SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


9a Commissione permanente
(AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)


*202ª seduta: giovedì 15 settembre 2016, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione interrogazione svolta

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/412 che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio
(Previe osservazioni della 1ª, della 2ª , della 5ª, della 12ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1 della legge 9 luglio 2015, n. 114)
(n. 324) Esame e rinvio

IN SEDE REFERENTE
I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Leana PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a, della 13a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(313)
2. TOMASELLI ed altri. - Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a e della 13a Commissione)
(926)
- Relatore alla Commissione FORMIGONI
II. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Cirielli e Totaro; Catanoso Genoese; Colomba Mongiello ed altri; Oliverio ed altri; Russo e Monica Faenzi; Caon ed altri; Catanoso Genoese)- Relatore alla Commissione SCOMA
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 7a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1641)
- e della petizione n. 380 ad esso attinente
2. Leana PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni in materia di servizi di ristorazione collettiva - Relatrice alla Commissione SAGGESE
(Pareri della 1a, della 5a, della 7a, della 8a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2037)
3. Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Loredana Lupo ed altri; Zaccagnini e Franco Bordo; Oliverio ed altri; Dorina Bianchi) - Relatore alla Commissione DALLA TOR
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2144)

AFFARI ASSEGNATI

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
1. Nuove tecnologie in agricoltura, con particolare riferimento all'uso delle biotecnologie sostenibili e di precisione - Relatrici alla Commissione FATTORI e GATTI
(n. 591)
2. Problematica del regolare svolgimento dell'attività di pesca in acqua dolce in Italia - Relatrice alla Commissione BERTUZZI
(n. 683)
IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame dell'atto:
Attuazione delle iniziative della Commissione europea connesse agli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea - Relatrice alla Commissione ALBANO
(Parere alla 14ª Commissione)
(n. 440)

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

BISINELLA - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -

Premesso che:

Confagricoltura Treviso ha manifestato a mezzo stampa la preoccupazione nel settore vitivinicolo riguardo ai rischi che si stanno profilando se non ci sarà il riconoscimento della denominazione di origine controllata "Pinot grigio delle Venezie" entro il 1° agosto 2016, data di inizio della vendemmia;

a causa di difficoltà impreviste e lungaggini burocratiche il progetto della DOC potrebbe saltare, dato che l'iter istruttorio della domanda di riconoscimento potrebbe non avvenire nel termine previsto, con l'aggravante, sottolinea il presidente di Confagricoltura Veneto Lorenzo Nicoli, che potrebbe esserci una speculazione sui prezzi, danneggiando gravemente la viticoltura nazionale;

lo stesso Nicoli ha già inviato una lettera al Ministro in indirizzo, e per conoscenza agli assessori per l'agricoltura del Veneto Giuseppe Pan, del Trentino-Alto Adige Michele Dallapiccola e del Friuli-Venezia Giulia Christiano Shaurli, chiedendo una proroga del termine;

la nuova denominazione raggrupperà i produttori di Pinot di Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia ed ha buone prospettive commerciali, tanto che Confagricoltura stima un potenziale produttivo calcolato in 250 milioni di bottiglie;

la superficie vocata per questo tipo di coltivazione è di circa 25.000 ettari: 10.000 in Veneto (Treviso con 3.988 ettari, Verona con 2.881, Venezia con 1.765, Vicenza con 1.033, Padova con 433, Rovigo con 10 ettari, Belluno un ettaro), oltre 6.000 in Friuli-Venezia Giulia e il resto in Trentino-Alto Adige. Quindi l'80 per cento della produzione è tra Veneto, Friuli e provincia di Trento;

Ludovico Giustiani, presidente di Confagricoltura Treviso, traccia un quadro preoccupante, sottolineando il rischio, se non ci sarà la proroga, di perdere «un altro anno in termini di introduzione della fascetta di Stato, di controllo della produzione e di quotazione del Pinot, con gravi conseguenze per i prezzi di mercato», un vero e proprio «peccato perché la Doc interregionale delle Venezie, con un brand fortemente evocativo e prestigioso, è la formula ideale per imporsi sui mercati internazionali»;

Claudio De Martin, presidente provinciale dei viticoltori di Confagricoltura, ha infine evidenziato che si deve «assolutamente arrivare in questa vendemmia ad avere la Doc delle Venezie, che ci garantirà un'ottimale gestione della produzione e dei prezzi, oltre ad un marchio ben identificato e più protetto contro i rischi di contraffazione»;

l'istruttoria è stata curata dalla Regione Veneto, è stata ultimata e la pratica ora è a Roma, ma si rischia per pochi giorni di veder naufragare il progetto: vige un termine per l'emanazione del decreto di autorizzazione per l'etichettatura, fissato per il 1° agosto di ogni anno, e l'obiettivo posto dai promotori della DOC è di riuscire ad avere un'autorizzazione transitoria, in modo da poter procedere già con la vendemmia 2016;

solo un atto in deroga a detto provvedimento, con la proroga del termine, tenuto conto della tempistica necessaria per concludere l'iter, potrebbe consentire di avvivare al riconoscimento della DOC già con la prossima vendemmia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione e quali azioni intenda intraprendere con urgenza per evitare che, a causa di lungaggini burocratiche, venga vanificato il lavoro di un'intera filiera di produzione che ha avviato il progetto per la DOC del Pinot grigio;

se non ritenga necessario concedere una proroga al termine del 1° agosto per l'emanazione dell'apposito decreto di riconoscimento, consentendo di arrivare all'ufficializzazione della denominazione già con la prossima vendemmia 2016.


(3-02853)