Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04211
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Atto n. 4-04211
Pubblicato il 8 ottobre 2020, nella seduta n. 263
DE BONIS - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
dall'unione di tecniche convenzionali e biotecnologie innovative sta nascendo un "nuovo" pomodoro San Marzano, una delle varietà tradizionali più diffuse e apprezzate in Italia e nel mondo, con nuovi colori, sapori e proprietà nutritive;
è quanto sta avvenendo ad opera di un team di ricercatori di ENEA, CREA e delle Università Politecnica di Valencia e della Tuscia (coordinatore), che ha "ridisegnato", come riportato da un'agenzia di stampa, "dal punto di vista estetico, organolettico e nutritivo questo simbolo del territorio campano, mantenendo invariata la tipicità della specie tradizionale, con peculiarità organolettiche uniche che derivano dall'interazione con il terreno vulcanico su cui cresce, nella zona dell'Agro Nocerino-Sarnese, in provincia di Napoli";
nello specifico, i ricercatori hanno caratterizzato 18 linee della bacca San Marzano (con mutazioni singole o multiple) responsabili del contenuto di pigmenti quali carotenoidi, clorofilla, flavonoidi e del processo di maturazione;
l'Università degli Studi della Tuscia si è occupata della caratterizzazione degli aspetti vegetativi, riproduttivi e genetici del frutto; ricercatori ENEA, invece, si sono impegnati nell'analisi metabolomica, cioè nella caratterizzazione chimica dei frutti di genotipi di San Marzano, con particolare riferimento alle molecole associate a caratteristiche sensoriali quali colore e gusto;
lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Metabolites" e, come spiega il dottor Gianfranco Diretto, biotecnologo agro-vegetale e ricercatore del laboratorio biotecnologie ENEA, "è stato possibile conferire a ogni mutazione proprietà organolettiche e nutraceutiche più specifiche. Così, ad esempio, le linee a bacca gialla, se da una parte perdono le qualità antiossidanti del licopene, dall'altra acquistano maggiori contenuti in alcuni amminoacidi, vitamine, xantofille e chinoni. Le linee a bacca marrone - ha aggiunto Diretto - presentano clorofilla, che generalmente è assente nei frutti rossi e maggiori contenuti di zuccheri e vitamina E; quelle a bacca viola presentano gli antociani";
"questi risultati - riferisce il professor Andrea Mazzucato dell'Università della Tuscia di Viterbo - saranno utilizzati per future ricerche nelle quali, anche attraverso l'uso di tecnologie innovative di ingegneria genetica quali il genome editing, con queste caratteristiche potranno essere generati in diverse varietà di pomodoro, in modo più rapido e sicuro rispetto ai classici programmi di miglioramento genetico. Inoltre, tali linee potranno essere convertite in nuove varietà commerciali di pomodoro",
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga utile accertare quanto segue, prima di conferire al "nuovo" pomodoro San Marzano la certificazione di prodotto sicuro e salutare per l'alimentazione dell'uomo, ricordando che tutto ciò che modifica l'originale diventa un falso e, pertanto, andrebbe mantenuto il patrimonio genetico originale per poter essere denominato San Marzano altrimenti è altro:
se il prodotto così ottenuto sia stato sperimentato in campo e, in caso affermativo, dove;
se i laboratori dove si sono svolti i processi per "ridisegnare" il pomodoro siano accreditati come laboratori per ricerche biotecnologiche;
se i processi per "ridisegnare" siano descritti in modo tale da conoscere se siano stati eseguiti processi di genoma editing e, se si, con quali tecniche specifiche;
se tali prodotti siano stati ottenuti con tecniche che ricadono nel quadro delle decisioni della Corte di Giustizia europea (Case C?528/16 - 25 July 2018) e se il Ministero abbia preso tutte le misure necessarie a soddisfare quanto stabilito dalla Corte;
se nel dettaglio dei procedimenti tecnici utilizzati per "ridisegnare" il pomodoro San Marzano siano state utilizzate tecniche di gene drive e, in caso affermativo, quali misure si intendano adottare nel caso di sperimentazione in pieno campo.