Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 005 del 03/11/2022
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XIX LEGISLATURA ------
5aSEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022
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Presidenza del vice presidente CASTELLONE
N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Azione-Italia Viva-RenewEurope: Az-IV-RE; Civici d'Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l'Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d'Italia: FdI; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione: LSP-PSd'Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord): Aut (SVP-Patt, Cb, SCN); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza del vice presidente CASTELLONE
PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 15).
Si dia lettura del processo verbale.
CROATTI, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 26 ottobre.
PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.
Comunicazioni della Presidenza
PRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Governo, composizione
PRESIDENTE. Comunico che in data 31 ottobre 2022 il Presidente del Consiglio dei ministri ha inviato la seguente lettera:
«Onorevole Presidente,
informo la Signoria Vostra che il Presidente della Repubblica, con proprio decreto in data odierna, adottato su mia proposta, sentito il Consiglio dei Ministri, ha nominato i seguenti Sottosegretari di Stato:
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri:
sen. Alberto Barachini;
sen. Alessio Butti;
dott.ssa Giuseppina Castiello;
sen. Giovanbattista Fazzolari;
sen. Alessandro Morelli;
on. Matilde Siracusano;
per gli affari esteri e la cooperazione internazionale:
on. Edmondo Cirielli;
dott. Giorgio Silli;
dott.ssa Maria Tripodi;
per l'interno:
on. Wanda Ferro;
on. Nicola Molteni;
on. Emanuele Prisco;
per la giustizia:
sen. Francesco Paolo Sisto;
on. Andrea Delmastro Delle Vedove;
sen. Andrea Ostellari;
per la difesa:
dott. Matteo Perego di Cremnago;
sen. Isabella Rauti;
per l'economia e le finanze:
on. Maurizio Leo;
on. Lucia Albano;
on. Federico Freni;
sig.ra Sandra Savino;
per lo sviluppo economico:
dott. Valentino Valentini;
avv. Fausta Bergamotto;
on. Massimo Bitonci;
per le politiche agricole alimentari e forestali:
sig. Luigi D'Eramo;
sen. Patrizio Giacomo La Pietra;
per la transizione ecologica:
on. Vannia Gava;
dott. Claudio Barbaro;
per le infrastrutture e la mobilità sostenibili:
on. Galeazzo Bignami;
on. Edoardo Rixi;
on. Tullio Ferrante;
per il lavoro e le politiche sociali:
on. Maria Teresa Bellucci;
sen. Claudio Durigon;
per l'istruzione:
on. Paola Frassinetti;
per l'università e la ricerca:
on. Augusta Montaruli;
per la cultura:
sen. Lucia Borgonzoni;
on. Gianmarco Mazzi;
prof. Vittorio Sgarbi;
per la salute:
on. Marcello Gemmato.
F.to Giorgia Meloni». (Applausi).
Comunicazione, ai sensi dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, della presentazione di disegno di legge di conversione di decreto-legge (ore 15,05)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: «Comunicazione, ai sensi dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, della presentazione di disegno di legge di conversione di decreto-legge».
In data 31 ottobre 2022 è stato presentato il seguente disegno di legge:
dal Presidente del Consiglio dei ministri, dal Ministro della giustizia, dal Ministro dell'interno e dal Ministro della salute:
«Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali» (274).
Comunicazioni del Presidente (ore 15,06)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: «Comunicazioni del Presidente».
Per la composizione delle Commissioni permanenti, della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del Comitato per la legislazione
PRESIDENTE. Comunico che i Gruppi dovranno far pervenire alla Presidenza le designazioni dei propri rappresentanti nelle Commissioni permanenti, nella Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e nel Comitato per la legislazione entro la giornata di domani, venerdì 4 novembre.
Commissioni permanenti, Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, convocazione
PRESIDENTE. Le Commissioni permanenti sono convocate nella giornata di mercoledì 9 novembre per procedere alla costituzione dei relativi Uffici di Presidenza secondo due turni, rispettivamente alle ore 10,30 e alle ore 12.
Giovedì 10 novembre, alle ore 11, è convocata la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari per procedere alla propria costituzione.
Parlamento in seduta comune, convocazione
PRESIDENTE. Il Parlamento in seduta comune è convocato martedì 13 dicembre, alle ore 16, per l'elezione di dieci componenti del Consiglio superiore della magistratura.
Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, convocazione
PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo si riunirà martedì 8 novembre, alle ore 15,30, per definire il calendario dei lavori.
Atti e documenti, annunzio
PRESIDENTE. Le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni pervenute alla Presidenza, nonché gli atti e i documenti trasmessi alle Commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento sono pubblicati nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Ordine del giorno
per la seduta di martedì 8 novembre 2022
PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica martedì 8 novembre, alle ore 17, con il seguente ordine del giorno:
La seduta è tolta (ore 15,07).
Allegato B
Congedi e missioni
Sono in congedo i senatori: Barachini, Borgonzoni, Butti, Cattaneo, De Poli, Durigon, Fazzolari, La Pietra, Monti, Morelli, Napolitano, Ostellari, Rauti, Rubbia, Segre e Sisto..
È assente per incarico avuto dal Senato la senatrice Rossomando.
Disegni di legge, annunzio di presentazione
Senatrice Sbrollini Daniela
Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per l'iscrizione annuale e l'abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica (250)
(presentato in data 27/10/2022);
senatrice Sbrollini Daniela
Modifica all'articolo 15 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per acquisto di titoli di ingresso o di abbonamento a musei, concerti e spettacoli teatrali, sale cinematografiche, parchi e giardini (251)
(presentato in data 27/10/2022);
senatrice Sbrollini Daniela
Disciplina delle attività sportive dilettantistiche (252)
(presentato in data 27/10/2022);
senatrice Sbrollini Daniela
Modifiche al decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, in materia di titolarità e commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi (253)
(presentato in data 27/10/2022);
senatrice Sbrollini Daniela
Disposizioni per la promozione dell'educazione motoria e della cultura sportiva, per il sostegno del percorso formativo degli studenti atleti e per il riconoscimento delle professioni relative alle attività motorie e sportive (254)
(presentato in data 27/10/2022);
senatrice Sbrollini Daniela
Disposizioni per garantire l'eguaglianza nell'accesso dei minori ai servizi di mensa scolastica (255)
(presentato in data 27/10/2022);
senatori Cucchi Ilaria, De Cristofaro Peppe, Floridia Aurora, Magni Tino
Disposizioni in materia di bodycam e identificazione del personale delle Forze di polizia in servizio di ordine pubblico (256)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori Magni Tino, De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora
Norme per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori da molestie morali e psicologiche nel mondo del lavoro (257)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori Floridia Aurora, De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Magni Tino
Delega al Governo per la disciplina dell'esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini che, per motivi di studio, si trovano in un comune diverso da quello di residenza (258)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora, Magni Tino
Misure recanti l'abolizione del numero chiuso o programmato per l'immatricolazione all'Università e l'assunzione del personale docente (259)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori Magni Tino, De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora
Disposizioni per il ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (260)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora, Magni Tino
Disposizioni in materia di distribuzione gratuita di contraccettivi e per il conseguente adeguamento dei livelli essenziali di assistenza (261)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori Magni Tino, De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora
Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla condizione del lavoro in Italia (262)
(presentato in data 26/10/2022);
senatori De Cristofaro Peppe, Cucchi Ilaria, Floridia Aurora, Magni Tino
Modifiche alla normativa in materia di scioglimento dei consigli comunali, provinciali e delle città metropolitane conseguente a fenomeni di infiltrazioni e di condizionamento di tipo mafioso o similare (263)
(presentato in data 26/10/2022);
senatrice Malpezzi Simona Flavia
Delega al Governo per l'introduzione di agevolazioni tributarie per il secondo percettore di reddito nelle famiglie a basso reddito e in favore delle lavoratrici che riprendono il lavoro dopo la maternità (264)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore Zanettin Pierantonio
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo (265)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Modifiche all'articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di installazione e di impiego di apparecchi e congegni per il gioco d'azzardo nei locali pubblici (266)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna (267)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Disposizioni per rafforzare l'assistenza dei pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza cronici (268)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia (269)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Istituzione della «Giornata nazionale della sicurezza sul lavoro» (270)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Modifiche al codice penale e altre disposizioni concernenti i delitti contro la vita e l'incolumità individuale, nonché istituzione del Fondo di garanzia per le vittime di reati (271)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore De Poli Antonio
Norme di principio e interventi per la promozione e il sostegno della famiglia (272)
(presentato in data 27/10/2022);
senatore Martella Andrea
Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione (273)
(presentato in data 31/10/2022);
Presidente del Consiglio dei ministri
Ministro della giustizia
Ministro dell'interno
Ministro della salute
Conversione in legge del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, recante misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali (274)
(presentato in data 31/10/2022);
senatori Mirabelli Franco, Rossomando Anna, Verini Walter, Bazoli Alfredo, Rando Vincenza
Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, al decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e alla legge 13 settembre 1982, n. 646, in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia (275)
(presentato in data 31/10/2022);
senatrice Gelmini Mariastella
Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane (276)
(presentato in data 02/11/2022);
senatori Ronzulli Licia, Paroli Adriano
Disposizioni per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina (277)
(presentato in data 02/11/2022);
senatrice Ronzulli Licia
Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori, nei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole dell'infanzia, e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale (278)
(presentato in data 02/11/2022);
senatrice Testor Elena
Disposizioni concernenti le associazioni musicali amatoriali e agevolazioni fiscali a sostegno della loro attività (279)
(presentato in data 02/11/2022);
senatore Martella Andrea
Disposizioni in materia di lavoro digitale (280)
(presentato in data 02/11/2022);
senatore Martella Andrea
Disposizioni in materia di retribuzione proporzionata e sufficiente (281)
(presentato in data 02/11/2022);
senatore Croatti Marco
Istituzione della giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza (282)
(presentato in data 03/11/2022).
Inchieste parlamentari, annunzio di presentazione di proposte
In data 26 ottobre 2022 è stata presentata la seguente proposta d'inchiesta parlamentare d'iniziativa dei senatori Zaffini, Malan e Lisei. - "Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione pandemica del virus SARS-CoV-2" (Doc. XXII, n. 2).
Interpellanze
SCARPINATO, FLORIDIA Barbara, MAIORINO Alessandra - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che:
la Corte costituzionale, con la sentenza n. 253 del 2019, seguendo l'impostazione di quanto già affermato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza 13 giugno 2019, Viola contro Italia, in materia di concessione dei permessi premio, ha dichiarato incostituzionale l'articolo 4-bis, comma 1, della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di ordinamento penitenziario, nella parte in cui "non prevede la concessione di permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia, anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere sia l'attualità della partecipazione all'associazione criminale sia, più in generale, il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata. Sempre che, ovviamente, il condannato abbia dato piena prova di partecipazione al percorso rieducativo", con la conseguenza, quindi, che i capi mafiosi, condannati all'ergastolo per stragi e omicidi, potranno ottenere permessi premio, anche se non collaborano con la giustizia;
con la citata sentenza della Corte costituzionale, in particolare, la Corte ha sottratto la concessione del permesso premio alla generale applicazione del meccanismo ostativo. In virtù di tale pronuncia, infatti, la presunzione di pericolosità sociale del condannato non costituisce più una presunzione assoluta, bensì relativa, in quanto verificabile caso per caso, dai magistrati di sorveglianza;
il 1° maggio 2021, la stessa Corte costituzionale, con l'ordinanza n. 97, si è pronunciata, peraltro, sul ricorso della I sezione penale della Corte di cassazione circa l'esclusione dalla liberazione condizionale, in assenza di collaborazione con la giustizia, per i condannati per reati di mafia. Si tratta di una pronuncia assai delicata, con evidenti risvolti nell'ambito dell'ordine pubblico e della sicurezza;
la medesima ordinanza n. 97 aveva disposto la trattazione delle questioni sollevate dalla Corte di cassazione, prima sezione penale, alla data del 10 maggio 2022, lasciando al Parlamento un congruo tempo per affrontare la materia;
il 10 maggio 2022 la Corte costituzionale ha disposto il rinvio della trattazione all'udienza pubblica in materia di ergastolo ostativo al prossimo 8 novembre 2022;
l'istanza di rinvio è stata presentata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il tramite dell'Avvocatura dello Stato, accolta dalla medesima Corte, in considerazione dello stato dell'iter dei lavori parlamentari, al fine di consentire al Parlamento di completare i propri lavori;
come noto, con il decreto del Presidente della Repubblica 21 luglio 2022, n. 97, ha avuto luogo lo scioglimento delle Camere riconvocate, per la prima seduta, il 13 ottobre scorso;
dunque, sotto un profilo oggettivo, non vi è stata la possibilità di concludere l'iter normativo, intrapreso con una proposta di legge depositata dal Gruppo parlamentare "Movimento 5 Stelle", riferito ad una disciplina particolarmente delicata e di rilevantissimo impatto sociale;
considerato che il Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2022 ha approvato il decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, recante "Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali",
si chiede di sapere se il Governo non intenda, in conformità a quanto già avvenuto in sede di esame del citato disegno di legge nel corso della XVIII Legislatura, attivare l'Avvocatura generale dello Stato, affinché proceda alla richiesta di un ulteriore rinvio dell'udienza in seno alla Corte costituzionale, consentendo, quindi, al Parlamento l'esame del suddetto decreto-legge in sede di conversione, scevro da qualsiasi tipo di condizionamento.
(2-00001)
Interrogazioni
GASPARRI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
il 25 ottobre 2022 alcuni gruppi di estrema sinistra hanno tentato di impedire lo svolgimento di un normale dibattito organizzato nell'università di Roma "Sapienza" da alcuni studenti e a cui avrebbero dovuto partecipare esponenti politici del centrodestra, regolarmente autorizzato;
questa iniziativa ha richiesto l'intervento della Polizia di Stato che ha dovuto garantire la sicurezza all'interno dell'ateneo romano,
si chiede di sapere:
quali notizie il Ministro in indirizzo abbia sull'accaduto e se sia a conoscenza di chi ha organizzato l'increscioso episodio in queste modalità;
se ritenga che ci siano ragioni di preoccupazione per quella che l'interrogante ritiene una ripresa di un attivismo antagonista che cerca palesemente di impedire una libera espressione all'interno di scuole ed università.
(3-00007)
ZANETTIN - Ai Ministri della difesa e dell'interno. - Premesso che:
nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2022 si è arreso ai Carabinieri del GIS (gruppo intervento speciale) il brigadiere dei Carabinieri Milia, che nella caserma di Asso (Como), il 27 ottobre, aveva ucciso il suo comandante di stazione;
le indagini interne e della magistratura verificheranno come sia stato possibile consentire all'omicida, che le cronache descrivono come affetto da conclamate ed evidenti manie di persecuzione, di rientrare in servizio e detenere l'arma;
resta il fatto che le cronache degli ultimi anni fanno registrare diffusi fenomeni di atti di suicidi e disagio psicologico tra i componenti delle diverse forze dell'ordine;
tali preoccupanti episodi si ripetono con troppa frequenza e denotano con tutta evidenza una condizione di stress e disagio psicologico del personale delle forze dell'ordine, che deve essere attentamente studiata,
si chiede di sapere:
sulla base di quali riscontri sia stato possibile al brigadiere Milia il rientro in servizio e la detenzione dell'arma di ordinanza;
quali sostegni psicologici siano stati offerti al brigadiere Milia, che era evidentemente affetto da un disturbo della personalità;
se prima del rientro in servizio i diretti superiori avessero avuto con il brigadiere una specifica interlocuzione;
più in generale, quali strumenti siano stati fino ad oggi approntati dai vertici delle forze dell'ordine per prevenire il disagio psicologico del personale;
se alla luce di questo inquietante episodio i Ministri in indirizzo non ritengano di articolare nuove e più efficaci forme di assistenza psicologica al personale delle forze dell'ordine.
(3-00009)
ZANETTIN - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
notizie di stampa del 2 novembre 2022 riportano un dato che l'interrogante considera agghiacciante: i suicidi in carcere nell'anno in corso hanno già raggiunto il numero di 74;
è, quindi, già stato superato il triste primato del 2009, anno in cui i suicidi erano stati complessivamente 71;
rispondendo alla Camera dei deputati ad un precedente atto di sindacato ispettivo dell'interrogante sullo stesso argomento (2-00212), il sottosegretario Morrone, in data 9 aprile 2019, ha ricordato che nel 2016 i suicidi erano stati 39, 48 nel 2017 e 61 nel 2018;
nel 2021 i suicidi sono stati 57;
pare evidente che su questo impressionante aumento di casi possa aver inciso una politica ispirata ad una concezione carcerocentrica della pena, che ha finito con aggravare l'annoso fenomeno del sovraffollamento degli istituti carcerari italiani,
si chiede di sapere quali urgenti iniziative di propria competenza il Governo intenda assumere per far fronte alla drammatica situazione del sistema carcerario italiano.
(3-00010)
COTTARELLI, MALPEZZI Simona Flavia, PARRINI, MIRABELLI, DELRIO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
il 29 ottobre 2022 alcuni ultras della curva nord dello stadio "Meazza" di Milano, al termine del primo tempo della partita Inter-Sampdoria, hanno obbligato il pubblico ad abbandonare la curva a seguito dell'uccisione di un noto pregiudicato, Vittorio Boiocchi, avvenuta in un luogo al di fuori dello stadio. Come evidenziato da diversi video postati sui social media, sono state obbligate allo sgombero con urla, minacce e spintoni anche famiglie con bambini, molte delle quali provenienti da fuori città;
l'autorità giudiziaria sta indagando sui fatti accaduti, fatti che hanno visto la ferma condanna da parte della società FC Internazionale, espressa in una nota ufficiale del club. La dinamica dell'evento conferma, però, ancora una volta, come oramai accertato anche in sede processuale, che una parte, forse piccola, ma certamente molto attiva, del tifo organizzato include frange violente che, all'occasione, fuori e dentro gli stadi svolge attività spesso colluse con i mondi della criminalità organizzata;
a tal riguardo, infatti, si rileva come tutti gli organi di stampa, in particolare "La Gazzetta dello Sport" con un articolo pubblicato il 29 ottobre, abbiano ampiamente riportato come la vittima, Vittorio Boiocchi, oltre ad essere un noto pregiudicato, fosse solita vantarsi pubblicamente di "guadagnare sino a 80.000 euro al mese" grazie "alla gestione dei parcheggi di San Siro e dei biglietti della Curva Nord";
l'attività di queste frange violente viola il legittimo diritto dei cittadini di assistere a partite di calcio senza sentirsi minacciati. Inoltre getta discredito su quella parte sana, certamente la maggioranza, del tifo organizzato che potrebbe essere identificata dall'opinione pubblica come responsabile di atti che appartengono tuttavia ad una minoranza;
come riportato da diverse inchieste giornalistiche vi sarebbe, oramai da anni e sull'intero territorio nazionale, un sistematico controllo fuori e dentro agli stadi di attività varie, ivi inclusa la gestione dei parcheggi, delle vendite di alimentari e dei biglietti da parte di frange violente del tifo organizzato oltre a diverse attività criminali, che di volta in volta si manifestano con episodi violenti;
come di tutta evidenza, la pericolosità di tali condotte è una continua minaccia al pacifico godimento delle partite del campionato italiano di calcio di intere famiglie, oltre che della gran parte dei tifosi privi di qualunque legame con le citate frange. Una pericolosità sociale che, come già rilevato, risulterebbe diffusa su tutto il territorio nazionale, tanto da configurare, a parere degli interroganti, i requisiti di necessità e urgenza per l'emanazione di decreti-legge ai sensi dell'articolo 77 della Costituzione, che il Governo ha invece ravvisato relativamente al provvedimento con cui si è intervenuto sui rave party, che fra l'altro, a parere degli interroganti, si presenta abnorme dal punto di vista dell'entità delle pene, nonché suscettibile di una valutazione arbitraria di pericolosità sociale svolta ex ante da parte delle pubbliche autorità, come già ampiamente denunciato dal Partito Democratico,
si chiede di sapere:
quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di garantire che frange violente di tifoseria cessino di esercitare il controllo su una parte degli stadi e delle aree limitrofe;
quali iniziative necessarie e urgenti intenda altresì intraprendere al fine di assicurare lo svolgimento delle partite in condizione di sicurezza fuori e dentro gli stadi, impedendo quindi il controllo delle curve da parte di tali frange estreme e violente.
(3-00012)
FINA - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, della transizione ecologica e dello sviluppo economico. - Premesso che:
nel programma elettorale del centrodestra, fra i punti centrali relativi alla sfida dell'autosufficienza energetica, vi era l'annunciato "ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro";
la paventata realizzazione di nuove centrali nucleari con tecnologia a fissione non veniva, tuttavia, dettagliata nel programma, lasciando senza risposta diversi ordini di problemi, tra cui: la tempistica per la realizzazione delle nuove centrali; le risorse necessarie per un investimento pubblico di ingenti proporzioni; i costi ambientali sottostanti alla produzione di energia da centrali nucleari a fissione legati allo smaltimento delle scorie; i costi di produzione dell'energia nucleare, che non sarebbero di molto inferiori rispetto ad altre fonti di produzione energetica;
la proposta di reintrodurre in Italia le centrali nucleari con tecnologia a fissione, oltre a contraddire l'esito del referendum del 1987 nel quale la maggioranza della popolazione italiana si era espressa contro l'utilizzo dell'energia nucleare, appariva, inoltre, in netto contrasto con i più recenti indirizzi europei di politica energetica, che prevedono il massimo sforzo degli Stati membri nello sviluppo delle fonti rinnovabili e uno scenario elettrico nel 2050 a zero emissioni;
considerato che:
nei giorni scorsi, a più riprese, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha dichiarato l'intenzione del Governo di puntare sul nucleare, mentre, al contrario, il Presidente del Consiglio dei ministri, nel suo discorso per la fiducia nelle aule parlamentari, non ha fatto accenni alla reintroduzione nel nostro Paese delle centrali nucleari;
sulla tematica della produzione di energia nucleare tramite centrali nucleari con tecnologia a fissione sta emergendo nel Paese una forte preoccupazione in considerazione della pericolosità delle installazioni con reattori di seconda e terza generazione e dell'indisponibilità dei reattori con tecnologia di quarta generazione, ad oggi ancora allo stato di prototipo, esperimento e dimostrazione e, quindi, non diffusi su scala commerciale,
si chiede di sapere:
quali siano le reali intenzioni del Governo in merito alla costruzione sul territorio italiano di nuove centrali nucleari a fissione e se vi sia unità d'intenti su tale prospettiva;
in caso affermativo, se si intenda rendere noto dove saranno collocate le nuove centrali nucleari con tecnologia a fissione e se, oltre alla Regione Piemonte, come sostenuto dal presidente Alberto Cirio, vi siano altre Regioni candidate ad ospitarle;
se si siano valutati i costi ambientali sottostanti alla produzione di energia dalle nuove centrali nucleari a fissione legati allo smaltimento delle scorie e dove si intenda collocare territorialmente e in sicurezza i rifiuti radioattivi, tenuto conto che ad oltre 35 anni dalla chiusura delle centrali nucleari non è stato ancora individuato il deposito nazionale per la gestione dei vecchi rifiuti radioattivi;
se si intenda predisporre un piano nazionale per l'installazione delle nuove centrali nucleari e sottoporlo al giudizio dei cittadini tramite un referendum consultivo popolare;
se si intenda rendere noto l'ammontare delle risorse finanziarie da destinare alla realizzazione delle centrali nucleari e se non si ritenga più utile indirizzare tali risorse, in linea con gli indirizzi di politica energetica europea e nella prospettiva di una maggiore sicurezza ed autonomia energetica, al potenziamento degli investimenti sulle fonti rinnovabili, sulle quali esistono anche ampi margini di miglioramento tecnologico.
(3-00013)
FINA - Ai Ministri per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR e per gli affari regionali e le autonomie. - Premesso che:
i dati pubblicati sul portale "Cohesion data" della Commissione europea mostrano come, per quanto concerne la Regione Abruzzo, nell'ambito della programmazione 2014-2020, a oggi sia stato speso solo il 50 per cento delle risorse del programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (POR FESR 2014-2020), ossia 139 milioni di euro su un totale di 275,5 milioni, e il 58 per cento delle risorse del POR del Fondo sociale europeo (POR FSE 2014-2020), vale a dire 80,5 milioni su un totale di 138,5 milioni;
l'articolo 136 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sui fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE) per la politica di coesione 2014-2020 prevede che la Commissione europea proceda al disimpegno della parte dell'importo in un programma operativo che non sia stata utilizzata per il pagamento del prefinanziamento iniziale e annuale e per i pagamenti intermedi entro il 31 dicembre del terzo esercizio finanziario successivo a quello dell'impegno di bilancio nell'ambito del programma operativo, vale a dire il 31 dicembre 2023;
l'articolo 88 del medesimo regolamento prevede che la Commissione europea informi in tempo utile lo Stato membro e l'autorità di gestione ogniqualvolta esista un rischio di applicazione della norma sul disimpegno;
il documento di lavoro della Commissione europea sulla procedura del disimpegno precisa che la Commissione, solo in caso di rischio, invierà una lettera di avvertimento alla rappresentanza permanente e alle autorità di gestione competenti nel settembre del terzo esercizio finanziario successivo a quello dell'impegno di bilancio (settembre 2023), con un allegato contenente informazioni dettagliate sulla situazione di ciascun programma operativo a rischio;
rilevato che:
la Regione Abruzzo mostra indicatori socioeconomici in generale peggioramento e in larga parte al di sotto della media italiana, e pertanto dovrebbe avere tutto l'interesse ad aumentare la propria capacità e velocità nell'erogare risorse ai cittadini, alle imprese alle associazioni e agli enti territoriali;
anche a causa dell'ingente e inedito afflusso di risorse previste dal piano "Next generation EU", che ha riguardato, al pari delle risorse dei fondi SIE, principalmente le Regioni del Mezzogiorno, tra il 2021 e il 2022 il progresso nella spesa delle risorse allocate è notevolmente rallentato rispetto agli anni precedenti;
per quanto il POR FESR e il POR FSE prevedessero che parte delle risorse fosse dedicata in via esclusiva all'assistenza tecnica e al potenziamento della capacità istituzionale e amministrativa, per consentire alla Regione di gestire al meglio i programmi e aumentare la capacità di spesa, non si sono finora riscontrati interventi legislativi o amministrativi regionali rivolti a tale fine;
a poco più di un anno dalla scadenza del 2023, pertanto, vi è forte preoccupazione in merito alla capacità della Regione Abruzzo di governare in modo efficace, al pari di altre, le risorse assegnate, con il rischio di perdere una quota considerevole di fondi già assegnati, oltretutto in un momento particolarmente critico per le famiglie e le imprese dell'intero Paese,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano che in Abruzzo, così come in altre regioni, sussista il rischio che una parte importante delle risorse dei fondi SIE venga disimpegnata, indipendentemente dal fatto che la lettera di avvertimento non sia stata ancora ricevuta;
se intendano accertare le cause che hanno determinato, nel corso degli ultimi mesi, la mancata attivazione da parte della Regione Abruzzo di tutte le iniziative necessarie a governare in modo efficace, al pari di altre Regioni, le risorse assegnate POR FESR e POR FSE, oltretutto in un momento particolarmente critico per le famiglie e le imprese del territorio abruzzese;
quali siano le misure urgenti che il Governo intenda porre in essere al fine di invertire l'andamento descritto ed evitare che la Regione Abruzzo perda una quota tanto considerevole di risorse pubbliche destinate alla crescita e allo sviluppo socioeconomico del territorio.
(3-00014)
PARRINI, FRANCESCHELLI, ZAMBITO Ylenia - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR. - Premesso che:
secondo un'analisi a campione condotta da Legacoop Toscana tra le cooperative aderenti risulta che gli aumenti dei costi dell'energia dovuti alla presente situazione internazionale, relativi a utenze elettriche, gas metano, GPL, gasolio e altri carburanti comporteranno sui bilanci del 2022 costi aggiuntivi pari a oltre 190 milioni di euro;
tali aumenti sarebbero particolarmente onerosi per il settore delle cooperative sociali, le quali potrebbero vedere le proprie spese aumentare del 651 per cento, un incremento nettamente superiore rispetto al risultato di esercizio base atteso per l'anno in corso, con il rischio evidente di dover interrompere definitivamente le attività;
per questo motivo, Legacoop Toscana ha elaborato tre proposte che ha rivolto alle autorità locali e nazionali che si sostanziano nelle seguenti iniziative da adottare nel più breve tempo possibile: a) gare d'appalto con basi d'asta più sostenibili rispetto a quelle attuali, che costringono i vincitori a scaricare i costi su soci lavoratori e addetti; b) revisione dei prezzi dei servizi in appalto in essere, in linea con le disposizioni adottate in materia di revisione dei prezzi per gli appalti di lavori con l'articolo 1-septies del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 ("decreto sostegni bis"), con l'articolo 29 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25 ("decreto sostegni ter") e con l'articolo 7 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79 ("decreto PNRR 2"); c) adeguati ristori economici per coprire gli aumenti dei costi energetici dovuti alla presente crisi per tutto il periodo interessato;
accanto a tali iniziative, il presidente della Legacoop nazionale ha indicato quale strada maestra per il Governo quella di negoziare con successo a livello europeo un nuovo strumento, sul modello del SURE, per coprire i costi aggiuntivi dovuti alla crisi energetica;
considerato che:
il mondo delle cooperative, secondo i dati dell'Unione europea delle cooperative (UECOOP), è costituito da circa 80.000 soggetti collocati in tutto il territorio nazionale, che dà lavoro a oltre 1,1 milioni di persone, delle quali la maggior parte ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni;
nonostante le gravi difficoltà, le cooperative sono riuscite a garantire durante la pandemia da COVID-19 servizi essenziali per il Paese, quali la cura sociosanitaria, le pulizie, i trasporti, l'educazione, l'edilizia e la logistica;
una crisi generalizzata delle cooperative, pertanto, non solo getterebbe nell'incertezza economica una parte importante della popolazione italiana nel pieno della propria vita professionale, e le loro famiglie, ma comporterebbe anche l'interruzione di servizi fondamentali per aziende, scuole e istituzioni,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano dare immediata attuazione, a partire dal disegno di legge di bilancio o nei decreti-legge in via di adozione, alle richieste provenienti dal mondo delle cooperative, garantendo un'adeguata copertura finanziaria per gli interventi di ristoro economico resi necessari a fronte dalla presente situazione;
quali misure intendano adottare nello specifico in favore del settore delle cooperative sociali a fronte degli aumenti di spesa particolarmente onerosi, nettamente superiori rispetto al risultato di esercizio base atteso per l'anno in corso, al fine di evitare l'interruzione definitiva delle loro attività;
se intendano attivarsi con urgenza in tutte le sedi istituzionali europee al fine di concordare e ottenere il varo di uno strumento analogo al SURE che sia in grado di sostenere le imprese, ivi comprese le cooperative, a fronte del forte incremento dei costi dei materiali, dei servizi e dell'energia, in assenza delle quali si metterebbero a rischio sia la continuità operativa di molte attività sia numerosi posti di lavoro.
(3-00015)
ALFIERI - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:
il 21 settembre 2022 a New York si è tenuta la nuova conferenza di rifinanziamento triennale del fondo globale (Global fund) per la lotta all'HIV, alla tubercolosi e alla malaria, da cui è emerso l'obiettivo di raccogliere 14,5 miliardi di dollari per il periodo 2023-2025;
il fondo globale è un'iniziativa di partenariato pubblico-privato, cui partecipano tutti i Paesi G7, la Commissione europea e vari Paesi non G7, organismi internazionali, organizzazioni non governative dei Paesi in via di sviluppo e dei Paesi sviluppati, rappresentanti delle popolazioni a rischio, fondazioni private ed il settore privato istituito nel luglio 2001;
l'Italia è attualmente il nono Paese donatore dopo Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Giappone, Commissione europea, Canada e Svezia, con circa 1,1 miliardi di USD versati sin dall'inizio del 2002, grazie anche ad un significativo contributo di diverse organizzazioni della società civile italiana;
le vite salvate dai programmi sostenuti dal partenariato del Global fund sono state stimate a fine 2021 in 50 milioni. Dal 2002, grazie ai suoi programmi, è stato ridotto di oltre la metà il numero totale di decessi dovuti ad AIDS, tubercolosi (TBC) e malaria;
il Global fund è il maggior erogatore multilaterale di sovvenzioni per il rafforzamento dei sistemi sanitari a livello mondiale. Nel triennio 2021-2023 sono stati investiti 4,9 miliardi di dollari in sistemi sanitari formali e comunitari nella lotta alla drammatica crisi pandemica;
inoltre, ulteriori stanziamenti sono stati disposti al fine di attenuare l'impatto del COVID-19 su HIV, TBC e malaria. Tali finanziamenti hanno permesso ai Paesi di avviare campagne di prevenzione e di adeguare rapidamente i programmi esistenti;
considerato che:
dalla conferenza di New York è emerso che per la prima volta nella storia del fondo globale si è registrato un regresso nei principali risultati programmatici delle tre patologie. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i decessi per tubercolosi sono aumentati da 1,2 milioni nel 2019 a 1,3 milioni nel 2020. Allo stesso modo, il numero di persone morte per malaria è aumentato del 12 per cento rispetto al 2019, con 627.000 morti. Per invertire tale rotta si stima siano necessari 14,5 miliardi di dollari per il periodo 2023-2025, pari cioè al 30 per cento in più rispetto ai fondi del triennio precedente;
la vice ministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale del Governo pro tempore Draghi, Marina Sereni, che ha rappresentato l'Italia alla conferenza di New York, ha confermato il fermo impegno dell'Italia per il fondo globale per il prossimo ciclo triennale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda confermare, già in sede di disegno di legge di bilancio, gli impegni presi dai precedenti Governi, anche alla luce del costante protagonismo e contributo italiano fornito in oltre un ventennio di operatività del fondo globale.
(3-00016)
Interrogazioni orali con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento
D'ELIA Cecilia, VERDUCCI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
in data 25 ottobre 2022 un gruppo di studenti ha organizzato un corteo nella facoltà di Scienze politiche presso l'università di Roma "Sapienza", per contestare lo svolgimento di un convegno organizzato da "Azione universitaria" cui partecipavano alcuni esponenti di Fratelli d'Italia e Daniele Capezzone (ex portavoce di Forza Italia);
come emerso da numerose fonti di stampa e video diffusi sui social network la Polizia non si è limitata a respingere gli studenti; infatti, a seguito del loro tentativo di esporre uno striscione davanti all'ingresso alla facoltà sarebbero partiti lanci di lacrimogeni e gli agenti in tenuta antisommossa avrebbero attaccato con l'utilizzo di manganelli gli studenti che si sono dati alla fuga;
secondo quanto denunciato dagli studenti presenti, diversi di loro avrebbero riportato lesioni a braccia e gambe, prontamente documentate con immagini fotografiche fornite agli organi di stampa;
l'università è, per eccellenza, il luogo di confronto, di esercizio della democrazia e formazione del pensiero dove a qualunque studente deve essere sempre garantita l'agibilità politica;
come noto la nostra Carta costituzionale, all'articolo 21, primo comma, riconosce a chiunque il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione;
tuttavia del medesimo diritto gode sia qualunque associazione che intenda organizzare convegni e occasioni di approfondimento, sia chiunque, invece, intenda organizzare forme di protesta e contestazioni pacifiche, senza che esse siano respinte con l'uso della forza da parte delle forze di polizia,
si chiede di sapere quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di chiarire la dinamica dei fatti e se l'utilizzo della forza da parte degli agenti di polizia sia stato realmente proporzionato e adeguato, anche al fine di garantire che, alla luce del dettato costituzionale di cui al citato articolo 21, qualunque forma di manifestazione pacifica possa svolgersi in condizioni di sicurezza e sempre nel rispetto dell'incolumità fisica dei manifestanti stessi.
(3-00008)
SCALFAROTTO - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
si apprende da organi di stampa che presso la casa circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino un ventiduenne originario del Gambia si è tolto la vita nella giornata di venerdì 28 ottobre 2022;
si apprende inoltre che il giovane era in carcere a seguito del furto di un paio di cuffiette bluetooth avvenuto nei giorni precedenti presso un negozio del centro del capoluogo piemontese;
si apprende dalla negoziante stessa che il valore della merce rubata corrispondeva alla cifra di 24 euro;
dopo l'arresto ad opera delle forze dell'ordine, il giovane avrebbe passato una prima notte in camera di sicurezza prima del trasferimento presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno;
considerato che:
durante l'udienza di convalida del fermo il giudice non ha decretato l'immediata scarcerazione, riservandosi di decidere nei giorni successivi, pur apparendo del tutto spropositata la permanenza in carcere del giovane, tenuto conto del valore della refurtiva;
le carceri italiane soffrono di un atavico problema di sovraffollamento, così come testimoniato nella sentenza del 2013 della Corte europea dei diritti dell'uomo che condannò l'Italia per tale aspetto come "trattamento inumano e degradante";
tale suicido rappresenta il 72° caso registrato da inizio 2022 negli istituti penitenziari italiani, numero record che è stato raggiunto solo alla fine dell'anno 2009;
nelle dichiarazioni stampa del Ministro della giustizia Nordio è stato evidenziato come il tema delle carceri costituirà un asse portante dell'azione governativa del dicastero,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda avvalersi dei poteri ispettivi previsti dalla legge per mettere in luce le cause che hanno determinato tale fatto, anche attraverso l'invio di ispettori e con tutti i mezzi a disposizione per accertare i fatti;
quali politiche il Governo intenda intraprendere in merito al tema del sovraffollamento delle carceri italiane e in particolare del drammatico fenomeno dei suicidi. In particolare se intenda utilizzare (come frequentemente affermato dal ministro Nordio nel corso di suoi numerosi interventi pubblici) una politica che favorisca l'adozione di misure alternative al carcere.
(3-00011)
Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
CASTIELLO - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che:
la domanda di pannelli fotovoltaici è in aumento esponenziale per il caro bollette che spinge al ricorso alle fonti di energie rinnovabili;
la direttiva (UE) 2018/2001, denominata "RED II", dispone che gli Stati membri provvedono collettivamente a far sì che, nel 2030, la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia dell'Unione sia almeno pari al 32 per cento (articolo 1 e articolo 3, par. 1) e la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti sia almeno pari al 14 per cento del consumo finale in tale settore (articolo 25, par. 1);
il recente piano "REPowerEU" della Commissione europea fa obbligo agli Stati aderenti alla UE di prevedere l'installazione dei tetti fotovoltaici entro il 2029 per i privati ed entro il 2030 per gli enti pubblici;
l'attuazione del piano stesso provocherà un ulteriore, rimarchevole incremento della domanda di pannelli fotovoltaici;
la produzione dei pannelli è in larga prevalenza concentrata nelle mani di produttori della Cina popolare;
recenti esperienze hanno evidenziato la pericolosità e l'inopportunità della concentrazione degli acquisti presso fornitori di altri Paesi, donde la necessità e l'opportunità di ampliamento del numero dei fornitori e in particolare dell'avvio di adeguata produzioni nazionali,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda promuovere affinché il sistema produttivo nazionale possa mettersi in grado di provvedere alle forniture di pannelli fotovoltaici e delle connesse apparecchiature, nella prospettiva della prevedibile, ingente domanda di tali prodotti.
(4-00008)
DE CRISTOFARO - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:
da organi di stampa si apprende che Alfredo Cospito, detenuto all'interno della casa circondariale di Bancali, a Sassari, avrebbe intrapreso dallo scorso 20 ottobre lo sciopero della fame per denunciare le condizioni cui si trova costretto dal regime del 41-bis, al quale è sottoposto dall'aprile 2022, nonché per protestare contro l'ergastolo ostativo comminatogli;
nel corso della recente vicenda giudiziaria conclusasi nel luglio scorso, Cospito ha riportato nei primi due gradi di giudizio condanna per strage contro la pubblica incolumità (art. 422 del codice penale) per due ordigni a basso potenziale esplosi presso la scuola allievi Carabinieri di Fossano, senza causare né morti né feriti. Un reato che prevede la pena non inferiore ai 15 anni. Lo scorso luglio, tuttavia, la Cassazione ha riqualificato il fatto in strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 del codice penale), reato che prevede l'ergastolo, anche ostativo, pur in assenza di vittime. Nello specifico, si evidenzia che quella della strage contro la sicurezza dello Stato è una fattispecie che non è stata contestata nemmeno agli autori degli attentati che uccisero i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino;
considerato che fino all'aprile scorso, essendo stato Cospito sottoposto per 10 anni al circuito vigente nelle sezioni di cosiddetta alta sicurezza (AS2), il detenuto poteva comunicare con l'esterno, inviare scritti e articoli e così partecipare al dibattito della sua area politica, contribuire alla realizzazione di due libri, ricevere corrispondenza e beneficiare dell'ordinario regime trattamentale in termini di socialità, colloqui visivi e telefonici, ore di aria, palestra e biblioteca. Da quando è sottoposto al regime del 41-bis e più precisamente a far data dal maggio 2022, le lettere in entrata vengono trattenute e questo, di conseguenza, induce il detenuto a limitare e ad autocensurare le proprie. Le ore d'aria sono ridotte a due, interamente trascorse in un cubicolo di cemento di pochi metri quadrati; la "socialità" è limitata a un'ora al giorno, il detenuto non ha inoltre accesso alla biblioteca di istituto, e fruisce di un unico colloquio mensile e nessuna telefonata;
ritenuto che quanto detto ha gravi conseguenze sul benessere psicofisico del detenuto traducendosi in una vera e propria deprivazione sensoriale, che finisce con l'ottundere e deprimere la sua personalità e se tali condizioni venissero protratte ulteriormente condurrebbero ad un concreto ed irrimediabile danno alla salute;
ritenuto altresì che a parere dell'interrogante nella vicenda si è al cospetto di uno stravolgimento del senso del regime di cui all'art. 41-bis dell'ordinamento penitenziario, posto che non è coerente con la ratio della norma l'estensione del regime differenziato ad un anarchico individualista. Nel dettaglio, infatti, il regime nasce per impedire i collegamenti tra il detenuto e l'associazione criminale di appartenenza, mentre nel caso specifico si sarebbe inteso perseguire la finalità di interrompere e impedire a Cospito di continuare a esternare il proprio pensiero politico, attività, tra l'altro, da lui svolta pubblicamente, pertanto, né occulta né segreta, destinata non agli associati, bensì ai soggetti gravitanti nella sua area politica di appartenenza;
valutato che a giudizio dell'interrogante l'aver inteso il rapporto epistolare di Cospito con l'area anarchica quale comunicazione tra sodali irradia di luce fosca l'essenza argomentativa del provvedimento ministeriale, il quale sottintende una valutazione di appartenenza di tutti gli anarchici, indistintamente considerati, al sodalizio per cui è stato condannato lo stesso Cospito. Tutto ciò in mancanza di alcuna evidenza giudiziaria, posto che mai, in nessuna inchiesta, si è proposto un simile teorema, e ciò perché rappresenterebbe uno sfregio all'assetto giuridico costituzionale liberale che tutela qualsiasi ideologia, anche la più odiosa, come più volte ricordato dalla Corte suprema di cassazione;
ritenuto ancora che la magistratura di sorveglianza non ha ancora fissato e conseguentemente celebrato l'udienza camerale stabilita dall'art. 41-bis, comma 2-sexies, dell'ordinamento penitenziario a seguito del reclamo proposto dal difensore, nonostante la disposizione normativa preveda il termine di 10 giorni per deliberare sul decreto applicativo del Ministro. Cosicché nonostante il detenuto si trovi sottoposto da 6 mesi al peculiare e afflittivo regime detentivo ed abbia intrapreso lo sciopero della fame, l'autorità giudiziaria non si è ancora espressa in merito al provvedimento adottato dall'Esecutivo,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga doveroso riesaminare le motivazioni poste a fondamento del decreto adottato dal suo predecessore ed eventualmente intraprendere le misure necessarie atte a ripristinare la coerenza tra regime differenziato e ratio della norma;
se non reputi di dover disporre dei propri poteri ispettivi previsti dalla legge, al fine di comprendere le ragioni del ritardo nella fissazione dell'udienza per decidere il reclamo;
se sia a conoscenza delle motivazioni giuridiche che hanno indotto la Corte di cassazione ad adottare la qualificazione giuridica dell'art. 285 del codice penale per un fatto certamente grave, ma non equiparabile ad altre vicende storico-giudiziarie avvenute in Italia qualificate ai sensi dell'art. 422 del codice penale, anche in considerazione del fatto che attribuire all'episodio criminoso citato l'idoneità di attentare alla sicurezza dello Stato presuppone, ad avviso dell'interrogante, un giudizio tendenzioso in ordine alla fragilità delle istituzioni democratiche del Paese.
(4-00009)
MISIANI - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'università e della ricerca e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:
con la legge di bilancio per il 2019 (articolo 1, commi 732, 733 e 734, della legge 30 dicembre 2018, n. 145) è stato fondato l'"Istituto di ricerche tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile";
ai sensi del comma 732 dell'art. 1, per l'istituzione e l'inizio dell'operatività della fondazione Tecnopolo, con sede a Taranto, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, da iscrivere nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
con decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre 2020, n. 195, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 aprile 2021, è stato emanato il regolamento di approvazione dello statuto della fondazione ai sensi della citata legge n. 145 del 2018;
come si legge nello statuto, all'articolo 2, "l'istituzione del Tecnopolo risponde all'obiettivo di promuovere un hub italiano con proiezione internazionale sullo sviluppo sostenibile, quale asset strategico dell'innovazione. Attraverso le attività poste in essere, il Tecnopolo intende, con specifico riferimento al suo ambito di operatività: rafforzare le capacità di ricerca di base, industriale e di sviluppo sperimentale presenti sul territorio nazionale; imprimere un'accelerazione allo sviluppo di tecnologie ad alto potenziale finalizzate alla mitigazione degli impatti derivanti da attività produttive o dalla presenza antropica, alla produzione e trasformazione delle energie rinnovabili e al rafforzamento dei principi dell'economia circolare; sperimentare nuovi approcci collaborativi per accorciare i tempi di dispiegamento delle innovazioni proposte";
ad oggi, a quasi 3 anni dalla sua istituzione per legge, non si registrano ulteriori passi avanti per l'avvio del Tecnopolo e non risulta che siano stati nominati nemmeno gli organi di governo dello stesso,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano, per quanto di competenza, fornire delucidazioni relativamente ai procedimenti volti al concreto avvio del Tecnopolo e spiegare le ragioni per cui gli organi di governo non sono ancora stati nominati.
(4-00010)
DE POLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:
le dottrine economiche della BCE (Banca centrale europea) dopo l'aumento del tasso europeo per l'accesso al credito portato, a luglio, a 0,75 centesimi di euro, prevedono che per battere l'inflazione sia necessario alzare i tassi di interesse così da rallentare i consumi e abbassare i prezzi;
si è registrato un doppio aumento dei tassi delle banche sui mutui, avvenuto da ultimo il 1° novembre 2022;
le stime di ADICO (Associazione difesa consumatori) hanno calcolato un aumento fino a 14,9 milioni di euro per 92.000 prestiti accesi in tutta la provincia di Padova;
la "stangata" riguarderà la metà dei mutui a tasso variabile per cui si sborseranno 7.176.000 euro in più e quelli a tasso fisso si alzeranno ad un costo di 7.728.000 euro;
gli aumenti sono significativi e stanno mettendo sotto pressione molte famiglie che non riescono a pagare neanche le vecchie rate;
le famiglie sono da tempo alle prese con il caro bollette, l'impennata del costo della benzina, l'inflazione a doppia cifra, il carrello della spesa che si fa fatica a riempire;
tenuto conto che:
al momento, gli strumenti a disposizione per la rinegoziazione dei mutui o la loro surroga sono totalmente inefficaci, essendo l'aumento dei tassi generalizzato per tutte le banche;
sono maggiormente i giovani ad essere penalizzati da questa congiuntura economica negativa, avendo mutui a lungo termine accesi da poco con tassi low cost non più praticabili,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda porre in essere con urgenza, già nel decreto "aiuti ter", gli interventi necessari a sostenere le famiglie in difficoltà con moratorie sui pagamenti delle rate dei mutui, alla stregua di quanto avvenuto per fronteggiare il COVID;
se intenda istituire, nel disegno di legge di bilancio per il 2023, un fondo strutturale per le famiglie con adeguate risorse economiche aggiuntive atte ad evitare facili pignoramenti.
(4-00011)
POTENTI - Ai Ministri dell'interno e della salute. - Premesso che:
l'accompagnamento coattivo nelle strutture dei centri permanenza e rimpatrio, destinate ad accogliere soggetti irregolari sul territorio nazionale in attesa di espulsione, richiede un previo obbligo di sottoposizione ad accertamento sanitario, tra i quali screening è previsto quello per il COVID-19;
da parte di molte sigle sindacali rappresentative degli operatori di polizia viene segnalato il problema legato alle conseguenze del rifiuto degli accertamenti sanitari da parte di soggetti clandestini presenti sul territorio nazionale e destinati a raggiungere i CPR, in ultimo reso noto dall'articolo de "Il Resto del Carlino" del 25 ottobre 2022, a firma di Valentina Reggiani;
la direttiva del Ministero dell'interno del 19 maggio 2022 recante "Criteri per l'organizzazione e la gestione dei centri di permanenza per i rimpatri previsti dall'art. 14 del dlgs 25 luglio 1998, n° 286 e succ. modif." precisa che lo straniero accede al centro previa visita medica eseguita di norma da medico ASL o azienda ospedaliera. Questa attività è disposta dal questore ed è volta ad accertare l'esistenza di patologie incompatibili con l'ingresso nel centro;
il trattenimento deve avvenire nel pieno rispetto della dignità della persona, pur non potendo lo Stato subire gli effetti di atti deliberati di rifiuto di controlli sanitari e, quindi, il ritardo o l'impossibilità di procedere alla consegna dello straniero al CPR,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione esposta e quali informazioni abbia raccolto in merito;
quali iniziative intenda assumere per fronteggiare la problematica legata al rifiuto di sottoporsi ai controlli sanitari da parte di soggetti nei cui confronti sia emesso un provvedimento di collocazione temporanea nei detti centri.
(4-00012)