Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04271

Atto n. 4-04271

Pubblicato il 21 ottobre 2020, nella seduta n. 267
Risposta pubblicata

DE BONIS - Ai Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

l'articolo 112 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ("decreto rilancio"), ha istituito presso il Ministero dell'interno un fondo di 200 milioni di euro per l'anno 2020 in favore dei Comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza, di cui al comma 6 dell'articolo 18 del decreto-legge 9 aprile 2020, n. 23. Sempre secondo l'articolo 112, si prevede un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 10 giorni dalla entrata in vigore della norma, con il quale è disposto il riparto del contributo tra i Comuni destinatari. Il riparto del fondo, sulla base della popolazione residente, è stato effettuato con decreto del Ministro dell'interno 27 maggio 2020, che ha stabilito che i Comuni beneficiari devono destinare le risorse assegnate ad interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l'emergenza sanitaria da COVID-19;

l'articolo 112-bis, rubricato "Fondo per i comuni delle zone rosse e per altri territori particolarmente colpiti dall'emergenza sanitaria", introdotto nel corso dell'iter presso il Senato della Repubblica, ha previsto, sempre presso il Ministero dell'interno, un fondo con una dotazione di 40 milioni di euro per l'anno 2020 per finanziare interventi di sostegno economico e sociale a favore di comuni particolarmente colpiti dall'emergenza sanitaria, non rientranti tra quelli previsti dall'articolo 112 (che, come detto, istituisce un fondo di 200 milioni a favore dei Comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza). Si dispone, poi, che il fondo deve essere ripartito entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia, previa intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali;

i criteri per la ripartizione del fondo prevedono che si tenga conto della popolazione residente e riguardano: i Comuni individuati come "zona rossa" o all'interno di una "zona rossa", per i quali è stato imposto il divieto di accesso o di allontanamento per effetto di specifiche disposizioni statali o regionali, di durata non inferiore a 15 giorni; altri Comuni, sulla base dell'incidenza, in rapporto alla popolazione residente, del numero di contagi e di decessi da COVID-19, comunicati dal Ministero della salute e accertati alla data del 30 giugno 2020;

considerato che:

i Comuni di Irsina, Grassano, Tricarico e Moliterno in Basilicata rientrano nella fattispecie prevista dall'articolo 112-bis; durante il difficile periodo in cui tali Comuni sono stati "zona rossa" le attività produttive del territorio, gli esercizi commerciali (commercio fisso e ambulante), i professionisti e, in generale, l'intera economia locale hanno subito ingenti danni;

anche in vista di un aumento dei casi di contagio e a seguito dell'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 ottobre 2020, che prevede ulteriori restrizioni alla vita sociale e alle attività produttive, sarebbe opportuno che il Governo desse risposte certe ed immediate ai citati Comuni della Basilicata. Infatti, la situazione dei piccoli Comuni, che devono fronteggiare con scarse risorse questo difficile periodo, richiederebbe una maggiore attenzione e sollecitudine,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano di dover provvedere con urgenza al riparto del fondo previsto dal "decreto rilancio", per destinare i fondi ad interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l'emergenza sanitaria.