Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 006 del 08/11/2022

SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------

6a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2022

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Presidenza del vice presidente CASTELLONE

N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Azione-Italia Viva-RenewEurope: Az-IV-RE; Civici d'Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l'Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord): Aut (SVP-Patt, Cb, SCN); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS.

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RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente CASTELLONE

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 17,01).

Si dia lettura del processo verbale.

SILVESTRONI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 3 novembre.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori (ore 17,04)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: «Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori».

Colleghi, la Conferenza dei Capigruppo, riunitasi oggi, ha approvato il calendario dei lavori fino al 24 novembre.

Nella giornata di domani, a partire dalle ore 14,30, sarà discussa la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022, con la relativa integrazione e l'annessa relazione sul nuovo piano di rientro dal deficit. Si ricorda che per quest'ultima è richiesto il voto a maggioranza assoluta dei componenti del Senato.

Per la discussione sono state ripartite due ore e quarantacinque minuti, escluse le dichiarazioni di voto, in base a specifiche richieste dei Gruppi.

Le proposte di risoluzione ai documenti dovranno essere presentate entro la conclusione della discussione.

Gli emendamenti alla risoluzione accolta dal Governo sulla NADEF dovranno essere presentati entro mezz'ora dall'espressione del parere. Dopo le dichiarazioni di voto finali congiunte, si procederà alla votazione a maggioranza assoluta della risoluzione alla relazione sul piano di rientro e quindi, ai sensi dell'articolo 125-bis, comma 4, del Regolamento, alla votazione della risoluzione accettata dal Governo alla NADEF e dei relativi emendamenti.

Le Commissioni permanenti sono convocate nella giornata di giovedì 10 novembre per procedere alla costituzione dei relativi Uffici di Presidenza, secondo due turni, rispettivamente alle ore 10,30 dalla Commissione 1a alla 5a e alle ore 12 dalla Commissione 6a alla 10a.

La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari è convocata martedì 15 novembre, alle ore 14,30.

Il calendario della prossima settimana prevede sedute a partire da martedì 15 novembre.

Nella seduta di mercoledì 16 novembre sarà discusso il decreto-legge aiuti-ter, attualmente all'esame della Camera dei deputati. Per la discussione generale sono attribuite tre ore ai Gruppi, escluse le dichiarazioni di voto. Gli emendamenti al decreto-legge dovranno essere presentati entro le ore 16 di lunedì 14 novembre.

Il calendario potrà essere integrato con un'informativa del Ministro dell'interno sugli sbarchi.

Giovedì 17, alle ore 15, avrà luogo il question time.

La settimana dal 21 al 25 novembre sarà prevalentemente dedicata ai lavori delle Commissioni.

Giovedì 24, alle ore 10, si terrà un dibattito sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con diretta televisiva Rai. Ciascun Gruppo potrà intervenire per dieci minuti.

Calendario dei lavori dell'Assemblea

PRESIDENTE. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi, con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con l'intervento del rappresentante del Governo, ha adottato - ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento - il calendario dei lavori fino al 24 novembre:

Mercoledì

9

novembre

h. 14,30

- Discussione congiunta della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Doc. LVII, n. 01-bis) con relativa integrazione (Doc. LVII, n. 01-bis - Integrazione)

e dell'annessa

Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (voto a maggioranza assoluta dei componenti del Senato) *

* Le proposte di risoluzione alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 con relativa integrazione e all'annessa Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, dovranno essere presentate entro la conclusione della discussione generale.

Gli emendamenti alla risoluzione accolta dal Governo alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 con relativa integrazione dovranno essere presentati entro mezz'ora dall'espressione del parere.

Le Commissioni permanenti sono convocate per la loro costituzione giovedì 10 novembre nei seguenti orari:

Commissioni dalla 1ª alla 5ª alle ore 10,30

Commissioni dalla 6ª alla 10ª alle ore 12

Martedì

15

novembre

h. 16,30-20

- Disegno di legge n. … - Decreto-legge n. 144, Aiuti-ter (ove approvato dalla Camera dei deputati) (scade il 22 novembre) (mercoledì 16)

- Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (giovedì 17, ore 15)

Mercoledì

16

"

h. 9,30-20

Giovedì

17

"

h. 9,30

Gli emendamenti al disegno di legge n. … (Decreto-legge n. 144, Aiuti-ter) dovranno essere presentati entro le ore 16 di lunedì 14 novembre.

Giovedì

24

novembre

h. 10

- Dibattito sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La settimana dal 21 al 25 novembre sarà prevalentemente dedicata ai lavori delle Commissioni.

Il calendario potrà essere integrato con un'informativa del Ministro dell'interno sugli sbarchi.

Ripartizione dei tempi per la discussione congiunta della
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022
con relativa integrazione e dell'annessa Relazione al Parlamento
predisposta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243

(2 ore e 45 minuti, escluse dichiarazioni di voto,
ripartite in base a specifiche richieste dei Gruppi)

FdI

20'

PD-IDP

30'

L-SP-PSd'AZ

20'

M5S

25'

FI-BP-PPE

20'

Az-IV-RE

20'

Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)

10'

Misto

10'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

10'

Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. ...
(Decreto-legge n. 144, Aiuti-ter)

(4 ore, escluse dichiarazioni di voto)

Relatori

20'

Governo

20'

Votazioni

20'

Gruppi 3 ore, di cui

FdI

38'

PD-IDP

27'

L-SP-PSd'AZ

23'

M5S

22'

FI-BP-PPE

18'

Az-IV-RE

14'

Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)

13'

Misto

13'

Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE

12'

MALPEZZI (PD-IDP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MALPEZZI (PD-IDP). Signor Presidente, noi abbiamo dato l'ok al calendario che ha appena letto, come Gruppo Partito Democratico, ma risollecitiamo il fatto che avremmo chiesto l'informativa urgente già a partire da questa settimana, nella giornata di giovedì. Chiaramente riteniamo che quello che sta succedendo, a Catania e non solo, sia da tenere sotto attenta osservazione e vorremmo parole chiare dal ministro Piantedosi. Le parole che finora il Ministro ha pronunciato non sono per noi soddisfacenti, anzi sono gravi, perché ci sono persone che si trovano ancora su quell'imbarcazione e anche nostri senatori, come il senatore Nicita, proprio questo momento.

Ribadiamo pertanto la necessità che il ministro Piantedosi venga in Aula al più presto; sarebbe alquanto opportuno che venisse già a partire dalla giornata di giovedì. (Applausi).

DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE CRISTOFARO (Misto-AVS). Signor Presidente, anche noi abbiamo avanzato la stessa richiesta e naturalmente, come Alleanza Verdi e Sinistra, abbiamo una preoccupazione molto seria e grande rispetto a quello che sta accadendo nelle ultime ore. Pensiamo anche noi che sia assolutamente necessaria un'informativa il più presto possibile e crediamo che, almeno fino a questo momento, la gestione del nostro Paese non sia assolutamente in linea con quanto servirebbe. Per questo ci associamo alla richiesta che è stata appena rivolta dalla senatrice Malpezzi.

ROMEO (LSP-PSd'Az). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROMEO (LSP-PSd'Az). Signor Presidente, come Gruppo Lega aderiamo assolutamente all'iniziativa di un'informativa da parte del Ministero, perché anche noi non vediamo l'ora di discutere dell'argomento. Vista l'apertura molto positiva da parte della Francia, che ha deciso di aprire il porto di Marsiglia per accogliere la Ocean Viking con 234 persone a bordo, e visto che l'aria è cambiata, non vediamo l'ora di discutere e far sapere al Paese che su questo tema l'aria è davvero cambiata. (Applausi).

PAITA (Az-IV-RE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAITA (Az-IV-RE). Signor Presidente, anche noi riteniamo che sia utile aprire una discussione sulla vicenda dei migranti e sia importante farlo nei tempi congrui, poiché è chiaro che questa discussione, traslata a un tempo infinito, non avrebbe alcun senso. Da questo punto di vista, sollecitiamo il Governo a informare quanto prima l'Assemblea su ciò che sta accadendo.

LICHERI Ettore Antonio (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LICHERI Ettore Antonio (M5S). Signor Presidente, anche il MoVimento 5 Stelle si associa alla richiesta. Sono opportune un'informativa e una discussione in questa sede ed è altresì opportuno conoscere con esattezza i fatti, i criteri che si stanno applicando, i sistemi, i metodi. Tutto questo non può non essere portato a conoscenza dell'Assemblea. (Applausi).

MALAN (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MALAN (FdI). Signor Presidente, anche il Gruppo Fratelli d'Italia è favorevole all'informativa del ministro Piantedosi, naturalmente nei tempi in cui egli potrà essere disponibile, perché sappiamo che in questi giorni ha molti impegni istituzionali. In ogni caso, credo che sia il Ministro per primo - come ci è stato detto dal ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani - a voler venire a riferire. Riteniamo, peraltro, che il ministro Piantedosi stia facendo un ottimo lavoro difendendo la legalità anche sul piano dell'immigrazione e non negando, anzi fornendo pienamente, il supporto umanitario, che è dovuto in casi come questo. (Applausi).

RONZULLI (FI-BP-PPE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RONZULLI (FI-BP-PPE). Signor Presidente, anche il Gruppo Forza Italia concorda con la richiesta avanzata, anche per far vedere il cambio di marcia intrapreso in tema di immigrazione. (Applausi).

Atti e documenti, annunzio

PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno
per la seduta di mercoledì 9 novembre 2022

PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica domani, 9 novembre, alle ore 14,30, con il seguente ordine del giorno:

(Vedi ordine del giorno)

La seduta è tolta (ore 17,13).

Allegato B

Congedi e missioni

Sono in congedo i senatori: Barachini, Borgonzoni, Butti, Cattaneo, De Poli, Durigon, Fazzolari, La Pietra, Monti, Morelli, Napolitano, Ostellari, Rauti, Rubbia, Segre e Sisto.

Gruppi parlamentari, Ufficio di Presidenza

La Presidente del Gruppo parlamentare Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE ha comunicato che il Gruppo stesso ha proceduto all'integrazione del proprio Ufficio di Presidenza.

Sono risultati eletti:

Vice Presidente vicario: senatore Adriano Paroli

Tesoriere: senatore Alberto Barachini.

Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo, variazioni nella composizione

Con lettera in data 7 novembre 2022, il Vice Presidente del Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia ha comunicato la sostituzione del senatore La Pietra, entrato a far parte del Governo, con il senatore Iannone nella Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo.

Disegni di legge, annunzio di presentazione

Senatore Fina Michele

Delega al Governo per l'adozione di un codice degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale (283)

(presentato in data 03/11/2022);

senatore Croatti Marco

Disposizioni in materia di rilancio della produzione di autocaravan e del turismo all'aria aperta (284)

(presentato in data 03/11/2022);

senatori Romeo Massimiliano, Bergesio Giorgio Maria

Istituzione di una zona economica speciale (ZES) nelle aree territoriali del Piemonte confinanti con la Svizzera (285)

(presentato in data 04/11/2022);

senatrice Testor Elena

Disposizioni a tutela delle minoranze linguistiche a rischio di scomparsa (286)

(presentato in data 04/11/2022);

senatrice Sbrollini Daniela

Disposizioni recanti interventi finalizzati all'introduzione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all'interno del Servizio sanitario nazionale (287)

(presentato in data 04/11/2022);

senatrice Sbrollini Daniela

Modifiche alla legge 20 agosto 2019, n. 92, concernenti l'introduzione dell'educazione finanziaria nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica (288)

(presentato in data 04/11/2022);

senatori D'Elia Cecilia, Verducci Francesco

Disposizioni in materia di identificazione del personale delle Forze di polizia in servizio di ordine pubblico e di applicazione di microtelecamere alle uniformi (289)

(presentato in data 04/11/2022);

senatrice Paita Raffaella

Misure a presidio della centralità, trasversalità e funzionalità del Servizio nazionale della protezione civile (290)

(presentato in data 04/11/2022);

senatore Parrini Dario

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle trattative intercorse tra esponenti del partito Lega-Salvini Premier e persone di nazionalità russa, fra cui esponenti di una società pubblica, al fine di ottenere finanziamenti anche per lo svolgimento della campagna elettorale per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, svoltasi il 26 maggio 2019 (291)

(presentato in data 07/11/2022);

senatore Parrini Dario

Istituzione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate (292)

(presentato in data 07/11/2022);

senatrice Rojc Tatjana

Disposizioni in materia di esenzione delle operazioni imponibili connesse con il traffico internazionale nei punti franchi del porto di Trieste (293)

(presentato in data 07/11/2022);

senatrice D'Elia Cecilia

Introduzione dell'educazione socio-affettiva e di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione (294)

(presentato in data 07/11/2022);

senatrice La Marca Francesca

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di riacquisto della cittadinanza da parte delle donne che l'hanno perduta a seguito del matrimonio con uno straniero e dei loro discendenti (295)

(presentato in data 07/11/2022);

senatrice La Marca Francesca

Istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo (296)

(presentato in data 07/11/2022);

senatore Verini Walter

Introduzione dell'articolo 4-bis della legge 23 giugno 1927, n. 1188, in materia di divieto di intitolare strade, piazze e altri luoghi o edifici pubblici a esponenti del partito o dell'ideologia fascista (297)

(presentato in data 07/11/2022);

senatore Fina Michele

Modifiche alle disposizioni in materia di circoscrizioni giudiziarie de L'Aquila e Chieti (298)

(presentato in data 07/11/2022).

Governo, trasmissione di documenti e assegnazione

Il Presidente del Consiglio dei ministri, con lettera pervenuta il 5 novembre 2022, ha presentato, ai sensi degli articoli 7, comma 2, lettera b), e 10-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, l'integrazione alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Doc. LVII, n. 01-bis - Integrazione).

La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Doc. LVII, n. 01-bis) con l'allegata Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente (Doc. LVII, n. 01-bis - Allegato I), è stata annunciata all'Assemblea il 13 ottobre 2022.

Con la medesima lettera, il Presidente del Consiglio dei ministri ha altresì trasmesso la Relazione ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Doc. LVII, n. 01-bis - Annesso).

All'integrazione alla Nota di aggiornamento sono allegati:

il rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali, di cui al comma 5-bis del medesimo articolo 10-bis della legge n. 196 del 2009 (Doc. LVII, n. 01-bis - Allegato II);

il rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva, di cui al comma 1 dell'articolo 10-bis.1 della predetta legge n. 196 del 2009 (Doc. LVII, n. 01-bis - Allegato III);

la relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva, predisposta ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 10-bis.1 (Doc. LVII, n. 01-bis - Allegato IV).

La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Doc. LVII, n. 01-bis), la relativa integrazione (Doc. LVII, n. 01-bis - Integrazione) con gli allegati (Doc. LVII, n. 01-bis - Allegati I, II, III e IV), nonché la Relazione ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Doc. LVII, n. 01-bis - Annesso) sono stati trasmessi, in data 7 novembre 2022, alla Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo, che riferirà all'Assemblea nel termine stabilito dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari.

Governo, trasmissione di atti

La Presidenza del Consiglio dei ministri, ha inviato, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni:

in data 28 ottobre 2022, la comunicazione concernente il conferimento di incarico, al dottor Carlo Deodato, di Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri; alla dottoressa Francesca Quadri, di Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

in data 27 ottobre la comunicazione concernente il conferimento di incarico, alla dottoressa Sabrina Bono, di Vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri; al dottor Massimiliano Vittiglio, di Vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri; al dottor Angelo Venturini, di Vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazioni

CAMUSSO Susanna Lina Giulia, NICITA, FURLAN Annamaria, BASSO - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che:

in data 31 maggio 2019, la Whirlpool ha manifestato le circostanze che rendevano insostenibile il mantenimento della produzione presso il sito di Napoli e comunicato l'intenzione di reindustrializzare lo stabilimento, sito a Napoli, in via Argine, attraverso una nuova missione produttiva entro il termine del 1° novembre 2020;

il 4 giugno 2019, si è aperto presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo di confronto istituzionale finalizzato a trovare un'intesa tra l'azienda, le istituzioni e le organizzazioni sindacali, con incontri a cadenza mensile che si sono svolti fino alla decisione della proprietà, comunicata in data 17 settembre 2019, di procedere, avendo trovato un compratore, alla cessione di ramo d'azienda del sito di Napoli;

nel mese di ottobre 2019, il tavolo di confronto è stato spostato a palazzo Chigi, dove il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri competenti hanno preso atto della decisione della Whirlpool di abbandonare l'ipotesi del trasferimento del ramo d'azienda e di cessare le attività di produzione di lavatrici nella sede di Napoli;

considerato che:

la Whirlpool, il 15 luglio 2021, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo, con l'inoltro della comunicazione ai sindacati. La conseguente procedura conciliativa ha avuto esito negativo e in data 3 novembre 2021 sono state notificate ai dipendenti le lettere individuali di licenziamento, con effetto immediato dalla data di ricezione;

il 24 novembre 2021, si è svolta un'ulteriore riunione presso il Ministero, nel corso della quale è stata prospettata la possibilità di una reindustrializzazione dello stabilimento Whirlpool di via Argine, con il supporto delle istituzioni, ad opera di un costituendo "consorzio Sistema Campania" che aveva manifestato l'intenzione di realizzare un hub per la mobilità sostenibile. A tal fine la Whirlpool si era resa disponibile a cedere il sito al consorzio;

il 23 marzo 2022, presso il Ministero, si è svolto un incontro durante il quale è stata confermata la presenza del gruppo Adler, in qualità di capofila del "consorzio Sistema Campania", ed è stato comunicato che le imprese del consorzio coinvolte avrebbero presentato in tempi rapidi progetti compatibili tra loro, di pronta realizzazione sulla mobilità sostenibile. Durante la riunione, sono stati illustrati anche i piani industriali delle aziende Midsummer, Garnet Services ed Envision;

in esito alla riunione, il prefetto di Napoli ha annunciato l'istituzione di due tavoli di confronto separati, volti ad analizzare rispettivamente il tema della formazione e quello della trasferibilità degli immobili, venendo incontro all'espressa richiesta formulata dal consorzio Sistema Campania che aveva segnalato la difficoltà ad aderire alla proposta formulata dalla Whirlpool, stante la necessità di chiarire preventivamente alcune questioni di natura amministrativa ed ambientale. Nello stesso giorno, la Whirlpool ha ribadito al Ministero la volontà di vendere a prezzo simbolico l'immobile di via Argine a uno o più soggetti che si fossero impegnati in un loro progetto di reindustrializzazione che garantiscano l'assorbimento degli ex lavoratori Whirlpool;

il 24 marzo 2022, presso la Prefettura di Napoli, sono stati istituiti i suddetti tavoli di confronto che hanno visto la partecipazione costante di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Durante i numerosi incontri, la Regione Campania, il Comune di Napoli e il commissario ZES Campania hanno dato ampia disponibilità ad assumere tutte le iniziative di propria competenza al fine di chiarire tempestivamente le questioni ambientali, urbanistiche e edilizie e consentire il rapido avvio del processo di reindustrializzazione e formazione del personale;

il 5 agosto è stata indetta, presso il Ministero della transizione ecologica, la conferenza dei servizi decisoria semplificata relativa al procedimento di bonifica del sito. Il costante lavoro di tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte ha consentito la rapida conclusione del procedimento, giungendo all'adozione del provvedimento finale. Il Comune di Napoli ha chiarito che l'immobile è trasferibile in quanto tutti i procedimenti legati a verifiche strutturali, urbanistiche e edilizie risultano debitamente completati e documentati;

con decreto del Ministero dello sviluppo economico 25 agosto 2022 è stata definita la destinazione dei 2 miliardi di euro del FSC 2021-2027, assegnati dal CIPESS al Ministero, di cui 500 destinati al finanziamento di progetti di reindustrializzazione;

il 21 ottobre 2022, è stato firmato un verbale tra il Ministero dello sviluppo economico, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, il Comune di Napoli, le organizzazioni sindacali e la Whirlpool, nel quale quest'ultima, in linea con gli impegni già precedentemente assunti, si è resa disponibile a cedere il sito di via Argine alla ZES Campania o a soggetti privati;

il Comune di Napoli, in quanto ente competente, ha assunto l'impegno affinché l'immobile di via Argine mantenga la sua attuale destinazione industriale;

il commissario straordinario della ZES Campania ha dichiarato la disponibilità ad acquisire entro il 30 novembre 2022 l'immobile in presenza delle idonee condizioni normative;

il Ministero dello sviluppo economico, congiuntamente al commissario della ZES Campania e alla Prefettura di Napoli, per quanto riguarda gli strumenti, le procedure e le risorse economiche, si è impegnato affinché la successiva cessione dell'immobile possa avvenire verso soggetti che presentino piani completi e dettagliati e che venga assicurata la tutela dell'intero bacino dando priorità di occupazione ai lavoratori ex Whirlpool alle medesime condizioni economiche e normative della società di provenienza, vigilando sul mantenimento dell'impegno che i tempi di assunzione rimangano nei limiti del periodo coperto dagli ammortizzatori sociali. In tale ambito saranno verificate da Invitalia le possibilità di attivare forme di supporto alle attività di investimento previste nei piani,

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo, per quanto di competenza, per assicurare la prosecuzione del lavoro portato avanti in questi anni volto a garantire la cessione dell'immobile di proprietà della Whirlpool, sito a Napoli, in via Argine, la sua reindustrializzazione e il riassorbimento dei 312 lavoratori ex Whirlpool;

se intenda incontrare, come auspicato dagli interroganti, quanto prima tutti gli attori istituzionali coinvolti in questa vicenda per chiarire come intenda proseguire il lavoro che si trova in fase avanzata, dando le garanzie necessarie al costituendo consorzio della fattibilità del piano industriale già concordato nei mesi precedenti.

(3-00017)

MALPEZZI Simona Flavia, MANCA, COTTARELLI, DELRIO, LORENZIN Beatrice, MISIANI, NICITA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR e dello sviluppo economico. - Premesso che:

secondo le stime preliminari dell'ISTAT, nel mese di ottobre 2022, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) ha registrato un aumento del 3,5 per cento su base mensile e dell'11,9 per cento su base annua ("tendenziale"), portando l'inflazione acquisita per il 2022 all'8 per cento;

anche se tale accelerazione si deve in particolare all'aumento dei prezzi dei beni energetici e dei beni alimentari, anche la dinamica della componente di fondo dell'inflazione a 12 mesi è elevata (5,7 per cento in ottobre) e in aumento rispetto a settembre (5,3 per cento);

considerato che:

occorre risalire al marzo del 1984 per un tendenziale dell'indice generale NIC pari all'11,9 per cento;

tali incrementi dei prezzi colpiscono principalmente: i) i lavoratori a reddito fisso, come gran parte del lavoro dipendente, compreso le fasce più deboli della popolazione, le famiglie a basso reddito e i lavoratori precari; ii) i risparmiatori che hanno investito, direttamente o indirettamente, a tassi di interesse fissi, che sono spesso risparmiatori meno sofisticati e con importi di risparmio limitati;

l'Ufficio parlamentare di bilancio, in un lavoro pubblicato lo scorso 18 ottobre, ha evidenziato, infatti, che l'impatto della crescita dei prezzi, nel periodo tra giugno 2021 e settembre 2022, presenta un profilo fortemente regressivo, in quanto l'impatto degli aumenti dei prezzi hanno riguardato beni di prima necessità (alimentari ed energia) che incidono molto sulla spesa dei soggetti più poveri. Ad attenuare la grave situazione emersa nel predetto periodo hanno contribuito le misure di mitigazione adottate dal precedente Governo;

tenuto conto che:

l'attuale andamento dell'inflazione, innescato dallo shock sui prezzi energetici, rischia di diventare un fenomeno persistente, indipendentemente dall'andamento dei prezzi energetici attesi in calo, e difficile da correggere senza adeguate politiche di intervento. Quando l'inflazione sale in modo significativo, infatti, tende a rimanere alta per diverso tempo, perché aumenta le aspettative di inflazione futura e innesta una rincorsa tra diversi prezzi e retribuzioni;

la BCE ha risposto all'alta inflazione degli ultimi mesi con rialzi dei tassi di interesse, peraltro ancora limitati. Tuttavia, nonostante la corretta decisione, i primi effetti positivi, sulla base di stime econometriche, si avranno non prima di diversi trimestri,

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda intraprendere il Governo nelle sedi istituzionali europee al fine di concordare politiche e strumenti comuni di intervento finalizzati ad evitare che la persistenza dell'inflazione abbia ricadute negative sulla diseguaglianza sociale (in termini di distribuzione del reddito e della ricchezza) e sulla continuità operativa delle imprese, sull'occupazione e sulle famiglie;

quali iniziative urgenti intenda adottare, al di là del contenimento del costo dell'energia, a partire dalla prossima legge di bilancio e dagli altri provvedimenti in via di adozione, per sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall'attuale andamento dei prezzi, che rischiano di colpire duramente i soggetti più poveri e, in particolare, le famiglie i cui redditi nominali non variano al variare dell'inflazione;

quali misure si intenda adottare per sostenere le imprese dei settori maggiormente colpiti dagli effetti negativi dell'incremento dei prezzi e dei tassi d'interesse.

(3-00019)

FINA - Al Ministro per le politiche del mare e il sud. - Premesso che:

la Regione Abruzzo, con la deliberazione n. 229 del 19 aprile 2016, ha approvato il programma del Masterplan Abruzzo, per una dotazione finanziaria complessiva a favore dell'Abruzzo pari a 1.505.622.720,99 euro, nell'ambito del «Patto per il Sud»;

a valere sulle suddette risorse, in data 13 luglio 2018 è stato sottoscritto tra la Regione Abruzzo, l'Agenzia Regionale per le Attività Produttive (ARAP) ed il Consorzio di bonifica Ovest, il disciplinare di concessione del contributo di 50.000.000 di euro relativo all'intervento PSRA/52, per la "Realizzazione della rete irrigua a pressione dell'intera Piana del Fucino sull'area territoriale Altopiano del Fucino", con soggetti attuatori ARAP e Consorzio di bonifica;

in data 14 agosto 2019, con la deliberazione n. 498 recante l'"Atto di indirizzo sulla gestione dell'intervento - Realizzazione rete irrigua dell'intera pinna del Fucino", la Giunta regionale ha ritenuto di introdurre sostanziali modifiche del progetto stralcio redatto nei mesi precedenti, determinando importanti ritardi nella definizione dell'iter tecnico-amministrativo per la realizzazione dell'opera strategica e l'impiego dei relativi fondi;

considerato che:

nel periodo di emergenza sanitaria da COVID-19, dichiarato nel 2020 e prorogato sino al marzo 2022, in ossequio a quanto dichiarato dall'OMS con la risoluzione del 30 gennaio 2020 e tenuto conto dei gravi livelli di diffusività raggiunti a livello globale, la Regione Abruzzo si è avvalsa della facoltà di riprogrammare la destinazione dei fondi strutturali 2014/2020;

in particolare, con la deliberazione della Giunta regionale n. 416 del 14 luglio 2020, la Regione Abruzzo ha ritenuto di rivedere le destinazioni dei fondi afferenti al Masterplan per l'Abruzzo, per assicurare copertura finanziaria immediata in favore delle esigenze emergenziali sanitarie connesse alla pandemia da SARS-CoV-2 e l'attuazione degli interventi ritenuti strategici;

in data 16 luglio 2020 è stato stipulato l'accordo tra il Ministro per il Sud e il Presidente della Regione Abruzzo per la riprogrammazione dei programmi operativi dei fondi strutturali 2014-2020;

alla luce della riprogrammazione suddetta, l'intervento per la "Realizzazione della rete irrigua dell'intera Piana del Fucino" è stato definanziato, sebbene nell'accordo richiamato tra Regione e Ministero fosse previsto che le risorse oggetto di riprogrammazione e funzionali a sostenere gli interventi emergenziali connessi alla pandemia da SARS-CoV-2 potevano essere restituite nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027;

il fatto che i richiamati interventi siano stati definanziati, sebbene le opere siano attese da anni e rappresentino assolute priorità per l'area, ha determinato il conseguente blocco delle procedure tecniche e amministrative, nonché della progettazione e cantierizzazione delle opere;

considerato altresì che si è appreso da recenti notizie di stampa che la Regione Abruzzo avrebbe avanzato al Ministero per il Sud una richiesta pari a 65 milioni di euro, a valere sulle risorse del Contratto Istituzionale di Sviluppo "Acqua bene comune", al fine di recuperare i fondi definanziati come descritto, per procedere alla realizzazione dell'impianto irriguo,

si chiede di sapere:

quale sia lo stato dell'iter relativo alla richiesta avanzata dalla Regione Abruzzo per il finanziamento dell'impianto irriguo del Fucino nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) "Acqua bene comune" per 65 milioni di euro;

quale sia la documentazione tecnica a corredo della richiesta della Regione Abruzzo per l'ottenimento delle suddette risorse, ed in particolare se esista agli atti il progetto dell'opera anche al fine della presa visione ed estrazione di copia.

(3-00020)

FINA - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che:

le autostrade A24 Roma-Teramo e A25 Torano-Pescara attraversano le regioni Lazio e Abruzzo per una lunghezza complessiva di 281,4 chilometri e rappresentano infrastrutture di fondamentale importanza;

ricadono per la quasi totalità in zona sismica 1 (sismicità alta) e pertanto è necessario garantire un alto tasso di sicurezza delle infrastrutture;

lungo le due autostrade si trovano 153 ponti e viadotti, per uno sviluppo complessivo di circa 118,8 chilometri, e 54 gallerie, con uno sviluppo complessivo di circa 70,8 chilometri;

considerato che:

lo svincolo del raccordo autostradale di Tornimparte, in uscita in direzione di Roma, presenta un grave ammaloramento del viadotto con evidenti segni di deterioramento, al punto che dagli stessi piloni è possibile scorgere i ferri di armatura arrugginiti, danneggiati e distaccati dal calcestruzzo;

lo svincolo è a servizio dei territori dell'altopiano delle Rocche e della piana di Campo Felice, mete di grande afflusso turistico in ogni stagione, con considerevoli picchi nei mesi estivi e invernali;

considerato altresì che:

il decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68 (detto infrastrutture bis), convertito, con modificazioni, dalla legge 5 agosto 2022, n. 108, all'articolo 7-ter rubricato "Disposizioni urgenti per la gestione e la sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25", ha previsto la risoluzione della convenzione sottoscritta tra ANAS e Strada dei Parchi S.p.A. per la gestione in concessione delle due autostrade;

ANAS ha conseguentemente assunto, a decorrere dall'8 luglio 2022, la gestione delle due tratte autostradali "al fine di assicurare la continuità della circolazione in condizione di sicurezza",

si chiede di sapere:

quale sia il programma complessivo di interventi necessari alla messa in sicurezza delle infrastrutture autostradali che ANAS intende porre in essere nello svolgimento delle attività previste dal decreto-legge n. 68 del 2022;

quali siano gli interventi d'urgenza che la subentrata società di gestione ha in programma di effettuare per le situazioni di particolare disagio e maggiore urgenza, come quella relativa allo svincolo del raccordo autostradale di Tornimparte che presenta rischi sostanziali.

(3-00021)

ZAMBITO Ylenia, PARRINI, FRANCESCHELLI, ASTORRE, VALENTE Valeria, FURLAN Annamaria, FINA, ROJC Tatjana - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che:

la proposta di Piano nazionale degli aeroporti presentata da ENAC ad ottobre 2022 esclude l'aeroporto "Galilei" di Pisa dal novero degli aeroporti strategici, nonostante questo risulti uno scalo estremamente rilevante nella rete dei trasporti dell'Italia centrale;

in primo luogo, la stessa proposta di piano prevede in prospettiva per lo scalo di Pisa una rilevante crescita del numero di passeggeri, dai 5,4 milioni del 2019, che, pur ridotti a causa del COVID-19 sino ai 2 milioni del periodo pandemico, erano già in crescita nel 2022 a 3 milioni, fino ai possibili 8,5 milioni nel 2035; l'aeroporto di Pisa resta inoltre l'unico in Toscana a poter garantire, anche oggi, i voli intercontinentali;

dal punto di vista infrastrutturale, inoltre, l'aeroporto "Galilei" ha margini di sviluppo elevati anche nella chiave della sostenibilità, considerando che il potenziamento dello scalo potrebbe avvenire con un impatto ambientale marginale, garantendo però l'operatività dell'aeroporto in ogni condizione meteorologica;

lo scalo di Pisa risulta altresì strategico per i volumi merci esistenti e potenziali: esso infatti movimenta già annualmente oltre 15.000 tonnellate di volumi cargo, una quantità elevata che pone Pisa tra i principali scali merci nel nostro Paese, e fornisce una ulteriore prospettiva di sviluppo duraturo dell'aeroporto che verrebbe rafforzata dagli investimenti infrastrutturali; strategica in questo senso è altresì la vicinanza con il porto di Livorno e la "darsena Europa", la nuova infrastrutturazione portuale che in prospettiva aumenterà la già elevata movimentazione merci e passeggeri del porto toscano;

l'aeroporto di Pisa è d'altronde inserito nella rete TEN-T (reti trans-europee di trasporto) e resta infatti condivisibile la prospettiva, pure indicata nel Piano, di garantire per ogni scalo il collegamento mediante linee dell'alta velocità, a rafforzamento della logica dell'intermodalità nei collegamenti;

considerato che:

le motivazioni addotte da ENAC per il mancato mantenimento dell'aeroporto di Pisa tra gli aeroporti strategici del nostro Paese risultano deboli e poco condivisibili, in particolare quelle relative alla natura di aeroporto anche militare dello scalo, anche considerando che la presenza dell'aeronautica militare non ha in passato impedito che esso fosse considerato tra gli aeroporti strategici italiani, né i grandi volumi di traffico passeggeri e merci;

nel Piano attualmente in vigore entrambi gli aeroporti di Firenze e di Pisa sono considerati aeroporti strategici, e sono d'altronde considerati la "rete toscana"; il progetto di Piano presentato sottolinea che il sistema aeroportuale toscano si contraddistingue per la spiccata diversificazione e specializzazione dei due aeroporti ed in particolare l'aeroporto di Pisa è caratterizzato dalla prevalenza di traffico turistico gestito da vettori low cost e dalla presenza di voli cargo; l'auspicio è che gli scali appartenenti ad una stessa rete abbiano obiettivi di sostenibilità comuni e coordinati, specie riguardo alle tematiche dell'intermodalità, dell'innovazione tecnologica e della transizione energetica ed ecologica;

considerato altresì che nel Piano esistente, vi era una definizione esplicita di aeroporti strategici: "gli aeroporti che, a prescindere dal volume di traffico attuale, rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di utenza e che sono in grado di garantire nel tempo tale funzione, per capacità delle infrastrutture e possibilità del loro potenziamento con impatti ambientali sostenibili, per i livelli di servizio offerti e grado di accessibilità, attuale e potenziale [...] comprendono gli aeroporti che per volume e bacini di traffico, per livello dei collegamenti internazionali e intercontinentali, grado di accessibilità e di integrazione con le altre reti della mobilità, svolgono il ruolo di Gate Intercontinentale di ingresso al Paese"; tale definizione manca invece nella nuova proposta di Piano, lasciando margini interpretativi ampi ed ingiustificati,

si chiede di sapere:

se non si ritenga necessario integrare la proposta di Piano al fine di fornire esplicitamente la definizione di aeroporto strategico e quali effetti l'inclusione o l'esclusione da tale novero comporti per gli aeroporti interessati;

quali siano, conseguentemente, le motivazioni che hanno determinato ENAC a escludere l'aeroporto di Pisa dal numero degli aeroporti strategici del nostro Paese;

quali iniziative si intenda assumere al fine di garantire che l'aeroporto di Pisa, per le sue caratteristiche di volume passeggeri, merci e di garanzie di intermodalità, sia inserito nell'elenco degli aeroporti strategici.

(3-00022)

GIORGIS, ROSSOMANDO Anna, BORGHI Enrico, BASSO, CAMUSSO Susanna Lina Giulia, CRISANTI, IRTO, FINA, FURLAN Annamaria, PARRINI, ROJC Tatjana, VALENTE Valeria, VERINI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

in data 15 ottobre il prefetto di Torino ha comunicato che l'UCIS (ufficio centrale interforze per la sicurezza personale) del Dipartimento pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ha avviato il procedimento per la revoca del dispositivo tutorio disposto in favore di Giuseppe Masciari, imprenditore edile la cui attività si svolgeva prevalentemente, anche se non esclusivamente, in Calabria;

Giuseppe Masciari ricevette diverse intimidazioni mafiose alle quali reagì rivolgendosi alla DDA di Catanzaro;

a seguito della denuncia l'imprenditore e la sua intera famiglia sono stati allontanati dal luogo di residenza, inseriti nel programma speciale di protezione e trasferiti, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, in una località protetta a fronte di una valutazione di grave e imminente pericolo per l'incolumità dell'imprenditore e della sua famiglia;

le denunce di Masciari hanno consentito di contrastare con efficacia il sistema 'ndraghetistico, con le sue collusioni e gli interessi ramificati in diverse province calabresi;

tuttavia, come emerso anche nella relazione della DIA relativa al secondo semestre del 2021, diversi esponenti della criminalità organizzata coinvolti sarebbero ancora operativi sia dentro che fuori dalla Calabria;

le diverse operazioni anti 'ndrangheta svolte negli ultimi anni hanno consentito l'avvio di nuovi procedimenti penali, nei quali Masciari compare come testimone; il pericolo per la sua incolumità e quella della sua famiglia sembrerebbero dunque continuare a persistere;

si aggiunga che il Ministero dell'interno ha sin da subito riconosciuto nelle sue memorie la particolare significatività delle testimonianze dei coniugi Masciari e della necessità dunque di riconoscere loro un sistema tutorio;

la decisione di revocare il dispositivo tutorio lascerebbe, quindi, l'imprenditore e la sua famiglia privi della tutela necessaria a contrastare qualunque pericolo per la loro incolumità fisica,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali siano le ragioni che hanno portato alla revoca del dispositivo tutorio disposto nei confronti di Giuseppe Masciari e dei suoi familiari;

se non ritenga altresì di verificare con le autorità preposte al procedimento di concessione e revoca della tutela, in particolare l'UCIS, l'opportunità di convocare e sentire il destinatario del provvedimento di revoca.

(3-00024)

POTENTI - Ai Ministri della transizione ecologica e dello sviluppo economico. - Premesso che:

il sito della raffineria ENI di Livorno si caratterizza per un ciclo produttivo suddiviso in due ampie aree. Il primo settore è dedicato alla produzione di carburanti (benzine, oli, gasoli), mentre una seconda area è dedicata alla produzione di basi lubrificanti per utilizzi industriali e civili. Comprende inoltre impianti per la produzione di specialties: quali paraffine, oli estensori, e modificati, insieme a petrolato bianco per applicazioni nel settore alimentare. Nell'area sono inoltre operativi uno stabilimento per la miscelazione e il confezionamento di oli lubrificanti e una centrale termoelettrica a ciclo combinato, che produce energia elettrica e vapore. Da segnalare che l'area della raffineria ENI è parte della superficie distinta nel perimetro del SIN di Livorno, ridefinito con deperimetrazione dal decreto del Ministero dell'Ambiente 22 maggio 2014 n.147;

dal sito internet della società ENI e, precisamente nella sezione dei comunicati stampa, con un articolo datato 17 ottobre 2022, si apprende della circostanza per cui a Livorno, il 17 ottobre 2022, ci sarebbe stato un incontro tra ENI, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e i sindaci di Livorno, Luca Salvetti, e di Collesalvetti, Adelio Antolini, durante il quale ci sarebbe stata la conferma che è allo studio la possibile realizzazione, all'interno del sito industriale ENI di Livorno, di una nuova bioraffineria. Lo studio di fattibilità prevedrebbe la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati: un'unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500.000 tonnellate all'anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. La realizzazione della nuova bioraffineria all'interno dell'area industriale, che oggi ospita gli impianti per la produzione di carburanti e lubrificanti, consentirebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già disponibili e di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito;

dopo anni di incertezze sul destino del sito, gli effetti generati da questi investimenti potrebbero essere duplici: sia per la ovvia e auspicata prospettiva di mantenimento del livello di occupazione, sia per la possibilità di sfruttare l'occasione della transizione produttiva del sito, al fine di dare soluzione all'impatto ambientale che il sito industriale ha generato negli anni sui vicini aggregati abitativi di Stagno e Livorno nord,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano stati egualmente informati da ENI circa le prospettive industriali del sito di Livorno e se le informazioni diffuse siano veritiere;

quali provvedimenti intendano assumere rispetto alle auspicabili azioni di trasformazione produttiva del sito e se vi sia intenzione di stimolare nella società eventuali azioni compensative ambientali da riconoscere al territorio.

(3-00025)

Interrogazioni orali con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento

ZAMPA Sandra, MALPEZZI Simona Flavia, ALFIERI, MIRABELLI, LORENZIN Beatrice, MISIANI, IRTO, BASSO, D'ELIA Cecilia, ROSSOMANDO Anna, MELONI, VALENTE Valeria, ASTORRE, BAZOLI, BOCCIA, BORGHI Enrico, CAMUSSO Susanna Lina Giulia, COTTARELLI, CRISANTI, DELRIO, FINA, FRANCESCHELLI, FRANCESCHINI, FURLAN Annamaria, GIACOBBE, GIORGIS, LA MARCA Francesca, LOSACCO, MANCA, MARTELLA, NICITA, PARRINI, RANDO Vincenza, ROJC Tatjana, VERDUCCI, VERINI, ZAMBITO Ylenia - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

in data 30 ottobre 2022, per ricordare il centesimo anniversario della marcia su Roma svoltasi il 28 ottobre 1922, circa 2.000 nostalgici del fascismo provenienti da tutta Italia si sono radunati nel paese del forlivese dove è nato e dove è sepolto Benito Mussolini;

con le braccia tese e sulle note di "Faccetta nera" e "All'armi siam fascisti", i manifestanti hanno avviato un corteo, organizzato dal presidente degli "Arditi" di Ravenna Mirco Santarelli, diretto al cimitero di San Cassiano, dove dal 1957 si trova la cripta di Mussolini. Ad attenderli Orsola Mussolini, pronipote del duce, che ha dichiarato: "Se dopo 100 anni siamo ancora qui è per rendere omaggio a colui che questo Stato volle e al quale non faremo mai mancare la nostra ammirazione. (...) il desiderio mio e di mia sorella Vittoria è portarvi un caloroso ringraziamento per aver organizzato e portato a termine questa manifestazione così sentita. La manifestazione servita a ricordare la marcia di 100 anni fa che portò il re a conferire al nostro bisnonno l'incarico di fare il presidente del Consiglio. Da lì lui e i suoi collaboratori partirono per fare uno Stato nuovo, più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi";

al corteo di Predappio erano presenti anche bambini. Vestiti di nero e con il fez in testa, hanno seguito il corteo dei genitori, come testimoniato da diverse foto pubblicate dall'agenzia di stampa ANSA;

come riportato da diversi organi di stampa il presidente degli Arditi di Ravenna, Mirco Santarelli, avrebbe, inoltre, espresso l'auspicio che venga abrogata la legge 25 giugno 1993, n. 205, di conversione del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, nota come "legge Mancino", dichiarando che "sarebbe bellissimo se venisse cambiata la norma che punisce i crimini d'odio e dell'incitamento all'odio (...) perché la legge è usata come olio di ricino dalle sinistre per far star zitti noi. Nel momento in cui uno mi chiede un'opinione su Mussolini e io, è ovvio, ne parlo bene";

in occasione della conferenza stampa in cui si è illustrata la nuova fattispecie penale che punisce i rave party, interrogato da diversi giornalisti in merito ai fatti accaduti a Predappio il Ministro in indirizzo ha dichiarato che: "Modena e Predappio sono cose completamente diverse. Predappio è una manifestazione che si svolge da tanti anni, è una cosa diversa";

la XII disposizione finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e in attuazione di tale disposizione la legge 20 giugno 1952, n. 645, all'articolo 4 punisce chi pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo con la pena della reclusione da 6 mesi a due anni e con la multa da 206 a 516 euro,

si chiede di sapere:

quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di garantire che raduni recanti apologia di fascismo, in aperta violazione del dettato costituzionale, non si verifichino ulteriormente e quali iniziative necessarie e urgenti abbia intrapreso affinché siano individuati tutti coloro che, partecipando alla manifestazione di Predappio, abbiano violato le disposizioni di cui alla citata legge n. 645 del 1952;

se non ritenga altresì opportuno, alla luce del ruolo di Governo ricoperto, far rispettare in ogni sede, anche con l'utilizzo di un linguaggio consono, il combinato disposto del dettato costituzionale e delle disposizioni di legge in materia di divieto di apologia di fascismo, garantendone dunque la sua piena applicazione.

(3-00018)

TREVISI, BEVILACQUA Dolores, CATALDI, LICHERI Sabrina, NAVE, MAZZELLA, DE ROSA, GUIDOLIN Barbara, ALOISIO Vincenza, NATURALE Gisella, SIRONI Elena - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che il sottosegretario di Stato per la cultura Vittorio Sgarbi, in diretta nel corso della trasmissione a Sky Tg24 del 2 novembre 2022, ha affermato che gli impianti fotovoltaici si dovrebbero a suo parere poter installare solo sugli edifici costruiti dal 1959 in poi e che l'eolico, invece, non andrebbe installato da nessuna parte, poiché "l'eolico è violenza e orrore, come stuprare i bambini";

considerato che:

il Presidente del Consiglio dei ministri nelle dichiarazioni programmatiche rese al Parlamento, cui sono seguiti il dibattito e la votazione sulla fiducia al Governo, ha comunicato: "La nostra Nazione, in particolare il Mezzogiorno, è il paradiso delle rinnovabili, con il suo sole, il vento, il calore della terra, le maree e i fiumi. Un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili";

l'uscente Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, ora consulente dell'attuale Governo, ha ribadito più volte il ritardo grave e strutturale del nostro Paese riguardo all'installazione annua di nuova capacità rinnovabile, giunta nel 2021 al minimo storico, con 0,9 gigawatt di nuova capacità installata, a fronte di almeno 10 gigawatt annui, da qui al 2030, che sarebbero necessari per raggiungere gli obiettivi del piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC);

il piano ha dei target non più compatibili rispetto ai nuovi traguardi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili stabiliti dal Consiglio dell'Unione europea ("Fit for 55") e dovrebbe, pertanto, essere aggiornato dall'attuale Governo con obiettivi ancora più ambiziosi di 10 gigawatt annui, prevedendo ulteriori facilitazioni per i cittadini per installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie abitazioni, anche nelle aree storiche e a vincolo paesaggistico se integrati con gli edifici e non visibili dal piano di calpestio, nonché un corretto inserimento di impianti eolici mediante una pianificazione concertata, attenta al paesaggio e con adeguate ricadute economiche sul territorio;

la drammatica crisi in corso richiede un netto cambiamento di rotta verso le rinnovabili e l'elettricità "per autoconsumo" generata dal sole è in assoluto la fonte energetica più democratica che esista poiché non soggetta alle regole monopolistiche e alle logiche dei profitti bancari delle multinazionali; essa dipende direttamente dal singolo cittadino e viene quindi utilizzata nell'interesse della collettività e del nostro Paese;

le nuove tecnologie prevedono sistemi "building integrated photovoltaics" (BIPV) completamente integrati nell'edificio che non ne modificano l'estetica, anzi la possono migliorare o recuperare;

i recenti provvedimenti presi sempre nell'ottica di incrementare le installazioni di rinnovabili mirano a semplificare e rendere più agili le autorizzazioni per i grandi impianti industriali di energia rinnovabile, in primis parchi eolici, offshore e on shore, normalizzandole ai tempi di 18 mesi previsti dall'Unione europea, rispetto ai 6 anni medi vigenti in Italia, come più volte denunciato dalle organizzazioni di categoria;

l'accelerazione della tempistica di autorizzazione (permitting) è condizione che l'Unione ha richiesto agli Stati membri anche per l'erogazione dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda confermare le intenzioni annunciate nelle dichiarazioni programmatiche;

se ritenga inoltre di confermare e rafforzare tutte le semplificazioni previste dal Governo uscente, alla luce del miglioramento prodotto, anche se non ancora sufficiente, nonché convalidare gli impegni presi con l'Unione europea sugli obiettivi e sulla velocizzazione delle autorizzazioni;

se intenda attivarsi affinché vengano rivisti i contenuti del PNIEC, adeguandoli alle nuove ambizioni dell'Unione europea, quindi con la previsione di installazione annuale di oltre 10 gigawatt di nuova potenza da fonti rinnovabili;

se ritenga compatibili le posizioni del sottosegretario Sgarbi con la linea espressa dal Governo e gli impegni assunti con l'Unione europea;

se non ritenga offensive e inaccettabili le affermazioni rese dal sottosegretario e, di conseguenza, se intenda disconoscerle e rassicurare le imprese e i lavoratori del settore della generazione di energia elettrica da fonte eolica.

(3-00023)

ASTORRE, MIRABELLI, LORENZIN Beatrice, D'ELIA Cecilia, ROSSOMANDO Anna, VERINI, CAMUSSO Susanna Lina Giulia, FINA, FURLAN Annamaria, GIACOBBE, GIORGIS, RANDO Vincenza, ROJC Tatjana, ZAMBITO Ylenia - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

l'operazione della Direzione distrettuale antimafia nota come "Tritone" ha portato nel febbraio 2022 all'arresto di 65 persone appartenenti ad un'organizzazione locale di 'ndrangheta operativa nel territorio di Anzio e Nettuno (Roma);

dagli atti dell'indagine, recentemente chiusa ai sensi dell'articolo 415-bis del codice di procedura penale, sono emersi i forti legami tra esponenti della 'ndrina con rappresentanti della politica locale;

considerato che:

a seguito dell'operazione il prefetto di Roma ha nominato le commissioni competenti ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento in merito alla sussistenza di elementi relativi ad infiltrazioni mafiose nei Comuni di Anzio e Nettuno, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante testo unico degli enti locali; le commissioni hanno ultimato il loro lavoro e consegnato le rispettive relazioni;

ai sensi al comma 3 dell'articolo 143, scaduto il termine di 45 giorni previsto per il deposito delle conclusioni del lavoro delle commissioni, il prefetto, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica competente per territorio, invia al Ministro dell'interno una relazione nella quale si dà conto dell'eventuale sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare. Secondo quanto risulta all'interrogante il termine di 45 giorni per il deposito delle conclusioni sarebbe già scaduto,

si chiede di sapere:

se al Ministro in indirizzo sia stata inviata dal prefetto la relazione di cui all'articolo 143, comma 3, del testo unico e quali siano le conclusioni ivi riportate;

se non ritenga opportuno sollecitare l'invio di tale relazione conclusiva nel caso la stessa non sia stata già inviata e nel caso in cui, invece, il prefetto abbia già provveduto ai propri adempimenti di legge, se non ritenga necessario e urgente proporre lo scioglimento dei Consigli comunali di Anzio e Nettuno.

(3-00026)

Interrogazioni con richiesta di risposta scritta

PAITA Raffaella - Ai Ministri della transizione ecologica e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che:

da circa 6 mesi il territorio del comune di Andora (Savona) versa in uno stato di forte siccità, dovuta all'assenza prolungata di pioggia che si è tradotta in un significativo svuotamento dei pozzi;

questo svuotamento, unitamente alla prossimità del mare, avrebbe comportato l'avanzamento del cuneo salino, causando la fuoruscita di acqua marina tanto nelle abitazioni quanto negli esercizi commerciali sul territorio, con indubbi riflessi anche sul piano sanitario ed economico;

la presenza di acqua salata e non depurata nel sistema idrico ad uso domestico, infatti, risulta foriero di numerose criticità (reazioni allergiche, danneggiamento di elettrodomestici, attivazione di canali di approvvigionamento idrico paralleli con costi a carico dell'utente o titolare dell'esercizio commerciale, difficoltà nell'erogazione di servizi di assistenza agli anziani, turismo eccetera) e nonostante la loro sussistenza sia stata sottolineata con forza dalla comunità locali (si vedano, in particolare, le iniziative intraprese dal comitato "Acqua cara in bolletta", Assoutenti, "Onda Ligure consumo e ambiente") non si ha ancora conto delle tempistiche previste per ripristinare la normalità del servizio;

al di là della carenza delle precipitazioni, tale stato di fatto sembra derivare proprio da un sistema infrastrutturale e di approvvigionamento obsoleto e spesso disfunzionale per ragioni di carattere meramente burocratico;

la situazione delle risorse idriche della zona, ad ogni modo, dimostra l'urgenza di interventi infrastrutturali volti a rafforzare i sistemi di approvvigionamento, posto che anche i questi territori sono stati oggetto, in particolare durante l'estate, di interruzioni del servizio e tentativi di contingentamento dell'utilizzo di acqua a uso domestico, costringendo spesso al ricorso alle autobotti, che però non possono in nessun caso rappresentare una soluzione di lungo periodo,

si chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano adottare per ripristinare il normale funzionamento del sistema di approvvigionamento idrico del territorio del comune di Andora, al fine di garantire il rispetto degli standard igienico-sanitari, nonché per assicurare sia la rapida realizzazione di interventi infrastrutturali di potenziamento del sistema, sia la verifica della sua corretta gestione da parte della società a esso deputata.

(4-00013)

BIZZOTTO Mara - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'interno. - Premesso che:

un recente rapporto intitolato "110 Overseas - Chinese transnational policing gone wild", curato dall'organizzazione non governativa "Safeguard defenders", ha stimato che la Repubblica popolare di Cina avrebbe aperto decine di "stazioni di polizia all'estero" in varie città nel mondo;

secondo il rapporto, per la precisione, vi sarebbero 54 "stazioni di polizia d'oltremare" cinesi, dislocate in 30 Paesi, specialmente nel continente europeo;

i funzionari cinesi non negano l'esistenza delle stazioni, e ne sottolineano il carattere assistenziale volto a fornire esclusivamente servizi burocratici ai cittadini cinesi all'estero, non prevedendo operazioni di polizia;

considerato che:

nei giorni scorsi un'inchiesta dell'emittente olandese "Rtl Nieuws" ha riportato delle persecuzioni di cui un giovane dissidente cinese sarebbe stato vittima da parte di funzionari delle "stazioni di polizia d'oltremare" su territorio olandese per aver criticato il regime di Pechino sui social network; il Ministro degli esteri, Wopke Hoekstra, ha pertanto disposto la chiusura degli uffici di polizia citati, e ha definito la loro presenza nei Paesi Bassi "inaccettabile";

anche il nuovo Governo britannico ha dichiarato l'intenzione di chiudere tali commissariati clandestini, che si dedicherebbero al contrasto dei dissidenti politici, attività ritenuta intollerabile ed evidentemente lesiva della sovranità nazionale del Regno Unito;

nelle scorse settimane, sempre in Europa, il Dipartimento degli affari esteri irlandese ha chiuso una stazione di polizia cinese a Capel street, a Dublino, che era legato a un dipartimento di polizia della contea di Fuzhou;

secondo quanto riportato nel citato rapporto di Safeguard defenders e da un'inchiesta de "Il Foglio", in Italia vi sarebbero 4 stazioni di polizia cinese d'oltremare, più precisamente a Roma, Milano, Firenze e Prato; le prime 3 legate alla contea di Qintgtian, l'ultima a quella di Fuzhou; inchieste giornalistiche sembrano suggerire che la "stazione d'oltremare" che si trova in pieno centro a Prato (denominata "Questura d'Oltremare di Fuzhou") potrebbe fungere da ufficio di raccolta di informazioni e denuncia, ed essere collegata direttamente con le forze di polizia in Cina,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti, e quali iniziative di competenza intendano intraprendere al fine di verificare se tali stazioni d'oltremare nascondano un'architettura più ampia di spionaggio e controllo nei confronti delle comunità cinesi presenti sul territorio italiano;

se intendano chiedere chiarimenti alla rappresentanza diplomatica della Repubblica popolare cinese in Italia;

se intendano procedere ad iniziative comuni a livello di Unione europea per affrontare il tema.

(4-00014)

PAITA Raffaella - Al Ministro della difesa. - Premesso che:

il Museo Tecnico Navale di La Spezia è un polo museale di valore internazionale, da sempre impegnato nella tutela e valorizzazione di cimeli e reperti testimonianza di navigazioni, esplorazioni, battaglie, esperienze scientifiche e invenzioni di estremo rilievo, che concorrono a preservare una parte fondamentale della memoria della comunità nazionale;

è notizia di questi giorni che, dopo aver interrotto le interlocuzioni, diverse sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL e FPL) abbiano promosso vertenza nei confronti del comando Marina nord, al fine di censurare le gravi criticità che interessano i lavoratori in forza nel sito, fra cui rientra senz'altro la carenza di personale;

ad oggi, a fronte di un fabbisogno di personale pari a 800 unità, risultano impegnate 480 unità di personale che, in assenza di interventi, risultano destinate a ridursi di un ulteriore 20 per cento già all'inizio del prossimo anno: il turnover del personale risulterebbe fermo, al pari delle iniziative volte a garantire il proseguimento e il rilancio della gestione del polo museale;

la progressiva diminuzione del personale, qualora proseguisse ininterrottamente, cagionerà l'impossibilità di garantire i normali turni di guardia e custodia, compromettendo altresì l'apertura del polo, come già avvenuto la scorsa estate, con indubbio pregiudizio sul piano dei flussi turistici (che si attestano a circa 30.000 ingressi l'anno) e, di riflesso, sull'indotto che essi generano per la città,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di salvaguardare il personale in forza nel Museo Tecnico Navale di La Spezia, garantendone il funzionamento e la valorizzazione anche attraverso un piano di rilancio delle professionalità ivi impegnate, nonché iniziative volte a garantire il fabbisogno di personale del sito.

(4-00015)

PIRRO Elisa, LICHERI Ettore Antonio, MAIORINO Alessandra, NAVE, MAZZELLA, BEVILACQUA Dolores, BILOTTI Anna, DE ROSA, LICHERI Sabrina, TREVISI, CROATTI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che in data 15 ottobre 2022 il prefetto di Torino ha notificato al signor Giuseppe (detto Pino) Masciari la comunicazione di avvio da parte del Ministero dell'interno del procedimento atto alla revoca del dispositivo tutorio, e tale revoca riguarderebbe anche la moglie e i figli;

considerato che:

Pino Masciari era un importante imprenditore operante in Calabria e all'estero che, a seguito di pressioni, estorsioni e minacce, con altissimo senso dello Stato e coraggio, sin dal 1994 ha denunciato i fatti di mafia di cui era stato vittima e testimone. Come conseguenza, è stato oggetto di attentati e minacce di morte, fino a diventare parte, nel 1997, del programma di protezione per i testimoni;

è cittadino onorario di moltissime città e comuni italiani;

la famiglia è stata trasferita in località protetta, in Piemonte, dal 17 ottobre 1997 fino al 2010, anno in cui Masciari ha concordato con il Ministero la conclusione del programma speciale di protezione, mantenendo comunque il servizio di scorta;

considerato inoltre che:

le dichiarazioni di Masciari hanno determinato pesanti condanne a carico dei capi delle famiglie più potenti della 'ndrangheta, quali gli Arena, i Cossari, i Trapasso-Scerbo, i Sia, i Procopio, i Lentini, i Mazzaferro, i Codispoti, i Vallelonga-Franzè e i Pisano;

queste famiglie mantengono, nonostante le sentenze di condanna, l'egemonia sul territorio calabrese e hanno ramificazioni in tutta Italia, creando un clima di pericolo non solo immutato, ma, a parere degli interroganti, ancora più allarmante (si vedano le sentenze relative ai processi "Albachiara", "Minotauro" e "Platinum", 19 condanne per un ammontare di 185 anni di carcere, solo per citare le più importanti);

in Piemonte, secondo dati Cerved, le infiltrazioni mafiose nelle imprese sono aumentate tra il 20 e il 39 per cento nel 2021;

considerato infine che:

la scorta, oltre che elemento fondamentale per l'incolumità di Masciari e della sua famiglia, assume anche un valore simbolico, in quanto segnale forte e tangibile di protezione dello Stato nei confronti di coloro che, con alto senso civico e coraggio, si ribellano alle mafie;

gli interroganti ritengono che persista un rischio concreto per la vita di Pino Masciari e dei suoi familiari,

si chiede di sapere:

quali evidenze o fatti giustifichino il provvedimento di revoca della protezione, ovvero attestino la cessazione del pericolo per lui e i suoi familiari;

se il Ministro in indirizzo intenda adoperarsi affinché venga ripristinato, in toto, il dispositivo tutorio per Masciari e per la sua famiglia, dimostrando in modo tangibile come lo Stato contrasti ogni tipo di mafia e tuteli chi denuncia le mafie.

(4-00016)

COMUNICAZIONI RELATIVE AD ATTI E DOCUMENTI DELLA XVIII LEGISLATURA

Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, trasmissione di documenti

Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere ha inviato la Relazione finale sull'attività della Commissione, approvata nella seduta del 6 settembre 2022 (Doc. XXII-bis, n. 15).