Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06974

Atto n. 4-06974

Pubblicato il 3 maggio 2022, nella seduta n. 429

CORRADO , ANGRISANI , GRANATO , LANNUTTI , MORRA - Al Ministro della cultura. -

Premesso che:

risulta agli interroganti che il 30-31 maggio 2022, all'hotel Baur au Lac di Zurigo, nel corso dell'asta di NAC Numismatica S.p.A. (società nata nel 1988, con sedi a Londra Zurigo e Milano) contrassegnata con il numero 132: "Numismatica Ars Classica NAC AG - Greek, Roman and Byzantine Coins", sarà possibile acquistare una moneta d'oro del peso di quasi 8 grammi, rarissima e tra le più famose di tutti i tempi;

il catalogo di vendita, che la identificata come lotto n. 474, la descrive in dettaglio alle pagine 132-133 (si veda "Auction 132" su "arsclassicacoins" precisando che la base d'asta è di 600.000 franchi svizzeri, ma la stima tocca i 750.000, pari a circa 700.000 euro);

si tratta della versione aurea del "denario" ricordato espressamente da Cassio Dione nella sua "Storia Romana" e fatto coniare, nel 43/42 a.C., da uno dei capi della congiura ai danni di Giulio Cesare, Marco Giunio Bruto, la cui testa è effigiata di profilo al diritto (dove la legenda menziona lui come comandante militare e il monetario responsabile dell'emissione, Lucio Pletorio Cestiano), mentre al rovescio compare un pileo tra due pugnali, accompagnati dalla legenda EID MAR: allusione esplicita alle Idi di marzo del 44 a.C., giorno dell'assassinio di Cesare, al quale non si perdonava la svolta autocratica compiuta passando il Rubicone;

forata in prossimità del margine in modo da poter essere sospesa e indossata, è questo l'unico aureo di cui si abbia notizia già prima della Seconda guerra mondiale, essendo stato offerto in vendita al British Museum nel 1932, istituto che peraltro l'ha esposto dal 2010 al 2021. Quanto alle altre due, entrambe meglio conservate, una è stata venduta da Sotheby's nel 1993 alla Deutsche Bundesbank per una somma sconosciuta, mentre l'altra è andata all'asta nel 2020 ed è stata aggiudicata per 3.240.000 sterline, cioè quasi 4 milioni di euro;

considerato che:

straordinario esempio di propaganda politica, che metteva in guardia sul destino di morte incombente su chiunque attentasse alla libertà dello Stato repubblicano e, servendo come soldo alle truppe, ricordava loro le ragioni ideali dell'impegno passato e futuro, è dato supporre che più e meglio delle emissioni analoghe in argento, quelle in oro, forse coniate in numero più ridotto, siano state maneggiate se non dai senatori (una sessantina) protagonisti dell'agguato a Cesare del 15 marzo 44 a.C. nella Curia di Pompeo, evento obiettivamente epocale, quanto meno dai vertici dell'esercito capeggiato dai due tirannicidi e impegnato in Oriente, dove si recarono fin dall'aprile seguente, fino alla sconfitta definitiva di entrambi, in circostanze diverse, a Filippi, sul finire dell'anno 42 a.C.;

la suggestione esercitata nel tempo dalle monete "EID MAR" è straordinaria, se solo si pensi alla raffigurazione dei 2 pugnali usati da Bruto e Cassio per restituire al popolo la libertà, simboleggiata dal pileo o berretto frigio: una scelta iconografica che precede di quasi 18 secoli ed orienta quelle della Francia rivoluzionaria e dei moti libertari ad essa ispirati nel resto d'Europa dal 1789 in poi. Non sorprende, perciò, che i denari d'argento (e tanto più le emissioni auree) di Bruto con EID MAR siano tra le monete più ambite dai collezionisti di numismatica classica, privati e pubblici;

valutato che l'Italia non annovera, nelle proprie collezioni numismatiche, alcuna emissione aurea del tipo in questione, lacuna che l'asta del 30-31 maggio prossimi potrebbe consentire di colmare, in modo da assicurare quel pezzo di storia, perché tale è letteralmente, al patrimonio pubblico del Paese e della città, Roma, dove accadde l'evento celebrato mediante detta coniazione,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno e utile agli interessi della collettività che lo Stato partecipi all'asta svizzera di fine maggio 2022 e cerchi di aggiudicarsi la rarissima moneta d'oro coniata per ordine di Marco Giunio Bruto, che celebra la restituita libertà della Repubblica romana mediante l'eliminazione di Giulio Cesare, documento storico e politico dal valore simbolico ineguagliabile.