Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06058

Atto n. 4-06058

Pubblicato il 30 settembre 2021, nella seduta n. 364

DE BONIS - Al Ministro dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

nelle università vi è un'ingiusta discriminazione all'interno della medesima categoria tra due diverse tipologie di ricercatori: quelli a tempo indeterminato (RTI) e quelli a tempo determinato (RTDb);

i primi (RTI) risultano svantaggiati oggettivamente rispetto agli altri nella progressione di carriera a professore associato. Infatti, i ricercatori universitari confermati (RTI) in possesso di abilitazione nazionale ma che, per mancanza di fondi, non sono stati chiamati a diventare professori di seconda fascia dalle università sono declassati a vantaggio dei ricercatori di tipo B (RTDb), i quali assorbendo più risorse nazionali e locali dopo soli 3 anni dall'assunzione vengono immessi nel ruolo di professori associati;

quindi, gli RTDb se conseguono l'abilitazione sono chiamati entro 3 anni al ruolo di professore associato, invece gli RTI sono abbandonati a sé stessi, anche se in possesso di abilitazione;

considerato che:

gli RTI abilitati dal 2012, per esempio, non hanno alcuna priorità o precedenza su chi si abilita anni dopo. Attualmente, infatti, ci sono migliaia di ricercatori universitari a tempo indeterminato, in possesso di abilitazione nazionale per professore associato dal 2012 che, anzitutto, rischiano di perdere l'abilitazione, avendo quest'ultima una validità limitata, inoltre non vengono chiamati dalle università per mancanza di fondi e, infine, a breve saranno declassati a vantaggio dei ricercatori di tipo B, i quali dopo semplicemente tre anni dall'assunzione diventeranno professori associati sorpassando i primi;

la situazione dei "ricercatori ad esaurimento" (RTI) è assolutamente ingiusta perché pur avendo più titoli dei ricercatori di tipo B (figura di ricercatore introdotta successivamente) sono superati de plano in termini di progressione di carriera;

perciò sarebbe opportuno anzitutto prolungare la validità delle abilitazioni per coloro che si sono abilitati per primi e che rischiano di perdere il titolo. È a giudizio dell'interrogante assolutamente scorretto ed iniquo che i nuovi assunti ricevano il titolo di associato per primi rispetto a chi da anni ha superato l'abilitazione. Ma, in definitiva, ciò che renderebbe veramente giustizia sarebbe predisporre dei piani straordinari per procedere all'assorbimento di tutti gli abilitati,

si chiede di sapere:

quali urgenti misure il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di consentire che tutti i ricercatori universitari abilitati abbiano la possibilità di essere chiamati in servizio come professori associati quale loro diritto dopo anni e anni di attesa;

se non ritenga che vadano potenziati i fondi in modo da permettere a tutti i ricercatori (soprattutto a quelli che hanno ricevuto l'abilitazione scientifica nazionale ormai da molti anni) di passare al ruolo di professore associato.