Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 241 del 11/11/2024

Discussione e approvazione, con modificazioni, del disegno di legge:

(1053) Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Relazione orale)(ore 16,40)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1053.

I relatori, senatori Occhiuto e Dreosto, hanno chiesto l'autorizzazione a svolgere la relazione orale. Non facendosi osservazioni la richiesta si intende accolta.

Pertanto, ha facoltà di parlare il relatore, senatore Occhiuto.

OCCHIUTO, relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento al nostro esame contiene un intervento ampio e articolato sulle nostre Forze di polizia, sulle Forze armate e sul Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Si tratta di misure che rispondono a necessità di modernizzazione, di ottimizzazione delle risorse e di miglioramento della funzionalità di questi corpi, i quali incarnano il pilastro della sicurezza e della protezione dei cittadini.

L'obiettivo del provvedimento è rafforzare l'efficacia organizzativa e operativa di queste istituzioni, introducendo novità che toccano ambiti essenziali: dall'organizzazione interna e i criteri di assegnazione, fino alla semplificazione delle procedure di formazione e reclutamento. In una fase storica in cui l'Italia affronta sfide complesse e il sistema di sicurezza è messo alla prova, è indispensabile un quadro normativo chiaro e aggiornato che permetta a queste Forze di rispondere con prontezza e adattabilità.

Con questo intervento, inoltre, si pone un'attenzione particolare ai diritti e al benessere del personale e delle loro famiglie. Dalla possibilità per gli psicologi di svolgere attività libero-professionale all'assistenza per i familiari di agenti caduti in servizio, emerge la consapevolezza di quanto sia essenziale tutelare chi quotidianamente tutela noi. Si cerca altresì di semplificare l'organizzazione riducendo i tempi di formazione e aggiornando i requisiti di servizio e di trasferimento.

Per quanto riguarda le disposizioni rientranti nell'ambito di interesse della Commissione affari costituzionali, leggerò ora gli articoli che fanno appunto riferimento a tale Commissione.

L'articolo 1 modifica l'ordinamento della Polizia di Stato. Stabilisce un servizio minimo di quattro anni (due in sedi disagiate) per agenti e funzionari appena assegnati e autorizza incarichi dirigenziali in deroga per cinque anni. Durante il Giubileo 2025 si elimina il requisito minimo di permanenza per i trasferimenti.

L'articolo 2 definisce i requisiti per l'accesso ai gruppi sportivi della Polizia e autorizza il reclutamento di familiari di agenti deceduti o inabili.

L'articolo 3 permette agli psicologi della Polizia di esercitare la libera professione senza vincoli di incompatibilità.

L'articolo 4 riduce i tempi dei corsi di formazione per il personale della Polizia, con estensione del tirocinio per alcune qualifiche.

L'articolo 7 modifica l'ordinamento del Corpo della guardia di finanza, stabilendo nuovi criteri per promozioni e graduatorie.

L'articolo 8 adegua l'organizzazione della Polizia penitenziaria, precisando le norme su impieghi specifici di personale maschile e femminile.

L'articolo 12 concede al Governo una delega per il riordino del Corpo dei vigili del fuoco, senza nuovi costi pubblici, per ottimizzare funzioni e ruoli.

L'articolo 13 specifica il diploma necessario per l'accesso ai ruoli del Corpo dei vigili del fuoco entro la data della prima prova.

L'articolo 14 autorizza 54 nuove assunzioni nei Vigili del fuoco tramite graduatorie interne e, durante il Giubileo 2025, sospende il requisito di permanenza in sede per i trasferimenti.

L'articolo 16, che trasforma il Fondo di assistenza della Polizia di Stato in una fondazione privata, adesso sarà soppresso con un emendamento appunto soppressivo di tale articolo.

L'articolo 17 istituisce la Giornata nazionale delle vittime del dovere, con iniziative commemorative, inclusi incontri scolastici per rafforzare l'identità nazionale, senza nuovi costi pubblici.

Lascio la parola al collega Dreosto per gli articoli di competenza della sua Commissione.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il relatore, senatore Dreosto.

DREOSTO, relatore. Signora Presidente, come è stato detto, come relatore della 3a Commissione mi limiterò all'illustrazione dei contenuti di cui agli articoli 5, 6, 9, 10, 11, 15, 18 e 19, che recano profili di interesse per il comparto della Difesa.

In particolare, nell'ambito del Capo I, recante misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l'articolo 5 dispone l'accorpamento in un'unica posizione, quella del Comando unità mobili e specializzate dell'Arma dei carabinieri, retta da un unico generale di corpo d'armata, delle due posizioni di vertice precedenti, il Comando unità mobili e il Comando unità specializzate, che - secondo la normativa vigente - erano dirette appunto da due distinti generali di corpo d'armata. Questo al fine di recuperare una posizione di impiego di un generale di corpo d'armata, che sarà poi destinato all'incarico di manager privacy, figura che assicura il rispetto e l'applicazione della legislazione in materia di protezione dei dati personali nei processi sviluppati da tutte le unità organizzative dell'Arma dei carabinieri.

Per quanto riguarda il comma 2, il medesimo articolo dispone poi che il vertice del comparto contingente per la Banca d'Italia dell'Arma dei carabinieri possa essere, oltre che un generale di brigata, anche un generale di divisione.

Il successivo comma 3 dell'articolo 5 consente di far affluire, sul conto corrente fruttifero acceso presso Cassa depositi e prestiti, le somme annualmente maturate a titolo di IVA a credito nell'ambito delle attività di tutela e salvaguardia delle riserve naturali e di gestione degli altri beni destinati alla conservazione della biodiversità, che sono già affidate al Corpo forestale dello Stato, ora attribuite invece all'Arma dei carabinieri. Da ultimo, il comma 4 dell'articolo 5 interviene sul Fondo per le esigenze del Centro nazionale di accoglienza degli animali sequestrati.

L'articolo 6 reca disposizioni in materia di personale del Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, finalizzate ad incrementare di 40 unità il personale stesso del Comando.

Sempre nell'ambito del Capo I l'articolo 9, che era già articolo 4, contiene diverse norme in materia di personale delle Forze armate, relative in particolare al computo dei periodi dei comandi degli ufficiali in incarichi qualificanti presso enti ed agenzie esterne della Difesa e alla decorrenza delle promozioni a tenente colonnello.

Viene introdotta poi dall'articolo 10 una disposizione in materia di personale dell'Arma dei carabinieri, finalizzata ad autorizzare l'Arma all'assunzione di personale operaio a tempo indeterminato in misura non superiore alle 100 unità per l'anno 2025 e alle 38 unità per l'anno 2026.

L'articolo 11, introdotto anch'esso con l'approvazione di uno specifico emendamento nelle Commissioni riunite, reca disposizioni in materia di trattamento economico in favore del personale del comparto difesa e sicurezza, finalizzato ad estendere l'incentivo delle funzioni tecniche anche agli ufficiali superiori e agli ufficiali generali. È riportato tutto nello specifico allegato.

L'articolo 15 reca disposizioni in materia di personale del Corpo delle capitanerie di porto e della Guardia costiera, prevedendo, a questo fine, di potenziare l'apporto di competenze e di destinare ulteriori unità di proprio personale in questo ambito.

Concludo con gli articoli 18 e 19. L'articolo 18 reca alcune modifiche normative dedicate al tema dell'utilizzo delle economie di gara, che possono essere riutilizzate, mentre l'articolo 19 reca alcune modifiche alle disposizioni sulla disciplina degli enti circoli della Marina militare.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale.

È iscritto a parlare il senatore Cataldi. Ne ha facoltà.

CATALDI (M5S). Signora Presidente, devo dire che questo provvedimento era stato accolto dal Gruppo con favore in Commissione. Anzi, direi di più: abbiamo anche cercato di dare un contributo costruttivo di idee per migliorarlo. Però non possiamo non esprimere il nostro rammarico per il fatto che siano stati respinti tutti i nostri emendamenti: un fatto, Presidente, che posso capire accada in democrazia su quei temi su cui le forze politiche sono schierate in maniera nettamente contrapposta.

In quel caso lo posso capire. Ma, quando siamo in sintonia, che senso ha una tale presa di posizione che va a calpestare i diritti delle opposizioni? (Applausi). Questa, Presidente, sembra essere una prova di forza volta a dire che qui governate e comandate voi. Volete dare l'idea di un'anticipazione del presidenzialismo? Forse è questo, Presidente, perché altrimenti non si comprende per quali ragioni, in un tema in cui pressoché tutte le forze politiche sono d'accordo, voi non date alcuno spazio di miglioramento alle forze di opposizione.

Le Forze di polizia, le Forze armate e i Vigili del fuoco si sono fatti carico di una grande responsabilità, perché sono loro che si devono occupare del rispetto delle leggi e della nostra sicurezza. Questo, però, Presidente, non deve diventare un pretesto per il Governo per occuparsi di quei problemi sociali e di quel contesto socioeconomico che spesso è la causa da cui originano tali problemi. (Applausi).

Il Governo sembra dimenticare che le condizioni di disagio e di povertà sono terreno fertile per la nascita di quella microcriminalità di sopravvivenza e, se non si interviene sulle cause dei problemi, non si può delegare tutto semplicemente alle Forze dell'ordine. State seguendo una politica del manganello, quella repressiva. Non vi occupate dei problemi della gente che non ha casa, non vi occupate della crisi abitativa. Vi preoccupate semplicemente di creare sanzioni più forti per quelli che occupano una casa per non vivere in strada. (Applausi).

Dite di voler garantire la sicurezza e demandate giustamente alle Forze dell'ordine. Ma non vi preoccupate, ad esempio, di ridurre il tasso di recidiva in carcere ed è così che persone che non vengono rieducate tornano in libertà e continueranno a delinquere. È questa la sicurezza che volete? Come pensate di rieducare persone che protestano in carcere perché c'è un sovraffollamento carcerario che non consente il reinserimento sociale e la rieducazione? Come pensate di garantire la sicurezza se non si interviene su quello, e si interviene semplicemente per reprimere anche le proteste pacifiche di chi si rifiuta di entrare in una cella, perché ci sono già altri otto detenuti e in nove in piedi non si riesce a stare?

Presidente, tramite lei, mi rivolgo al Governo: non c'è chiarezza di cosa significhi garantire la sicurezza. Noi sicuramente siamo favorevoli a questo provvedimento. Non siamo favorevoli alle politiche complessive del Governo, che sembra volersi lavare le mani del problema della sicurezza; che sembra voler delegare alle Forze di polizia e alle Forze armate, trascurando tutti i problemi.

State facendo una serie di interventi sul codice penale aumentando un po' in maniera disorganizzata le pene e facendolo diventare un codice con sanzioni arlecchino, per cui si aumentano alcune pene per alcuni reati e per altri non si sa perché non si aumentano le pene. Credo che un italiano non si senta più sicuro in tal modo. Voi pensate che il cittadino sia più sicuro perché magari un ladro starà un po' di tempo in più in carcere. Ecco, quel cittadino si sentirà molto più sicuro se nello Stato italiano nessuno dovrà più avere bisogno di andare a rubare in un appartamento, perché lo Stato si occupa anche degli aspetti socioeconomici. (Applausi).

Allora, Presidente, se volete davvero aiutare le Forze dell'ordine, alle quali state dando in mano un compito davvero difficile per il quale rischiano la loro vita personale, e volete dare sicurezza agli italiani, c'è bisogno di un Governo che garantisca un sistema sociale funzionale; che garantisca che non ci siano 6 milioni di poveri e non faccia finta invece che non esistono. Non si può non avere bisogno di un Governo che garantisca opportunità di lavoro e che ci sia almeno un salario minimo; quel salario minimo che voi avete voluto togliere. (Applausi).

Pensate davvero che con la povertà si possa garantire la sicurezza? Rivolgo un appello alla maggioranza: dopo questa discussione generale, troverete di nuovo i nostri emendamenti. Intanto dimostrate di essere una forza davvero democratica, che rispetta il dialogo democratico e le opposizioni. Sappiate che, dietro alle opposizioni, c'è una fetta molto importante della popolazione. E, se voi sbattete la porta in faccia a noi dell'opposizione, state chiudendo la porta in faccia a quella popolazione che noi cerchiamo di rappresentare. (Applausi).

Presidente, se volete rispettare la popolazione e anche le Forze dell'ordine che rischiano la loro vita quotidianamente, dovete intervenire in quelle sacche di disagio sociale, dove la povertà è una delle principali cause della criminalità. Se non intervenite lì, tutto il resto è fatto soltanto di parole. (Applausi).

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la senatrice Stefani. Ne ha facoltà.

STEFANI (LSP-PSd'Az). Signor Presidente, la ringrazio per questa occasione di parlare di un tema abbastanza complicato, piuttosto articolato e molto tecnico come quello che è contenuto nel provvedimento in esame.

È chiaro che con questo intervento vogliamo dare anche un particolare riconoscimento e ancora oggi vogliamo ribadire un ringraziamento a tutte le Forze dell'ordine per quello che stanno facendo nel nostro Paese, dai singoli atti quotidiani alle grandi operazioni. E, quindi, adottiamo un provvedimento, quello di oggi, che è volto sostanzialmente a un migliore efficientamento e a una migliore organizzazione dell'attività interna del complesso sistema dell'ordinamento delle Forze dell'ordine. È difficile, per certi versi, su questo testo poter fare della politica anche spicciola. Emendamenti su questo provvedimento non sono stati accolti: si tratta comunque di un provvedimento di un altissimo livello di tecnicismo.

Non possiamo, però, non fare una riflessione anche sull'ordinamento che riguarda le Forze dell'ordine: è un meccanismo necessariamente complesso, perché, se fosse troppo semplice, potrebbe anche essere dannoso o pericoloso; è invece proprio nel complesso organismo che si creano degli equilibri e dei contrappesi.

Solo questo Governo sta adottando questo tipo di normativa, perché per tanti anni tutto il comparto della sicurezza è stato lasciato a sé stesso per trovarsi poi con problemi dai più semplici, come possono essere quelli degli organici, per arrivare anche a quelli più complessi all'interno dello stesso sistema. Anche semplicemente prevedere per la Polizia di Stato che il periodo minimo di servizio nella sede di prima assegnazione sia di quattro anni invece che di due anni crea un particolare efficientamento all'interno del sistema, in quanto in tal modo si evita che chi magari nelle prime fasi della propria carriera ha preso dei meccanismi debba poi andarsene, venire trasferito per degli avvicinamenti senza poter mettere a frutto le elaborazioni che egli stesso ha fatto.

Vi sono poi delle altre previsioni veramente molto importanti per quanto riguarda anche l'Arma dei Carabinieri. Si sta parlando di un tema molto delicato, che è quello che riguarda la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi, ma anche di quella che può sembrare una questione periferica rispetto all'importanza di altri temi, che è l'accoglienza degli animali sequestrati e confiscati dal Comando unità forestali. Ho chiesto di poter svolgere questo intervento per poter sottolineare alcune problematicità. Il famoso sistema CITES prevede delle norme anche molto burocratiche per la gestione degli animali sottoposti a particolari tutele, di cui ho avuto modo di conoscere alcuni esempi. Dall'omessa o irregolare tenuta di un registro, che è un'azione burocratica, possono sorgere delle sanzioni enormi che partono da oltre 6.000 euro. Quindi, capite bene che l'appassionato che magari fino a ieri avrebbe voluto custodire o allevare animali molto particolari - si pensi, per esempio, a tutto il mondo dei rapaci in cattività - a un certo punto, trovandosi di fronte a un sistema burocratico così pesante, viene quasi costretto a desistere.

Io penso che queste norme, invece di andare nel senso della protezione, rischiano di andare in senso contrario.

Sono state poi previste altre norme importantissime: penso ai meccanismi delle promozioni in funzione delle vacanze, ossia dei posti lasciati liberi.

Prevedere un sistema efficiente e organico non fa che agevolare l'operatività delle nostre Forze dell'ordine, al fine di evitare che vi siano delle norme fini a sé stesse, che si chiudono in sé stesse, senza tener conto di quello che può essere il processo. Anche in questo caso dobbiamo solo ringraziare il Governo per aver finalmente rivolto una particolare attenzione a questo mondo che - lo ripetiamo - è abbastanza complesso.

Parimenti, per quanto riguarda il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, c'è bisogno di aprire un nuovo correttivo in modo da poter risolvere delle questioni. In considerazione dell'evoluzione tecnica di alcune materie, come quella del trasporto marittimo e tutte le complesse norme sull'imbarco e lo sbarco dei marittimi, c'è bisogno di una evoluzione del nostro comparto, con un adeguamento della formazione su materie veramente così complesse, che arrivano addirittura a portare un ex Ministro dell'interno, oggi ancora Ministro, a essere sottoposto a un processo penale per un presunto sequestro dei migranti a causa di normative così complesse e per certi versi anche incomprensibili, forse anche alla stessa magistratura.

Abbiamo visto finalmente un Governo che prende anche posizione. Penso che possiamo ricordare cosa abbiamo fatto grazie alle Forze dell'ordine e cosa è previsto nel disegno di legge sicurezza, oggi in esame in Commissione e tanto contestato per certi versi. Finalmente prevediamo un serio reato di resistenza a pubblico ufficiale e delle pene chiare, rigorose, per chi produce lesioni in capo a chi sta lavorando in quel momento, perché il poliziotto o il carabiniere che si ritrova contuso, aggredito o leso non è lì per creare la rissa, ma è lì per proteggere noi cittadini, prima che se stesso.

È inoltre corretto quello che abbiamo fatto anche per quanto riguarda le coperture delle spese, perché a volte non ricordiamo cosa può accadere. Nel momento in cui un poliziotto, un carabiniere o un agente della Guardia di finanza sta lavorando e svolgendo il proprio servizio e si trova, magari per questioni pretestuose o anche strumentali, a esser sottoposto a dei procedimenti penali, che non sono gratuiti, si trova esposto a spese notevoli. Anche questo è, pertanto, un tema che deve essere assolutamente affrontato - come abbiamo fatto - e ben sistemato all'interno del disegno di legge sicurezza.

Io penso che possiamo aggiungere poco, se non ringraziare ancora veramente il Governo per aver finalmente dato attenzione a un mondo che per troppi decenni è stato dimenticato. (Applausi).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Della Porta. Ne ha facoltà.

DELLA PORTA (FdI). Signora Presidente, rappresentante del Governo, il provvedimento che ci occupa è certamente complesso, però ritengo sia uno strumento straordinario per rendere più adeguate e al passo coi tempi le nostre Forze di polizia e le nostre Forze armate. Esso, infatti, interviene su tutti i Corpi dello Stato, modificando in gran parte normative anche vetuste, a dimostrazione del fatto che il Governo è dalla parte delle Forze dell'ordine.

Al di là di quanto dice qualche esponente dell'opposizione, per cui vi è solo una politica del manganello, c'è una politica che, dopo tanti anni, ha migliorato i contratti di lavoro delle Forze di polizia: sono migliorie degne di questo nome, perché contratti così non se ne vedevano da anni. (Applausi). È quindi anche una forma di riconoscenza e di gratitudine a tutte quelle donne e quegli uomini in divisa che, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, aiutano a garantire democrazia e libertà ai popoli oppressi. Ringrazio quindi di cuore tutti i corpi militari e le Forze di polizia italiane, che sono un esempio nel mondo.

È un provvedimento complesso, che non abbiamo il tempo di spiegare in maniera analitica, ma è certo che cercherò - per quel che mi è concesso - di stabilire dei punti per ognuna delle Forze dell'ordine, delle Forze di polizia e militari che vengono coinvolte nel provvedimento. Comincio dalla Polizia di Stato, laddove si prevede che l'istituto superiore diventi una scuola, retta da un prefetto, un dirigente generale. Si migliora anche la sicurezza per l'anno prossimo - che come - sapete è l'anno giubilare e si pensa che la sola città di Roma sarà invasa da 35 milioni di turisti. Quindi, il Governo dà poteri al Capo della polizia per intervenire, anche in deroga, sulle destinazioni dei poliziotti per garantire la sicurezza della città eterna.

Sul reclutamento, questo è un provvedimento che guarda con riconoscenza alle Forze dell'ordine, anche attraverso il reclutamento di personale congiunto a chi è deceduto, o ha sviluppato una grave malattia per cause di servizio: se ne agevola il reclutamento per una forma di riconoscenza a chi ha dato la vita per servire lo Stato.

Sulla riduzione dei corsi di formazione, ci sono scuole di pensiero diverse, ma la riduzione del tempo dei corsi di formazione ha il solo obiettivo di avere subito i poliziotti in strada. D'altra parte, i cittadini ci chiedono sicurezza e in questo modo si garantisce comunque la formazione ottimale dei nuovi agenti, che potranno essere messi subito in servizio e assegnati soprattutto nelle località dove c'è maggiore richiesta di sicurezza.

Per chiudere, sulla Polizia di Stato, un aspetto sociale di questo provvedimento è che il Fondo di assistenza diventa una fondazione di diritto privato, che garantirà assistenza scolastica agli orfani e sovvenzioni per malattia ai congiunti dei poliziotti che hanno perso la vita nell'adempimento del loro dovere.

Tutti i Corpi vengono toccati dal provvedimento. Anche per l'Arma dei Carabinieri intervengono sostanziali modifiche, intanto in generale sulla normativa di categoria. Ma spicca una norma che prevede l'adeguamento, anzi un aumento di contingente speciale per i Carabinieri per la tutela del patrimonio, a dimostrazione del fatto che il Governo mira alla sicurezza tout-court, e per sicurezza intendiamo anche la tutela del nostro straordinario patrimonio artistico.

Sulla Guardia di finanza, oltre alle norme strutturali, si incide sulle promozioni, in modo tale da escludere fattori esogeni che possano impattare negativamente sulla promozione degli ufficiali e, quindi, per garantire un'imparziale progressione di carriera.

Sulla Polizia penitenziaria, anche qui andiamo a modificare una norma che ha oltre trent'anni di vita e dobbiamo dire che, dopo aver stabilito con la finanziaria del 2023 l'assunzione di mille nuovi agenti per garantire la sicurezza nelle carceri (anche questo non accadeva da anni), abbiamo stabilito noi - il Governo Meloni ha stabilito - la parità retributiva tra agenti di sesso maschile e femminile. Anche questa è una novità e anche in tale caso ci è voluto un Governo di centrodestra per garantire parità tra uomini e donne. (Applausi).

Sui Vigili del fuoco si incide intanto sul reclutamento, stabilendo che è necessario il diploma di scuola superiore già all'atto della prima prova, ancorché preselettiva. Ma si assumono anche 54 nuovi ispettori antincendio per garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica dei cittadini italiani.

L'aspetto internazionale di questo disegno di legge, invece, viene affidato alla Guardia costiera e al Corpo delle capitanerie di porto e si prevede che vengano destinati quattro ufficiali a sedi internazionali (New York, Singapore, Panama e Grecia) per aiutare le nostre rappresentanze diplomatiche.

È un provvedimento - checché se ne dica dall'altra parte dell'Emiciclo - che mira a garantire e a migliorare le condizioni di funzionamento e di organizzazione dei nostri Corpi di polizia ed è un provvedimento, come ho detto prima, che guarda anche al senso etico. Infatti l'istituzione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime del dovere, inserita durante l'esame in sede referente (per la quale voglio ringraziare i relatori e il lavoro delle Commissioni che hanno modificato ampiamente il testo) consentirà momenti di riflessione e anche di studio scolastico per consolidare il ricordo di chi ha perso la vita in adempimento del proprio dovere. È un dovere dello Stato, già nelle istituzioni scolastiche, ricordare chi ha servito lo Stato fino all'estremo sacrificio. (Applausi).

Ecco perché il Gruppo Fratelli d'Italia non può che guardare con atteggiamento favorevole il provvedimento al nostro esame, che nasce innanzitutto dal cuore prima che dalla normativa.