Legislatura 18 Risposta ad interrogazione scritta n° 4-03288
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Risposta all'interrogazione n. 4-03288
Fascicolo n.74
Risposta. - L'emergenza epidemiologica da COVID-19 ha determinato, per le piccole e medie imprese nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti sospensioni e rallentamenti delle attività lavorative, con conseguente maggiore esposizione di questi soggetti all'usura. Tale problematica è stata attentamente valutata dal Ministero che, con circolare del 10 aprile 2020, ha rappresentato ai prefetti la necessità di una maggiore prevenzione di fenomeni criminosi che possono trovare, nelle difficoltà economico-sociali determinate dalla pandemia, canali di propagazione. In tal senso, una particolare attenzione viene dedicata ai cosiddetti reati-spia, indici di fenomenologie di infiltrazione criminale anche mafiosa nelle pieghe economico-finanziarie, tra cui l'estorsione, l'usura, le attività speculative di fagocitazione immobiliare o di impresa, favorite dal bisogno impellente di denaro contante, di illecita concorrenza attraverso l'uso della violenza e della minaccia, le attività di riciclaggio e reimpiego di denaro o beni di utilità di provenienza illecita, il trasferimento fraudolento di beni, le truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché la corruzione.
Va, altresì, segnalato che presso il Ministero è operativo l'organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazione delle economie da parte della criminalità organizzata, cui partecipano i rappresentanti di tutte le forze di polizia. Si tratta di una struttura interforze che opera dallo scorso mese di aprile come cabina di regia permanente, la cui mission è quella di anticipare ogni iniziativa di espansione, di alterazione del mercato, di inquinamento del tessuto economico e di condizionamento dei processi decisionali pubblici funzionali all'assegnazione degli appalti da parte della criminalità organizzata. Nell'ambito di tale organismo, tra l'altro, sono valorizzati i contributi informativi offerti dai vari stakeholder al fine di comprendere le specifiche problematiche e le criticità dei settori.
Per quanto concerne la situazione in provincia di Bari, si evidenzia che la Questura del capoluogo, sin dalle prime fasi dell'emergenza epidemiologica, anche attraverso il costante contatto con i rappresentanti delle categorie produttive, ha attivato una particolareggiata attività di monitoraggio del contesto socioeconomico, in modo da intervenire tempestivamente su eventuali infiltrazioni criminali nei settori economico-produttivi locali.
Si rammenta, inoltre, che la normativa vigente in materia di usura ed estorsione prevede, una volta avanzata istanza di accesso al fondo di solidarietà da parte dell'imprenditore in difficoltà, l'intervento del prefetto della provincia in cui si è verificato l'evento lesivo, il quale, supportato dal parere del pubblico ministero, accerta la sussistenza delle condizioni per la concessione del mutuo o dell'elargizione e riferisce al commissario straordinario del Governo per coordinamento delle iniziative anti racket e antiusura. Accanto alle agevolazioni di carattere economico, l'art. 20 della legge n. 44 del 1990, come modificato dall'art. 2 della legge n. 3 del 2012, riconosce altresì la sospensione dei termini di scadenza, tra cui quelli relativi agli adempimenti amministrativi e al pagamento dei ratei dei mutui bancari ed ipotecari, al fine di consentire un pronto recupero economico. In tal caso il prefetto; verificata la presentazione delle richieste di accesso al fondo di solidarietà e di sospensione dei termini, compila l'elenco delle procedure esecutive in corso a carico del richiedente e informa tempestivamente il procuratore della Repubblica competente per le indagini. I termini di scadenza vengono quindi prorogati per un periodo predeterminato dalla medesima normativa.
A ciò si aggiunge il rafforzato impegno del comitato di solidarietà per le vittime dell'usura e dell'estorsione nel garantire il sostegno ed il supporto da parte dello Stato alle vittime del racket, attraverso l'erogazione di benefici economici che assommano, nel periodo emergenziale, a oltre 1,6 milioni di euro per le vittime di usura e a quasi 11 milioni di euro per quelle di estorsione.
Si assicura infine che l'amministrazione non ha mai fatto mancare ogni utile contributo al fine di rendere la normativa in favore delle vittime di usura ed estorsione più efficace ed adeguata, anche alla luce delle esperienze e delle prassi più recenti.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno
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