GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE 2020
7a seduta


Presidenza del Presidente del Senato
ALBERTI CASELLATI

La seduta inizia alle ore 18.35.


COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Il PRESIDENTE, secondo quanto già preannunciato nel corso della Conferenza dei Capigruppo di martedì 22 settembre, osserva di aver ritenuto opportuno convocare tempestivamente la Giunta per il Regolamento in conseguenza dell'esito del referendum costituzionale, con il quale è stata confermata la riforma degli articoli 56 e 57 della Costituzione relativamente alla riduzione del numero dei componenti delle Camere. Fa inoltre presente di aver informato di tale convocazione anche il Presidente della Camera dei deputati. Infatti, per quanto le Assemblee dei due rami del Parlamento restino sovrane nell'approvazione dei propri regolamenti, occorre tener conto del fatto che la riforma costituzionale recentemente approvata determina effetti analoghi sulla struttura delle due Camere, riducendone i componenti di circa un terzo.
Ritiene pertanto necessario, alla luce della futura nuova composizione del Senato, che la Giunta provveda da subito ad esaminare le necessarie linee di intervento per adeguare il proprio Regolamento alla nuova consistenza numerica, che sarà pari a 200 senatori elettivi. A tale proposito, propone di nominare un comitato ristretto formato da un rappresentante per ciascun Gruppo parlamentare, con il compito di svolgere attività di carattere istruttorio e consultivo. Tale comitato, che potrebbe essere presieduto dal Presidente del Senato, sarebbe composto da un rappresentante per ciascun Gruppo, scelto tra senatori il più possibile esperti nella materia regolamentare, anche esterni alla Giunta. Resterebbe in ogni caso impregiudicato il successivo esame delle proposte di modifica da parte della Giunta stessa, conformemente a quanto previsto dal Regolamento.

Dichiara quindi aperto il dibattito.

Il senatore MARCUCCI esprime un convinto apprezzamento per l'iniziativa assunta dal Presidente. Con riguardo alla proposta di istituire un apposito comitato con funzioni di carattere istruttorio, ritiene opportuno definire un termine per la conclusione dei lavori, da sottoporre al successivo esame della Giunta per il Regolamento.

Il senatore PERILLI, nel prendere atto con favore dell'iniziativa assunta dal Presidente, ritiene preferibile - anche in base ad una prassi consolidata - che l'individuazione dei componenti di un eventuale comitato ristretto resti nell'ambito dei membri della Giunta per il Regolamento. A suo avviso, infatti, l'individuazione di senatori esterni risulterebbe in contrasto con l'impostazione del Regolamento, che individua la Giunta nel suo complesso quale referente necessario per tutte le iniziative di modifica regolamentare e non consente neppure, a differenza delle Commissioni, la sostituzione temporanea dei componenti.
Pur manifestando il più profondo rispetto per il ruolo e l'autorevolezza della Presidenza del Senato, ritiene inoltre preferibile che l'eventuale comitato ristretto non venga presieduto da una carica di così alta rilevanza istituzionale, al fine di conservare il clima di informalità nella discussione e nel confronto politico che caratterizza da sempre l'attività dei comitati ristretti, nei quali, come è noto, i lavori sono ancora collocati in una fase del tutto preparatoria e gli esponenti dei Gruppi cercano di impostare un dibattito il più libero e franco possibile.

La senatrice DE PETRIS condivide l'iniziativa del Presidente, volta ad adottare tempestivamente le necessarie modifiche al Regolamento a seguito della riduzione del numero dei parlamentari. Con riguardo alle modalità con le quali la Giunta potrebbe procedere, richiama l'esperienza della scorsa legislatura. Nel 2017 si era approvata un'ampia riforma del Regolamento, caratterizzata dal particolare contesto politico successivo al voto referendario con il quale era stata respinta una riforma costituzionale che avrebbe modificato non solo il numero dei parlamentari, ma anche il riparto delle competenze tra le due Camere. In tale occasione il Senato ritenne comunque necessario approvare una riforma che è stata poi oggetto di ampio apprezzamento in quanto volta a rendere più celere il procedimento legislativo e ad ostacolare pratiche manifestamente trasformistiche nella proliferazione dei Gruppi parlamentari. A tal fine, fu nominato un comitato ristretto composto da soli quattro senatori, due della maggioranza e due dell'opposizione, individuati tra i componenti della Giunta per il Regolamento.

Il PRESIDENTE precisa di aver proposto alla Giunta la designazione di un collegio che dovrebbe svolgere funzioni di carattere esclusivamente istruttorio e consultivo. Tale collegio, non necessariamente da ricondurre alla tipologia del comitato ristretto adottata nella prassi, dovrebbe essere composto da otto senatori, in rappresentanza di ciascun Gruppo parlamentare, la cui designazione verrebbe affidata alla piena discrezionalità di ciascuna parte politica.

Il senatore MARCUCCI interviene brevemente per precisare che la maggioranza intende farsi carico, compatibilmente con le previsioni regolamentari, della possibilità di coinvolgere il Gruppo Italia Viva - P.S.I. nell'esame delle modifiche al Regolamento, in quanto attualmente tale Gruppo non è rappresentato nella Giunta.

Il PRESIDENTE precisa che la soluzione di un comitato composto da un rappresentante per Gruppo avrebbe proprio il pregio di consentire una condivisione della fase istruttoria anche all'unico Gruppo non rappresentato in Giunta.

Il senatore CALDEROLI ripercorre analiticamente il contesto nel quale, nella scorsa legislatura, il Senato ha approvato la riforma organica del proprio Regolamento. In tale occasione fu nominato un comitato ristretto composto da due esponenti di maggioranza e due di opposizione, incaricato, per conto del Presidente, di predisporre un testo base che fu poi esaminato dalla Giunta per il Regolamento nelle forme ordinarie. Tale modalità procedurale è stata oggetto di ampi apprezzamenti sia sotto il profilo della celerità, sia sotto l'aspetto della qualità del risultato prodotto. Diversamente la Camera dei deputati, che pure aveva discusso sin dall'inizio della legislatura un'ampia e articolata serie di modifiche al proprio Regolamento, non è tuttavia riuscita a concludere il proprio esame per l'improvviso venir meno delle condizioni necessarie per raggiungere un ampio accordo tra le parti politiche.
Ritiene pertanto preferibile che la Giunta affronti l'esame delle necessarie modifiche da apportare al Regolamento del Senato tenendo conto della proficua esperienza della scorsa legislatura. Un comitato istruttorio composto da nove membri, compreso il Presidente del Senato, avrebbe una composizione estremamente simile dal punto di vista numerico a quello della Giunta, anch'essa peraltro presieduta dal Presidente del Senato, il che contribuirebbe a delineare con scarsa chiarezza i rapporti tra tale collegio e la Giunta stessa. Ritiene pertanto condivisibili le considerazioni espresse dal senatore Perilli, in ordine al timore che un collegio istruttorio così composto possa determinare il venir meno delle caratteristiche di confronto agile e informale che hanno determinato il successo della riforma organica approvata nel 2017. In ogni caso, il lavoro del comitato ristretto dovrebbe essere successivamente esaminato dalla Giunta, che il Regolamento individua quale referente necessario non solo per la sottoposizione all'Assemblea delle proposte di modifica al Regolamento, ma persino degli emendamenti presentati in Aula.
Un primo terreno di confronto tra le forze politiche è a suo parere indispensabile: i temi di riforma - dalla modifica del numero e delle competenze delle Commissioni permanenti, alla riduzione dei quorum per attivare alcuni strumenti procedurali - sono infatti molteplici, e comportano un impegnativo lavoro istruttorio al fine di giungere alla predisposizione di un testo base condiviso da tutte le forze politiche. Per tali ragioni ribadisce di ritenere preferibile l'istituzione, conformemente alla prassi, di un agile comitato ristretto composto da una rappresentanza della maggioranza e dell'opposizione, anche con la presenza del Presidente.

Il senatore SCHIFANI esprime un convinto apprezzamento per l'immediatezza e la tempestività dell'iniziativa assunta dal Presidente del Senato. Osserva infatti che la riforma costituzionale appena approvata determina ricadute di tale importanza sull'assetto regolamentare che postulano l'esigenza di una riflessione il più possibile ampia e approfondita. Ciò rende quanto mai opportuna la scelta di coinvolgere immediatamente la Giunta per il Regolamento per l'adozione delle necessarie modifiche regolamentari.
Ritiene peraltro non condivisibili le perplessità espresse in ordine al fatto che un comitato ristretto con funzioni istruttorie possa essere presieduto dal Presidente del Senato. A suo avviso, infatti, comitati preparatori dalla composizione estremamente ristretta appaiono più utili per modifiche di carattere puntuale e settoriale, come avvenuto con la riforma della disciplina dei contributi destinati ai Gruppi parlamentari, approvata nella XVI legislatura.
Per tali ragioni dichiara di condividere la proposta formulata dalla Presidenza e si associa alla considerazione espressa dal senatore Marcucci in ordine all'opportunità di definire un ambito temporale per la conclusione della fase istruttoria. Ribadisce in ogni caso che proprio per l'ampiezza e l'importanza del lavoro che viene chiamato a svolgere, il comitato istruttorio dovrebbe rappresentare tutti i Gruppi parlamentari.
Con riguardo infine ad alcune dichiarazioni espresse da esponenti di maggioranza in ordine alla necessità di avviare un "cantiere delle riforme", con ciò facendo riferimento anche ad un possibile ripensamento della definizione del riparto delle competenze tra le due Camere, ritiene necessario che i lavori della Giunta non perdano di vista la necessità di adottare le modifiche rese ormai ineludibili dal mutato assetto costituzionale conseguente all'approvazione della riduzione del numero dei parlamentari.

Il senatore AUGUSSORI nel richiamare la propria esperienza di componente sia della Giunta per il Regolamento, sia della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, osserva che l'istituto del comitato ristretto è ampiamente utilizzato proprio per le sue caratteristiche di celerità, unite al fatto che i soggetti che lo compongono sono anche membri della Giunta di riferimento. A suo avviso, creare un precedente volto ad allargare l'esame di atti che il Regolamento del Senato affida in maniera esclusiva alla Giunta per il Regolamento, potrebbe mettere in discussione il principio del carattere fisso e non derogabile della composizione delle Giunte stesse.
Con riguardo all'ipotesi di far presiedere un comitato ristretto dallo stesso soggetto che presiede la Giunta, fa presente che tale ipotesi, in base alla sua esperienza, non si è mai verificata nel caso della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Per tali ragioni, a tutela del ruolo della Presidenza del Senato, anche con particolare riguardo alle funzioni svolte in qualità di Presidente della Giunta per il Regolamento, ritiene preferibile che i lavori del comitato ristretto non siano diretti dalla Presidenza della Giunta.

Il senatore PARRINI esprime il proprio apprezzamento per la convocazione della Giunta al fine di esaminare tempestivamente le modifiche al Regolamento rese necessarie dalla approvazione della riduzione del numero dei parlamentari. Con riguardo alle considerazioni svolte dal senatore Schifani, osserva in particolare che la Giunta non può non tener conto del fatto che la riduzione è ormai certa e sarà efficace a decorrere dalla prossima legislatura, il che rende ineludibile un immediato intervento sull'impianto del Regolamento.
Altre ipotesi di riforma costituzionale rappresentano un possibile progetto che, allo stato, non dovrà influire sul lavoro che la Giunta è già chiamata a svolgere.

Il senatore MARCUCCI informa di aver svolto alcuni approfondimenti in base ai quali il proprio Gruppo potrebbe valutare la possibilità di favorire le dimissioni di un proprio esponente in seno alla Giunta per il Regolamento, al fine di consentire anche al Gruppo Italia Viva -P.S.I. di avere un proprio rappresentante. Chiede in proposito di verificare, sulla base dei precedenti, la possibilità di adottare tale soluzione.
Con riguardo alla proposta formulata dalla Presidenza all'inizio della seduta, dichiara di non avere obiezioni sull'ipotesi di nominare un comitato istruttorio composto da rappresentanti di tutti i Gruppi. Per quanto concerne invece l'eventuale presidenza del comitato, ritiene che tale valutazione spetti al Presidente del Senato che presiede. come noto. anche la Giunta per il Regolamento.

Il senatore GRASSI si associa al generale apprezzamento manifestato da tutte le parti politiche per la tempestiva iniziativa assunta dalla Presidenza. Con riguardo alle modalità procedurali proposte, osserva che gli organi istruttori esercitano inevitabilmente una rilevante influenza nell'assunzione delle decisioni da parte degli organi di merito. È per tali ragioni che ritiene di dover manifestare perplessità in ordine all'ipotesi di affidare un'attività preliminare, di carattere preparatorio ed istruttorio, a componenti esterni alla Giunta, alla quale il Regolamento attribuisce infatti in via esclusiva l'esame delle questioni e delle modifiche regolamentari da sottoporre all'Assemblea.
Con riguardo alla presidenza di tale comitato ritiene che, pur ribadendo la più alta considerazione per il ruolo e l'autorevolezza della Presidenza, affidare la direzione di tale organo ristretto alla seconda carica dello Stato determinerebbe il venir meno di quella condizione di parità tra tutti gli interlocutori che rappresenta uno dei presupposti del dibattito libero ed informale che da sempre caratterizza l'operato dei Comitati ristretti.

Il PRESIDENTE osserva che, a prescindere dall'evidente neutralità politica che caratterizza le funzioni della Presidenza in ragione del ruolo istituzionale ricoperto, il comitato proposto avrebbe in ogni caso funzioni istruttorie e consultive di carattere esclusivamente tecnico.
In ogni caso, nel prendere atto dell'assenza di un orientamento unanime sulla composizione del comitato stesso, ritiene che un comitato ristretto limitato a soli quattro membri, come il precedente della scorsa legislatura, potrebbe non esprimere tutte le possibili sensibilità politiche in maniera compiuta. Proprio per tale ragione avrebbe ritenuto preferibile assicurare una rappresentanza di tutti i Gruppi parlamentari.

Il senatore CALDEROLI propone di ampliare il comitato ristretto ad un massimo di sei senatori, dei quali tre in rappresentanza dei Gruppi di maggioranza e tre di opposizione. La designazione dei nominativi dei componenti potrebbe essere comunicata anche in un momento successivo. Il comitato potrebbe inoltre svolgere propri approfondimenti.

Il senatore PARRINI ribadisce la necessità di definire un termine per la conclusione della fase istruttoria.

Il PRESIDENTE assicura il senatore Calderoli che, ove ritenuto necessario, il comitato ristretto potrà anche richiedere documentazioni specifiche. Con riguardo alla possibilità di individuare gli esponenti di maggioranza e di opposizione, ritiene che tali designazioni potrebbero essere comunicate alla Presidenza entro la giornata di lunedì prossimo.

Il senatore MARCUCCI, nel condividere l'opportunità che la Giunta deliberi già nella seduta odierna l'istituzione di un comitato ristretto, i cui i nominativi potranno essere comunicati in un momento successivo, sottolinea la necessità che nell'acquisizione dei necessari approfondimenti conoscitivi ci si avvalga del contributo degli Uffici facenti capo alla Segreteria Generale.

Il senatore CALDEROLI condivide le indicazioni del senatore Marcucci.

Il PRESIDENTE prende quindi atto dell'unanime orientamento emerso in ordine all'istituzione di un comitato ristretto, composto da membri della Giunta, per l'esame delle modifiche e delle questioni regolamentari, i cui lavori saranno sottoposti al successivo esame della Giunta stessa. Tale comitato sarà in particolare composto da tre esponenti di maggioranza e tre di opposizione, i cui nominativi dovranno essere comunicati alla Presidenza entro le ore 18 di lunedì 28 settembre.

Il senatore PERILLI sottopone all'attenzione della Giunta, anche in vista di prossime importanti votazioni, la questione relativa ai termini di presentazione e alle modalità di votazione delle risoluzioni parlamentari sulle comunicazioni del Governo, ai sensi dell'articolo 105 del Regolamento.

Il senatore CALDEROLI condivide l'urgenza del tema e chiede pertanto agli Uffici della Segreteria Generale di svolgere un approfondimento in ordine alla possibilità - nel silenzio del disposto di cui all'articolo 105, comma 1, del Regolamento - di estendere in via analogica e in quanto compatibile la disciplina per l'esame delle risoluzioni al Documento di economia e finanza. Di modo che la proposta di risoluzione accettata dal Governo possa senz'altro essere votata per prima, ancorché presentata successivamente rispetto ad altri strumenti di indirizzo, acquisita tuttavia la possibilità per ciascun senatore di presentare emendamenti allo stesso testo.

Il PRESIDENTE rassicura che il tema sarà affrontato in una prossima riunione della Giunta per il Regolamento, che intende convocare già nella giornata di mercoledì 30 settembre, alle ore 15. Nello stesso giorno preannuncia altresì l'intenzione di convocare un Consiglio di Presidenza al fine di esaminare questioni attinenti lo svolgimento dei concorsi già in corso.

La Giunta prende atto.

La seduta termina alle ore 19.35.