di amministrazione né i sindaci sono stati mai informati dell'eventualità di perdite finanziarie in bilancio; al contrario, nella seduta del consiglio di amministrazione di marzo 2024, è stata rappresentata e verbalizzata all'amministratore delegato una situazione molto solida e positiva, che confermava la previsione di utile;
occorre evidenziare che l'ex amministratore delegato, in carica fino al mese di giugno 2024, avrebbe giustificato i risultati negativi del 2024 con il cambio delle regole nel mercato dell'audiovisivo e con i ritardi sulla riforma del tax credit che, avviata nell'estate 2023, non è stata ancora attuata, inducendo le produzioni a non investire più in Italia e ha addebitato la responsabilità dei risultati negativi alla gestione dei Ministri della cultura in carica;
desta perplessità e solleva più di un dubbio che nonostante la situazione, dalla quale emerge una gestione poco chiara e oculata, Maccanico continui ad attribuire ogni responsabilità ai Ministri della cultura di questo Governo,
si chiede di sapere:
se siano in corso ulteriori approfondimenti e accertamenti di ogni tipo di responsabilità pregressa;
quali elementi siano emersi;
quali iniziative il Ministro in indirizzo preveda di assumere e se siano allo studio misure per salvaguardare gli studios di Cinecittà.
(4-01696)
BORGHI Enrico - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Premesso che:
da quanto si apprende dal quotidiano francese "Le Monde", i servizi di intelligence francesi avrebbero scoperto un'operazione di manipolazione sui social network lanciata dal Cremlino nella primavera 2022, dopo l'invasione russa in Ucraina, volta influenzare e orientare l'opinione pubblica europea: secondo una fonte dei servizi di intelligence francese, infatti, il regime russo avrebbe contattato circa 2.000 personaggi noti sui social network (detti "influencer") di diversi Paesi europei, e 20 di loro (tra cui 9 francesi), presenti sia sulla piattaforma "Instagram" che su "TikTok", avrebbero accettato pagamenti in cambio di pubblicazione di video contenenti elementi della propaganda russa;
il Ministro degli esteri francese Jean-Noel Barrot, in un'audizione parlamentare, ha affermato come i servizi di intelligence francesi abbiano le prove che confermano i tentativi della Russia di manipolare gli influencer di diversi Paesi europei, sottolineando come attualmente siano in corso indagini;
l'allarme lanciato dal Governo francese è di assoluta gravità e deve essere assolutamente ascoltato e recepito anche dal nostro Paese, attivando misure di emergenza volte a prevenire l'infiltrazione della propaganda russa nel nostro sistema culturale e di informazione: infatti sempre con più evidenza si segnala l'incessante disinformazione lasciata dal regime russo all'interno di diversi canali in Italia, come testimoniano, ad esempio, il caso della campagna "la Russia non è nostra nemica" e le ormai note infiltrazioni russe in Veneto;
la diffusione della propaganda russa all'interno dei social network, tuttavia, rischia di essere ancora più radicale e influente, considerando come la maggior parte degli utenti che fruiscono di tali piattaforme sia costituita da giovani ragazze e ragazzi maggiormente esposti ai rischi di disinformazione: pertanto, considerati i rischi paventati dall'intelligence francese, il nostro Governo deve prontamente attivarsi per verificare se alcuni degli influencer italiani, presenti sulle più note piattaforme social, siano stati contattati per diffondere elementi della propaganda russa dietro pagamento,
si chiede di sapere se il Governo italiano sia a conoscenza dell'allarme lanciato dal sistema di intelligence e dal Governo francese circa il tentativo della Russia di manipolare diversi influencer di diversi Paesi europei al fine di diffondere la propaganda russa e quali misure intenda adottare affinché vi siano controlli volti a verificare se qualche influencer italiano sia stato contattato dai servizi russi per diffondere ideali e valori contrari alla democrazia e ai valori europei.
(4-01697)
GASPARRI - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e della cultura. - Premesso che:
nella puntata di "Striscia la notizia" in onda su Canale 5 lunedì 2 dicembre 2024 alle ore 20.35, l'inviato Pinuccio, a seguito dell'annuncio dei 30 cantanti in gara al prossimo festival di Sanremo 2025, ha richiamato l'attenzione sulla presenza di alcuni rapper-trapper tra i quali Emis Killa, Fedez, Tony Effe e Guè Pequeno, i cui nomi emergono anche nelle carte dell'inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nelle curve dello stadio "San Siro" di Milano;
come riportato dall'inviato, i 4 cantanti, sebbene non indagati, sarebbero "Tutti amici di Luca Lucci, con cui ci sarebbe un rapporto di amicizia e, alcune volte, anche di affari";
nel servizio, l'inviato ha affermato: "Il primo è Emis Killa, aveva un rapporto di amicizia anche professionale, perché ricordiamo che Emis Killa è titolare di un Barber Shop della catena di Lucci. Poi ha fatto dei concerti per la società della moglie di Lucci e di Norrito, l'altro ultrà. Poi ci sono varie foto che lo vede insieme a Lucci, Emis Killa, anche ad altri personaggi come Alex Cologno, quello che aveva i contatti con persone vicine alla 'ndrangheta. In una foto sta a casa di Lucci, non sappiamo se Lucci stava ai domiciliari in quel momento, non si è capito, diciamo un rapporto molto stretto. E Conti li ha chiamati a cantare a Sanremo. Altro nome selezionato è Fedez, anche lui aveva fatto dei concerti per la società della moglie di Lucci, poi loro erano proprio amici, Fedez lo chiamava 'patatone', ci sono delle foto che andava a casa, c'è un rapporto di stima";
l'inviato ha continuato dicendo: "poi ci sono altri nomi presenti al Festival e nelle carte delle indagini, come Guè Pequeno e Tony Effe. Secondo le carte delle indagini Lucci, nella sua nuova attività di promozione musicale, li vede coinvolti perché le carte dicono proprio questo: 'Nelle carte dell'inchiesta quando si parla di rapporti tra 'ndrangheta e ultrà si evince che Lucci aveva tessuto rapporti con noti artisti italiani per azioni di carattere lavorativo nel settore musicale, tra cui Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun e Guè Pequeno, grazie anche ad Alex Cologno. Tony Effe e Fedez poi avevano litigato, speriamo non litighino sul palco, insomma è un Festival tutto da vedere";
desta molta perplessità l'attenzione mediatica per cantanti rapper e per personaggi poco trasparenti, la cui esibizione nell'ambito della manifestazione canora più importante d'Italia, oltre a renderli modelli trasgressivi ma accettabili, soprattutto dai più giovani, rappresenta l'antitesi della cultura popolare che caratterizza Sanremo,
si chiede di sapere:
quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo riguardo alla scelta di alcuni cantanti che si esibiranno nell'edizione di Sanremo 2025;
in che modo intendano tutelare il patrimonio artistico italiano, anche attraverso i grandi spettacoli, del quale la musica è parte, evitando che la selezione degli artisti sconfini nella scelta di modelli di dubbia reputazione.
(4-01698)
PAITA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
a quanto risulta all'interrogante, Trenitalia sarebbe intenzionata a sopprimere le corse dei treni ad alta velocità della mattina e del pomeriggio nella tratta ferroviaria tra Roma e Genova e a ridurre i collegamenti tra Genova e Milano;
la decisione recherebbe un danno incommensurabile e inaccettabile per tantissimi cittadini, già alle prese con disservizi e un'offerta carente e inadeguata;
è fondamentale che il Ministro in indirizzo chiarisca se corrisponda al vero la cancellazione dei treni ad alta velocità della mattina e del pomeriggio nella tratta tra Roma e Genova e la riduzione dei collegamenti tra Genova e Milano, onde comprendere le ragioni di questo fattuale isolamento del capoluogo ligure,
si chiede di sapere se corrisponda al vero che Trenitalia starebbe valutando di sopprimere le corse ad alta velocità della mattina e del pomeriggio nella tratta ferroviaria tra Roma e Genova e di ridurre i collegamenti tra Genova e Milano, e in caso affermativo se il Ministro in indirizzo intenda esporne le motivazioni e se li ritenga coerenti con la necessità di garantire collegamenti rapidi ed efficienti lungo tutta l'infrastruttura della penisola.
(4-01699)
PAITA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
organi di stampa riportano come per l'ennesima volta sia stata rinviata l'apertura del tunnel di Tenda a causa della mancata conclusione dei lavori, nonostante gli annunci del Ministro in indirizzo sull'apertura in tempi rapidi della galleria, dopo che l'infrastruttura è stata chiusa a causa dell'imponente frana avvenuta il 2 e 3 ottobre 2020, che ne ha causato l'inagibilità e richiesto profonde opere di rifacimento;
la mancata riapertura è stata sancita durante la conferenza intergovernativa, dopo che la Francia ha negato la prospettiva dell'apertura del tunnel di Tenda entro la fine del 2024, nonostante l'ANAS abbia caldeggiato la proposta di agibilità in alcune fasce orarie, mentre i lavori vengono ultimati;
la prorogata chiusura reca un persistente e gravissimo danno ai piemontesi delle valli del Roja e Vermogno, ma soprattutto ai liguri di ponente, i quali sono già vessati da una constatata e perturbante fragilità delle infrastrutture: la mancata chiusura dei lavori, infatti, causerà profondi danni economici al settore del turismo e delle imprese, con il rischio di mettere a repentaglio la loro produttività e soprattutto la tenuta finanziaria, quindi con il rischio che molte aziende siano costrette a chiudere;
è inaccettabile che il Ministro abbia annunciato l'apertura del tunnel di Tenda e successivamente non abbia messo in atto azioni e soluzioni per l'effettiva conclusione dei lavori, tradendo così imprese, lavoratori e cittadini che avevano risposto nell'apertura piani economici e finanziari: sono necessarie azioni assolutamente rapide affinché i lavori vengano totalmente conclusi e avvenga così la riapertura dell'infrastruttura,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché i lavori del tunnel vengano totalmente conclusi in modo rapido e stabile, consentendone così la riapertura.
(4-01700)
ALOISIO, MAZZELLA, NAVE, BEVILACQUA, PIRONDINI - Al Ministro della salute. - Premesso che:
il fascicolo sanitario elettronico rappresenta non solo un mezzo per il cittadino per consultare la propria storia sanitaria, ma anche una leva strategica per migliorare l'accesso, la continuità delle cure e l'integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari. Il PNRR prevede investimenti per armonizzare e rendere interoperabili i diversi fascicoli, ma persistono disuguaglianze che limitano le opportunità di accesso per molti cittadini;
in occasione del 19° forum sul risk management, la fondazione Gimbe ha presentato un'analisi approfondita sulla completezza e sull'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico nelle diverse Regioni italiane, sottolineando le disomogeneità territoriali che creano significative "fratture digitali";
i dati del servizio sanitario nazionale aggiornati al 31 agosto 2024 rivelano che solo 7 tipologie di documenti sono accessibili su tutto il territorio nazionale, comprendenti lettere di dimissione ospedaliera, prescrizioni farmaceutiche e referti di laboratorio. Tuttavia, la disponibilità di documenti varia significativamente tra Regioni, con solo il Lazio che offre tutte le tipologie previste dal decreto del Ministero della salute. Attualmente, nei fascicoli sanitari elettronici regionali sono disponibili 37 servizi, che permettono ai cittadini di gestire vari aspetti della propria salute ma solo Lazio (67 per cento) e Toscana (64) superano il 60 per cento di disponibilità, mentre Abruzzo e Calabria presentano solo l'8 per cento;
al 31 agosto 2024, il 41 per cento dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri documenti sanitari da parte di medici e operatori del SSN. Tuttavia, l'adesione varia notevolmente tra le Regioni: si passa dall'1 per cento in Abruzzo, Calabria, Campania e Molise, fino all'89 per cento in Emilia-Romagna. Solo la Puglia, con il 69 per cento, supera la media nazionale tra le regioni del Mezzogiorno;
come evidenzia Gimbe, tuttavia, tra giugno e agosto 2024, solo il 18 per cento dei cittadini ha consultato il proprio fascicolo sanitario elettronico almeno una volta, con significative differenze regionali. Mentre la provincia autonoma di Trento raggiunge il 50 per cento di utilizzo, nelle regioni meridionali il tasso è drammaticamente basso: le Marche e la Sicilia registrano solo l'1 per cento di utilizzo. Le regioni del Mezzogiorno mostrano percentuali pari o inferiori al 3 per cento, ad eccezione della Sardegna, che si attesta al 10 per cento, e della Campania, che con il 18 per cento si allinea alla media nazionale;
la situazione evidenzia l'urgenza di investire nell'alfabetizzazione digitale, fondamentale per realizzare una trasformazione digitale efficace, atteso che il limitato utilizzo del fascicolo sanitario elettronico nelle regioni del Sud rappresenta un ostacolo significativo, rendendo necessaria un'azione mirata per migliorare l'alfabetizzazione digitale della popolazione;
al 31 agosto 2024, il 76 per cento dei medici specialisti è abilitato alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico, con significative differenze regionali. Le regioni meridionali mostrano una situazione preoccupante: la Calabria e l'Abruzzo hanno tassi di abilitazione rispettivamente del 25 e del 28 per cento, mentre la Sicilia si attesta al 73 per cento. Queste percentuali indicano una scarsa integrazione del fascicolo sanitario elettronico tra i professionisti sanitari, limitando ulteriormente l'accesso e l'efficacia della sanità digitale;
a partire dal 2025, la dematerializzazione della ricetta bianca rappresenta un passo avanti verso una sanità più digitale. Questa innovazione permetterà la gestione elettronica delle prescrizioni, contribuendo a rendere il fascicolo sanitario elettronico il fulcro della gestione sanitaria. Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni supportino misure concrete per migliorare l'alfabetizzazione digitale e le infrastrutture necessarie;
si ritiene che per ridurre le disuguaglianze nelle regioni meridionali è indispensabile un nuovo patto nazionale per la sanità digitale: senza un piano di integrazione nazionale, si rischia di creare nuove disparità in un sistema sanitario già caratterizzato da velocità diverse;
l'analisi evidenzia che l'integrazione dei servizi e la fiducia dei cittadini nel fascicolo sanitario elettronico sono cruciali per massimizzare il suo potenziale. Tuttavia, è essenziale adottare interventi mirati per informare e rassicurare i cittadini sulla sicurezza dei dati personali e sulla sua utilità concreta. Solo così sarà possibile superare le disuguaglianze regionali e garantire un accesso equo e uniforme ai servizi sanitari,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo condivida l'opportunità di investire in programmi di alfabetizzazione digitale per cittadini, pazienti e professionisti sanitari e se ritenga di promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione per superare la scarsa alfabetizzazione digitale e i timori legati alla privacy dei dati;
se condivida l'opportunità di rafforzare le infrastrutture digitali e standardizzare le procedure di accesso al fascicolo sanitario elettronico;
quali siano le modalità attraverso cui intende renderlo uno strumento efficace in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, in particolare nelle regioni meridionali, dove il bisogno di innovazione e accesso equo ai servizi sanitari è più urgente.
(4-01701)
MALPEZZI, BASSO, CAMUSSO, D'ELIA, FURLAN, FRANCESCHELLI, MANCA, MELONI, RANDO, ROJC, SENSI, VERDUCCI, VERINI - Al Ministro dell'istruzione e del merito. - Premesso che:
la norma prevista dal decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, che obbliga i docenti assunti fino al 30 giugno e vincitori del concorso "PNRR 1" a prendere servizio immediatamente nella scuola assegnata, pena la perdita del ruolo, sta generando notevoli problemi nelle scuole, cosa che il PD aveva già evidenziato in sede di conversione;
la graduatoria pubblicata nei giorni scorsi sta costringendo infatti decine di docenti in tutta Italia a lasciare le classi cui erano stati assegnati ad anno scolastico in corso, con grave danno per la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento;
come si apprende da notizie di stampa, in alcuni casi sono gli stessi studenti a protestare per una norma che li priva di insegnanti fondamentali a ridosso di un momento cruciale del loro percorso scolastico: in tal senso, come riporta il quotidiano "Il Cittadino" di Lodi, una classe quinta è rimasta senza insegnante di italiano in un anno cruciale,
come riportato dallo stesso quotidiano la docente si sarebbe legittimamente chiesta per quale motivo "i docenti con contratto fino ad agosto possano restare sulle loro cattedre", sottolineando come il Ministero dell'istruzione e del merito obblighi i presidi a contratti a breve termine per risparmiare, creando poi queste problematiche;
ci sarebbero 6 cattedre scoperte ma la docente deve prendere servizio in un'altra scuola, "costretta a lasciare i suoi studenti di quinta per valutare ragazzi che non conosce nemmeno";
il problema è molto chiaro e riguarda le immissioni in ruolo dei vincitori del primo concorso PNRR, possibili fino al 31 dicembre, a condizione che la graduatoria di merito sia pubblicata entro il 10 dicembre. Tuttavia diverse graduatorie non saranno pubblicate in tempo, lasciando in sospeso la situazione dei supplenti che occupano quei posti. Le scuole hanno assunto supplenti con clausola risolutiva "fino ad avente titolo", per garantire la continuità didattica in attesa dell'arrivo dei vincitori del concorso;
la nota ministeriale del 4 settembre 2024 chiarisce che i posti destinati ai vincitori del concorso PNRR non possono essere assegnati tramite graduatorie provinciali per le supplenze, ma sono coperti da contratti a tempo determinato fino all'arrivo dell'avente diritto, stipulati sulla base delle graduatorie di istituto,
si chiede di sapere:
se i dirigenti scolastici stipuleranno con i supplenti contratti a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2025), con una clausola risolutiva al 31 dicembre in caso di arrivo del vincitore del concorso;
perché nonostante vi siano cattedre vuote i docenti siano costretti a lasciare le classi ad anno in corso e se non si ritenga di correggere una norma che sta creando caos e disagi nelle scuole.
(4-01702)
IANNONE - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
versa in uno stato di degrado e di inagibilità l'immobile denominato "ex lavanderia" facente parte dell'attuale cittadella giudiziaria di proprietà del Comune di Nocera Inferiore (Salerno), in uso al Ministero della giustizia;
in particolare, l'immobile, inagibile da tempo, necessiterebbe di un importante intervento di riqualificazione, la cui spesa, per quanto consta all'interrogante, sarebbe stata stimata dal servizio patrimonio, settore lavori pubblici del Comune in complessivi 3.500.000 euro,
si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere per consentire il finanziamento dei lavori di riqualificazione dell'immobile "ex lavanderia", sito all'interno della cittadella giudiziaria di Nocera Inferiore, che potrebbe diventare una nuova palazzina giudiziaria, a servizio di un bacino di utenza di 400.000 abitanti.
(4-01703)
MATERA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:
in data 28 aprile 2023 il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nelle funzioni di commissario con poteri sostitutivi, ha approvato l'atto di affidamento del servizio idrico integrato alla società Alto Calore S.p.A., ai sensi della legge regionale n. 15 del 2015 e ai sensi dell'art. 14 del decreto-legge n. 115 del 2022; l'affidamento riguarda il servizio idrico per l'intera provincia di Avellino e, in via transitoria, per alcuni comuni della provincia di Benevento, in attesa dell'operatività della nuova gestione sannita; l'affidamento viene definito, tra l'altro, "un tassello strategico per la riorganizzazione e rilancio del servizio idrico nei territori interessati";
Alto Calore servizi è una società per azioni costituita nel 2003 dalla trasformazione del consorzio interprovinciale Alto Calore in due società di capitali con totale azionariato pubblico, denominate rispettivamente "Alto Calore servizi" S.p.A. e "Alto Calore patrimonio e infrastrutture" S.p.A.; è costituita da 126 soci (125 Comuni delle province di Avellino e Benevento e l'amministrazione provinciale di Avellino); è attiva nel settore dei servizi di captazione e distribuzione di acqua potabile, di fognatura e trattamento dei reflui; gli obiettivi principali della società sono di garantire una sempre migliore qualità del servizio offerto all'utenza e di dare la continuità dell'erogazione idrica, unitamente all'impegno di fornire un servizio primario ai comuni associati secondo la logica dell'efficienza, dell'economicità e dell'efficacia;
tra i principi fondamentali del proprio codice etico, annovera quello dell'efficienza, e pertanto "prevede che in ogni attività sia profusa la migliore qualità professionale secondo gli standard più avanzati di ciascun settore; nelle prestazioni e nell'erogazione del servizio idrico dovrà sempre essere perseguito l'impegno ad offrire un servizio adeguato alle esigenze dell'utente e ad assicurare standard più avanzati di economicità nella gestione delle risorse impiegate"; inoltre, il codice stabilisce che "L'osservanza degli articoli del Codice è parte essenziale di tutte le obbligazioni contrattuali";
Alto Calore servizi non ha risolto i problemi strutturali che determinano significative perdite nella propria obsoleta rete di distribuzione, una criticità di sistema che è aggravata dalla mancata manutenzione degli invasi e da una gestione frammentaria delle risorse idriche;
la situazione impedisce di garantire quel principio di efficienza cui si deve attenere, ha determinato una preoccupante emergenza idrica nei territori dell'Irpinia e del Sannio che ha prodotto per 32 comuni l'interruzione del servizio idrico e un drammatico razionamento della distribuzione dell'acqua, particolarmente nelle ore serali; la situazione ha fortissime ripercussioni sulle famiglie, sulle imprese e sulle colture, le quali rappresentano un asset strategico di sviluppo economico locale; negli ultimi mesi, senza preavviso, circa centomila famiglie della province di Avellino e Benevento sono rimaste sovente senza acqua a causa di un'interruzione del servizio; tale circostanza si sta ripetendo anche nel periodo festivo natalizio e numerosi sindaci hanno lamentato con forza questa situazione di fortissimo impatto negativo sulla popolazione;
le risposte date dall'amministratore delegato sono state di "non poter immaginare soluzioni immediate" e che "quando è possibile prevedere le chiusure del servizio la società provvede ad avvisare i comuni e la cittadinanza con la massima tempestività, ma che ci sono situazioni in cui l'acqua viene a mancare senza preavviso, rendendo impossibile fornire un allarme in anticipo"; le risposte non offrono alcuna soluzione migliorativa per un servizio idrico che dimostra di essere al collasso e non in linea con gli obiettivi e gli impegni che la società partecipata dai Comuni si è assunta;
le attività di gestione e distribuzione delle risorse idriche sono funzionali all'interesse delle comunità e di ciascun consociato all'approvvigionamento diffuso e devono essere svolte secondo i principi della copertura del servizio e della sua completa accessibilità in quanto la regolazione del settore idrico è orientata al pieno assolvimento dei bisogni essenziali di ciascun membro della collettività;
la Regione Campania ha negli anni accumulato ritardi anche per l'attuazione degli obblighi previsti dalle leggi citate e solo il 16 dicembre 2024 ha annunciato un piano di investimenti di 100 milioni di euro per tentare di ovviare alla carenza di infrastrutture e per interventi finalizzati alla riduzione delle perdite;
tali interventi, anche se realizzati, non saranno sufficienti a risolvere definitivamente il problema che affligge in particolare il territorio irpino ed in parte sannita,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo ritengano opportuno intervenire: a) attraverso propri ispettori al fine di verificare i motivi per i quali Alto Calore servizi non abbia ancora risolto i problemi strutturali che determinano significative perdite nella propria rete di distribuzione, problemi che aggravati da una mancata manutenzione degli invasi e da una gestione frammentaria delle risorse idriche precludono la capacità di assolvere alla sua funzione di erogatore efficiente di un bene essenziale, fondamentale e universale per la persona, quale quello dell'acqua; b) adottando misure volte ad assicurare un servizio pubblico essenziale necessario allo sviluppo del territorio e alla qualità della vita dei cittadini dei comuni delle province di Avellino e Benevento;
se, compatibilmente con le esigenze di bilancio, ritengano possibile prevedere finanziamenti straordinari finalizzati a realizzare in queste aree nuove reti idriche o la riqualificazione di quelle esistenti che permettano una drastica riduzione delle perdite e un approvvigionamento sufficiente per i cittadini, le aziende e l'agricoltura.
(4-01704)
GELMETTI - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. - Premesso che:
dal 16 gennaio 2021 la FIAT Chrysler automobiles (FCA) e il gruppo francese Peugeot SA sono confluiti nel gruppo "Stellantis", azienda multinazionale di diritto olandese;
l'allora Governo Conte II scelse di osservare passivamente quella che, impropriamente, definiva una "fusione" tra due grandi gruppi industriali;
il Gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia, che all'epoca dei fatti era all'opposizione, propose diverse interrogazioni sul tema, sottolineando che non si trattava di fusione, bensì di una vera e propria acquisizione di FIAT da parte di Peugeot, tanto che, nel prospetto depositato dalle due case automobilistiche, la FIAT veniva definita come parte venditrice;
nell'atto veniva evidenziato come lo Stato francese avesse garantito la sua partecipazione mediante la società Bpifrance (controllata dalla Caisse des depots et consignations, ossia l'equivalente della Cassa depositi e prestiti italiana) e chiedeva che lo Stato italiano agisse di conseguenza, intervenendo per preservare l'economia nazionale ed evitare la configurazione, nell'ambito del nuovo gruppo Stellantis, di posizioni di preminenza da parte della compagine francese e conseguente compressione degli spazi decisionali e dei margini di intervento;
Fratelli d'Italia riteneva fondamentale che a tal fine Cassa depositi e prestiti acquistasse quote di partecipazione azionarie in Stellantis in quantità sufficiente a garantire almeno la parità con quanto detenuto dallo Stato francese attraverso la società Bpifrance; lo stesso COPASIR, a febbraio 2022, sollecitava l'ingresso di CDP nel capitale di Stellantis, evidenziando uno squilibrio azionario a favore della Francia;
a queste richieste non venne dato alcun seguito;
all'epoca, erano in corso trattative che riguardano Iveco, COMAU e altre aziende dell'indotto;
per tutelare un asset strategico così importante per la filiera industriale, FdI sollecitava l'allora Governo Conte II ad esercitare la clausola del "golden power";
tuttavia, il Governo di allora decise di non esercitarla né sull'operazione di fusione tra FIAT Chrysler automobiles NV e Peugeot SA, ritenendola non oggetto di obbligo di notifica, né sulla successiva cessione ad Assist digital S.p.A. da parte di FCA Italy S.p.A. di una quota pari al 51 per cento del capitale sociale di FCA customer service, ritenendo che non sussistessero i presupposti per l'esercizio dei poteri speciali;
in sintesi, dunque, il Governo di allora decise di non accogliere nessuna delle sollecitazioni che venivano da Fratelli d'Italia e scelse invece la strada di elargizioni miliardarie a favore di FCA: un prestito da 6,3 miliardi di euro erogato a marzo 2020 da Intesa Sanpaolo a FCA Italy e garantito all'80 per cento da SACE. A fronte di questa garanzia, FCA si era impegnata a utilizzare le risorse a supporto del piano industriale, prevedendo investimenti in Italia per 5,2 miliardi di euro, pagamenti ai fornitori e al personale degli stabilimenti italiani, gestione dei livelli occupazionali attraverso accordi sindacali, nonché divieto di distribuzione dei dividendi ordinari e di riacquisto di azioni proprie;
successivamente, Stellantis ha scelto di rimborsare con un anno di anticipo il prestito, ritrovandosi, così, con le mani libere;
le conseguenze di queste scelte sono rese evidenti dai dati della produzione dei siti italiani di Stellantis;
nei primi sei mesi del 2024 i siti italiani hanno registrato l'ennesima riduzione della produzione: 303.510 tra autovetture e furgoni commerciali contro le 405.870 unità del primo semestre 2023. La perdita più rilevante si registra nella produzione di autovetture, che registra una contrazione del 36 per cento;
il 16 ottobre sono state approvate in Parlamento diverse mozioni che impegnano il Governo a intervenire sulla questione Stellantis e sul settore automotive nel suo complesso;
all'inizio del mese di dicembre 2024, Carlos Tavares si è dimesso da amministratore delegato di Stellantis;
nel corso della riunione del 17 dicembre presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa del gruppo Stellantis, a seguito di un serrato confronto con il Governo italiano ha modificato il piano industriale assumendo impegni precisi su ciascun stabilimento nel nostro Paese, sul mantenimento dell'occupazione, sulle politiche di approvvigionamento della componentistica nazionale e sull'ammontare di investimenti per il prossimo anno;
la riduzione dei volumi produttivi di Stellantis non è un caso isolato in Europa, come testimoniato dagli annunci di altri produttori inclusi Volkswagen e Mercedes, oltre che di numerose imprese della filiera;
il regolamento sulle emissioni di anidride carbonica delle autovetture nuove e dei veicoli leggeri, approvato nel 2019, riflette a giudizio dell'interrogante un approccio ideologico con un disaccoppiamento tra obiettivi ambientali e industriali da subito denunciato con forza dal Governo e sottolineato anche da Mario Draghi nel suo rapporto sul futuro della competitività europea;
l'Italia, dopo anni di inerzia della politica, si è fatta promotrice di un'azione in Europa per modificare questo approccio che avrebbe determinato la desertificazione del settore automotive, settore che in Europa impiega 2,4 milioni di lavoratori nell'industria dei veicoli a motore e 12 milioni distribuiti lungo l'intera filiera,
si chiede di sapere:
se, dopo aver cambiato la politica dell'automotive in Italia, il Governo ritenga di attivarsi al fine di cambiare anche le regole in Europa per rilanciare un settore strategico per l'economia;
quali azioni di competenza il Ministro in indirizzo stia mettendo in atto per assicurare adeguate risorse a sostegno della riconversione e della riqualificazione industriale delle imprese del settore.
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Avviso di rettifica
Nel Resoconto stenografico della 215a seduta pubblica del 5 agosto 2024, a pagina 89, prima del titolo "Domande di autorizzazione ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione, trasmissione e deferimento" inserire il seguente capoverso:
"Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, trasmissione di documenti
Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, in data 31 luglio 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 9 febbraio 2023, n. 12, la relazione per la ricognizione degli assetti normativi in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere per la redazione di un testo unico, approvata dalla Commissione stessa nella seduta del 31 luglio 2024 (Doc. XXIII, n. 4)."