Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 167 del 12/03/2024

SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------

167a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MARTEDÌ 12 MARZO 2024

_________________

Presidenza del vice presidente CASTELLONE

N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Civici d'Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l'Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Italia Viva-Il Centro-Renew Europe: IV-C-RE; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-PATT, Campobase): Aut (SVP-PATT, Cb); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS; Misto-Azione-Renew Europe: Misto-Az-RE.

_________________

RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente CASTELLONE

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,30).

Si dia lettura del processo verbale.

SILVESTRONI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 5 marzo.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Informo l'Assemblea che all'inizio della seduta il Presidente del Gruppo MoVimento 5 Stelle ha fatto pervenire, ai sensi dell'articolo 113, comma 2, del Regolamento, la richiesta di votazione con procedimento elettronico per tutte le votazioni da effettuare nel corso della seduta. La richiesta è accolta ai sensi dell'articolo 113, comma 2, del Regolamento.

Sui lavori del Senato

PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 28 marzo.

Nella seduta di oggi sarà discusso il decreto-legge concernente la Presidenza italiana del G7, approvato dalla Camera dei deputati. Al termine sarà commemorata la figura di Franco Basaglia in occasione del centenario della nascita.

Domani, alle ore 10, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR renderà comunicazioni sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I tempi della discussione sono stati ripartiti tra i Gruppi.

Restano confermati gli altri argomenti già previsti per il calendario della settimana corrente e della prossima settimana, salvo il sindacato ispettivo del 21 marzo, che sarà sostituito dalla discussione di due mozioni, una proposta dai Gruppi di maggioranza e una dai Gruppi di opposizione.

Il calendario dei lavori della settimana dal 26 al 28 marzo prevede la discussione dei seguenti argomenti: ratifiche di accordi internazionali; dalla sede redigente, disegni di legge sulla promozione e valorizzazione dei cammini d'Italia e sul contrasto del bracconaggio ittico; insindacabilità delle opinioni espresse da Gabriele Lanzi, senatore all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento civile presso il tribunale di Roma.

Giovedì 28 marzo, alle ore 10, si terrà il sindacato ispettivo.

D'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, la Commissione bicamerale d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è convocata, per procedere alla sua costituzione, giovedì, 14 marzo, alle ore 13,30, presso la sede di Palazzo San Macuto. L'elenco dei componenti della Commissione sarà pubblicato in allegato al Resoconto della seduta odierna.

Programma dei lavori dell'Assemblea

PRESIDENTE. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi, con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con l'intervento del rappresentante del Governo, ha adottato - ai sensi dell'articolo 53 del Regolamento - il seguente programma dei lavori del Senato per i mesi di marzo e aprile 2024:

- Disegno di legge n. 562 - Disposizioni per la promozione dei cammini come itinerari culturali (dalla sede redigente)

- Disegno di legge n. 316 - Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne (dalla sede redigente)

- Disegno di legge n. 104 - Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita (dalla sede redigente) (ai sensi dell'articolo 53, comma 3, del Regolamento)

- Disegno di legge n. 125 - Disciplina dell'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi (dalla sede redigente) (ai sensi dell'articolo 53, comma 3, del Regolamento)

- Disegno di legge n. 943 - Introduzione dell'educazione sentimentale, sessuale e affettiva nelle scuole (dalla sede redigente) (ai sensi dell'articolo 53, comma 3, del Regolamento)

- Disegno di legge n. 6 - Modifiche al codice penale in materia di contrasto dell'istigazione all'odio e alla discriminazione di genere (dalla sede redigente) (ai sensi dell'articolo 53, comma 3, del Regolamento)

- Elezione di organi collegiali

- Disegni di legge di conversione di decreti-legge

- Ratifiche di accordi internazionali

- Documenti di bilancio

- Mozioni

- Interpellanze e interrogazioni

- Documenti definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari

Calendario dei lavori dell'Assemblea

PRESIDENTE. Nel corso della stessa riunione, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ha altresì adottato - ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento - modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 28 marzo:

Martedì

12

marzo

h. 16,30-20

- Disegno di legge n. 1056 - Decreto-legge n. 5, Presidenza italiana del G7 (approvato dalla Camera dei deputati) (scade il 19 marzo)

- Comunicazioni del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (mercoledì 13, ore 10)

- Disegno di legge n. 997 - Decreto-legge n. 7, Elezioni 2024 (scade il 29 marzo)

- Sindacato ispettivo (giovedì 14)

- Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (giovedì 14, ore 15)

Mercoledì

13

"

h. 10

Giovedì

14

"

h. 10

Gli emendamenti al disegno di legge n. 997 (Decreto-legge n. 7, Elezioni 2024) dovranno essere presentati un'ora dopo l'invio ai Gruppi del testo redatto dalla Commissione.

Martedì

19

marzo

h. 15,30

- Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo (martedì 19, ore 15,30)

- Eventuale seguito decreti-legge non conclusi

- Disegno di legge n. 1014 - Decreto-legge n. 10, Olimpiadi Milano-Cortina (scade il 5 aprile)

- Mozioni da definire (giovedì 21)

- Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (giovedì 21, ore 15)

Mercoledì

20

"

h. 10

Giovedì

21

"

h. 10

Il termine di presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 1014 (Decreto-legge n. 10, Olimpiadi Milano-Cortina) sarà stabilito in relazione ai lavori della Commissione.

Martedì

26

marzo

h. 16,30-20

- Ratifiche di accordi internazionali

- Disegno di legge n. 562 - Promozione e valorizzazione dei cammini d'Italia (dalla sede redigente)

- Disegno di legge n. 316 - Contrasto del bracconaggio ittico (dalla sede redigente)

- Documento IV-ter, n. 6 - Insindacabilità delle opinioni espresse da Gabriele Lanzi, senatore all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento civile presso il tribunale di Roma

- Sindacato ispettivo (giovedì 28, ore 10)

Mercoledì

27

"

h. 10-20

Giovedì

28

"

h. 10

Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 1056
(Decreto-legge n. 5, Presidenza italiana del G7)

(Gruppi 3 ore, escluse dichiarazioni di voto)

FdI

38'

PD-IDP

26'

L-SP-PSd'AZ

23'

M5S

22'

FI-BP-PPE

18'

Misto

15'

IV-C-RE

13'

Aut (SVP-PATT, Cb)

13'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

13'

Ripartizione dei tempi per la discussione sulle comunicazioni del Ministro
per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR
sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

(3 ore e 30 minuti, incluse dichiarazioni di voto)

Governo

30'

Gruppi 3 ore, di cui:

FdI

38'

PD-IDP

26'

L-SP-PSd'AZ

23'

M5S

22'

FI-BP-PPE

18'

Misto

15'

IV-C-RE

13'

Aut (SVP-PATT, Cb)

13'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

13'

Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 997
(Decreto-legge n. 7, Elezioni 2024)

(Gruppi 4 ore, escluse dichiarazioni di voto)

FdI

50'

PD-IDP

35'

L-SP-PSd'AZ

30'

M5S

29'

FI-BP-PPE

24'

Misto

20'

IV-C-RE

17'

Aut (SVP-PATT, Cb)

17'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

17'

Ripartizione dei tempi per la discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri
in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2024

(3 ore e 30 minuti, incluse dichiarazioni di voto)

Governo

30'

Gruppi 3 ore, di cui:

FdI

38'

PD-IDP

26'

L-SP-PSd'AZ

23'

M5S

22'

FI-BP-PPE

18'

Misto

15'

IV-C-RE

13'

Aut (SVP-PATT, Cb)

13'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

13'

Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 1014
(Decreto-legge n. 10, Olimpiadi Milano-Cortina)

(Gruppi 4 ore, escluse dichiarazioni di voto)

FdI

50'

PD-IDP

35'

L-SP-PSd'AZ

30'

M5S

29'

FI-BP-PPE

24'

Misto

20'

IV-C-RE

17'

Aut (SVP-PATT, Cb)

17'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

17'

Discussione e approvazione del disegno di legge:

(1056) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7 (Approvato dalla Camera dei deputati) (Relazione orale) (ore 16,39)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1056, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, senatore Rosa, ha chiesto l'autorizzazione a svolgere la relazione orale. Non facendosi osservazioni la richiesta si intende accolta.

Pertanto, ha facoltà di parlare il relatore.

ROSA, relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento in discussione che ci apprestiamo a votare è cruciale per la buona riuscita del prossimo Vertice del G7, il forum che riunisce i leader dei 7 Paesi altamente industrializzati e di cui l'Italia ha assunto la Presidenza il 1o gennaio scorso.

L'importanza di quest'evento è stata riassunta nelle poche semplici parole del Presidente del Consiglio pronunciate nel suo intervento di apertura di questa Presidenza: «Abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle e noi intendiamo onorarla al meglio delle nostre possibilità».

Come tutti ben sapranno, durante quest'anno sono previsti vari incontri ministeriali in diverse località italiane che toccheranno tutte le tematiche internazionali più scottanti (infrastrutture, trasporti, clima e ambiente, energia, finanza, ricerca, lavoro, agricoltura e salute). Il Vertice del G7, momento cruciale della Presidenza italiana, si terrà in Puglia dal 13 al 15 giugno e il provvedimento al nostro esame è finalizzato a farci trovare pronti per affrontare al meglio questo appuntamento. Il provvedimento in discussione, che cuba 18,050 milioni, aiuterà l'Italia a essere pronta.

Con l'articolo 1 viene nominato un commissario straordinario con il compito di procedere alla realizzazione urgente degli interventi infrastrutturali e manutentivi necessari allo svolgimento del G7 in generale e al Vertice dei Capi di Stato e di Governo in Puglia. Al fine di rendere il provvedimento più incisivo, è previsto che il commissario possa avvalersi delle strutture delle amministrazioni locali e degli enti territoriali, delle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato, nonché, nel limite di 100.000 euro per il 2024, di società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, dalle Regioni e da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e anche dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale.

La scelta di nominare un commissario è funzionale alla velocizzazione dell'affidamento per i lavori, che potrà avvenire attraverso procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara anche per gli appalti superiori alle soglie di rilevanza europea, solo per consentire la realizzazione degli interventi in modo tale da garantire l'operatività in vista del G7 e del Vertice. Ovviamente tale deroga deve essere supportata da una motivazione che, per singolo intervento, deve dare atto delle ragioni di necessità e di urgenza per le quali si deroga alla procedura ordinaria. È fatto salvo il ricorso alla procedura di affidamento diretto degli appalti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea. È infatti prevista al comma 2 la possibilità, per l'affidamento degli appalti relativi agli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e delle reti stradali, che il commissario straordinario possa selezionare gli operatori anche nell'ambito degli accordi quadro stipulati dall'ANAS e ancora efficaci alla data dell'affidamento.

Al comma 3 si prevede, sempre in un'ottica di velocizzazione dei tempi, la possibilità di anticipazione del contratto prima della stipulazione attraverso l'utilizzo degli accordi quadro conclusi e ancora efficaci da parte di ANAS per la selezione degli operatori e per gli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e della rete stradale.

Per rispettare il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, si procederà secondo l'articolo 3 del decreto-legge n. 76 del 2020 che, per la velocizzazione della procedura di verifica, prevede il ricorso alla banca dati nazionale unica della documentazione antimafia.

Poiché con questo provvedimento non viene lasciato nulla al caso, si prevede al comma 4 l'applicazione, nelle controversie che potrebbero sorgere sugli atti relativi alle procedure di progettazione, autorizzazione, approvazione e realizzazione delle opere di affidamento, dell'articolo 125 del codice del processo amministrativo. Dunque, per consentire il raggiungimento dell'obiettivo dell'urgente realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi delle opere necessarie per lo svolgimento del G7 e del Vertice, in sede di pronuncia del provvedimento cautelare si deve tener conto della coerenza della misura cautelare adottata con l'urgenza della realizzazione dell'opera, ovvero degli interessi in gioco.

Infine, per la realizzazione degli eventi di cui al comma 5, si dispone la deroga a ogni disposizione di legge, eccetto la legge penale, fatto salvo il rispetto dei principi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Le medesime previsioni di velocizzazione delle procedure sono poi estese all'affidamento dei lavori, servizi e forniture esperiti dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno per la realizzazione degli eventi di propria competenza necessari per il corretto svolgimento degli eventi connessi con la Presidenza italiana del G7.

L'articolo 2 del provvedimento in discussione riguarda, come anticipato, la dotazione finanziaria per realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi, che ammonta a 18,050 milioni, incluso il compenso del commissario, che non può essere superiore a 50.000 euro, come previsto nel comma 1 dell'articolo 1.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale.

È iscritto a parlare il senatore Scalfarotto. Ne ha facoltà.

SCALFAROTTO (IV-C-RE). Signora Presidente, approfitto della discussione di questo decreto-legge, che in realtà si occupa di questioni molto pratiche relative al G7 e che ci sembra tutto sommato adeguato, per fare una considerazione. Se l'Italia organizzerà importanti meeting, perché saranno molte le riunioni interministeriali all'interno del quadro del G7 sotto la Presidenza italiana, e se tutto questo riuscirà in modo adeguato, per il nostro Paese si tratterrà di una piattaforma e di un momento di grande visibilità e prestigio. E per noi, naturalmente, andrà bene se le cose andranno bene, sebbene saldamente all'opposizione e spesso anche molto critici rispetto alla politica estera del ministro Tajani nella sua gestione della Farnesina.

È chiaro però che speriamo che questo decreto-legge, questo intervento economico di tipo organizzativo, serva anche a dimostrare un impegno nei confronti del G7. La nostra presidente del Consiglio Meloni - diciamoci la verità - sinora, da quando è a Palazzo Chigi, ha partecipato a un solo G7 e non ha fatto proprio una figura stellare - per così dire - o splendida. Voglio per esempio ricordare che, quando nel maggio dell'anno scorso si è chiuso il G7 di Tokyo, nella cosiddetta foto di famiglia, nella fotografia che si fa alla conclusione di questi vertici, per l'Italia c'era l'ambasciatore Benedetti, perché la Presidente del Consiglio aveva deciso che aveva impegni più importanti in Italia. C'era stato il disastro dell'Emilia-Romagna e quindi la Presidente del Consiglio, probabilmente per poter cogliere una photo opportunity, ha indossato i suoi stivali di gomma, la sua giacca antipioggia e si è fatta fotografare in Emilia-Romagna. Purtroppo, però, il suo posto non era lì. Il posto del Governo era nel sostegno all'Emilia-Romagna che è arrivato con grande lentezza, quando è arrivato, nel senso che gli emiliano-romagnoli si sono dovuti rimboccare le maniche e risolversi i problemi ben prima che arrivasse qualche fondo da parte del Governo. In compenso, però, la Presidente del Consiglio ha disertato la chiusura del G7 e ha dimostrato che probabilmente non era ancora nella condizione di cogliere l'importanza di essere presente in un consesso nel quale la creazione di rapporti e la possibilità di discutere grandi questioni internazionali, anche in una serie di bilaterali, richiedevano che in quella foto di famiglia ci fosse lei e non il nostro bravo ambasciatore Benedetti.

Voglio però ricordare che, sempre durante quel G7, fu fonte di grande imbarazzo per la Presidenza del Consiglio, ma devo dire per tutto il Paese, il fatto che un altro dei membri del G7, il primo ministro canadese Trudeau, proprio nel bilaterale con Giorgia Meloni, in modo molto irrituale fece presente la preoccupazione del Canada - appunto un altro componente del G7 - circa la situazione dei diritti civili nella nostra Repubblica, in particolare dei diritti della comunità LGBT. Ci si chiede come mai un Primo Ministro di un grande Paese, un Paese importante come il Canada, in una situazione così formale, abbia tirato fuori una preoccupazione così seria e grave. La situazione deve essere drammatica. Ebbene, in Paesi dove la legislazione è molto più avanzata della nostra, dove ci sono norme ben più accomodanti e accoglienti rispetto alle minoranze, è chiaro che si guarda all'Italia con una certa preoccupazione. Non può però sfuggire che il Canada è proprio uno di quei Paesi dove, per esempio, la gestazione per altri è molto severamente regolamentata, ma è lecita.

Noi sappiamo che la Camera dei deputati ha approvato un disegno di legge, che proprio oggi - guardi i casi del destino, signora Presidente - abbiamo incardinato in Commissione giustizia al Senato, che prevede che i cittadini italiani che ricorrono alla gestazione per altri in Paesi dove è regolamentata e lecita, come il Canada, siano poi passibili di sanzioni penali una volta che tornino in Italia.

Capisco bene l'imbarazzo di un Primo Ministro di un Paese sovrano come il Canada che si dà delle leggi e un altro Paese, come l'Italia, che dà in un certo senso delle patenti di inadeguatezza alla legislazione canadese, perché dice "guarda, caro Canada, se miei concittadini dovessero venire nel tuo Paese e rispettare le tue leggi sul tuo territorio, quando tornano in Italia, vengono da noi arrestati".

Signora Presidente, è una costruzione giuridica veramente bizzarra e molto curiosa, tanto che abbiamo chiesto oggi alla presidente Bongiorno di prevedere un congruo numero di audizioni in Commissione giustizia.

Capisco bene lo sconcerto del primo ministro Trudeau e capisco anche che, quando un Paese come il nostro, di indiscussa civiltà giuridica, si trova a farsi tirare le orecchie in pieno G7 da un altro Paese, ciò sia fonte di imbarazzo. Speriamo che non accada a Borgo Egnazia e che il primo ministro Trudeau non tiri fuori qualcosa su qualche altro reato universale o sul grande numero di reati che questa maggioranza sta approvando, nonostante il dichiarato garantismo, e quindi che le cose vadano meglio.

Per quanto riguarda la politica estera, spesso il Governo sembra prendere anche decisioni condivisibili. Abbiamo visto il viaggio della Presidente del Consiglio negli Stati Uniti, che credo sia servito anche a preparare il G7 in Puglia, e le prese di posizione condivisibili anche sulla guerra in Ucraina. Non sfugge a nessuno però che la maggioranza - e ciò è riportato dalle ambasciate che sono a Roma alle proprie cancellerie - sui temi della politica estera, che saranno i temi del G7, è molto divisa. Ricordo che sulle questioni legate all'Ucraina c'è almeno una forza politica della maggioranza che è molto tiepida, che è la stessa forza politica della maggioranza che, essendo pronta sempre a buttare la gente in prigione e a gettare via la chiave, ha scoperto il garantismo quando il povero Alexei Navalny è morto in Siberia; oltre il circolo polare artico, ci si è ricordati del garantismo e si è detto di fare attenzione, di aspettare che la magistratura russa faccia il suo lavoro.

Insomma, abbiamo una grande occasione e quindi, se l'infrastruttura sarà pronta, molto bene. Mi sono permesso però in questo intervento in discussione generale di ricordare che l'infrastruttura, gli alberghi e le strade che dovranno condurre i Leader nel meraviglioso e ridente villaggio della Puglia saranno molto importanti, ma ancora più importante sarà il risultato del G7, come noi riusciremo a esprimere una leadership; una leadership che finora abbiamo espresso pochissimo sul piano internazionale. Basti guardare come è andata, per esempio, la gara per Expo 2030, dove soltanto 16 Paesi ci hanno votato, neanche tutti e 27 i Paesi dell'Unione europea. Avremmo tanti altri casi: l'Autorità antiriciclaggio, che è andata a Francoforte; il capo della Banca europea per gli investimenti, che non è stato Daniele Franco, nonostante la sua candidatura fosse di assoluto prestigio. Diciamo che sul piano della politica estera facciamo molta fatica. Speriamo che, mettendo a posto le strade, le infrastrutture e il cerimoniale, anche il resto segua e l'Italia colga l'occasione del G7 per fare una bella figura in tutto il mondo e non risulti un po' - per così dire - l'anatra zoppa di quel gruppo che dovrebbe guidare e dare le proprie indicazioni e la propria ispirazione alla politica estera di tutto il mondo.

Saluto ad una rappresentanza di studenti

PRESIDENTE. Diamo il benvenuto e salutiamo in tribuna gli studenti e i docenti del Liceo classico «Stabili-Trebbiani» di Ascoli Piceno. (Applausi).

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1056 (ore 16,54)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Trevisi. Ne ha facoltà.

TREVISI (M5S). Signor Presidente, questo ennesimo decreto d'urgenza non è altro - secondo il mio parere - che la cartina tornasole dell'approssimazione di questo Governo. Dico questo perché il G7 è un evento ciclico che cade ogni sette anni e la cui presidenza spetta all'Italia fra il periodo primaverile e l'inizio dell'estate; quindi si sa con sette anni di anticipo che questo evento sarà ospitato dal nostro Paese e già da tempo sapevamo che doveva essere ospitato in Puglia. Se quindi sappiamo tutto questo, non si capisce perché oggi, a metà marzo, ci siamo ridotti all'ultimo minuto per approvare un decreto d'urgenza i cui lavori dovranno essere completati fra due mesi. Potevamo realizzare delle opere progettate, utili per i cittadini, nei tempi giusti; potevamo rispettare i parametri di qualità, le regole antimafia, anticorruzione e tutte le altre che ci siamo dati; invece daremo a un commissario l'opportunità di fare quello che vuole. Stiamo, quindi, approvando una deregulation totale e nessun criterio, nemmeno quelli di sicurezza del lavoro, potrà essere controllato in tempi così brevi.

In tre mesi, quali opere verranno realizzate? Ancora non lo sappiamo. Quali criteri rispetteranno queste opere? Ci sarà una sicurezza? Verranno concordate con i Comuni dove verrà ospitato il G7? Verranno concordate con la cittadinanza, con la Regione? Nulla di tutto ciò. Verranno rispettati i criteri antimafia, i criteri di sostenibilità, i criteri anticorruzione? Ci saranno gli appalti a cascata, quelli che avete voluto nel nuovo codice dei contratti pubblici? Avete revisionato il codice degli appalti e il ministro Salvini diceva che finalmente non ci sarebbe più stata burocrazia e si sarebbero potuti dare affidamenti diretti oltre soglia, si sarebbe potuto finalmente snellire questo Paese e oggi andate a derogare il vostro codice degli appalti, che era proprio quello che voi avete approvato. (Applausi). Quindi, negate sempre voi stessi. Vi rendete conto che siete la negazione di quello che fate? È una cosa assurda: siete bravissimi a negare quello che avete fatto pochi mesi fa.

Abbiamo quindi presentato tanti emendamenti come al nostro solito, anche se il nostro lavoro spesso viene mortificato da questo Governo; in Commissione sono stati tutti respinti e, quando abbiamo chiesto la ragione della contrarietà rispetto a qualche emendamento, il Governo si è inventato - in questo siete bravissimi - una frase passepartout, valida per tutti gli emendamenti: "questo emendamento non è coerente con le finalità del decreto". Siete bravissimi: avete anche inventato una frase passepartout per giustificare il fatto che gli emendamenti e gli ordini del giorno nemmeno li avete letti. È per questo che parlavo di approssimazione. Uno di quegli emendamenti addirittura correggeva un errore di drafting, e cioè semplicemente l'avevamo riscritto cambiando due parole per renderlo più comprensibile, e siete stati capaci di bocciare anche quello. Questo dimostra praticamente che non li avete letti. Quindi, bravissimi a creare questa nuova frase passepartout per tanti emendamenti utili che davano garanzie di sostenibilità in termini di antimafia e di corruzione, emendamenti che sono stati bocciati.

Non vi rendete conto che questo modo di procedere è rischioso, perché anche i subappalti a cascata, in cui un'azienda vincitrice poi subappalta ad altra azienda all'infinito, comportano che ogni azienda realizzi dei margini di guadagno senza fare nulla; quindi, magari un appalto di un milione di euro viene ridato a 800.000 euro, poi viene ridato a 600.000 euro e, se c'è un continuo ribasso dell'importo dell'appalto, è normale che ciò porti una qualità più bassa, maggiori rischi, lavoro nero e incidenti sul lavoro. Ci potete arrivare da soli. Per questo vi diciamo che state giocando su questioni pericolose. Quando poi ci scappa il morto, non potete dire che è colpa di qualcun altro, perché il nuovo codice degli appalti l'avete approvato voi e prevede proprio questo meccanismo assurdo dell'appalto a cascata senza regole.

Si tratta quindi di un provvedimento pilatesco: cercate di dare sempre le responsabilità a un altro - in questo caso a un commissario - e invece il G7 poteva essere una grandissima opportunità. Se avessimo programmato prima questo intervento, avremmo potuto fare un dono alla mia Regione. L'unico merito che vi posso dare è di aver scelto la mia Regione, la bella Puglia, che sicuramente lo merita, come tante Regioni d'Italia, tutte belle, ma la Puglia un po' di più. L'Italia è tutta bella e, quindi, vi do il merito di aver scelto almeno un bel sito. Potevamo però donare a quel territorio delle opere che poi sarebbero servite anche dopo il G7. Invece, con i tempi di cui vi ho parlato - siamo a metà marzo e il G7 è previsto a metà giugno - non si potranno fare delle opere concordate e pianificate, e quindi non ci saranno i tempi, perché la fretta è sempre sinonimo di cattiva qualità, di lavori fatti in maniera inadeguata.

Il vostro modo di operare è sempre lo stesso. Anche sui provvedimenti che avete voi predisposto, il vostro modo di lavorare è sempre quello di cercare di aggirare le regole. Avevamo un nuovo codice degli appalti, ma anche in questo caso siete stati bravissimi ad aggirare le stesse regole che voi avete fatto. Complimenti e speriamo che almeno questo G7 possa non far sfigurare il nostro Paese agli occhi del mondo. (Applausi).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Basso. Ne ha facoltà.

BASSO (PD-IDP). Signora Presidente, vorrei anch'io affrontare la discussione sul decreto-legge in esame partendo dai suoi obiettivi, ovvero la necessità di assicurare l'organizzazione degli interventi infrastrutturali connessi alla Presidenza italiana.

Il Vertice del G7 - come ricordato dal relatore - si terrà in Puglia dal 13 al 15 giugno, tra pochi mesi, e tutti noi dobbiamo riconoscere l'importanza di questa occasione per il nostro Paese, peraltro in un momento di significative turbolenze geopolitiche. In questa sede potremmo aprire - alcuni colleghi lo hanno fatto prima di me - un dibattito su come discutibili scelte politiche dell'attuale Governo abbiano portato a un isolamento crescente del nostro Paese nell'arena europea e internazionale, compromettendo questa grande opportunità. Noi, però, anche dall'opposizione, facciamo sempre responsabilmente il tifo per l'Italia e speriamo che il nostro Paese possa cambiare registro, affinché il G7 possa ancora rappresentare un'opportunità per rinnovare la nostra immagine globale e dare il nostro contributo per affrontare le grandi sfide che il mondo oggi si trova davanti.

Questa maggioranza, però, non sembra così responsabile. Il G7 è nato nella prima metà degli anni Settanta del secolo scorso. Il primo Vertice dei Capi di Stato e di Governo, in formato ancora G6, risale al 1975; il formato attuale è nato nel 1976 con l'ingresso del Canada. Ogni anno - come ha ricordato il collega prima di me - a partire dal 1° gennaio uno degli Stati membri assume a rotazione la guida del gruppo. Sono passati quindi quasi cinquant'anni e questa è la settima volta che l'Italia ne assume la Presidenza. Vista l'urgenza del decreto-legge in esame, dobbiamo però constatare che non vi è bastato il preavviso di cinquant'anni per prepararvi. Decisamente dovete cambiare slogan: non potete più usare quello di essere pronti.

Ma non solo: queste deroghe per il G7 non fanno che confermare il bluff di un Governo che solo pochi mesi fa presentava con grande enfasi una riforma del codice degli appalti come chiave per un futuro di efficienza e di crescita. La realtà, tuttavia, dimostra che tali promesse erano illusorie e che le scelte operative attuali sono lontane dagli enunciati principi di semplicità, velocità e riduzione della burocrazia. Avete introdotto gli appalti a cascata e peggiorato le condizioni di sicurezza per i lavoratori, con passi indietro significativi sulla parità di genere e sull'occupazione femminile, sui cittadini e sul mondo dell'impresa sano, che ha tutto l'interesse a confrontarsi in un sistema dove prevale il rispetto delle regole. Eppure, il vostro nuovo codice degli appalti non è mai in grado di far fronte a nessun impegno.

Oggi, la decisione contenuta in questo decreto di derogare per l'ennesima volta al codice degli appalti, semplificando persino i controlli antimafia, rappresenta un passo indietro significativo per la trasparenza e l'integrità del nostro sistema. Questa scelta conferma quello che abbiamo sempre sostenuto, ovvero un approccio del Governo ai lavori pubblici inefficace e contraddittorio.

Per questo, signora Presidente, pur sostenendo la necessità di organizzare al meglio il G7 nel nostro splendido Paese e di utilizzare questa opportunità per promuovere l'Italia sulla scena internazionale, dobbiamo esprimere la nostra contrarietà al provvedimento in discussione.

Le modalità scelte per la sua attuazione, in particolare la deroga al codice degli appalti con semplificazione dei controlli antimafia, rappresentano un chiaro passo falso. Queste decisioni, insieme alla totale chiusura a proposte emendative costruttive, possono minare gli sforzi di ristabilire la credibilità dell'Italia agli occhi del mondo. Il nostro auspicio è che l'intero iter procedurale si realizzi in totale assenza di anomalie o passaggi opachi perché, nella malaugurata ipotesi che, al contrario, intervengano problemi, il danno di immagine sarebbe irreparabile.

In definitiva, signora Presidente, mentre il G7 potrebbe essere un faro di speranza per il nostro Paese, questo decreto rischia di spegnere quella luce prima ancora che possa brillare. È il momento di riconoscere che l'integrità, la legalità, la trasparenza e la responsabilità sono non opzionali, ma la vera chiave per un futuro in cui l'Italia possa orgogliosamente mostrare la sua bellezza, forza e ingegno sulla scena mondiale. (Applausi).

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Il relatore e il rappresentante del Governo non intendono intervenire in sede di replica.

Comunico che è pervenuto alla Presidenza - ed è in distribuzione - il parere espresso dalla 5a Commissione permanente sul disegno di legge in esame e sugli emendamenti, che verrà pubblicato in allegato al Resoconto della seduta odierna.

Passiamo all'esame dell'articolo 1 del disegno di legge, nel testo comprendente le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati.

Procediamo all'esame degli emendamenti e degli ordini del giorno riferiti all'articolo 1 del decreto-legge, che invito i presentatori ad illustrare.

SIRONI (M5S). Signora Presidente, fondamentalmente, quello che viene sacrificato con questo metodo di lavoro basato sull'urgenza è anche l'impatto ambientale degli interventi. Nel mio emendamento 1.29 sottolineo l'importanza di un monitoraggio e di una valutazione delle impronte di carbonio idrica ed ecologica. Quindi, chiedo che in fase iniziale, ma soprattutto in fase conclusiva di questo evento, vengano pubblicati questi dati, in modo da poter monitorare quale sia l'impatto, quali siano le criticità che eventualmente emergono, in modo da poter lavorare successivamente anche in pianificazione.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti e ordini del giorno si intendono illustrati.

Invito il relatore e il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti e sugli ordini del giorno in esame.

ROSA, relatore. Signor Presidente, il parere è contrario su tutti gli emendamenti.

FERRANTE, sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, esprimo parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della prima parte dell'emendamento 1.1, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, fino alle parole «n. 36.».

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Risultano pertanto preclusi la restante parte e gli emendamenti 1.2, 1.3 e 1.4.

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.5, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.6, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, identico agli emendamenti 1.7, presentato dai senatori Trevisi e Sironi, e 1.8, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.9, presentato dal senatore Irto e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.10, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, identico agli emendamenti 1.11, presentato dai senatori Sironi e Trevisi, e 1.12, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.13, presentato dai senatori Trevisi e Sironi, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.14, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della prima parte dell'emendamento 1.15, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, fino alle parole «è possibile applicare».

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Risultano pertanto preclusi la restante parte e gli emendamenti 1.16, 1.17 e 1.18.

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.19, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della prima parte dell'emendamento 1.20, presentato dai senatori Patuanelli e Sironi, fino alle parole «rilevanza europea».

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Risultano pertanto preclusi la restante parte e gli emendamenti 1.21 e 1.22.

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.23, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.24, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.25, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, identico all'emendamento 1.26, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.27, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.28, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.29, presentato dalla senatrice Sironi, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.30, presentato dai senatori Sironi e Trevisi, sostanzialmente identico all'emendamento 1.31, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.32, presentato dal senatore Irto e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.33, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.34, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della prima parte dell'emendamento 1.35, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, fino alle parole «ove necessario, procedere».

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Risultano pertanto preclusi la restante parte e gli emendamenti 1.36 e 1.37.

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.38, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.39, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.40, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, identico all'emendamento 1.41, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.42, presentato dai senatori Sironi e Trevisi, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.43, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.44, presentato dai senatori Sironi e Trevisi, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.45, presentato dai senatori Sironi e Trevisi, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.46, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.47, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.48, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.49, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Chiedo al relatore e al rappresentante del Governo di pronunziarsi sugli ordini del giorno.

ROSA, relatore. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli ordini del giorno in esame.

FERRANTE, sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, esprimo parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Chiedo alla senatrice Sironi se insiste per la votazione dell'ordine del giorno G1.1.

SIRONI (M5S). Sì, Presidente, insisto.

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.1, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.2, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.3, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.4, presentato dai senatori Sironi e Trevisi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.5, presentato dai senatori Trevisi e Sironi.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.6, presentato dal senatore Irto e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'ordine del giorno G1.7, presentato dal senatore Irto e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Chiedo al relatore e al rappresentante del Governo di pronunziarsi sugli emendamenti volti ad inserire articoli aggiuntivi dopo l'articolo 1.

ROSA, relatore. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti.

FERRANTE, sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.0.1, presentato dalla senatrice Floridia Aurora e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Essendone stata avanzata richiesta, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell'emendamento 1.0.2, presentato dal senatore Irto e da altri senatori, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Passiamo alla votazione finale. (Brusìo).

Chiedo ai colleghi che intendono lasciare l'Aula di farlo possibilmente in silenzio per permettere al senatore Salvitti di intervenire.

SALVITTI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SALVITTI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Signor Presidente, colleghi, ci apprestiamo a votare un provvedimento semplice nella sua natura. Il provvedimento prevede infatti l'individuazione di un commissario che possa permettere di svolgere i lavori con maggior rapidità per rendere più confortevole e agibile il G7 in Italia.

Nonostante la semplicità del provvedimento, gli interventi in discussione generale, a seconda delle sensibilità di tutti i Gruppi che sono intervenuti, hanno apportato ognuno il proprio contributo nei termini di quelli che - si intuisce - sono i propri indirizzi e le proprie sensibilità e attitudini rispetto a un provvedimento di questo genere.

Penso però che la cosa più importante sia il fatto di poter andare incontro alla possibilità di creare una vera cartolina di quella che è l'Italia attraverso il miglioramento delle infrastrutture, per poter rendere il più agevole e confortevole possibile a tutti quanti i partecipanti del G7 il soggiorno in essa, mostrandola agli occhi del mondo nel miglior modo possibile. Abbiamo una cornice naturale spettacolare, che è quella della Puglia, che naturalmente rende molto più facile questo tipo di lavoro. L'aspetto più importante però è quello politico, la centralità che ha riassunto l'Italia nell'ultimo periodo da un punto di vista internazionale, al di là della Presidenza del G7 di quest'anno. È un'importanza che è stata guadagnata giorno per giorno da questo Governo, dalla nostra principale rappresentante, dal nostro Presidente del Consiglio, che ha saputo valorizzare il suo lavoro e rendere agli occhi del mondo l'idea di crescita non solo del nostro Paese, ma anche di tutte le tematiche internazionali che hanno un'importanza determinante nello svolgimento del G7.

Annuncio pertanto il voto favorevole del mio Gruppo al provvedimento in esame. (Applausi).

FREGOLENT (IV-C-RE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FREGOLENT (IV-C-RE). Signora Presidente, voteremo a favore del provvedimento al nostro esame, anche se, a dir la verità, c'era tutto il tempo per evitare un decreto d'urgenza con misure straordinarie, posto che l'Italia era a conoscenza da tempo del fatto che sarebbe stata la sede del G7 e avete avuto un anno e mezzo per poterlo preparare. Per non dare però alibi alla destra del Governo del Paese di dire che non si vuole bene alla Nazione; che vogliamo farle fare brutta figura; che non siamo collaborativi e che in una situazione così unica, che dà una simile visibilità al nostro Paese, noi non saremo collaborativi, voteremo a favore.

Mi aspetto, però, nei prossimi giorni, che ci sia un'esplicazione su cosa il nostro Paese andrà a dire in tutti i summit che avete previsto e poi in quello finale, ovviamente, in Puglia. Lo dico perché mi ha molto colpito, ad esempio, che uno dei primi momenti di riflessione del G7 sarà sull'intelligenza artificiale. Mi ha colpita questo elemento perché la scorsa settimana, in audizione in 8a Commissione, è venuto l'amministratore delegato della TIM a esplicitare la politica industriale di quella società di telefonia; società che però non è, o almeno non era, di telefonia come le altre, perché è la reduce della vecchia Telecom e soprattutto, fino a ieri, aveva a propria disposizione la rete. Alla luce di questo, mi chiedo come sia possibile riuscire a garantire lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e che il nostro Paese riuscirà a investire tutte le risorse del PNRR per la fibra e le nuove infrastrutture tecnologiche senza però non possedere più la rete telefonica. Non la possiede più perché la TIM ha proposto di venderla e casualmente - questa è la grande sorpresa - il Governo non ha azionato la golden power: possibilità che era data da un DPCM firmato Gentiloni e - badate bene - da un DPCM firmato Giuseppe Conte, all'epoca a capo del Governo gialloverde, nel momento in cui c'era stato il famoso accordo della Via della Seta. E ricordo che all'epoca Fratelli d'Italia, dall'opposizione, gridava che si stava svendendo il Paese. Addirittura il Governo gialloverde aveva individuato la rete telefonica come prioritaria per lo sviluppo del nostro Paese e il Governo sovranista guidato dalla Meloni non aziona la golden power e permette di vendere la rete agli americani. Mi direte che sono meglio gli americani rispetto ai cinesi, che finalmente si sono ripianati i debiti di TIM. Ma a dire il vero il mercato non sta reagendo proprio così. Il giorno dopo la presentazione del piano industriale di TIM, la stessa spiegazione - spero un po' più approfondita - del piano industriale l'amministratore delegato Labriola l'ha comunicata alla Borsa e TIM ha perso il 4,6 per cento. Inoltre, i soldi della vendita della rete non serviranno neanche a ripianare i debiti di TIM, e nel contempo abbiamo perso una grande infrastruttura.

Vengo alla mia domanda. Nella prima riunione nella quale si parlerà di intelligenza artificiale, a parte la solita - giusta - lamentazione europea, secondo cui l'Europa è messa a lato perché è una partita che purtroppo si giocano soltanto gli Stati Uniti e l'Asia (in particolare la Cina), noi avremo una mancanza ancora maggiore di infrastrutture che questo Governo ha autorizzato in maniera improvvida; e ciò anche perché nel capitale di TIM, a differenza delle altre società telefoniche, la presenza di Cassa depositi e prestiti è al 10 per cento e quindi mi sarei aspettata che la golden power venisse applicata e la rete venisse considerata un'infrastruttura strategica.

Oggi approviamo la cornice fisica di quello che sarà il G7. A me piacerebbe un'interlocuzione, invece, sui contenuti che andremo a presentare al G7 e temo che in quell'occasione il nostro voto non sarà favorevole, perché è bastato questo esempio, relativo alla rete, per dimostrare come a parole i sovranisti siano bravissimi a far campagna elettorale ma, una volta andati al Governo, svendano il Paese peggio degli altri Governi. (Applausi).

FLORIDIA Aurora (Misto-AVS). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FLORIDIA Aurora (Misto-AVS). Signora Presidente, colleghe e colleghi, il decreto-legge oggi in discussione, recante disposizioni per la realizzazione di interventi infrastrutturali connessi con la Presidenza italiana del G7, si avvale per l'ennesima volta della logica emergenziale utilizzata impropriamente dal Governo Meloni anche in questa occasione, nella quale è impegnato a confrontarsi su temi cruciali con i leader dei Paesi che si riuniranno in Puglia dal 13 al 15 giugno prossimo.

Nel provvedimento si legge che il regime derogatorio con cui si intendono gestire i lavori connessi all'organizzazione di questo incontro e delle successive riunioni ministeriali che si terranno in varie località italiane sino alla fine dell'anno è giustificato dalle strette tempistiche di realizzazione; tempistiche indubbiamente strette oggi, ma solo perché si è deciso di non fare niente ieri. La Presidenza del G7 ruota, infatti, di anno in anno; quella assunta dall'Italia non è capitata improvvisamente tra capo e collo, ma è ben nota già a partire dall'anno scorso. Ricordo alle colleghe e ai colleghi della maggioranza che l'annuncio del luogo che ospiterà il Vertice è stato dato dalla stessa premier Meloni già dallo scorso maggio. Arrivare a marzo di quest'anno, a soli due mesi dall'evento di giugno, per discutere gli interventi infrastrutturali e decretare d'urgenza per il G7 è semplicemente scandaloso: è un segnale evidente che anche in questa occasione l'Esecutivo manca di una puntuale e competente programmazione dei lavori, operando in un'ottica del fare tutto all'ultimo momento, tanto siamo nel Paese open alle deroghe nel quale le mille eccezioni non confermano la regola, ma vanno bensì ad annacquarla, ad annegarla e a negarla. Così, anche il decreto-legge in esame non rappresenta uno splendido e memorabile esercizio di buona politica da parte del Governo Meloni, che tutto fa tranne che orientarsi verso una modalità operativa più consona alle sfide da affrontare oggi e per il futuro del Paese; modalità che richiede sicuramente una transizione di mentalità, data anche dall'agire per tempo e non fuori tempo. Ciò vale per la transizione ecologica, per quella energetica, per il contrasto al dissesto idrogeologico, per la mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, eccetera. Agire per tempo è ancora possibile e, quindi, invito il Governo a un deciso cambio di rotta.

Tornando al provvedimento in esame, con lo stanziamento di 18 milioni di euro, il decreto-legge affida a un commissario straordinario il compito di procedere all'urgente realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi relativi al G7; anche in questo caso l'ennesimo commissario straordinario - e io pago, come diceva già Totò - i cui costi graveranno sulle casse dello Stato e quindi sui cittadini. Abbiamo ormai perso il conto delle nomine di commissari da inizio legislatura, tanto che ci si chiede come sia possibile districarsi in questa giungla amministrativa, come viene monitorato il loro lavoro e se veramente sono funzionali al compito loro ascritto. È evidente che questo Governo, oltre che amare le deroghe, fa anche uso e abuso di personalità tuttofare incaricate di guidare in fretta e furia procedimenti altamente delicati come quelli relativi all'affidamento degli appalti, nominati per svariate emergenze - che emergenze non sono - dall'inizio della legislatura. È questo, probabilmente, il nodo più spinoso del provvedimento in discussione.

L'articolo 1 prevede che, per l'aggiudicazione di appalti relativi a lavori, servizi e forniture, si faccia ricorso o alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara, in deroga rispetto alle soglie di rilevanza previste dal diritto europeo, o all'affidamento diretto, anche senza la consultazione di più operatori economici; tutto ciò esigendo che l'esecuzione dei contratti avvenga prima della stipula e applicando, per quanto attiene alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle disposizioni del codice delle leggi antimafia, la norma semplificatoria adottata nel contesto emergenziale della pandemia, che prevede il solo rilascio dell'informativa liberatoria provvisoria a garanzia delle verifiche antimafia e del rispetto dei protocolli di legalità nell'esecuzione dei contratti. Peccato che la pandemia sia finita, e non invece questa politica e questa pratica emergenziale trascinate ormai anche per la gestione di un evento internazionale. Queste sono disposizioni derogatorie insostenibili e incomprensibili, che aprono di fatto un varco alle infiltrazioni criminali nella scelta delle società appaltanti; decisione ancora più grave se si pensa che tale deroga è estesa a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, in modo totalmente indefinito anche nella fase di affidamento e di esecuzione dei lavori.

Ricordo, a questo proposito, che persino il Comitato per la legislazione della Camera si è espresso in maniera critica su questo punto, segnalando l'opportunità e l'onere del legislatore di circoscrivere meglio i limiti di tale deroga. Insomma, un "libera tutti" francamente non comprensibile che, invece di rafforzare il rispetto dei principi di affidabilità, trasparenza e sostenibilità, anche ambientale, dei lavori, definiti normalmente dal nostro codice degli appalti e dalla normativa europea, punta unicamente al risultato di facciata, bypassando la verifica del rispetto di ogni presidio di legalità. Da qui il nostro lavoro emendativo, con cui abbiamo cercato di ammorbidire l'approccio proposto, naturalmente non accettato.

È imbarazzante constatare che, a fronte dei temi che verranno trattati nell'ambito dei lavori del G7, manchi in questo provvedimento una visione che contempli il rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici dell'esecuzione delle opere. Così come è imbarazzante che la Presidenza italiana ponga all'ordine del giorno argomenti come il cambiamento climatico e il nesso clima-energia, rispetto ai quali il G7 ha la responsabilità e il dovere di individuare, insieme ai suoi partner globali, soluzioni innovative, per poi trascurarli totalmente nella realizzazione delle strutture che ospiteranno i dibattiti, rischiando di fare una vera figuraccia a livello internazionale.

È un comportamento incoerente e inconsulto, che non dobbiamo né possiamo accettare. Anche per questo abbiamo proposto degli emendamenti che stabiliscono il rispetto dei criteri minimi ambientali inseriti nella strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e individuati dal piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione, la cui efficacia è garantita dallo stesso codice degli appalti.

Inoltre, al fine di orientare gli interventi infrastrutturali del G7 al rispetto dei criteri ambientali, abbiamo proposto di utilizzare l'indicatore del carbon footprint, ossia del calcolo delle emissioni dirette e indirette delle opere, come criterio di scelta nell'aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, sull'esempio di quanto fatto dalla Presidenza tedesca che, nell'anno 2022, ha organizzato il G7 a Schloss Elmau in Baviera.

Adottando un programma organizzativo improntato alla sostenibilità e all'abbattimento delle emissioni connesse allo svolgimento degli eventi, la Presidenza tedesca ha garantito il rispetto di specifici standard ambientali nell'organizzazione degli incontri, dando un importante segnale di coerenza anche rispetto alle decisioni politiche adottate in materia di clima e ambiente in quella sede.

È un segnale che il Governo Meloni non vuole dare. Sebbene l'Italia sia perfettamente in grado di garantire gli stessi standard in questa importantissima occasione di dialogo e confronto con i Capi di Stato e di Governo di sette Paesi tra i più avanzati e industrializzati al mondo, è evidente che l'Esecutivo Meloni non intenda organizzare il G7 nel rispetto di tali criteri minimi ambientali.

Peccato che non abbia intenzione di dimostrare che anche le infrastrutture che ospiteranno le delegazioni possono essere perfettamente in grado di rispettare gli stessi criteri di sostenibilità ambientale che i Paesi del G7 si impegneranno a perseguire nella loro attività politica e legislativa.

Un'altra occasione sprecata, un altro evento di facciata. Perciò questo provvedimento va in una direzione totalmente opposta rispetto a quella da noi proposta e, quindi, noi dell'Alleanza Verdi e Sinistra dichiariamo il nostro voto contrario. (Applausi).

DAMIANI (FI-BP-PPE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DAMIANI (FI-BP-PPE). Signor Presidente, rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, innanzitutto ringrazio il relatore. Signor Presidente, mi rivolgo a lei per fare una premessa, perché poi vorrei, anche con una certa emozione, parlare del G7 che si terrà nelle prossime settimane - siamo quasi arrivati alle porte di giugno - in Puglia, che è la mia terra, la mia Regione, dove vivo e dove sono nato. Vorrei parlare degli aspetti oggi importanti del territorio della Puglia e di quello che ci sarà nelle prossime settimane in Puglia. Si tratta di un evento non solo pugliese, ma anche nazionale e internazionale.

Signor Presidente, mi rivolgo a lei, perché ascoltare oggi in quest'Aula delle polemiche su un evento che avviene in un momento delicato per il Paese e a livello internazionale e mondiale - polemiche sulle procedure d'urgenza che oggi si devono attuare per poter mettere in sicurezza i luoghi sensibili, perché ci saranno le sette potenze mondiali e i sette leader sul nostro territorio in Italia - ritengo sia sterile. Da italiani abbiamo invece la necessità di esaltare questo appuntamento, perché darà lustro al nostro Paese, metterà al centro del mondo l'Italia e in questo caso - permettetemi di sottolinearlo - anche il mio territorio, la mia Puglia. Ecco perché dico che non capisco le polemiche sugli affidamenti diretti, che saranno fatti anche attraverso gli accordi quadro che esistono già oggi, ad esempio con l'ANAS. Non vedo nessuno scandalo e non capisco perché scandalizzarci davanti a procedure d'urgenza che forse possono essere utili nel nostro Paese per fare sempre più e migliori opere pubbliche.

Come dicevo, si tratta di un appuntamento importante. Proprio perché bisogna essere impeccabili, bisogna eseguire con urgenza delle procedure importanti. Ribadisco che tale appuntamento cade in un momento particolare per il nostro Paese, con tutto quello che sta succedendo alle porte dell'Italia, nell'area del Mediterraneo e dei Balcani, e con il conflitto russo-ucraino alle porte dell'Europa. Quindi, è un momento sicuramente delicato.

Rifacendomi anche a dichiarazioni rese qualche settimana fa dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, faccio presente che la Puglia oggi, per il suo territorio, la sua cultura, le sue radici e il ponte che da sempre ha rappresentato negli anni tra Occidente e Oriente, è il luogo che si presta meglio ad ospitare l'evento. Ringrazio quindi il Governo per questa scelta e soprattutto per il lustro. Si tratta di un territorio che - come dicevo - si affaccia e fa da ponte verso i Balcani, verso l'Oriente e soprattutto verso il Nord dell'Africa, che in questo momento svolge anche un ruolo cruciale.

È pertanto fondamentale mettere in sicurezza i luoghi più sensibili, partendo dagli aeroporti, perché attraverso di essi arriveranno i leader. Vi è quindi la necessità di mettere in sicurezza i due scali pugliesi più importanti, ossia Bari e Brindisi. Dovrebbero arrivare quasi in contemporanea circa 5.000 persone, considerati tutti gli staff presenti, nonché 2.000 giornalisti. Bisogna dunque massimizzare al meglio le risorse messe a disposizione per sistemare quei luoghi: si tratta di circa 20 milioni di euro per l'allargamento delle aree esterne, il potenziamento delle control room e della security, i varchi o le aree esterne dei terminal, l'implementazione delle reti.

Tutti gli interventi hanno già un livello di progettazione esecutiva e sono già pronti per la realizzazione. Sono interventi già messi in campo dalle autorità del territorio e vorrei anche sottolinearne l'importanza, perché sono permanenti e dunque restano sul nostro territorio, valorizzandolo. Ricordo che soprattutto i due aeroporti di Bari e di Brindisi negli ultimi tempi hanno registrato flussi in aumento di passeggeri: nell'ultimo anno sono transitati nel 2023 circa 10 milioni di passeggeri, con un incremento rispetto all'anno precedente del 16,5 per cento. Tali aeroporti funzionano bene e, grazie oggi agli ulteriori interventi, funzioneranno ancora meglio in futuro, e non soltanto per la Puglia, ma anche per l'Italia tutta.

Come dicevo, la Puglia che si affaccia sui Balcani può svolgere un ruolo internazionale molto importante. È la Puglia del turismo e dell'agroalimentare che conosciamo, e non solo. Ecco perché il G7 è un'opportunità italiana e per il territorio e sminuirlo con polemiche sterili non serve a nulla, perché c'è un altro territorio che fa aerospazio nel nostro Paese, in Puglia, ed è a Grottaglie. A Grottaglie atterrerà l'Air Force One ed eventi internazionali si terranno in quel territorio, proprio per candidarlo ad ospitare anche altri eventi, come i cosiddetti voli suborbitali. Anche l'Europa ambisce a questo tipo di strutture tecnologiche e oggi in Puglia, a Grottaglie, ci sono. Quindi, ci saranno eventi di richiamo internazionale, uno dei quali si chiamerà "spazioporto italiano": un'importante evento, una vetrina mondiale per il nostro territorio e le peculiarità della nostra Puglia; un'occasione storica per tutta la Puglia, per il Sud, per mostrare al mondo intero le capacità e le potenzialità enormi del territorio.

È proprio a questo che mira il decreto-legge al nostro esame, perché il provvedimento che oggi approviamo disciplina la nomina e i poteri del commissario straordinario che deve realizzare gli interventi infrastrutturali e soprattutto manutentivi. La scelta di affidare tali interventi a un commissario è funzionale alla celerità degli interventi che devono essere messi in campo e quindi è un banco di prova importante. Ci saranno delle gare veloci, che utilizzeranno già - come dicevo - degli accordi quadro; ci saranno tutte ragioni d'urgenza e ci sarà anche la disponibilità delle amministrazioni del territorio, che supporteranno il commissario; per quanto riguarda poi le reti infrastrutturali e stradali, ci sarà la collaborazione di ANAS. Per la realizzazione di questi interventi si procederà in deroga alle disposizioni di legge: questo è importante. Vengono stanziati con il decreto-legge 18 milioni di euro che serviranno come spesa per gli interventi.

Un aspetto ulteriore che vorrei evidenziare riguarda le ricadute infrastrutturali dei lavori necessari a supportare l'evento, che sono stati concertati con le realtà locali. Quindi, oltre al supporto tecnico-amministrativo delle amministrazioni, ci sarà anche il supporto lavorativo delle maestranze del territorio: questo è importante e produrrà sicuramente delle ricadute su tutto il nostro territorio.

Ecco perché abbiamo lavorato soprattutto alla Camera dei deputati, perché questo decreto-legge sconta tutto il primo passaggio alla Camera. Il Gruppo Forza Italia ha lavorato alacremente proprio per apportare dei contributi, come sempre facciamo su tutti i provvedimenti, e i contributi sono volti anche a tenere conto delle realtà del territorio pugliese e della possibilità di lavorare con il nostro territorio. Saranno a disposizione anche le autorità portuali del territorio della nostra Puglia, che daranno un contributo, così come tutte le autorità oggi presenti in Puglia.

Si tratta di un provvedimento al quale abbiamo lavorato tutti quanti con grande attenzione. Lo abbiamo fatto anche migliorandolo, come Gruppo Forza Italia. Io lo faccio anche - consentitemi - con grande partecipazione emotiva, perché è un evento importante che dà lustro sicuramente a tutta l'Italia, sicuramente al nostro Paese, che sarà centrale in quei giorni a livello mondiale e poi - come dicevo - anche e soprattutto per la mia amata Puglia.

È per questo che annuncio il voto favorevole del Gruppo Forza Italia. (Applausi).

Saluto ad una rappresentanza di studenti

PRESIDENTE. Saluto a nome dell'Assemblea i docenti e gli studenti del Liceo scientifico «Santi Savarino» di Partinico, in provincia di Palermo, che stanno assistendo ai nostri lavori. (Applausi).

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1056 (ore 17,54)

SIRONI (M5S). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SIRONI (M5S). Signor Presidente, nel preannunciare il voto sfavorevole del MoVimento 5 Stelle, vorrei osservare al collega che mi ha preceduto che non è nostra intenzione sminuire l'evento del G7 in sé. La nostra critica è rivolta alle modalità e alle tempistiche con cui questa maggioranza e questo Governo stanno gestendo un evento di cotanto rilievo e importanza internazionale.

Mi piace citare le parole della presidente Meloni: abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle e vogliamo onorare questo impegno al massimo delle nostre possibilità. Siamo a metà marzo: l'evento si svolgerà i primi di giugno e il massimo delle nostre possibilità è avere due mesi per organizzare un evento così importante, per spendere 18 milioni di euro, oltre ai 50.000 euro previsti per il commissario straordinario. In poco più di due mesi, quindi, bisognerà mettere in piedi tutto. Si lavora in emergenza. Un detto popolare recita che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi e di solito c'è da fidarsi dei detti popolari.

Si ricorre quindi a un commissario straordinario e alle deroghe. Chiaramente, per poter lavorare in velocità, occorre eliminare tutti gli ostacoli che potrebbero frapporsi tra noi e il raggiungimento di questi obiettivi che, tra l'altro, ancora non si capisce bene quali siano. Saltano allora i bandi di gara, saltano le garanzie sugli appalti, si fanno appalti a cascata senza garanzie di tutela della sicurezza dei lavoratori. Saltano anche i bandi per gli appalti sopra i circa 5 milioni di euro della soglia europea. Niente sicurezza sul lavoro, e speriamo che Dio gliela mandi buona. L'impatto ambientale non è preso in considerazione. Per quanto riguarda l'antimafia, è stata respinta l'applicazione del Piano nazionale per l'anticorruzione. Ci si muove quindi nell'ottica della velocizzazione. Vietato fare qualsiasi proposta per non appesantire, non infastidite il manovratore. Solo che - ahimè - senza le garanzie e derogando a tutte le tutele, rischiamo, come al solito, di creare danni anziché benefici. (Applausi).

Sono state chiaramente respinte anche le misure contenute negli ordini del giorno: l'auspicio che venissero presi in considerazione i criteri minimi ambientali, la carbon neutrality, la valutazione di quello che resterà sul territorio in conseguenza di questi interventi (per esempio in termini di impronta di carbonio, idrica o ecologica). Conosciamo i tempi in cui viviamo e sappiamo che bisogna prestare attenzione a tutte le modifiche che vengono apportate al territorio nell'ottica della prevenzione del dissesto idrogeologico e di tutto quello che tali interventi possono comportare.

Poteva essere questa un'occasione, una vetrina per adottare soluzioni innovative, nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi del green deal, del risparmio energetico, dell'utilizzo di fonti rinnovabili, dell'incremento della cura del verde e della digitalizzazione. È chiaro che il territorio che accoglie un evento del genere dovrebbe essere preparato in questa direzione per rappresentare il fatto che l'Italia c'è, e che l'Italia pensa e lavora per il raggiungimento di questi obiettivi.

Per il momento però non si sa nulla. Tutti i nostri emendamenti, le nostre osservazioni e i nostri contributi non sono stati presi in considerazione. Non appesantire, avanti così e buona fortuna all'Italia.

Mi auguro solo che in questa occasione internazionale in cui si svolgerà questa vetrina non si venga a ripetere l'increscioso episodio di cui sono stati protagonisti la nostra Presidente del Consiglio e il presidente Biden, in occasione di una visita alla Casa Bianca della presidente Meloni. Mi riferisco a quel bacetto sul testolino del nostro Presidente del Consiglio, quel bacetto paternalistico, ma soprattutto alla reazione del nostro Presidente del Consiglio, che ha abbassato lo sguardo e ha fatto un sorrisino imbarazzato. Da madre, da donna e da italiana, mi permetto di osservare che una donna in quella situazione avrebbe ben potuto fare un passo indietro, recuperare le distanze fisiche e mediatiche, allungare il braccio con una mano aperta in cerca di una stretta di mano (Applausi), di una vigorosa stretta di mano. Quel gesto e quella reazione sono infatti sintomo di una fragilità estrema. Il nostro Presidente del Consiglio dovrebbe sapere che, per guadagnarsi i virtuali attributi, non basta declinarsi al maschile: bisogna anche comportarsi in modo da ottenere il rispetto e garantire agli italiani la dignità. (Applausi).

Mi auguro quindi che anche l'aspetto infrastrutturale, mediatico e mentale venga recuperato in questa occasione. Ribadisco pertanto il voto contrario del mio Gruppo al provvedimento in esame. (Applausi).

POTENTI (LSP-PSd'Az). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

POTENTI (LSP-PSd'Az). Signor Presidente, intervengo in dichiarazione di voto per il Gruppo Lega-Salvini Premier e lo faccio con grande orgoglio, perché ci accingiamo ad approvare un testo che per la settima volta afferisce in qualche modo alla posizione dell'Italia alla Presidenza del G7.

Questo è inevitabilmente un momento storico in cui l'Italia si trova ad ospitare i rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, in un momento particolarmente delicato della storia globale. Si parlerà delle guerre in corso, ma anche di questioni migratorie e sarà all'attenzione dei lavori del G7 anche il tema dell'intelligenza artificiale. Proprio il prossimo 15 marzo saranno a Trento per la riunione ministeriale su industria e tecnologia i Ministri dei sette Paesi più industrializzati del mondo, fra i quali - è bene ricordarlo - dal 1997 al 2013 c'è stata anche la Federazione Russa, a titolo semplicemente diplomatico e in qualche momento a qualcuno probabilmente faceva comodo.

Si tratta di un grande evento e, come è consuetudine fare per tutti gli eventi nei quali si ospitano delle personalità importanti - come si fa anche nelle abitazioni private quando si ricevono degli ospiti - bisogna cercare di accoglierle nella maniera più educata, elegante e, in questo caso, più istituzionale possibile. Mi genera qualche meraviglia, quindi, tutta l'attenzione verso la nomina di un commissario e verso la necessità di portare a termine alcune semplici opere. È giusto ricordarne la natura, perché qui sembra che stiamo parlando di una rivoluzione copernicana, mentre stiamo parlando della messa in sicurezza di 147 chilometri complessivi su varie arterie suddivise fra strade comunali, provinciali e statali; stiamo parlando della realizzazione di elisuperfici che completano e saturano le proposte infrastrutturali per accogliere i nostri ospiti.

Nessuno ha parlato, invece, delle grandi attività che dovranno svolgere anche le amministrazioni locali, perché - poco fa ho citato, ad esempio, Trento - dovranno rivoluzionare il traffico urbano, gestire delle zone rosse insieme alle questure e alle prefetture; ci si sta quindi preparando perché durante tutto il 2024 dovremo cercare di gestire al meglio incontri relazionali che ci vedranno capofila di questa struttura che non ha un'organizzazione permanente e che naturalmente vede la Nazione che presiede questo consesso ospitare i lavori e i Capi di Stato e di Governo.

Fra i vari appuntamenti ce n'è uno in particolare che genera in me molta emozione e sono lieto che si possano spendere anche i pochi soldi velocemente con un commissario. Uno degli eventi più importanti - mi sia permesso - è quello che si terrà i giorni 14, 15 e 16 ottobre che - grazie al ministro Alessandra Locatelli che per prima ha proposto una serie di giornate dedicate alla disabilità nella sede del G7 - vedrà per la prima volta i sette grandi sedersi a un tavolo nella Regione Umbria. Mi sembra peraltro che i lavori partiranno proprio dalla città di Assisi, portando anche grande rispetto per quella figura che tutti noi, nei nostri cuori e nelle nostre parrocchie, siamo spesso vocati a ricordare con una preghiera. Proprio nella città di san Francesco si inizierà a parlare di strategie e di impegni per contrastare le discriminazioni e garantire alle persone disabili pieno diritto alla partecipazione civile, sociale e politica.

Ringrazio quindi il ministro Locatelli e tutti gli altri Ministri che si faranno parte attiva per organizzare degli eventi similari. Questo in particolare, però, è molto più importante perché indica che gli altri partner hanno voluto accettare, nell'ambito dei rapporti relazionali, anche una particolare attenzione verso quel tema tanto caro a molte famiglie, a molte associazioni, ovvero quello delle disabilità che i Paesi più sviluppati, più industrializzati, non possono certo trascurare.

Concludo quindi il mio intervento rigettando ai destinatari quelle terminologie che ho sentito utilizzare: svendita del Paese, gestione scorretta degli appalti, piani che sarebbero stati velocemente raffazzonati per tamponare esigenze che potevano essere tranquillamente gestite in via ordinaria. Beh, non è così, e lo ripeto: ci sono opere infrastrutturali da sistemare - buono per quelle comunità che se le ritroveranno ristrutturate - così come accade per tanti altri eventi - come le Olimpiadi invernali, di cui oggi parlavamo anche in 8a Commissione - in occasione dei quali siamo tenuti a garantire la sicurezza, il decoro e l'immagine del nostro Paese e a dimostrare che, quando qualcuno viene a casa nostra, siamo degnamente in grado di ospitarlo facendo trovare un ambiente accogliente, un caminetto acceso, un piatto di minestra sul tavolo e magari un po' di pulito intorno. Si tratta solo di questo: si chiamano educazione e cultura dell'accoglienza. Visto che di accoglienza ci parlano sempre molto i nostri amici della sinistra, stavolta diamo dimostrazione di essere veramente molto accoglienti, naturalmente con chi bussa alle nostre porte in maniera altrettanto educata. (Applausi).

IRTO (PD-IDP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

IRTO (PD-IDP). Signora Presidente, colleghi, rappresentanti del Governo, ancora una volta il Parlamento viene pressoché escluso dalla conversione in legge di un decreto-legge. Rispetto agli altri, questa volta il provvedimento riguarda gli interventi infrastrutturali per la settima Presidenza italiana del G7 che cade in un periodo complesso, di gravi tensioni internazionali e di grandi sfide per il Paese e per l'Europa: dall'energia alla transizione verde, dall'intelligenza artificiale all'autonomia strategica dell'industria europea.

L'Italia si prepara a ospitare gli eventi del G7, anzitutto il Vertice di Fasano del prossimo giugno. Tuttavia, al Parlamento non è stato concesso né il tempo né il modo di collaborare attivamente, di partecipare alla predisposizione delle norme per le relative misure infrastrutturali. La Camera ha già approvato il provvedimento, mentre questo ramo del Parlamento ne ha potuto vedere il testo solo per qualche ora in Commissione e poi in Aula. La Camera peraltro lo ha potuto modificare solamente in maniera lieve, e cioè introducendo una norma che di fatto può rallentare ma non limitare la procedura negoziata in relazione all'affidamento degli appalti per gli interventi connessi al G7.

Insomma, ancora una volta c'è un errore marchiano del Governo, anzitutto di metodo: in pratica, l'Esecutivo pone stretti confini all'azione di controllo e alla proposta del Parlamento, e ciò in un ambito di estremo rilievo, come se nulla avessero insegnato gli sprechi enormi per il G7 del 2009. Guarda caso - forse è solo un caso, anche se non credo - al Governo allora c'era sempre il centrodestra e a distanza di quindici anni rimane identico a se stesso, sia per i rapporti con il Parlamento sia per la gestione degli eventi che ci espongono e ci impegnano a livello internazionale.

Stavolta, però, la Presidenza italiana del G7 è un appuntamento ancora più importante, dati i conflitti internazionali, i cambiamenti, gli equilibri politici ed economici nello scenario internazionale. L'Italia ha, dunque, un'opportunità unica per riaffermarsi sul palcoscenico internazionale che però il Governo sottovaluta, anche alla luce delle criticità amministrative e finanziarie contenute in questo decreto-legge relativo alla gestione dei preparativi del G7. Desta forte preoccupazione la scelta di affidare la gestione degli interventi infrastrutturali a un commissario straordinario, centralizzando ancora le decisioni. Questa scelta, che peraltro è l'ennesima di una lunga serie, esclude concretamente dai processi decisionali il Parlamento, ma anche e soprattutto le amministrazioni locali e gli enti territoriali, che invece hanno conoscenza diretta delle esigenze e delle priorità del territorio.

Ogni territorio deve avere voce in capitolo nelle decisioni che lo riguardano direttamente. Ma il centrodestra non lo ammette: non vuole e non è disposto ad accettarlo, come abbiamo visto sulle questioni molto delicate, come per il tema dell'energia.

Inoltre, stando a questo decreto, la procedura negoziata, cioè senza bandi per l'affidamento degli appalti, solleva seri dubbi sulla trasparenza e la competitività del processo, aumentando il rischio di favoritismi e di inefficienze. Ritengo particolarmente grave e preoccupante - come è stato sollevato dal collega Basso in discussione generale - la deroga alla normativa antimafia che potrebbe compromettere l'integrità delle procedure di assegnazione e realizzazione degli interventi. (Applausi). E tutto questo non si può giustificare con la velocità o con l'urgenza. Che il G7 si sarebbe tenuto dove si è scelto di farlo, cioè in Puglia, lo sappiamo da più di un anno. Quindi l'urgenza, di fatto, non c'è.

Anche le questioni finanziarie non sono irrilevanti. L'importo stanziato di 18 milioni di euro solleva interrogativi sulla sua adeguata distribuzione e sulla reale necessità di alcuni investimenti, come le due elisuperfici. Che utilità avranno nel lungo periodo nei luoghi dove sono state pensate, per le comunità locali?

La mancanza di coinvolgimento e trasparenza è il vero aspetto critico. L'opposizione - in particolare noi del Partito Democratico - aveva fatto delle proposte emendative, specialmente in merito alle white list, per garantire la trasparenza e l'affidabilità delle imprese coinvolte. Questa chiusura al dialogo è ancora una volta emblematica e conferma che il Governo vuole agire da solo, sempre da solo, tenendo a distanza il Parlamento e i territori.

Di fronte alle criticità di questo decreto avevamo proposto degli emendamenti volti ad aumentare le risorse disponibili, a valorizzare il patrimonio pubblico, a prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, a controllare meglio i fornitori scelti, a potenziare le infrastrutture utili della Puglia.

Se non bastasse, però, abbiamo presentato ordini del giorno per garantire trasparenza, tutela della concorrenza e l'impiego di risorse pubbliche a esclusivo beneficio della collettività. Ancora, abbiamo chiesto che i grandi eventi di rilevanza internazionale vengano tenuti nelle strutture pubbliche. Però, anche se noi abbiamo fatto tutto questo, poco si realizza, quando dall'altra parte manca l'interlocutore che anche in politica estera mostra superficialità e ambiguità smisurate.

Il Governo avrebbe dovuto riconsiderare il suo approccio rispetto all'organizzazione della Presidenza italiana del G7, promuovendo ampie trasparenze e il coinvolgimento degli amministratori locali. Si dovrebbe lavorare insieme per l'Italia, affinché sia leader in Europa e nel mondo. Il Governo, però, è sordo su tutto. Insomma, si tratti di G7, si tratti di qualunque lavoro pubblico in Italia, per voi non cambia, come per il codice degli appalti, che prima ostinatamente avete cercato di difendere e poi, con un colpo di penna, in questo decreto avete cancellato.

La verità e la storia degli ultimi due anni, quasi due anni di Governo, dimostrano che siete totalmente allergici alla condivisione e alla trasparenza. Anche per questo, noi votiamo no a questo provvedimento. (Applausi).

MELCHIORRE (FdI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MELCHIORRE (FdI). Signor Presidente, signori del Governo, colleghi senatori, è con grande gioia che mi accingo a fare la mia dichiarazione di voto su questo provvedimento che per noi pugliesi - e mi rivolgo al presidente Boccia, anche lui pugliese - significa tante cose insieme: significa potenziamento della rete stradale e dei sistemi di trasporto, nuove infrastrutture informatiche, opere di sicurezza, promozione turistica, sviluppo delle imprese locali, valorizzazione del patrimonio artistico, storico e paesaggistico, visibilità internazionale.

In Puglia, in quasi vent'anni di Governi regionali guidati dal centrosinistra, non si sono mai visti così tanti interventi tutti insieme, opere che avranno un impatto economico diretto e indiretto a lungo termine: un'eredità che lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti.

Ecco perché, presidente Boccia, da pugliese che vive nella sua Puglia, dove sono le mie radici, la mia famiglia, la mia attività politica, non posso che essere fiero che il G7 porti i grandi del mondo proprio nella mia Regione. (Applausi).

Un'occasione migliore non poteva capitare e di questo ringrazio il presidente Meloni, il rappresentante del Governo, il relatore Gianni Rosa, esempio di laboriosità oggettiva. (Applausi).

Quell'immagine stilizzata di un ulivo secolare, scelto quale logo della Presidenza italiana del G7, farà il giro del mondo. È l'ulivo pugliese che interpreta il nostro spirito: abbiamo radici profonde, ancorate nella tradizione, e fronde rigogliose proiettate nel futuro verso le sfide globali; lo stesso ulivo (Applausi) che ho in mano e che arriva direttamente dalla mia terra. La scelta strategica della Puglia denota, dunque, quella straordinaria e quotidiana attenzione che questo Governo ha per il Mezzogiorno.

Tante bugie sono state dette in questi mesi. L'opposizione strumentalizza qualsiasi provvedimento, qualsiasi iniziativa. Perfino un post o un video sui social diventa oggetto di critica o di interrogazioni parlamentari. Per non parlare di quello che si è detto sull'autonomia differenziata che, visti gli strafalcioni scritti e detti da gran parte delle opposizioni, moltissimi hanno commentato senza finire di leggere neanche l'articolo 1. (Applausi).

Credo che si possa affermare con granitica certezza che il Governo Meloni stia dando seguito e concretezza alle idee per cui i cittadini ci hanno votato, rendendoci il primo partito in Italia. Per questo ringrazio e saluto i colleghi Sigismondi e Liris, che sono stati interpreti della vittoria di qualche ora fa in Abruzzo. (Applausi).

Vorrei ricordare a questa Assemblea che proprio nel giorno in cui il Presidente del Consiglio ha chiesto la fiducia a questo Parlamento, ha ribadito, tra le altre cose, l'impegno determinato del Governo a sostenere le Regioni del Sud, un Sud visto non più come un problema, ma come un'occasione di sviluppo per tutta la Nazione.

Oggi, con l'approvazione del decreto-legge per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la Presidenza italiana del G7, dimostriamo di andare concretamente verso quella direzione. Le infrastrutture sono un punto focale del decreto: è infatti previsto un piano strutturale in grado non solo di soddisfare le esigenze immediate del summit, ma anche di lasciare un'eredità positiva e senza precedenti nel nostro territorio.

Questo provvedimento si iscrive in un quadro di preparativi che va oltre l'aspetto infrastrutturale, contemplando anche la promozione dell'immagine dell'Italia nel mondo, sottolineando il suo ruolo di Paese ospitante a livello diplomatico e culturale.

La Puglia è pronta a dimostrare ancora una volta di essere il crocevia ideale e naturale per un dialogo internazionale e a offrire l'accoglienza e l'eccellenza tutte italiane. (Applausi). Questa non può che ritenersi una sfida, un'opportunità, un'occasione che dovrebbe riguardare tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. È un impegno e, ritengo, anche una responsabilità di tutti che riguarda il bene della nostra Nazione, il mondo dell'economia, del lavoro, del sindacato, delle imprese, delle associazioni di categoria, del terzo settore, del sociale. Chiunque si occupi della cosa pubblica dovrebbe tifare per il Governo; dovrebbe tifare per una riuscita impeccabile del meeting mondiale; dovrebbe tifare per l'Italia. (Applausi). Come quando gioca la nazionale di calcio, non possiamo e non dobbiamo essere divisi su questo, perché puntiamo - lo dovremmo fare tutti - allo stesso obiettivo.

L'Italia finalmente torna ad essere protagonista. È un'occasione per rimettere in primo piano la strategicità del mar Mediterraneo.

Questo Governo ha dovuto fare i conti con un contesto internazionale problematico e sfidante, con una complessa situazione economica, con margini di bilancio limitati e con l'esigenza di garantire la coerenza - dico «coerenza», parola quest'ultima non sempre cara a tutti - che ha confermato una solida e centrale collocazione internazionale del nostro Paese.

L'Italia torna a parlare e soprattutto a far sentire la propria voce. Torna al centro dell'Unione europea su moltissimi temi, come la gestione dei flussi migratori, puntando sul tema del rafforzamento delle frontiere esterne e sulla collaborazione con i Paesi terzi. Gli accordi con la Tunisia e l'Albania, seppur diversi per contenuti e finalità, sono la testimonianza di questo approccio. Il Piano Mattei - ringrazio il senatore Rosa - è un ambizioso progetto, è la fotografia nitida della speciale attenzione che si è voluta dedicare al tema dei rapporti con l'Africa, un continente che noi consideriamo importante per la straordinaria potenzialità in termini di risorse energetiche e di materie prime, ma anche come partner con cui cooperare.

Finalmente l'Italia torna protagonista in Europa e nel mondo. La Puglia sarà all'altezza di questa sfida, con l'invito a tutte le forze politiche e ai rappresentanti istituzionali del territorio di fare squadra - ripeto: fare squadra - mettendo da parte steccati ideologici e preconcetti, per dimostrare che la Regione Puglia e la nostra Italia hanno le capacità e le risorse per guidare il G7 e affrontare le sfide che il mondo ci impone.

Con questo provvedimento il Governo Meloni ha dato alla Puglia un'ala di riserva. Parafrasando una celebre preghiera di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, con questa seconda ala la nostra Regione è pronta a spiccare il volo con orgoglio e determinazione.

Per tutti questi motivi, con gioia e soddisfazione, esprimo il voto favorevole del Gruppo Fratelli d'Italia. (Applausi).

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo del disegno di legge, composto del solo articolo 1.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

Commemorazione di Franco Basaglia nel centenario della nascita

PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che gli interventi sulla commemorazione del dottor Franco Basaglia in occasione del centenario dalla nascita siano di tre minuti ciascuno.

GUIDI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUIDI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Signora Presidente, onorevoli colleghi, come spesso mi accade quando parlo di qualcuno che a livello terrestre non c'è più, ma che è in noi tutti, nelle nostre anime e nei nostri comportamenti, facendo un po' parte del mio carattere, esprimo pensieri che condivido e - come disse Woody Allen - pensieri che non condivido: la tristezza e la malinconia di non avere più un maestro di tal fatta; la gioia o, meglio, la serenità di vedere affermate in maniera concreta le sue, le nostre battaglie per far diventare la persona con sofferenza mentale una persona al centro dei nostri interessi e non l'oggetto da sorvegliare e punire (soprattutto le donne) nelle fosse dei serpenti di allora, nei manicomi, che sono stati tanto, tantissimo la vergogna dei nostri tempi, ma che ci hanno fatto anche provare l'orgoglio di averli almeno superati grazie alla legge n. 180 del 1978.

Superarli in concreto è una strada molto ripida, soprattutto nella nostra mentalità che tende a costruire ancora steccati, sbarre e letti di contenzione anzitutto psicologici.

Franco Basaglia con dolcezza, con cultura, con professionalità ci ha condotto tutti, infermieri psichiatrici, medici, familiari di persone con sofferenza mentale, a fare una battaglia di civiltà: chiudere gli ospedali psichiatrici.

Mi permetto di parlare ancora per un minuto, Presidente, se me lo permette, perché la commozione mi rallenta non la parola, ma le idee.

Franco Basaglia è stato fermamente dolce. Io ci ho persino litigato affermando la mia voglia di dedicarmi... (Il microfono si disattiva automaticamente) ...con disabilità. Mi disse che non bisognava perdere tempo: bisognava prima chiudere i manicomi e poi si sarebbe fatto il resto. Il resto lo stiamo facendo adesso, celebrando in questa Aula sicuramente un grande tecnico, un politico, che non si è mai fatto affascinare dai partiti, ma che ha vinto assieme a noi, con dolcezza, una fase fondamentale, quella della chiusura dei manicomi. Il resto sta a noi: migliorare le leggi di salute mentale, dare ascolto - perché ce ne è ancora troppo poco - a chi esprime dolori dell'anima ed essere più tolleranti con noi stessi. Ognuno di noi può avere infatti dei momenti di sfasamento con la realtà... (Il microfono si disattiva automaticamente). ...ad accettarci. Grazie, Franco, con tutto il cuore. (Applausi).

SCALFAROTTO (IV-C-RE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SCALFAROTTO (IV-C-RE). Signor Presidente, è con una certa emozione che ricordo la figura di Franco Basaglia e mi lasci anche estendere il pensiero a sua moglie e sua compagna di tante battaglie, Franca Ongaro (Applausi), che è stata anche una nostra collega, essendo stata senatrice per due legislature.

Nel pochissimo tempo che ho a disposizione voglio dire sostanzialmente due cose per ricordarlo. La prima è che dobbiamo a Franco Basaglia la visione delle persone con malattia psichiatrica come persone e non come malattia. Lui ha teorizzato e praticato l'idea che quelle persone avessero la necessità di essere riconosciute in quanto tali, che fosse loro riconosciuta la dignità di persone e che parte della cura fosse partire proprio dal riconoscimento che la persona con una sofferenza psichiatrica non fosse un rifiuto della società, ma qualcuno da guardare con rispetto, con cura e con l'attenzione che riserviamo a tutte le persone; l'idea che l'elemento della sofferenza per la malattia psichiatrica non dovesse rendere la persona un oggetto e non dovesse scalfire in alcun modo la sua umanità e la sua dignità.

La seconda cosa che voglio dire è che la conseguenza del riconoscimento della persona con malattia psichiatrica in quanto tale, in quanto essere umano e non in quanto rifiuto, è che non potevano esistere discariche di rifiuti per persone con malattia psichiatrica, perché non erano rifiuti, appunto. E quindi la decisione coraggiosa fu di chiudere i manicomi - lo diceva bene prima il collega Guidi - nei quali c'era tanta gente che non aveva malattie psichiatriche, ma esprimeva una diversità, una marginalità, una non conformità e che in quanto tale veniva considerata degna di essere messa via.

Credo, però, che l'eredità di Franco Basaglia ci imponga di ricordare che ancora oggi esistono discariche di rifiuti umani, perché ancora oggi abbiamo luoghi come le carceri o i centri permanenti per il rimpatrio (CPR) dove ci sono persone che non dovrebbero essere lì, esattamente come i malati psichiatrici, o presunti tali, non dovevano essere nei manicomi. Ancora oggi abbiamo delle strutture che servono a risolvere un problema che la società non sa come risolvere diversamente. Se oggi, quindi, ricordiamo Franco Basaglia con sincerità, non possiamo non porci il problema di quelle strutture che oggi ricoprono il ruolo che avevano i manicomi prima dell'arrivo di Franco Basaglia. E dobbiamo interrogarci, dunque, su come gestiamo la marginalità e di quanto nell'altro guardiamo la persona e non il rifiuto umano. (Applausi).

DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Signor Presidente, circa cinquant'anni fa, prima della legge n. 180, gli ospedali psichiatrici erano ancora luoghi di reclusione, emarginazione e violenza e non certo di cura e di assistenza, men che meno luoghi di guarigione. Erano luoghi, anzi, di uno stigma perenne, la pazzia, che riguardava, almeno per quanto concerne la reclusione, quasi sempre le classi subalterne, i proletari. Già dagli anni Sessanta, però, prima a Gorizia, poi a Trieste, poi un po' alla volta in altri manicomi italiani, cominciava una delle più importanti e profonde rivoluzioni culturali, scientifiche e civili dell'Italia repubblicana: Franco Basaglia, Franca Ongaro - è stata adesso ricordata - l'equipe di Gorizia e poi tanti psichiatri, infermieri, assistenti sociali ed anche pazienti ed ex pazienti rovesciarono un paradigma pseudoscientifico che nascondeva un esercizio violento del potere fatto di elettroshock, camicie di forza, letti di contenzione, botte, degrado e che in sostanza riproduceva e spesso produceva quella alienazione che avrebbe dovuto curare.

Quella rivoluzione era fatta di scelte semplici ed enormi, come spesso le rivoluzioni vere sanno fare: sostituire la violenza col dialogo e la psicoterapia, aprire porte, abbattere cancelli e sbarre, far uscire i malati nelle città e far entrare la città nei manicomi; feste, socialità, relazioni di cui erano stati arbitrariamente e inutilmente privati, spesso fin da bambini, perché a volte nel manicomio si entrava da piccoli e si usciva da morti, e ancora assemblee di reparto in cui i malati potevano finalmente prendere la parola, esprimere bisogni e diritti. I matti diventavano cittadini malati e cessavano di essere cose, oggetti, numeri. Ma quella liberazione non liberava solo i malati: liberava dal loro ruolo di oppressori anche medici e infermieri e parlava ben oltre le mura degli ospedali psichiatrici dei diritti e delle libertà degli esseri umani e della loro dignità, ricongiungendosi così con le battaglie sociali di quei due formidabili decenni, tra le quali quella contro le classi differenziali e per l'inclusione nelle scuole pubbliche. Semplice e potente, dunque, quella rivoluzione culturale, ma fondata su presupposti insieme scientifici e democratici. La malattia mentale non richiede reclusione, repressione e isolamento, ma al contrario ascolto, socialità, relazione umana e terapeutica, cioè inserimento attivo nel tessuto umano, libertà, umanità e dignità come assi imprescindibili della cura.

Franco Basaglia è stato, dunque, un grande scienziato, ma lo è stato perché uomo e cittadino a tutto tondo e non ha mai dimenticato che in una democrazia nessuna scienza e nessuna terapia possono prescindere dai diritti universali di ogni malato in quanto cittadino e in quanto essere umano.

Quella rivoluzione della legge n. 180 del 1978 è stata, però, in larga parte disattesa e tradita. Faremmo un torto a Basaglia se oggi, mentre celebriamo i cento anni della sua nascita, non lo ricordassimo con forza, perché alla critica all'istituzione totale del manicomio essa associava un impegno della Repubblica verso la medicina sociale e del lavoro, verso la medicina territoriale e la prevenzione, una seconda decisiva parte strettamente legata al Servizio sanitario nazionale che, invece, progressivamente, le politiche dei tagli e delle privatizzazioni hanno tradito e allontanato.

Per questo noi non ci limitiamo a celebrare Franco Basaglia e, coerentemente con il senso profondo della sua battaglia, abbiamo presentato, a prima firma del senatore Magni, un disegno di legge per una salute mentale di comunità, per garantire a tutte le persone con sintomi di disagio l'effettivo accesso ad un'assistenza sanitaria e socio-sanitaria che tenga conto delle loro esigenze. Per noi ricordare Basaglia significa riaprire la lotta per il diritto universale alla salute, contro ogni mercificazione e contro lo smembramento del Sistema sanitario nazionale. Lo facciamo oggi, con la consapevolezza delle sue parole: la Costituzione vale per tutti, anche per i matti. (Applausi).

PIRRO (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIRRO (M5S). Signora Presidente, per me è un onore poter essere in quest'Aula oggi a ricordare i cent'anni della nascita del professor Basaglia.

Mi occupo dei temi della salute mentale da qualche tempo, e ne ho parlato tante volte in quest'Aula. E se oggi ne parliamo in termini completamente diversi; se parliamo addirittura di avere un'assistenza psicologica nelle scuole; se abbiamo istituito un bonus per il sostegno psicologico dopo i traumi causati a tanti giovani e meno giovani dal COVID o da altre situazioni che vivono quotidianamente; se siamo riusciti a fare questi grandi passi avanti nel nostro Paese, è per le basi che ha posto nel secolo scorso il professor Basaglia, a cui tutti noi dobbiamo rendere onore. (Applausi). È grazie a lui, infatti, che è cambiata completamente la gestione del malato psichiatrico nel nostro Paese, sono cambiati l'approccio e anche il giudizio delle persone nei loro confronti e questo ci ha fatto sicuramente fare dei passi avanti, ma non ci possiamo fermare.

Se veramente vogliamo rendergli onore, ora e anche in seguito, dobbiamo portare davvero a compimento i principi della legge n. 180 del 1978, quella che decretò la chiusura dei manicomi, perché in parte ancora oggi è disattesa. Ancora oggi vediamo che i centri di salute mentale, quelli per la gestione territoriale del malato mentale, non sono sufficienti e non lavorano sufficientemente per gestire quelle persone. (Applausi).

Qualche mese fa vicino Milano ho incontrato il professor Munda, che ha dedicato tutta la sua vita all'argomento, sicuramente a causa di tristi vicende familiari. Egli mi sta supportando e stimolando per lavorare ancora di più su questo tema e spero di giungere presto a presentare una mozione sulla salute mentale che possa essere condivisa da tutti, perché ce ne è davvero un grande bisogno. (Applausi).

ZAMPA (PD-IDP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ZAMPA (PD-IDP). Signora Presidente, anche per me è davvero un onore poter prendere la parola in quest'Aula, nel centenario della nascita di Franco Basaglia.

Per capire davvero cosa sono stati il suo coraggio e la sua visione, bisogna ascoltare prima di chiunque altro le persone che, in quanto affette da malattia mentale o da disturbo psichico, sono state non solo da lui liberate, ma hanno anche ritrovato la dignità che si deve a ogni donna e a ogni uomo vivente, una nuova dimensione esistenziale.

Basaglia ha rivoluzionato la cura della malattia mentale e il mondo della psichiatria così com'era e come l'ha trovato quando è diventato direttore degli ospedali psichiatrici, prima a Gorizia, poi a Colorno e infine a Trieste, dove ha certamente lasciato il segno straordinario di ciò che le istituzioni possono fare mettendo in discussione se stesse in nome di un bene superiore rispetto all'autoconservazione.

Questo bene è la dignità, il rispetto della persona, sia essa malata, sana, fragile, forte, povera o ricca. Basaglia ha riconosciuto del manicomio la natura di classe e ha lavorato perché chi era emarginato perché matto, perché diverso, allontanato, rinchiuso, potesse ritrovare un posto in questa società.

C'è voluto un grande coraggio per fare ciò che Basaglia ha fatto, ma ci sono voluti anche un grande, potente cuore e una formidabile intelligenza. Il coraggio di Basaglia, è stato scritto, ha permesso di realizzare l'impossibile, che è diventato possibile; di realizzare non una società senza diversi, ma una società diversa, una società a cittadinanza diffusa.

Quale ambizione più grande può avere la politica, se non quella di costruire una società, una comunità, in cui c'è un posto per tutti e per ciascuno di noi? In cui il diritto di cittadinanza è concretamente riconosciuto senza esclusione? Una società che fa della battaglia contro l'esclusione un obiettivo condiviso?

Il suo lavoro, straordinario, che ha portato l'Italia davvero ai vertici, all'avanguardia nel mondo, non è certo finito con l'approvazione della legge n. 180 che ha abolito i manicomi. In troppi servizi psichiatrici di diagnosi e cura negli ospedali si adottano, ancora oggi, pratiche di contenzione e forme intollerabili di maltrattamento. Mai come oggi siamo chiamati davvero a dare seguito all'azione e all'intuizione di Basaglia e a fare in modo che la politica metta la salute mentale finalmente al posto necessario e faccia ciò che serve, riprendendo il suo insegnamento. Quella legge fu approvata a larga maggioranza, ma è stata lasciata cadere quasi nel nulla.

Io voglio ricordare qui anche lo straordinario lavoro di sua moglie e il lavoro che ancora aspetta e riguarda tutti noi, anche per valorizzare la figura di Basaglia a livello internazionale, a cominciare da quell'archivio importantissimo che è conservato a Venezia e che ancora tante cose può suggerirci e farci conoscere di lui. (Applausi).

Sui lavori del Senato

PRESIDENTE. Ad integrazione e parziale modifica di quanto comunicato in ordine al calendario dei lavori, si informa che giovedì 21 marzo, alle ore 10, al posto delle mozioni avrà luogo un'informativa del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in merito alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I Gruppi parlamentari potranno intervenire per cinque minuti.

Interventi su argomenti non iscritti all'ordine del giorno

SPERANZON (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SPERANZON (FdI). Signor Presidente, il 4 marzo 2024 è mancata Barbara Balzerani, nota esponente della colonna romana delle Brigate Rosse, condannata all'ergastolo per l'omicidio dell'ex sindaco di Firenze, Lando Conti, e responsabile, mai pentita e mai dissociata, di azioni come la strage di via Fani e il sequestro Moro.

In seguito alla morte di Barbara Balzerani, una docente universitaria, nota a molti anche per le sue frequenti apparizioni televisive, ha scritto un tweet che vi leggo testualmente: «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia addio alla compagna Luna». Questo tweet l'ha scritto Donatella Di Cesare che, oltre che essere nota per le sue apparizioni televisive e anche per partecipare spesso ai corsi di formazione del MoVimento 5 Stelle, è anche docente dell'università La Sapienza di Roma.

È vero che nel manifesto del comunismo scritto da Engels e Marx c'è scritto a chiare lettere che i comunisti non disdegnano di manifestare ciò che sono; che dichiarano apertamente quali sono i loro obiettivi e i loro fini, e che questi possono questi essere raggiunti solo con il rovesciamento violento di tutto l'ordinamento sociale finora esistente. Però è anche vero che nelle nostre università ci sono tanti docenti e tanti studenti che spesso e volentieri subiscono sanzioni draconiane, certamente eccessive, per aver scritto o fatto molto meno di quello che ha scritto la professoressa Di Cesare.

Pochi giorni fa abbiamo letto che Mario Bassani, un importante storico che insegnava alla Statale di Milano, è stato allontanato e che gli è stato sospeso per un mese lo stipendio perché aveva pubblicato un meme offensivo nei confronti della vice presidente Kamala Harris degli Stati Uniti. Qualche mese fa abbiamo letto di studenti della Bocconi di Milano che hanno ricevuto sei mesi di sospensione perché ironizzavano su Instagram rispetto alla scelta dell'università Bocconi di dotare la struttura del bagno gender fluid. Possono essere considerati comportamenti censurabili o sbagliati, però ci si chiede se ci sia un doppiopesismo negli atenei e nelle università italiane rispetto al comportamento di chi è pagato con i soldi di tutti noi cittadini.

Quando la Di Cesare dice «la tua rivoluzione è stata anche la mia»; quando dice «le vie diverse non cancellano le idee», vuol dire che Barbara Balzerani per lei non è nemmeno da annoverare tra i cosiddetti compagni che sbagliano - termine caro spesso al giustificazionismo di certa sinistra - ma è semplicemente una militante rivoluzionaria che ha usato, nella lotta armata, un mezzo diverso rispetto a quello che lei evidentemente usa dietro la cattedra. Barbara Balzerani è la stessa che, in occasione dei quarant'anni della strage di via Fani, scriveva su Facebook: «Chi mi ospita oltre confine per i fasti del quarantennale?». Questo è per capire di chi stiamo parlando.

Con questo mio intervento, signor Presidente, volevo preannunciare che ho presentato un'interrogazione al ministro Bernini per capire, vedendo che passano i giorni e non c'è notizia di alcun tipo di provvedimento disciplinare nei confronti della professoressa Di Cesare, se l'università La Sapienza di Roma e più in generale gli atenei italiani hanno un doppiopesismo nel giudicare gli atti dei loro docenti. (Applausi). Auspico che ci sia anche da parte del Ministero dell'università un intervento ispettivo per capire cosa vorrà fare l'università La Sapienza di Roma, perché riteniamo che l'apologia degli atti dei terroristi non rientri in quella libertà di espressione alla quale tutti giustamente ci appelliamo e che dobbiamo difendere con ogni mezzo, ma che in questo caso è stata ben oltrepassata. (Applausi).

Saluto ad una rappresentanza di studenti

PRESIDENTE. Salutiamo in tribuna gli studenti e i docenti del Liceo scientifico «Dante Alighieri» di Crema. Benvenuti. (Applausi).

Interventi su argomenti non iscritti all'ordine del giorno

MAZZELLA (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MAZZELLA (M5S). Signora Presidente, onorevoli colleghi, questa è la storia di una donna. Vi dico il suo nome: si chiama Orsola. È il suo vero nome, il nome di una donna che è stata colpita da un tumore polmonare non a piccole cellule. È un particolare tipo di tumore, che ha un tipo di farmaco target che però ha bisogno, per essere efficace, di un'indagine particolare che si chiama sequenziamento genomico. È un sequenziamento che consente di comprendere effettivamente la mutazione genetica che ha questo tipo di tumore. Senza il sequenziamento, Orsola non può fare quel tipo di terapia. Orsola, che ha un tumore metastatizzato, non so a cosa sia destinata e non lo voglio neanche pensare.

Mi sono chiesto come potessi aiutare Orsola. Orsola mi ha chiesto di parlare a tutti i senatori e alle senatrici della Repubblica italiana per ricordare che il fondo NGS (Next generation sequencing), che è stato creato nel 2022, adesso non ha più le risorse necessarie da ripartire alle Regioni. Cari colleghi, care colleghe, questo fondo non è enorme: di tratta di 5 milioni di euro. Abbiamo parlato di 80 milioni di euro a Cortina, un miliardo per l'intelligenza artificiale. È un fondo di 5 milioni che viene ripartito tra le Regioni e consente a donne come Orsola di fare il sequenziamento genomico. L'indagine costa più di 1.000 euro, ma Orsola non la può fare. Pensateci, pensiamoci. Abbiamo bisogno della vostra sensibilità, della nostra sensibilità. Orsola ha bisogno del sequenziamento genomico. Come Orsola, ci sono 26.000 persone, donne che hanno questo tipo di tumore polmonare non a piccole cellule, a cui non possiamo fornire un'appropriata indagine per poterlo combattere. Manca il fondo. (Applausi).

Atti e documenti, annunzio

PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno
per la seduta di mercoledì 13 marzo 2024

PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica domani, mercoledì 13 marzo, alle ore 10, con il seguente ordine del giorno:

(Vedi ordine del giorno)

La seduta è tolta (ore 18,53).

Allegato A

DISEGNO DI LEGGE

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7 (1056)

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE

Art. 1.

1. Il decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.

2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

________________

N.B. Approvato il disegno di legge composto del solo articolo 1.

ALLEGATO COMPRENDENTE LE MODIFICAZIONI APPORTATE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI

All'articolo 1:

al comma 1:

al secondo periodo, le parole: « e le attività » sono sostituite dalle seguenti: « e per le attività », dopo le parole: « nonché, nel limite di 100.000 euro per il 2024, » sono inserite le seguenti: « delle strutture dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale e » e dopo le parole: « della legge 31 dicembre 2009, n. 196 » sono inserite le seguenti: « , con il potere di coordinare l'attuazione degli interventi in corso o programmati sulle infrastrutture di interesse »;

al quarto periodo, la parola: « individuato » è sostituita dalla seguente: « stabilito »;

al comma 2:

al primo periodo, le parole: « Commissario di Governo nominato ai sensi del comma 1, » sono sostituite dalle seguenti: « Commissario straordinario nominato ai sensi del comma 1 » e le parole: « della medesima presidenza » sono sostituite dalle seguenti: « della presidenza »;

al terzo periodo, le parole: « Commissario di Governo » sono sostituite dalle seguenti: « Commissario straordinario », le parole: « del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, » sono sostituite dalle seguenti: « del codice di cui al decreto legislativo n. 36 del 2023 » e le parole: « da ANAS S.p.a. » sono sostituite dalle seguenti: « dalla società ANAS S.p.a. »;

al comma 3, primo periodo, la parola: « stipula » è sostituita dalla seguente: « stipulazione »;

al comma 4, primo periodo, le parole: « di cui al decreto legislativo » sono sostituite dalle seguenti: « , di cui all'allegato 1 al decreto legislativo »;

al comma 5, le parole: « di cui al comma 1 e l'affidamento delle attività di esecuzione dei lavori, servizi e forniture, » sono sostituite dalle seguenti: « e l'affidamento delle attività di esecuzione dei lavori, servizi e forniture di cui al comma 1 » e le parole: « e delle relative misure di prevenzione » sono sostituite dalle seguenti: « e delle misure di prevenzione, »;

dopo il comma 5 è aggiunto il seguente:

« 5-bis. Le disposizioni di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 si applicano anche alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture esperite dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno per la realizzazione degli interventi di propria competenza necessari per il corretto svolgimento degli eventi connessi con la presidenza italiana del G7 ».

All'articolo 2:

al comma 1:

all'alinea, le parole da: « Per il compenso » fino a: « degli oneri » sono sostituite dalle seguenti: « Per l'attuazione dell'articolo 1 è autorizzata la spesa di euro 18.050.000 per l'anno 2024, dei quali euro 50.000 per il compenso del Commissario straordinario di cui al quarto periodo del comma 1 del citato articolo 1 ed euro 18.000.000 per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi di cui al medesimo articolo 1. Agli oneri »;

alla lettera c), le parole: « comma 397 » sono sostituite dalle seguenti: « , comma 397, » e le parole: « ANAS spa. » sono sostituite dalle seguenti: « ANAS S.p.a. ».

ARTICOLO 1 DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Articolo 1.

(Interventi funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2024)

1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, è nominato un Commissario straordinario con il compito di procedere alla urgente realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024 e con lo svolgimento in Italia del vertice dei Capi di Stato e di Governo in programma dal 13 al 15 giugno 2024. Per l'esercizio delle proprie funzioni e per le attività connesse alla realizzazione degli interventi infrastrutturali, il Commissario straordinario può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture delle amministrazioni locali e degli enti territoriali, delle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato, nonché, nel limite di 100.000 euro per il 2024, delle strutture dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale e di società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, dalle regioni o da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, con il potere di coordinare l'attuazione degli interventi in corso o programmati sulle infrastrutture di interesse; gli oneri relativi al supporto tecnico sono posti a carico dei quadri economici degli interventi con determina del Commissario di cui al presente comma, nel limite massimo del 3 per cento delle risorse disponibili. Per la gestione finanziaria connessa agli interventi di cui al presente comma, il Commissario può chiedere l'apertura di apposita contabilità speciale. Con il decreto di cui al primo periodo è altresì stabilito il compenso del Commissario, in misura non superiore a 50.000 euro, comprensivo degli oneri a carico dell'amministrazione, per l'anno 2024.

2. Agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture da aggiudicare da parte del Commissario straordinario nominato ai sensi del comma 1 si applica la procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara, di cui all'articolo 76 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea, sulla base di una motivazione che dia conto, per i singoli interventi, delle ragioni di urgenza e della necessità di derogare all'ordinaria procedura di gara, per motivi strettamente correlati ai tempi di realizzazione degli stessi nei termini necessari a garantire l'operatività delle strutture a supporto della presidenza italiana del G7. Resta salvo il ricorso alle procedure di affidamento diretto di cui all'articolo 50, comma 1, lettere a) e b), del codice di cui al decreto legislativo n. 36 del 2023. Per gli appalti di cui al primo periodo relativi agli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali della rete statale, la selezione degli operatori economici da parte del Commissario straordinario può avvenire anche nell'ambito degli accordi quadro di cui all'articolo 59 del codice di cui al decreto legislativo n. 36 del 2023 conclusi dalla società ANAS S.p.a. e ancora efficaci alla data dell'affidamento.

3. Nei casi di cui al comma 2, si procede all'esecuzione anticipata del contratto, prima della stipulazione. Alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, si procede secondo le previsioni di cui all'articolo 3 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.

4. In caso di impugnazione degli atti relativi alle procedure di affidamento di cui al comma 2 e nei giudizi che riguardano le procedure di progettazione, autorizzazione, approvazione e realizzazione delle opere si applica l'articolo 125 del codice del processo amministrativo, di cui all'allegato 1 al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. In sede di pronuncia del provvedimento cautelare si tiene conto della coerenza della misura adottata con la realizzazione degli obiettivi di cui al comma 1.

5. Per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi e l'affidamento delle attività di esecuzione dei lavori, servizi e forniture di cui al comma 1 si procede in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto dei principi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea.

5-bis. Le disposizioni di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 si applicano anche alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture esperite dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno per la realizzazione degli interventi di propria competenza necessari per il corretto svolgimento degli eventi connessi con la presidenza italiana del G7.

EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO

1.1

Irto, Basso, Fina

Respinta la parte evidenziata in neretto; preclusa la restante parte

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture» inserire le seguenti: «qualificate ai sensi dell'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.».

     Conseguentemente, al medesimo comma:

          al medesimo periodo, sostituire le parole: «da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196» con le seguenti: «dagli enti locali, nonché da altre amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165»;

          aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Il Commissario straordinario si avvale della vigilanza collaborativa dell'Autorità nazionale anticorruzione di cui all'articolo 222, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36».

1.2

Irto, Basso, Fina

Precluso

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture» inserire le seguenti: «qualificate ai sensi dell'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36».

1.3

Trevisi, Sironi

Precluso

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture» inserire le seguenti: «qualificate ai sensi dell'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36».

1.4

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Precluso

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture» inserire le seguenti: «qualificate ai sensi dell'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36».

1.5

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 1 sopprimere le parole: «nel limite di 100.000 euro per il 2024.».

     Conseguentemente, all'articolo 2, comma 1:

          al primo periodo, sostituire le parole da: «euro 18.050.000» fino alle parole: «euro 18.000.000» con le seguenti: «euro 28.050.000 per l'anno 2024, dei quali euro 50.000 per il compenso del Commissario straordinario di cui al quarto periodo del comma 1 del citato articolo 1 ed euro 28.000.000»;

          al secondo periodo, alinea, sostituire le parole: «euro 18.050.000» con le seguenti: «euro 28.050.000»;

          al secondo periodo, dopo la lettera c), aggiungere la seguente:

          «c-bis) quanto a 10.000.000 euro da destinare agli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture aeroportuali degli Aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie, realizzati avvalendosi anche della Società Aeroporti di Puglia S.p.A., mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma "Fondo di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze». 

1.6

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: «o da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196» con le seguenti: «o dagli enti locali, nonché da altre amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».

1.7

Trevisi, Sironi

Id. em. 1.6

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: «o da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196» con le seguenti: «o dagli enti locali, nonché da altre amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».

1.8

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Id. em. 1.6

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: «o da altri soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196» con le seguenti: «o dagli enti locali, nonché da altre amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».

1.9

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: «di interesse» con le seguenti: «connesse con la presidenza italiana del G7 finanziate a valere sulle risorse stanziate dal presente decreto».

1.10

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 1, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: «Il Commissario straordinario si avvale della vigilanza collaborativa dell'Autorità nazionale anticorruzione di cui all'articolo 222, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.».

1.11

Sironi, Trevisi

Id. em. 1.10

Al comma 1, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: «Il Commissario straordinario si avvale della vigilanza collaborativa dell'Autorità nazionale anticorruzione di cui all'articolo 222, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.»

1.12

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Id. em. 1.10

Al comma 1, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: «Il Commissario straordinario si avvale della vigilanza collaborativa dell'Autorità nazionale anticorruzione di cui all'articolo 222, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36».

1.13

Trevisi, Sironi

Respinto

Dopo il comma 1 inserire i seguenti:

          «1-bis. Nel quadro della realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, è autorizzata, per l'anno 2024, la spesa di 5 milioni di euro da destinare ad interventi volti a garantire il decoro urbano, l'accoglienza e la sicurezza dei partecipanti, nonché ad assicurare l'efficienza dei servizi pubblici essenziali, in particolare, la raccolta dei rifiuti urbani presenti su strade e tratturi al fine di evitarne l'abbandono.

          1-ter. All'onere derivante dal presente comma, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.».

1.14

Trevisi, Sironi

Respinto

Dopo il comma 1 inserire il seguente:

          «1-bis. Nel quadro della pianificazione e realizzazione degli interventi connessi alla presidenza italiana del G7 di cui al presente articolo, al fine di rafforzare le relazioni con i Paesi partner, è garantita la più ampia partecipazione ai luoghi dell'evento, dei rappresentanti delle organizzazioni nazionali e internazionali della società civile (OSC)».

1.15

Irto, Basso, Fina

Respinta la parte evidenziata in neretto; preclusa la restante parte

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «si applica» con le seguenti: «è possibile applicare».

     Conseguentemente, al medesimo comma, primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, nonché delle modalità e dei criteri con i quali sono stati individuati gli operatori economici da consultare.».

1.16

Irto, Basso, Fina

Precluso

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «si applica» con le seguenti: «è possibile applicare».

1.17

Trevisi, Sironi

Precluso

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «si applica» con le seguenti: «è possibile applicare».

1.18

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Precluso

Al comma 2, primo periodo, dopo le parole: «ai sensi del comma 1» sostituire le parole «si applica» con le seguenti: «è possibile applicare».

1.19

Sironi, Trevisi

Respinto

Al comma 2, primo periodo, apportare le seguenti modificazioni:

          a) dopo le parole: «si applica» inserire le seguenti: «laddove possibile e/o necessario la suddivisione in lotti funzionali e/o in lotti prestazionali e»;

          b) aggiungere, in fine, le seguenti parole: «e comunque inserendo clausole che tengano conto del coinvolgimento delle micro e piccole imprese, sia nella fase di realizzazione delle opere, sia nelle fasi di manutenzione programmata e straordinaria».

1.20

Patuanelli, Sironi

Respinta la parte evidenziata in neretto; preclusa la restante parte

Al comma 2 apportare le seguenti modificazioni:

          a) al primo periodo, sopprimere le parole: «, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea,»;

          b) dopo il comma 2 inserire il seguente: «2-bis. All'articolo 119 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, il comma 17 è abrogato.»

1.21

Patuanelli, Sironi

Precluso

Al comma 2 apportare le seguenti modificazioni:

          a) al primo periodo, sopprimere le parole: «, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea,»;

          b) dopo il comma 2 inserire il seguente: «2-bis. All'articolo 119 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, alle parole: "Le stazioni appaltanti" sono premesse le seguenti: "Nel rispetto delle definizioni di cui al comma 2,".».

1.22

Patuanelli, Sironi

Precluso

Al comma 2 apportare le seguenti modificazioni:

          a) al primo periodo, sopprimere le parole: «, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea,»;

          b) dopo il comma 2 inserire il seguente: «2-bis. All'articolo 119, comma 17, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, dopo le parole ", non possono formare oggetto di ulteriore subappalto," sono inserite le seguenti: "in ragione delle opere di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica,"».

1.23

Trevisi, Sironi

Respinto

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «a supporto della» con le seguenti: «strettamente necessarie alla».

1.24

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Al comma 2, alla fine del primo periodo, dopo le parole: «presidenza italiana del G7» aggiungere le seguenti: «fatto salvo l'obbligo di dare pubblicità agli inviti degli operatori economici, da parte della stazione appaltante, rendendo note le modalità e i criteri con i quali sono stati individuati gli operatori economici da consultare.».

1.25

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 2, primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, nonché delle modalità e dei criteri con i quali sono stati individuati gli operatori economici da consultare».

1.26

Trevisi, Sironi

Id. em. 1.25

Al comma 2, primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, nonché delle modalità e dei criteri con i quali sono stati individuati gli operatori economici da consultare».

1.27

Sironi, Trevisi

Respinto

Al comma 2, terzo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «nel rispetto dei principi di concorrenza, parità di trattamento, pubblicità e trasparenza».

1.28

Aurora Floridia, Cucchi, De Cristofaro, Magni

Respinto

Dopo il comma 2 inserire il seguente:

          «2-bis. Al fine di azzerare l'impatto ambientale degli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024 e con lo svolgimento in Italia del vertice dei Capi di Stato e di Governo in programma dal 13 al 15 giugno 2024, nell'aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture il Commissario straordinario avvalendosi del supporto di ISPRA, utilizza come criteri prioritari l'indicatore «carbon footprint», ossia il calcolo delle emissioni dirette e indirette, l'impronta idrica e l'impronta ecologica derivanti dagli interventi stessi.».

1.29

Sironi

Respinto

Dopo il comma 2 inserire il seguente:

          «2-bis. Ogni intervento edilizio relativo alla demolizione, ricostruzione e realizzazione di opere, deve tener conto degli indicatori dell'«impronta di carbonio», dell'«impronta idrica», (valutata anche come dato aggregato nell'ambito territoriale dei Piani di bacino), nonché dell'«impronta ecologica» complessiva, applicando la metodologia di cui all'annesso metodologico al rapporto periodico ISPRA 288/2018 - ISBN 978-88-448-0902-7 e suoi aggiornamenti. Sia prima dell'effettivo inizio dei lavori e sia all'ultimazione delle opere effettivamente eseguite, gli esiti dei calcoli effettuati sulla base dei suddetti indicatori sono raccolti e comunicati dal Commissario straordinario di cui al comma 1 al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che provvedono alla pubblicazione nei rispettivi siti istituzionali entro 30 giorni dalla ricezione degli stessi».

1.30

Sironi, Trevisi

Respinto

Sostituire il comma 3 con il seguente:

          «3. Nei casi di cui al comma 2, si procede all'esecuzione anticipata del contratto, prima della stipula e previa verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, come attestato dall'iscrizione, all'esito del procedimento di verifica, negli elenchi provinciali di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa di cui all'articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero dalla documentazione rilasciata dalle competenti Prefetture entro 15 giorni dalla richiesta. Al fine di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, le stazioni appaltanti stipulano appositi patti o protocolli di legalità e introducono negli atti di gara e contrattuali specifiche clausole di esclusione.».

1.31

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Sost. id. em. 1.30

Sostituire il comma 3 con il seguente:

          «3. Nei casi di cui al comma 2, si procede all'esecuzione anticipata del contratto, prima della stipula, previa verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, come attestato dall'iscrizione, all'esito del procedimento di verifica, negli elenchi provinciali di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa di cui all'articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero dalla documentazione rilasciata dalle competenti Prefetture entro 15 giorni dalla richiesta. Al fine di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, le stazioni appaltanti stipulano appositi patti e protocolli di legalità e introducono negli atti di gara e contrattuali specifiche clausole di esclusione».

1.32

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: «. Alla» con le seguenti: «, previa».

     Conseguentemente, al medesimo comma, medesimo periodo, sostituire le parole da: «si procede» fino alla fine del comma con le seguenti: «come attestato dall'iscrizione, all'esito del procedimento di verifica, negli elenchi provinciali di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa di cui all'articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero dalla documentazione rilasciata dalle competenti Prefetture entro 15 giorni dalla richiesta. Al fine di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, le stazioni appaltanti stipulano appositi patti o protocolli di legalità e introducono negli atti di gara e contrattuali specifiche clausole di esclusione.».

1.33

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Sopprimere il comma 4.

1.34

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Sostituire il comma 5 con il seguente:

          «5. Per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi e l'affidamento delle attività di esecuzione dei lavori, servizi e forniture di cui al comma 1 si procede con il rispetto dei principi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, delle disposizioni in materia ambientale di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea.».

1.35

Irto, Basso, Fina

Respinta la parte evidenziata in neretto; preclusa la restante parte

Al comma 5 sostituire le parole: «si procede» con le seguenti: «è consentito, ove necessario, procedere».

     Conseguentemente, dopo le parole: «decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,» inserire le seguenti: «delle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici di cui agli articoli da 19 a 36 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36,».

1.36

Irto, Basso, Fina

Precluso

  Al comma 5 sostituire le parole: «si procede» con le seguenti: «è consentito, ove necessario, procedere».

1.37

Trevisi, Sironi

Precluso

Al comma 5, sostituire le parole: «si procede» con le seguenti: «è consentito, ove necessario, procedere».

1.38

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Al comma 5 sostituire le parole: «in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo» con le seguenti: «con il».

1.39

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Al comma 5, dopo le parole: «decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159» inserire le seguenti: «delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, delle disposizioni in materia ambientale di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,».

1.40

Irto, Basso, Fina

Respinto

Al comma 5, dopo le parole: «decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,» inserire le seguenti: «delle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici di cui agli articoli da 19 a 36 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36,».

1.41

Trevisi, Sironi

Id. em. 1.40

Al comma 5, dopo le parole: «di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159» inserire le seguenti: «delle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici di cui agli articoli da 19 a 36 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36,».

1.42

Sironi, Trevisi

Respinto

Dopo il comma 5 inserire il seguente:

          «5.1. In coerenza con gli obiettivi di contenimento del consumo di suolo, gli interventi di cui al comma 1 concorrono al computo del consumo di suolo nell'ambito della pianificazione territoriale. Il monitoraggio del consumo di suolo è effettuato dall'ISPRA e dall'ARPA territorialmente competente e i relativi dati sono trasmessi alla regione e ai comuni interessati che ne curano la pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale.».

1.43

Sironi, Trevisi

Respinto

Dopo il comma 5 inserire il seguente:

          «5.1. La struttura commissariale, in relazione allo stato di avanzamento delle attività, presenta al Parlamento una relazione nella quale indica lo stato di attuazione degli interventi di cui al presente articolo, l'elenco e l'ammontare complessivo delle opere, le fonti di finanziamento e l'uso delle risorse finanziarie finalizzate al suddetto scopo.».

1.44

Sironi, Trevisi

Respinto

Dopo il comma 5 inserire il seguente:

          «5.1. Nella realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi di cui al comma 1, è osservato il principio di carbon neutrality calcolato mediante il sistema di contabilità ambientale.».

1.45

Sironi, Trevisi

Respinto

Dopo il comma 5 inserire il seguente:

          «5.1. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1, è comunque garantita la più ampia partecipazione e informazione dei cittadini e dei portatori di interesse nelle forme del dibattito pubblico di cui all'articolo 40 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.».

1.46

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Sostituire il comma 5-bis con il seguente:

          «5-bis. Gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024, non possono ricadere nelle aree ricomprese nei parchi e riserve naturali nazionali e regionali.».

1.47

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Dopo il comma 5-bis aggiungere il seguente:

          «5-ter. Per gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024 si applicano i criteri ambientali minimi di cui, al comma 2 dell'articolo 57 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, in coerenza con la delibera CIPE 22 dicembre 2017, n. 108, recante «Approvazione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile» nella quale sono definite le direttrici delle politiche economiche, sociali e ambientali finalizzate a raggiungere, entro il 2030, i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile.».

1.48

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Dopo il comma 5-bis aggiungere il seguente:

          «5-ter. Gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024, non possono ricadere nelle aree ricomprese nelle zone speciali di conservazione (ZSC) e nelle zone di protezione speciale (ZPS) della rete europea Natura 2000, come individuate ai sensi della direttiva 92/43/CEE "Habitat" e della Direttiva 2009/147/CEE "Uccelli".».

1.49

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Dopo il comma 5-bis aggiungere il seguente:

          «5-ter. Per le condotte poste in essere ai sensi del presente articolo resta ferma l'azione di responsabilità di cui all'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20.».

G1.1

Sironi, Trevisi

Respinto

Il Senato,

          in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7";

     premesso che:

          l'articolo 1 del decreto-legge in esame contiene disposizioni per la realizzazione urgente degli interventi infrastrutturali necessari ad assicurare l'organizzazione degli eventi correlati alla presidenza italiana del G7;

          in particolare, il provvedimento interviene su due distinti livelli, quello dell'attribuzione delle competenze, introducendo una figura commissariale a cui sono affidati compiti, funzioni e risorse, e quello afferente al quadro normativo che regola gli aspetti procedurali, individuando un complessivo sistema derogatorio per le procedure di affidamento e per le attività di realizzazione dei succitati interventi infrastrutturali e manutentivi;

          con riferimento all'affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, si prevede il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara, ai sensi dell'articolo 76 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea. Il sistema delle deroghe è, altresì, esteso a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea;

          il nuovo codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, ha introdotto l'istituto del subappalto a cascata, che come noto comporta maggiori criticità rispetto alle normali procedure, in termini di qualità dei lavori, di infiltrazioni di attività illecite e criminose e di riduzione del controllo sulla effettiva sicurezza dei cantieri e sul rispetto delle condizioni contrattuali. Il 70 per cento degli infortuni nei cantieri avviene, infatti, in regime di subappalto;

     considerato che:

          in presenza di un regime derogatorio, come quello previsto dal provvedimento in esame, è necessario porre particolare attenzione alle procedure di gestione degli appalti al fine di garantire trasparenza e adeguato controllo rispetto alle ditte subappaltatrici, di contrastare fenomeni corruttivi e prevenire i rischi per la salute e la sicurezza durante l'esecuzione delle prestazioni di lavoro,

     impegna il Governo

          ad adottare idonee iniziative volte a monitorare le procedure di appalto e subappalto connesse alla realizzazione degli interventi di cui in premessa al fine di prevenire il ricorso a subappalti non autorizzati e verificare la corretta esecuzione delle prestazioni contrattuali, con particolare attenzione per il rispetto delle norme sulla sicurezza dei cantieri e dei luoghi di lavoro, così da garantire una più efficace tutela dei lavoratori e delle condizioni di lavoro.

G1.2

Trevisi, Sironi

Respinto

Il Senato,

          in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7";

     premesso che:

          l'articolo 1 del decreto-legge in esame contiene disposizioni per la realizzazione urgente degli interventi infrastrutturali necessari ad assicurare l'organizzazione degli eventi correlati alla presidenza italiana del G7;

          in particolare, il provvedimento interviene su due distinti livelli, quello dell'attribuzione delle competenze, introducendo una figura commissariale a cui sono affidati compiti, funzioni e risorse, e quello afferente al quadro normativo che regola gli aspetti procedurali, individuando un complessivo sistema derogatorio per le procedure di affidamento e per le attività di realizzazione dei succitati interventi infrastrutturali e manutentivi;

          con riferimento all'affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, si prevede il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara, ai sensi dell'articolo 76 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea. Il sistema delle deroghe è, altresì, esteso a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea;

     considerato che:

          il Piano nazionale anticorruzione 2022 ha evidenziato che "La possibilità dei Commissari di operare in deroga alla normativa di settore e l'attribuzione di fondi pubblici cospicui sono presupposti che possono far configurare nelle gestioni commissariali il rischio di fenomeni corruttivi o di cattiva amministrazione";

          proprio al fine di mitigare il rischio di fenomeni corruttivi connessi ai più ampi margini di discrezionalità concessi dal regime normativo applicato, l'Autorità nazionale anticorruzione ha messo a disposizione strumenti operativi, quali le check-list e la vigilanza collaborativa di cui all'articolo 222, comma 3, lettera h), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che consentono di garantire procedure trasparenti e conformi alle norme e ai principi generali dell'ordinamento nazionale e comunitario in materia di affidamenti,

     impegna il Governo

          ad adottare ogni idonea iniziativa volte a garantire che la gestione commissariale per la realizzazione degli interventi connessi alla presidenza italiana del G7 sia improntata alla massima correttezza e trasparenza delle procedure, promuovendo l'adozione di un apposito piano di prevenzione della corruzione mediante il ricorso allo strumento della vigilanza collaborativa con l'Autorità nazionale anticorruzione, al fine di prevenire il rischio di corruzione e di conflitti di interessi.

G1.3

Sironi, Trevisi

Respinto

Il Senato,

     in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7";

     premesso che:

          l'articolo 1 del decreto-legge in esame contiene disposizioni per la realizzazione urgente degli interventi infrastrutturali necessari ad assicurare l'organizzazione degli eventi correlati alla presidenza italiana del G7;

          in particolare, il provvedimento interviene su due distinti livelli, quello dell'attribuzione delle competenze, introducendo una figura commissariale a cui sono affidati compiti, funzioni e risorse, e quello afferente al quadro normativo che regola gli aspetti procedurali, individuando un complessivo sistema derogatorio per le procedure di affidamento e per le attività di realizzazione dei succitati interventi infrastrutturali e manutentivi;

          con riferimento all'esercizio delle proprie funzioni e per le attività connesse alla realizzazione degli interventi infrastrutturali, il medesimo articolo 1 prevede che il Commissario straordinario possa avvalersi delle strutture delle amministrazioni locali e degli enti territoriali, delle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato e dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale, nonché di società sotto il controllo pubblico;

     considerato che:

          il Piano nazionale anticorruzione 2022 ha evidenziato che "Anche le gestioni commissariali assicurano il rispetto della disciplina sulla rilevazione e gestione del conflitto di interessi in un ambito particolarmente esposto al rischio di interferenze, quello dei contratti pubblici. Nello svolgimento delle procedure di affidamento degli appalti e concessioni vanno previste misure adeguate per individuare, prevenire e risolvere in modo efficace ogni ipotesi di conflitto di interessi. L'adozione di siffatte misure consente di evitare distorsioni della concorrenza e garantire la parità di trattamento di tutti gli operatori economici",

     impegna il Governo

          ad adottare idonee iniziative volte a prevenire il rischio di corruzione e conflitti di interessi nella gestione degli affidamenti di appalti e concessioni di cui in premessa, assicurando che venga applicata la normativa in materia di anticorruzione e trasparenza anche rispetto alle strutture di supporto della gestione commissariale per la presidenza italiana del G7.

G1.4

Sironi, Trevisi

Respinto

Il Senato,

          in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7";

     premesso che:

          il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7;

          il 1° gennaio 2024 l'Italia ha assunto, per la settima volta, la Presidenza del G7, evento al quale partecipa anche l'Unione europea, ed è unito da valori e principi comuni, ricoprendo un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e della democrazia e nella gestione delle sfide globali;

     considerato che:

          l'occasione della presidenza del G7 è una occasione importante per il Paese al fine della realizzazione e/o dell'ammodernamento delle infrastrutture esistenti o da realizzare per rendere quanto più efficienti e agevoli gli spostamenti e i servizi connessi all'evento stesso,

     impegna il Governo

          a valutare la possibilità, affinché gli interventi di realizzazione e/o ammodernamento delle infrastrutture avvengano mediante una scelta accurata di materiali e soluzioni innovativi ed ecocompatibili che tengano conto del risparmio energetico e dell'utilizzo di fonti rinnovabili in un'ottica di sostenibilità ambientale e in linea con gli obiettivi del Green deal europeo.

G1.5

Trevisi, Sironi

Respinto

Il Senato,

          in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7";

     premesso che:

          il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7;

          il 1° gennaio 2024 l'Italia ha assunto, per la settima volta, la Presidenza del G7, evento al quale partecipa anche l'Unione europea, ed è unito da valori e principi comuni, ricoprendo un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e della democrazia e nella gestione delle sfide globali;

     considerato che:

          è quanto mai necessario, per l'auspicabile successo del vertice, che le forze migliori dei nostri Paesi intavolino un dialogo quanto più possibile ampio, pubblico, costruttivo e progressivo per il futuro comune e delle generazioni successive; in particolare, nel quadro della pianificazione e realizzazione degli interventi funzionali connessi alla presidenza italiana del G7 per l'anno 2024 di cui al presente articolo, è importante garantire la più ampia partecipazione ai luoghi dell'evento G7 delle rappresentanze, soprattutto internazionali, dei rappresentanti delle organizzazioni nazionali e internazionali della società civile (OSC), al fine di rafforzare le relazioni con i Paesi partner;

     considerato altresì che:

          fin dal 2017 le governance italiane hanno curato la neutralità carbonica degli eventi dei G7/G20 prevedendo, a compensazione delle opere e delle attività svolte, interventi di riforestazione, rinaturalizzazione, cooperazione allo sviluppo nei territori limitrofi agli eventi celebrati o in Paesi partner, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in particolare di anidride carbonica (CO2), nonché per mitigare i cambiamenti climatici. Tale operazione, da condurre con indicatori oggettivi, richiede una progettazione specifica pubblica e accessibile, e una partecipazione ampia della società civile organizzata e dei territori interessati per essere valorizzata quanto merita;

     ritenuto, infine che:

          nel quadro della realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, è necessario destinare delle risorse economiche per interventi volti a migliorare il decoro urbano, garantire servizi, accoglienza e sicurezza a tutti i partecipanti, nonché ad evitare l'abbandono di rifiuti su strade e tratturi,

     impegna il Governo:

          a) a promuovere l'accessibilità dei luoghi e dell'evento G7 da parte delle rappresentanze, soprattutto internazionali, delle costituencies ufficiali del processo come il C7;

          b) a rispettare, nella realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi di cui al comma 1 del provvedimento in esame, il principio di carbon neutrality con il metodo calcolato mediante il sistema di contabilità ambientale;

          c) a destinare, in occasione della realizzazione degli interventi funzionali connessi alla presidenza italiana del G7 per l'anno 2024, risorse economiche per interventi volti a migliorare il decoro urbano, garantire servizi, accoglienza e sicurezza a tutti i partecipanti, nonché ad evitare l'abbandono di rifiuti su strade e tratturi.

G1.6

Irto, Basso, Fina

Respinto

Il Senato,

     premesso che,

          il 1° gennaio 2024 l'Italia ha assunto la presidenza del G7, il foro intergovernativo informale che riunisce, con cadenza annuale, i Capi di Stato e di Governo di sette Paesi altamente industrializzati. La presidenza italiana rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2024. In questo anno sono previste una serie di riunioni tecniche e di incontri istituzionali;

          il decreto in esame reca misure per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, prevedendo: la disciplina di nomina del Commissario straordinario e la disciplina delle procedure di deroga per l'affidamento e l'esecuzione degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture occorrenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con l'organizzazione degli eventi e, in particolare, del vertice dei Capi di Stato e di Governo in programma dal 13 al 15 giugno in Puglia,

     impegna il Governo

          in relazione all'organizzazione di grandi eventi pubblici di rilevanza internazionale, ove fossero impiegate risorse pubbliche per la realizzazione di infrastrutture presso strutture private, ad adottare le opportune iniziative volte a consentirne la fruibilità da parte della collettività mediante appositi accordi con gli enti territorialmente competenti.

G1.7

Irto, Basso, Fina

Respinto

Il Senato,

     premesso che,

          il 1° gennaio 2024 l'Italia ha assunto la presidenza del G7, il foro intergovernativo informale che riunisce, con cadenza annuale, i Capi di Stato e di Governo di sette Paesi altamente industrializzati. La presidenza italiana rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2024. In questo anno sono previste una serie di riunioni tecniche e di incontri istituzionali;

          il decreto in esame reca misure per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, prevedendo: la disciplina di nomina del Commissario straordinario e la disciplina delle procedure di deroga per l'affidamento e l'esecuzione degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture occorrenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con l'organizzazione degli eventi e, in particolare, del vertice dei Capi di Stato e di Governo in programma dal 13 al 15 giugno in Puglia,

     impegna il Governo

         ad adottare le necessarie iniziative volte a prevedere che, al fine di garantire la massima trasparenza, la tutela della concorrenza e l'impiego di risorse pubbliche ad esclusivo beneficio della collettività, nonché al fine di assicurare ingenti risparmi di spesa, in relazione all'organizzazione di grandi eventi pubblici di rilevanza internazionale, la sede ove si svolgono tali eventi sia individuata esclusivamente presso strutture di proprietà pubblica.

1.0.1

Aurora Floridia, De Cristofaro, Cucchi, Magni

Respinto

Dopo l'articolo inserire il seguente:

«Art. 1-bis.

(Applicazione delle clausole ambientali ai sensi dell'articolo 57 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36)

          1. Nell'ambito degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture da aggiudicare da parte del Commissario di Governo, nominato ai sensi dell'articolo 1, comma 1, si attuano le procedure dei criteri ambientali minimi di cui, al comma 2 dell'articolo 57 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.».

1.0.2

Irto, Basso, Fina

Respinto

Dopo l'articolo inserire il seguente:

«Art. 1-bis.

(Valorizzazione del patrimonio pubblico)

          1. Al fine di garantire la massima trasparenza, la tutela della concorrenza e l'impiego di risorse pubbliche ad esclusivo beneficio della collettività, in relazione all'organizzazione di grandi eventi pubblici di rilevanza internazionale, la sede ove si svolgono tali eventi è individuata esclusivamente presso strutture di proprietà pubblica.».

ARTICOLI 2 E 3 DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Articolo 2.

(Disposizioni finanziarie)

1. Per l'attuazione dell'articolo 1 è autorizzata la spesa di euro 18.050.000 per l'anno 2024, dei quali euro 50.000 per il compenso del Commissario straordinario di cui al quarto periodo del comma 1 del citato articolo 1 ed euro 18.000.000 per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi di cui al medesimo articolo 1. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, pari ad euro 18.050.000 per l'anno 2024, si provvede:

a) quanto a 5.350.000 euro, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;

b) quanto a 2.200.000 euro, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma « Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;

c) quanto a 10.500.000 euro da destinare agli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali della rete statale, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 397, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, come rifinanziata dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197, destinata al finanziamento del contratto di programma 2021-2025 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società ANAS S.p.a.

Articolo 3.

(Entrata in vigore)

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

 

Allegato B

Parere espresso dalla 5a Commissione permanente sul testo del disegno di legge n. 1056 e sui relativi emendamenti

La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato il disegno di legge in titolo e acquisita la relazione tecnica aggiornata di cui all'articolo 17, comma 8, della legge di contabilità e finanza pubblica, esprime, per quanto di competenza, parere non ostativo.

In merito agli emendamenti, trasmessi dall'Assemblea, esprime, per quanto di competenza, parere contrario, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione sulle proposte 1.5, 1.13, 1.28, 1.29, 1.34, 1.38, 1.39, 1.42, 1.44, 1.45, 1.46, 1.47, 1.48, 1.0.1 e 1.0.2.

Il parere è non ostativo sui restanti emendamenti.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

Congedi e missioni

Sono in congedo i senatori: Amidei, Barachini, Bongiorno, Borgonzoni, Butti, Castelli, Cattaneo, De Poli, Durigon, Fazzolari, Garavaglia, Germana', La Pietra, Lorenzin, Minasi, Mirabelli, Monti, Morelli, Nicita, Ostellari, Rapani, Rauti, Rubbia, Scurria, Segre, Sisto, Stefani, Tajani, Testor e Valente.

.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Borghi Claudio, Borghi Enrico, Ronzulli e Scarpinato, per attività del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica; Verducci, per attività dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa; Losacco e Paroli, per attività dell'Assemblea parlamentare della NATO; Malpezzi e Mieli, per partecipare a incontro internazionale.

Commissioni permanenti, variazioni nella composizione

Il Presidente del Gruppo parlamentare Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE ha comunicato le seguenti variazioni nella composizione delle Commissioni permanenti:

2a Commissione permanente: entra a farne parte il senatore Gasparri;

3a Commissione permanente: cessa di farne parte il senatore Gasparri; entra a farne parte il senatore De Rosa.

Commissioni permanenti, presentazione di relazioni

A nome della 3a Commissione permanente (Affari esteri e difesa), la senatrice Craxi ha presentato, ai sensi dell'articolo 50, comma 3-ter, del Regolamento, la relazione sulla risoluzione, approvata il 5 marzo 2024, a conclusione dell'esame della proposta di risoluzione sulla situazione politica in Venezuela in vista delle elezioni presidenziali del 2024 (Doc. XXIV, n. 16-A).

Commissioni permanenti, approvazione di documenti

La 3a Commissione permanente (Affari esteri e difesa), nella seduta del 5 marzo 2024, ha approvato, ai sensi dell'articolo 50, comma 3, del Regolamento, una risoluzione a conclusione dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00011 sulla situazione politica in Venezuela in vista delle elezioni presidenziali del 2024 (Doc. XXIV, n. 16).

Il predetto documento è inviato al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, composizione

Il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori i senatori: Bizzotto, Enrico Borghi, Calenda, Campione, De Priamo, Durnwalder, Gasparri, Maiorino, Malpezzi, Matera, Nave, Paganella, Paroli, Parrini, Pirovano, Rapani, Rosa, Salvitti, Scurria e Verini.

Il Presidente della Camera dei deputati ha chiamato a far parte della medesima Commissione i deputati: Ascari, Barelli, Cavo, Ciocchetti, Cuperlo, Foti, Gianassi, Grimaldi, Iaia, Marattin, Marchetti, Morassut, Panizzut, Pastorella, Pastorino, Roscani, Paolo Emilio Russo, Francesco Silvestri, Trancassini e Varchi.

Disegni di legge, trasmissione dalla Camera dei deputati

Onn. Rizzetto Walter, Lucaselli Ylenja, Zucconi Riccardo

Modifica all'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica (1060)

(presentato in data 06/03/2024)

C.630 approvato dalla Camera dei deputati. (assorbe C.373).

Disegni di legge, annunzio di presentazione

Senatori Lorenzin Beatrice, Boccia Francesco, Giorgis Andrea, Parrini Dario, Valente Valeria, Basso Lorenzo, Bazoli Alfredo, Crisanti Andrea, D'Elia Cecilia, Delrio Graziano, Fina Michele, Franceschelli Silvio, Franceschini Dario, Irto Nicola, Malpezzi Simona Flavia, Manca Daniele, Martella Andrea, Meloni Marco, Misiani Antonio, Nicita Antonio, Tajani Cristina, Sensi Filippo, Verducci Francesco, Verini Walter, Zambito Ylenia, Zampa Sandra

Disposizioni in materia di utilizzo dei dati sanitari (1061)

(presentato in data 06/03/2024);

senatori Spelgatti Nicoletta, Bergesio Giorgio Maria, Garavaglia Massimo, Borghesi Stefano, Tosato Paolo, Testor Elena, Stefani Erika, Bizzotto Mara, Dreosto Marco, Murelli Elena, Pirovano Daisy, Potenti Manfredi, Borghi Claudio

Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, per la riduzione dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto relativa alle cessioni di pellet (1062)

(presentato in data 07/03/2024);

senatore Fazzone Claudio

Disposizioni per la riattivazione delle centrali nucleari esistenti sul territorio nazionale e la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare (1063)

(presentato in data 11/03/2024);

Regione Toscana

Disposizioni per l'introduzione dell'educazione all'emotività, all'affettività e alla sessualità nell'ambito dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Modifiche alla legge 20 agosto 2019, n. 92 (Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione
civica) (1064)

(presentato in data 07/03/2024).

Disegni di legge, assegnazione

In sede redigente

1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione

Sen. Spelgatti Nicoletta ed altri

Disciplina delle attività di sicurezza sussidiaria svolte da soggetti privati (1008)

previ pareri delle Commissioni 2ª Commissione permanente Giustizia, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Commissione parlamentare questioni regionali

(assegnato in data 12/03/2024);

1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione

Sen. Galliani Adriano ed altri

Introduzione dell'articolo 4-bis della legge 23 giugno 1927, n. 1188, in materia di divieto di intitolare strade, piazze e altri luoghi o edifici pubblici a capi ed esponenti di regimi che abbiano commesso crimini crudeli e contro l'umanità (1045)

previ pareri delle Commissioni 2ª Commissione permanente Giustizia, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio

(assegnato in data 12/03/2024);

6ª Commissione permanente Finanze e tesoro

Sen. Paita Raffaella ed altri

Disposizioni a tutela della concorrenza nell'ambito delle concessioni demaniali marittime (1032)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Commissione parlamentare questioni regionali

(assegnato in data 12/03/2024);

6ª Commissione permanente Finanze e tesoro

Sen. Bergesio Giorgio Maria ed altri

Proposta per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio (1049)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

(assegnato in data 12/03/2024).

In sede referente

1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione

Sen. Rossomando Anna, Sen. Verini Walter

Modifica all'articolo 111 della Costituzione in materia di riconoscimento della funzione dell'avvocato e di tutela dell'indipendenza del suo esercizio (418)

previ pareri delle Commissioni 2ª Commissione permanente Giustizia

(assegnato in data 12/03/2024);

3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa

Gov. Meloni-I: Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani Antonio ed altri

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti, fatto a Roma il 26 gennaio 2024 (1042)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

(assegnato in data 06/03/2024);

3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa

Gov. Meloni-I: Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani Antonio ed altri

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino concernente il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca, nonché la destinazione dei beni confiscati, fatto a Roma il 26 maggio 2021 (1057)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio

C.1124 approvato dalla Camera dei deputati

(assegnato in data 06/03/2024);

3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa

Gov. Meloni-I: Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani Antonio ed altri

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Singapore, dall'altra, fatto a Bruxelles il 19 ottobre 2018 (1058)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

C.1267 approvato dalla Camera dei deputati

(assegnato in data 06/03/2024);

3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa

Gov. Meloni-I: Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani Antonio ed altri

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla partecipazione della Repubblica di Croazia allo Spazio economico europeo, fatto a Bruxelles l'11 aprile 2014 (1059)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

C.1450 approvato dalla Camera dei deputati

(assegnato in data 06/03/2024);

1ª (Aff. costituzionali) e 3ª (Aff. esteri e difesa)

Gov. Meloni-I: Presidente del Consiglio dei ministri Meloni Giorgia, Ministro dell'interno Piantedosi Matteo ed altri

Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (1053)

previ pareri delle Commissioni 2ª Commissione permanente Giustizia, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, Commissione parlamentare questioni regionali

(assegnato in data 12/03/2024);

10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

Sen. Mazzella Orfeo ed altri

Riconoscimento della sindrome di Sjögren primaria sistemica come malattia rara (809)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, Commissione parlamentare questioni regionali

(assegnato in data 12/03/2024).

Disegni di legge, nuova assegnazione

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Sen. Gasparri Maurizio

Modifica alla legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di reato di surrogazione di maternità commesso all'estero (163)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia).

(assegnato in data 06/03/2024);

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Sen. Rauti Isabella, Sen. Malan Lucio

Modifica all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano (245)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia).

(assegnato in data 06/03/2024);

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Sen. Romeo Massimiliano ed altri

Norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità (475)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia).

(assegnato in data 06/03/2024);

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Dep. Varchi Maria Carolina ed altri

Modifica all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano (824)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale

C.887 approvato dalla Camera dei deputati (assorbe C.342, C.1026)

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia), è stato rimesso, ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del Regolamento, alla discussione e alla votazione dell'Assemblea.

(assegnato in data 06/03/2024);

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Sen. Stefani Erika

Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali (901)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia), è stato rimesso, ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del Regolamento, alla discussione e alla votazione dell'Assemblea.

(assegnato in data 06/03/2024);

2ª Commissione permanente Giustizia

in sede referente

Sen. Sallemi Salvatore ed altri

Modifiche all'articolo 568 del codice di procedura civile, in materia di determinazione del valore dell'immobile espropriato (954)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica

Già deferito in sede redigente, alla 2ª Commissione permanente (Giustizia), è stato rimesso, ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del Regolamento, alla discussione e alla votazione dell'Assemblea.

(assegnato in data 06/03/2024);

7ª Commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport

in sede referente

Gov. Meloni-I: Ministro dell'istruzione e del merito Valditara Giuseppe

Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti (924-bis)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 10ª Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Commissione parlamentare questioni regionali

Derivante da stralcio art. 3 del DDL S.924

Già deferito in sede redigente, alla 7ª Commissione permanente (Cultura, istruzione), è stato rimesso, ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del Regolamento, alla discussione e alla votazione dell'Assemblea.

(assegnato in data 05/03/2024);

8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica

in sede redigente

Sen. Rossomando Anna

Disposizioni per il contrasto al consumo di suolo e per promuovere il riuso e la rigenerazione urbana (42)

previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 2ª Commissione permanente Giustizia, 4ª Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 9ª Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Commissione parlamentare questioni regionali

Già assegnato, in sede referente, alle Commissioni riunite 8ª Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica e 9ª Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare

(assegnato in data 06/03/2024).

Camera dei deputati, trasmissione di documenti

Il Presidente della Camera dei deputati, con lettera in data 26 febbraio 2024, ha trasmesso il documento concernente la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio su un quadro di monitoraggio per la resilienza delle foreste europee (COM(2023) 728 final), approvato, nella seduta del 20 febbraio 2024, dalla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) della Camera dei deputati, nell'ambito della verifica di sussidiarietà di cui all'articolo 6 del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona (Doc. XVIII-bis, n. 27)(Atto n. 410).

Detto documento è depositato presso il Servizio dell'Assemblea a disposizione degli Onorevoli senatori.

Governo, trasmissione di atti per il parere. Deferimento

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 6 marzo 2024, ha trasmesso - per l'acquisizione del parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 26 novembre 2021, n. 206 - lo schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, recante attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata (n. 137).

Ai sensi della predetta disposizione e dell'articolo 139-bis del Regolamento, lo schema di decreto è stato deferito - in data 6 marzo 2024 - alla 2ª Commissione permanente e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla 5ª Commissione permanente, che esprimeranno i rispettivi pareri entro 60 giorni dall'assegnazione.

Il Ministro della cultura, con lettera dell'11 marzo 2024, ha trasmesso - per l'acquisizione del parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 1 della legge 17 ottobre 1996, n. 534 - lo schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2024-2026 (n. 138).

Ai sensi della predetta disposizione e dell'articolo 139-bis del Regolamento, lo schema di decreto è deferito alla 7ª Commissione permanente, che esprimerà il parere entro 20 giorni dall'assegnazione.

Governo, trasmissione di atti e documenti

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 6 e 7 marzo 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e integrazioni, le comunicazioni concernenti il conferimento dei seguenti incarichi:

- alla dottoressa Antonia Giammaria, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale, nell'ambito del Ministero della giustizia;

- alla dottoressa Simona Angelini, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale, nell'ambito del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;

- alla dottoressa Teresa Nicolazzi, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale, nell'ambito del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;

- al dottor Emilio Gatto, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale, nell'ambito del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;

- al dottor Oreste Gerini, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale, nell'ambito del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Tali comunicazioni sono depositate presso il Servizio dell'Assemblea, a disposizione degli onorevoli senatori.

Il Ministro della Salute, con lettera in data 11 marzo 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, della legge 14 agosto 2020, n. 113, la relazione sull'attività svolta dall'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nel corso dell'anno 2023.

Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 10a Commissione permanente (Doc. CCXXII, n. 2).

Il Ministro dell'università e della ricerca, con lettera in data 26 febbraio 2024, ha inviato - ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 - la comunicazione concernente la nomina del professor Nicola Casagli a presidente dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) (n. 28);

Tale comunicazione è deferita, per competenza, alla 7a Commissione permanente.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, con lettera in data 5 marzo 2024, ha inviato - ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14 - la comunicazione concernente la nomina della dottoressa Emanuela Zappone a Commissario Straordinario dell'Ente parco nazionale del Circeo (n. 29).

Tale comunicazione è deferita, per competenza, alla 8a Commissione permanente.

Il Ministro dell'università e della ricerca, con lettere in data 7 marzo 2024, ha inviato - ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo del 31 dicembre 2009, n. 213 - la comunicazione concernente le nomine:

del dottor Diego Bettoni e del professor Francesco Forti a componenti del Consiglio Direttivo e della Giunta esecutiva dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) (n. 30).

Tale comunicazione è deferita, per competenza, alla 7a Commissione permanente.

Il Ministro dell'università e della ricerca, con lettera in data 7 marzo 2024, ha inviato - ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo del 31 dicembre 2009, n. 213 - la comunicazione concernente la nomina della professoressa Cristina Trombetti a Presidente dell'Istituto Nazionale di Alta Matematica Francesco Severi (INDAM) (n. 31).

Tale comunicazione è deferita, per competenza, alla 7a Commissione permanente.

Governo, trasmissione di atti concernenti procedure d'infrazione

Il Ministro delle imprese e del made in Italy, con lettera in data 4 marzo 2024, ha inviato, in ottemperanza dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione sulla procedura d'infrazione n. 2024/0075 - ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea - sul mancato recepimento della direttiva (UE) 2022/2380 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 novembre 2022 che modifica la direttiva 2014/53/UE, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio.

Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 2a, alla 4a e alla 8a Commissione permanente (Procedura d'infrazione n. 22/1).

Governo, ritiro di proposte di nomina

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 5 marzo 2024, ha comunicato, a seguito di deliberazione del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024, di procedere al ritiro della proposta di nomina del professor Gian Carlo Blangiardo a Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) (n. 4), annunciata nella seduta n. 49 del 15 marzo 2023.

Governo, trasmissione di atti e documenti dell'Unione europea di particolare rilevanza ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 234 del 2012. Deferimento

Ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, sono deferiti alle sottoindicate Commissioni permanenti i seguenti documenti dell'Unione europea, trasmessi dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in base all'articolo 6, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234:

- Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (EGF/2024/000 TA 2024 - Assistenza tecnica su iniziativa della Commissione) (COM(2024) 84 definitivo), alla 10a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro a seguito di una domanda presentata dalla Danimarca - EGF/2023/004 DK/Danish Crown (COM(2024) 35 definitivo), alla 10a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro a seguito di una domanda presentata dalla Germania - EGF/2023/003 DE/Vallourec (COM(2024) 30 definitivo), alla 10a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Verso un'ambiziosa gestione industriale del carbonio per l'UE (COM(2024) 62 definitivo), alla 8a e alla 9a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Proposta di progetto di bilancio rettificativo n. 1 al bilancio generale 2024 - Modifiche del bilancio 2024 necessarie a seguito della revisione del QFP (COM(2024) 80 definitivo), alla 5a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Adeguamento tecnico del quadro finanziario pluriennale per il 2024, conformemente all'articolo 4 del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, che aggiorna e sostituisce la comunicazione COM(2023) 320 final (COM(2024) 110 definitivo), alla 5a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - "Relazione 2024 sul mercato unico e la competitività" (COM(2024) 77 definitivo), alla 9a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;

- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un futuro sicuro - Il traguardo climatico europeo per il 2040 e il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050 all'insegna di una società giusta, prospera e sostenibile (COM(2024) 63 definitivo), alla 8a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente.

Autorità garante della concorrenza e del mercato, trasmissione di documenti. Deferimento

Il Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con lettera in data 4 marzo 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215, la relazione sullo stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi, relativa al secondo semestre 2023.

Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 1a e alla 9a Commissione permanente (Doc. CLIII, n. 3).

Corte costituzionale, trasmissione di sentenze. Deferimento

La Corte costituzionale ha trasmesso, a norma dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, la seguente sentenza, che è deferita, ai sensi dell'articolo 139, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia:

sentenza n. 40 del 6 febbraio 2024, depositata il successivo 11 marzo 2024, con la quale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 6, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199 (Attuazione dell'art. 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, in materia di nuovo inquadramento del personale non direttivo e non dirigente del Corpo della Guardia di finanza), limitatamente alle parole «la guida in stato di ebbrezza costituente reato,» (Doc VII, n. 62) - alla 1a, alla 2a, alla 6a e alla 10a Commissione permanente.

Corte dei conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti

Il Presidente della Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti, con lettere in data 7 e 8 marzo 2024, in adempimento al disposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, ha trasmesso le determinazioni e le relative relazioni sulla gestione finanziaria:

di ANAS S.p.A., per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5ª e alla 8a Commissione permanente (Doc. XV, n. 197);

del Fondo Agenti Spedizionieri e Corrieri (FASC), per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5ª e alla 10ª Commissione permanente (Doc. XV, n. 198);

dell'Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti - ETS APS (UICI), per l'esercizio 2021. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 1ª e alla 5ª Commissione permanente (Doc. XV, n. 199).

Corte dei conti, trasmissione di documentazione

La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettere in data 1°, 6, 7, 8 e 11 marzo 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20:

la deliberazione n. 42/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Interventi su resilienza climatica reti»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 411);

la deliberazione n. 43/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Rafforzamento SMART GRID»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 412);

la deliberazione n. 44/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (FSE)»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 10a Commissione permanente (Atto n. 413);

la deliberazione n. 45/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (potenziamento, modello predittivo, SDK)»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 9a Commissione permanente (Atto n. 414);

la deliberazione n. 46/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 10a Commissione permanente (Atto n. 415);

la deliberazione n. 47/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Verso un ospedale sicuro e sostenibile»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 10a Commissione permanente (Atto n. 416);

la deliberazione n. 48/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Portale unico del reclutamento»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 1a, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 417);

la deliberazione n. 49/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Sport e inclusione sociale»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 7a Commissione permanente (Atto n. 418);

la deliberazione n. 50/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 419);

la deliberazione n. 51/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 420);

la deliberazione n. 52/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Piani urbani integrati (GENERAL PROJECT)»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 421);

la deliberazione n. 53/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «La valorizzazione dei beni confiscati alle mafie nel PNRR»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 2a, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 422);

la deliberazione n. 54/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 423);

la deliberazione n. 55/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Digitalizzazione delle procedure sportello unico delle attività produttive (SUAP) e sportello unico edilizia (SUE)»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 1a, alla 4a, alla 5a e alla 9a Commissione permanente (Atto n. 424);

la deliberazione n. 58/2024/G concernente "Rapporto inerente il piano di interventi per il PNRR: «Programma innovativo per la qualità dell'abitare»". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Atto n. 425);

la deliberazione n. 59/2024/G, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione "Stato di attuazione degli interventi PNRR e PNC oggetto di controllo nel corso del 2023 da parte della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazione dello Stato". Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 426).

Enti pubblici e di interesse pubblico, trasmissione di atti. Deferimento

La Banca d'Italia, in data 6 marzo 2024, ha inviato, ai sensi dell'articolo 12, comma 2, della legge 29 luglio 2003, n. 229, la relazione di analisi di impatto della regolamentazione (AIR) concernente "Disposizioni della Banca d'Italia in materia di assegni circolari" (n. 7).

Il predetto documento è trasmesso, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 6a Commissione permanente.

Commissione europea, trasmissione di progetti di atti legislativi dell'Unione europea. Deferimento

La Commissione europea ha trasmesso, in data 12 marzo 2024, per l'acquisizione del parere motivato previsto dal Protocollo (n. 2) sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea e al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea:

la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2021/1148 per quanto riguarda la dotazione finanziaria e l'assegnazione per lo strumento tematico (COM(2024) 301 definitivo). Ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, l'atto è deferito alla 4ª Commissione permanente ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane previsto dall'articolo 6 del predetto Protocollo decorre dal 12 marzo 2024. L'atto è altresì deferito, per i profili di merito, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, alla 1a e alla 5a Commissione permanente, con il parere della Commissione 4ª;

la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) 2021/522, (UE) 2021/1057, (UE) 2021/1060, (UE) 2021/1139, (UE) 2021/1229 e (UE) 2021/1755 per quanto riguarda le modifiche degli importi assegnati a determinati programmi e fondi (COM(2024) 100 definitivo). Ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, l'atto è deferito alla 4ª Commissione permanente ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane previsto dall'articolo 6 del predetto Protocollo decorre dal 12 marzo 2024. L'atto è altresì deferito, per i profili di merito, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, alla 5a Commissione permanente, con il parere della Commissione 4ª;

la Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2005/44/CE relativa ai servizi armonizzati d'informazione fluviale (RIS) sulle vie navigabili interne della Comunità (COM(2024) 33 definitivo). Ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, l'atto è deferito alla 4ª Commissione permanente ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane previsto dall'articolo 6 del predetto Protocollo decorre dal 12 marzo 2024. L'atto è altresì deferito, per i profili di merito, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, alla 8a Commissione permanente, con il parere della Commissione 4ª.

Interrogazioni, apposizione di nuove firme

Il senatore Bazoli ha aggiunto la propria firma all'interrogazione 3-00898 del senatore Mirabelli.

Interrogazioni

FURLAN, NICITA, RANDO, ZAMPA, CAMUSSO, BASSO, BAZOLI, D'ELIA, DELRIO, FINA, FRANCESCHELLI, GIORGIS, LA MARCA, MALPEZZI, MANCA, MARTELLA, PARRINI, ROJC, ROSSOMANDO, SENSI, TAJANI, VALENTE, VERDUCCI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

nel comune di Paternò (Catania), città di circa 48.000 abitanti, ci sono oltre 500 lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo per la raccolta stagionale. Di questi circa 150 trovano alloggio all'interno della cosiddetta baraccopoli di Ciappe Bianche, vivono in alloggi di fortuna ed in condizioni igienico sanitarie allarmanti;

nel "triangolo" Paternò, Adrano, Biancavilla ci sono 5.000 operatori del settore agrumicolo, residenti, esclusi da qualsiasi forma di tutela e almeno 2.000 lavoratori stranieri che operano nella zona senza alcun contratto (dati estratti dal documento "Strategia d'Area val Simeto- Strategia Nazionale Aree Interne");

il rapporto sulle AgroMafie (anno 2015), a cura della Fondazione "Placido Rizzotto", che identifica le aree a più alta intensità mafiosa sullo sfruttamento della manodopera, indica la città di Paternò tra le aree con conclamata presenza di lavoro gravemente sfruttato nel settore agroalimentare;

come denunciato a più riprese dalle autorità e dai rappresentanti sindacali, i cittadini stranieri che trovano alloggio all'interno della baraccopoli sono vittime del caporalato, costretti a turni massacranti per paghe inadeguate;

nei giorni scorsi una delegazione della CISL ha fatto visita a Ciappe Bianche, tornando a chiedere "l'immediato trasferimento dei lavoratori in alloggi in cui siano assicurate condizioni di vita e di igiene adeguate";

in data 4 febbraio 2024, a Paternò è stato ucciso un lavoratore marocchino da un proprio connazionale, sembrerebbe, dalle prime indagini svolte, per motivi legati a debiti;

entrambi i connazionali vivevano nella baraccopoli di Ciappe Bianche;

in data 27 febbraio 2024, il sindaco di Paternò, Antonino Naso, ha firmato un'ordinanza di sgombero della baraccopoli, atto che fa seguito ad un controllo accurato svolto dai Carabinieri all'interno dell'area;

in seguito all'ordinanza sindacale di sgombero, si sono verificati in città continui episodi di violenza;

per ultimo, in data 2 febbraio 2024, un uomo nordafricano è stato accoltellato ed è ricoverato in ospedale in condizioni serie, e, da quanto appreso dalla stampa, è rimasto vittima di una spedizione punitiva di un gruppo di uomini, muniti di bastoni e coltelli, con l'obiettivo di liberare un immobile occupato,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare al fine di garantire ai lavoratori stranieri di Paternò adeguate condizioni di vita e di lavoro nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro e di contrasto del caporalato.

(3-00999)

ZANETTIN - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:

in data 5 marzo 2024, il sottosegretario alla Giustizia Ostellari ha dichiarato che l'esito del sopralluogo effettuato a Bassano del Grappa dai tecnici del Ministero nei locali che dovrebbero essere adibiti a Tribunale della Pedemontana "è positivo!";

il sindaco Pavan ai microfoni di TVA ha a sua volta precisato che "occorrerebbe che quell'organico (36 magistrati e 120 impiegati amministrativi) venisse portato a completa formazione, a completo insediamento, e che per arrivare a quel punto ci vorrebbe molto tempo; in ogni caso abbiamo altri spazi a disposizione";

di fatto il sindaco, con queste parole, conferma le rivelazioni del sito di informazione "Bassanonet", secondo cui la cosiddetta "Cittadella della giustizia" sarebbe risultata inadeguata a ospitare l'organico ipotizzato di magistrati e personale amministrativo;

il sindaco inoltre pare ipotizzare una sorta di apertura a stralci dell'ufficio giudiziario nell'arco di "molto tempo",

si chiede di sapere:

quali ulteriori spazi rispetto alla originaria "Cittadella della giustizia" sarebbero adibiti ad ufficio giudiziario;

se tali spazi siano già idonei alla funzione di ufficio giudiziario, o necessitino invece di un adeguamento, e con quali costi a carico del Ministero della giustizia;

se sia ipotizzabile un'apertura del Tribunale della Pedemontana a stralci, in "molto tempo", come dichiarato dal sindaco Pavan.

(3-01000)

MANCA, MISIANI, LORENZIN, NICITA, CAMUSSO, ROSSOMANDO, FRANCESCHELLI, BASSO, LA MARCA, TAJANI, FURLAN, DELRIO, VERDUCCI, VERINI, RANDO, ROJC, FINA, D'ELIA, ZAMBITO, VALENTE, GIACOBBE, IRTO, ALFIERI, SENSI - Ai Ministri per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

"pagoPA", società interamente partecipata dallo Stato attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze e sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri, tramite il Ministro delegato, è la piattaforma digitale deputata ai pagamenti in favore della Pubblica Amministrazione, realizzata con lo scopo di semplificare e aumentare la qualità e la quantità dei servizi di pagamento offerti dagli enti della Pubblica Amministrazione ed effettuarli nella massima sicurezza;

dal 2016 ad oggi, pagoPA ha registrato una crescita esponenziale e costante, sia in termini di transazioni che di controvalore dei pagamenti. Nel 2021 ha gestito oltre 182,5 milioni di operazioni per un controvalore di circa 34 miliardi; nel 2022, invece, le transazioni gestite hanno superato i 331 milioni per un controvalore di circa 61 miliardi. Solo nel 2023, si osserva una media di oltre 12 milioni di utenti che hanno effettuato oltre 30 milioni di pagamenti al mese tramite la piattaforma;

tra il totale degli enti creditori che fanno parte del perimetro di pagoPA, alla fine del primo semestre 2023 erano 21.700 gli enti pubblici aderenti, di cui 7.884 Comuni;

considerato che:

la digitalizzazione occupa una posizione di rilievo tra gli interventi di riforma annoverati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNNR);

la Missione n.1 si prefigge come obiettivo generale quello di dare un "impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del Paese", attraverso una serie di investimenti volti a garantire un deciso salto di qualità nel percorso di digitalizzazione del Paese;

dei 49,86 miliardi di euro stanziati al fine di dare attuazione agli obiettivi della Missione n.1, una quota pari al 23 per cento è destinata interamente al settore di intervento relativo alla digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione;

rilevato che:

l'articolo 20, comma 3, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)", prevede che, ai fini del rafforzamento dell'interoperabilità tra le banche dati pubbliche e di valorizzazione della piattaforma digitale nazionale dati, nonché di razionalizzazione e di riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dallo Stato, sono attribuiti rispettivamente all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in misura non inferiore al 51 per cento, e, per la restante quota di partecipazione, a Poste Italiane S.p.A., i diritti di opzione per l'acquisto dell'intera partecipazione azionaria detenuta dallo Stato nella società pagoPA;

il corrispettivo della suddetta cessione è determinato sulla base di una relazione giurata di stima prodotta da uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero dell'economia e delle finanze, di intesa con le parti acquirenti e con oneri a carico delle stesse;

le somme oggetto del corrispettivo della cessione di pagoPA sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nel medesimo anno, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato;

tale operazione si inserisce nel solco delle privatizzazioni previste dal Governo per recuperare 20 miliardi di euro nel triennio 2024-2026, chiamando Poste Italiane S.p.A. a contribuire, con le proprie risorse finanziarie, al raggiungimento del predetto obiettivo attraverso l'imposizione dell'acquisto di quote azionarie di pagoPA. Un contributo che va ad aggiungersi a quello della prospettata cessione sul mercato di quote azionarie dell'azienda da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Il combinato disposto delle due operazioni evidenzia di fatto l'utilizzo di Poste Italiane S.p.A. come fonte di finanziamento delle iniziative dell'Esecutivo in carica;

le organizzazioni sindacali, sulla spinta dei forti malumori emergenti all'interno dell'azienda, hanno manifestato le preoccupazioni sul futuro di Poste Italiane e dei lavoratori occupati, anche alla luce dei paventati e preoccupanti riassetti interni orientati a favorire le operazioni in atto;

la cessione di pagoPA desta preoccupazioni anche al di fuori di Poste Italiane, in particolare per gli aspetti e i riflessi concorrenziali, nonché per gli aspetti riguardanti la tutela dei dati dei cittadini che si avvalgono di pagoPA, a partire dai metodi di pagamento utilizzati;

l'operazione appare altresì in evidente contraddizione con gli obbiettivi profilati dalla Missione n.1 del PNNR, riducendo altresì le possibilità di Poste Italiane S.p.A. di investire nel processo di digitalizzazione,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni che hanno portato al coinvolgimento di Poste Italiane S.p.A. nell'operazione di cessione di quote di capitale di "pagoPA";

se i Ministri in indirizzo intendano chiarire quale sia il corrispettivo minimo atteso dalla suddetta cessione e quali siano i criteri che saranno adottati dai soggetti nominati dal Ministero dell'economia e delle finanze per la definizione della cessione delle quote di pagoPA alle parti acquirenti;

se non ritengano che la cessione di quote di capitale di pagoPA a Poste Italiane S.p.A. comporti problematiche di natura concorrenziale e se intendano escludere qualsiasi problematica con riguardo alla tutela dei dati sensibili dei cittadini che si avvalgono di pago PA, a partire dai metodi pagamento con bancomat e carte di credito;

se non ritengano che la cessione di quote di pagoPA sia del tutto in contrasto con gli obiettivi del PNRR e gli interessi della pubblica amministrazione in tema di digitalizzazione e se intendano escludere che da tale cessione non derivi un disimpegno pubblico sul fronte dello sviluppo, della semplificazione, della qualità e della sicurezza dei servizi di pagamento in via digitale, con conseguente pregiudizio per la pubblica amministrazione e gli enti creditori che hanno finora utilizzato la piattaforma di pagoPA.

(3-01001)

ZAMPA, VERDUCCI, FURLAN, ZAMBITO, RANDO, NICITA, GIACOBBE, ROJC, SENSI, MISIANI, MALPEZZI, CAMUSSO, LOSACCO, GIORGIS, IRTO, ALFIERI, D'ELIA, MANCA, TAJANI, BAZOLI, MARTELLA, DELRIO, VALENTE - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della giustizia. - Premesso che:

il 28 febbraio 2024, a seguito di un colloquio svoltosi a Roma tra il ministro degli Esteri italiano, il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, come si legge sull'account "Twitter" del portavoce, ha dichiarato, riferendosi ad Ilaria Salis, che: "Questa signora, presentata come una martire in Italia, è venuta in Ungheria con un piano chiaro per attaccare persone innocenti per le strade come parte di un'organizzazione di sinistra radicale. Spero sinceramente che questa signora riceva la meritata punizione in Ungheria", il ministro ungherese, sempre secondo quanto riporta il tweet del portavoce del governo ungherese, ha criticato i media italiani per la versione fornita della vicenda e ha trovato "assolutamente sorprendente che l'Italia abbia tentato di intervenire in un processo giudiziario ungherese, sottolineando l'indipendenza della magistratura ungherese e la non interferenza del governo";

le dichiarazioni del ministro ungherese, oltre a confermare gli elementi di preoccupazione in relazione alla drammatica vicenda di Ilaria Salis che da oltre un anno si trova nelle carceri ungheresi, aggravano ulteriormente il quadro. Come noto la procura ungherese ha chiesto 11 anni di carcere per l'insegnante italiana detenuta, accusata di aver provocato alcune lesioni durante gli scontri con un gruppo di neonazisti europei in data 11 febbraio 2023;

Ilaria Salis si è sempre proclamata innocente ed ha rifiutato di patteggiare la pena scegliendo, invece, di sottoporsi al processo. La richiesta di una pena altissima desta preoccupazione, anche alla luce di una mancata denuncia da parte delle persone rimaste aggredite negli scontri;

in occasione dell'udienza dello scorso 29 gennaio, Ilaria Salis è stata condotta innanzi il tribunale di Budapest con mani e piedi legati da catene e, in aggiunta, una catena legata in vita; un trattamento inumano e degradante che ha, come già evidenziato, profondamente scosso l'opinione pubblica italiana ed europea;

in numerose missive inviate ai suoi legali ed alla sua famiglia la nostra connazionale ha denunciato le condizioni detentive in cui si è trovata a vivere: celle con spazi angusti, mancanza di igiene, areazione insufficiente, mancanza di indumenti. Celle infestate da cimici e scarafaggi, oltre alla presenza di numerosi topi nella struttura. Incompatibilità di orario tra doccia, ora d'aria e cambio lenzuola, una situazione insostenibile e del tutto incompatibile con gli standard europei di rispetto dei diritti umani dei detenuti;

il padre, gli avvocati e altri attivisti che seguono il caso hanno da subito denunciato le condizioni «degradanti» della detenzione, in certi periodi «assimilabili alla tortura». Successivamente alle immagini del tribunale l'ambasciatore ungherese è stato convocato dal ministro degli Esteri alla Farnesina per ricevere la protesta formale del Governo italiano e la richiesta formale di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie;

considerato che:

l'articolo 3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, sottoscritta anche dall'Ungheria, prevede il divieto di tortura, pene o trattamenti inumani e degradanti. Tale divieto rappresenta un elemento costante in tutti gli strumenti internazionali di tutela dei diritti dell'uomo e in gran parte delle Costituzioni moderne; come tale la Corte EDU ha più volte ribadito l'importanza del divieto definendolo "un principio fondamentale delle società democratiche";

inoltre, la predetta norma è l'unica della Convenzione che non prevede eccezioni o deroghe, il divieto, infatti, non trova impedimenti d'azione neppure in circostanze gravi quali la lotta al terrorismo o alla criminalità organizzata. La Corte EDU, infatti, nella sentenza "Chahal c. Regno Unito" del 7 luglio 1996, ha affermato il principio, più volte ribadito negli anni successivi, secondo cui nessuna circostanza, comprese la minaccia di terrorismo o le preoccupazioni per la sicurezza nazionale, può giustificare l'esposizione di un individuo al rischio concreto di tali violazioni di diritti umani;

l'articolo 33 della medesima Convenzione disciplina i ricorsi interstatali e prevede che: "Ogni Alta Parte Contraente può deferire alla Corte ogni inosservanza delle disposizioni della Convenzione e dei suoi protocolli che essa ritenga possa essere imputata ad un'altra Parte Contraente";

come di tutta evidenza, le condizioni di detenzione cui è sottoposto la cittadina italiana Ilaria Salis sono in palese violazione della giurisprudenza consolidata della Corte EDU e l'uso delle manette durante il procedimento penale, emerso dalle immagini mostrate da tutti i media, sembra non necessario e sproporzionato all'esigenze di sicurezza e, quindi, in contrasto con la giurisprudenza della Corte EDU (in tal senso si vedano le sentenze Svinarenko and Slyadnev v. Russia [GC], 2014, § 117; Korneykova and Korneykov v. Ukraine, 2016, § 111),

si chiede di sapere per quali motivi il Governo italiano non si sia ancora attivato nelle competenti sedi al fine di far deferire il Governo ungherese alla Corte EDU per le palesi e continue violazioni della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ai danni della connazionale Ilaria Salis.

(3-01003)

SALLEMI - Ai Ministri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

diversi articoli di stampa e alcune testate giornalistiche radiotelevisive hanno dato notizia del caso di un giovane siciliano, Filippo Mosca, detenuto nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania;

la madre del giovane ha più volte, durante le interviste rilasciate, tratteggiato condizioni di vita carceraria non conformi al diritto internazionale e al diritto comunitario: sovraffollamento di celle, assenza di servizi igienici adeguati, condizioni di mancanza di salubrità degli spazi e aggressioni subite dal giovane al seguito delle quali è stato trasferito in un'altra cella;

il giovane, incensurato, si trovava, a maggio dello scorso anno, in Romania per partecipare a un evento musicale, venendo fermato e arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e venendo condannato in primo grado a otto anni e sei mesi,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e, se lo ritengono opportuno, quali iniziative intendano porre in essere per verificare la conformità delle misure detentive adottate dall'autorità giudiziaria romena alla disciplina comunitaria e internazionale;

se, in caso di esito negativo circa l'accertamento della conformità di cui sopra, sia possibile ottenere il trasferimento del giovane in una struttura penitenziaria italiana in attesa della celebrazione del processo d'appello.

(3-01004)

IRTO - Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. - Premesso che:

l'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, ha previsto l'istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, della Zona economica speciale per il Mezzogiorno-ZES unica, che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna;

l'articolo 10, comma 1 del suddetto decreto-legge, ha previsto, in relazione alla suddetta ZES unica, l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri della Cabina di regia, con compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio, presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, composta dai Ministri ivi elencati, nonché dai Presidenti delle regioni di cui al menzionato articolo 9, comma 2, dal Presidente dell'Unione delle province d'Italia o da un suo delegato e dal Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani o da un suo delegato;

il comma 2 dello stesso articolo 10 prevede che, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, è istituita, ai sensi dell'articolo 7, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, la «Struttura di missione ZES», di cui è descritta l'articolazione e sono precisati i compiti, tra cui la predisposizione del Piano strategico della ZES unica di cui al successivo articolo 11 e la cura dell'istruttoria e lo svolgimento delle funzioni di amministrazione procedente ai fini del rilascio dell'autorizzazione unica di cui all'articolo 15, la quale, ex art. 14 del suddetto decreto-legge per come convertito, sostituisce tutti i titoli abilitativi e autorizzatori, comunque denominati, necessari alla localizzazione, all'insediamento, alla realizzazione, alla messa in esercizio, alla trasformazione, alla ristrutturazione, alla riconversione, all'ampliamento o al trasferimento nonché alla cessazione o alla riattivazione delle attività economiche, industriali, produttive e logistiche;

il suddetto decreto-legge, dispone all'articolo 12 sulla realizzazione ventura del portale web informativo della ZES-unica, l'articolo 13 in odine al suo Sportello unico digitale e alle relative competenze e l'articolo 16 disciplina il credito d'imposta per gli investimenti nella medesima ZES unica;

nel decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono state introdotte misure per il trasferimento delle funzioni dei commissari delle ZES precedenti alla Struttura di missione della ZES unica;

diversi organi di stampa, nel riportare la sospensione sino a fine marzo 2024 dei termini di chiusura dei procedimenti non ancora conclusi per l'autorizzazione unica avviati nei singoli uffici regionali delle ZES precedenti, cioè i procedimenti non ancora definiti alla data, del 1° marzo 2024, di cessazione dell'attività dei singoli commissari delle medesime, hanno evidenziato notevoli criticità nel corso della fase di transizione in atto e precisato che alle istanze di trattazione pendenti se ne sono aggiunte altre, nuove, con numerose richieste di chiarimento sull'iter da seguire, atteso pure che, come si legge in un articolo apparso su "Corriere della Calabria" il 28 febbraio 2024, nei due mesi di proroga e con funzioni in scadenza, le competenze dei commissari straordinari si allargavano dal perimetro iniziale della ZES in gestione a tutta l'area regionale;

al momento nessuna indicazione è pervenuta dalla nuova Cabina ministeriale, ancora sprovvista di organico e ferma sulle attività e nessuna certezza, per quanto ricostruito, vi sarebbe anche sul credito d'imposta «non definito alla fine dell'anno»,

si chiede di sapere:

quanti siano i procedimenti non definiti alla data del 1° marzo 2024 e quale sia il relativo importo complessivo in termini di investimenti e quali indicazioni siano state fornite ai richiedenti;

quali urgenti iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere per assicurare la conclusione dei procedimenti in corso e la predisposizione del Piano strategico della ZES unica;

quali notizie intenda fornire in relazione al previsto credito di imposta, ai tempi di definizione e alle modalità correlate di accesso ed erogazione.

(3-01006)

MARTELLA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

la Società Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 S.p.A., di seguito Simico S.p.A., in attuazione dell'articolo 3 del decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 maggio 2020, n. 31, è stata costituita il 22 novembre 2021, con durata fissata al 31 dicembre 2026;

la Simico S.p.A. ha un capitale sociale di un milione di euro ed è partecipata al 35 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, al 35 per cento dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al 10 per cento da Regione Lombardia, al 10 per cento dalla Regione Veneto, al 5 per cento dalla Provincia autonoma di Bolzano e al 5 per cento dalla Provincia autonoma di Trento;

gli organi della società, ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge n. 16 del 2020, sono il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale;

nel rispetto delle disposizioni contenute nel citato decreto-legge, Simico S.p.A. svolge tutte le attività di realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, anche stipulando convenzioni con altre amministrazioni aggiudicatrici delle opere connesse allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026;

con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 settembre 2023 è stato approvato il Piano complessivo delle opere connesse allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026, che prevede 111 interventi, di cui 53 infrastrutturali e 58 sportivi per un ammontare di circa 3,6 miliardi di euro;

considerato che:

l'articolo 2 del decreto-legge 5 febbraio 2024, n. 10, attualmente all'esame del Senato, ha previsto alcune significative modifiche all'articolo 3 del decreto-legge n. 16 del 2020, riguardanti il regime di funzionamento e di composizione del consiglio di amministrazione della Simico S.p.A.;

la revisione della governance della Simico, secondo quanto indicato nella relazione illustrativa di accompagnamento del decreto-legge n. 10 del 2024, è stata motivata apparentemente per distinguere i compiti tra i diversi membri dell'organo di amministrazione, al fine di assicurare un'efficiente ed efficace gestione della stessa, distinguendo compiti, funzioni, attività e responsabilità anche in considerazione delle attribuzioni commissariali su opere connesse non affidate ad ANAS;

a seguito dell'emanazione del decreto-legge n. 10 del 2024 e in conseguenza di quanto previsto dall'articolo 2 del decreto-legge 5 febbraio 2024, n. 10, l'assemblea dei soci della Simico S.p.A., in data 16 febbraio 2024, ha proceduto al rinnovo dei propri organi sociali nominando un nuovo amministratore delegato;

rilevato che:

il nuovo amministratore delegato della Simico, dal 1° agosto 2018 al 31 marzo 2021, è stato membro del consiglio di amministrazione della società Autostrada pedemontana lombarda e successivamente, dal 1° luglio 2022 al 9 gennaio 2023, ha ricoperto l'incarico di responsabile unico presso la Simico S.p.A.;

l'articolo 4 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, stabilisce che: "A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o ente che conferisce l'incarico, non possono essere conferiti: a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali; b) gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale; c) gli incarichi dirigenziali esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici che siano relativi allo specifico settore o ufficio dell'amministrazione che esercita i poteri di regolazione e finanziamento";

la Simico S.p.A. è una società in house, e in quanto tale, secondo i pronunciamenti dalla Corte di cassazione, è assimilabile ad un ente pubblico,

si chiede di sapere:

se ai Ministri in indirizzo risulti in conseguenza dei fatti esposti in premessa, che vi siano rischi di ulteriori ritardi nella realizzazione degli interventi delle opere connesse allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026;

se ritengano che il recente rinnovo degli organi sociali della Simico S.p.A. sia avvenuto tenendo conto della legislazione vigente in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, di cui al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 e in caso contrario, se non ritengano opportuno attivarsi tempestivamente al fine di rimuovere, anche per il tramite dei Servizi ispettivi di finanza pubblica e dell'Ispettorato della funzione pubblica, ogni possibile causa di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi negli organi della società Simico S.p.A., al fine di scongiurare qualsiasi possibile ritardo nella realizzazione degli interventi relativi ai XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

(3-01008)

LOREFICE - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. - Premesso che:

con decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 2021, è stato istituito il Piano nazionale complementare (PNC), il quale consta di una serie di investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e può contare su una dotazione finanziaria di 31 miliardi di euro, destinati a finanziare specifiche azioni legate al PNRR nel periodo che va dal 2021 al 2026;

in attuazione del decreto-legge n. 59 del 2021 è stato adottato, in data 15 luglio 2021, il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, che nell'allegato 1 individua gli obiettivi iniziali, intermedi e finali degli interventi ricompresi nel Piano nazionale per gli investimenti complementari;

successivamente, l'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, in considerazione del perdurare della situazione di crisi connessa agli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali e dei prodotti energetici e della necessità di consentire il raggiungimento degli obiettivi finali di realizzazione previsti per i programmi e gli interventi del PNC, demandava a un decreto da adottare da parte dei Ministri in indirizzo l'"aggiornamento dei cronoprogrammi procedurali di cui all'allegato 1 del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 15 luglio 2021, contenenti gli obiettivi iniziali, intermedi e finali dei programmi e degli interventi del Piano, ferma restando la necessità che siano assicurati il rispetto del cronoprogramma finanziario e la coerenza con gli impegni assunti con la Commissione europea nel PNRR sull'incremento della capacità di spesa collegata all'attuazione degli interventi del PNC";

considerato che ad oggi, il decreto attuativo, di cui all'articolo 7 del decreto-legge n.13 del 2023, non è stato adottato e, a quanto risulta all'interrogante a seguito di richieste di accesso agli atti presso i Ministeri in indirizzo, ciò non avverrà in tempi brevi, nonostante i sessanta giorni previsti dalla norma per l'adozione dello stesso siano scaduti quasi un anno orsono;

considerato, altresì, che nonostante i numerosi proclami del Governo, poco o nulla risulta attuato e i ritardi che si stanno accumulando nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché per il Piano nazionale complementare, stanno mettendo a rischio numerosi progetti, investimenti, denaro pubblico e, soprattutto, interventi di grande importanza per i cittadini e per il Paese nel suo complesso,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

quali siano i motivi che, a quasi un anno dalla scadenza dei sessanta giorni previsti per l'adozione del decreto interministeriale attuativo dell'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n.13, ne hanno impedito l'emanazione;

se non ritengano necessario e urgente intervenire, per quanto di competenza, per giungere al più presto all'adozione del suddetto decreto interministeriale;

se non ritengano inoltre necessario e urgente, al fine di dare una minima certezza a coloro che vedono i propri progetti bloccati, identificare una data entro la quale verrà adottato il menzionato decreto.

(3-01009)

MARTELLA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy e della cultura. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

l'assemblea di redazione della TGR Veneto, riunitasi in via straordinaria, ha respinto ogni ipotesi circolata in merito alla vendita di Palazzo Labia, sede regionale della RAI;

il progetto di dismissione di una parte del patrimonio immobiliare aziendale, con la cessione di alcune sedi, tra cui quella di Venezia, una delle più belle e prestigiose sul territorio nazionale, appare dettato da una logica esclusivamente finanziaria, che non tiene conto del valore storico e anche simbolico delle sedi regionali;

la sede regionale veneta rientra in un unico pacchetto di immobili aziendali, che raggruppa anche la sede RAI di Corso Sempione a Milano, quelle di Genova e Firenze oltre ad alcune proprietà nella capitale;

i giornalisti della sede RAI del Veneto con il proprio documento hanno voluto denunciare il rischio concreto che un importante segmento del patrimonio immobiliare della RAI, rappresentato in primis da Palazzo Labia e dal ciclo di affreschi di Giambattista Tiepolo nello stesso contenuti, possa essere ceduto a privati, con conseguenti limitazioni all'accesso e alla fruibilità pubblica e di possibili speculazioni immobiliari;

la sede veneziana ha un prestigio e un valore storico e artistico che la rende unica nel patrimonio della RAI e da più parti emerge un forte appello affinché sia scongiurata la perdita di un bene così prezioso,

si chiede di sapere:

quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri in indirizzo intendano adottare per evitare la dismissione del patrimonio immobiliare della RAI di particolare pregio storico, architettonico e culturale;

se intendano attivarsi per avviare un confronto con i vertici RAI finalizzato a scongiurare la dismissione di Palazzo Labia di Venezia e, qualora necessario, se intendano esercitare il diritto di prelazione per l'acquisizione del predetto immobile al fine di tutelarlo quale bene pubblico.

(3-01010)

TURCO, CROATTI, FLORIDIA Barbara - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

tra i principali problemi sorti in materia di cessione di crediti derivanti da agevolazioni fiscali, come noto, vi è la questione dei "crediti incagliati": si tratta delle difficoltà nella circolazione dei crediti ceduti, sorte, in particolare, a seguito al blocco della circolazione delle agevolazioni edilizie;

su tale aspetto, il 14 febbraio 2023 sono stati auditi presso la 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro) del Senato della Repubblica, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta, i rappresentanti dell'ufficio statistico dell'Unione europea (Eurostat), al fine di chiarire alcuni aspetti tecnici relativi alla registrazione e classificazione, in contabilità nazionale, dei crediti d'imposta (tra cui il superbonus 110 per cento) e dell'eventuale effetto sui conti pubblici;

specificatamente, l'attenzione si è concentrata sulla rilevazione dei crediti d'imposta in relazione alle nuove caratteristiche dei bonus edilizi, precisamente sulla trasferibilità a terzi, sull'utilizzo differito dei crediti e sulla loro possibile compensabilità con qualsiasi tipo d'imposta;

Eurostat ha in particolare chiarito che i crediti d'imposta "pagabili" sono quelli che di fatto sono considerati "liquidi" e per i quali sussiste un'altissima possibilità che vengano totalmente compensati con le imposte da pagare. In tal caso, i crediti d'imposta sono equiparabili ad una spesa pubblica "effettiva" da riconoscere per intero al momento della manifestazione dell'evento che genera l'agevolazione fiscale (principio della competenza economica). Segue che la contabilizzazione nei conti pubblici dei crediti d'imposta "pagabili" avvenga nel deficit dell'anno di generazione del credito medesimo. I crediti d'imposta "non pagabili" sono, invece, quelli per cui sussiste la probabilità di mancata compensabilità del credito d'imposta riconosciuto. In quest'ultimo caso i crediti d'imposta sono quindi assimilabili a una spesa pubblica "teorica". Questo significa che sul piano contabile la relativa rilevazione comporta un effetto sul deficit degli anni in cui il credito d'imposta va in compensazione, e solo se e nella misura in cui va in compensazione trasformandosi in minori entrate (principio di cassa);

pertanto, la pagabilità o non pagabilità di un credito d'imposta, nell'immediato, non ha alcuna influenza sul debito dello Stato, ma solo sul deficit;

il superbonus era stato classificato inizialmente nel 2021, a seguito dell'approvazione del "decreto rilancio", come "not payble", vista l'incertezza della totale compensabilità dell'agevolazione fiscale; mentre nel marzo 2023, ISTAT, in seguito a un'interlocuzione con Eurostat, ha ritenuto di modificare la classificazione dei crediti d'imposta maturati con il superbonus e con il bonus facciate a partire dal 2020 come "payble", quindi registrati come spesa pubblica, per l'intero ammontare, nel momento del riconoscimento dell'investimento agevolato;

questo ha comportato per i conti pubblici, contrariamente all'impostazione iniziale, che i bonus edilizi venissero considerati non costi teorici ma costi effettivi, da imputare per intero nel calcolo del deficit dell'anno di generazione del credito. La conseguenza è stata un ricalcolo del deficit in aumento negli anni 2021, 2022 e 2023;

a partire da febbraio 2023, a seguito della decisione del ministro Giorgetti nel decreto-legge n. 11 del 2023 di bloccare la cessione dei crediti al fine, a suo dire, di "fermare gli effetti di una politica scellerata", è stata di fatto esplicitata la natura "non pagabile" dei crediti d'imposta, andando a smentire la classificazione precedentemente accreditata da ISTAT. Ragion per cui il Ministro avrebbe già dovuto sollecitare ISTAT a valutare la correttezza del principio contabile da adottare, dato che nel frattempo le norme introdotte hanno di fatto reso i crediti d'imposta non totalmente compensabili e quindi "non pagabili";

già lo scorso novembre, i dati dell'Agenzia delle entrate e quelli pubblicati dall'ENEA evidenziavano crediti d'imposta del 110 per cento, riconosciuti nel 2023, già superiori di circa 20 miliardi di euro all'ammontare dei 30 miliardi preventivati sull'intero 2023. Era così già evidente che il disavanzo dello Stato per l'anno in corso avrebbe superato di almeno l'1 per cento la previsione del 5,3 per cento contenuta nell'aggiornamento del Documento di economia e finanza presentato dal Governo in autunno;

con comunicato del 1° marzo 2024 ISTAT ha reso noto che il rapporto tra deficit e PIL del 2023 è risultato pari al 7,2 per cento, circa due punti sopra il 5,3 per cento previsto dal Governo solo pochi mesi prima. Questi dati sono stati commentati dal Ministro in indirizzo, il quale ha, come sovente, attribuito la colpa al superbonus: "I numeri ci dicono che l'emorragia dell'irresponsabile stagione del superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive";

diversamente dalle valutazioni del Ministro, il "Financial Times" ha recentemente lodato gli effetti espansivi sul PIL del superbonus, scrivendo che "la performance insolitamente forte è in gran parte spiegata dal superbonus", grazie al quale "gli investimenti italiani che includono l'edilizia abitativa sono aumentati del 30% rispetto al quarto trimestre del 2019, il tasso più veloce mai registrato nel Paese da quando sono a disposizione dati comparabili nel 2000". A ciò si aggiunga che nei tre anni di massima produzione degli effetti del superbonus, 2021-2023, il debito pubblico in rapporto al PIL è sceso di oltre 17 punti;

le scelte del Governo non si sono rivelate efficaci in merito al problema dei crediti incagliati, da cui sono inevitabilmente derivate anche gravi ripercussioni negative sulla crescita del PIL, calata al solo 0,9 per cento in più nel 2023 e proiettata verso un altro "più zero virgola" anche nel 2024;

il problema non riguarda più il superbonus, ma le errate previsioni del Governo sul deficit e la decisione del Governo stesso di bloccare la circolazione dei crediti, con la conseguenza di smentire la classificazione come "pagabili" dei crediti medesimi e di incidere negativamente sulla dinamica del PIL;

questo, di fatto, rende i crediti d'imposta come "non pagabili" e conseguentemente è necessario rivedere la rilevazione e la classificazione contabile dei crediti nei conti dello Stato,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di avere commesso un errore contabile nello spingere, tramite ISTAT, la classificazione dei crediti d'imposta del superbonus come "pagabili", non soltanto provocando con questa decisione l'aumento del rapporto tra deficit e PIL 2023, ma andando a smentire la corretta classificazione dei suddetti crediti come "non pagabili" peraltro scaturita dallo stesso decreto-legge n. 11 del 2023, con cui ha cancellato la possibilità di circolazione dei crediti stessi, non ha risolto il problema degli incagli e ha quindi in ultima analisi esplicitato che una cospicua massa dei crediti non sarà compensabile con le tasse;

quali misure intenda adottare per riparare a questo errore e quali scelte di politica fiscale intenda effettuare per il rientro dei parametri di deficit onde evitare l'apertura di una procedura d'infrazione da parte della Commissione europea per deficit eccessivo;

se intenda varare una manovra correttiva dei conti pubblici sia con riferimento al rientro del deficit, sia con riferimento agli obiettivi programmati di rientro del debito pubblico, oltre che per il mancato raggiungimento della crescita economica dell'1,2 per cento come prevista nell'ultima NADEF, obiettivo difficilmente conseguibile in base alle diverse previsioni degli osservatori istituzionali;

se intenda avviare interlocuzioni con Eurostat e ISTAT per chiedere la revisione della classificazione dei crediti incagliati da superbonus, che sulla base delle restrizioni introdotte non possono più considerarsi "pagabili".

(3-01011)

Interrogazioni orali con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento

SILVESTRONI - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e dell'interno. - Premesso che:

a quanto si legge da alcune agenzie di stampa, in un comunicato congiunto di LabUr, Laboratorio di Urbanistica e COPX, Rete per Rete per la Conferenza sui Rifiuti Municipio X, pare vi siano alcune irregolarità in merito agli atti del bando di gara pubblicato il 16 novembre 2023 dal Dipartimento ciclo dei rifiuti prevenzione e risanamento dagli inquinamenti di Roma Capitale, in merito alla Proposta di PPP in finanza di progetto per l'affidamento in concessione della progettazione, autorizzazione all'esercizio, costruzione e gestione del polo impiantistico relativo ad un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1 e capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate/anno di rifiuti, e annessa impiantistica ancillare per la gestione dei rifiuti residui decadenti dal trattamento termico, la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica e l'ottimizzazione della distribuzione dei vettori energetici recuperati;

dalle notizie apparse sulla stampa, la gara per la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Santa Palomba, annunciata anche dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, nonché commissario straordinario per l'Anno giubilare 2025, di un valore complessivo di circa 7,4 miliardi di euro per una concessione della durata di 401 mesi, ovvero circa 33 anni, riporterebbe delle irregolarità in merito all'inserimento di una particella catastale, la 105 del foglio 1186, non citata nell'ordinanza del commissario straordinario n. 8 del 1° dicembre 2022 con la quale sono stati disposti: la realizzazione da parte di Roma Capitale di un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1, di capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate/anno di rifiuti, di cui all'allegato C, Parte Quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni ed integrazioni, con le caratteristiche previste dal Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale approvato dal commissario straordinario; un vincolo di destinazione finalizzato all'installazione del predetto impianto di termovalorizzazione, sui terreni e sulle pertinenze siti nel territorio di Roma Capitale, identificati dai seguenti dati catastali: Foglio 1186 - Particelle 560, 561, 673, 818, 819, 820, 821, 822, acquisiti da A.M.A. S.p.A. in forza di rogito notarile n. 13786 del notaio Nicola Atlante registrato a Roma in data 25 novembre 2022;

inoltre, la particella 105 del foglio 1186, farebbe riferimento ad un'area esclusa dal vincolo di destinazione finalizzato all'installazione di un impianto di termovalorizzazione e anche se trattasi di un'area di pochi metri quadrati (192 mq), sarebbe funzionale al progetto dell'intero impianto;

il comunicato congiunto riporta, altresì, che ci sarebbero due distinti atti di compravendita, redatti dallo stesso notaio, tra AMA e la Immobiliare Palmiero F., il primo datato 24 novembre (relativo alle particelle citate in ordinanza) il secondo datato sempre 24 novembre, relativo alla particella 105; pertanto la particella 105 del foglio 1186 sarebbe entrata nella gara sul termovalorizzatore di Roma che scadrà il 18 maggio 2024,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti riportati e quali misure intendano mettere in atto qualora le irregolarità descritte fossero accertate, in virtù del fatto che la decisione di realizzare il termovalorizzatore nel territorio di Roma Sud è oggetto di contestazioni da parte dei sindaci dell'area dei Castelli Romani, dei vari comitati e associazioni ambientaliste, nonché dalla cittadinanza, per l'impatto che l'inceneritore avrebbe in tema ambientale, di salute pubblica, di sfruttamento delle risorse del territorio, risorse idriche, inquinamento dell'aria e per i dubbi sulla effettiva utilità dell'impianto, che dovrebbe rispondere all'emergenza rifiuti in considerazione del massiccio afflusso di turisti previsti per il Giubileo 2025, e che invece verrebbe messo in opera solo nel 2027.

(3-00997)

SILVESTRONI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

la situazione nelle località di Anzio e Nettuno, comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e attualmente commissariati, continua ad essere preoccupante; le criticità rilevate sono dovute principalmente alla carenza di risorse umane in organico, di mezzi e di presidi territoriali di polizia;

il territorio di competenza del commissariato dei due comuni del litorale laziale si estende ai confini della provincia di Latina, fino ai limiti con Ostia, comprendendo anche il comune di Ardea, e con una criminalità crescente, una escalation malavitosa, l'aumento incalzante di rapine, furti, aggressioni e disturbo ai cittadini e l'aumento della popolazione nei mesi estivi, i pochissimi mezzi a disposizione e un numero esiguo di uomini su strada non permettono agli agenti di Polizia di rispondere ed intervenire in maniera tempestiva alle richieste che giungono dal territorio e al controllo dell'ordine pubblico;

così come segnalato dalle forze di polizia, il parco auto del commissariato è gravemente insufficiente e non adeguato per un territorio così esteso: i veicoli assegnati, infatti, oltre ad essere pochi, risultano essere datati e non sicuri e ciò non permetterebbe la presenza della Polizia in un'area di competenza così ampia e diversificata; infatti i numeri rivelano che a disposizione ci sarebbe solo una volante per tre comuni, che dovrebbe coprire il servizio anche nei turni serali e notturni, dove evidentemente si manifestano le problematiche più critiche a livello criminale; altresì, l'unica volante deve farsi carico di intervenire sui numerosi incidenti stradali ricadenti sulle strade comunali, perché i presidi dei vigili urbani chiudono alle ore 19.00;

inoltre, nel comune di Ardea, nel quartiere di Torre San Lorenzo, a causa dei continui episodi di criminalità, la cittadinanza e i commercianti si sono sostituiti allo Stato, organizzando delle ronde di vigilanza per contrastare i fenomeni malavitosi; sono diversi, infatti, i commercianti che si sono visti costretti ad assoldare guardie private di cooperative di vigilanza per proteggere le loro attività e tutelare la propria incolumità,

si chiede di sapere, in considerazione delle politiche adottate a favore del potenziamento delle Forze dell'ordine, a sostegno dell'operato straordinario che gli agenti compiono quotidianamente sui territori, a fronte delle risorse messe in campo dal Governo per potenziare le nuove assunzioni e snellire le procedure concorsuali che permetteranno di incrementare gli organici delle Forze dell'ordine, quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare per fornire al commissariato di Anzio e Nettuno gli strumenti necessari, così come accade per altri presidi di polizia, per fronteggiare e contrastare la crescente criminalità e il proliferare di furti, rapine e atti violenti, per ripristinare, altresì, l'ordine pubblico, garantendo la sicurezza ai cittadini e tutelare le attività commerciali che se, abbandonate, rischierebbero di chiudere.

(3-00998)

CROATTI, CATALDI, FLORIDIA Barbara, GUIDOLIN, MAIORINO - Al Ministro della cultura. - Premesso che:

la piattaforma di streaming "Spotify" ha annunciato che, a partire dal mese di gennaio 2024, non pagherà più alcuna royalty ai brani che non raggiungeranno la soglia dei mille ascolti all'anno, trattenendo per sé, quindi, gli incassi ottenuti attraverso la loro distribuzione;

questa decisione lede gravemente il diritto d'autore in particolare delle piccole realtà musicali, che ottenevano dall'ascolto sulle piattaforme on line risorse che, seppur modeste, risultavano essere vitali per il loro sostentamento;

considerato che:

per stessa ammissione della piattaforma, la maggior parte dei brani presenti on line ha una diffusione streaming annua al di sotto della soglia fissata, la quale risulta quindi essere sproporzionata e rappresenta una formula di guadagno ingiustificata da parte della multinazionale a scapito degli artisti e del valore del loro lavoro;

in contemporanea con la decisione assunta da "Spotify", anche "Believe", azienda leader nella distribuzione digitale, ha inviato una comunicazione identica a migliaia di piccole realtà musicali, minacciando la cancellazione delle loro discografie a causa di presunti ascolti artificiali;

considerato infine che:

questa azione, a giudizio degli interroganti, del tutto arbitraria rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza di molte etichette indipendenti, che si trovano ora di fronte a una scadenza di pochi giorni per risolvere la situazione prima della cancellazione completa delle loro registrazioni e video musicali dalle piattaforme;

entrambe le azioni promosse in queste settimane dalle due piattaforme minacciano, quindi, un settore che vive anche grazie all'ingegno di piccoli artisti, case discografiche di ridotte dimensioni, che non meritano un trattamento così discriminatorio in merito alla retribuzione del loro lavoro, tra questi si segnalano le tante etichette indipendenti e i piccoli autori italiani che verranno colpiti profondamente da queste nuove regole contrattuali, imposte senza alcuna trattativa con le organizzazioni che li rappresentano,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di tutelare il pieno esercizio del diritto d'autore, in particolare per le case discografiche indipendenti o di piccole-medie dimensioni e per gli artisti profondamente colpiti dalle decisioni comunicate dalle suddette piattaforme di streaming on line;

quali iniziative, più in generale, il Ministro in indirizzo intenda promuovere a tutela del settore discografico italiano, in particolare per gli autori più fragili, alla luce delle nuove modalità digitali di distribuzione dei prodotti musicali.

(3-01002)

DI GIROLAMO, PIRRO, MAIORINO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

tra le funzioni principali dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale (ATER) rientrano gli interventi per riconoscere ad ogni cittadino in stato di difficoltà, ed al ricorrere dei presupposti di legge, il diritto all'abitazione;

a seguito degli eventi sismici che hanno interessato la regione Abruzzo il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, attraverso finanziamenti pubblici disposti dal decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, recante "Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017", venne ammessa l'acquisizione, da parte degli enti di edilizia popolare di alloggi nuovi da mettere a disposizione dei cittadini alloggiati in sistemazioni provvisorie;

con il decreto n. 230 del 10 dicembre 2019 della Struttura di missione per il superamento delle emergenze di protezione civile ad ATER Teramo è stato destinato un finanziamento di euro 24.733.584,44 che, in base alla delibera n. 35 del 13 dicembre 2019 è stato utilizzato per l'acquisto di alloggi, tra i quali quelli costruiti dalle società "Il Melograno II srl" e "Athena Costruzioni";

l'avviso emesso dal Centro operativo regionale prevedeva dei precisi requisiti soggettivi per il soggetto che volesse aderire e altrettanto precisi requisiti oggettivi per gli immobili offerti;

stando a quanto previsto, gli edifici avrebbero dovuto essere conformi, tra le altre cose, ai requisiti urbanistici, alle normative vigenti in materia di edilizia e sicurezza, alle normative antisismiche e alle normative sulla edilizia residenziale pubblica;

considerato che:

da anni gli inquilini delle strutture indicate in premessa denunciano una situazione allarmante, senza avere risposta alcuna dagli enti preposti;

a titolo di esempio, tra i 61 edifici danneggiati di categoria B e E, 23 sono situati in una piccola frazione di Colleatterrato, nel comune di Teramo; in questi edifici risiedevano circa 200 nuclei familiari, che sono tuttora fuori dalle proprie case e che non hanno la minima idea, come tutti gli altri sfollati, di quanto tempo trascorrerà ancora prima che possano fare rientro nelle loro abitazioni;

in questi anni si è assistito a storie paradossali e per certi versi inspiegabili, come la tristissima vicenda nel comune di Teramo degli inquilini di via Balzarini, oppure quella degli appartamenti riconsegnati in via Adamoli, nei quali su 32 famiglie ormai senza contributo per l'autonoma sistemazione dal novembre 2023, soltanto 4 hanno fatto rientro a casa, tutti gli altri sono ancora costretti a star fuori per problemi di abitabilità, di mobili distrutti e ascensori che non sono ancora in condizione di essere rimessi in funzione. Nota dolentissima è che in questi appartamenti dovrebbero far rientro tra gli altri, tantissime persone anziane. Molte persone anziane hanno perso la vita nell'attesa di una sistemazione dignitosa;

in particolare, per quanto riguarda gli edifici di via Balzarini, risulta alle interroganti che sia stato acquistato un immobile con impianto domotico non funzionante, con consumi esorbitanti che gli inquilini non potranno mai pagare. Intere famiglie, con anziani e bambini, che dal 9 febbraio 2024 ad oggi non possono usufruire dell'impianto di riscaldamento, visto che la stessa ATER non riesce a far fronte alle relative spese, con la conseguenza che l'azienda fornitrice, in mancanza dei pagamenti spettanti, è stata costretta a interrompere il servizio di fornitura dell'energia elettrica. Gli inquilini si ritrovano pertanto, vista la domotica non funzionante, a non poter usufruire del servizio di riscaldamento;

considerato infine che:

in Italia il diritto all'abitare, anche se non espressamente previsto dalla Costituzione, è affermato in impegni internazionali ratificati dal nostro Paese e anche indirettamente in alcune sentenze della Corte costituzionale;

la Corte costituzionale ha «incluso nel catalogo dei diritti inviolabili» della persona il diritto all'abitazione, che «rientra fra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità cui si conforma lo Stato democratico voluto dalla Costituzione» (sentenza n. 44 del 2020), poiché è compito dello Stato assicurare «che la vita di ogni persona rifletta ogni giorno e sotto ogni aspetto l'immagine universale della dignità umana» (sentenza n. 217 del 1988),

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della gravissima situazione descritta;

quanto sia stato fatto in questi anni per sopperire alle evidenti mancanze segnalate;

se e in che termini e con quale tempistica intenda intervenire per garantire il diritto a una dignitosa abitazione ai cittadini delle zone interessate, con particolare riferimento agli inquilini delle case ATER di Teramo;

se non ritenga opportuno attivarsi, per quanto di competenza e nei confronti degli organismi e degli enti preposti, al fine di assicurare che situazioni come quella descritta non abbiano più a ripetersi.

(3-01005)

ALFIERI, NICITA, FURLAN, RANDO, DELRIO, BAZOLI, MALPEZZI, ROSSOMANDO, MARTELLA, IRTO, GIORGIS, CAMUSSO, ZAMPA, MANCA, LA MARCA, VERDUCCI, ROJC, D'ELIA, FRANCESCHINI, FRANCESCHELLI, BASSO, GIACOBBE, TAJANI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno. - Premesso che:

il 7 marzo 2024 la nave "Sea Watch 5" ha soccorso in mare circa cinquanta persone che si trovavano su un'imbarcazione di legno nel Mediterraneo centrale. Secondo quanto riferito dagli stessi migranti, il gruppo era partito da Zuwara in Libia;

quattro migranti, con intossicazione da idrocarburi, ustioni, ipotermia e scabbia, sono stati trasbordati dalla nave Sea Watch 5 alla motovedetta Cp319 della Guardia costiera, che li ha sbarcati a Lampedusa. L'evacuazione medica è stata effettuata durante la notte;

i migranti, provenienti dal Pakistan e dall'Eritrea, sono stati portati al poliambulatorio dell'isola siciliana da dove, all'alba, due sono stati dimessi e condotti all'hotspot di contrada Imbriacola;

l'equipaggio della nave umanitaria ha reso nota la notizia del decesso di un giovane minorenne a seguito delle ustioni riportate, dovute a un misto di acqua di mare e carburante stagnanti nel fondo della barca di legno in cui i migranti sono stati costretti per ore;

non appena espletate le procedure di soccorso a fronte delle gravissime condizioni in cui versava il ragazzo ed altri quattro migranti, la Sea Watch 5 ha chiesto con urgenza alle autorità italiane di evacuare le persone in gravi condizioni mediche, diramando la prima richiesta di medical evacuation (Medevac), intorno alle ore 13;

come dichiarato dal team dell'ONG: "Dopo circa due ore, e senza che nessuna autorità avviasse un'operazione di evacuazione, un ragazzo di 17 anni è morto a bordo della nostra nave";

il personale della Sea Watch 5 ha, inoltre, dichiarato che solo nove ore dopo la richiesta di evacuazione urgente, la Guardia costiera avrebbe prelevato 4 persone dalla nave, non avendo avuto l'autorizzazione a prendere a bordo il corpo del 17enne deceduto. L'ONG si è vista così costretta a trasportarlo fino al porto assegnato di Ravenna a ben 1.500 chilometri di distanza;

pertanto, il corpo del ragazzo deceduto resterà a bordo della Sea Watch 5 ancora per 4 giorni, il tempo necessario a raggiungere il porto assegnato, peraltro in condizioni disumane, visto che la nave non è dotata di cella frigorifera e spazi separati;

secondo quanto risulta agli interroganti al momento delle operazioni di soccorso l'hotspot di Lampedusa non si trovava in condizioni di sovraccarico numerico,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritengano necessario e urgente intraprendere le dovute iniziative al fine di chiarire per quali motivi la Guardia costiera abbia risposto alla richiesta di medical evacuation con nove ore di ritardo;

se siano state effettuate le dovute procedure al fine di indentificare le persone vulnerabili ai sensi dell'articolo 17, del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, che si trovavano a bordo della Sea Watch 5;

per quale motivo sia stato assegnato il porto di Ravenna quale porto sicuro e per quali motivi non sia stata autorizza la Guardia costiera a prelevare il corpo del ragazzo deceduto, anche alla luce della mancanza delle necessarie strutture a bordo della Sea Watch 5 per trasportarlo.

(3-01007)

Interrogazioni con richiesta di risposta scritta

MURELLI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia dell'apparato respiratorio caratterizzata da un'ostruzione irreversibile e variabile a seconda della gravità; è associata a periodiche riacutizzazioni ed a uno stato di infiammazione cronica dei polmoni, che provoca la riduzione della capacità respiratoria e aumenta la mortalità;

ad oggi, non esiste una cura per la BPCO per ripristinare la funzionalità respiratoria perduta, ma trattamenti per gestire la malattia. I farmaci sono i broncodilatatori, somministrati per via inalatoria; fondamentali sono i corticosteroidi inalatori che, associati ai broncodilatatori (triplice terapia) svolgono un ruolo cruciale per la riduzione delle riacutizzazioni;

come riscontrato dall'International Respiratory Coalition (IRC), oltre mezzo miliardo di persone convive con malattie respiratorie croniche. In Italia sono 3,3 milioni le persone che soffrono di BPCO, che è la terza causa di morte, con una stima più di 50.000 morti l'anno e costi diretti e indiretti pari a 45,7 miliardi di euro. L'invecchiamento della popolazione italiana è destinata ad aumentare la prevalenza delle malattie respiratorie croniche;

numerosi studi pubblicati su "The Lancet" nel 2018, e nel 2020 sul "New England Journal of Medicine", hanno dimostrato come la "triplice terapia", (LAMA) e ICS (steroide inalatorio), somministrata tramite apposito device, riduca il tasso di riacutizzazioni con un miglior controllo dei sintomi dei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da moderata a severa;

l'AIFA il 1° settembre 2021 ha introdotto la Nota 99 sulla prescrizione dei farmaci inalatori indicati nella terapia della BPCO, con l'obiettivo di migliorare la gestione della patologia;

tra i farmaci inclusi nella Nota 99 vi sono quelli a triplice terapia (ICS + LABA + LAMA) precombinati in un unico inalatore, prescrivibili solo ed unicamente da una selezione di specialisti ospedalieri dietro compilazione di un piano terapeutico. La triplice terapia combinata genera un miglior controllo terapeutico, ma per come è strutturata la Nota 99, la quale subordina la terapia al piano terapeutico specialistico, si allungano i tempi per l'inizio della terapia (visita e prescrizione specialistica), gravando ulteriormente sulle liste d'attesa ospedaliere in direzione contraria rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale n. 77 del 2022 e dal PNRR sulla medicina di prossimità,

si chiede di sapere, alla luce delle osservazioni esposte in premessa, se il Ministro in indirizzo non ritenga doveroso e urgente adottare delle iniziative al fine di promuovere azioni mirate e tempestive nell'ambito della gestione della patologia cronica BPCO con una presa in carico tempestiva e una cura efficace dei 3,3 milioni di italiani malati, anche in ordine alla modifica della Nota AIFA 99, concedendo la libera prescrivibilità di questi farmaci combinati anche da parte dei medici di medicina generale, come già avviene in diversi Paesi europei, andando così a ridurre le liste d'attesa ospedaliere ed abbattendo in tal modo le possibili diseguaglianze.

(4-01071)

VERSACE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

la strada statale 340 è l'arteria che collega geograficamente Como a Porlezza, costeggiando il lago di Como fino a Menaggio e, nella tratta compresa tra Como e Menaggio, è comunemente identificata con il nome "Regina" per la sua centralità e il suo ruolo fondamentale nel collegare tutti i centri abitati sul lago con Como;

il tratto tra i comuni di Argegno e Griante presenta una configurazione caratterizzata da numerosi centri abitati, strettoie e vicoli, rendendo particolarmente difficoltosa la circolazione stradale, soprattutto durante la stagione turistica. Per questo motivo, si è concretizzata la necessità di realizzare una strada alternativa in grado di collegare le varie località tramite ponti e gallerie, al fine di migliorare la viabilità della zona;

i tempi di realizzazione dell'opera, inizialmente pianificati entro il 2026, hanno subito ritardi a causa della presenza di contaminanti nel terreno, come arsenico e idrocarburi, con conseguente slittamento dei lavori e fissazione di una nuova data di completamento al 10 aprile 2028;

i ritardi hanno caratterizzato anche la galleria di svincolo di Colonno: programmata per essere inaugurata nell'estate del 2023, in realtà non è stata ancora completata;

la situazione descritta comporta significativi problemi di viabilità: oltre al traffico ordinario, si registra un notevole transito di mezzi pesanti che congestiona la strada, causando disagi per residenti, turisti e operatori economici della zona. La situazione impatta anche sul passaggio delle ambulanze, costrette a utilizzare la strada per raggiungere i pronto soccorso di Menaggio e Como,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga che i lavori di tutta l'opera verranno certamente completati entro il 10 aprile 2028 ed entro il 2024 almeno quelli relativi alla galleria di svincolo di Colonno, di cui era prevista l'inaugurazione nel 2023;

quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di facilitare lo smaltimento del traffico specialmente nel periodo estivo, prevedendo ad esempio strategie di gestione del traffico, con particolare riferimento al passaggio dei mezzi pesanti.

(4-01072)

DE CRISTOFARO - Ai Ministri della giustizia e dell'interno. - Premesso che:

da notizie di stampa si apprende che la sera del 1° maggio 2022 a Genova Alberto Scagni ha colpito a morte la sorella Alice con numerose coltellate aggredendola sotto casa della stessa;

egli è stato sottoposto a processo e condannato dalla Corte d'Assise di Genova alla pena di 24 anni e 6 mesi di reclusione e gli è stata riconosciuta la semi infermità mentale;

dagli stessi atti del processo risulterebbe che lo stesso giorno dell'omicidio il padre di Scagni avrebbe telefonato due volte in Questura e al 113 per segnalare l'allarmante escalation di aggressività nel figlio, il quale poco prima delle 13.30 aveva minacciato di morte i genitori e la sorella al telefono;

gli agenti presenti in centrale operativa non risulta abbiano effettuato alcun intervento e nessun accertamento a fronte della richiesta del padre;

prima dei tragici fatti della sera del 1° maggio, Alberto Scagni era stato segnalato numerose volte nel corso di interventi di polizia: dal 19 aprile alla mattina 1° maggio Alberto Scagni è stato oggetto di segnalamento e ricerca in quattro interventi di polizia sul posto (19, 22, 26 e 30 aprile), identificato personalmente tre volte (22, 26 e 30 aprile), querelato una volta per lesioni volontarie (27 aprile). Per cinque volte (19, 20, 22, 30 aprile e 1° maggio alla mattina) è stato evidenziato alle forze di polizia che egli manifestava problemi psichiatrici;

considerato che:

risulta che dal 2012 sia stata creata e poi ulteriormente potenziata la nuova struttura dell'ICT "Interfaccia per il controllo del territorio" in cui l'operatore della centrale operativa è in grado di gestire la chiamata attraverso una "SoftConsole Nue", che permette la localizzazione dei cittadini chiamanti su layout cartografico, di scambiare dati e fonia con altri Enti, di riascoltare le conversazioni telefoniche e quelle radio. Le "SoftConsole Nue" tracciano ogni azione dell'operatore, il quale deve annotare in apposite "schede contatto" la gestione di ogni contatto telefonico e di ogni episodio prescindendo dall'intervento delle pattuglie. I dati inseriti alimentano un database, che potrà a sua volta essere interrogato e restituire l'informazione d'interesse, anche ai fini di analisi statistica;

risultano a disposizione delle forze di polizia per il controllo del territorio la consultazione della "SOFTCONSOLLE", della banca dati "SDI", del sistema "MIPGWeb", della banca dati "SCUDO" (in cui sono inseriti gli interventi per "lite", "violenza domestica, di genere e soccorso a fasce deboli" o per ogni altro episodio che possa essere riconducibile al contesto tutelato dal cosiddetto codice rosso), i dati conseguenti all'applicazione del Protocollo EVA, ed è altresì possibile la verifica della presenza della persona nei registri relativi alla salute mentale;

nessuno degli interventi che hanno riguardato Alberto Scagni prima dei fatti del 1° maggio 2022, dalle liti nel condominio, all'intimidazione dei familiari, all'aggressione di una vicina di casa, sono stati inseriti in banca dati SCUDO;

nessuno degli interventi che hanno riguardato Alberto Scagni prima degli eventi tragici della sera del 1° maggio 2022, risultano essere stati consultati sulla SOFTCONSOLLE dagli agenti di polizia che sono man mano intervenuti, nemmeno a seguito delle telefonate del padre la mattina del 1° maggio, con cui chiedeva un intervento per le minacce di morte da parte del figlio. Le prime consultazioni sono intervenute solo dopo la morte della sorella Alice,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno fare chiarezza sulla vicenda, verificando l'idoneità del sistema operativo previsto per il controllo del territorio rispetto al compito istituzionale della Polizia della prevenzione dei reati e all'esistenza di eventuali irregolarità, omissioni, possibili violazioni di legge, regolamenti o circolari e la sussistenza di eventuali profili di responsabilità disciplinare, in particolare sulla eventuale mancata attivazione delle procedure previste per la violenza domestica, di genere e soccorso a fasce deboli o per ogni altro episodio che possa essere riconducibile al contesto tutelato dal cosiddetto codice rosso;

se il sistema operativo previsto per il controllo del territorio sia effettivamente idoneo rispetto al compito istituzionale della Polizia della prevenzione dei reati e quali eventuali strumenti si intenda adottare per renderlo idoneo allo scopo.

(4-01073)

IRTO - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Premesso che:

con la legge regionale della Calabria n. 9 del 2007 fu prevista la trasformazione del "Centro servizi avanzati ricerca, formazione e sviluppo agroalimentare della Calabria Spa" in "Fondazione mediterranea Terina Onlus", configurata, come da specifico dossier del Consiglio regionale calabrese, come centro di ricerca industriale e alta formazione nei settori agricolo, agroalimentare, agro-industriale ed ambientale;

la suddetta Fondazione, con sede a Lamezia Terme (Catanzaro), è organismo in house della Regione Calabria, la cui Giunta ne approva il bilancio, esercita su di essa il controllo strategico, adotta gli atti d'indirizzo e delibera la revoca degli organi nei casi previsti dallo statuto;

la legge regionale della Calabria n. 24 del 2013 prevede, all'articolo 13, comma 1, la riorganizzazione della Fondazione, chiamata a «perseguire unicamente compiti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e divulgazione scientifica nel settore della qualità agroalimentare, della sicurezza alimentare e della salute, nonché compiti di certificazione delle produzioni tipiche e di qualità, da sviluppare coerentemente con la vigente normativa in materia»;

con lo scopo di guidare la Fondazione nella riorganizzazione prevista dalla legge citata, la Regione Calabria ha provveduto negli anni a incaricare diversi commissari straordinari, ultimo dei quali, in ordine di tempo, il dirigente generale in carica del dipartimento regionale per il Turismo;

nell'ambito di una conferenza stampa del 2011, il presidente pro tempore della Regione Calabria riferì di finanziamenti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per i centri di ricerca presenti in Calabria, tra cui 14.650.000 euro per la Fondazione Mediterranea Terina, in relazione al progetto denominato "Food@Life";

a tale riguardo, nel 2014 il suo commissario pro tempore definì Terina «soggetto attuatore di un'iniziativa che rappresenta una hybrid institution in cui la rigida distinzione funzionale tra ricerca ed imprese tende a sfumare per lasciare il posto alla comune risorsa "innovazione tecnologica" quale strumento di conseguimento di vantaggio competitivo e duraturo nel tempo»;

lo stesso commissario precisò che i laboratori della Fondazione sarebbero stati «implementati e resi operativi grazie al progetto» "Food@Life", per costituire «una struttura permanente d'innovazione, di riferimento per le imprese e per il mondo della ricerca, con spiccata capacità di autofinanziamento ed a respiro internazionale»;

il suddetto commissario aggiunse: «L'Infrastruttura prenderà corpo attraverso il potenziamento dell'esistente struttura di ricerca, nata dalla pluriennale collaborazione scientifica tra la Fondazione Mediterranea Terina (unico ente di ricerca regionale e braccio operativo di riferimento della regione Calabria) ed il dipartimento di agraria (ex-facoltà di agraria) dell'Università mediterranea di Reggio Calabria che, nel tempo, ha aderito, partecipando attivamente, al network tematico della ricerca nell'ambito strategico dell'agroalimentare»;

in un approfondimento giornalistico apparso sulla testata web "Lacnews24.it" in data 19 febbraio 2024, si afferma che l'attuale Ministero dell'università e della ricerca, stante un lungo inutilizzo dei macchinari acquistati nell'ambito del finanziamento collegato al succitato progetto "Food&Life", «potrebbe chiedere conto degli investimenti mai valorizzati»,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali controlli abbia promosso o intenda promuovere e quali iniziative di competenza abbia assunto o intenda assumere riguardo all'utilizzo dei riferiti finanziamenti;

quali attività di ricerca risulti che la Fondazione Terina abbia svolto in relazione al progetto "Food&Life".

(4-01074)

FLORIDIA Aurora, MALPEZZI, DE CRISTOFARO, CUCCHI, MAGNI - Ai Ministri dell'istruzione e del merito, per la famiglia, la natalità e le pari opportunità e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

il sistema degli asili nido e delle scuole dell'infanzia comunali svolge una funzione importante e ampia di sostegno alla famiglia, consentendo ai genitori e a chi ha la responsabilità genitoriale anche di lavorare più agevolmente;

tale sistema ha contribuito a migliorare la vita delle famiglie, a dare un supporto attivo e concreto alla genitorialità, a valorizzare la crescita dei bambini con una programmazione educativa comprovata e controllata;

il mancato rinnovo delle graduatorie di educatrici, educatori e di insegnanti nel decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi, soltanto nella città di Roma sta mettendo seriamente a rischio la garanzia di continuità lavorativa per 4.000 educatrici e insegnanti precarie, che attualmente garantiscono l'erogazione di un servizio essenziale, che spazia dall'integrazione dei bambini con disabilità, all'estensione dell'apertura dei nidi fino nella fascia pomeridiana;

considerato che:

la situazione descritta rappresenta motivo di allarme sociale innanzitutto per il paventato interrompersi della garanzia di continuità occupazionale delle insegnanti e delle educatrici e per tutte le famiglie che, per diversi motivi, hanno l'esigenza di avvalersi dell'ausilio fondamentale degli asili nido, rappresentanti un importante presidio educativo e formativo;

gli asili nido, così come le scuole dell'infanzia, nella società contemporanea svolgono una funzione educativa e assistenziale che ogni Comune deve assicurare ai propri cittadini, i quali devono potersi avvalere, con facilità e agio, della facoltà di vedere accolti i propri figli nelle medesime strutture,

si chiede di sapere:

quali siano gli orientamenti dei Ministri in indirizzo, in considerazione della difficile situazione che si potrebbe verificare, ai fini di ottenere un'ulteriore proroga delle graduatorie citate in premessa, per garantire una indispensabile continuità lavorativa per le insegnanti e le educatrici coinvolte e se non vogliano avviare altresì un piano di stabilizzazione per chi ha garantito il servizio per anni, ha superato il concorso ed è in graduatoria;

se, conseguentemente, non ritengano opportuno procedere al più presto, nei limiti di propria competenza, all'erogazione delle necessarie risorse utili ad assicurare l'apertura degli asili nido in itinere e la continuazione dell'attività di quelli esistenti;

quali siano le misure per gli asili nido gratuiti annunciati in diversi interventi pubblici da parte degli esponenti di Governo;

quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di dare maggiore priorità alla realizzazione di asili nido o scuole per l'infanzia nei comuni o nelle periferie urbane prive di tali servizi nelle aree del Mezzogiorno d'Italia.

(4-01075)

MURELLI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

il Ministero della salute, con la nota n. 34074 avente ad oggetto "Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza" indica le vaccinazioni per le donne in età fertile, se non già immuni, contro morbillo, parotite, rosolia, varicella e Papillomavirus Human. Si legge nella nota che è opportuno consigliare la vaccinazione anti-HPV alle donne in età fertile non vaccinate in precedenza utilizzando, ad esempio, l'occasione dell'invito al primo screening cervicale;

il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025 ha fissato come terzo obiettivo il rafforzamento della prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate. Tra le principali azioni da intraprendere ci sono anche: rilanciare e rafforzare la campagna nazionale di vaccinazione contro HPV, prevedendo il coinvolgimento attivo del territorio; favorire la vaccinazione attraverso l'ampliamento dell'accesso ai servizi vaccinali, l'organizzazione di open day e attività di catch up, l'estensione dell'offerta attiva e gratuita del vaccino alle coorti almeno fino all'età di inizio dello screening del tumore per il cancro della cervice uterina e della gratuità del vaccino per i maschi almeno fino ai 18 anni di età compresi, il mantenimento della gratuità di tutte le dosi del ciclo vaccinale nel tempo per le coorti beneficiarie, l'adozione di strumenti e tecnologie informatiche flessibili per supportare la chiamata attiva e la gestione della prenotazione per ridurre le probabilità di non presentazione; analizzare i determinanti dell'esitazione vaccinale nei confronti dei vaccini anti-HPV e intervenire su di essi e sviluppare una estesa campagna comunicativa e informativa a supporto della campagna nazionale di vaccinazione contro HPV, impegnata su più fronti: scuole, punti di ritrovo per i giovanissimi e i giovani, tutti i media (anche i social media);

rilevato che:

il Piano regionale prevenzione vaccinale (PRPV) 2023-2025 prevede la gratuità del vaccino anti HPV per le donne fino ai 26 anni, mentre al di sopra di questa età è prevista la possibilità di accedere agli ambulatori vaccinali pagando un prezzo agevolato. Per gli uomini, invece, è mantenuta la gratuità fino ai 18 anni;

il PRPV si pone in netto contrasto con il PNPV per quanto riguarda la vaccinazione contro HPV e il mantenimento della gratuità di tutte le dosi del ciclo vaccinale nel tempo per le coorti beneficiarie, privando di fatto i cittadini di un diritto acquisito, diritto sancito dal PNPV,

si chiede di sapere, alla luce delle osservazioni esposte in premessa, se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno indagare le motivazioni che hanno portato la Regione Emilia-Romagna al mancato recepimento di quanto stabilito dal PNPV con riguardo alla vaccinazione anti HPV e al mantenimento della gratuità di tutte le dosi del ciclo vaccinale nel tempo per le coorti beneficiarie.

(4-01076)

ALOISIO, LOPREIATO, MAZZELLA, PIRRO, PATUANELLI, FLORIDIA Barbara, MAIORINO, CROATTI, NATURALE, CATALDI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:

in Italia, i 17 Istituti penali per i minorenni (IPM) assicurano l'esecuzione dei provvedimenti dell'Autorità giudiziaria, quali la custodia cautelare o l'espiazione di pena dei minorenni autori di reato;

con il decreto-legge 15 settembre 2023 n.123, recante "Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale", cosiddetto "decreto Caivano", sono state previste misure urgenti per il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile;

il citato decreto disciplina alcune novità in materia di misure cautelari e sul processo penale a carico di imputati minorenni e relativamente alle misure monitorie finalizzate al contrasto alle baby gang (daspo urbano, divieto di ritorno e rimpatrio con foglio di via);

gli effetti di questo provvedimento sono stati criticati da diversi esperti del settore e associazioni, come "Antigone";

considerato che:

l'associazione Antigone si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario. Più specificamente, essa svolge attività di promozione e tutela dei diritti delle persone private della libertà, nonché di sensibilizzazione culturale e politica in ambito penale e penitenziario. Raccoglie e divulga informazioni sulla realtà carceraria, cura la predisposizione di proposte di legge e la definizione di eventuali linee emendative di proposte in corso di approvazione, assicura consulenza e, laddove necessario, anche tutela legale, ai detenuti su questioni attinenti all'esecuzione della pena, svolge attività di ricerca in ambito nazionale e internazionale;

secondo quanto emerso dall'ultimo rapporto pubblicato dall'associazione Antigone, il suddetto decreto sta apportando effetti distruttivi sul sistema della giustizia minorile, sia in termini di ricorso alla detenzione che di qualità dei percorsi di recupero per il giovane autore di delitto;

secondo l'associazione, nei primi mesi del 2024 sono già 500 i minori detenuti, un numero record nell'ultimo decennio. Analogamente, gli ingressi negli IPM in misura cautelare sono stati 340 nel gennaio 2024 contro i 243 dell'anno precedente. Inoltre, si registra una notevole crescita degli ingressi in IPM per violazione della legge sugli stupefacenti, con un aumento del 37,4 per cento in un solo anno;

la presenza negli IPM oggi è costituita soprattutto da ragazzi e ragazze minorenni, che sono circa il 60 per cento, la cui fascia anagrafica più rappresentativa va dai 16 ai 17 anni;

inoltre, è parere dell'Associazione che l'estensione, da decreto, della possibilità di applicare l'accompagnamento in carcere, a seguito di flagranza e della custodia cautelare, stravolga l'impianto del codice di procedura penale minorile del 1988 e stia già determinando un'impennata degli ingressi negli IPM. In particolare, a partire dal 1988, con l'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, l'Italia aveva scelto la via dell'interesse superiore del minore, idea stravolta dal "percorso di rieducazione del minore" introdotta dal "decreto Caivano", che mira a punire per educare;

considerato infine che, a parere degli interroganti l'aumentata possibilità introdotta dal "decreto Caivano" di trasferire i ragazzi maggiorenni dagli IPM alle carceri per adulti sta facendo vedere i propri effetti, con danni enormi sul futuro dei ragazzi,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda adottare per la tutela e la salvaguardia dei minori, in un'ottica di rieducazione effettiva degli stessi;

quali siano le modalità attraverso cui ritenga di intervenire al fine di affrontare le criticità descritte.

(4-01077)

DE POLI - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy, dell'ambiente e della sicurezza energetica, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

il comparto del metano per autotrazione, dopo un periodo di crescita consolidata, attualmente manifesta i segni di una profonda crisi;

nello scorso decennio, il maggiore ricorso al gas naturale è stato promosso dalla stessa Unione europea nell'ambito della Direttiva 2014/94/UE (cosiddetta DAFI), recepita nel 2016, che ha imposto agli Stati membri l'adozione di un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi al petrolio fossile nel settore dei trasporti e la realizzazione della relativa infrastruttura;

tale intervento è stato guidato dal duplice obiettivo di rendere minima la dipendenza dal petrolio e attenuare l'impatto ambientale dei trasporti, nella prospettiva della loro decarbonizzazione;

la successiva legislazione è stata orientata da obiettivi analoghi;

il conflitto russo-ucraino, com'é noto, ha inciso in modo rilevante sul mercato delle materie prime; tra il 2021 e il 2023 il prezzo del metano per autotrazione ha registrato un aumento senza pari rispetto alla media storica e ciò ha comportato una drastica compressione dell'erogato presso i punti vendita e delle immatricolazioni delle autovetture e veicoli commerciali leggeri alimentati a metano (meno 82,3 per cento nel 2023 rispetto al 2022, mentre nel complesso il mercato italiano dell'automobile era in crescita del 19 per cento Fonte: UNRAE);

sebbene la situazione sia in lieve miglioramento e il prezzo della materia prima sia ora stabilmente in calo, i soli incentivi all'acquisto di nuovi veicoli attualmente previsti rischiano di rivelarsi insufficienti, in proiezione, a colmare il divario accumulato rispetto ad altri settori di mercato e recuperare le perdite subite;

considerato che:

in Italia nel 2023 il 40 per cento del metano da autotrazione è stato erogato sotto forma di biometano, gas combustibile derivato da fonti rinnovabili attraverso il procedimento di upgrading del biogas, che consiste nella rimozione di impurità e anidride carbonica;

nell'ambito della procedura legislativa finalizzata all'adozione di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per rafforzare i livelli delle prestazioni in materia di CO2 dei veicoli pesanti nuovi, nella seduta del 21 novembre 2023 il Parlamento europeo ha approvato un emendamento che definisce i carburanti neutri dal punto di vista delle emissioni di CO2;

una simile previsione, nonostante sia stata accolta nel contesto di un provvedimento relativo alle emissioni dei veicoli pesanti, rappresenta un importante precedente normativo nel complesso delle misure finalizzate alla graduale eliminazione dei combustibili fossili, poiché introduce per la prima volta una definizione di carburanti neutri dal punto di vista delle emissioni di CO2 stabilendo che questi comprendono i carburanti rinnovabili o sintetici, quali i biocarburanti, il biogas, i combustibili da biomassa, i carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto (RFNBO) o i carburanti derivanti da carbonio riciclato (RCF);

ritenuto che per il conseguimento degli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica traguardati dal "Green Deal" europeo appaiono essenziali l'innovazione e l'ulteriore diffusione dei combustibili rinnovabili sostenibili,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano rivolgere misure di sostegno alle imprese esercenti l'attività di commercio al dettaglio di gas naturale e biometano per autotrazione, in relazione agli scenari descritti in premessa;

se intendano introdurre nuovi incentivi a beneficio delle imprese di autotrasporto o privati che utilizzano o acquistano veicoli alimentati a metano.

(4-01078)

SBROLLINI - Al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare. - Premesso che:

le ultime settimane del mese di febbraio 2024 hanno visto il territorio di Vicenza e di Padova flagellati dal maltempo e dalle perturbazioni;

fortunatamente negli ultimi anni in quelle province sono stati diversi gli interventi di natura difensiva per il territorio: i bacini di laminazione a disposizione sono stati utilizzati con il risultato di evitare allagamenti diffusi e limitando notevolmente danni che diversamente sarebbero stati ben più drammatici;

nonostante l'opera di prevenzione e mitigazione dei danni, questi ultimi si sono rivelati comunque ingenti;

numerosi smottamenti e frane conseguenti alle piogge intense hanno messo in ginocchio alcune zone urbane e portato devastazione nelle campagne, procurando danni consistenti all'agricoltura locale;

più di 3.000 vicentini sono stati interessati dai danni dovuti al fango che ha invaso le loro case ed è ora necessario garantire un aiuto da parte delle istituzioni e tempi certi per permettere ai cittadini di ricominciare a utilizzare le loro abitazioni ed agli imprenditori di riprendere a far funzionare le loro aziende,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo intenda adottare per dare una risposta concreta di vicinanza ai territori colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo in Veneto, in modo particolare nel Vicentino e nel Padovano, e riconoscere lo stato di emergenza come richiesto dalla Regione Veneto;

se non intenda stanziare risorse finanziarie necessarie per garantire in tempi certi i ristori per le popolazioni interessate.

(4-01079)

IRTO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della giustizia e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

nell'ambito territoriale del comprensorio della Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, operavano due uffici giudiziari, siti rispettivamente nelle località di Palmi e Cinquefrondi;

i predetti uffici hanno goduto di piena autonomia gestionale e l'attività amministrativa, contabile e fiscale dei presidi risultava di competenza esclusiva dei rispettivi dirigenti, sino alla data del 31 dicembre 2014;

il dirigente dell'ufficio di Cinquefrondi provvedeva inoltre alla liquidazione di tutte le spettanze stipendiali e dei compensi accessori fuori sistema dovuti al personale del suo ufficio;

tra le competenze del dirigente rientrava anche la compilazione e l'invio all'INPS della D.M.A. (denuncia mensile analitica) contenente l'indicazione delle percezioni di ciascun dipendente e il resoconto dei contributi trattenuti e pagati a loro carico;

a decorrere dal 1° gennaio 2015, la competenza della gestione contabile e fiscale è stata trasferita in seno al Ministero dell'economia e della finanza;

tramite un apposito provvedimento di riorganizzazione degli uffici giudiziari, risalente al 2013, è stato soppresso l'ufficio di Cinquefrondi. Solo successivamente si è scoperto che l'ufficio aveva maturato, nel corso della propria gestione amministrativa, un disavanzo contributivo nei confronti dell'INPS;

in risposta al debito contratto, il 24 gennaio 2024, l'INPS ha attivato la procedura di pignoramento, rivalendosi sugli stipendi degli ufficiali giudiziari di Palmi, i quali, però, sono estranei ai fatti accaduti;

in esito a tale provvedimento, risulta bloccato l'unico conto corrente dell'ufficio di Palmi funzionale all'espletamento di tutte le attività istituzionali degli ufficiali giudiziari. A pagarne le conseguenze, oltre alla cittadinanza privata di servizi essenziali, sono gli stessi lavoratori dell'ufficio, ai quali veniva erogato lo stipendio proprio attraverso il conto corrente bloccato;

nonostante si siano susseguiti numerosi incontri e riunioni volte all'annullamento dell'atto esecutivo, ad oggi non si è registrato alcun passo in avanti nella direzione di una risoluzione definitiva del contenzioso;

tale situazione comporta pesanti ricadute sull'attività dell'ufficio di Palmi, tra cui il blocco totale delle attività giudiziarie penali, civili ed amministrative;

inoltre, risulta che l'INPS non abbia intrapreso alcuna azione per rimediare al disservizio arrecato. Tale inerzia ha costretto i dipendenti dell'ufficio giudiziario di Palmi a ricorrere alle vie legali a proprie spese, al fine di tutelare la propria immagine e riaffermare la loro estraneità ai fatti,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intendano intraprendere affinché venga aperto un tavolo di confronto con tutte le amministrazioni interessate, allo scopo di individuare una soluzione che tuteli innanzitutto i lavoratori dell'ufficio giudiziario di Palmi e la funzionalità dell'ufficio rispetto ad una vicenda paradossale.

(4-01080)

LA MARCA, ROJC, FURLAN, NICITA, SENSI, MANCA, FINA, MALPEZZI, VALENTE, FRANCESCHELLI, GIORGIS, IRTO, TAJANI, GIACOBBE - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, meglio conosciuta con l'acronimo AIRE, è stata istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470, contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all'estero per un periodo superiore ai 12 mesi ed è gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle rappresentanze consolari all'estero;

l'iscrizione all'AIRE costituisce il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle rappresentanze consolari all'estero, nonché per l'esercizio di importanti diritti, quali ad esempio la possibilità di votare per le elezioni politiche, i referendum e per l'elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo per corrispondenza nel Paese di residenza;

secondo le statistiche fornite dall'AIRE, al 1° gennaio 2022 gli italiani residenti all'estero erano 5.806.068, circa 517.000 in più rispetto al 2019, anno delle ultime elezioni europee e così ripartiti nelle quattro circoscrizioni elettorali estere: in Europa 3.189.905, America meridionale 1.804.291, America settentrionale e centrale 505.567 e Africa, Asia, Oceania e Antartide 306.305;

come noto un cittadino iscritto all'AIRE è un cittadino italiano a tutti gli effetti e, consequenzialmente, un cittadino dell'Unione europea;

considerato che:

si registrano diverse segnalazioni di cittadini iscritti all'AIRE, residenti in Canada e negli Stati Uniti d'America, che sono impossibilitati a esprimere il loro diritto di voto nelle elezioni europee;

l'articolo 1 del decreto-legge 29 gennaio 2024 n.7 recante disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell'anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale, permette agli elettori fuori sede di esercitare il loro diritto di voto;

una fitta rete di consolati e ambasciate lavora e fornisce i servizi necessari ai tanti cittadini residenti all'estero;

il 4 febbraio 2024 si sono tenute le elezioni presidenziali di El Salvador e i cittadini salvadoregni residenti in Italia hanno esercitato il loro diritto di voto attraverso la possibilità di voto da remoto ovunque tramite internet o di voto elettronico attraverso i seggi allestiti all'interno delle ambasciate in diverse città italiane,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell'incresciosa impossibilità di molti cittadini iscritti all'AIRE di esercitare il loro diritto di voto;

se siano allo studio possibili modalità di voto alternative per garantire il diritto di voto agli italiani residenti all'estero e impossibilitati a rientrare nel proprio comune di iscrizione all'AIRE in Italia;

più in generale, quali siano le iniziative che il Ministro intenda intraprendere al fine di garantire l'esercizio di tale diritto.

(4-01081)

LOMBARDO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Considerato che:

nel settembre 2018, alla scadenza del bando per il collegamento veloce per passeggeri da Messina a Reggio Calabria assegnato alla società "Liberty lines" il ministro Danilo Toninelli decise, anziché prorogare il contratto, di affidare direttamente il servizio a Rete ferroviaria italiana, tramite la sua controllata Bluferries (oggi BluJet) che già gestiva la tratta Messina-Villa San Giovanni;

Liberty lines contestò l'affidamento diretto del servizio, ottenendo sentenze favorevoli che mettevano in discussione la legittimità dell'operato del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

successivamente vennero emessi due bandi per l'affidamento del servizio, entrambi con esito nullo, che fecero però emergere all'attenzione pubblica le problematiche sulla precarietà patita dal personale marittimo ormai in servizio pluriennale sulla linea marittima;

trascorsi 5 anni di gestione diretta del gruppo RFI tramite le sue controllate, il servizio di linea tra Messina e Reggio Calabria fu infine affidato proprio alla Liberty lines tramite il terzo bando pubblicato dal Ministero il 23 marzo 2023;

per garantire i posti di lavoro dei marittimi afferenti alla linea già da 5 anni, il Ministero a pag. 19 del "disciplinare di gara" del bando inserì per l'azienda subentrante l'obbligo, pena l'esclusione, di accettare la clausola sociale così come definita nell'apposito paragrafo 27, che recita: "Al fine di promuovere la stabilità occupazionale, in caso di subentro di un nuovo aggiudicatario, il personale alle dipendenze del gestore uscente e già assegnato in via prevalente all'esercizio della linea è trasferito senza soluzione di continuità all'impresa di navigazione subentrante". A tal riguardo e per maggior garanzia, venne pubblicato in allegato al bando l'elenco personale del gestore "cessante" che doveva essere trasferito (allegato n. 22);

risulta al contrario che il 1° ottobre 2023 Liberty lines ha iniziato il servizio di linea tra Messina e Reggio Calabria, quale aggiudicataria del bando, senza però aver assorbito nessuno dei lavoratori in esubero in ordine alla clausola sociale obbligatoria prevista,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della mancata applicazione della clausola sociale prevista nel bando per il collegamento tramite mezzi veloci tra Messina e Reggio Calabria in svolgimento dal 1° ottobre 2023;

se intenda avviare procedure di verifica sulla regolarità nell'espletamento del servizio.

(4-01082)

CAMUSSO, VALENTE, VERDUCCI, FINA, ZAMBITO, RANDO, TAJANI, D'ELIA, ROJC, ALFIERI, MANCA, FURLAN, NICITA, GIACOBBE - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. - Premesso che:

l'azienda Nuroll S.p.A., controllata della multinazionale turca Polinas del Gruppo Yildiz, è uno dei più importanti produttori europei di film in PET biorientato. Il gruppo detiene una quota rilevante del mercato nel settore degli imballaggi flessibili per alimenti, operando dal 1988 nello stabilimento di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta;

secondo quanto riportato da numerosi organi di stampa, Nuroll sta attraversando una crisi industriale di lunga durata, che ha generato profonda preoccupazione per i 76 lavoratori dello stabilimento, che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, nonché per l'intero indotto del Casertano;

il 30 gennaio 2024, a seguito di un incontro avvenuto presso la sede di Confindustria, il management del gruppo Yildiz-Polinas ha delineato un quadro particolarmente preoccupante circa la situazione economico finanziaria dell'azienda, annunciando importanti perdite accumulate negli anni e lamentando la scarsa competitività sul mercato delle produzioni dell'opificio di Pignataro Maggiore;

in esito alla citata riunione, inoltre, è stata stabilita la proroga di ulteriori dieci settimane della cassa integrazione ordinaria per i 76 dipendenti dello stabilimento, precisamente fino al 14 aprile prossimo;

è necessario sottolineare che la sorte dei lavoratori e dello stesso stabilimento resta di assoluta precarietà; resta infatti alta la possibilità che dopo il 14 aprile, al termine del periodo di proroga della cassa integrazione, la proprietà turca dichiari la chiusura definitiva dello stabilimento;

considerato che:

le organizzazioni sindacali denunciano che "l'acquisizione della Nuroll da parte del gruppo Yildiz Polinas è stata puramente strategica" in quanto il solo obiettivo del gruppo turco sarebbe stato quello appropriarsi del know-how italiano, affermare il marchio Nuroll all'interno del mercato europeo e incrementare le fila della propria clientela;

secondo quanto riportato in una nota a firma delle organizzazioni sindacali del 12 febbraio 2024, la proprietà turca non ha mai presentato un piano industriale o di rilancio del sito di Pignataro Maggiore, così come promesso in fase di acquisizione. Al contrario, il gruppo Polinas sin dal momento dell'acquisizione ha trascurato lo stabilimento casertano, continuando ad investire in Turchia in impianti di produzione simili a quelli presenti nello stabilimento di Pignataro Maggiore, aggredendo il mercato con prezzi inferiori a quelli italiani;

considerato altresì che l'ipotesi che la proprietà abbia intenzione di delocalizzare l'intera produzione in Turchia trova conferme concrete nel vertiginoso declino dello stabilimento di Pignataro Maggiore al quale si è assistito nel corso degli anni. Risulta infatti agli interroganti che il gruppo Polinas abbia privilegiato il sito turco e trasferito commesse in suo favore, attuando deliberatamente un processo di svuotamento industriale ai danni dell'impianto produttivo italiano con conseguente perdita di produzioni, e progressivamente attuando percorsi di riduzione del personale che hanno avuto ricadute sull'intero territorio,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione esposta in premessa e quali misure urgenti intenda porre in essere per garantire la permanenza dell'azienda nel territorio casertano e salvaguardare i posti di lavoro e l'indotto, al fine di scongiurare l'ennesima crisi industriale del Mezzogiorno e le sue ricadute occupazionali.

(4-01083)

PAITA - Ai Ministri per la protezione civile e le politiche del mare e dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:

lo scorso 1° marzo 2024, fortunatamente di venerdì sera, nel comune di Crocefieschi (Genova) un'area è stata investita da una frana: sei abitazioni sono state interdette (di cui quattro in via precauzionale e due perché travolte dalla frana) e un masso di oltre 30 tonnellate si è staccato dal versante ed è rotolato tra le abitazioni per poi schiantarsi contro la parete della scuola elementare, entrando per circa due metri al suo interno (l'edificio scolastico risulta ancora inagibile);

solo il giorno e l'ora della frana hanno evitato che si consumasse una vera e propria tragedia;

la collocazione del comune e le ulteriori perturbazioni in arrivo rendono urgente un attento monitoraggio e verifiche, nonché interventi infrastrutturali come la realizzazione di un vallo di sicurezza, il tutto per assicurare l'incolumità di cittadini e abitanti e garantire la sicurezza degli edifici e delle infrastrutture, ivi incluse quelle di collegamento,

si chiede di sapere quali iniziative si intenda adottare per sostenere concretamente il Comune di Crocefieschi nel ripristino delle abitazioni e dell'edificio scolastico colpiti dalla frana dello scorso 1° marzo, assicurare giusti indennizzi a coloro che, a qualsiasi titolo, abbiano dovuto patire le conseguenze della frana, nonché per realizzare gli interventi infrastrutturali necessari per mettere in sicurezza da ulteriori rischi di dissesto idrogeologico il territorio.

(4-01084)

MAGNI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

l'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI) è stato istituito nel 1996 e ne fanno parte obbligatoriamente tutti gli infermieri che esercitano o hanno esercitato la libera professione, e che hanno versato i contributi, oltre agli ex iscritti ed i pensionati;

il presidente dell'ente, dottor Luigi Baldini, ha indetto le elezioni per il rinnovo degli organi collegiali per il quadriennio 2024-2028, che dovrebbero tenersi tra il 19 e il 21 marzo 2024;

da una nota del "movimento Insieme per Enpapi", sembrerebbe che, a causa di una faziosa interpretazione del regolamento, ovvero di integrazioni arbitrarie, sia negato il voto ad oltre 50.000 iscritti su 96.000, ovvero più della metà;

se nelle elezioni del 2020 ha votato solo il 3 per cento degli aventi diritto, alle prossime consultazioni la percentuale sarebbe, quindi, ulteriormente e drasticamente ridotta: alla maggior parte degli infermieri iscritti ora non sarà concesso di candidarsi, e la rappresentanza provinciale sarà limitata per la riduzione del numero di delegati;

tale preoccupante situazione fa seguito ad alcuni anni di commissariamento dell'ente (nel 2020) per vicende di corruzione, quando il precedente presidente ENPAPI, Mario Schiavon, e altri dirigenti sono finiti in carcere;

le prossime elezioni dei delegati per il rinnovo della cassa previdenziale rischiano, quindi, di essere irregolari, come denunciato dal "movimento Insieme per Enpapi"

sembrerebbe, peraltro, che nei suoi attuali organi il presidente Baldini abbia continuato a tenere, anche nel consiglio di amministrazione, chi aveva prodotto una falsa autocertificazione dei requisiti accertati dall'ente, e poi non ha prodotto la decadenza per un'interpretazione "ad hoc" del regolamento;

i provvedimenti adottati dall'attuale presidente dell'ente limiterebbero i diritti della maggior parte degli iscritti, favorendo la sua permanenza quale presidente: è riuscito a ridurre (e della metà) il numero degli elettori, quello dei delegati provinciali, dei consiglieri generali e ad escludere dalla candidatura chi ne avrebbe avuto il diritto, attraverso una serie di integrazioni restrittive, senza consenso e trasparenza, pubblicate solo successivamente all'indizione delle elezioni,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, per quanto di competenza, non ritenga di intervenire al fine di ristabilire correttezza e trasparenza all'interno dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica, in tal modo garantendo i diritti di tutte le iscritte e gli iscritti.

(4-01085)

GELMINI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

in Italia vi sono circa 3,8 milioni di persone anziane non autosufficienti: secondo le previsioni diventeranno 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050. Di queste solo il 6 per cento è oggi ospitato in strutture residenziali;

l'art. 54 della legge n. 289 del 2002 ha stabilito che le prestazioni riconducibili ai livelli essenziali di assistenza, garantite dal SSN, siano quelle individuate dall'allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001, poi sostituito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, e in particolare, quanto all'oggetto dell'interrogazione, quelle di cui all'articolo 30, comma 1, lettera b), e comma 2: prestazioni in regime residenziale per non autosufficienti, a carico del SSN per il 50 per cento della tariffa giornaliera;

il numero degli anziani non autosufficienti è in tutte le regioni italiane eccedente rispetto alla disponibilità di posti in strutture residenziali; il razionamento burocratico delle prestazioni sanitarie essenziali rappresenta una forma di generalizzata inadempienza degli obblighi dello Stato per un diritto, che non è astrattamente quello "alla salute", ma concretamente quello "alle cure";

questa prassi è stata ripetutamente censurata in sede giurisdizionale (sentenze n. 1 del 2020 del Consiglio di Stato e n. 62 del 2020 della Corte costituzionale);

se la violazione del diritto alla cura si concretizza ordinariamente nell'omessa o nella tardiva prestazione in regime residenziale per gli aventi diritto, si è affermata anche una modalità di violazione, per così dire, "complementare", consistente in un meccanismo di selezione degli utenti nelle graduatorie di accesso sulla base di un criterio non sanitario e assistenziale, ma socio-economico;

da questo punto di vista, particolarmente grave appare all'interrogante la situazione della Regione Piemonte, in cui i punteggi sulla base dei quali sono compilate le graduatorie delle unità di valutazione geriatrica per pazienti non autosufficienti e non assistibili a domicilio sono per ben la metà determinate da indicatori non sanitari;

infatti l'unità di valutazione geriatrica valuta la situazione dall'anziano non autosufficiente, assegnandogli fino ad un massimo di 28 punti, 14 sulla base di indicatori sanitari e assistenziali e 14 sulla base di indicatori puramente socio-economici: condizioni patrimoniali e reddituali, situazione abitativa e situazione familiare;

poiché sono considerati "urgenti", cioè da soddisfare entro 90 giorni dalla valutazione, gli inserimenti in strutture residenziali di pazienti con punteggio pari o superiore a 24 punti, di fatto anche una condizione di totale non autosufficienza e di massimo bisogno sanitario e assistenziale non determina un diritto di accesso urgente per il malato, a prescindere dalla concreta disponibilità di posti letto;

questa scelta non determina affatto, a parità di condizione sanitaria, una precedenza per l'anziano che versi in situazione socio-economica e abitativa più problematica, ma discrimina nell'accesso a prestazioni sanitarie indifferibili utenti con bisogni sanitari superiori rispetto a utenti con bisogni sanitari inferiori;

inoltre, gli indicatori socio-economici non sono definiti in modo tale da escludere le persone abbienti, che sarebbero in grado di pagare prestazioni out of pocket, ma anche utenti che avendo una piccola abitazione di proprietà e una modesta pensione non sono comunque in grado di fare autonomamente fronte al pagamento integrale delle rette,

si chiede di sapere:

se una prassi come quella esposta, che subordina l'accesso a una prestazione sanitaria essenziale a condizioni non sanitarie, al punto da qualificare come "non urgenti" gli interventi a beneficio di pazienti con il massimo punteggio di gravità clinica, sia coerente con gli obiettivi di tutela dei pazienti in condizione di totale non autosufficienza;

se il Ministro in indirizzo non ritenga urgente stabilire una cornice normativa nazionale delle diverse regolamentazioni adottate dalle Regioni, per evitare una discriminatoria ponderazione non sanitaria della gravità del bisogno sanitario dei pazienti non autosufficienti non curabili a domicilio, ai fini dell'accesso a prestazioni residenziali.

(4-01086)

CROATTI, ALOISIO, NATURALE, SIRONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

si apprende da fonti di stampa della questione relativa al progetto di ammodernamento della strada statale 45 di val Trebbia, in provincia di Piacenza, specificatamente nel tratto che va da Rivergaro a Cernusca, frazione del comune di Travo;

nel 2016 Anas S.p.A. inviò un progetto preliminare, che prevedeva l'ammodernamento di un tratto di 11 chilometri, ai Comuni interessati per una prima valutazione, ricevendone un riscontro positivo;

il progetto definitivo elaborato dall'ANAS nel 2017 con un costo di 41.558.405 euro interamente finanziato, che aveva avuto l'approvazione della popolazione residente per l'attenzione dimostrata riguardo all'impatto ambientale, prevedeva l'ammodernamento in sede, senza rotonde, e rispetto al preliminare del 2016 eliminava 2 gallerie e il viadotto di Cernusca. La Soprintendenza ha sempre ravvisato proprio in questo viadotto le maggiori criticità di impatto paesaggistico;

successivamente, è stato elaborato il progetto del 2020, pubblicato a ottobre 2021, in cui risultano 7 rotonde e il viadotto di Cernusca, seppure con modifiche rispetto al 2016. Più specificatamente, il percorso di tale progetto prevede la costruzione di 7 nuove rotonde e l'ampliamento della strada a 9,5 metri in alcuni tratti, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza e il flusso del traffico, ma comportando un grave impatto ambientale;

il progetto ha suscitato serie preoccupazioni e disaccordi tra gli enti locali e i cittadini;

il Comune di Rivergaro ha espresso un "dissenso con motivazioni", mentre i cittadini, tramite l'"Associazione per la tutela della Valtrebbia-residenti e utenti SS45", hanno presentato una relazione con proposte di miglioramento, senza ricevere un adeguato coinvolgimento o risposta;

nel 2022 il progetto è stato ancora modificato e sottoposto poi a valutazione di impatto ambientale, restano le 7 rotonde e il viadotto di Cernusca, ma viene inserita una nuova rotonda prima non indicata (denominata rotonda di Bellaria o Fontanamore), anche se formalmente questa non fa parte del progetto, ma deve essere realizzata con una convenzione ad hoc degli enti interessati, così come prescritto dalla Regione Emilia-Romagna. Relativamente al suddetto progetto, in data 7 dicembre 2023 il commissario straordinario ha adottato la determinazione motivata di conclusione positiva della conferenza dei servizi sulla base del parere della maggioranza delle amministrazioni;

considerato che:

il progetto definitivo del 2017 è stato radicalmente cambiato e non è dato sapere per quale ragione;

il progetto iniziale, datato 2017, è arrivato completamente diverso in sede di VIA e a fine 2023 è stato approvato a maggioranza, con ulteriori modifiche, in Conferenza dei servizi, con l'opposizione del Comune di Rivergaro;

il Comune di Rivergaro ha in seguito presentato un ricorso, che è stato rigettato, e ora è in corso un ricorso al TAR presentato dai cittadini,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti e quali siano le ragioni alla base dell'approvazione del progetto, nonostante le significative obiezioni espresse dal Comune di Rivergaro e dall'associazione di cittadini;

se sia stato considerato un approccio più partecipativo per garantire che le preoccupazioni dei cittadini e delle autorità locali siano adeguatamente prese in considerazione e quali siano i passi previsti per garantire che il progetto soddisfi le esigenze di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale, considerando le peculiarità del territorio.

(4-01087)

Interrogazioni, da svolgere in Commissione

A norma dell'articolo 147 del Regolamento, le seguenti interrogazioni saranno svolte presso le Commissioni permanenti:

3ª Commissione permanente(Affari esteri e difesa):

3-01004 del senatore Sallemi, sulle condizioni detentive di Filippo Mosca in Romania;

5ª Commissione permanente(Programmazione economica, bilancio):

3-01009 del senatore Lorefice, sull'adozione del decreto attuativo previsto per gli interventi del Piano nazionale complementare;

6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro):

3-01011 del senatore Turco ed altri, sulla classificazione dei crediti d'imposta del superbonus come "pagabili";

10ª Commissione permanente(Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale):

3-00999 della senatrice Furlan ed altri,sulle condizioni di vita ed occupazionali dei lavoratori stranieri nel comune di Paternò (Catania).

Avviso di rettifica

Nel Resoconto stenografico della 166a seduta pubblica del 5 marzo 2024, a pagina 7, sotto il titolo: "Disegni di legge, trasmissione dalla Camera dei deputati" alla prima riga del primo capoverso, sostituire le parole: "trasmesso alla" con le seguenti: "trasmesso dalla".

Nel Resoconto stenografico della 166ª seduta pubblica del 5 marzo 2024, a pagina 279, alla terza riga, eliminare le seguenti parole: ", Comitato per la legislazione".