Legislatura 18ª - 1ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 230 del 23/03/2021
Azioni disponibili
IN SEDE REFERENTE
(83) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Loredana DE PETRIS. - Modifica all'articolo 9 della Costituzione in materia di protezione della natura
(212) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Loredana DE PETRIS ed altri. - Modifiche agli articoli 9 e 117 della Costituzione in materia di tutela degli animali, degli ecosistemi e dell'ambiente
(938) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - COLLINA ed altri. - Modifiche agli articoli 2, 9 e 41 della Costituzione, in materia di tutela dell'ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile
(1203) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - PERILLI. - Modifica dell'articolo 9 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, protezione della biodiversità e degli animali, promozione dello sviluppo sostenibile, anche nell'interesse delle future generazioni
(1532) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Maria Alessandra GALLONE. - Modifica all'articolo 9 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente
(1627) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Patty L'ABBATE. - Modifica all'articolo 9 della Costituzione in materia di tutela ambientale e sostenibilità
(1632) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Emma BONINO. - Modifiche agli articoli 2 e 9 della Costituzione in materia di equità generazionale, sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio. Adozione di un testo unificato)
Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella prima seduta pomeridiana del 2 marzo.
La relatrice MAIORINO (M5S) riferisce sull'esito dei lavori del Comitato ristretto, istituito per l'individuazione di un testo unificato, tra i sette disegni di legge in titolo. In quella sede ha presentato un proprio testo, pubblicato in allegato, teso a modificare gli articoli 9, 41 e 117 della Costituzione, che propone di adottare quale testo base per il seguito dell'esame. Essendosi registrato al riguardo un consenso ampio ma non unanime, lo sottopone ora alla Commissione.
L'articolo 1 del nuovo testo modifica l'articolo 9 della Costituzione aggiungendo un ulteriore comma per la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi, nell'interesse delle future generazioni, nonché la protezione della biodiversità e degli animali.
All'articolo 2 sono elencate le modifiche da apportare all'articolo 41 della Costituzione. In primo luogo si prevede che l'iniziativa economica, tra l'altro, non possa arrecare danno alla salute e all'ambiente, recependo la proposta avanzata dal senatore Collina con il disegno di legge costituzionale n. 938, a sua prima firma, e aggiungendo l'espressa menzione della salute. Si modifica, inoltre, il terzo comma dell'articolo 41, stabilendo che l’attività economica pubblica e privata possa essere finalizzata non solo in senso sociale ma anche ambientale.
Infine, l'articolo 3 prevede di sostituire la lettera s) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione, includendo la tutela degli animali tra le materie di competenza esclusiva statale, oltre a quella della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Il senatore GRASSI (L-SP-PSd'Az), dopo aver precisato che la Lega è assolutamente favorevole all'inserimento della tutela dell'ambiente in Costituzione, esprime alcune perplessità sul nuovo testo illustrato dalla relatrice.
In primo luogo, sottolinea che - al fine di evitare inefficienze - sarebbe preferibile inserire la tutela ambientale tra le materie di competenza regionale, considerata la grande varietà di ecosistemi presenti sul territorio nazionale.
A suo avviso, inoltre, è superfluo modificare l'articolo 41, in quanto secondo l'orientamento giurisprudenziale consolidato è già riconosciuto che l'attività imprenditoriale debba coniugarsi con il rispetto dell'ambiente.
Infine, ritiene ridondante la nuova formulazione dell'articolo 9, poiché la tutela degli animali potrebbe essere ricompresa nel concetto di salvaguardia della biodiversità.
Il senatore FERRAZZI (PD) ritiene che il nuovo testo proposto dalla relatrice costituisca un punto di convergenza, formulato peraltro dopo un ampio dibattito nella sede del Comitato ristretto, che ha consentito di superare alcune contrapposizioni, rinunciando all'inserimento e della tutela degli animali quali "esseri senzienti" o anche del concetto di "sviluppo sostenibile".
Nel replicare al senatore Grassi, osserva che la tutela ambientale è già prevista tra le materie di legislazione esclusiva statale. Il nuovo testo si limita a estendere tale competenza anche alla tutela degli animali, in linea con le convenzioni internazionali che salvaguardano il benessere degli animali e lo stesso Trattato di Lisbona.
Sottolinea poi l'importanza di rafforzare nella Carta costituzionale il binomio tra diritto alla salute e tutela ambientale, come ha dimostrato l'attuale emergenza sanitaria, anche nell'interesse delle future generazioni, essendo ormai matura la consapevolezza, nata nel '900, della scarsità delle risorse naturali.
La senatrice DE PETRIS (Misto-LeU) considera estremamente positiva la proposta della relatrice sottoposta dapprima al Comitato ristretto, e ora alla Commissione, trattandosi di una sintesi efficace tra posizioni differenti, con un testo unificato che resta aperto a eventuali proposte di modifica in sede referente.
Ritiene che sia ormai indispensabile modificare l'articolo 9 della Costituzione inserendo la tutela dell'ambiente. Sebbene la giurisprudenza costituzionale abbia costantemente interpretato in modo ampio il principio di tutela del paesaggio, al fine di proteggere l'ambiente in senso lato, nel tempo vi sono stati anche pronunciamenti differenti. È quindi opportuno esplicitare l'ambito di questa tutela, al fine di evitare confusioni e difficoltà interpretative.
A suo avviso, inoltre, la protezione degli animali non può essere ricompresa nel più generico concetto di biodiversità. A tale riguardo, ricorda che la proposta contenuta nel disegno di legge costituzionale n. 212, a sua prima firma, di considerare gli animali come esseri senzienti non faceva altro che richiamare la disposizione inserita nel Trattato di Lisbona.
A seguito di differenti orientamenti interpretativi, è necessario a suo avviso modificare anche l'articolo 41 della Costituzione, in coerenza con le modifiche apportate all'articolo 9.
Infine, dopo aver sottolineato che la tutela ambientale è già di competenza esclusiva dello Stato - ex articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione - ritiene che anche la tutela del patrimonio faunistico non possa che essere attribuita al livello centrale, considerato tra l'altro che gli animali, nei loro spostamenti, non osservano di certo le delimitazioni dei confini regionali.
Il senatore PERILLI (M5S) esprime la particolare soddisfazione del Movimento 5 Stelle per il nuovo testo illustrato dalla relatrice, che peraltro riprende sostanzialmente il disegno di legge costituzionale n. 1203, a sua firma, tralasciando solo il concetto di "sviluppo sostenibile", alla cui introduzione si è preferito rinunciare a favore di un punto di equilibrio più neutro.
Nel ritenere doveroso ricercare l'intesa sulle riforme costituzionali, sottolinea che ciò è ancora più opportuno se si considera che i disegni di legge costituzionale in esame sono stati oggetto di un'approfondita istruttoria, anche attraverso un numero elevato di audizioni di esperti e costituzionalisti.
Del resto, solo il rappresentante della Lega ha formulato riserve in sede di Comitato ristretto, soprattutto riguardo alla competenza esclusiva statale e all'inserimento in Costituzione della tutela degli animali: per quanto riguarda l'articolo 117, sottolinea che lo Stato esplicherebbe comunque le proprie funzioni nel rispetto delle peculiarità dei differenti territori; sul benessere animale, ogni parte politica dovrà farsi carico di spiegare all'opinione pubblica le ragioni delle proprie posizioni.
Pur ribadendo l'obiettivo di raggiungere un'intesa su principi che riguardano la salute della collettività, ritiene indispensabile esplicitarli in Costituzione, per agevolare l'interpretazione giurisprudenziale, anche nel quadro della rivoluzione verde e della transizione ecologica annunciata nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il senatore BRESSA (Aut (SVP-PATT, UV)) sottolinea che il nucleo fondamentale della riforma è costituito dalla modifica apportata all'articolo 9 della Costituzione, con l'inserimento della tutela dell'ambiente e degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali, nell'interesse delle future generazioni.
Le modifiche apportate agli articoli 41 e 117 risultano necessarie per conferire coerenza e sistematicità alla novella dell'articolo 9, anche alla luce del resto dell'orientamento giurisprudenziale ormai consolidato e delle convenzioni internazionali, a cui l'ordinamento italiano deve conformarsi.
Il senatore TONINELLI (M5S) ritiene inopportuno affrontare l'argomento della tutela ambientale sulla base di contrapposizioni ideologiche, trattandosi di una questione che investe la salute collettiva. Come dimostra il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in questa fase è ormai indispensabile orientare lo sviluppo economico in una chiave di sostenibilità e transizione ecologica, per evitare danni all'ambiente che si ripercuoteranno sulle future generazioni.
Considerato il lungo lavoro di approfondimento svolto in Commissione, il testo unificato dovrebbe costituire a suo avviso un punto di arrivo, per consentire di completare entro la legislatura l'iter di un intervento necessario e non più rinviabile, in un clima di lealtà reciproca e collaborazione tra le forze politiche.
Il senatore CALDEROLI (L-SP-PSd'Az) evidenzia l'opportunità di contenere quanto più possibile gli interventi correttivi della Costituzione, per evitare di alterarne i complessi equilibri. A suo avviso, le modifiche degli articoli 41 e 117 non devono necessariamente discendere da quella dell'articolo 9, peraltro inserito tra i principi fondamentali, che non richiedono di essere enucleati.
A suo avviso, inoltre, considerato che la legislatura potrebbe concludersi tra poco più di un anno, bisognerebbe individuare un elenco di priorità tra le diverse proposte di riforma costituzionale all'ordine del giorno della Commissione - che prossimamente sarà impegnata anche nell'esame della nuova legge elettorale - in modo da affrontarle una per volta, ed evitare il rischio di non riuscire a concluderne l'iter.
Il senatore GRASSI (L-SP-PSd'Az) precisa di aver espresso una valutazione critica anche sull'attuale formulazione dell'articolo 117 della Costituzione, che attribuisce la tutela dell'ambiente alla competenza statale, in quanto ciò è causa di inefficienze.
Nel replicare al senatore Toninelli, ribadisce che la Lega considera la tutela ambientale come un valore, peraltro già riconosciuto nella Costituzione materiale e considerato un concetto "immanente" nell'ordinamento, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale.
Infine, considera ultroneo l'inserimento del concetto di tutela degli animali, che - anche secondo l'orientamento della Corte costituzionale - rientrerebbe nell'ambito della salvaguardia degli ecosistemi.
La relatrice MAIORINO (M5S) ribadisce che il testo da lei elaborato sulla base del dibattito svoltosi nel Comitato ristretto coniuga sensibilità differenti, incidendo in modo contenuto sugli articoli della Costituzione, senza ridondanze, con l'obiettivo di esplicitare concetti su cui potrebbero esservi difficoltà interpretative.
Si tratta di un intervento tardivo, in risposta a una sensibilità ai temi dell'ambiente già ampiamente diffusa nella società, su cui ogni forza politica è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità.
Il PRESIDENTE, all'esito del dibattito, rileva l'assenza di una posizione unanime sull'adozione del testo base, un passaggio non definitivo ma tecnicamente necessario per poter proseguire l'esame della riforma. Nel ricordare che sul riconoscimento costituzionale della tutela ambientale il Presidente del Consiglio ha assunto un impegno programmatico in occasione della questione di fiducia sul nuovo Governo, propone una breve pausa di riflessione, per consentire eventualmente nuove interlocuzioni, anche con l'Esecutivo, nell'auspicio che sia ancora possibile pervenire a un punto di partenza condiviso.
La senatrice DE PETRIS (Misto-LeU) ritiene inopportuno il coinvolgimento del Governo nelle riforme costituzionali. Peraltro, l'istruttoria è stata ampia e approfondita, sia per le numerose audizioni svolte, sia per il dibattito svolto nel Comitato ristretto. Ricorda che sulla questione dell'inserimento della tutela ambientale in Costituzione si è formato anche un intergruppo parlamentare per l'ecologia, che fa riferimento all'Enciclica di Papa Francesco "Laudato si'". A suo avviso, i tempi sono ormai maturi per proseguire l'iter dei provvedimenti in esame.
Il senatore PERILLI (M5S) ritiene comprensibile la proposta del Presidente, ma al contempo non percorribile: il senatore Grassi aveva già espresso nel Comitato ristretto le proprie perplessità, quindi sarebbe inutile una ulteriore dilazione dei tempi.
Il senatore AUGUSSORI (L-SP-PSd'Az) valuta positivamente la proposta del Presidente, considerando tra l'altro che sul testo vi è già un'ampia convergenza, almeno per quanto riguarda, eccettuato un singolo aspetto, la formulazione dell'articolo 9. Del resto, l'obiettivo dell'istituzione di un Comitato ristretto era appunto quello di pervenire a una soluzione condivisa, evitando di enfatizzare gli aspetti divisivi, che provocherebbero una frattura tra le forze politiche. Tale risultato, invece, non è stato conseguito.
Il PRESIDENTE sottolinea che sarà oggetto di approfondimento l'esigenza ravvisata dal senatore Calderoli sulla discussione delle riforme costituzionali all'ordine del giorno della Commissione.
Non ravvisando una posizione convergente sulla propria proposta di un breve rinvio, avverte che si passerà alla votazione sulla proposta della relatrice di adottare il testo unificato illustrato quale testo base per il seguito dell'esame.
Il senatore CALDEROLI (L-SP-PSd'Az) ribadisce che sarebbe possibile una mediazione sulla modifica del solo articolo 9; qualora si insistesse invece a intervenire anche sugli articoli 41 e 117, si rischierebbe di non riuscire a completare l'iter della riforma costituzionale prima della fine della legislatura.
Il senatore VITALI (FIBP-UDC) annuncia che si asterrà dalla votazione sull'adozione del testo unificato proposto dalla relatrice come testo base, riservandosi di intervenire in fase emendativa.
A suo avviso, sarebbe opportuno convergere sulla modifica dell'articolo 9, evitando contrapposizioni che potrebbero determinare ripercussioni politiche sulla coalizione che sostiene il Governo e impedire che si raggiunga anche il risultato minimo di inserire la tutela dell'ambiente in Costituzione.
La senatrice DE PETRIS (Misto-LeU) precisa che nel Comitato ristretto non vi sono state forzature, in quanto l'unica opinione difforme era quella rappresentata dal senatore Grassi.
Sottolinea che la Lega preferirebbe stralciare le modifiche sulla tutela degli animali, perché potrebbero preludere all'introduzione di un divieto della caccia. In realtà, l'intervento proposto mira soltanto a esplicitare in Costituzione la tutela del benessere degli animali, un concetto non compreso nella salvaguardia degli ecosistemi, peraltro in linea con quanto avviene in altri Paesi, dove pure la caccia è consentita.
Il senatore BRESSA (Aut (SVP-PATT, UV)) annuncia il proprio voto favorevole, ribadendo che la modifica degli articoli 41 e 117 consegue a quella dell'articolo 9, anche per evitare dubbi interpretativi che accrescerebbero il contenzioso costituzionale.
La relatrice MAIORINO (M5S) precisa che la proposta di testo unificato è volta a includere quanto più possibile tutte le modifiche contenute nei disegni di legge costituzionale in titolo, proprio per consentire alla Commissione di esprimersi sul complesso degli interventi correttivi formulati.
Si procede quindi alla votazione.
Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la proposta di adottare quale testo base per il seguito dell'esame il testo unificato presentato dalla relatrice, posta in votazione, è approvata.