Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 137 del 18/12/2023
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------
137a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO (*)
LUNEDÌ 18 DICEMBRE 2023
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Presidenza del vice presidente RONZULLI
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(*) Include gli ERRATA CORRIGE pubblicati nei Resoconti delle sedute nn. 142 e 154 del 9 gennaio e 6 febbraio 2024
(N.B. Il testo in formato PDF non è stato modificato in quanto copia conforme all'originale)
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N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Civici d'Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l'Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Italia Viva-Il Centro-Renew Europe: IV-C-RE; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-PATT, Campobase): Aut (SVP-PATT, Cb); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS; Misto-Azione-Renew Europe: Misto-Az-RE.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza del vice presidente RONZULLI
PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,30).
Si dia lettura del processo verbale.
STEFANI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 13 dicembre.
PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.
Comunicazioni della Presidenza
PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Sui lavori del Senato
PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori fino al 10 gennaio.
L'ordine del giorno della seduta di domani, alle ore 16, prevede la discussione del decreto-legge sulla governance del "Piano Mattei". Gli emendamenti dovranno essere presentati entro le ore 19 di oggi.
Mercoledì 20 dicembre, alle ore 12, sarà discusso il disegno di legge in materia di disposizioni sul made in Italy, approvato dalla Camera dei deputati, collegato alla manovra di finanza pubblica. Gli emendamenti dovranno essere presentati entro le ore 19 di domani.
Sempre mercoledì, alle ore 17, avrà inizio, anche ove non concluso il disegno di legge sul made in Italy, la discussione del disegno di legge di bilancio, che si articolerà secondo quanto stabilito dall'articolo 129 del Regolamento. Gli emendamenti dovranno essere presentati entro le ore 13 di domani.
Nella giornata di giovedì 21 dicembre proseguirà la discussione generale del disegno di legge di bilancio e si procederà alla votazione degli articoli della seconda sezione del disegno di legge e degli eventuali emendamenti.
Si passerà quindi all'esame della prima sezione del disegno di legge di bilancio.
Poiché il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia su un emendamento interamente sostitutivo della prima sezione, la Conferenza dei Capigruppo ha proceduto all'organizzazione del relativo dibattito.
Si passerà direttamente alle dichiarazioni di voto sulla fiducia che si svolgeranno venerdì 22 dicembre, alle ore 9,30, con trasmissione diretta televisiva.
Una volta votata la fiducia, si riunirà la 5ª Commissione permanente per l'esame della Nota di variazioni.
Seguirà quindi la votazione della Nota di variazioni e il voto finale del disegno di legge di bilancio, con la presenza del numero legale.
Il calendario della prossima settimana prevede, se necessario, sedute a partire da martedì 27 dicembre, alle ore 17, e fino al 29 dicembre, per discutere l'eventuale seguito del disegno di legge sul made in Italy.
Dopo le festività di fine anno, l'Assemblea tornerà a riunirsi martedì 9 gennaio, alle ore 17, con comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori. A tal fine, la Conferenza dei Capigruppo è convocata lo stesso giorno alle ore 16.
È stato intanto stabilito che mercoledì 10 gennaio, previa convocazione della Giunta per il Regolamento, sarà discusso il documento di riforma del Regolamento del Senato recante l'introduzione di una disposizione transitoria per l'integrazione del Consiglio di Presidenza nella XIX legislatura. Per la votazione in Assemblea è prevista la maggioranza assoluta dei componenti del Senato.
È stato inoltre previsto l'inserimento, nel calendario della settimana del 16 gennaio, del disegno di legge, collegato alla manovra di finanza pubblica, per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario nonché del disegno di legge costituzionale, di iniziativa popolare, di modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione.
La Conferenza dei Capigruppo ha altresì convenuto di confermare nella sessione annuale del 2024 la delegazione dei senatori attualmente in carica presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Programma dei lavori dell'Assemblea, integrazioni
PRESIDENTE. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi, con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con l'intervento del rappresentante del Governo, ha adottato - ai sensi dell'articolo 53 del Regolamento - la seguente integrazione al programma dei lavori del Senato per i mesi di novembre e dicembre 2023:
- Disegno di legge n. 958 - Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy (approvato dalla Camera dei deputati) (collegato alla manovra di finanza pubblica) (voto finale con la presenza del numero legale)
Calendario dei lavori dell'Assemblea
PRESIDENTE. Nel corso della stessa riunione, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ha altresì adottato - ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento - il calendario dei lavori fino al 10 gennaio:
| Martedì | 19 | dicembre | h. 16 | - Disegno di legge n. 936 - Decreto-legge n. 161, Governance "Piano Mattei" (scade il 14 gennaio 2024)
- Disegno di legge n. 958 - Disposizioni sul made in Italy (approvato dalla Camera dei deputati) (collegato alla manovra di finanza pubblica) (voto finale con la presenza del numero legale)
- Disegno di legge n. 926 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 (voto finale con la presenza del numero legale) (mercoledì 20, ore 17) |
| Mercoledì | 20 | " | h. 12 | |
| Giovedì | 21 | " | h. 10 | |
| Venerdì | 22 | " | h. 9,30 |
Gli emendamenti al disegno di legge n. 936 (Decreto-legge n. 161, Governance "Piano Mattei") dovranno essere presentati entro le ore 19 di lunedì 18 dicembre.
Gli emendamenti al disegno di legge n. 958 (Disposizioni sul made in Italy) dovranno essere presentati entro le ore 19 di martedì 19 dicembre.
Gli emendamenti al disegno di legge n. 926 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026) dovranno essere presentati entro le ore 13 di martedì 19 dicembre.
| Mercoledì | 27 | dicembre | h. 17 (se necessaria) | - Eventuale seguito disegno di legge n. 958 - Disposizioni sul made in Italy (approvato dalla Camera dei deputati) (collegato alla manovra di finanza pubblica) (voto finale con la presenza del numero legale) |
| Giovedì | 28 | " | h. 10 (se necessaria) | |
| Venerdì | 29 | " | h. 10 (se necessaria) |
| Martedì | 9 | gennaio | h. 17 | - Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori
- Documento II, n. 3 - Riforma del Regolamento del Senato recante Introduzione di una disposizione transitoria per l'integrazione del Consiglio di Presidenza nella XIX Legislatura (voto a maggioranza assoluta dei componenti del Senato) (mercoledì 10, ore 10) |
| Mercoledì | 10 | " | h. 10 |
Nella settimana del 16 gennaio saranno discussi il disegno di legge per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, collegato alla manovra di finanza pubblica, e il disegno di legge costituzionale, di iniziativa popolare, di modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione.
Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 936
(Decreto-legge n. 161, Governance "Piano Mattei")
(Gruppi 4 ore, escluse dichiarazioni di voto)
| FdI |
| 50' |
| PD-IDP |
| 35' |
| L-SP-PSd'AZ |
| 30' |
| M5S |
| 30' |
| FI-BP-PPE |
| 24' |
| Misto |
| 20' |
| IV-C-RE |
| 17' |
| Aut (SVP-PATT, Cb) |
| 17' |
| Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE |
| 17' |
Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 958
(Disposizioni sul made in Italy)
(Gruppi 4 ore, escluse dichiarazioni di voto)
| FdI |
| 50' |
| PD-IDP |
| 35' |
| L-SP-PSd'AZ |
| 30' |
| M5S |
| 30' |
| FI-BP-PPE |
| 24' |
| Misto |
| 20' |
| IV-C-RE |
| 17' |
| Aut (SVP-PATT, Cb) |
| 17' |
| Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE |
| 17' |
Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 926
(Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024
e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026)
(30 ore, escluse dichiarazioni di voto)
| Relatori di maggioranza | 3 h |
|
| Relatori di minoranza | 1 h |
|
| Governo | 3 h |
|
| Votazioni | 5 h |
|
| Gruppi 18 ore, di cui: |
|
|
| FdI | 3 h | 46' |
| PD-IDP | 2 h | 37' |
| L-SP-PSd'AZ | 2 h | 16' |
| M5S | 2 h | 14' |
| FI-BP-PPE | 1 h | 47' |
| Misto | 1 h | 29' |
| IV-C-RE | 1 h | 18' |
| Aut (SVP-PATT, Cb) | 1 h | 16' |
| Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE | 1 h | 16' |
Atti e documenti, annunzio
PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Ordine del giorno
per la seduta di martedì 19 dicembre 2023
PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica domani, martedì 19 dicembre, alle ore 16, con il seguente ordine del giorno:
La seduta è tolta (ore 16,39).
Allegato B
Congedi e missioni
Sono in congedo i senatori: Barachini, Bongiorno, Borgonzoni, Butti, Castelli, Cattaneo, De Poli, Durigon, Fazzolari, Garavaglia, La Pietra, Minasi, Monti, Morelli, Ostellari, Rauti, Rubbia, Segre e Sisto.
Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Bilotti, per attività dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa; De Cristofaro, per attività dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE.
Commissioni permanenti, trasmissione di documenti
È stata trasmessa alla Presidenza la risoluzione della 5a Commissione permanente (Programmazione economica, bilancio), approvata nella seduta del 7 dicembre 2023, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche e alla sorveglianza di bilancio multilaterale e che abroga il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio (COM(2023) 240 definitivo), sulla Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (COM(2023) 241 definitivo) e sulla Proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva 2011/85/UE del Consiglio relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri (COM(2023) 242 definitivo) (Doc. XVIII, n. 9).
Il predetto documento è trasmesso, ai sensi dell'articolo 144, comma 2, del Regolamento, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Presidente della Camera dei deputati nonché, ai sensi dell'articolo 144, comma 2-bis, del Regolamento, ai Presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio dell'Unione europea e della Commissione europea.
Disegni di legge, annunzio di presentazione
Senatori Basso Lorenzo, Nicita Antonio, Misiani Antonio
Disposizioni per la governance dell'innovazione digitale e tecnologica (965)
(presentato in data 14/12/2023);
senatore Potenti Manfredi
Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Goldoni di Livorno (966)
(presentato in data 14/12/2023);
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia, con Allegato, fatto a Belgrado il 21 marzo 2023 (967)
(presentato in data 15/12/2023);
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone, con Allegato, fatto a Tokyo il 28 giugno 2023 (968)
(presentato in data 15/12/2023).
Disegni di legge, assegnazione
In sede redigente
2ª Commissione permanente Giustizia
Sen. Sallemi Salvatore ed altri
Modifiche all'articolo 568 del codice di procedura civile, in materia di determinazione del valore dell'immobile espropriato (954)
previ pareri delle Commissioni 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione, 3ª Commissione permanente Affari esteri e difesa, 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio, 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro, 8ª Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
(assegnato in data 15/12/2023).
Disegni di legge, presentazione del testo degli articoli
In data 18/12/2023 la 5ª Commissione permanente Programmazione economica, bilancio ha presentato il testo degli articoli proposti dalla Commissione stessa, per il disegno di legge: "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026" (926)
(presentato in data 30/10/2023)
Governo, trasmissione di atti per il parere. Deferimento
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 14 dicembre 2023, ha trasmesso - per l'acquisizione del parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e dell'articolo 1 della legge 22 aprile 2021, n. 53 - lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 197, di recepimento della direttiva (UE) 2019/883 relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE (n. 106).
Ai sensi delle predette disposizioni e dell'articolo 139-bis del Regolamento, lo schema di decreto è stato deferito - in data 14 dicembre 2023 - alla 8ª Commissione permanente, che esprimerà il parere entro 40 giorni dall'assegnazione. Le Commissioni permanenti 4a e 5a potranno formulare le proprie osservazioni alla 8ª Commissione permanente in tempo utile rispetto al predetto termine.
Governo, trasmissione di atti
La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 13 dicembre 2023, ha inviato, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni, la comunicazione concernente il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di Presidente della Prima Sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici all'ing. Walter Lupi, dirigente di prima fascia del ruolo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tale comunicazione è depositata presso il Servizio dell'Assemblea, a disposizione degli onorevoli senatori.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con lettera del 13 dicembre 2023, ha inviato, ai sensi dell'articolo 8-ter, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 23 settembre 2002, n. 250, un decreto concernente l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di spesa sul contributo assegnato con la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, per l'anno 2019 per il progetto "Manutenzione straordinaria e valorizzazione del fondo Buonaccorsi, raccolta di libri antichi di particolare interesse bibliografico, conservato presso la biblioteca statale di Macerata".
Il predetto documento è trasmesso alla 5a e alla 7a Commissione permanente.
Con lettera in data 13 dicembre 2023, il Ministero dell'interno, in adempimento a quanto previsto dall'articolo 141, comma 6, del decreto legislativo 8 agosto 2000, n. 267, ha comunicato gli estremi del decreto del Presidente della Repubblica concernente lo scioglimento del consiglio comunale di Grumo Nevano (Napoli).
La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 15 dicembre 2023, ha inviato, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e integrazioni, la comunicazione concernente il conferimento dei seguenti incarichi:
- alla dottoressa Daniela Carlà, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
- alla dottoressa Stefania Cresti, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
- alla dottoressa Agnese De Luca, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
- alla dottoressa Tatiana Esposito, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
- al dottor Danilo Giovanni Festa, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), con funzioni di presidente;
- al dottor Angelo Fabio Marano, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
- alla dottoressa Anita Pisarro, il conferimento di incarico di funzione dirigenziale di livello generale di componente effettivo del Collegio dei Sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
Tale comunicazione è depositata presso il Servizio dell'Assemblea, a disposizione degli onorevoli senatori.
Governo, trasmissione di atti e documenti dell'Unione europea di particolare rilevanza ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 234 del 2012. Deferimento
Ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, sono deferiti alle sottoindicate Commissioni permanenti i seguenti documenti dell'Unione europea, trasmessi dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in base all'articolo 6, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234:
- Proposta di decisione del Consiglio relativa all'adesione di Tuvalu all'accordo di partenariato interinale tra la Comunità europea, da una parte, e gli Stati del Pacifico, dall'altra (COM(2023) 785 definitivo), alla 3a e alla 4a Commissione permanente;
- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Piano d'azione europeo per l'energia eolica (COM(2023) 669 definitivo), alla 8a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;
- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Realizzare le ambizioni dell'UE in materia di energie rinnovabili offshore (COM(2023) 668 definitivo), alla 8a Commissione permanente e, per il parere, alla 4a Commissione permanente;
- Comunicazione congiunta al Consiglio europeo - Stato delle relazioni politiche, economiche e commerciali tra l'UE e la Turchia (JOIN(2023) 50 definitivo), alla 3a e alla 4a Commissione permanente.
Governo e Commissione europea, trasmissione di atti e documenti dell'Unione europea
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel periodo dal 1° al 15 dicembre 2023, ha trasmesso - ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 - atti e documenti dell'Unione europea.
Nel medesimo periodo, la Commissione europea ha inviato atti e documenti da essa adottati.
L'elenco dei predetti atti e documenti, disponibili presso l'Ufficio dei rapporti con le istituzioni dell'Unione europea, è trasmesso alle Commissioni permanenti.
Corte dei Conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti
Il Presidente della Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti, con lettere in data 14 dicembre 2023, in adempimento al disposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, ha trasmesso le determinazioni e le relative relazioni sulla gestione finanziaria:
dell'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (INAPP) per l'esercizio 2021. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5ª e alla 10ª Commissione permanente (Doc. XV, n. 160);
della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) per l'esercizio 2022. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 3ª e alla 5ª Commissione permanente (Doc. XV, n. 161);
dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) per l'esercizio 2021. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5ª e alla 7ª Commissione permanente (Doc. XV, n. 162).
Parlamento europeo, trasmissione di documenti. Deferimento
Il Vice Segretario generale del Parlamento europeo, con lettera inviata l'11 dicembre 2023, ha inviato il testo di 22 documenti, approvati dal Parlamento stesso nella tornata dal 20 al 23 novembre 2023, trasmessi, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia:
risoluzione sulla posizione definita in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'Unione, alla 1a, alla 4a e alla 8a Commissione permanente (Doc. XII, n. 256);
risoluzione sulla posizione definita in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di documentazione delle catture di tonno rosso (Thunnus thynnus) e abroga il regolamento (UE) n. 640/2010, alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XII, n. 257);
risoluzione sulla posizione sul progetto di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 216/2013 relativo alla pubblicazione elettronica della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, alla 1a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 258);
risoluzione sulla posizione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le norme IVA per l'era digitale, alla 4a e alla 6a Commissione permanente (Doc. XII, n. 259);
risoluzione sulla posizione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 904/2010 per quanto riguarda gli accordi di cooperazione amministrativa in materia di IVA necessari per l'era digitale, alla 4a e alla 6a Commissione permanente (Doc. XII, n. 260);
risoluzione sulla posizione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le norme IVA relative ai soggetti passivi che facilitano le vendite a distanza di beni importati e l'applicazione del regime speciale per le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o paesi terzi e del regime speciale per la dichiarazione e il pagamento dell'IVA all'importazione, alla 4a e alla 6a Commissione permanente (Doc. XII, n. 261);
risoluzione sulla posizione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e recante modifica del regolamento (UE) 2021/2115, alla 4a, alla 9a e alla 10a Commissione permanente (Doc. XII, n. 262);
risoluzione sulla posizione definita in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e dell'accesso alla giustizia in materia civile, commerciale e penale a livello transfrontaliero e che modifica taluni atti nel settore della cooperazione giudiziaria, alla 2a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 263);
risoluzione sulla posizione definita in prima lettura in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2011/99/UE e 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, la direttiva 2003/8/CE del Consiglio e le decisioni quadro 2002/584/GAI, 2003/577/GAI, 2005/214/GAI, 2006/783/GAI, 2008/909/GAI, 2008/947/GAI, 2009/829/GAI e 2009/948/GAI del Consiglio, per quanto riguarda la digitalizzazione della cooperazione giudiziaria, alla 2a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 264);
risoluzione sulla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 2023 a Dubai, Emirati arabi uniti (COP28), alla 3a, alla 4a e alla 8a Commissione permanente (Doc. XII, n. 265);
risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 4/2023 dell'Unione europea per l'esercizio 2023 - Riduzione degli stanziamenti di pagamento, altri adeguamenti e aggiornamenti tecnici, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XII, n. 266);
risoluzione legislativa sul progetto comune di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2024, approvato dal comitato di conciliazione nel quadro della procedura di bilancio, alla 4a e alla 5a Commissione permanente (Doc. XII, n. 267);
risoluzione sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e il Montenegro relativo alle attività operative svolte dall'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera in Montenegro, alla 3a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 268);
risoluzione sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione, dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda, alla 3a, alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XII, n. 269);
risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio, a nome dell'Unione, relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda, alla 3a, alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XII, n. 270);
risoluzione sui progetti del Parlamento europeo intesi a modificare i trattati, alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 271);
risoluzione sui risultati delle deliberazioni della commissione per le petizioni nel corso del 2022, alla 1a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 272);
risoluzione sull'attuazione dell'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l'UE e il Regno Unito, alla 3a, alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XII, n. 273);
risoluzione sul mancato seguito legislativo da parte della Commissione alla risoluzione della commissione PEGA, alla 1a, alla 2a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 274);
risoluzione sull'iniziativa riveduta a favore degli impollinatori - Un nuovo patto per gli impollinatori, alla 4a e alla 9a Commissione permanente (Doc. XII, n. 275);
risoluzione sull'adeguatezza, la sussidiarietà e la proporzionalità normative dell'Unione europea - relazione "Legiferare meglio" relativa agli anni 2020, 2021 e 2022, alla 1a e alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 276);
risoluzione sul controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea nel 2020, 2021 e 2022, alla 4a Commissione permanente (Doc. XII, n. 277).
Commissione europea, trasmissione di progetti di atti legislativi dell'Unione europea. Deferimento
La Commissione europea ha trasmesso, in data 14 dicembre 2023, per l'acquisizione del parere motivato previsto dal Protocollo (n. 2) sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea e al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea:
la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio su un quadro di monitoraggio per la resilienza delle foreste europee (COM(2023) 728 definitivo). Ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, l'atto è deferito alla 4ª Commissione permanente ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane previsto dall'articolo 6 del predetto Protocollo decorre dal 14 dicembre 2023. L'atto è altresì deferito, per i profili di merito, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, alla 8a e alla 9a Commissione permanente, con il parere della Commissione 4ª.
Interrogazioni
VALENTE, BAZOLI, ZAMBITO, ALFIERI, FURLAN, LA MARCA, TAJANI, VERINI, GIACOBBE, ROJC, CRISANTI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
in data 19 giugno 2022 la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l'archiviazione di un procedimento penale, aperto su segnalazione della senatrice Ilaria Cucchi, in quanto parte offesa per il delitto di diffamazione aggravata ai sensi dell'articolo art. 595, comma 3, del codice penale. e relativo alle dichiarazioni contenute in un tweet del 19 ottobre 2018, nel quale l'indagato affermava di "voler far patire alla sorella [di Stefano Cucchi], di cui non me ne frega un c…o che nome abbia, due volte quello che hanno fatto al fratello. Le auguro di morire patendo ogni dolore, sia fisico che mentale. Tr…a!";
tale richiesta di archiviazione, sulla quale ancora deve pronunciarsi il giudice competente, faceva seguito a una precedente analoga richiesta, del 18 dicembre 2019, rigettata in data 12 aprile 2021 dal competente giudice per le indagini preliminari, il quale riteneva, contrariamente a quanto sostenuto dal pubblico ministero, che sussistessero elementi sufficienti per identificare l'autore della condotta contestata, sulla base dei quali svolgere ulteriori accertamenti istruttori; nella successiva richiesta di archiviazione il pubblico ministero ha ritenuto che non siano emersi "elementi che permettano di configurare l'ipotesi di reato ascritta" né "altre circostanze idonee a suffragare un ulteriore approfondimento investigativo";
considerato che a giudizio degli interroganti:
la vicenda riportata, a prescindere dalla sua concreta portata e nel pieno rispetto dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura e, in particolare, del giudice che sarà chiamato a decidere sulla richiesta di archiviazione, desta preoccupazione ed è qui assunta esclusivamente quale paradigma di una più ampia difficoltà che l'ordinamento riscontra nella repressione dei reati di diffamazione commessi on line, la quale incide in modo assai significativo sull'effettiva tutela fornita dall'ordinamento alle persone offese da contenuti lesivi dell'onore, veicolati mediante strumenti telematici;
i dati mostrano infatti che, con riferimento al periodo 2016/2021, almeno l'80 per cento dei procedimenti penali aperti per questa tipologia di condotte si è concluso con l'archiviazione; ciò è dovuto in larga parte alle peculiari difficoltà tecniche riscontrate nel risalire all'identità degli autori di tali condotte (che sovente operano mediante profili falsi), anche in relazione alla difficoltà di ottenere che i gestori delle piattaforme, che non hanno di regola sede in Italia, rendano noti i dati che consentano di risalire al titolare del profilo; a tali difficoltà ovvia in parte la giurisprudenza che, come ad esempio nel caso di Cass. pen., sez. V, 17 marzo 2023, n. 25037, ha di recente ritenuto che "sia possibile ricostruire la riferibilità della diffamazione al suo autore su base indiziaria, a fronte della convergenza, pluralità e precisione di dati quali il movente; l'argomento trattato nella pubblicazione o il tenore dei contenuti offensivi; il rapporto tra le parti; la provenienza del post dalla bacheca virtuale dell'imputato, con utilizzo del suo nickname, anche in mancanza di accertamenti informatici circa la provenienza del post di contenuto diffamatorio; l'assenza di denuncia di cd. furto di identità da parte dell'intestatario della bacheca sulla quale vi è stata la pubblicazione dei post incriminati";
un ulteriore profilo problematico si lega alla qualificazione delle condotte e all'accertamento della loro sussistenza, specie in relazione alla specifica modalità di diffusione, telematica, del contenuto diffamatorio; in questo senso, se da un lato la giurisprudenza si è orientata nel senso di ritenere applicabile alla fattispecie l'articolo 595, comma 3 del codice penale (diffamazione aggravata per le offese rivolte col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico), ancora sussistono specifici profili problematici, come dimostra proprio l'elevato tasso di archiviazioni;
il diritto dell'Unione europea, specie a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativo a un mercato unico dei servizi digitali (cosiddetto Digital Services Act), ha, per un verso, affermato che il concetto di «contenuto illegale» on line "dovrebbe rispecchiare ampiamente le norme vigenti nell'ambiente offline" (Considerato n. 12) e, per altro verso, dettato un'ampia serie di previsioni volte a responsabilizzare i gestori delle piattaforme nell'esame della segnalazione di contenuti illeciti e nella pronta rimozione dei medesimi;
sul fronte interno, parimenti si sta consolidando una forte sensibilità verso l'articolazione di strategie di prevenzione incentrate soprattutto sull'educazione digitale, come emerge anzitutto dalla centralità delle politiche di transizione digitale nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza;
con specifico riferimento alla questione, parzialmente diversa da quella della diffamazione on line ma ad essa strettamente connessa, del contrasto del discorso d'odio on line, può ricordarsi l'istituzione, presso il Ministero dell'innovazione tecnologica, di un Gruppo di lavoro sul fenomeno dell'odio on line: nel rapporto adottato a seguito dei propri lavori, il gruppo ha messo in luce le specifiche difficoltà legate a eventuali strategie di repressione massiva, suscettibili di incidere sulla libertà di espressione in rete, e ha evidenziato, d'altro canto, che le fattispecie di reato esistenti per l'ambiente offline sono già idonee a dare tutela rispetto a specifiche condotte lesive dell'onore e della reputazione altrui;
allo stesso modo, la relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva su natura, cause e sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d'odio, svolta nel corso della XVIII Legislatura dalla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza (Doc. XVII, n. 6), dedica specifica attenzione alla diffusione di contenuti diffamatori on line ed evidenzia da un lato la difficoltà di reprimere tali condotte e, d'altro canto, la necessità di assicurare un'efficace azione di responsabilizzazione delle piattaforme;
pertanto, a fronte di un quadro normativo sufficientemente definito, sia sul piano della definizione dei contenuti illeciti, sia sul piano delle fattispecie di reato, sia infine sul piano della responsabilizzazione delle piattaforme (specie alla luce del richiamato Regolamento UE n. 2022/2065), occorre accertare le cause delle difficoltà tuttora riscontrata in sede penale nel garantire adeguata tutela alle persone offese da condotte diffamatorie avvenute on line,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno prevedere, nel rispetto del principio di separazione dei poteri, l'istituzione di un apposito Osservatorio presso il Ministero della giustizia avente lo scopo di monitorare la diffusione di contenuti diffamatori on line e l'impatto in sede processuale di tali condotte, con particolare riguardo ai dati relativi al numero di querele presentate e al numero di procedimenti avviati a seguito delle stesse.
(3-00826)
MARTELLA - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
nell'ambito della discussione presso il Consiglio comunale di Venezia in riferimento alla Variante n. 100, relativa al Piano degli interventi per le aree dell'Ospedale al Mare e della Favorita al Lido di Venezia, avente per oggetto il progetto di Parco tecnologico per lo sviluppo della digitalizzazione e della ricerca in ambito medico e nuovo Presidio socio-sanitario, si prospetta un possibile trasferimento dei servizi socio-sanitari dall'attuale "Padiglione Rossi" ad un nuovo edificio;
al riguardo, nella delibera del direttore generale della AULSS 3 Serenissima n. 1895 datata 16 novembre 2023, che costituisce Intesa ai sensi dell'articolo 28 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, che accompagna il richiamato documento diventandone parte integrante, si legge testualmente che: "La proposta è corredata da uno studio progettuale preliminare per la realizzazione del nuovo presidio sanitario da realizzare nell'area ad ovest di via dell'Ospizio Marino (…), destinato ad accogliere nuovi e più efficienti servizi sanitari, in sostituzione di quelli oggi presenti nel Padiglione Rossi, non interessato dalla proposta di riqualificazione";
il "Padiglione Rossi" è a tutt'oggi di proprietà del Demanio dello Stato e la convenzione con la AULSS 3 Serenissima è scaduta;
qualora si concretizzasse il trasferimento delle richiamate attività socio-sanitarie in altro sito, bisognerebbe capire quale potrebbe essere il futuro del Padiglione Rossi nell'ambito del progetto di rigenerazione urbana che interessa il complesso dell'ex Ospedale al Mare,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere, al fine di verificare quali siano i possibili interventi di riqualificazione e di destinazione che possono riguardare il Padiglione Rossi, considerata la rilevanza urbanistica e sociale che riveste.
(3-00827)
Interrogazioni orali con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento
MIRABELLI, BAZOLI, ROSSOMANDO, VERINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della giustizia. - Premesso che come noto, dall'11 al 15 dicembre 2023 si è tenuta ad Atlanta, negli Stati Uniti, la decima edizione della Conferenza ONU, che riunisce i 190 Stati firmatari della convenzione contro la corruzione, denominata CoSP10. La Conferenza si riunisce su base biennale, al fine di esaminare lo stato di applicazione della convenzione ed individuare le priorità per il biennio successivo, anche in materia di cooperazione internazionale. Si tratta, pertanto, della più grande ed importante riunione globale sulla lotta alla corruzione, uno dei fronti caldi sul quale l'Italia si gioca la propria credibilità internazionale, specialmente per quanto riguarda la gestione dei fondi europei del PNNR;
considerato che a giudizio degli interroganti:
lascia perplessi la decisione improvvisa ed irrituale del Governo di escludere l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) dalla delegazione italiana alla CoSP10. Un gesto che, a giudizio degli interroganti, stride fortemente con lo spirito e gli obiettivi programmatici della Conferenza, incentrata interamente sul rafforzamento delle misure di coordinamento, applicazione e monitoraggio operate dagli Stati firmatari al fine di rendere più efficaci i propri sforzi anticorruzione;
la scelta di privarsi delle importanti competenze dell'ANAC su un tema di tale rilievo non ha, secondo gli interroganti, alcuna spiegazione logica, se non quella di escludere dal dibattito un'autorità indipendente che, dall'insediamento dell'attuale Legislatura, ha più volte manifestato le proprie perplessità rispetto all'operato del Governo. Vale la pena ricordare, infatti, che l'esclusione dalla CoSP10 è solo l'ultimo di una serie di "sgarbi" istituzionali riservati all'Autorità anticorruzione. Basti ricordare, a tal proposito, come il Ministro della giustizia abbia di fatto estromesso l'ANAC dalle interlocuzioni sulla nuova direttiva europea contro la corruzione proposta dalla Commissione UE, o come alcuni esponenti della maggioranza abbiano addirittura invocato le dimissioni del Presidente Giuseppe Busia in seguito alle critiche mosse dallo stesso nei confronti del nuovo codice degli appalti e dalla gara per il ponte sullo Stretto;
l'ostilità reiterata nei confronti dell'ANAC, culminata nella sua inspiegabile esclusione dalla CoSP10, altro non è che l'ennesima riprova, a parere degli interroganti, della scarsa cultura istituzionale del Governo, che non spreca occasione per svilire le prerogative delle autorità indipendenti e utilizzare il proprio potere per silenziare il dissenso,
si chiede di sapere per quali motivi si sia scelto di escludere l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) dalla delegazione italiana alla CoSP10, anche alla luce del ruolo strategico che, da sempre, la stessa riveste nell'ambito della lotta alla corruzione nel nostro Paese.
(3-00825)
Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
PELLEGRINO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della giustizia. - Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
nell'estate 2014, il signor G.P.B., assieme alla moglie e al figlio A.G., aveva stabilito la propria residenza nel comune di Mesagne (Brindisi) e aveva trovato lavoro presso un'azienda della provincia di Potenza, dalla quale faceva ritorno nel fine settimana dopo averci trascorso i giorni lavorativi;
come si evince dai documenti processuali, il 29 ottobre 2015, dopo aver tentato più volte di contattare telefonicamente la moglie, A.A., senza ottenere risposta, ha scoperto, telefonando ai genitori della moglie residenti in Kazakistan, che la consorte si trovava lì con il loro piccolo;
la donna, alla richiesta di spiegazioni avanzata dal marito, aveva manifestato l'idea di non rientrare in Italia;
considerato che
il signor B. ha formalizzato regolare denuncia presso le autorità competenti brindisine;
dal momento della presentazione della denuncia, è riuscito a rivedere il figlio soltanto una volta in Kazakistan e alla presenza di un legale kazako;
stando a quanto riferito e documentato dal padre, il piccolo A., cittadino italiano, sarebbe attualmente trattenuto in Kazakistan in luogo ignoto da persone non legittimate alla sua custodia;
secondo i legali del signor B., le reiterate istanze presentate all'ambasciata d'Italia per rintracciare il minore non avrebbero ottenuto riscontri positivi, nonostante le autorità brindisine abbiano emesso una sentenza, attualmente esecutiva, nei confronti della madre, condannandola ad un anno di reclusione per sottrazione internazionale di minore con sospensione della responsabilità genitoriale,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative intendano prendere per accelerare l'attività di ricerca e di ritrovamento del minore, consentendo il suo ricongiungimento con il padre.
(4-00896)
LISEI, MALAN, SPERANZON - Al Ministro dell'interno. - Premesso che il contenuto degli atti investigativi divulgato dalla stampa, in particolare dal periodico "Panorama" e dal quotidiano "La Verità", fa luce sulle condizioni in cui opererebbero le organizzazioni non governative che nel Mediterraneo sono impegnate nel salvataggio dei migranti;
considerato che, secondo quanto riportato dai predetti organi di stampa:
la Procura della Repubblica di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione per Pietro Marrone, Alessandro Metz, Giuseppe Caccia, Luca Casarini, Agnese Colpani, Fabrizio Gatti;
dalle intercettazioni telefoniche pubblicate da fonti stampa emergerebbe come l'organizzazione non governativa italiana "Mediterranea saving humans", tra il 2021 e il 2023, avrebbe ricevuto donazioni economiche da parte della Conferenza episcopale italiana, della CARITAS e da diverse diocesi;
gli aiuti economici sarebbero stati finalizzati alle attività di recupero dei migranti a bordo della nave "Mare Jonio", di cui Casarini è capo missione e Marrone è capitano. La nave è armata dalla società Idra Social Shipping S.r.l., compagnia di navigazione triestina di proprietà di Caccia e Metz;
considerato inoltre che:
da quanto si apprende dagli stralci pubblicati, più che alle operazioni, i vertici dell'organizzazione parrebbero essere interessati a come incamerare cospicue somme di danaro, peraltro con toni irrispettosi per gli stessi donatori;
le ultime notizie divulgate dai mass media, peraltro, danno conto di una fitta rete di rapporti istituzionali, con alcuni politici, impegnati a favorire l'attività della medesima organizzazione non governativa mediante la divulgazione di informazioni anche sensibili e riservate,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno assumere tutte le iniziative idonee per comprendere se le modalità di sostentamento delle organizzazioni non governative umanitarie non siano in conflitto con l'attuale normativa che regola il loro operato;
se ci siano state informazioni riservate o non divulgabili su soggetti partecipanti all'attività delle organizzazioni non governative e nel caso quali iniziative intenda adottare;
se non ritenga che, alla luce di quanto emerso, siano necessarie regole più stringenti sulla trasparenza dei bilanci di queste organizzazioni che operano per il recupero di migranti.
(4-00897)
MAIORINO, BEVILACQUA, LOREFICE - Al Ministro dell'interno. - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:
il 5 dicembre 2023, presso il cinema-teatro comunale "Miotto" a Spilimbergo (Pordenone), avveniva la proiezione della pellicola cinematografica a carattere storico, dal titolo "Comandante", di recente uscita nei cinema e diretta dal regista Edoardo De Angelis;
il film ripercorre le vicende belliche legate alla figura del militare italiano Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina, passato alla storia, durante la seconda guerra mondiale, per il nobile gesto del salvataggio dei naufraghi del piroscafo belga "Kabalo", affondato al largo dell'isola di Madeira dallo stesso sommergibile "Cappellini"di cui Todaro era al comando;
secondo quanto riportato, tra gli altri, dal quotidiano "Corriere del Veneto", l'evento si è svolto sotto il patrocinio del Comune di Spilimbergo, su iniziativa dell'associazione culturale "Il Circolo"; ("Corriere del Veneto", 8 dicembre 2023);
alcuni giorni dopo, numerose testate giornalistiche nazionali e locali riportavano la notizia della pubblicazione di un post sul social network "Facebook" da parte di Bruno Cinque, ex consigliere comunale di Spilimbergo, riportante il testo: "Questa sera durante la proiezione del film Comandante abbiamo presenziato per una comparsa scenica con alcuni elementi delle associazioni d'arma e alcuni amici che fanno parte di un gruppo storico esibendosi con varie divise di soldati tedeschi, inglesi, italiani e partigiani". Al testo si associavano immagini fotografiche che ritraevano alcuni spettatori della proiezione cinematografica indossare l'uniforme militare nazista della Wehrmacht, dunque riconducibile al III Reich, nonché in divisa militare fascista ("fanpage.it", 9 dicembre 2023);
la stampa riportava inoltre che alcuni tra gli spettatori in divisa nazista sarebbero esponenti locali del partito Fratelli d'Italia, oltre che membri dell'associazione di rievocazione storica "Tergeste Historica" ("Corriere del Veneto", 8 dicembre 2023);
il post descritto veniva poi condiviso, nel medesimo social network, dalla pagina della sezione provinciale del Fante di Spilimbergo, corredato dallo slogan: "I Fanti sempre presenti";
considerato che:
nonostante le motivazioni successivamente addotte dai protagonisti dell'episodio riconducano lo stesso nel perimetro della rappresentazione scenica, riferendosi inoltre ad altri figuranti, in abiti da partigiani, che avrebbero dovuto partecipare alla proiezione cinematografica, a parere degli interroganti risulta quantomeno inopportuna e distante dal senso della rappresentazione cinematografica, la scelta di indossare divise naziste in occasione di un film, sì ambientato durante il secondo conflitto mondiale, ma incentrato sulla grande figura del comandante Todaro, dal significato " profondamente patriottico che lavora a ridefinire il senso di una virilità consapevole e di un carattere nazionale realmente eroico", come si legge in un sottopancia;
la legge 20 giugno 1952 n. 645, cosiddetta legge Scelba, attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, all'art. 4 ha previsto il reato di apologia del fascismo, punendo chi "pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo";
la legge 25 giugno 1993, n. 205, cosiddetta legge Mancino, sanziona chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio, razziale o etnico;
il caso ha suscitato indignazione in quella componente del tessuto sociale locale che ha annunciato la volontà di manifestare davanti al municipio cittadino, nell'ambito della manifestazione denominata "Il Friuli è solo antifascista: Spilimbergo rifiuta il nazismo e il fascismo";
considerato infine che la DIGOS della Questura di Pordenone avrebbe identificato le sette persone che hanno indossato le uniformi naziste e fasciste in occasione della proiezione del film "Comandante", prima richiamata ("Ansa.it", 9 dicembre 2023),
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga che l'episodio descritto possa innescare fenomeni sociali di tipo emulativo che vadano in direzione dell'espressione di azioni apologetiche del nazifascismo e, di conseguenza, quali iniziative intenda assumere al riguardo nel pieno rispetto del dettato costituzionale e delle disposizioni di legge in materia di divieto di apologia di fascismo, garantendone la piena applicazione.
(4-00898)
SPAGNOLLI, UNTERBERGER, PATTON - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
il collegamento viario Riva del Garda-Ledro, lungo la strada statale 240 (SS 240), attraverso le gallerie "Agnese" e "Dom", rappresenta un incommensurabile valore sociale ed economico per tutta la Valle di Ledro, tanto da essere regolarmente percorso ogni giorno da studenti e lavoratori, oltre che da centinaia di migliaia di turisti (in Valle di Ledro si registrano oltre un milione di presenze all'anno);
a far realizzare l'opera fu l'allora sindaca di Molina di Ledro, alla quale va il merito, superando lo scetticismo dell'epoca, quando sembrava che il progetto non avrebbe avuto alcun seguito, di aver favorito lo sviluppo e il progresso dell'intera Valle di Ledro, attraverso le due gallerie che, dal 1988, collegano la Busa dell'Alto Garda alla valle stessa;
la frana provocata dal terremoto del 13 dicembre 1976 aveva infatti distrutto un tratto della Ponale, la strada panoramica a strapiombo sul lago di Garda, realizzata nel 1891: fu allora che, non essendo più possibile raggiungere Riva del Garda, né risalire da Riva in valle, si manifestò il rischio di un progressivo isolamento della Valle di Ledro;
l'allora Presidente della Provincia autonoma di Trento si attivò, quindi, presso l'allora Ministro dei Lavori Pubblici il quale, il 28 ottobre del 1978, convenne sulla necessità di un nuovo collegamento in galleria, lasciando ad ANAS, in qualità di ente che gestiva il sistema infrastrutturale del Paese, la progettazione dell'opera e alla Provincia il relativo onere finanziario, con il conseguente stanziamento di 13 miliardi e 300 milioni di lire;
il 4 maggio 1984, la prima galleria, lunga 3.650 metri da Biacesa all'Albola, immediatamente sopra la frazione di San Giacomo, nel comune di Riva del Garda, fu completata, ma l'intervento per la costruzione del viadotto che sarebbe dovuto arrivare fino a Riva venne sospeso, in quanto il terreno non fu considerato sufficientemente stabile;
fu redatto, quindi, il progetto per una seconda galleria, arretrata di 150 metri e scavata parallelamente al versante del Monte Tombio, per 1.100 metri di lunghezza;
i lavori di escavazione si svolsero in condizioni difficilissime, sia da nord che da sud, in particolare verso Riva, in quanto la roccia era impregnata d'acqua, obbligando a procedere attraverso tettoie e travi interne di protezione per soli 6 centimetri al giorno;
il 4 maggio 1988, quattro anni dopo la realizzazione della prima galleria, anche la seconda galleria fu finalmente aperta al transito, mentre la strada Ponale, inizialmente chiusa, fu sistemata e riaperta ad uso esclusivamente pedonale e ciclabile;
a partire dal 1º luglio 1998, con decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 320, recante "Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino - Alto Adige recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, e delega alle province autonome di Trento e Bolzano di funzioni amministrative dello Stato in materia di viabilità", la gestione della SS 240 è passata da ANAS alla Provincia autonoma di Trento;
considerato che:
le due gallerie "Agnese" e "Dom" rivestono un'importanza vitale, in quanto passaggio obbligato di collegamento tra la Valle di Ledro e l'Alto Garda, come si è ben compreso nella situazione d'emergenza dovuta al recente crollo proprio della galleria "Dom", avvenuto il 5 novembre 2023;
purtroppo, la gestione dell'emergenza conseguente a quest'ultimo evento calamitoso da parte della Provincia autonoma di Trento, è stata lacunosa e disorganica, eccezion fatta per le sole attività di intervento e messa in sicurezza urgente della galleria "Dom";
innanzitutto, è stato sottostimato il disagio per la comunità ledrense, di oltre 5.000 abitanti, relativamente alla fruizione dei servizi relativi alla sanità, alla mobilità e anche all'istruzione, in merito alla quale si è stabilito di avviare la "Didattica a Distanza" (DAD) per gli studenti di Ledro senza alcun coinvolgimento, nel percorso decisionale, degli istituti scolastici interessati;
inoltre, sotto il profilo dei servizi sanitari, è totalmente mancata organicità dell'azione di intervento per assicurare la presenza di medici di base e pediatri (i quali hanno agito autonomamente, decidendo se risiedere e pernottare a Ledro), nonché di personale infermieristico, alla cui mancanza ha fortunatamente sopperito la Croce Rossa Italiana, mettendo a disposizione infermieri sul territorio ledrense, a copertura delle intere ventiquattro ore successive all'evento;
infine, è mancata ogni tempestiva comunicazione tra la società "Trentino Trasporti S.p.A." e i competenti uffici della Provincia, come dimostra quanto avvenuto la mattina del 9 novembre, quando un autobus di linea è rimasto bloccato per più di un'ora sulla strada, non riuscendo a tornare indietro;
in tale contesto, va preso atto che il percorso pedo-ciclabile Ponale, sul sedime della vecchia strada dismessa, ha sostituito egregiamente i collegamenti per numerosi pendolari e studenti con l'Alto Garda, i quali lo hanno utilizzato sia di giorno che di notte come percorso pedonale e ciclistico, superando un dislivello di all'incirca 600 metri;
esisterebbe però un'altra via, seppur piccola, che collega la località San Giacomo, nel comune di Riva del Garda, con l'imbocco della Galleria "Agnese" (cosiddetto "Corridoio San Giacomo"), evitando di dover percorrere la galleria "Dom", che è quella parzialmente crollata: tale strada è stata spesso percorsa in casi di emergenza e coloro i quali conoscono la situazione ritengono che sarebbe utile garantirne il passaggio, ancorché solamente pedonale, evitando di passare per la galleria "Dom" ogni volta che fosse necessario;
considerato altresì che:
l'altra via d'accesso alla Valle di Ledro, vale a dire il collegamento stradale Storo-Ampola da ovest, sempre nell'ambito della SS 240, si trova a sua volta in condizioni di dissesto idrogeologico, con pericolo di crolli in caso di precipitazioni abbondanti (è stato chiuso, infatti, per alcuni giorni anche poco prima del crollo della galleria "Dom"), il che dimostra il persistere di un alto rischio di totale isolamento dell'intera Valle di Ledro,
si chiede di sapere quali interventi di messa in sicurezza siano stati posti in essere per garantire il passaggio attraverso la galleria "Dom" dopo il crollo del 5 novembre 2023 e quali ulteriori interventi di consolidamento siano previsti, nonché se siano contestualmente previsti interventi di monitoraggio o manutenzione anche della galleria "Agnese", sollecitando altresì i servizi competenti della Provincia autonoma di Trento a collaborare con i Comuni di Riva del Garda e di Ledro, al fine di adottare un "Protocollo di emergenza" per entrambe le gallerie "Agnese" e "Dom", che permetta il collegamento con "bus navetta", attraverso il cosiddetto "Corridoio San Giacomo", così come la popolazione auspica e ritiene assolutamente necessario.
(4-00899)
MURELLI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:
l'articolo 13 della legge 30 marzo 2001, n. 152, recante la disciplina degli istituti di patronato e di assistenza sociale, prevede che al finanziamento delle attività e dell'organizzazione degli istituti si provvede mediante il prelevamento dell'aliquota dello 0,226 per cento sul gettito dei contributi previdenziali obbligatori incassati da tutte le gestioni amministrate da INPS, INPDAP, INAIL e IPSEMA, sulla base dei criteri fissati con regolamento adottato dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale;
in attuazione della disposizione, è stato adottato il decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193, il quale dispone all'articolo 1 che il finanziamento degli istituti è corrisposto sulla base della valutazione della loro attività e della loro organizzazione in relazione all'estensione e all'efficienza dei servizi offerti;
l'articolo 13 dispone che l'erogazione dei finanziamenti ai patronati deve avvenire con scadenze temporali precise: entro il 31 marzo, in particolare, il Ministero deve corrispondere le anticipazioni sulle competenze dovute, mentre entro il 31 maggio del secondo anno successivo lo stesso Ministero è tenuto ad emanare il decreto per la ripartizione definitiva dei fondi;
da troppo tempo i saldi delle annualità vengono erogati con ritardi gravissimi: basti pensare che il saldo dell'annualità 2013 è stato erogato solo nel 2018, mentre il saldo del 2014 e un ulteriore acconto sul saldo 2015 sono stati erogati solo a dicembre 2022;
nel febbraio 2022, in occasione di un incontro con i patronati, la competente direzione ministeriale aveva assicurato che il saldo dei finanziamenti spettanti per l'annualità 2016 sarebbe stato erogato entro l'anno; ad oggi, tuttavia, il saldo 2016 non è stato erogato;
per quanto consta all'interrogante, da informazioni pervenute ad alcuni patronati, sembra che il Ministero abbia comunicato che non sarà erogato alcun saldo né ulteriore acconto entro la fine dell'anno in corso;
il TAR e il Consiglio di Stato hanno condannato il Ministero all'erogazione dei saldi delle annualità 2017 e 2018; nonostante ciò, tale erogazione non risulta interamente ottemperata, bensì i saldi restano in sospeso a causa della necessità di recuperare, per quelle annualità, le ingenti somme erroneamente erogate in esubero in favore di alcuni patronati rispetto a quanto loro spettante in base all'effettiva attività svolta;
la mancanza di certezza dei finanziamenti comporta seri problemi finanziari per alcuni patronati, creando ripercussioni alle stesse strutture e ai dipendenti,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni per cui il Ministero non ha ottemperato alle sentenze e per quali ragioni non abbia ancora provveduto ad elargire gli anticipi e i saldi nei tempi previsti dalla legge;
se le somme elargite in esubero siano state recuperate o, in caso contrario, quali saranno i tempi di recupero;
quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di assicurare l'erogazione dei finanziamenti ai patronati nel rispetto delle scadenze fissate dalle norme vigenti ed evitare che alcuni ricevano somme in esubero.
(4-00900)
GASPARRI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della salute. - Premesso che:
in data 13 luglio 2018, il comitato nazionale di bioetica, in risposta ad un quesito sottoposto dall'Agenzia italiana del farmaco, ha elaborato un parere relativo all'eticità dell'uso del farmaco triptorelina per il trattamento di adolescenti affetti da disforia di genere;
nel parere, il comitato, dopo aver delineato in sintesi i benefici e i rischi, avanza raccomandazioni ispirate alla cautela e alle valutazioni caso per caso, richiamando in particolare: la necessità che la diagnosi e la proposta di trattamento provengano da un'équipe multidisciplinare e specialistica; che il trattamento sia limitato a casi ove gli altri interventi psichiatrici e psicoterapeutici siano risultati inefficaci; che il trattamento preveda un consenso volontario e consapevole delle informazioni ricevute nelle specifiche condizioni fisiche e psichiche; che si preveda un'adeguata formazione del pediatra, della rete sociosanitaria di base e delle istituzioni scolastiche coinvolte su questi temi;
il comitato raccomanda, inoltre, la predisposizione di studi di sicurezza, efficacia e follow-up fisico-psichico sui casi trattati e la previsione di una politica di accesso equo e omogeneo alla triptorelina, e all'AIFA di regolamentare le particolari condizioni di somministrazione del farmaco nella diagnosi della disforia di genere in adolescenza;
i rischi indicati nel parere implicano conseguenze negative sulla crescita, sulla struttura ossea, sull'apparato cardiovascolare, sul cervello, sul sistema metabolico;
con determina 25 febbraio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2019, l'AIFA ha inserito, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, il medicinale nell'elenco istituito con provvedimento della commissione unica del farmaco, per le indicazioni terapeutiche indicate all'articolo 2 della determina, ai sensi del quale "Il medicinale di cui all'articolo 1 è erogabile a totale carico del Servizio sanitario nazionale per l'impiego in casi selezionati in cui la pubertà sia incongruente con l'identità di genere (disforia di genere), con diagnosi confermata da una équipe multidisciplinare e specialistica e in cui l'assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva, nel rispetto delle condizioni per esso indicate nell'Allegato 1 che fa parte integrante della determinazione";
da notizie giunte all'interrogante risulterebbe che nell'ospedale "Careggi" di Firenze ai bambini di età media di 11 anni che vi si recano non venga fornita assistenza psicoterapeutica e psichiatrica e che nello stesso ospedale il reparto di neuropsichiatria infantile proprio non esiste;
risulterebbe, altresì, che le valutazioni psicologiche sui bambini che arrivano all'ospedale Careggi avvengano principalmente sulla base di ciò che gli stessi riferiscono e che successivamente ai piccoli pazienti vengano iniettate le sostanze bloccanti della pubertà (primo passo del percorso di transizione), che impediscono sul nascere la crescita del seno e dei testicoli e bloccano il ciclo mestruale;
è utile evidenziare, con sconcerto e preoccupazione, che l'Agenzia europea del farmaco ha autorizzato tali farmaci per uso veterinario;
ad oggi non sono noti i danni che tali sostanze possano causare a lungo termine;
in Italia, dove non esiste una legge per l'uso di questi farmaci, è in costante aumento il numero dei bambini che affermano di essere transgender: alcuni soffrono di disforia di genere, alcuni chiedono semplicemente di cambiare sesso e a giudizio dell'interrogante in troppi casi vengono accontentati;
sembrerebbe che all'ospedale Careggi la spiegazione razionale di questa pratica medica è che con la pubertà bloccata i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione,
si chiede di sapere:
se si sia a conoscenza di quanto rappresentato;
quali valutazioni si intenda esprimere in merito alla problematica esposta;
se le pratiche mediche espletate nell'ospedale Careggi siano applicate anche in altri ospedali italiani;
quali siano le determinazioni dei componenti del comitato di bioetica attuale, considerato che alcuni di loro erano presenti anche nel precedente comitato che ha approvato il parere del 13 luglio 2018 sopra richiamato;
se si ritenga di valutare l'eliminazione della prescrizione della triptorelina dai farmaci dispensati a carico del servizio sanitario nazionale per la disforia di genere.
(4-00901)
PUCCIARELLI - Al Ministro della salute. - Premesso che:
in Italia, quasi ogni giorno vengono aperti più di 25 fascicoli per reati contro gli animali. Questo corrisponde in media a circa 14 indagati al giorno, più di 5.000 all'anno. A livello nazionale si registra un tasso di 15,25 procedimenti e di 8,72 indagati ogni 100.000 abitanti. Una geografia della crudeltà che unisce l'intera penisola;
è stato rilevato un sempre maggiore coinvolgimento di minori in atti violenza sugli animali; atti di violenza, che sono spesso accompagnati da immagini che vengono poi diffuse in rete con il pericolo che la violenza assistita amplifichi il rischio di replica e, soprattutto, anestetizzi ogni residuo di empatia;
è notizia di stampa dei giorni scorsi che ad Angri, in provincia di Salerno, un gattino, ribattezzato Leone, è stato scuoiato vivo e lasciato in strada agonizzante;
fonti sanitarie riferiscono che l'autopsia non avrebbe rivelato traumi da schiacciamento, né altro tipo di danni interni e avrebbe evidenziato che le lesioni apparivano precise, dando l'impressione di essere state causate da un coltello o qualcosa di simile;
il sospetto è che sia stata una forma di tortura per divertimento o che qualcuno che magari abbia provato a mangiarlo, scuoiandolo come si fa con un coniglio;
le forze dell'ordine si sono attivate vista anche la risonanza che ha avuto la vicenda. I dubbi sono molti, a partire dal fatto che sembrerebbe un gatto casalingo e abituato agli umani, visto che non ha avuto reazioni e non era noto ai volontari della zona. E poi è stato ritrovato in una zona con case, giardini, palazzine, ma nessuno ha reclamato il gatto. Eppure nelle condizioni in cui è stato trovato, è difficile immaginare che possa aver camminato a lungo;
ai sensi dell'articolo 544-ter del codice penale, rubricato maltrattamento di animali, colui che ha commesso un simile atto è punito con una reclusione dai 3 ai 18 mesi e con una multa che potrebbe arrivare a 30.000 euro;
nonostante l'esistenza di norme penali volte a punire tali reati, si ritiene che non siano di deterrenza e che si debba invero procedere con iniziative volte a prevenire tali atti, agendo sull'ambito educativo, stante il carico di crudeltà gratuita, che la normativa di riferimento non colpisce e non previene adeguatamente;
è necessario, dunque, individuare delle iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad infondere nella società maggiore consapevolezza del rispetto e della tutela degli animali, al fine di prevenire il reiterarsi di condotte illecite, con particolare riferimento ai fenomeni dell'abbandono e del maltrattamento degli animali, a tutela della pubblica salute, del territorio e al rispetto del mondo animale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, alla luce delle osservazioni esposte in premessa, non ritenga opportuno e utile individuare delle iniziative volte a sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza sugli animali.
(4-00902)
VERINI, ZAMPA, CAMUSSO, ZAMBITO, VERDUCCI, FURLAN, MALPEZZI, LA MARCA, TAJANI, DELRIO, BAZOLI, RANDO, ROSSOMANDO, NICITA, GIACOBBE, ALFIERI, MARTELLA, GIORGIS, ROJC, D'ELIA, VALENTE - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
la circolare emanata dalla Direzione centrale dell'immigrazione del Ministero dell'interno in data 1° giugno 2023, rivolta alle questure in merito alle indicazioni operative concernenti la legge n. 50 del 2023 (di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 20 del 2023, detto "decreto Cutro"), indica che, essendo stata abrogata, nell'art. 6 del testo unico sull'immigrazione (di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998), la conversione (in permesso di lavoro subordinato) di alcune tipologie di permessi di soggiorno, tra cui quello per protezione speciale ex art. 32, comma 3, del decreto legislativo n. 25 del 2008, la conversione per questo e per gli altri permessi abrogati potrà essere realizzata solo per le istanze presentate fino alla data del 4 maggio 2023;
molte questure hanno deciso di non accettare anche le richieste di conversione dei permessi di protezione speciale ex art. 32 rilasciati prima del decreto-legge, ai quali invece sembrerebbe logico che vada applicata la più volte richiamata "disciplina previgente", ossia la possibilità di convertire il permesso di protezione speciale in permesso di lavoro laddove ne sussistano i requisiti di legge. Tanto più che le disposizioni successive della circolare ministeriale, concernenti i permessi di soggiorno per protezione speciale rilasciati ai sensi dell'art. 19, comma 1.2, del testo unico sull'immigrazione, affermano al paragrafo 3 che "i permessi di soggiorno già rilasciati ai sensi dell'art. 19 comma 1.2. in corso di validità (...) potranno essere convertiti in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, se ne ricorrono i requisiti di legge";
se così non fosse, si assisterebbe alla singolare e ingiusta difformità tra due permessi di soggiorno per protezione speciale sostanzialmente simili, l'uno concesso dalla commissione territoriale con l'iter delle richieste di asilo (ex art. 32), l'altro dal questore previo parere della commissione territoriale, che creano tuttavia disparità e discriminazione tra chi ne usufruisce, nella fattispecie rispetto alla convertibilità in permesso di soggiorno per lavoro subordinato;
alla luce di quanto sopra chi ha ottenuto il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale ex art. 32 (generalmente rilasciato per 2 anni) ad esempio nel 2022 e, avendo un regolare contratto di lavoro, si è recato prontamente presso le questure o i commissariati per convertirlo quanto prima in permesso di soggiorno per lavoro (facoltà rientrante nel pieno diritto del richiedente indipendentemente dalla scadenza del permesso di soggiorno in atto) date le ben note condizioni di carico eccessivo di lavoro e di intasamento nel disbrigo delle pratiche, veniva invitato dagli uffici a rimandare la domanda di conversione al momento del rinnovo del permesso di soggiorno. Nel frattempo sono intervenuti il decreto Cutro e le citate modifiche di legge, così che chi oggi si vede rifiutare l'accettazione della domanda di conversione dalle questure si sente, per così dire, penalizzato due volte: dalle modifiche di legge all'art. 32 e dalla loro dubbia interpretazione, e soprattutto dal non aver insistito, a suo tempo, in una richiesta del tutto legittima;
non si capisce davvero perché si neghi la convertibilità del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato (indipendentemente che sia esso stato concesso ex art. 32, comma 3, del decreto legislativo n. 25 del 2008 o ex art. 19, comma 1.2, del testo unico sull'immigrazione), a persone che di fatto sono da tempo in Italia con un regolare permesso di soggiorno e hanno un regolare contratto di lavoro. Sono persone che si sono integrate e lavorano per mantenere le loro famiglie nel loro Paese di origine, e che si sono integrate o si stanno integrando dando un contributo di lavoro in settori carenti di manodopera nazionale, stringendo anche legami sociali e affettivi con il Paese di accoglienza;
la situazione non danneggia solo l'immigrato che lavora, ma anche il datore di lavoro, che ha investito su di lui o lei con un regolare contratto, il pagamento dei contributi e, sovente, anche in termini di fiducia, collaborazione e affettività,
si chiede di sapere:
se, rispetto all'abrogazione della conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale ex art. 32, comma 3, del decreto legislativo n. 25 del 2008 in permesso di soggiorno per lavoro subordinato, la linea temporale per l'accettazione di eventuali domande in merito per chi aveva già ottenuto la protezione prima del decreto sia proprio quella del 4 maggio 2023 o se, data la difformità che si creerebbe con l'art. 19, comma 1.2, si tratti di un'errata interpretazione restrittiva e si possa dunque applicare ai permessi rilasciati prima delle modifiche di legge la normativa previgente della conversione;
se il Ministro in indirizzo non ritenga, viste le difformità che si stanno creando tra le varie questure, diramare una nuova circolare che affronti in modo più dettagliato l'argomento, sia rispetto ai dubbi sulla conversione dei permessi ex art. 32 che a quelli relativi all'art. 19, comma 1.2, del testo unico sull'immigrazione.
(4-00903)
Interrogazioni, da svolgere in Commissione
A norma dell'articolo 147 del Regolamento, la seguente interrogazione sarà svolta presso la Commissione permanente:
5ª Commissione permanente(Programmazione economica, bilancio):
3-00827 del senatore Martella, sulla destinazione del "Padiglione Rossi" di proprietà del Demanio, nell'ambito della riqualificazione dell'Ospedale al Mare di Venezia.
Avviso di rettifica
Nel Resoconto stenografico della 136ª seduta pubblica del 13 dicembre 2023, a pagina 47, alla quintultima riga del penultimo capoverso, sostituire la parola: "voto" con la seguente: "veto".