Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02903
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Atto n. 4-02903
Pubblicato il 13 febbraio 2020, nella seduta n. 191
PUGLIA , VACCARO , ANGRISANI , LANNUTTI , CORRADO , GIANNUZZI , TRENTACOSTE , GRANATO , DONNO , RICCIARDI , CROATTI , PRESUTTO , MORONESE - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
Casola di Napoli è un comune compreso nell'area metropolitana della città di Napoli, situato ai piedi dei monti Lattari, all'imbocco della penisola sorrentina;
il Comune è stato interessato da fenomeni illeciti inerenti soprattutto al settore dell'affidamento degli appalti pubblici, quello relativo al rilascio dei titoli di abilitazione edilizia e commerciale, oltre a quello inerente ai provvedimenti autorizzatori e concessori, che hanno visto coinvolti sia i dipendenti del medesimo ente, con prevalenza degli appartenenti all'Ufficio relativo all'area tecnica di edilizia privata, sia le imprese private partecipanti alle procedure di evidenza pubblica;
alcuni dipendenti dell'amministrazione comunale sono ancora oggi oggetto di procedimenti penali e sono stati conseguentemente destinatari di provvedimenti disciplinari sospensivi, come risultante dal prospetto dei procedimenti penali contenuto nella scheda di predisposizione della Relazione annuale del responsabile prevenzione corruzione e trasparenza del 2017;
numerosi sono i procedimenti giudiziari aperti presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata quanto su iniziativa dei consiglieri comunali mediante pubbliche denunce riportate sugli organi di stampa locale o su segnalazione del segretario generale dell'ente per il tramite delle relazioni annuali inerenti alla valutazione del piano triennale di prevenzione della corruzione ("Metropoli social" del 26 novembre 2017 e del 5 gennaio 2018);
successivamente ad indagini relative alle predette irregolarità amministrative, contabili e penali che hanno interessato i dipendenti del comune, con decreto del Presidente della Repubblica 16 novembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1° dicembre 2018, il Consiglio comunale è stato sciolto per le dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri ed il Comune è stato commissariato;
il 26 maggio 2019 i cittadini di Casola di Napoli sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali;
ulteriore elemento indicativo della distorsione del principio di legalità si potrebbe evincere dalla presenza, al vertice dell'organo di indirizzo politico-amministrativo del comune, di un consigliere comunale nel ruolo di vice-sindaco che presenta legami di parentela con uno dei boss mafiosi locali deceduto in seguito ad un agguato di stampo camorristico avvenuto nel 2019, successivamente alle suddette elezioni relative al rinnovo del consiglio comunale. In relazione a quest'ultimo profilo, dalle dichiarazioni di diversi consiglieri d'opposizione, emerge che le elezioni si sarebbero svolte in un clima di pressioni e intimidazioni;
considerato che:
per quanto risulta dalle relazioni annuali pubbliche predisposte dal responsabile della prevenzione e corruzione del Comune, relative al resoconto sul monitoraggio dei fenomeni illeciti, si evince che negli anni precedenti alla gestione 2018-2019 si è registrata la sussistenza di una serie di violazioni della normativa penale con riferimento alla concessione di titoli edilizi o commerciali, a cui è seguita l'instaurazione di procedimenti penali e la predisposizione di provvedimenti di interdizione dal pubblico ufficio per i dipendenti comunali indagati;
le "aree a rischio" nelle quali si sono maggiormente concentrati i fenomeni illeciti si riferiscono principalmente al settore dei provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con o privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario, e all'affidamento di lavori;
nello specifico emergono procedimenti disciplinari avviati a seguito di fatti di reato che hanno interessato l'ufficio tecnico del Comune, nel settore dell'edilizia privata, nella persona del geometra dell'ente;
costituisce oggetto di indagine anche lo svolgimento dell'opera pubblica di maggiore importanza e dispendio di denaro pubblico (più di cinque milioni di euro) relativa alla "Manutenzione, risistemazione, adeguamento e parziale allargamento di via Cretara", per questioni inerenti ad eventuali illegittimi compensi conseguiti dai dipendenti comunali, che si sono occupati della gestione e controllo dei menzionati lavori pubblici; il sintomo di eventuali illiceità è costituito dall'atto di annullamento in autotutela disposto dal Comune avente ad oggetto la determinazione comunale n. 53 del 18 giugno 2018, con la quale si disponeva la liquidazione dei compensi incentivanti del direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento (RUP) per i lavori inerenti il predetto intervento;
dall'analisi del Piano triennale prevenzione della corruzione e della trasparenza 2018-2021, emergono elevati livelli di criticità inerenti al rilascio di autorizzazioni, concessioni e titoli abilitativi, con specifico riferimento, relativamente al rispetto della normativa sul procedimento amministrativo, all'esame ed istruttoria delle istanze, per le quali non si osserva un ordine cronologico, oltre all'omessa valutazione dei requisiti sostanziali oggettivi e soggettivi per l'ottenimento dei titoli stessi;
dalla Relazione citata emergono irregolarità anche riguardo all'affidamento di forniture, servizi e lavori di importo inferiore o maggiore a euro quarantamila, per i quali si riscontrano criticità sotto il profilo del rischio di accordi collusivi tra le imprese partecipanti volti a manipolare gli esiti delle gare, dell'individuazione dei requisiti di partecipazione finalizzati a favorire un dato operatore economico, di proroghe indebite nella gestione di servizi e prestazione di forniture;
sussiste, dunque, una certa difficoltà ad attuare a livello amministrativo tutte quelle misure ex lege previste per evitare e circoscrivere sia i fenomeni illeciti, sia le inefficienze della macchina amministrativa come emerso dalla relazione annuale predisposta dal responsabile della prevenzione e corruzione del comune nel 2018 e nel 2019, in base alle quali risulta che le misure assunte, così come strutturate, si caratterizzano spesso per una rilevanza formale e non incidono con puntualità, specificità e reale applicazione. Nello specifico la criticità maggiore è rappresentata dalla percezione che la predisposizione ed adozione del citato Piano sia un adempimento meramente formale, anche se si è registrata maggiore consapevolezza e conoscenza della materia da parte dei referenti funzionari comunali,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell'esteso fenomeno di illiceità e di mala gestio che interessa il Comune Casola di Napoli e se intenda attivarsi affinché venga esercitato un monitoraggio relativo alla gestione amministrativa del predetto ente locale;
quali iniziative, di conseguenza, intenda intraprendere al fine di tutelare il buon andamento e l'efficienza dell'ente stesso attivandosi, nelle sedi opportune, affinché si provveda all'immediato ripristino della legalità anche mediante l'avvio, sussistendone i presupposti ex lege statuiti, della procedura, di cui agli artt. 141 e seguenti del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).