Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09016

Atto n. 4-09016

Pubblicato il 6 luglio 2005
Seduta n. 836

MALABARBA - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

nel corso della trasmissione “Next” di Rainews 24 della sera del 5 luglio 2005 l'on. Giovanni Galloni, ex vicepresidente del CSM e vicesegretario vicario della Democrazia Cristiana nell'epoca in cui il Presidente della DC era l'on. Aldo Moro, di cui Galloni era in stretto rapporto di amicizia, ha fornito elementi di grande rilevanza relativi al rapimento e all'uccisione dello statista democristiano, rivelando l'esistenza di infiltrati della CIA e del Mossad all'interno delle Brigate Rosse;

in particolare Galloni riferisce una confidenza del presidente Moro, secondo cui sapeva "per certo" che "i servizi segreti sia americani che israeliani hanno degli infiltrati all'interno delle BR" e "che tale informazione non era mai stata data al Governo italiano imputando a tale mancata comunicazione il fatto di non avere mai potuto trovare i covi dei brigatisti né la prigione di Aldo Moro" mentre - aggiunge Galloni - "quando le BR rapirono il generale Dozier, le prigioni furono ritrovate nel giro di 15 giorni";

Galloni inoltre sostiene che "i servizi segreti italiani deviati erano deviati perché rispondevano - nel contesto della guerra fredda e del confronto tra i due blocchi - alla CIA e agli Stati Uniti più che alle autorità italiane", mentre gli USA agivano anche all'insaputa dei governi del nostro paese, tollerando o organizzando azioni illegali pur di impedire che i comunisti arrivassero al governo del paese, cosa che "avrebbe loro impedito di installare basi militari", causando agli USA danni incalcolabili;

il giornalista Mino Pecorelli, secondo l'on. Galloni, già tre giorni prima del rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978, disse che "il 15 marzo" (data in cui originariamente doveva essere effettuato l'agguato brigatista) si sarebbe verificato un nuovo fatto gravissimo in cui sarebbero state implicate personalità di grande rilievo, senza dire la fonte delle sue informazioni, ma alludendo a possibili fonti legate ai servizi segreti, probabili autori del suo assassinio l'anno successivo;

le rivelazioni dell'on. Giovanni Galloni, alla luce delle recenti attività illegali della CIA nel nostro paese - il rapimento nel 2003 a Milano dell'imam egiziano Abu Omar ed altri episodi collegati alla lotta contro il terrorismo - ma anche dei misteri mai risolti concernenti lo stesso rapimento e omicidio di Aldo Moro - si vedano le affermazioni di Antonino Arconte, inviato per conto dei servizi in Medio Oriente prima del sequestro del presidente democristiano al fine di avviare trattative per il suo rilascio - interrogano fortemente l'opinione pubblica, desiderosa di conoscere una verità nascosta per tanto tempo, che permetterebbe con ogni probabilità di riscrivere da capo intere pagine della storia del nostro paese,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Presidente del Consiglio intenda intraprendere affinché le rivelazioni dell'on. Galloni siano verificate, coinvolgendo ai massimi livelli le autorità politiche e di intelligence statunitensi ed israeliane;

se non intenda favorire, con gli strumenti di sua competenza, presso gli organismi parlamentari a ciò preposti - quale il COPACO - l'audizione dell'on. Falco Accame, che ha sollevato da anni l'esigenza di chiarimento su uno dei fatti più gravi della storia del dopoguerra in Italia, e dei magistrati che hanno proceduto all'archiviazione del caso Arconte.