SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------

7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


278ª seduta: martedì 17 maggio 2016, ore 14,30
279ª seduta: mercoledì 18 maggio 2016, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
Svolta

IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:
Deputato Caterina PES ed altri. - Dichiarazione di monumento nazionale della Casa Museo Gramsci in Ghilarza (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione MARTINI
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2342)
Esame e rinvio

II. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Mauro Maria MARINO ed altri. - Norme per l'educazione alla cittadinanza economica - Relatrice alla Commissione PUGLISI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1196)
Seguito esame e rinvio
III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª, della 13ª e della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2287)
2. GIRO ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e alla legge 21 aprile 1962, n. 161, in materia di attività cinematografiche ed istituzioni culturali
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª e della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(649)
3. Rosa Maria DI GIORGI ed altri. - Legge quadro in materia di riassetto e valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, finanziamento e regime fiscale. Istituzione del Centro nazionale del cinema e delle espressioni audiovisive
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª e della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1835)
- Relatrice alla Commissione DI GIORGI
Seguito esame congiunto e rinvio

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Manuela GRANAIOLA ed altri. - Norme per la statizzazione degli istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(322)
2. TORRISI ed altri. - Disposizioni per la statizzazione degli exIstituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(934)
3. Stefania GIANNINI. - Disposizioni per la statizzazione degli Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(972)
4. MARCUCCI. - Norme per la statalizzazione degli ex Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1616)
- Relatore alla Commissione MARTINI
Rinvio del seguito dell'esame congiunto

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

SERRA, MANGILI, BERTOROTTA, GIARRUSSO, DONNO, BOTTICI, MORONESE- Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

da recenti notizie assunte dalla pagina istituzionale web del consorzio interuniversitario Cineca, nonché da alcuni articoli di stampa ("il Fatto Quotidiano" del 30 marzo 2016), si è appreso che il consiglio consortile dell'ente, riunitosi il 23 marzo, ha nominato il dottor David Vannozzi, già componente del consiglio di amministrazione del consorzio e direttore generale dell'Associazione industriale bresciana, quale nuovo direttore del consorzio;

Cineca, monopolista dei servizi informatici nel settore pubblico, riveste un ruolo fondamentale attraverso l'erogazione dei suoi servizi a università, enti di ricerca, ministeri e pubbliche amministrazioni;

il dottor Vannozzi risulta, attualmente, imputato per truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico per fatti risalenti agli anni 2009-2010 quando rivestiva l'incarico di direttore amministrativo dell'azienda sanitaria locale di Firenze. Il consorzio, in oltre 40 anni di attività, ha visto crescere i propri consorziati da poche unità dal 1969 ai circa 80 attuali. Di recente l'ente è stato al centro di varie discussioni, anche giurisprudenziali, in ordine alla sua natura giuridica, la cui determinazione non rileva solo sotto il profilo formale, ma anche, e soprattutto, sostanziale, viste le implicazioni che ciò comporta in ordine alla qualificazione giuridica dell'ente e, dunque, della normativa applicabile;

sul punto si è pronunciato di recente anche il Consiglio di Stato che, con la sentenza n. 2660 del 26 maggio 2015, ha qualificato l'ente non come società in house (assenza della partecipazione pubblica totalitaria) come ritenuto fino a quel momento, ma come soggetto con personalità giuridica di diritto privato. Pertanto non un organo tout court del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e delle università consorziate, qualità con cui si presentava, ma operatore di mercato con natura commerciale in virtù della presenza al suo interno di diversi soggetti privati, come l'università commerciale Luigi Bocconi e la Libera università di lingue e comunicazioni IULM;

considerato che:

alla stregua della qualificazione del giudice amministrativo, l'ente non avrebbe potuto essere esentato dall'applicazione della normativa sulle gare d'appalto, come, invece, si riteneva in precedenza e come ha ritenuto l'università della Calabria che con delibera del consiglio di amministrazione del 14 aprile 2014 predisponeva l'affidamento diretto e, quindi, senza gara e senza procedure ad evidenza pubblica, dei servizi informatici relativi all'attivazione dei servizi UGOV e ESSE3 della stessa università. Delibera impugnata con ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria dalla società Be Smart Srl i cui motivi venivano ritenuti fondati e, quindi, accolti anche successivamente dal giudice;

tale problematica, a parere degli interroganti, non è di scarso rilievo se si considera che il consorzio riceve denaro da atenei universitari e dal Ministero dell'istruzione, ed è in grado di monopolizzare il mercato con i fondi che vengono attribuiti senza gara, pari a circa 100 milioni di euro all'anno, tra stanziamenti diretti e compensi. Considerato che è stata molto discussa la natura giuridica di società pubblica di Cineca, la sentenza del Consiglio di Stato è apparsa subito dirimente, escludendone in maniera chiara tale natura;

considerato inoltre che:

con il decreto-legge del 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge del 6 agosto 2015, n. 125, venivano affrontate le problematiche inerenti alle considerazioni del Consiglio di Stato e alla qualificazione giuridica dallo stesso data all'ente mediante l'introduzione all'articolo 9 di alcuni commi attraverso i quali veniva riconosciuta espressamente la partecipazione a Cineca anche di persone giuridiche di diritto privato. Per legge le amministrazioni consorziate esercitano un controllo congiunto su Cineca analogo a quello che esercitano sui propri servizi e, nonostante il Consorzio svolga una parte importante della propria attività a favore di terzi non consorziati, si ammettono gli affidamenti in house;

è appena il caso di rilevare che Cineca si occuperà a breve delle procedure informatizzate con le quali verranno gestite e somministrate le prove per il prossimo concorso per l'assunzione di oltre 60.000 insegnanti;

considerato infine che, a parere degli interroganti:

alla luce di queste considerazioni, e a fortiori in virtù delle norme di recente introdotte, tali circostanze e tali scelte, e da ultimo la scelta del nuovo direttore generale, sebbene corrette formalmente, in quanto in applicazione di principi comunitari, appaiono nel merito opache e, quanto meno, opinabili e discutibili sotto i profili della ragionevolezza, dell'opportunità e della trasparenza;

non si comprendono, infatti, la logica e i criteri impiegati nell'operare la scelta del dottor Vannozzi, figura apicale di un ente tanto importante quanto delicato. Viste le funzioni esercitate e considerato il procedimento penale in essere, sebbene non sia preclusivo a ricoprire tale incarico, data la gravità dei reati ascrittigli, è quanto meno dubbio che l'esercizio delle funzioni affidategli avvenga con il necessario decoro che si confà a tale ufficio; anche in considerazione della necessaria trasparenza a cui le istituzioni si dovrebbero sempre ispirare, principio da cui non può ritenersi esentato il consorzio interuniversitario Cineca,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, in considerazione del ruolo di prim'ordine che riveste il consorzio interuniversitario Cineca nell'erogazione di servizi informatici alle amministrazioni consorziate, intenda adottare provvedimenti, anche di carattere normativo, allo scopo di affrontare e meglio chiarire le valutazioni operate in ordine alla nomina del nuovo direttore generale, al fine di compiere scelte ispirate a criteri di trasparenza, buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, ex art. 97 della Carta costituzionale;

quali opportune iniziative intenda assumere per accertare la regolarità negli affidamenti pregressi di incarichi a Cineca, al fine di meglio comprendere il modus operandi dell'ente e degli enti consorziati.


(3-02738)