Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 012 del 29/11/2022
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------
12a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO (*)
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2022
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Presidenza del presidente LA RUSSA,
indi del vice presidente CENTINAIO
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(*) Include gli ERRATA CORRIGE pubblicati nei Resoconti delle sedute nn. 20 e 48 del 20 dicembre 2022 e del 9 marzo 2023
(N.B. Il testo in formato PDF non è stato modificato in quanto copia conforme all'originale)
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N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Azione-Italia Viva-RenewEurope: Az-IV-RE; Civici d'Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l'Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord): Aut (SVP-Patt, Cb, SCN); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza del presidente LA RUSSA
PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,32).
Si dia lettura del processo verbale.
STEFANI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 24 novembre.
PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.
Comunicazioni della Presidenza
PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Informo l'Assemblea che all'inizio della seduta il Presidente del Gruppo MoVimento 5 Stelle ha fatto pervenire, ai sensi dell'articolo 113, comma 2, del Regolamento, la richiesta di votazione con procedimento elettronico per tutte le votazioni da effettuare nel corso della seduta. La richiesta è accolta ai sensi dell'articolo 113, comma 2, del Regolamento.
Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, convocazione
PRESIDENTE. Comunico che, d'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) è convocato per mercoledì 30 novembre, alle ore 14, presso il palazzo San Macuto, per procedere alla propria costituzione.
Sulle vittime degli eventi atmosferici che hanno colpito l'isola di Ischia
PRESIDENTE. (Il Presidente e l'Assemblea si levano in piedi). Care senatrici, cari senatori, tra il 25 e il 26 novembre - come vi è noto - dopo una giornata di pioggia battente, il fragile terreno di Ischia, l'isola che conosciamo bene, ha ceduto sotto il peso dei detriti che, partiti dal monte Epomeo, sono scesi verso il mare, travolgendo il piccolo Comune di Casamicciola Terme e distruggendo case, attività commerciali, macchine e strade. Questa frana così devastante e così inarrestabile - come vi è noto - ha causato anche numerose vittime. Otto sono quelle accertate finora, alle quali si aggiungono altri numeri: i dispersi, i feriti e gli sfollati, che sono almeno 230, un numero che purtroppo sembra destinato a salire.
Non è la prima volta che questa terra meravigliosa e conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze naturali e l'ospitalità della propria gente viene colpita in modo così violento. La storia di Ischia infatti è stata più volte segnata da tragedie ambientali, anche per colpa dell'abusivismo edilizio. Ma non è e non deve essere questa la sede, né il momento, per cercare o accertare le responsabilità. Saranno le autorità preposte ad accertare i fatti, anche se avremo presto anche un'occasione di confronto con il Ministro per la protezione civile. Questo è il momento del cordoglio e della vicinanza forte e sincera, che l'Aula del Senato vuole oggi rendere ai parenti delle vittime, ai feriti, agli sfollati e a chiunque quella notte ha perso qualcuno o qualcosa.
Lasciatemi ringraziare, tra le tante persone della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, delle Forze armate e delle Forze dell'ordine, anche i semplici volontari, che sin dai primi momenti si sono impegnati senza lesinare sforzi, chi con i mezzi e gli strumenti in dotazione e chi anche a mani nude. In tanti hanno fatto e stanno ancora facendo di tutto affinché questa tragedia abbia numeri e conseguenze il meno importanti possibile. A tutti loro va la nostra gratitudine, la gratitudine del Senato della Repubblica, la gratitudine degli italiani tutti.
Il mio auspicio, il nostro auspicio è che questa terra possa presto ripartire, pur senza dimenticare questa immane tragedia, che deve rimanere da monito per il futuro, capendo gli errori fatti ed evitando di ripeterli in futuro, così da ridare alla popolazione di Ischia una speranza, a partire dalla prossima stagione turistica, che deve vedere con fiducia i cittadini di tutto il mondo ripercorrere il percorso che li porta ad ammirare e a vivere le bellezze di quella stupenda isola. Ma per ripartire è necessario un lavoro all'unisono, che includa sia la forza di volontà dei cittadini di Ischia, sia la prontezza e l'affidabilità delle istituzioni, da quelle centrali a quelle locali. A loro, a noi è affidato un importante ruolo per questa isola e per i suoi abitanti: non deludiamoli.
Questo - dicevamo - è sicuramente il momento del cordoglio e della vicinanza per tutti gli ischitani, per le famiglie di chi ha perso la vita, di chi è ferito, di chi è rimasto senza casa. Ma è soprattutto un momento di vicinanza per Eleonora Sirabella di trentuno anni, per Michele Monti di quindici anni, per Maria Teresa Monti di sei anni, per Maurizio Scotto di Minico di trentadue anni, per Giovanna Mazzella di trenta anni, per Giovangiuseppe Scotto di Minico di ventidue giorni, per Nikolinka Gancheva Blangova di cinquantotto anni. È per loro che ora chiedo a questa Aula un minuto di raccoglimento, ringraziandovi. (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).
Sui lavori del Senato
PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente e il calendario dei lavori del mese di dicembre.
L'ordine del giorno della seduta di oggi prevede la deliberazione sulla procedura d'urgenza, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, per il disegno di legge costituzionale concernente l'inserimento dell'attività sportiva nella Costituzione.
Nella seduta di domani, con inizio alle ore 14 e senza orario di chiusura, si discuterà il decreto-legge sulla partecipazione a iniziative NATO e il servizio sanitario Calabria.
Giovedì 1° dicembre, alle ore 9,30, avrà luogo il sindacato ispettivo.
Alle ore 11,30 il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare renderà un'informativa sui tragici eventi accaduti a Ischia. I Gruppi potranno intervenire per dieci minuti.
Resta confermato, alle ore 15, il question time con la presenza dei Ministri della giustizia, delle infrastrutture e per la pubblica amministrazione.
La settimana dal 5 al 9 dicembre sarà riservata ai lavori delle Commissioni. Invito i Presidenti a stabilire un programma che sfrutti al massimo i giorni dedicati alle attività delle Commissioni.
L'Assemblea tornerà a riunirsi lunedì 12 dicembre, alle ore 12, per la deliberazione sulla proposta di questione pregiudiziale presentata, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, in ordine al decreto-legge in materia di benefici penitenziari, Covid e contrasto ai raduni illegali. Seguirà la discussione nel merito del medesimo decreto-legge. Quindi, ci saranno votazioni già lunedì mattina.
Martedì 13 dicembre, alle ore 16, il Parlamento in seduta comune è convocato per l'elezione di dieci componenti del Consiglio superiore della magistratura. La seduta del Senato terminerà pertanto alle ore 15.
Mercoledì 14 dicembre, alle ore 8,30, il Presidente del Consiglio dei ministri renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2022. Sono state ripartite tre ore tra i Gruppi, oltre ai tempi del Governo.
Nella stessa settimana, ove concluso dalla Commissione, sarà esaminato, per la prima deliberazione, il disegno di legge costituzionale per la modifica all'articolo 33 della Costituzione.
Giovedì 15 dicembre, alle ore 15, si svolgerà il question time.
Il calendario della settimana successiva prevede, con sedute senza orario di chiusura a partire da lunedì 19 e, se necessario, fino a venerdì 23 dicembre, i seguenti argomenti: discussione del decreto-legge in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, attualmente in corso di esame presso la Camera dei deputati; deliberazione su proposta di questione pregiudiziale, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, in ordine al decreto-legge aiuti-quater, e discussione nel merito del medesimo decreto-legge.
Oggi è stato preannunciato un altro decreto-legge e i Capigruppo si sono impegnati ad affrontarlo entro la fine dell'anno.
L'articolazione della sessione di bilancio sarà stabilita in relazione ai tempi di trasmissione del disegno di legge dalla Camera dei deputati. È prevedibile che l'esame al Senato si svolgerà tra martedì 27 e, se necessario, giovedì 29 dicembre.
Onorevoli colleghi, come avete visto, abbiamo un programma abbastanza intenso e spero che, con l'aiuto di tutti, nell'interesse della Nazione, lo si possa portare a compimento.
Calendario dei lavori dell'Assemblea
PRESIDENTE. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi, con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con l'intervento del rappresentante del Governo, ha adottato - ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento - modifiche al calendario corrente e il calendario dei lavori dell'Assemblea fino al 29 dicembre:
Martedì | 29 | novembre | h. 16,30-20 | - Deliberazione sulla richiesta di procedura abbreviata, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, per il disegno di legge costituzionale recante Modifica all'articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva (S. 13)
- Disegno di legge n. 299 - Decreto-legge n. 169, Partecipazione iniziative NATO e Servizio sanitario Calabria (voto finale entro il 10 dicembre) (scade il 7 gennaio 2023)
- Interpellanze e interrogazioni (giovedì 1, ore 9,30)
- Informativa del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare in ordine ai tragici eventi alluvionali e franosi occorsi nell'isola di Ischia e alla messa in sicurezza del relativo territorio (giovedì 1, ore 11,30)
- Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (giovedì 1, ore 15) |
Mercoledì | 30 | " | h. 14 | |
Giovedì | 1° | dicembre | h. 9,30 |
La settimana dal 5 al 9 dicembre sarà riservata ai lavori delle Commissioni.
Lunedì | 12 | dicembre | h. 12 | - Deliberazione su proposta di questione pregiudiziale, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, in ordine al disegno di legge n. 274 - Decreto-legge n. 162, Benefici penitenziari, COVID e contrasto ai raduni illegali
- Disegno di legge n. 274 - Decreto-legge n. 162, Benefici penitenziari, COVID e contrasto ai raduni illegali (scade il 30 dicembre)
- Disegno di legge costituzionale n. 13 - Modifica all'articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva (prima deliberazione del Senato) (voto finale con la presenza del numero legale) (ove concluso dalla Commissione)
- Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2022 (mercoledì 14, ore 8,30)
- Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (giovedì 15, ore 15) |
Martedì | 13 | " | h. 9,30-15 | |
Mercoledì | 14 | " | h. 8,30 | |
Giovedì | 15 | " | h. 9,30 |
Il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 274 (Benefici penitenziari, COVID e contrasto ai raduni illegali) sarà stabilito in relazione ai lavori della Commissione.
Il Parlamento in seduta comune è convocato martedì 13 dicembre, alle ore 16, per l'elezione di dieci componenti del Consiglio superiore della magistratura. Voteranno per primi gli onorevoli senatori.
Lunedì | 19 | dicembre | h. 15 | - Disegno di legge n. … - Decreto-legge n. 173, Riordino attribuzioni Ministeri (ove approvato dalla Camera dei deputati) (scade il 10 gennaio 2023)
- Deliberazione su proposta di questione pregiudiziale, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, in ordine al disegno di legge n. 345 - Decreto-legge n. 176, Aiuti-quater
- Disegno di legge n. 345 - Decreto-legge n. 176, Aiuti-quater (voto finale entro il 22 dicembre) (scade il 17 gennaio 2023) |
Martedì | 20 | " | h. 9,30 | |
Mercoledì | 21 | " | h. 9,30 | |
Giovedì | 22 | " | h. 9,30 | |
Venerdì | 23 | " | h. 9,30 (se necessaria) |
I termini per la presentazione degli emendamenti ai disegni di legge n. … (Decreto-legge n. 173, Riordino attribuzioni Ministeri) e n. 345 (Decreto-legge n. 176, Aiuti-quater) saranno stabiliti in relazione ai lavori delle Commissioni.
Martedì | 27 | dicembre | h. 14 | - Comunicazioni del Presidente, ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento, sul contenuto del disegno di legge di bilancio* (ove approvato il disegno di legge di bilancio dalla Camera dei deputati)
- Disegno di legge n. … - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (ove approvato dalla Camera dei deputati) (voto finale con la presenza del numero legale) |
Mercoledì | 28 | " | h. 9,30 | |
Giovedì | 29 | " | h. 9,30 (se necessaria) |
* L'articolazione della sessione di bilancio sarà stabilita in relazione ai tempi di trasmissione del disegno di legge dalla Camera dei deputati.
Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 299
(Decreto-legge n. 169, Partecipazione iniziative NATO e Servizio sanitario Calabria)
(10 minuti per Gruppo, escluse dichiarazioni di voto)
Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 274
(Decreto-legge n. 162, Benefici penitenziari, COVID e contrasto ai raduni illegali)
(Gruppi 5 ore, escluse dichiarazioni di voto)
FdI | 1 h | 3' |
PD-IDP |
| 44' |
L-SP-PSd'AZ |
| 38' |
M5S |
| 37' |
FI-BP-PPE |
| 30' |
Az-IV-RE |
| 23' |
Aut (SVP-Patt, Cb, SCN) |
| 23' |
Misto |
| 22' |
Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE |
| 21' |
Ripartizione dei tempi per la discussione sulle Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri
in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2022
Governo |
| 30' |
Gruppi (incluse dichiarazioni di voto): |
|
|
FdI |
| 20' |
PD-IDP |
| 27' |
L-SP-PSd'AZ |
| 20' |
M5S |
| 22' |
FI-BP-PPE |
| 18' |
Az-IV-RE |
| 14' |
Aut (SVP-Patt, Cb, SCN) |
| 14' |
Misto |
| 13' |
Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE |
| 13' |
Deliberazione sulla richiesta di adozione della procedura abbreviata, prevista dall'articolo 81 del Regolamento, in ordine al disegno di legge costituzionale:
(13) IANNONE ed altri. - Modifica all'articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva (ore 16,46)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la deliberazione sulla richiesta di adozione della procedura abbreviata, prevista dall'articolo 81 del Regolamento, in ordine al disegno di legge costituzionale n. 13.
Ricordo che su tale richiesta l'Assemblea delibera senza discussione, per alzata di mano; sono ammesse soltanto le dichiarazioni di voto.
Passiamo dunque alla votazione.
SALVITTI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALVITTI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Signor Presidente, onorevoli senatrici e senatori, ci troviamo a esprimere un giudizio sull'utilizzo della procedura abbreviata, ai sensi del articolo 81 del Regolamento del Senato, in ordine al disegno di legge costituzionale per l'inserimento dell'attività sportiva in Costituzione, con specifico riferimento all'articolo 33.
Tale procedura aveva visto i suoi natali nella precedente legislatura e aveva quasi terminato il percorso costituzionalmente previsto per l'inserimento dell'attività sportiva in Costituzione. Vista l'importanza del tema e considerata la copertura che avrebbe l'attività sportiva attraverso il suo inserimento in Costituzione, il Gruppo Civici d'Italia-Noi Moderati-MAIE esprimerà il voto favorevole.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a tale procedura nella legislatura precedente e in particolar modo il collega Iannone, per l'impegno dimostrato su questa tematica fondamentale, importantissima, che dà valore allo sport non solamente da un punto di vista prettamente agonistico, ma soprattutto con riferimento al valore sociale che riveste, nella sua attività quotidiana. A tale attività, svolta da milioni di persone in Italia, si offre giustamente un riconoscimento di carattere costituzionale, che permetterà in futuro anche un trattamento particolare da parte delle Assemblee legislative del nostro Stato.
Ribadisco quindi il parere favorevole del Gruppo. (Applausi).
DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Signor Presidente, sappiamo bene che lo sport rappresenta uno strumento formativo, di integrazione sociale e di diffusione di valori universali positivi, ed è un veicolo di inclusione di grande importanza. Per tutelare il diritto all'accesso di tutti è necessario mettere in campo risorse e modalità di sostegno, anche agli enti locali, e investire ancora di più, da questo punto di vista, nell'ambito dell'istruzione.
Vorrei ricordare ai colleghi che l'impossibilità di praticare sport colpisce in Italia quasi un minore su cinque, di età compresa tra i sei e i diciassette anni, mentre il 15 per cento svolge soltanto attività fisica. Questo è spesso il frutto di una povertà economica che diventa quasi sempre una vera e propria emergenza; è il risultato non di riforme, ma di mancati investimenti, che purtroppo riguardano soprattutto la scuola. Alla povertà economica, peraltro, si intrecciano anche - come sappiamo - la povertà educativa, gli insufficienti investimenti in istruzione, la poca sicurezza degli edifici e i tassi di abbandono molto alti.
Non voglio soffermarmi però troppo su questo, seppure abbia una notevole importanza. Ho fatto questa brevissima premessa perché noi, a differenza degli altri Gruppi, non siamo particolarmente convinti ed entusiasti di inserire lo sport in Costituzione in base al ragionamento che adesso svolgerò rapidamente.
Come ricorderete bene, colleghe e colleghi, qualche mese fa nella scorsa legislatura è stata promulgata la riforma costituzionale che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione, inserendo tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, con un patto intergenerazionale.
Signor Presidente, come lei e i colleghi comprenderete, stiamo parlando di una questione che riguarda il futuro dell'umanità e delle specie viventi, vista l'emergenza climatica e ambientale con la quale ci confrontiamo. La Consulta, peraltro, ha sempre interpretato l'articolo 9 in senso estensivo e ci ha spinto in quel caso ancora di più all'inserimento esplicito della tutela dell'ambiente in Costituzione. All'articolo 41 si è previsto che l'attività di impresa, oltre a non doversi svolgere in contrasto con l'utilità sociale, non debba recare danno alla salute e all'ambiente.
Faccio questo riferimento perché, nella discussione che si avviò su quella riforma costituzionale, molti costituzionalisti posero un tema a nostro avviso importante, sostenendo che, nonostante fossero d'accordo sull'inserimento della tutela dell'ambiente in Costituzione, ci sarebbe potuto essere il rischio di favorire in questo modo una serie di interventi spot - chiamiamoli così - sulla Parte I della Costituzione e pochi mesi dopo si è pensato di introdurre questa ulteriore riforma.
Quello che voglio dire, quindi, riguarda in sé non il valore fondamentale dello sport, ma il rischio forte - a nostro avviso - di iniziare un periodo fatto di una serie di micro interventi puntuali sulla Costituzione, in cui ognuno si attiene alla materia e alla questione che gli sta più a cuore.
Se si vuole ribadire l'importanza dello sport, dal nostro punto di vista non c'è bisogno, quindi, di rendere farraginosa e stratificata la Carta costituzionale, che peraltro le Madri e i Padri costituenti ci hanno lasciato in eredità con delle caratteristiche ben precise; ma è invece necessario ampliare i servizi gratuiti per accedere alle attività sportive, che ci sembra la vera questione concreta con la quale misurarsi: curare gli spazi verdi dei centri e delle periferie della città e consentire a tutti di svolgere attività fisica all'aperto. Da questo punto di vista questo tipo di intervento ci sembra molto più significativo e più utile.
Peraltro, il PNRR stanza fondi per lo sport e per la realizzazione di infrastrutture sportive negli edifici scolastici; tali fondi ammontano a 300 milioni di euro, di cui il 70 per cento per le scuole primarie e il 30 per cento per le scuole secondarie. Sullo sport in genere la cifra dovrebbe essere di 700 milioni, ma bisogna a nostro avviso vigilare sul fatto che, all'interno dei bandi, sia rispettata la quota del 40 per cento al Sud prevista dalla normativa.
Per chiudere, signor Presidente, pensiamo che negli altri passaggi che il disegno di legge costituzionale in esame dovrà affrontare andrà fatta una riflessione sulla necessità di evitare che si possa intervenire in questo modo sulla Parte I della Costituzione, ossia sulla parte più progettuale e programmatica e non sui principi fondamentali.
Credo che questa riflessione vada fatta in modo approfondito, per evitare per l'appunto che si possa dare vita a una stagione di tante micro modifiche costituzionali.
Per queste ragioni ci asterremo.
Presidenza del vice presidente CENTINAIO (ore 16,55)
SPAGNOLLI (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SPAGNOLLI (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)). Signor Presidente, il XX secolo ci ha lasciato in eredità tante cose (molte assai tristi), ma anche un grande sviluppo complessivo della società umana nel nostro Paese e in tanti altri con i quali intratteniamo rapporti di partnership. Soprattutto, ci ha lasciato in eredità lo sport.
L'attività sportiva ha vissuto la sua preistoria nella fase finale dell'Ottocento, ma è stato il ventesimo secolo quello in cui sono state date le regole e si è acquisita consapevolezza del valore dello sport non solo come spettacolo - quelli che a suo tempo i romani chiamavano circensi sono diventati oggi coloro che giocano a calcio e basket e fanno attività sportive professionistiche per le quali si paga il biglietto - ma soprattutto come modalità per migliorare lo stato di salute di ogni singola persona. Praticare sport fa bene alla salute e previene malattie e, quindi, spese sanitarie.
Come mano pubblica noi non possiamo permetterci di non stimolare i nostri concittadini e la popolazione del nostro Paese a praticare sempre più attività sportiva. C'è un interesse anche economico affinché ciò accada. Questo è un passaggio fondamentale che molto spesso sfugge alle amministrazioni locali che, strette nella morsa del far quadrare i conti soprattutto per quanto riguarda le spese correnti, tendono ad alzare il prezzo per coloro che utilizzano gli impianti sportivi che normalmente i Comuni costruiscono e gestiscono. Questo comporta che - come detto da chi mi ha preceduto - alcune fasce di popolazione fanno fatica a utilizzare questi impianti che pure sono stati realizzati con il denaro di tutti noi.
Sulla base dell'inserimento dello sport in Costituzione, che vede il Gruppo Per le Autonomie assolutamente d'accordo, è necessario fare qualche considerazione e adottare delle norme affinché parte della grande quantità di denaro utilizzata per lo sport professionistico venga riconvogliata a favore dei cittadini normali che praticano sport per stare bene e soprattutto dei giovani che lo praticano per crescere bene. Spero che questa valutazione generi una riflessione.
In ogni caso, mi auguro che tutti, a partire da chi è presente in quest'Aula - e da me per primo, che ne ho bisogno - pratichino più sport. (Applausi).
VERSACE (Az-IV-RE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VERSACE (Az-IV-RE). Signor Presidente, sono particolarmente felice di intervenire oggi su questo tema, prima ancora che, da parlamentare, da cittadina e atleta paralimpica.
Dopo settantaquattro anni dall'entrata in vigore della Costituzione e dopo un iter parlamentare che ha attraversato ben due legislature, abbiamo l'occasione, con il riconoscimento del diritto allo sport nella nostra Carta, di garantire davvero il pieno riconoscimento della pratica sportiva come diritto individuale fondamentale, al pari dell'istruzione o della salute. Siamo a un passo dal traguardo di una lunga maratona e di un'importante campagna culturale a cui io stessa ho voluto offrire il mio contributo.
Ricordo bene che già nel 2018, appena eletta alla Camera dei deputati, iniziai a riflettere insieme a valorosi giuristi e costituzionalisti, tra cui l'amico, prematuramente scomparso, avvocato Francesco Marullo di Condojanni, con cui avviai una serie di riflessioni proprio sul fatto che lo sport non fosse inserito e neanche menzionato all'interno della nostra Carta costituzionale. Fu proprio lui a sollecitarmi a elaborare una proposta di legge che andasse in questa direzione, soprattutto ragionando sull'oggettiva difficoltà che molte persone con disabilità incontrano anche per via dei costi elevati di protesi, ausili e dispositivi di tecnologia avanzata funzionali anche all'attività sportiva amatoriale che a tutt'oggi, purtroppo, il Sistema sanitario nazionale - lo voglio ricordare - non copre. Per molti di questi ragazzi lo sport rappresenta ancora oggi un lusso, mentre dovrebbe essere un diritto, peraltro già universalmente riconosciuto anche dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, a cui è dedicata una giornata internazionale - il 3 dicembre - per ricordarci quanto sia importante attuare concretamente questa Convenzione, che è stata ratificata dal nostro Paese nel 2009 e che dedica un intero articolo allo sport.
Questo diritto in Italia non è per niente garantito, perché lo Stato, a causa di un mancato e reale aggiornamento del nomenclatore dei livelli essenziali di assistenza (LEA), di fatto obsoleto e in sostanza fermo al secolo scorso, non eroga ancora oggi quei dispositivi che consentirebbero il raggiungimento di una migliore autonomia e la possibilità di svolgere l'attività motoria e la pratica sportiva amatoriale. Questo è un handicap del nostro Servizio sanitario nazionale a cui io stessa ho cercato anche di sopperire, seppur parzialmente, tramite l'attivazione di un fondo sperimentale destinato proprio all'erogazione di ausili, protesi e dispositivi di tecnologia avanzata funzionali all'attività sportiva amatoriale; è questo un piccolo, ma importante inizio per colmare un grande vuoto. Purtroppo, a distanza di due anni questo fondo non ha ancora visto la luce. Nonostante l'accoglimento di un emendamento al decreto-legge rilancio, un'intesa con le Regioni, il parere favorevole del Ministero dell'economia e delle finanze, manca tutt'oggi il decreto attuativo del Ministero della salute, anzi ne approfitto per rivolgere un appello al ministro Schillaci, affinché sblocchi questa impasse che crea una disparità ad oggi non più tollerabile.
Il mio auspicio è che l'inserimento dello sport nella Costituzione possa agevolare e velocizzare il processo di garanzia che ovviamente ne conseguirà a cascata. Del resto, come possiamo dire che lo sport è un diritto di tutti se poi lo Stato non si attiva affinché tale diritto sia davvero tutelato e garantito anche a quelle persone con disabilità che necessitano però ausili e di tecnologia avanzata proprio per esercitare quella pratica sportiva di cui oggi parliamo?
Inserire lo sport in Costituzione è sicuramente una svolta culturale importante di cui sono certa siamo tutti consapevoli, pur avendo opinioni diverse sulla sua esatta collocazione. In questo caso può avere sicuramente senso aggiungere un comma all'articolo 33, che promuove e tutela la cultura e l'istruzione. Tuttavia, personalmente, attraverso il disegno di legge costituzionale a mia firma, chiedevo che fosse inserito un comma all'articolo 32, che riconosce, promuove e tutela il diritto alla salute, di cui lo sport è a tutti gli effetti una componente imprescindibile, come ci ha insegnato persino la pandemia.
Non va dimenticato che il legame tra sport e salute ha origini antiche. In questo senso approfitto proprio per ricordare un brevissimo cenno storico che deve farci riflettere, perché proprio alla fine del Secondo conflitto mondiale un medico tedesco, Ludwig Guttmann, avviò i militari reduci di guerra con lesioni midollari e mutazioni proprio alla terapia dello sport. Si rese subito conto che, attraverso lo sport e la pratica sportiva, miglioravano la propria autonomia e la propria dimestichezza anche nell'uso della carrozzina. Egli comprese subito questo valore e nel 1948 decise di scommettere sui primi giochi sportivi di Stoke Mandeville, che ispirarono il nostro italiano Antonio Maglio, un medico dell'INAIL che, guidato dal suo intuito e dalla sua caparbietà, proprio nel 1960 organizzò a Roma i primi veri giochi paralimpici della storia, così anche riconosciuti dal Comitato paralimpico internazionale. Se oggi molte persone con disabilità diventano atleti paralimpici che poi noi tutti applaudiamo con orgoglio, riconoscendone il valore e la capacità, lo dobbiamo anche a persone coraggiose e visionarie come furono Guttmann e Maglio.
Questo è solo un esempio dei tanti che inducono a pensare che probabilmente sarebbe stato preferibile inserire il diritto alla pratica sportiva all'articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute, e non all'articolo 33, che si riferisce all'arte, alla scienza e all'istruzione. Ciò detto, a prescindere dalla collocazione finale, siamo dinanzi a una svolta culturale storica, di cui tutto il Parlamento deve andare fiero.
Prima di concludere il mio intervento approfitto per ringraziare tutti i colleghi che già anche nella legislatura precedente si sono spesi e impegnati per raggiungere questo importante traguardo. Ne cito velocemente soltanto tre: l'amica e collega Daniela Sbrollini, che è qui accanto, Mauro Berruto, oggi deputato, e la già senatrice Alessandra Gallone.
Annunciando il voto favorevole alla deliberazione sulla richiesta di adozione di procedura abbreviata per il disegno di legge costituzionale in discussione del Gruppo Azione-Italia Viva-RenewEurope, vorrei concludere il mio intervento citando le parole di Nelson Mandela, che per me sono state un faro e spero che lo siano per tanti. Egli affermò che lo sport ha il potere di cambiare il mondo; ha il potere di suscitare emozioni; ha il potere di raggiungere le persone come poche altre cose sanno fare; ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c'era solo disperazione. Sono parole che sottolineano l'importanza dei valori che lo sport rappresenta e che dovrebbero e dovranno ispirare le nostre azioni fuori e dentro il Parlamento. (Applausi).
ROSSO (FI-BP-PPE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROSSO (FI-BP-PPE). Signor Presidente, il disegno di legge costituzionale per il quale si chiede la procedura abbreviata intende valorizzare l'attività sportiva tra i principi della Costituzione italiana. Lo sport e l'attività sportiva hanno ormai un'importanza fondamentale nella vita quotidiana di ogni essere umano, giovane e meno giovane. Eppure, chissà per quale ragione, non si è mai pensato di dargli una tutela costituzionale. Nonostante il successo popolare dello sport e nonostante l'esistenza di un sistema di norme ordinarie e regolamentari che disciplinano da anni lo sport e le federazioni sportive, un riferimento allo sport nella nostra Costituzione è stato però inserito solo nella riforma costituzionale del 2001. In quella riforma all'articolo 117 è stata posta la previsione che tra le materie di legislazione concorrente tra lo Stato e le Regioni vi fossero quelle relative all'ordinamento sportivo.
Ora, finalmente, si pone - o meglio si ripropone - un testo per inserire nella Costituzione il riferimento proprio alla pratica sportiva. Noi siamo certamente favorevoli alla procedura proposta, perché riteniamo sia fondamentale dare una dignità ancora più alta allo sport e a tutto ciò che l'attività sportiva in senso lato significa. Lo sport contribuisce in modo fondamentale e spesso insostituibile al benessere fisico e psicofisico. L'attività sportiva è utile nella cura di alcune malattie ed è fondamentale nell'aiuto di alcune disabilità, diventando quindi un concreto ausilio anche alle famiglie. Lo sport è fondamentale per il benessere psicofisico delle persone con disabilità: ho visto persone tornare a sorridere, tornare ad avere voglia di vivere, capire che si può diventare campioni anche se si hanno problemi fisici. Lo sport è amore, è passione, perché mobilita, attraverso i praticanti a tutti i livelli e gli appassionati, i sentimenti positivi di milioni di persone. Lo sport coinvolge anche un gran numero di volontari che, gratuitamente, prestano la loro attività affinché diversi settori sportivi possano operare e svilupparsi. Lo sport ha inoltre una notevole importanza economica, collegata sia alla pratica sportiva che alle attività dilettantistiche, sia alle attività dello sport spettacolo.
Prima questo era evidente più che altro nel calcio: ora l'importanza dell'indotto dell'economia dello sport, degli sponsor, delle trasmissioni sportive appare evidente anche per molti degli sport che una volta consideravamo minori.
Abbiamo visto quale importanza ha il ruolo dell'associazionismo, che ha dovuto affrontare il triste periodo delle chiusure pandemiche e della limitazione di molte attività, incluse quelle sportive. La circostanza, quindi, di avere riconosciuta la dignità dell'attività sportiva in Costituzione potrà dare ulteriore impulso all'iniziativa legislativa ordinaria e faciliterà l'operosità delle associazioni sportive.
Cari colleghi, lo sport insegna l'inclusione; insegna il valore dell'amicizia; insegna il sentimento di gruppo; insegna il rispetto dell'avversario; insegna il sacrificio e la dedizione per ottenere i risultati; insegna la solidarietà; insegna il rispetto per la disabilità; insegna a ripartire dopo una sconfitta; insegna il valore del merito. Come vedete, molti dei valori che esprime lo sport sono già in Costituzione: è ora che ci sia lo sport stesso. È per queste ragioni che annuncio il voto favorevole del Gruppo Forza Italia. (Applausi).
NAVE (M5S). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NAVE (M5S). Signor Presidente, la modifica costituzionale di cui si chiede la procedura abbreviata è stata - come sapete - già presentata ed esaminata nella passata legislatura ed è arrivata quasi al termine dell'iter parlamentare. Il MoVimento 5 Stelle ha sempre sostenuto questa proposta, nella profonda convinzione del rilievo dello sport come diritto individuale, che porta con sé valori assoluti come la lealtà, il rispetto, il senso di comunità, l'inclusione e il benessere. È anche un diritto collettivo, perché un campetto da calcio, da basket, da pallavolo o di qualsiasi altro sport è spesso un vero e proprio presidio di democrazia sul territorio.
La pratica sportiva ha un profilo civile, sociale e culturale che è impossibile non riconoscere. Lo sport in tutte le sue forme, dai più alti livelli agonistici fino a quello dilettantistico e ai campi sportivi delle periferie delle nostre città, rappresenta uno strumento formativo straordinario per l'integrazione sociale e il dialogo culturale. Non è un caso, d'altro canto, se nove Stati della sola Europa conoscano disposizioni relative al mondo dello sport nelle proprie Costituzioni. L'inserimento in Costituzione - che noi appoggiamo - deve essere uno stimolo a investire sempre di più in questo settore, ma l'approdo nella Carta su cui si fonda la nostra Repubblica è un passo importantissimo. Facciamo in modo che questa legislatura sia quella giusta per raggiungere un obiettivo condiviso.
Annuncio quindi il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle sulla procedura abbreviata per il disegno di legge sullo sport in Costituzione. (Applausi).
MARTI (LSP-PSd'Az). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARTI (LSP-PSd'Az). Signor Presidente, lo sport non trova un novero diretto nella nostra Carta costituzionale, ma trova la sua collocazione indiretta in diversi articoli della Costituzione stessa: primo tra tutti l'articolo 2, in quanto formazione sociale in cui si svolge la personalità dell'individuo, e poi nell'articolo 3, come elemento di eguaglianza formale e sostanziale per il «pieno sviluppo della persona umana». Lo troviamo poi nell'articolo 18, come libera associazione, e soprattutto nell'articolo 32, come elemento importante che concorre alla salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività.
Nel 2001, con la modificazione del Titolo V, l'organizzazione sportiva è stata riconosciuta tra le materie concorrenti sulle quali si alternano competenze tra Stato e Regione e nel 2003 si è ritenuto, con l'articolo 1 del decreto-legge 19 agosto 2003, n. 220, convertito con modificazioni dalla legge 17 ottobre 2003, n. 280, di esplicitare che «La Repubblica riconosce e favorisce l'autonomia dell'ordinamento sportivo nazionale (...)». È arrivato quindi ora il momento di inserire un riconoscimento diretto dell'importanza della pratica sportiva all'interno della nostra Carta costituzionale.
Sono indiscussi i benefici che la pratica sportiva apporta al benessere psicofisico degli individui, inteso come miglioramento della qualità della vita in generale. Dal punto di vista della salute fisica sicuramente praticare sport rappresenta un elemento fondamentale per contrastare l'obesità, per evitare o comunque migliorare molte patologie circolatorie e muscolari, per rallentare le problematiche legate all'invecchiamento, per la riabilitazione in seguito ad eventi traumatici. Non meno importanti sono gli effetti che l'attività fisica genera sulla salute psicologica: da una parte con il contenimento dello stress, dell'ansia, della depressione e dell'aggressività, dall'altra con l'aumento di una propensione alla collaborazione, alla condivisione, all'azione, all'autostima e alla consapevolezza.
Agendo per il raggiungimento del benessere psicofisico, la pratica sportiva si affianca e si integra necessariamente al profilo sociale ed educativo per i valori positivi che trasmette: il rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari, l'impegno e la fatica, lo spirito di appartenenza ad una comunità, la solidarietà e l'uguaglianza.
Questa valenza sociale ed educativa dello sport risulta particolarmente importante per contrastare fenomeni quali il bullismo o il razzismo. In quest'ottica lo sport può essere una risposta reale e concreta anche ai fenomeni sociali preoccupanti, quali quelli delle baby gang, che dilagano nelle periferie delle nostre città e che vedono ragazzi giovani e giovanissimi perdersi in atti di microcriminalità e vandalismo. Non inserire lo sport come diritto costituzionale significa stigmatizzare la sua natura inclusiva. La pratica sportiva deve arrivare a coinvolgere tutti, entrando e ritornando con forza anche nell'istituzione scolastica. Certamente tutti noi ricordiamo l'esempio e la valenza di quelli che furono i Giochi della gioventù istituiti da Giulio Onesti. Coinvolgendo il CONI e le società sportive dobbiamo fare in modo che lo sport torni ad essere strumento fondamentale per la crescita delle nuove generazioni.
Sembra pertanto opportuno inserire un richiamo esplicito in Costituzione, riconoscendo che la Repubblica «promuove la pratica sportiva e ne riconosce la valenza sociale, educativa e gli effetti sul benessere psicofisico dell'individuo». (Applausi).
PARRINI (PD-IDP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PARRINI (PD-IDP). Signor Presidente, colleghi, il Partito Democratico è felice di sostenere la richiesta di esame abbreviato e urgente del disegno di legge che oggi discutiamo, che è uguale ad altri - uno anche a mia prima firma - che sono stati presentati e che riprende, a mio avviso in maniera meritoria, un'iniziativa che era andata quasi in porto nella scorsa legislatura. Vorrei ricordare ai colleghi che sull'inserimento dello sport in Costituzione, con un'aggiunta all'articolo 33, il Senato aveva votato due volte e la Camera una, ed era già calendarizzato l'ultimo voto alla Camera. Poi il precipitare degli eventi politici ben noti ha reso impossibile il completamento della riforma.
Siamo d'accordo per ragioni di merito e di metodo. Quanto alle ragioni di merito, non dico nulla di sostanzialmente diverso da quanto detto dai colleghi intervenuti prima di me. Non ritengo che ribadire il valore sociale per la salute e per la trasmissione di valori dello sport sia un atto superfluo o esornativo, come qualcuno ha affermato sia nel dibattito nella scorsa legislatura sia durante la discussione odierna; non è un atto superfluo perché davvero lo sport ha un grande significato sociale. Spesso parliamo del grande sport e non riserviamo attenzione allo sport di piccole dimensioni e di basso livello, che non ha introiti, che non ha sostegni economici e che pure ha una notevole valenza collettiva. Inserire in Costituzione questo valore significa creare le condizioni perché il legislatore pubblico sia meno disattento, più pronto a fare scelte che possono davvero rendere concreto un diritto, quello allo sport, che deve essere per tutti e dovunque garantito alla stessa maniera. Questa è la ragione di merito per la quale siamo d'accordo.
La ragione di metodo direi che è persino più importante. Siamo all'inizio di una legislatura e in quella precedente ho avuto l'onore di fare il Presidente della Commissione affari costituzionali del Senato. Abbiamo messo a punto un quartetto di interventi sulla nostra Carta che ha visto la Commissione lavorare in un clima di grandissima unità e arrivare alla fine del nostro sforzo riformatore con voti a larghissima maggioranza. Così è stato per il cruciale intervento sull'introduzione della tutela dell'ambiente, nell'interesse anche delle future generazioni, modificando l'articolo 9 della Costituzione: quindi, per la prima volta si è intervenuti con una maggioranza molto larga sui principi fondamentali della nostra Carta. Così è stato per l'equiparazione dell'elettorato attivo delle due Camere, una riforma attesa da quando venne riformato il diritto di famiglia nel 1975 e che è stata oggetto di molte bicamerali ma mai attuata in precedenza. Così è stato per il riconoscimento dell'importanza della tutela dell'insularità a livello costituzionale e così è stato anche per lo sport. I primi tre tentativi sono arrivati in fondo, mentre quello sullo sport, purtroppo, a un centimetro dal traguardo si è interrotto. Credo che, con lo stesso spirito e con la speranza questa volta di riuscire a completare l'iter parlamentare, sia importante accordare a questa riforma un percorso abbreviato.
Per i suddetti motivi ribadisco il voto favorevole del Partito Democratico a questa richiesta. (Applausi).
IANNONE (FdI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
IANNONE (FdI). Signor Presidente, onorevoli colleghi, è rimasta nella scorsa legislatura una pagina sospesa che, a mio avviso, era una pagina di pregio del Parlamento: la possibilità di vedere riconosciuto il valore dell'attività sportiva in Costituzione. Questo sarebbe stato un merito ascrivibile a tutte le forze politiche che, come è stato detto, hanno votato quella proposta di legge nella scorsa legislatura. Essa era figlia di un testo unico che raccoglieva diverse proposte presentate in materia e che, come è stato appena detto dal senatore Parrini, all'epoca Presidente della Commissione affari costituzionali, trovò l'intesa di tutte le forze politiche sia sulla definizione da inserire all'articolo 33, sia sul posizionamento all'articolo 33 della Costituzione. Ci furono i due passaggi al Senato e il passaggio alla Camera. Poi, per l'interruzione della XVIII legislatura, non siamo arrivati a meta. Ho pensato, come hanno fatto altri senatori, di ripresentare quel testo, figlio di un accordo delle forze politiche, per fare in modo che, tutti insieme, riusciamo a tagliare questo traguardo, finalizzato a riconoscere un intero mondo; un mondo che coinvolge la passione di milioni di praticanti in Italia, che devono avere un riconoscimento della loro attività, il più alto che ci possa essere, quello in Costituzione.
È stato detto in tutti gli interventi dei rappresentanti dei Gruppi: lo sport come strumento per superare le differenze, per promuovere uno stile di vita sano, come strumento fondamentale per trasmettere la cultura della legalità. Uno strumento il cui fatturato è la passione: i grandi risultati sportivi, che ci fanno sentire sempre un po' più orgogliosi di essere italiani nei momenti di gioia, ma anche, come veniva detto, la pratica di base dello sport, che credo debba essere quella che maggiormente deve interessare chi, come noi, rappresenta l'interesse prevalente dei cittadini italiani.
Anch'io, nel mio primo disegno di legge, che avevo presentato in principio della XVIII legislatura, avevo agganciato tale riconoscimento all'articolo 32, rinvenendo nella tutela della salute l'aspetto principale. Poi, come sempre, il buono è nemico dell'ottimo. Credo sia importante, però, raggiungere tutti insieme questo risultato, perché quello che rappresenta lo sport, in termini di scuola di vita, soprattutto per i più giovani, non può rimanere negletto tra le pagine della nostra Carta fondamentale.
Il Parlamento ci ha provato per tanti anni. Voglio ricordare che il primo a presentare una proposta di legge fu il compianto senatore Maceratini, Capogruppo di Alleanza Nazionale, nel 1996. (Applausi). Credo che questa visione potrà diventare patrimonio della nostra Nazione nei primi mesi del 2023, se saremo capaci, tutti insieme, di confermare questo impegno e votare favorevolmente, come farà il Gruppo Fratelli d'Italia, alla richiesta di procedura abbreviata, ai sensi dell'articolo 81 del nostro Regolamento.
Fare in modo che il mondo sportivo italiano trovi la sua consacrazione in una visione del Parlamento, sempre orientata alla valorizzazione di ogni aspetto umano e sociale della nostra comunità nazionale. (Applausi).
GUIDI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GUIDI (Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Signor Presidente, onorevoli senatori, credo che sia estremamente positivo porre in Costituzione, con rito abbreviato, lo sport. Tutti ne avete magnificato la positività, e lo faccio anch'io, anche se credo che qualche volta la concezione esagerata dell'ipersportività e della ricerca ossessiva del risultato porti a momenti negativi per la salute dei cittadini. Mi permetto di dire, plaudendo all'intervento della collega Versace, che per le persone con disabilità lo sport è fondamentale, non solo per vincere alle olimpiadi, ma per rappresentare sé stessi e anche per sentirsi protagonisti all'interno di sé stessi.
Però mi permetto di dire - per questo intervengo e poi mi taccio - che non si è parlato della scuola, che citiamo sempre come luogo di rappresentazione di problematiche per fare prevenzione e per fare educazione. Spesso proprio le persone con disabilità, che vivono il momento della scuola come fondamentale, vengono esonerate. L'ho vissuto anch'io io: a San Benedetto del Tronto ero un campioncino di nuoto e di voga, ma a scuola, al liceo, venivo esonerato e dovevo stare tristemente in classe. Quando parliamo di sport, parliamo anche della premessa dello sport e delle sue radici, che si chiama diritto all'educazione fisica, perché, tranne qualche pericolosità per qualche patologia disabilitante, lo sport parte dalla scuola con l'educazione fisica. (Applausi).
PRESIDENTE. La ringrazio per la sua testimonianza, senatore Guidi.
Metto ai voti la richiesta di adozione della procedura abbreviata prevista dall'articolo 81 del Regolamento per il disegno di legge costituzionale n. 13.
È approvata. (Applausi).
Atti e documenti, annunzio
PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Ordine del giorno
per la seduta di mercoledì 30 novembre 2022
PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica domani, mercoledì 30 novembre, alle ore 14, con il seguente ordine del giorno:
La seduta è tolta (ore 17,28).
Allegato B
Congedi e missioni
Sono in congedo i senatori: Barachini, Bizzotto, Bongiorno, Borgonzoni, Butti, Calenda, Cattaneo, Crisanti, De Poli, Durigon, Fazzolari, Giacobbe, La Pietra, Licheri Ettore Antonio, Liris, Monti, Morelli, Napolitano, Ostellari, Rauti, Rubbia, Segre e Sisto.
.
Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Alfieri e Craxi, per attività della 3ª Commissione permanente.
È considerata in missione, ai sensi dell'art. 108, comma 2, primo periodo, del Regolamento, la senatrice Unterberger.
Disegni di legge, annunzio di presentazione
Senatrice Fregolent Silvia
Disciplina dell'attività di rappresentanza degli interessi particolari e istituzione del registro pubblico dei rappresentanti di interessi (368)
(presentato in data 24/11/2022);
senatore Misiani Antonio
Modifica all'articolo 26 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (369)
(presentato in data 24/11/2022);
senatrice Pirovano Daisy
Istituzione dell'Osservatorio nazionale per il sostegno ed il supporto psicologico del personale delle Forze di polizia (370)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Stefani Erika, Bizzotto Mara, Tosato Paolo
Modifiche alla legge 15 dicembre 1999, n. 482, recante norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche (371)
(presentato in data 28/11/2022);
senatore Tosato Paolo
Modifica al decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, in materia di benefici per le attività lavorative usuranti (372)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Testor Elena, Tosato Paolo, Spelgatti Nicoletta, Pirovano Daisy, Germana' Antonino, Minasi Tilde, Potenti Manfredi, Bergesio Giorgio Maria, Bizzotto Mara, Borghesi Stefano, Borghi Claudio, Cantalamessa Gianluca, Cantu' Maria Cristina, Centinaio Gian Marco, Dreosto Marco, Garavaglia Massimo, Marti Roberto, Murelli Elena, Paganella Andrea, Pucciarelli Stefania, Romeo Massimiliano, Stefani Erika
Disposizioni per gli enti pubblici gestori di aree di interesse paesaggistico (373)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Parrini Dario, Rossomando Anna, Mirabelli Franco, Boccia Francesco, Valente Valeria
Disposizioni in materia di responsabilità politica e amministrativa dei sindaci e dei presidenti delle province, nonché in materia di responsabilità erariale dei sindaci (374)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Potenti Manfredi, Minasi Tilde, Germana' Antonino, Stefani Erika, Bergesio Giorgio Maria, Bizzotto Mara, Borghesi Stefano, Borghi Claudio, Cantalamessa Gianluca, Cantu' Maria Cristina, Centinaio Gian Marco, Dreosto Marco, Garavaglia Massimo, Marti Roberto, Murelli Elena, Paganella Andrea, Pirovano Daisy, Pucciarelli Stefania, Romeo Massimiliano, Spelgatti Nicoletta, Testor Elena, Tosato Paolo
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati (375)
(presentato in data 28/11/2022);
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi:
a) Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di Lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020,
b) Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (376)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Bongiorno Giulia, Romeo Massimiliano, Stefani Erika, Potenti Manfredi
Modificazioni all'articolo 372 del Codice di procedura penale in tema di avocazione delle indagini, nonché all'articolo 127 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271 (377)
(presentato in data 28/11/2022);
senatori Pucciarelli Stefania, Minasi Tilde, Germana' Antonino, Potenti Manfredi, Bergesio Giorgio Maria, Bizzotto Mara, Borghesi Stefano, Borghi Claudio, Cantalamessa Gianluca, Cantu' Maria Cristina, Centinaio Gian Marco, Dreosto Marco, Garavaglia Massimo, Marti Roberto, Murelli Elena, Paganella Andrea, Pirovano Daisy, Romeo Massimiliano, Spelgatti Nicoletta, Stefani Erika, Testor Elena, Tosato Paolo
Modifica all'articolo 41 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di segnalazione acustica o tattile degli attraversamenti stradali per agevolare i soggetti portatori di handicap (378)
(presentato in data 28/11/2022);
senatrice Pirovano Daisy
Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, e alla legge 25 marzo 1993, n. 81, concernenti il computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali e il numero delle sottoscrizioni per la presentazione dei candidati alle medesime elezioni (379)
(presentato in data 28/11/2022).
Inchieste parlamentari, annunzio di presentazione di proposte
In data 28 novembre 2022 è stata presentata la seguente proposta d'inchiesta parlamentare d'iniziativa dei senatori Camusso, Furlan, Malpezzi, Zampa, Zambito, Irto, Misiani, Basso, D'Elia, Rossomando, Astorre, Bazoli, Enrico Borghi, Cottarelli, Delrio, Fina, Franceschelli, Giorgis, La Marca, Losacco, Manca, Martella, Nicita, Parrini, Rando, Rojc, Valente e Verducci. - "Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia" (Doc. XXII, n. 5).
Governo, trasmissione di documenti
Il Presidente del Consiglio dei ministri, con lettera in data 18 novembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 10-bis, lettera b), del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, la relazione sullo stato di attuazione del medesimo decreto-legge, recante: "Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza".
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 1a Commissione permanente (Doc. XXVII, n. 1).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 24 novembre 2022, ha inviato, ai sensi dell'articolo 9, comma 1-bis, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la versione aggiornata del progetto di Documento programmatico di bilancio per l'anno 2023.
Il predetto documento è stato deferito, in data 25 novembre 2022, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 5a Commissione permanente (Doc. XI, n. 01-bis).
Governo, trasmissione di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea. Deferimento
Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso, in data 3 novembre 2022, le seguenti sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, adottate a seguito di domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un'autorità giurisdizionale italiana, che sono inviate, ai sensi dell'articolo 144-ter del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché alla 4a Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Sentenza delle Corte (Sesta Sezione) del 27 ottobre 2022, cause riunite C-68/21 e C-84/21, Iveco Orecchia Spa contro APAM Esercizio Spa e altro. Domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Consiglio di Stato. Ravvicinamento delle legislazioni - Veicoli a motore - Direttiva 2007/46/CE - Specifiche tecniche - Offerta di fornitura di pezzi di ricambio equivalenti agli originali di una marca specifica - Assenza di prova dell'omologazione - Dichiarazione di equivalenza all'originale resa dall'offerente - Nozione di «costruttore» Mezzi probatori Appalti pubblici - Direttiva 2014/25/UE (Doc XIX, n. 1) - alla 2a e alla 8a Commissione;
Sentenza della Corte (Ottava Sezione) del 6 ottobre 2022, cause riunite C-433/21 e C-434/21, Agenzia delle entrate contro Contship Italia Spa. Domande di pronuncia pregiudiziale proposte dalla Corte di cassazione. Fiscalità diretta - Libertà di stabilimento - Imposta sul reddito delle società - Regime fiscale antielusivo delle società di comodo - Determinazione del reddito imponibile sulla base di un reddito minimo presunto - Esclusione dall'ambito di applicazione di tale regime fiscale delle società e degli enti quotati sui mercati regolamentati nazionali (Doc XIX, n. 2) - alla 2a, alla 6a e alla 9a Commissione;
Sentenza della Corte (Decima Sezione) del 13 ottobre 2022, causa C-437/21, Liberty Lìnes Spa contro Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Trasporti - Regolamento (CEE) n. 3577/92 - Articoli 1 e 4 - Regolamento (CE) n. 1370/2007 - Articolo 1 - Attribuzione diretta dei contratti di servizio pubblico - Servizi pubblici di trasporto marittimo veloce di passeggeri - Equiparazione a servizi di trasporto ferroviario via mare (Doc XIX, n. 3) - alla 2a e alla 8a Commissione.
Corte costituzionale, trasmissione di sentenze. Deferimento
La Corte costituzionale ha trasmesso, a norma dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, le seguenti sentenze, che sono deferite, ai sensi dell'articolo 139, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla 1a Commissione permanente:
sentenza n. 224 del 13 settembre 2022, depositata il successivo 7 novembre, con la quale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 3, ottavo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297 (Disciplina del trattamento di fine rapporto e norme in materia pensionistica), in combinato disposto con l'articolo 24 della legge 26 luglio 1984, n. 413 (Riordinamento pensionistico dei lavoratori marittimi), nella parte in cui tali norme non consentono la neutralizzazione del prolungamento previsto dall'articolo 24 della medesima legge n. 413 del 1984 per il calcolo della pensione di vecchiaia in favore dei lavoratori marittimi che abbiano raggiunto il diritto a pensione quando il suddetto prolungamento determini un risultato sfavorevole nel calcolo dell'importo della pensione spettante agli assicurati (Doc. VII, n. 6) - alla 2a e alla 10a Commissione permanente;
sentenza n. 228 del 19 ottobre 2022, depositata il successivo 11 novembre, con la quale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 16-septies, comma 2, lettera g), del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 (Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili), convertito, con modificazioni, nella legge 17 dicembre 2021, n. 215 (Doc. VII, n. 7) - alla 2a e alla 10a Commissione permanente.
Corte dei conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti
Il Presidente della Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti, con lettere in data 24 novembre 2022, in adempimento al disposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, ha trasmesso le determinazioni e le relative relazioni sulla gestione finanziaria:
della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, per l'esercizio 2020. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Doc. XV, n. 17);
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, per l'esercizio 2020. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 8a Commissione permanente (Doc. XV, n. 18);
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per l'esercizio 2020. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 7a Commissione permanente (Doc. XV, n. 19);
dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri - Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, per gli esercizi 2019 e 2020. Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 7a Commissione permanente (Doc. XV, n. 20).
Regioni e province autonome, trasmissione di relazioni. Deferimento
Il Presidente della regione Piemonte, con lettera in data 21 novembre 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 52, comma 4, lettera c), della legge 27 dicembre 2002, n. 289, la relazione, riferita all'anno 2021, concernente l'attuazione degli adempimenti in materia di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e di indirizzi applicativi sulle liste di attesa.
Il predetto documento è deferito, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 10a Commissione permanente (Atto n. 11).
Commissione europea, trasmissione di progetti di atti legislativi dell'Unione europea. Deferimento
La Commissione europea ha trasmesso, per l'acquisizione del parere motivato previsto dal Protocollo (n. 2) sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea e al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea:
in data 29 novembre 2022, la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'etichettatura degli alimenti biologici per animali da compagnia (COM(2022) 659 definitivo). Ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, l'atto è deferito alla 4a Commissione permanente ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane previsto dall'articolo 6 del predetto Protocollo decorre dal 29 novembre 2022. L'atto è altresì deferito, per i profili di merito, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, alla 9a Commissione permanente, con il parere della Commissione 4a.
Interrogazioni
POTENTI - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:
si ricorda come nell'anno 2015 la Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha chiesto (nota prot. n. 16603 del 27 agosto 2015) alla Regione Toscana (D.G. Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici), alle Province di Lucca e di Massa Carrara, al parco naturale regionale delle Alpi Apuane e all'ARPAT di intervenire, per gli ambiti di rispettiva competenza, contro "la situazione di inquinamento dei fiumi Frigido e Carrione, generato dalla presenza di 'marmettola', quale prodotto residuo delle attività estrattive delle diverse cave site nelle Alpi Apuane",
si apprende da un articolo apparso su "Il Sole-24 ore" del 21 novembre 2022 a firma di Silvia Pieraccini che dalla fine del mese di novembre la società Cages di Scarlino (Grosseto), che si occupa di recuperare la marmettola e poi metterla a disposizione della società Venator per neutralizzare le correnti acide generate dal biossido di titanio, non accetterà più il materiale;
la sospensione di questo servizio rischia di creare un danno non indifferente alle aziende del distretto del marmo apuo-versiliese e provocare per conseguenza il ripetersi di un rischio per l'ambiente. Infatti, se non adeguatamente smaltita, la marmettola può provocare gravi danni ambientali con la cementificazione di intere aree e rischiando di bloccare i corsi fluviali;
si lamenta un ritardo nell'adozione di provvedimenti provvisori da parte della Regione Toscana che autorizzi le imprese specializzate ad accettare un maggiore quantitativo di materiale rispetto a quelli attualmente autorizzati, in attesa dei tempi per concedere autorizzazione ad un nuovo sito di conferimento;
tutto questo avviene mentre la Venator, azienda che crea occupazione nella provincia di Grosseto, ha vissuto l'ipotesi del licenziamento di 41 dipendenti e probabilmente conoscerà il fermo della produzione nel prossimo mese,
si chiede di sapere:
di quali informazioni il Ministro in indirizzo sia in possesso;
se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per scongiurare rischi ambientali.
(3-00064)
PARRINI, FRANCESCHELLI, ZAMBITO - Al Ministro della cultura. - Premesso che:
il castello di Sammezzano, sito nella frazione di Leccio del comune di Reggello (Firenze), è unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori, se non il più importante, esempio di arte orientalistica in Italia; la dimora, realizzata sulla struttura di un castello le cui origini vanno fatte risalire, come quelle della tenuta che lo circonda, all'alto Medioevo, deve il suo attuale aspetto alle innovazioni volute dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona nel corso del XIX secolo;
il castello e il parco circostante, già dichiarati bene di interesse pubblico nel 1927, sono attualmente soggetti alla disciplina vincolistica per effetto del decreto ministeriale 2 settembre 1972 che, ai sensi dell'allora vigente legge 1° giugno 1939, n. 1089, lo dichiarò bene di interesse artistico e storico e, pertanto, sono affidati alla tutela della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Firenze e delle province di Prato e Pistoia; essi, tuttavia, rimangono di proprietà privata e, a seguito di una serie di trasferimenti immobiliari, sono dal 1990 di proprietà della società Sammezzano Castle S.r.l.;
nel corso degli anni, il castello è stato adibito a residenza privata e a struttura ricettiva (ristorante e albergo) ma è andato parimenti soggetto ad un processo di costante deterioramento, che mette attualmente a rischio il suo pregio artistico e storico, che ne fanno un elemento fondamentale e qualificante del patrimonio culturale del territorio; dall'anno 2000, il castello è in stato di semi-abbandono e attualmente risulta chiuso al pubblico e non visitabile;
a partire da tale momento, non sono andati a buon fine numerosi tentativi di trasferimento della proprietà, mediante aste, i quali si sono peraltro intrecciati alle vicende del fallimento della Sammezzano Castle, dichiarato nel dicembre 2017 dal Tribunale di Arezzo e dal quale la società è uscita nel novembre 2019; come riporta il sito del comitato "Save Sammezzano", a partire dal 2015 sono state ben 6 le aste per la vendita del bene, e solo in occasione di una queste (del maggio 2017) è stata presentata un'offerta, peraltro poi impugnata da una società creditrice e, dunque, non andata a buon fine;
parallelamente, si è sviluppato un vivace e benemerito movimento civico, attraverso la fondazione Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona e il comitato "Save Sammezzano", i quali operano in costante sinergia con la Regione e gli enti locali interessati, che ha mantenuto alta l'attenzione sullo stato di degrado del castello e del parco, organizzando conferenze, momenti di visita al piano nobile del castello e soprattutto tentando di ottenere il riconoscimento pubblico, anche a livello internazionale e sovranazionale, del rilievo storico, artistico e culturale del bene; molti di questi tentativi non sono andati a buon fine proprio a causa delle incertezze relative all'assetto proprietario del bene;
nell'ultima fase della XVIII Legislatura è stato presentato alla Camera dei deputati un disegno di legge, su iniziativa dell'on. Vittorio Sgarbi, recante "Disposizioni per l'acquisto del castello di Sammezzano da parte dello Stato, per la sua tutela e per la destinazione di esso a fini di pubblico interesse" (AC 3572);
considerato che:
a quanto risulta agli interroganti, a fronte di un ulteriore e continuo processo di deterioramento del bene, le sollecitazioni provenienti dalla competente Soprintendenza e volte (in sinergia con le autorità locali, a partire dalla Regione Toscana e dai Comuni coinvolti, nonché con i soggetti civici ricordati) a garantire un ordinato processo di recupero e valorizzazione del castello e del parco, continuano a non ricevere solerti e consapevoli riscontri da parte della proprietà;
il protrarsi di una situazione di inerzia e incertezza rischia di rendere irreversibile il processo di deterioramento del castello e del parco, con grave violazione delle rilevanti disposizioni del codice dei beni culturali di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché, in ultima analisi, dello stesso articolo 9 della Costituzione;
l'articolo 733 del codice penale, nel disciplinare il delitto di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, prevede come sanzione accessoria la confisca della cosa deteriorata o comunque danneggiata;
al di là dei profili di rilievo penale, gli articoli 60, 61 e 62 del codice dei beni culturali prevedono che, in caso di trasferimento della proprietà, il Ministero della cultura possa esercitare la facoltà di acquistare il bene in prelazione e, in caso, trasferire tale facoltà alla Regione o all'ente pubblico territoriale che manifestino interesse all'acquisto, come previsto dall'articolo 62,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione in cui versano il castello di Sammezzano e il parco circostante e quali iniziative intenda assumere, ivi compresa l'attivazione del percorso che possa portare alla confisca ai sensi dell'articolo 733 del codice penale ovvero l'esercizio della prelazione in caso di trasferimento della proprietà del bene, per assicurare al più presto la acquisizione al patrimonio pubblico, assieme al loro recupero e piena valorizzazione, assicurandone la fruibilità per le comunità territoriali nonché per l'intera comunità nazionale e internazionale.
(3-00065)
DE PRIAMO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:
con l'art. 24 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, è stato introdotto nell'ordinamento l'istituto dei riposi e delle ferie solidali;
la disposizione stabilisce che "Fermi restando i diritti di cui al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, i lavoratori possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che per le particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro";
l'istituto trova applicazione con riferimento ai lavoratori sia del settore pubblico che del settore privato ed è altresì applicabile al personale delle università e degli enti di ricerca, fermo restando che le condizioni e le modalità per disporre la cessione sono affidate ai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro;
la norma deve essere altresì letta in combinato disposto con il decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, recante la disciplina dell'organizzazione dell'orario di lavoro, da cui discende che la cessione di ferie e riposi è consentita con esclusione del periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane e dei giorni minimi di riposo stabiliti;
considerato che:
a fronte delle meritorie finalità espresse dalla norma, permangono profili escludenti e talune limitazioni; in particolare, la norma trova applicazione nei confronti di coloro i cui figli minori necessitano di cure costanti con l'effetto di precludere il ricorso all'istituto ai lavoratori i cui figli abbiano raggiunto la maggiore età, seppure abbiano comunque necessità di costante assistenza;
la limitazione fondata sulla età è quindi tale da pregiudicare l'accesso alla misura malgrado sussista una situazione di oggettiva necessità caratterizzata dal bisogno di assistenza del figlio;
non solo, ad avviso dell'interrogante la misura dovrebbe trovare, in prospettiva, applicazione anche nel caso in cui il soggetto bisognoso di cura e assistenza sia il coniuge del lavoratore al preciso fine di dare ulteriore attuazione ai principi e alle finalità sottese alla norma e, quindi, tutelare l'intero nucleo familiare,
si chiede di sapere se si intenda valutare di assumere le iniziative ed i provvedimenti volti a riconoscere l'applicazione dell'istituto dei riposi e delle ferie solidali introdotto dal decreto legislativo n. 151 del 2015 anche ai lavoratori i cui figli abbiano raggiunto la maggiore età ed abbiano bisogno di cure e di assistenza costanti e ad estendere l'ambito di applicazione anche al coniuge al fine di riconoscere le tutela previste dalla misura all'intero nucleo familiare.
(3-00066)
(Già 4-00037)
Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
VERDUCCI, BASSO, ASTORRE, IRTO, FINA - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:
il Mare Adriatico, secondo l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), oltre a presentare preoccupanti fenomeni di inquinamento, versa in un marcato stato di sovrasfruttamento dei principali stock ittici, che potrebbe portare gradualmente al collasso dell'ecosistema;
la fascia costiera del Piceno e` inserita nella legge 6 dicembre 1991, n. 349 (legge quadro sulle aree protette) tra le aree marine di reperimento da destinarsi ad aree marine protette;
nonostante ciò, tale bacino presenta un grosso deficit in rapporto agli obiettivi di tutela della biodiversità fissati dall'Unione europea e programmati dalla stessa normativa italiana;
tenuto conto che in linea con l'obiettivo della Strategia europea per la biodiversità 2030, l'Italia ha recentemente aderito ai "Blue Leaders", alleanza mondiale dei Paesi più impegnati per la salvezza dei mari del pianeta di fronte alla crisi climatica, alla pesca eccessiva, all'inquinamento e ad altre minacce;
considerato che:
come espresso dalle amministrazioni locali della provincia di Ascoli Piceno interessate, il Parco marino del Piceno si inserisce in una idea moderna di "parco", ovvero nella concezione di una gestione integrata, per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera, tendente in primo luogo a recuperare l'ambiente costiero e contestualmente a farlo convivere con le attività umane;
gli stessi Enti locali dell'area hanno intrapreso nel tempo una serie di iniziative in tal senso e sottoscritto nel 1998 un accordo di programma per l'istituzione del "Parco Marino del Piceno"; iniziative che si sono pero` interrotte nel 2010, a seguito dell'espressione il 29 aprile 2010, da parte della Conferenza Unificata, di un parere favorevole dello schema di decreto istitutivo dell'area marina protetta "Costa del Piceno";
nel giugno 2021, i sette sindaci dei Comuni della provincia di Ascoli Piceno, inclusi nel citato schema di decreto istitutivo dell'area marina protetta, hanno sottoscritto congiuntamente un documento nel quale si sostiene tra l'altro che «nella complessa congiuntura legata alla pandemia il progetto del "Parco Marino del Piceno" possa rappresentare oltre che un progetto innovativo per la doverosa transizione ecologica dell'economia, una importante opportunità per la qualificazione del territorio, migliorando il suo contesto ambientale e la sua riconoscibilità nazionale ed internazionale con ricadute benefiche sul comparto turistico e sugli altri settori dell'economia locale» e si esprime formalmente «la volontà delle rispettive Amministrazioni di procedere senza ulteriori indugi» di riprendere l'iter finalizzato a «pervenire nel minor tempo possibile all'istituzione dell'AMP Costa del Piceno»;
a seguito della suddetta iniziativa istituzionale, il Ministero della transizione ecologica, dopo un primo confronto con i sindaci delle amministrazioni coinvolte, avvenuto il 19 luglio 2021, ha convocato formalmente un tavolo istituzionale, tenutosi il 27 settembre 2021, nel corso del quale si e` stabilito di incaricare l'ISPRA dell'aggiornamento degli studi biologici e socio-economici elaborati a supporto dell'originario percorso istitutivo nel 2008;
a distanza di oltre un anno da tale determinazione, non si hanno notizie riguardo all'avvio delle attività scientifiche e delle consultazioni da svolgere; ciò mentre nelle comunità locali interessate si sta sviluppando, a cura degli enti interessati e di una rappresentativa associazione di volontariato appositamente costituita, una intensa azione di informazione, di sensibilizzazione e di confronto tra i vari soggetti socio-economici del territorio finalizzata alla condivisione delle possibili soluzioni alle fisiologiche criticità legate all'istituzione della riserva,
si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare ai fini della istituzione dell'area marina protetta della costa del Piceno in attuazione della già citata legge 6 dicembre 1991, n. 349 e quali tempi preveda siano necessari al fine completarne l'iter istitutivo, laddove dagli studi di cui si e` stabilito l'aggiornamento venissero confermate le condizioni già verificate nel 2010.
(4-00055)
PUCCIARELLI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della difesa. - Premesso che:
l'articolo 1 della legge 10 giugno 1940, n. 653, prevede che i lavoratori dipendenti privati con la qualifica di impiegati o di operai, i quali vengano richiamati alle armi per qualunque esigenza delle forze armate, abbiano diritto alla conservazione del posto di lavoro e alla corresponsione di un'indennità;
le forze armate, ai sensi della legge 23 agosto 2004, n. 226, sono organizzate su base professionale e volontaria, non contemplano alcun servizio di leva e sono articolate in diverse categorie di volontari;
il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, ha previsto la riorganizzazione dell'associazione italiana della Croce Rossa (CRI), disponendo il trasferimento delle funzioni da questa esercitate all'associazione della Croce Rossa italiana;
l'associazione Croce Rossa italiana è una persona giuridica di diritto privato ed è iscritta nel registro unico nazionale del terzo settore, ma svolge funzioni di interesse pubblico quali in particolare l'attività ausiliaria nelle forze armate, in Italia e all'estero, in tempo di pace o in caso di gravi crisi internazionali, attraverso il Corpo militare volontario e il Corpo delle infermiere volontarie;
il Corpo militare volontario e il Corpo delle infermiere volontarie, pur non facendo parte in senso stretto delle forze armate, sono organi ausiliari delle medesime e i loro appartenenti sono soci dell'associazione, contribuendo all'esercizio della loro funzione ausiliaria;
alla luce del quadro descritto, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha evidenziato che dalla trasformazione della Croce Rossa italiana da ente di diritto pubblico a persona giuridica di diritto privato consegue la privatizzazione del rapporto di impiego del personale;
l'INPS ha quindi precisato, attraverso la circolare n. 13 del 5 febbraio 2021, che l'associazione è esclusa dal novero delle forze armate e, pertanto, che i lavoratori dipendenti, richiamati alle armi presso l'associazione, non sono destinatari dell'indennità di cui all'articolo 1 della legge n. 653 del 1940;
prima che l'INPS si pronunciasse in tal senso, i lavoratori richiamati alle armi presso i Corpi volontari percepivano questa indennità;
l'assenza di un'indennità in favore di tali lavoratori richiamati alle armi appare del tutto inopportuna, in quanto priva tali soggetti di un diritto che viene invece riconosciuto a tutti coloro che prestano servizio presso le forze armate e che era stato sinora pacificamente riconosciuto anche ai volontari della CRI,
si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza i Ministri in indirizzo intendano assumere al fine di equiparare sul piano indennitario i volontari della CRI agli appartenenti alle forze armate, in modo da consentire che i lavoratori richiamati alle armi presso l'associazione Croce Rossa italiana per svolgere attività ausiliare delle forze armate o periodi di formazione e addestramento, concordati o disposti dallo Stato maggiore della difesa per il tramite dell'Ispettorato generale della sanità militare, possano percepire le indennità di cui all'articolo 1 della legge n. 653 del 1940.
(4-00056)
CATALDI, PIRRO, NAVE, PIRONDINI, ALOISIO, LOREFICE, TREVISI, BEVILACQUA, NATURALE, DI GIROLAMO, CASTELLONE, BILOTTI, MAZZELLA, SCARPINATO, SIRONI, CROATTI, LICHERI Ettore Antonio, LOPREIATO, MAIORINO, DE ROSA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy e dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:
lo strumento del superbonus 110 per cento ha dato un forte impulso all'economia e, peraltro, nelle aree del centro Italia, colpite dai devastanti eventi sismici del 2016 e del 2017, ha assunto una rilevanza strategica per la ricostruzione privata post terremoto: l'utilizzo combinato del contributo per la ricostruzione e del superbonus 110 per cento aiuta di fatto a ridurre la parte non coperta dal contributo parametrico;
la previsione di scadenze diverse per le aree colpite dal sisma rispetto al resto del territorio italiano ha generato delle problematiche, giacché le imprese hanno ovviamente dato la precedenza ad interventi su immobili collocati nelle aree in cui la scadenza era più breve. Ciò renderebbe necessario riflettere sulla possibilità di rendere la misura strutturale, sia pur applicando dei filtri basati sulle diverse tipologie di interventi. Anche l'attuale meccanismo delle cessioni andrebbe semplificato, mantenendo ovviamente alto il controllo sui possibili utilizzi distorti. Allo stesso modo andrebbe velocizzato l'accesso agli atti per consentire alle parti di recuperare con velocità la documentazione necessaria;
il conflitto in corso e la situazione finanziaria, che hanno alterato i costi energetici, impongono un'azione incisiva sulla riduzione dei consumi degli edifici, sia attraverso la stabilizzazione del superbonus 110 per cento, sia incentivando e facilitando il ricorso all'utilizzo di fonti rinnovabili ancora poco sviluppate: al solare fotovoltaico e solare termico si potrebbero aggiungere misure di incentivo per mini eolico, mini idroelettrico, mini geotermico anche a livello di singole unità;
considerato che, a parere degli interroganti:
dovendo essere salvaguardate le situazioni pregresse (delibere approvate, contratti stipulate con imprese e tecnici), per evitare di mettere in difficoltà decine di migliaia di imprese e condominii, nonché per evitare la consistente perdita di posti di lavoro, sarebbe opportuno mantenere fino al 31 dicembre 2023 la percentuale del 110 per cento per il superbonus, allineando conseguentemente le scadenze relative alle tipologie previste dall'art.119 del decreto-legge n.34 del 2020 (unifamiliari, "Sismabonus");
andrebbe prevista una stabilizzazione della misura sia pur affiancata da una rimodulazione degli incentivi del superbonus, dell'ecobonus e della riqualificazione edilizia, in modo tale che le risorse investite possano agire su quei fabbricati che hanno maggiore necessità di intervento. Si potrebbero ipotizzare filtri basati su 5 classi sismiche e almeno 5 classi energetiche secondo il seguente schema: 110 per cento - 5 classi di miglioramento (energetiche o sismiche); 105 per cento - 4 classi di miglioramento (energetiche o sismiche); 95 per cento - 3 classi di miglioramento (energetiche o sismiche); 85 per cento - 2 classi di miglioramento (energetiche o sismiche); 75 per cento - 1 classe di miglioramento (energetica o sismica) o abbattimento barriere architettoniche,
si chiede di sapere se e quali iniziative intenda assumere il Governo in relazione alla stabilizzazione del superbonus, alla tutela delle situazioni pregresse, alla incentivazione di altre forme di risparmio energetico e alla efficace applicazione di tali misure nelle aree colpite dal sisma o da altre calamità naturali, nonché in tutte le altre aree che presentano elevato rischio sismico ed idrogeologico.
(4-00057)
BALBONI - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
a causa della violenta mareggiata che ha colpito la costa dell'alto Adriatico nelle giornate del 22 e 23 novembre 2022, l'argine posto a protezione dell'abitato del lido di Volano, nel comune di Comacchio (Ferrara), e della sua pineta ha subito danni significativi che hanno comportato l'apertura di una falla inizialmente di pochi metri;
nonostante l'allarme lanciato dai residenti e da alcuni pescatori del vicino porto di Goro, che avevano proposto di intervenire immediatamente via mare con un pontone che sfruttasse l'alta marea per raggiungere la falla e chiuderla con un lavoro relativamente semplice, della durata di poche ore, le autorità competenti hanno optato per un intervento via terra, più complesso e dai tempi meno rapidi;
nel tempo necessario per organizzare l'intervento via terra e consolidare il tratto di argine su cui far transitare i mezzi pesanti, della lunghezza di circa 2 chilometri, la spinta dell'acqua del mare, sostenuta dalle onde e dal picco di marea eccezionale, ha allargato sempre più la falla iniziale, che da pochi metri ha raggiunto una larghezza di oltre 30 metri, provocando l'allagamento di un'area sempre più vasta sia dell'abitato che della pineta, luoghi che si trovano abbondantemente sotto il livello del mare, rendendo così ancor più problematico il lavoro per la chiusura via terra della falla;
soltanto a quel punto le autorità hanno deciso di ricorrere all'intervento via mare, ma anziché rivolgersi alla ditta segnalata dai residenti e dai pescatori, che disponeva di un ponteggio con pescaggio molto ridotto e quindi in grado di arrivare fino alla falla, hanno optato per una diversa soluzione, individuando un ponteggio con pescaggio ben maggiore, che pertanto si è visto costretto a declinare l'incarico, per l'impossibilità di eseguirlo;
nel frattempo le condizioni eccezionali di alta marea che avrebbero consentito di arrivare via mare alla falla sono purtroppo venuti meno, costringendo così a proseguire nel progetto iniziale via terra, che per essere portato a termine ha richiesto ben 5 giorni nonostante l'impegno infaticabile delle maestranze;
durante tutto questo tempo l'acqua del mare ha continuato ad invadere sia l'abitato che la pineta, provocando danni molto più rilevanti alle abitazioni e alle attività economiche, quasi tutte a piano terra, nonché alla pineta, una delle aree naturalistiche più importanti dell'intero parco del delta del Po, oasi eccezionale di biodiversità sia per fauna che per flora, oltre che straordinaria attrazione turistica;
se, come si auspica, i danni subiti dai beni mobili ed immobili e alle attività produttive potranno, anzi dovranno, essere integralmente risarciti, il danno subito dalla pineta potrebbe essere irreparabile e comportare un danno ambientale di proporzioni inaudite;
infatti, l'acqua del mare, arrivata ad oltre un metro e mezzo di altezza rispetto al suolo, ha avuto giorni e giorni di tempo per infiltrarsi fino alle radici degli alberi, in particolare dei pini marittimi, che essendo sempreverdi continuano anche in questo periodo dell'anno, tra l'altro caratterizzato da temperature alquanto miti per la stagione, la loro attività vegetativa;
inoltre, numerosi residenti della zona hanno denunciato alla stampa di aver ripetutamente segnalato alle autorità, nel corso degli anni, lo stato precario dell'argine chiedendo interventi risolutivi, ma di non aver ottenuto il dovuto ascolto,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
quali iniziative di competenza intendano assumere: per accertare cause ed eventuali responsabilità del grave disastro ambientale che ha colpito il lido di Volano; per impedire che fatti simili possano ripetersi in futuro e per garantire che la protezione di un'area di così alto valore naturalistico sia messa definitivamente in sicurezza, sia attraverso il consolidamento delle arginature che attraverso la creazione di barriere frangiflutti, per attenuare la violenza delle mareggiate soprattutto in caso di forte scirocco; per stimare il danno sofferto dalla pineta ed il rischio di moria degli alberi nonché per mettere allo studio eventuali misure volte a ridurre il rischio; per accelerare il più possibile il risarcimento dei danni subiti dalle abitazioni e dalle attività produttive.
(4-00058)
TESTOR, BIZZOTTO, BERGESIO - Al Ministro della salute. - Premesso che:
la sindrome di Sjögren è una patologia autoimmune sistemica, caratterizzata da un disordine immunologico che porta alla distruzione del parenchima delle ghiandole salivari, lacrimali e di altre ghiandole esocrine del tratto gastro-enterico e respiratorio. Come altre patologie autoimmuni, essa può danneggiare organi vitali e presentare una sintomatologia tipica caratterizzata da livelli di intensità variabile;
la malattia può decorrere isolatamente (forma primaria) o associata ad altre patologie autoimmuni (forma secondaria), come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica, vasculite, malattia mista del tessuto connettivo, tiroide di Hashimoto, cirrosi biliare primitiva ed epatite cronica autoimmune;
nel mondo sono molte centinaia le persone ad essere colpite dalla sindrome: sono soprattutto donne (in un rapporto di 9 a uno rispetto agli uomini), con una età media intorno ai 50 anni e con due picchi di incidenza, uno tra i 20 e 30 anni e un altro tra 40 e 50 anni. Non è esclusa, anche se più rara, la fascia pediatrica;
la sindrome di Sjögren è inserita come malattia rara a livello europeo nel gruppo ERN delle connettiviti, ma non è stata inclusa nei livelli essenziali di assistenza, neanche nella ridefinizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 tra le malattie rare, provocando un trattamento decisamente iniquo rispetto ad altre malattie;
sono diverse le associazioni dei pazienti che da anni si battono per l'inserimento della sindrome di Sjögren primaria sistemica all'interno del registro nazionale delle malattie rare e nei livelli essenziali di assistenza avendo anche inviato, come previsto dai commi 554-559 dell'art. 1 della legge n. 208 del 2015, regolare richiesta alla commissione nazionale per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale, non ricevendo peraltro alcuna risposta,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno sottoporre all'attenzione della commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e la promozione dell'appropriatezza nel SSN l'inserimento della sindrome di Sjögren nell'elenco delle malattie rare, al fine di garantire l'esenzione dal ticket per tutte le prestazioni appropriate ed efficaci e per il riconoscimento, il trattamento ed il monitoraggio della malattia, nonché lo stanziamento di fondi per la ricerca finalizzata ad indagare sui fattori eziologici, sugli strumenti terapeutici e sugli aspetti epidemiologici della patologia.
(4-00059)
LA MARCA - Ai Ministri dell'interno e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:
l'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE) è stata istituita mediante legge 27 ottobre 1988, n. 470, e contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all'estero per un periodo superiore ai dodici mesi;
l'AIRE viene gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni fornite dalle Rappresentanze consolari all'estero;
l'iscrizione all'AIRE si configura come un diritto-dovere del cittadino, costituendo il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all'estero, nonché per esercitare il diritto di voto, per poter ottenere il rilascio o il rinnovo di documenti di identità e di viaggio, nonché certificazioni, per la possibilità di rinnovare la patente di guida;
i dati contenuti nell'AIRE risultano essenziali, al fine di conoscere i dati quantitativi della popolazione italiana residente all'estero, a partire dalla sua distribuzione geografica, insieme a tutta una serie di informazioni anagrafiche;
risulta di fondamentale importanza che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale possa accedere all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero e al patrimonio informativo in essa contenuto,
si chiede di sapere se il Ministro dell'interno non concordi sulla necessità di rendere accessibili i dati contenuti nell'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero anche al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, garantendone dunque l'interoperabilità.
(4-00060)
TESTOR - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. - Premesso che:
la direttiva "Habitat" (92/43/CEE) esplicita i criteri di conservazione delle specie indigene e l'esclusione dell'immissione delle specie ittiche esotiche, recepiti con il decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 e divenuti "operativi di fatto" sul territorio nazionale solo a seguito del decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 2019 e il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 2 aprile 2020, che hanno regolato le immissioni ittiche e vietato l'immissione delle specie ritenute alloctone;
nel tempo, le immissioni di specie ittiche sono avvenute con diverse modalità nelle varie zone del Paese, a volte purtroppo senza pianificazione tecnica o regolare autorizzazione, provocando la diffusione di specie invasive indesiderate, che risultano oggi particolarmente difficili da eradicare;
questa situazione, a 30 anni dall'adozione della direttiva Habitat, rende molto complicato imporre e far rispettare vincoli, seppur basati su principi giusti e condivisibili;
il decreto ministeriale del 2020 definisce modalità operative per richiesta e valutazione delle deroghe, non intervenendo su principi e criteri per la loro concessione; tuttavia il solo meccanismo delle deroghe non sembra risolvere le problematiche, e resta auspicabile una revisione del decreto, in particolare per quanto concerne i suoi criteri applicativi e l'elenco delle specie da ritenere autoctone e alloctone, regione per regione;
l'equiparazione tra le specie esotiche invasive e altamente dannose con le specie non invasive acclimatate da secoli, cosiddette parautoctone, e oggetto di gestione della fauna ittica diffusa, risulta essere una forzatura non solo rispetto al razionale governo del patrimonio ittico dell'areale alpino e prealpino, ma anche nei confronti della vasta e pressoché ubiquitaria fruizione di tali risorse tramite la pesca;
i commi 835-838 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2022 hanno istituito presso il Ministero della transizione ecologica il "nucleo di ricerca e valutazione", operativo fino al 31 dicembre 2023, composto al massimo da 12 rappresentanti tra Ministero della transizione ecologica, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente dell'ISPRA, di 6 Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, con lo scopo di analizzare le condizioni che determinano il divieto di immissione di specie ittiche non autoctone di cui all'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997; risulta che con nota del 17 febbraio 2022 la Conferenza Stato-Regioni abbia comunicato i nominativi dei sei esperti del nucleo;
la disposizione stabilisce inoltre che, al fine dell'adeguamento al divieto di immissione in natura di specie non autoctone, entro 180 giorni dalla conclusione dei lavori del nucleo, le Regioni e le Province autonome devono conformare i rispettivi sistemi di gestione ittica consentendo l'immissione delle sole specie riconosciute come autoctone dalle rispettive carte ittiche e che, alla luce dei lavori del nucleo e sentiti Conferenza Stato-Regioni ed ISPRA, il Ministero della transizione ecologica definisca con proprio decreto le specie ittiche d'acqua dolce di interesse alieutico riconosciute come autoctone per regioni e bacini;
considerato che la situazione sta creando difficoltà di ordine economico e sociale che potrebbero portare alla chiusura di associazioni, con notevole un danno notevole anche al territorio considerato l'importante lavoro che i pescatori promuovono e portano avanti lungo i corsi d'acqua, anche in termini di protezione ambientale,
si chiede per sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno intervenire per accelerare i lavori del nucleo di ricerca e valutazione nonché doveroso riattivare un tavolo di confronto con le Regioni considerando che, al termine dei lavori del nucleo, queste avranno solo 180 giorni per adeguare i rispettivi sistemi di gestione ittica.
(4-00061)
FREGOLENT - Al Ministro della salute. - Premesso che:
come noto, a seguito dell'emanazione da parte del Ministro pro tempore della salute, Ferruccio Fazio, delle linee di indirizzo sui punti nascita e sulla sicurezza delle strutture sanitarie, fu firmato in Conferenza Unificata, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, l'accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le province, i comuni e le comunità montane contenente il documento sulle «Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo»;
tale accordo, che risale al dicembre del 2010, prevedeva che, oltre a tutti i requisiti tecnici e di personale, il numero ideale minimo per un punto nascita fosse di 1.000 parti l'anno, prevedendo però la possibilità di tenere aperti, proprio per andare incontro alle esigenze delle zone disagiate, anche quelli che effettuavano un minimo di 500 parti;
il provvedimento diede il via al processo di chiusura, ma fu interessato, fin da subito, da numerose proteste e polemiche, anche perché i piccoli punti nascita in Italia erano molti e, spesso, servivano bacini di utenza situati in comuni montani difficilmente raggiungibili;
per tali motivi nel 2015 con il decreto ministeriale n. 70 relativo agli standard ospedalieri, si aprì la possibilità per le Regioni di chiedere deroghe motivate ai percorsi di chiusura;
in seguito, dopo l'emanazione del citato decreto ministeriale, sono stati messi in campo e attivati tutta una serie di strumenti normativi al fine di ottenere le conseguenti deroghe e in molte regioni l'accorpamento dei punti nascita è stato ben gestito, garantendo, nelle zone più difficili da raggiungere e nelle zone montane, la permanenza, in piena sicurezza, dei punti nascita;
un caso a parte è stato costituito dalla specificità dell'Emilia-Romagna, in cui l'Ente Regione, pur mantenendo attivi 23 punti nascita, 9 dei quali muniti di terapia intensiva neonatale (Parma, Reggio Emilia, Modena, due a Bologna, Ferrara, Cesena, Rimini e Ravenna), ha proceduto, nel 2017, alla chiusura, tra gli altri e applicando rigidamente la direttiva ministeriale, dei punti nascita di montagna;
lo stesso Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha recentemente dichiarato la propria intenzione di attivare un protocollo sperimentale per la riapertura dei punti nascita di montagna, venendo incontro, in piena sicurezza, alle esigenze e alle ripetute istanze del territorio,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia informato dell'eventuale iter attivato dalla Regione Emilia-Romagna per procedere alla riapertura dei punti nascita montani e, in caso positivo, quali siano in punti interessati;
se non ritenga, inoltre, necessario attivare, nell'ambito delle deroghe motivate citate in premessa, un confronto con l'Ente Regione, al fine di garantirne una celere riapertura, da realizzarsi in piena sicurezza per consentire alle madri residenti in quei territori di non dover affrontare viaggi impegnativi per seguire il percorso gestatorio fino al momento del parto.
(4-00062)
GELMINI - Al Ministro dell'istruzione e del merito. - Premesso che:
la legge 15 luglio 2022, n. 99 ha istituito il sistema terziario di istruzione e formazione tecnologica superiore, meglio noto come ITS Academy, dopo un lungo iter legislativo iniziato nel 2021 alla Camera dei deputati, che ha visto tutte le forze politiche, ivi incluse quelle di opposizione, lavorare per definire un testo condiviso e quanto più funzionale;
il Paese ha urgenza di dotarsi di una filiera tecnologica professionalizzante terziaria non accademica che rilanci e rafforzi il sistema delle Regioni, le quali hanno un ruolo decisivo in virtù del dettato costituzionale in materia di istruzione e formazione professionale;
l'intento, fortemente condiviso alla Camera e rafforzato al Senato, è stato quello di dare vita ad un sistema terziario professionalizzante, capace di sostenere i fabbisogni richiesti dalle più recenti innovazioni, ma anche di valorizzare il know how e le conoscenze di settori più tradizionali che pure rappresentano un elemento di competitività per l'intero Paese;
per la prima volta nella storia della Repubblica, è definito un sistema terziario professionalizzante in cui a soggetti privati (le imprese) si riconosce la possibilità di contribuire a svolgere la funzione pubblica dell'istruzione in collaborazione con le Fondazioni di partecipazione degli ITS Academy;
il riferimento alle academy ha confermato la volontà emersa in Parlamento di assumere per questo segmento terziario la vision e il concept delle academy aziendali come scuole d'impresa, dove i giovani possano crescere e apprendere con una visione organizzativa capace di adattarsi al cambiamento, considerata anche la necessità, soprattutto per le PMI, ossatura del sistema produttivo nazionale, di innovare, competere e rendersi più` attrattive nei confronti degli studenti e delle famiglie;
gli ITS Academy saranno tra l'altro luoghi di intermediazione per una rapida transizione dei giovani nel mondo del lavoro, offrendo uno strumento concreto e diffuso su tutto il territorio nazionale per colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro ad alta specializzazione, che ha condizionato pesantemente la competitività delle imprese e l'occupabilità` dei giovani fino ad oggi;
un programma di lavoro concertato con il sistema delle Regioni e le Amministrazioni dello Stato interessate risulta indispensabile e dovrà ispirarsi ai principi costituzionali di leale collaborazione istituzionale e di sussidiarietà;
per il perfezionamento della legge 15 luglio 2022, n. 99 "Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore" è prevista l'emanazione di 19 decreti attuativi, 17 dei quali dovranno essere emanati previo parere della Conferenza Stato Regioni;
tali decreti dovranno essere emanati in un periodo massimo compreso tra i 90 e i 180 giorni dall'entrata in vigore della legge 15 luglio 2022, n. 99: i termini per l'emanazione dei primi provvedimenti sono scaduti ad ottobre 2022, mentre per altri 2 la scadenza è fissata a gennaio 2023;
il Ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo tra il Ministro e la Conferenza delle Regioni sulla ripartizione immediata di 500 milioni destinati al potenziamento dei laboratori degli Istituti tecnici superiori e che entro l'anno occorrerà varare i restanti decreti attuativi, interloquendo con le regioni e le parti sociali,
si chiede di sapere quale sia lo stato di approvazione e le tempistiche previste per dare piena attuazione alla riforma degli ITS Academy, dando piena attuazione alla legge 15 luglio 2022, n. 99, che costituisce un pilastro, parallelo all'università, per formare le professionalità di cui l'industria ha bisogno, nonostante sia già decorso il termine per l'emanazione di alcuni decreti attuativi, per i quali la scadenza era il mese di ottobre 2022, ovvero i decreti riguardo alle aree di riferimento, alle linee guida dello schema di Statuto, alle tabelle nazionali di corrispondenza.
(4-00063)
MAGNI, MISIANI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
secondo quanto denunciato dagli studenti del liceo "Virgilio" di Milano, nella mattina dell'11 novembre 2022 un gruppo persone appartenenti all'organizzazione neofascista del "Blocco studentesco" ha affisso sui muri della scuola manifesti che recavano immagini e simboli evocanti l'ideologia fascista, alla presenza di un veicolo blindato della Polizia e di alcuni agenti della DIGOS;
un gruppo di studenti ha provveduto a pulire il muro imbrattato e rimuovere i manifesti col simbolo del Blocco studentesco, provocando la reazione dei neofascisti che, nonostante la presenza delle forze dell'ordine, li hanno aggrediti;
a questo episodio si aggiunge l'ormai annuale ritrovo a Pavia di gruppi di ispirazione neofascista che sfilano per le strade della città, con il permesso della Questura, commemorando Emanuele Zilli, giovane militante missino morto il 5 novembre 1973. Il raduno ogni anno innesca tensioni e disordini nel capoluogo di provincia della bassa padana. In particolar modo, nel 2016, si sono verificati scontri tra militanti neofascisti e la "Rete antifascista";
sempre nella città di Pavia, il 19 novembre 2022 è stata inaugurata la sede de "la rete dei patrioti", promossa da ex componenti di "Forza Nuova". Per rispondere all'iniziativa ARCI, ANPI e Rete antifascista Pavia hanno organizzato un incontro in concomitanza, svoltosi in maniera pacifica e senza provocare disordini. Il 23 novembre, tuttavia, la vicaria del Questore ha richiesto una copia dello statuto e l'elenco soci del comitato territoriale dell'ARCI di Pavia;
infine, per il prossimo 4 dicembre il gruppo di "Lealtà e Azione" ha organizzato una manifestazione contro la guerra con connotati palesemente fascisti, segnalata da più parti, tra cui esponenti del partito Sinistra Italiana, come possibile fonte di scontri e tensioni nella città di Milano,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda chiarire la natura e le ragioni del ruolo svolto da DIGOS e Polizia negli episodi precedentemente elencati;
se, nell'ambito del mantenimento dell'ordine pubblico, siano previste misure tese a vietare questo tipo di manifestazioni di chiara matrice neofascista e a contenere le azioni delle citate associazioni politiche.
(4-00064)
RENZI, PAITA, SCALFAROTTO - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
il 18 febbraio 2022 la Corte di cassazione, nell'ambito della verifica della legittimità degli atti di indagine relativi all'inchiesta sulla fondazione "Open", ha disposto la restituzione integrale all'indagato (Marco Carrai) «senza trattenimento di copia dei dati» e «del contenuto dei supporti informatici», in ragione dell'ennesimo annullamento e delle ennesime rilevate illegittimità delle perquisizioni e dei sequestri effettuati dalla Procura nell'ambito della predetta inchiesta (sentenza n. 223 del 2022, R.G.N. 38390/2021);
organi di stampa (ad esempio, "il Fatto Quotidiano" del 3 aprile e del 26 maggio 2022), riportano come nel marzo 2022 la Procura di Firenze avrebbe trasmesso integralmente al COPASIR gli atti di indagine relativi all'inchiesta sulla fondazione Open, ivi inclusi quelli interessati dalla predetta sentenza della Corte di cassazione, in aperta violazione della relativa statuizione;
la Procura di Firenze avrebbe quindi, a quanto risulta da fonti di stampa, trasmesso al COPASIR anche documenti dichiarati "non trattenibili" dalla Corte di cassazione e che pertanto non avrebbero dovuto essere più detenuti dalla Procura stessa;
detto materiale, in ragione della sua accertata illegittimità, non assume alcuna valenza probatoria e la sua trasmissione al COPASIR rappresenta un illecito procedurale e costituzionale gravissimo, non solo perché riferito a un rappresentante della Nazione, ma perché evidenzia la disinvoltura con cui la Procura interessata si rapporta a beni giuridici fondamentali, quali il diritto alla riservatezza, la presunzione di innocenza, la riservatezza dell'istruttoria penale, la privacy, il diritto alla tutela giurisdizionale, il giusto processo, il principio di legalità,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa;
se non ritenga necessario assumere le iniziative di competenza in merito.
(4-00065)
Interrogazioni, da svolgere in Commissione
A norma dell'articolo 147 del Regolamento, la seguente interrogazione sarà svolta presso la Commissione permanente:
8ª Commissione permanente(Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica):
3-00064 del senatore Potenti, sullo smaltimento della marmettola nel territorio grossetano.
Avviso di rettifica
Nel Resoconto stenografico della 1a seduta pubblica del 13 ottobre 2022:
a pagina 27, sotto il titolo "Annunzio di richieste di deliberazione in materia di insindacabilità pervenute nella precedente Legislatura":
alla terza riga del settimo capoverso, dopo la parola: "convenuto", sopprimere le seguenti: ", già Doc. IV-quater, n. 7, della XVIII legislatura (Doc. IV-quater, n. 1)";
alla prima riga di pagina 28:
dopo le parole: "all'epoca dei fatti", sopprimere le seguenti: ", già Doc. IV-quater, n. 8, della XVIII legislatura (Doc. IV-quater, n. 2)".
sempre a pagina 28, sopprimere il secondo capoverso.
Nel Resoconto stenografico della 10a seduta pubblica del 22 novembre 2022, a pagina 8, sotto il titolo "Insindacabilità, deferimento di richieste di deliberazione pervenute nella precedente legislatura":
alla terza riga del sesto capoverso, dopo le parole "Tribunale di Roma", sopprimere le seguenti: ", già Doc. IV-quater, n. 7, della XVIII legislatura (Doc. IV-quater, n. 1)";
alla quarta riga del settimo capoverso, dopo le parole "ExAequo a.d.r. di Potenza", sopprimere le seguenti: ", già Doc. IV-quater, n. 8, della XVIII legislatura (Doc. IV-quater, n. 2)".