Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05543
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Atto n. 4-05543
Pubblicato il 26 maggio 2021, nella seduta n. 331
DE BONIS - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
la Regione Basilicata, con la legge regionale n. 9 del 13 maggio 2016, ha istituito l'Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva LAB (Lavoro e Apprendimento in Basilicata) affidando alla stessa i seguenti compiti nel rispetto della programmazione regionale e dei limiti e delle indicazioni definiti dalla Regione:
attuazione delle politiche di orientamento della formazione, dell'istruzione e del lavoro rientranti nel titolo II della legge regionale n. 30 del 2015; erogazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze; attuazione delle attività di ispezione e controllo di regolare esecuzione delle operazioni rientranti nel sistema regionale integrate, di cui alla legge regionale n. 30 del 2015; realizzazione delle azioni di analisi e monitoraggio delle politiche regionali dell'orientamento, dell'istruzione, della formazione e del lavoro; gestione di servizio per l'impiego e delle politiche attive del lavoro nel quadro delle specifiche disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 150 del 2015 e della legge regionale n. 30 del 2015 Titolo II (art. 10) per quanto concerne i servizi di politica attiva rivolti all'accesso all'occupazione, alla creazione ed alla mobilità professionale;
considerato che:
la Basilicata è una regione ricchissima, che fornisce l'80 per cento del fabbisogno nazionale di idrocarburi e ha uno stabilimento automotive tra i più efficienti al mondo, una ricchezza d'acqua tale da rispondere alle esigenze delle regioni confinanti e un patrimonio paesaggistico-naturale da fare invidia a molti. Eppure ha inceppato il meccanismo di domanda e offerta del lavoro, qui dove i suoi giovani rientrano tra i numeri preoccupanti delle statistiche di emigrazione dal Sud al Nord;
ci sono poi i dati della disoccupazione giovanile a preoccupare e, soprattutto, quelli dei NEET, persone di giovane età, che non hanno, né cercano un impiego e non frequentano una scuola, né un corso di formazione o di aggiornamento professionale. Il Sud è così ed è per questi indicatori che l'Italia ha ricevuto, purtroppo o per fortuna, maggiori risorse dal "Recovery Plan";
certo non aiuta sapere che la citata Agenzia regionale per il lavoro in Basilicata è in una situazione di stallo ormai da due anni, e che questa condizione congela ben 15 milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati per le politiche attive del lavoro e per il rilancio dei centri per l'impiego;
in questo modo la Basilicata risulta essere, addirittura, l'ultima regione in Italia e l'unica a non aver avviato il processo di riforma dei suddetti centri. Come spesso si è detto, però, è l'ambiente che determina maggiori o minori investimenti da parte dell'industria e i problemi delle infrastrutture fisiche e digitali sono ancora lontani dall'essere risolti;
tenuto conto che:
la frase del discorso del Presidente del Consiglio dei ministri Draghi che ha maggiormente colpito, pronunciata alla presenza di Papa Francesco agli Stati generali della natalità, è stata: "Tornare a credere nel futuro è questione non solo economica (...) Un'Italia senza figli non ha domani, dobbiamo aiutare i giovani a credere nel futuro" e ancora: "Il problema è nazionale, il calo demografico si radica, ormai da anni, nel "panico" da futuro delle giovani coppie. Ma nelle aree interne come la Basilicata la decrescita infelice della popolazione è un problema molto serio che attiene alla sopravvivenza stessa della regione e alla garanzia dei servizi essenziali per chi vi resta. Se ne parla spesso, soprattutto in coincidenza dei periodici report statistici che suonano il campanello d'allarme sul rischio della devitalizzazione della comunità senza ricambio generazionale";
sicuramente il sostegno alle famiglie ha la sua importanza, ma non è tutto. L'interrogante ritiene che le ragioni della inarrestabile denatalità siano da ricercare nella mancanza di lavoro e, soprattutto, nella mancanza di fiducia nel futuro. Va fermata la cosiddetta "fuga di cervelli" dei giovani dal Mezzogiorno verso il Nord o, addirittura, verso l'estero. Il Sud è pieno di risorse ed ha enormi potenzialità di crescita, ma occorre, tra le altre cose, che le varie agenzie, centri, enti e quant'altro vengano istituiti a livello locale, con il preciso scopo di concorrere allo sviluppo del territorio, funzioni realmente e adempia per davvero agli scopi prestabiliti,
si chiede di sapere se e quali iniziative il Ministro in indirizzo voglia assumere nei confronti dell'Agenzia ARLAB della Regione Basilicata, che versa in una situazione di stallo ormai da due anni, la cui condizione congela ben 15 milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati per le politiche attive del lavoro e per il rilancio dei centri per l'impiego. Vi è sempre più bisogno di tali strutture, che spesso mancano, ma dove esistono occorre farle funzionare, soprattutto adesso che stanno arrivando ulteriori risorse dal "Recovery Fund".