Legislatura 17ª - Dossier n. 122

Gli asili nido e i servizi per l'infanzia

I servizi all’infanzia, che comprendono anche gli asili nido destinati a bambini fino a 3 anni di età, sono principalmente organizzati a livello locale dai Comuni e da soggetti privati, sulla base delle normative emanate dalle singole Regioni(5) . Alcuni Comuni prevedono la possibilità di accreditare gli asili gestiti da privati, qualora siano rispettati e garantiti i requisiti di organizzazione e accoglienza previsti dai relativi regolamenti comunali per la gestione dei servizi all’infanzia; esistono inoltre asili nido meramente privati. Recentemente, data la carenza di posti disponibili negli asili nido pubblici e per agevolare l’organizzazione familiare, è aumentata l’istituzione di asili nido aziendali. Inoltre, spesso più famiglie si organizzano in forme di asilo privato familiare, in cui una mamma si occupa di più bambini oltre al proprio.

La richiesta di servizi per l’infanzia è andata fortemente aumentando negli ultimi anni. Gli asili nido hanno costi di gestione elevati e, di conseguenza, alle famiglie vengono richiesti contributi a volte anche ingenti, in quanto si tratta di un servizio non gratuito. L’offerta è distribuita in modo disomogeneo sul territorio nazionale, in conseguenza della varietà delle politiche degli enti locali, delle aziende che promuovono interventi per facilitare la conciliazione tra esigenze familiari e impegni lavorativi dei dipendenti, o dell’iniziativa privata o privato-sociale.

In genere, gli asili nido accolgono bambini da 3 a 36 mesi di età, ma alcuni Comuni organizzano anche servizi per l’infanzia per bambini di età inferiore a 3 mesi, in genere con la presenza anche di uno dei genitori.

Nel 2007, sono state avviate, in via sperimentale, nelle scuole dell'infanzia le "sezioni primavera" (si veda il cap. 3) che accolgono bambini dai 24 ai 36 mesi di età. Questo nuovo servizio è nato per rispondere al bisogno di servizi per l’infanzia, in particolare delle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Le sezioni sono costituite presso le scuole dell'infanzia, sia statali che paritarie, come una sezione specifica con un proprio progetto educativo, propri spazi e personale dedicato. Le attività relative alla sperimentazione di questo nuovo servizio sono svolte sulla base di appositi accordi con le Regioni.

All'interno degli asili, i bambini possono essere organizzati in gruppi omogenei per fasce di età oppure in gruppi misti. Il rapporto bambini/educatori, così come i livelli minimi e massimi della grandezza dei gruppi, sono definiti dalla normativa regionale.

Generalmente gli asili nido garantiscono un servizio che sia il più possibile idoneo a rispondere alle esigenze delle famiglie, sia per quanto riguarda l’apertura annuale sia in relazione all’orario settimanale e giornaliero.

Il Comune redige un progetto educativo generale, che viene poi realizzato a livello di singolo asilo attraverso la propria programmazione educativa che definisce nel dettaglio i tempi e i modi in cui si svolge l’attività. Normalmente, le attività si svolgono secondo una ‘routine’ che prevede il gioco, il riposo, i pasti e la cura dell’igiene del bambino. Inoltre, sono previste attività anche all’esterno dell’asilo e con il coinvolgimento delle famiglie o soggetti esterni.

Gli asili nido costituiscono servizi all’infanzia che hanno il duplice scopo di agevolare il lavoro di entrambi i genitori e di fornire un servizio educativo complementare alla famiglia. In questo senso, le attività che vengono svolte hanno lo scopo di aiutare la socializzazione e permettere lo sviluppo delle capacità cognitive del bambino attraverso il gioco, sia individuale che in piccoli gruppi. I bambini sono osservati nel loro processo di sviluppo, con il coinvolgimento delle famiglie.

Secondo dati ISTAT, nell'anno 2011/2012 sono 155.404 i bambini di età tra zero e due anni compiuti, iscritti agli asili nido comunali; altri 46.161 hanno usufruito di asili nido convenzionati o sovvenzionati dai Comuni. In totale ammontavano a 201.565 gli utenti dell'offerta pubblica complessiva.

All'offerta tradizionale di asili nido si affiancano i servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia, che comprendono i "nidi famiglia", ovvero servizi organizzati in contesto familiare, con il contributo dei Comuni e degli enti sovracomunali. Nel 2011/2012, ha usufruito di tale servizio - in diminuzione rispetto all’anno precedente (2,2%) - l’1,6% dei bambini tra zero e due anni.

Secondo il report ISTAT L'offerta comunale di asili nido ed altri servizi socio educativi per la prima infanzia (a.s. 2011-2012), gli asili nido e gli altri servizi socio-educativi per la prima infanzia rappresentano circa il 18% delle risorse dedicate dai Comuni al welfare locale e il 45% della spesa rivolta all’area di utenza “famiglia e minori”. Nel 2011, la spesa complessiva per i servizi socio-educativi, al netto delle quote pagate dalle famiglie, è stata pari a 1 miliardo e 296 milioni di euro: il 96% per i servizi di asilo nido e il rimanente 4% per i servizi integrativi(6) .

Indicatori dei servizi socio-educativi per la prima infanzia

Anni scolastici 2003/2004 - 2011/2012

TIPO DI SERVIZIO / INDICATORE

2003/04

2004/05

2005/06

2007/08

2008/09

2009/10

2010/11

2011/12

Asili nido

Percentuale di comuni coperti dal servizio (a)

32,8

35,2

36,7

38,3

40,9

48,3

47,4

48,1

Indice di copertura territoriale del servizio (b) (per 100 residenti 0-2 anni)

67,0

69,5

70,6

72,3

73,4

77,0

76,8

77,7

Indicatore di presa in carico degli utenti (c) (per 100 residenti 0-2 anni)

9,0

9,1

9,6

9,9

10,4

11,3

11,8

11,8

Servizi integrativi

Percentuale di comuni coperti dal servizio (a)

11,9

14,0

15,1

23,0

23,7

23,8

21,4

17,1

Indice di copertura territoriale del servizio (b) (per 100 residenti 0-2 anni)

25,9

31,2

32,8

39,4

40,8

41,4

36,4

38,2

Indicatore di presa in carico degli utenti (c) (per 100 residenti 0-2 anni)

2,4

2,1

2,1

2,2

2,3

2,3

2,2

1,6

Totale servizi per l'infanzia

Percentuale di comuni coperti dal servizio (a)

38,4

42,0

43,2

48,6

51,0

56,2

55,2

55,1

Indice di copertura territoriale del servizio (b) (per 100 residenti 0-2 anni)

70,1

71,9

73,1

77,7

78,2

80,2

80,5

81,3

Indicatore di presa in carico degli utenti (c) (per 100 residenti 0-2 anni)

11,4

11,2

11,7

12,0

12,7

13,6

14,0

13,5

  1. Percentuale di comuni in cui è presente il servizio. L'indicatore è calcolato al netto della Provincia di Bolzano, dove non è disponibile l’informazione per comune.
  2. Percentuale di bambini tra 0 e 2 anni che risiede in comuni in cui è presente il servizio. L'indicatore è calcolato al netto della Provincia di Bolzano.

(c)Utenti per 100 bambini residenti tra 0 e 2 anni.

Fonte: ISTAT, L'offerta comunale di asili nido ed altri servizi socio educativi per la prima infanzia (a.s. 2011-2012)


5) Per un quadro della normativa regionale in materia si rimanda a "Normativa sui servizi per la prima infanzia, 0-3 anni, nelle Regioni e Province autonome". Relativamente alle competenze statali, la Corte costituzionale, "con varie decisioni (sentenze n. 320 del 2004, n. 370 del 2003), ha negato che la disciplina degli asili-nido possa essere ricondotta alle materie di competenza residuale delle Regioni ai sensi del quarto comma dell'art. 117 Cost., ma ha ritenuto - sulla base di una ricostruzione dell'evoluzione normativa del settore - che, utilizzando un criterio di prevalenza, la relativa disciplina ricada nell'ambito della competenza legislativa concorrente di cui all'art. 117, terzo comma, della Costituzione, fatti salvi, naturalmente, gli interventi del legislatore statale che trovino legittimazione nei titoli «trasversali» di cui all'art. 117, secondo comma, della Costituzione" (sentenza della Corte costituzionale n. 114 del 2009).

6) I dati raccolti con l’indagine sono riferiti ai soli utenti delle strutture comunali o delle strutture private convenzionate o sovvenzionate dal settore pubblico, mentre sono esclusi dalla rilevazione gli utenti del privato tout-court.

Normativa di riferimento(7)

Legge 6 dicembre 1971, n. 1044, Piano quinquennale per l'istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato.

Legge 29 novembre 1977, n. 891, Norme per il finanziamento del piano degli asili nido e modifica della legge istitutiva n. 1044/1971(8) .

Decreto-legge 28 febbraio 1983, n. 55, Provvedimenti urgenti per il settore della finanza locale per l'anno 1983(9) , convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1983, n. 131.

Legge 5 febbraio 1992, n. 104, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate(10) .

Legge 28 agosto 1997, n. 285, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza(11) .

Legge 8 novembre 2000, n. 328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

Legge 28 dicembre 2001, n. 448, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002) (12) .

Legge 27 dicembre 2002, n. 289, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003) (13) .

Legge 27 dicembre 2006, n. 296, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)(14) .

Legge 24 dicembre 2007, n. 244, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)(15) .

Legge 5 maggio 2009, n. 42, Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione(16) .


7) Il seguente elenco non ha carattere esaustivo.

8) Ha istituito un "Fondo integrativo per gli asili nido" a favore delle regioni, poi soppresso (si veda infra).

9) Art. 6 - servizi pubblici a domanda individuale.

10) L'articolo 12 dispone che al bambino da 0 a 3 anni handicappato è garantito l'inserimento negli asili nido e il successivo articolo 13 stabilisce che gli enti locali e le unità sanitarie locali possano altresì prevedere l'adeguamento dell'organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap, al fine di avviarne precocemente il recupero, la socializzazione e l'integrazione, nonché l'assegnazione di personale docente specializzato e di operatori ed assistenti specializzati.

11) Ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. In particolare, l'articolo 3 ammette al finanziamento del Fondo anche i progetti riguardanti l'innovazione e la sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia; il successivo articolo 5 prevede che le finalità dei citati progetti possano essere perseguite attraverso:
a) servizi con caratteristiche educative, ludiche, culturali e di aggregazione sociale per bambini da zero a tre anni, che prevedano la presenza di genitori, familiari o adulti che quotidianamente si occupano della loro cura, organizzati secondo criteri di flessibilità;
b) servizi con caratteristiche educative e ludiche per l'assistenza a bambini da diciotto mesi a tre anni per un tempo giornaliero non superiore alle cinque ore, privi di servizi di mensa e di riposo pomeridiano;
e specifica che i summenzionati servizi non sono sostitutivi degli asili nido previsti dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1044, e possono essere anche autorganizzati dalle famiglie, dalle associazioni e dai gruppi.

12) L'articolo 70 (Disposizioni in materia di asili nido) aveva istituito il Fondo per gli asili nido. La Corte costituzionale con la sent. n. 370 del 2003 ha dichiarato la illegittimità costituzionale per contrasto con l'art. 119 Cost, di parte dell'articolo 70 perché "dal momento che l'attività dello speciale servizio pubblico costituito dagli asili nido rientra palesemente nella sfera delle funzioni proprie delle Regioni e degli enti locali, è contraria alla disciplina costituzionale vigente la configurazione di un fondo settoriale di finanziamento gestito dallo Stato, che viola in modo palese l' autonomia finanziaria sia di entrata che di spesa delle regioni e degli enti locali e mantiene allo Stato alcuni poteri discrezionali nella materia cui si riferisce.". Il Fondo è stato pertanto soppresso nel 2004 con la legge finanziaria (legge n. 311/2004, articolo 1, comma 59).

13) L'articolo 91 ha istituito un Fondo di rotazione per il finanziamento delle iniziative dei datori di lavoro che realizzino servizi di asili nido e micro-nidi. Anche tale Fondo è stato dichiarato incostituzionale, con la sentenza n. 320/2004.

14) L'articolo 1, comma 630, ha istituito il piano straordinario di interventi per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Lo stato di attuazione del Piano, i finanziamenti erogati, le intese ed altre iniziative pubbliche sono consultabili sul sito internet del Dipartimento per le politiche della famiglia.

15) Art. 2, commi 458, 459 e 460.

16) Articolo 21.

Documentazione di riferimento

Documentazione italiana


17) All'URL http://www.astrid-online.it/Amministra/Studi-e-ri/Nidi-e-Ser/index.htm sono reperibili le seguenti relazioni:
Roberta Ceccaroni, I servizi per la prima infanzia: il punto sulle intese e il Piano d'azione e coesione (Pac), Angelo Mari, Verso una nuova legge statale per la prima infanzia: limiti costituzionali e possibili contenuti, Sara Mele, Il ruolo della regione Toscana nella governance del sistema, Giulia Milan, Nidi e servizi integrativi in Italia: l'indagine sulla spesa sociale sui Comuni.

18) La rivista contiene i seguenti saggi: Marisa Anconelli, Servizi educativi per la prima infanzia: un dibattito tutt'altro che esaurito, Sandra Benedetti, Pedagogia e politica: un binomio quasi perfetto al servizio di una comunità educante, Anna Del Mugnaio, Maria Cristina Volta, La sfida della sostenibilità dei servizi 0-3 anni: il caso della Provincia di Bologna, Gino Passarini, I servizi educativi per l'infanzia e la sfida della sostenibilità: la proposta della Regione Emilia-Romagna.

Documentazione europea e internazionale



19) Former United Nations Special Rapporteur on the Right to Education.