Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06773

Atto n. 4-06773

Pubblicato il 22 marzo 2022, nella seduta n. 416

DE BONIS - Ai Ministri della cultura e per la pubblica amministrazione. -

Premesso che:

nella Capitale europea della Cultura 2019 i presidi culturali più importanti, quali la biblioteca provinciale "Tommaso Stigliani" e l'Archivio di Stato di Matera, vivono una fase critica legata al reperimento di una sede, di risorse e di personale;

l'Archivio di Stato di Matera rischia addirittura la chiusura, in quanto la proprietà dell'immobile, dove ha sede attualmente, non ha inteso rinnovare il contratto, ed ha avviato una procedura di sfratto, non ancora esecutivo, perché trattasi evidentemente di un ufficio pubblico "essenziale" con un indiscusso interesse pubblico e fondamentale per una città a forte vocazione culturale, dalle profonde radici storiche;

al momento pare sia stata individuata una sede in cui un tempo era attivo il Provveditorato agli studi, immobile ex Convitto, collaudato agli inizi degli anni Ottanta e abbandonato da oltre un decennio. Per la ristrutturazione sarebbero disponibili 1 milione e 800 mila euro assegnati dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, legata alle attività di Matera capitale;

la previsione del trasferimento dell'Archivio di Stato nell'immobile di via Montescaglioso è subordinata alla realizzazione di un ostello della gioventù e solo i locali seminterrati e parte del primo piano sarebbero destinati all'Archivio, tra l'altro nelle vicinanze del centro di conferimento rifiuti. Si tratta inoltre di uno spazio insufficiente, per cui sarebbe prevista la realizzazione di un corpo aggiunto della superficie di 800 metri quadrati;

considerato che:

l'Archivio di Stato è in funzione dal 18 marzo 1955, conserva un patrimonio di circa centomila "pezzi archivistici", tra buste, volumi, registri, pergamene, mappe e documenti singoli, numerosi archivi privati e, tra quelli pubblici, Prefettura e Genio civile. Si tratta di circa 18 chilometri lineari di scaffali e per questa ragione è frequentato anche da numerosi tecnici, oltre che da studiosi e studenti che chiedono di assicurare anche per il futuro, la piena fruibilità del suo prezioso patrimonio documentario;

le preziose carte che contiene l'Archivio rappresentano il più importante scrigno della memoria cittadina, ecco perché la sua paralisi andrebbe in ogni caso scongiurata. Inoltre, come denuncia il comunicato del Movimento "Matera civica", appare poco praticabile e comunque indegno per tutta la comunità anche la remota ipotesi di depositare temporaneamente tali preziosità da qualche parte, magari in un anonimo capannone, in attesa di chissà quali tempi migliori. Il temporaneo, per l'indeterminatezza che spesso assume questa definizione, significherebbe bloccare le attività di servizio pubblico e di ricerca forse per anni;

l'interesse acciocché l'Archivio abbia una sede, presto e decorosa, non riguarda solamente gli studiosi, ma anche altre figure professionali dalle quali è frequentato, magari per cercare quei documenti amministrativi utili a definire date, provvedimenti prefettizi, procedure di compravendita e molto altro ancora;

tenuto conto che:

l'amministrazione comunale ha avviato una serie di dialoghi con altri enti e istituzioni, affinché non soltanto l'Archivio di Stato venga salvaguardato, ma gli sia dato per la prima volta una sede pubblica, con tutti i benefici che comporterebbe per la sua comunità: da una parte la consuetudine, la frequentazione, la permanenza di una funzione di grande valore storico e culturale, dall'altra i benefici economici legati all'eliminazione di un fitto passivo, che grava dal 1986 sulla spesa pubblica, che è spesa di tutti i cittadini e risulta essere iniqua, in favore di un singolo operatore privato;

"l'intento - secondo il Sindaco di Matera - è quello di costruire un centro di documentazione polivalente, che vada dall'archivistica alla biblioteconomia, che possa unire tutti gli archivi, da quello di Stato a quelli comunali, oltre a quelli più validi privati, una cornice dove tutto parla di cultura, uno spazio aperto e fruibile da studenti, ricercatori e professionisti";

attualmente, sul fronte del personale impiegato vi è una forte carenza e scarsa competenza poiché il protocollo d'intesa finalizzato all'inserimento professionale di quattro unità all'interno dell'Archivio di Stato, risale al 2 agosto 2021 e riguarda il personale previsto nel programma del Reddito Minimo di Inserimento (RMI) in dotazione al Comune di Matera,

si chiede di sapere:

se e quali urgenti iniziative intendano adottare i Ministri in indirizzo, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, al fine di mantenere l'attuale ubicazione dell'Archivio di Stato, presidio fondamentale per la comunità locale, evitando che diventi esecutivo lo sfratto almeno fino a quando non si sia individuata una sede appropriata e degna di accogliere un patrimonio fatto di pezzi archivistici e di preziose carte, oltre che un ufficio pubblico "essenziale", con un indiscusso interesse pubblico;

se non ritengano di volere interagire con le amministrazioni locali per un più rapido reperimento della nuova sede, visto che quella attuale deve essere lasciata;

se non ritengano utile indire un concorso pubblico volto a dotare l'Archivio di Stato di ulteriore personale, con competenze adeguate.