SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------
12
a
Commissione permanente
(IGIENE E SANITA')
271ª seduta: mercoledì 16 settembre 2015, ore 15
272ª seduta: giovedì 17 settembre 2015, ore 8,30
ORDINE DEL GIORNO
IN SEDE REFERENTE
I. Seguito dell'esame congiunto dei documenti:
1. D'AMBROSIO LETTIERI. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(
Doc.
XXII, n. 4)
2. BARANI ed altri. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause degli sperperi e dei disavanzi sanitari regionali
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(
Doc.
XXII, n. 6)
3. DI BIAGIO. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sull'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(
Doc.
XXII, n. 7)
- e del disegno di legge:
Ignazio MARINO ed altri. - Istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della
1ª, della 2ª, della 5ª, della 13ª
Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(84)
- Relatrice alla Commissione
SILVESTRO
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale
(Pareri della 1
ª
, della 2
ª
, della 5
ª
,
della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1324)
2. Laura BIANCONI e D'AMBROSIO LETTIERI. - Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(154)
3. MANDELLI e D'AMBROSIO LETTIERI. - Modifiche all'articolo 102 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione)
(693)
4. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Riordino della disciplina degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(725)
5. Annalisa SILVESTRO ed altri. - Riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo, di odontoiatra, di medico veterinario, di farmacista e delle professioni sanitarie di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(818)
6. BIANCO ed altri. - Norme in materia di riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo e di odontoiatra, di medico veterinario e di farmacista e istituzione degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(829)
7.
D'ANNA. - Ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo
(Pareri della 1
ª
, della 2
ª
, della 5
ª
, della 7
ª
, della 14
ª
Commissione
e della Commissione parlamentare per le questioni regionali
)
(833)
-
Relatrice alla Commissione
DE BIASI
III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Ignazio MARINO ed altri. - Norme a sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(91)
2. Laura BIANCONI. - Incentivi alla ricerca e accesso alle terapie nel settore delle malattie rare. Applicazione dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(163)
3. SCILIPOTI ISGRO'. - Incentivi per la ricerca e disposizioni per favorire l'accesso alle terapie nel settore delle malattie rare, ai sensi dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(258)
4. BARANI. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare e della loro cura
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(294)
5. DE POLI. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare, della loro prevenzione e cura, per l'istituzione di un fondo a ciò destinato nonché per l'estensione delle indagini diagnostiche neonatali obbligatorie
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(487)
6.
DE POLI. - Disposizioni a sostegno delle famiglie con bambini affetti da malattie rare
(Pareri della 1ª
,
della 3
ª
, della 5
ª
, della 6
ª
, della 11
ª
, della 14
ª
Commissione
e della Commissione parlamentare per le questioni regionali
)
(513)
7. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare, della loro prevenzione e cura. Istituzione dell'Agenzia nazionale per le malattie rare
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(831)
8. Manuela GRANAIOLA. -
Disposizioni per il riconoscimento dei diritti dei pazienti affetti da malattie rare
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1068)
- Relatori alla Commissione
AIELLO e BIANCO
IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'AMBROSIO LETTIERI. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina omeopatica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(225)
2. D'AMBROSIO LETTIERI. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina tradizionale cinese e dell'agopuntura
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(254)
3. SCILIPOTI ISGRO'. - Disposizioni concernenti la pratica e l'insegnamento dell'agopuntura e delle discipline affini
(Parere della 1ª Commissione)
(256)
4. STUCCHI. - Disciplina della medicina omeopatica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(429)
5. Maurizio ROMANI ed altri. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina omeopatica
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(768)
- Relatrice alla Commissione
BIANCONI
V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. DE POLI. - Disposizioni in materia di ricerca e di utilizzo di tessuti e di cellule staminali a fini terapeutici
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 7ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(352)
2. Manuela GRANAIOLA ed altri
. -
Promozione della donazione del sangue da cordone ombelicale e della rete di banche che lo crioconservano
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(913)
-
Relatore alla Commissione
DALLA ZUANNA
VI. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti e altre disposizioni concernenti la donazione di medicinali non utilizzati alle ONLUS
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 6ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1092)
2. Laura BIANCONI. - Disposizioni concernenti la donazione di medicinali non utilizzati e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative di utilità sociale e modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
, della 6
ª
, della 13
ª
, della 14
ª
Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1495)
-
Relatrice alla Commissione
BIANCONI
VII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Ignazio MARINO ed altri - Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora
(Pareri della 1
ª
e
della 5ª Commissione)
(86)
2. Daniela DONNO ed altri - Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1619)
- Relatrice alla Commissione
MATTESINI
VIII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. MANCONI.
- Disciplina della donazione di gameti ed embrioni per fini riproduttivi o per la ricerca scientifica
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1608)
2. Emilia Grazia DE BIASI ed altri. -
Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1630)
3. Laura BIANCONI e Federica CHIAVAROLI. -
Norme per la disciplina della procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1636)
-
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
IX. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. GIRO ed altri. - Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide
(Pareri della
1
ª
e della 5ª Commissione)
(647)
2. Donatella MATTESINI ed altri. - Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide
(Pareri della
1
ª
e della 5ª Commissione)
(671)
3. Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide
(Approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge dei deputati Fucci; Ileana Cathia Piazzoni ed altri; Anna Margherita Miotto ed altri)
(Pareri della
1
ª
e della 5ª Commissione)
(2016)
- Relatrice alla Commissione
GRANAIOLA
X. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Elena FATTORI ed altri. - Disposizioni in materia di dispensazione dei medicinali
(Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento)
-
Relatrice alla Commissione
BIANCONI
(Pareri della 1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª e della 10ª Commissione)
(983)
2. Paola TAVERNA ed altri. - Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie
- Relatore alla Commissione
AIELLO
(Pareri della 1
ª
, della 5
ª
,
della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(998)
3. Annalisa SILVESTRO ed altri -
Norme per favorire il ricambio generazionale nella professione infermieristica e nelle professioni sanitarie di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251
-
Relatrice alla Commissione
DIRINDIN
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1472)
4. Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti
post mortem
a fini di studio e di ricerca scientifica
(
Approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Paola Binetti; Grassi ed altri; Dorina Bianchi)
- Relatore alla Commissione
ROMANO
(Pareri della 1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª, della 7ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1534)
5. VACCARI ed altri. - Disciplina delle attività funerarie -
Relatrice alla Commissione
MATURANI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1611)
XI. Esame dei disegni di legge:
1. Serenella FUCKSIA. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita -
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1284)
2. MANCONI ed altri. -
Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita
-
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1607)
3. PALERMO e MANCONI. -
Disposizioni concernenti la conservazione di gameti umani e di tessuto gonadale
-
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1792)
4. PALERMO e MANCONI. -
Disposizioni in materia di fecondazione medicalmente assistita e di conservazione di gameti umani e di tessuto gonadale
-
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1793)
5.
SACCONI ed altri. - Disposizioni in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo
-
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1885)
6.
Maria RIZZOTTI ed altri. -
Modifiche alla legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di procreazione medicalmente assistita -
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1888)
7. TORRISI e PAGANO. - Norme per la disciplina della procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo -
Relatrice alla Commissione
MATTESINI
(Pareri della
1
ª
, della 2
ª
,
della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1975)
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-
bis
del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione del regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici
- Relatrice alla Commissione
BIANCONI
(Previe osservazioni della
1
a
, della 2
a
, della 5
a
e della 14
a
Commissione
)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 2 della legge 6 agosto 2013, n. 96)
Seguito esame e rinvio
(n. 198)
PROCEDURE INFORMATIVE
I. Seguito dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità: audizione del Capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria -
Relatori alla Commissione
D'AMBROSIO LETTIERI e Nerina DIRINDIN
II. Interrogazioni
Svolte
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO
DIRINDIN
,
AMATI
,
FABBRI
,
GRANAIOLA
,
ORRU'
,
PADUA
,
MATTESINI
- Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la normativa nazionale in materia di livelli essenziali di assistenza, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001 (Allegato 1C, area integrazione sociosanitaria, macro livello assistenza territoriale semiresidenziale), stabilisce che per le prestazioni diagnostiche, terapeutiche e socioriabilitative erogate in regime semiresidenziale a favore di disabili gravi la percentuale di costo attribuibile al servizio sanitario nazionale è pari al 70 per cento, la restante quota essendo a carico dell'utente o del Comune;
la Regione Marche, nel ridefinire le tariffe dei servizi sociosanitari, ha recentemente deliberato (delibere n. 1195/2013 e n. 1331/2014) che solo ai primi 10 utenti del centro diurno è riconosciuta la quota sanitaria del 70 per cento (43,10 euro) prevista, mentre per i successivi utenti il servizio sanitario assume una quota forfetaria pari a 15,10 euro;
nelle Marche le persone disabili gravi che ricevono assistenza presso i centri diurni interessati dalla modifica sono oltre 1.050;
inoltre, la Regione Marche non ha dato applicazione alle disposizioni riguardanti l'assistenza tutelare (Allegato 1C, macro livello assistenza territoriale, ambulatoriale e domiciliare), che prevede che sia a carico del servizio sanitario il 50 per cento del costo della prestazione;
considerato che:
la delibera n. 1331/2014, recante "Accordo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra Regione Marche ed enti gestori - modifica dgr 1011/2013", nel ridefinire le tariffe dei servizi sociosanitari non indica i criteri in base ai quali sono state rimodulate le tariffe, il che a parere dell'interrogante espone il provvedimento a ricorsi pregiudizievoli per la
governance
dell'intero sistema, con potenziali effetti anche sulla spesa, e costituisce un'incrinatura rispetto al principio della trasparenza cui dovrebbero ispirarsi tutti gli atti dell'amministrazione pubblica;
la rimodulazione delle quote a carico del servizio sanitario, dell'utente o del Comune appare in contrasto con la normativa nazionale sui livelli essenziali di assistenza sociosanitaria e può avere pesanti ripercussioni sulla qualità di vita delle persone coinvolte e dei loro nuclei familiari;
ritenuto che in molte regioni italiane l'assistenza sociosanitaria risulta oggetto di continue limitazioni, a causa delle restrizioni imposte sia al servizio sanitario nazionale (al quale compete l'erogazione delle prestazioni sanitarie e la quota sanitaria delle prestazioni integrate) sia ai Comuni (ai quali compete la quota sociale in caso di utenti economicamente deboli),
si chiede di sapere:
se la rimodulazione della ripartizione degli oneri fra servizio sanitario e utenti e il Comune deliberata dalla Regione Marche sia nota al Ministro in indirizzo e se ritenga che essa risulti in contrasto con la normativa nazionale;
quali strumenti ritenga di mettere in atto al fine di verificare e monitorare, e in tutto il territorio nazionale, il rispetto delle disposizioni in materia di assistenza sociosanitaria, oggetto di crescenti restrizioni ancorché fondamentale per la qualità della vita di molte persone con disabilità;
quali iniziative intenda avviare per far rispettare in tutto il territorio nazionale la vigente normativa in materia di livelli essenziali di assistenza sociosanitaria.
(3-01671)
D'AMBROSIO LETTIERI
- Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la legge n. 38 del 2010 recante «Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore», approvata il 15 marzo 2010, tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore e al comma 2 dell'articolo 1 afferma perentoriamente che: «È tutelato e garantito, in particolare, l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato (...) nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza»;
uno degli aspetti attuativi della legge è quello previsto dall'articolo 5, che fa riferimento alle «reti nazionali per le cure palliative e per la terapia del dolore»;
in particolare, al comma 2 dell'articolo 5 individua i profili professionali e di specializzazione specifici dei medici che andranno a comporre le reti nazionali;
considerato che:
alcune indagini condotte dalla Federazione cure palliative (FCP) e della Società italiana di cure palliative (SICP) indicano che la metà dei medici palliativisti non possiede neanche una delle specialità indicate dalla legge n. 38 del 2010 e un terzo non ha alcuna specialità;
si tratta, comunque, di professionisti con diversi anni di esperienza, detentori delle più elevate competenze nel nostro Paese, gli stessi che hanno contribuito a fare la storia delle cure palliative italiane, permettendone lo sviluppo in una fase pionieristica e che rappresentano una risorsa indispensabile per garantire l'attività di assistenza ai pazienti;
il Parlamento si è posto il problema di dover scongiurare il rischio che, in assenza di specifiche norme, si determinasse l'impossibilità per molti medici di prestare le loro cure, con il risultato paradossale, invece di tutelare i pazienti e le loro famiglie, di riportare l'Italia alla condizione degli anni '80, quando i 250.000 malati che ogni anno affrontano una fase terminale erano privi di qualunque forma di tutela;
in più occasioni è, dunque, emersa la necessità di adottare norme idonee a salvaguardare la prosecuzione dell'attività professionale svolta dai medici, a cui, ancorché privi del titolo di specializzazione in una delle discipline indicate dalla legge n. 38 del 2010, avendo svolto una pluriennale attività lavorativa nel campo delle cure palliative, si rende necessario garantire l'accesso ai pubblici concorsi;
concretamente la questione ha trovato soluzione nell'art. 1, comma 425, della legge n. 147 del 2013, ove è disposto che "Al fine di garantire la compiuta attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, i medici in servizio presso le reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate, anche se non in possesso di una specializzazione, ma che alla data di entrata in vigore della presente legge possiedono almeno una esperienza triennale nel campo delle cure palliative, certificata dalla regione di competenza, tenuto conto dei criteri individuati con decreto del Ministro della salute di natura non regolamentare, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono idonei ad operare nelle reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate";
tale disposizione ha trovato ulteriore riscontro nell'intesa sancita il 22 gennaio 2015 tra il Governo e la Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto ministeriale del 28 marzo 2013, modificato con le osservazioni della Conferenza stessa del 10 luglio 2014 in cui venivano individuate le figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore e in cui si richiedeva di includere quanto previsto dal comma 425 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013;
considerato, inoltre, che:
il 2 marzo, il Ministro in indirizzo ha firmato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che permette la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari del Servizio sanitario nazionale attraverso procedure concorsuali riservate al personale del comparto sanità e a quello appartenente all'area della dirigenza medica e del ruolo sanitario;
il comma 2 dell'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato recita che nel rispetto del principio dell'adeguato accesso dall'esterno le procedure di cui al comma 1, bandite nel rispetto dei vincoli di contenimento della spesa di personale previsti dalla legislazione vigente, così come richiamati in premessa, previo esperimento delle procedure di cui all'articolo 34-
bis
del decreto legislativo n. 165 del 2001, sono riservate al personale in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1, commi 519 e 558, della legge n. 296 del 2006, e all'articolo 3, comma 90, della legge n. 244 del 2007, nonché al personale che alla data del 30 ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi 5 anni, almeno 3 anni di servizio, anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura";
il citato comma riguarderebbe dunque solo i medici che hanno avuto contratti di lavoro subordinato a tempo determinato escludendo dalle procedure concorsuali tutti i medici con contratti di lavoro atipici, flessibili e libero-professionali;
preso atto che:
l'esclusione dalle procedure concorsuali dei profili professionali richiamati nell'art. 1, comma 425, della legge n. 147 del 2013 non assicurerebbe l'erogazione di prestazioni di qualità e di alta specializzazione determinando altresì la dispersione di quel bagaglio di conoscenze e competenze acquisito durante gli anni di lavoro accanto ai pazienti assistiti nella rete di cure palliative;
appare indispensabile consentire di operare, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 15 del decreto legislativo n. 502 del 1992, ai medici che per numerosi anni hanno operato, con contratti di lavoro di tipo privatistico, nelle strutture pubbliche e private erogatrici di cure palliative, al fine di garantire la prosecuzione dell'assistenza a beneficio dei pazienti terminali e di preservare il cospicuo patrimonio di competenze professionali acquisito sul campo,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della problematica esposta e se non ritenga di dover intervenire con apposite iniziative di tipo legislativo al fine di salvaguardare l'efficienza delle reti per le cure palliative in cui operano i medici che risultano privi dei requisiti richiesti dal comma 2 dell'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 marzo 2015;
se non ritenga di dover predisporre atti di indirizzo nei confronti delle Regioni, al fine di ammettere alla partecipazione dei concorsi pubblici presso i servizi di emergenza e urgenza degli enti, i professionisti che hanno operato nelle reti delle cure palliative con contratti di lavoro diversi da quelli di tipo subordinato, ai sensi del comma 4 dell'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato, che darebbe la possibilità al personale medico con almeno 5 anni di prestazione continuativa antecedenti alla scadenza del bando concorsuale, di partecipare al concorso ancorché non in possesso del diploma di specializzazione.
(3-01762)
GIROTTO
,
MORONESE
,
CAPPELLETTI
,
CASTALDI
,
BERTOROTTA
,
PAGLINI
,
SANTANGELO
,
AIROLA
,
GAETTI
,
TAVERNA
- Al Ministro della salute. -
Premesso che:
su richiesta dei Comuni nuclearizzati di Latina, Rotondella (Matera), Caorso (Piacenza), Bosco Marengo (Alessandria), Ispra (Varese), Saluggia (Vercelli), Sessa Aurunca (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli) e Roma (per il centro della Casaccia) e dell'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia (Anci), il Ministero della salute ha commissionato uno studio all'Istituto superiore di sanità (ISS) sullo stato della salute della popolazione che risiede nei Comuni con impianti nucleari;
nel febbraio 2015 l'ISS ha consegnato alla conferenza Stato-Città il rapporto finale sullo "Stato di salute della popolazione residente nei Comuni già sedi di impianti nucleari: Analisi della mortalità, stima dei casi attesi e rassegna degli altri studi epidemiologici";
secondo gli esperti del gruppo di lavoro che hanno contribuito alla stesura del rapporto per l'ISS "sono stati osservati in diversi Comuni eccessi di mortalità per alcune patologie che possono essere legati alla esposizione a radiazioni ionizzanti. In compenso, si rilevano anche difetti di mortalità che è inferiore rispetto ai valori medi regionali". E ancora: "Gli eccessi di mortalità non possono essere direttamente attribuibili, se non in piccola parte, all'esposizione a dosi di radiazioni rilasciate dagli impianti in quanto queste dosi avrebbero potuto essere prodotte solo da un continuo e rilevante funzionamento anomalo";
complessivamente, secondo il rapporto non sono stati rilevati eccessi di mortalità generalizzati per l'insieme dei 24 tumori associabili, in base alla letteratura scientifica, a radiazioni ionizzanti. Occorre però notare che nell'analisi sull'insieme dei Comuni "è stato osservato un eccesso di mortalità (rispetto alla popolazione di riferimento) per alcune delle patologie tumorali (tra cui i tumori della tiroide) che, da parte degli organismi internazionali preposti, sono state riconosciute avere tra i loro fattori di rischio anche l'esposizione a radiazioni ionizzanti";
considerato che:
in un articolo dell'8 aprile 2015 pubblicato da "La Gazzetta del Mezzogiorno" a firma di Filippo Mele, nel quale viene intervistato il sindaco Vito Agresti del Comune di Rotondella (Matera), vengono espresse perplessità sulle modalità con le quali lo studio è stato condotto sottolineando alcuni limiti contenuti nel rapporto legati alle specificità territoriali;
ulteriori perplessità sono state espresse anche dal sindaco Roberta Battaglia di Caorso (Piacenza) in un'intervista del 2 aprile 2015, pubblicata dalla rivista
on line
"PiacenzaSera", nella quale dichiara che "Lo studio presenta delle lacune, non sono stati presi in esame alcuni fattori come famigliarità con le patologie o le situazioni ambientali; chiederemo d'incrociare questi dati anche con altri elementi di rilievo e di proseguire le ricerche anche nei prossimi anni, includendo altri parametri";
nel rapporto vengono date indicazioni per eventuali ulteriori analisi. Nel caso fossero realizzati nuovi impianti, incluso il deposito nazionale di rifiuti radioattivi, i tecnici raccomandano di programmare fin dall'inizio un adeguato sistema di monitoraggio dello stato di salute della popolazione;
considerato inoltre che:
alla Sogin SpA compete il mantenimento della messa in sicurezza, lo smantellamento e il
decommissioning
degli impianti nucleari, nonché la gestione dei rifiuti radioattivi prodotti e la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi;
all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), sono attribuiti i compiti di autorità nazionale di controllo sulla sicurezza nucleare, la radioprotezione, le materie nucleari, la protezione fisica passiva degli impianti e delle materie nucleari, il trasporto delle materie radioattive. In particolare l'istituto svolge le istruttorie tecniche per il parere di competenza ed esercita i controlli e la vigilanza attinenti alle installazioni nucleari, alle installazioni di rilievo nazionale con radioisotopi e macchine radiogene, al trasporto di materie radioattive e nucleari nonché alla protezione fisica passiva di impianti e materie nucleari al regime delle salvaguardie. In relazione alle installazioni nucleari esprime i pareri per il rilascio delle autorizzazioni di legge, approva i progetti particolareggiati di costruzione ed i programmi di prova nucleare e non nucleare per il collaudo, i regolamenti di esercizio, i progetti di smantellamento, formulando le relative prescrizioni tecniche,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che le cause che hanno determinato gli incrementi di alcune delle patologie tumorali, tra cui i tumori della tiroide, possano essere ricondotte ad azioni anomale svolte nell'ambito delle proprie competenze da parte di Sogin SpA o di ISPRA;
se non consideri di dover accertare l'esistenza di eventuali responsabilità nell'attività di controllo e sicurezza nucleare che abbiano determinato un consistente incremento della patologia tumorale;
se non ritenga opportuno intraprendere iniziative di pubblica informazione, presso i territori interessati dalla presenza di siti nucleari, al fine di rendere trasparenti e noti alla cittadinanza i risultati del rapporto di cui in premessa, avviando anche un confronto sulle criticità sollevate dagli enti locali;
quali iniziative intenda assumere al fine di proseguire le attività di monitoraggio sulla salute dei cittadini e se non ritenga inoltre necessario prevedere il coinvolgimento delle strutture sanitarie locali;
se ritenga opportuno estendere lo studio citato anche ai territori in cui le popolazioni non sono residenti, ma potrebbero essere coinvolte da pericoli d'incidenti o rischi di contaminazione per le attività svolte nei centri nucleari.
(3-01836)