Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04505
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Atto n. 4-04505
Pubblicato il 25 novembre 2020, nella seduta n. 277
DE BONIS - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'interno. -
Premesso che:
da fonti di stampa si apprende che la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sta conducendo un'indagine, denominata "Farmabusiness", che ha svelato gli intrecci tra mafia e politica riguardo al business delle biomasse;
l'inchiesta ha portato, il 19 novembre 2020, all'arresto di 19 persone, tra le quali il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Mimmo Tallini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio;
l'affare della "green economy" è una delle tante attività che permette alle cosche del crotonese di reinvestire il denaro proveniente da attività illecite. Un mercato che permette di far guadagnare alla 'ndrangheta fino a 300.000 euro al mese;
da numerosi articoli di stampa si apprende che il business delle biomasse sarebbe in mano alla cosca Grande Aracri di Cutro, intenzionata ad ottenere il monopolio del mercato;
ai Grande Aracri, nello specifico a due nipoti diretti del boss Nicolino Grande Aracri, fanno capo alcune società attive nel trasporto del cippato, la materia legnosa utilizzata per produrre energia nei vari impianti di biomasse presenti nella provincia di Crotone, come quelli di Cutro e Strongoli;
dalle intercettazioni effettuate dalla DDA di Catanzaro emerge che il cippato destinato a biomassa, specialmente quello di Cutro, non sarebbe legno vergine, ma sarebbe mischiato con sabbia, palme, foglie di olivo, ossia residui vegetali non consentiti;
il quantitativo di cippato "corretto" con sostanze non ammesse supererebbe poi i controlli e arriverebbe alle biomasse grazie a dipendenti infiltrati appartenenti alle stesse famiglie e cosche crotonesi;
considerato che:
a gennaio 2018 un'altra inchiesta, denominata "Stige", ha portato all'arresto di 169 persone, presunte appartenenti alla 'ndrangheta, e ha scoperchiato un calderone di affari illeciti di diversa natura, tra cui il business delle biomasse;
il business delle ecomafie e delle biomasse costituisce un affare milionario a danno del patrimonio boschivo, e non solo, calabrese che ha arricchito i clan alla pari degli altri traffici illegali;
le infiltrazioni mafiose nelle biomasse costituiscono un pericolo per il corretto funzionamento del mercato e per la tutela delle imprese e dei lavoratori calabresi,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione;
se non siano del parere che vada supportata l'azione dei magistrati, coadiuvando l'attività investigativa con misure e provvedimenti aventi significative ricadute pratiche e simboliche, di contrasto alla criminalità organizzata;
quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per effettuare controlli circa il corretto funzionamento del mercato delle biomasse e, in caso affermativo, quali siano gli esiti di tali controlli;
quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere per scongiurare il business illegale delle biomasse e porre così termine agli affari sporchi e illeciti delle cosche calabresi.