SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


12a Commissione permanente
(IGIENE E SANITA')


*280ª seduta: giovedì 8 ottobre 2015, ore 8,45


ORDINE DEL GIORNO


IN SEDE REFERENTE


I. Seguito dell'esame congiunto dei documenti:
1. D'AMBROSIO LETTIERI. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(Doc. XXII, n. 4)
2. BARANI ed altri. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause degli sperperi e dei disavanzi sanitari regionali
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(Doc. XXII, n. 6)
3. DI BIAGIO. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sull'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(Doc. XXII, n. 7)
- e del disegno di legge:
Ignazio MARINO ed altri. - Istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 13ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(84)
- Relatrice alla Commissione SILVESTRO

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1324)
2. Laura BIANCONI e D'AMBROSIO LETTIERI. - Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(154)
3. MANDELLI e D'AMBROSIO LETTIERI. - Modifiche all'articolo 102 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione)
(693)
4. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Riordino della disciplina degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(725)
5. Annalisa SILVESTRO ed altri. - Riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo, di odontoiatra, di medico veterinario, di farmacista e delle professioni sanitarie di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(818)
6. BIANCO ed altri. - Norme in materia di riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo e di odontoiatra, di medico veterinario e di farmacista e istituzione degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(829)
7. D'ANNA. - Ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(833)
- Relatrice alla Commissione DE BIASI

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Ignazio MARINO ed altri. - Norme a sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(91)
2. Laura BIANCONI. - Incentivi alla ricerca e accesso alle terapie nel settore delle malattie rare. Applicazione dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(163)
3. SCILIPOTI ISGRO'. - Incentivi per la ricerca e disposizioni per favorire l'accesso alle terapie nel settore delle malattie rare, ai sensi dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(258)
4. BARANI. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare e della loro cura
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(294)
5. DE POLI. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare, della loro prevenzione e cura, per l'istituzione di un fondo a ciò destinato nonché per l'estensione delle indagini diagnostiche neonatali obbligatorie
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(487)
6. DE POLI. - Disposizioni a sostegno delle famiglie con bambini affetti da malattie rare
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(513)
7. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare, della loro prevenzione e cura. Istituzione dell'Agenzia nazionale per le malattie rare
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(831)
8. Manuela GRANAIOLA. - Disposizioni per il riconoscimento dei diritti dei pazienti affetti da malattie rare
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1068)
- Relatori alla Commissione AIELLO e BIANCO

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. D'AMBROSIO LETTIERI. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina omeopatica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(225)
2. D'AMBROSIO LETTIERI. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina tradizionale cinese e dell'agopuntura
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(254)
3. SCILIPOTI ISGRO'. - Disposizioni concernenti la pratica e l'insegnamento dell'agopuntura e delle discipline affini
(Parere della 1ª Commissione)
(256)
4. STUCCHI. - Disciplina della medicina omeopatica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(429)
5. Maurizio ROMANI ed altri. - Disposizioni in materia di riconoscimento della medicina omeopatica
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(768)
- Relatrice alla CommissioneBIANCONI

V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. DE POLI. - Disposizioni in materia di ricerca e di utilizzo di tessuti e di cellule staminali a fini terapeutici
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(352)
2. Manuela GRANAIOLA ed altri. -Promozione della donazione del sangue da cordone ombelicale e della rete di banche che lo crioconservano
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(913)
- Relatore alla Commissione DALLA ZUANNA

VI. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti e altre disposizioni concernenti la donazione di medicinali non utilizzati alle ONLUS
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1092)
2. Laura BIANCONI. - Disposizioni concernenti la donazione di medicinali non utilizzati e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative di utilità sociale e modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1495)
- Relatrice alla CommissioneBIANCONI

VII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Ignazio MARINO ed altri - Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(86)
2. Daniela DONNO ed altri - Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1619)
- Relatrice alla Commissione MATTESINI

VIII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. MANCONI. - Disciplina della donazione di gameti ed embrioni per fini riproduttivi o per la ricerca scientifica
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1608)
2. Emilia Grazia DE BIASI ed altri. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1630)
3. Laura BIANCONI e Federica CHIAVAROLI. - Norme per la disciplina della procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1636)
- Relatrice alla Commissione MATTESINI

IX. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. GIRO ed altri. - Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(647)
2. Donatella MATTESINI ed altri. - Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(671)
3. Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide (Approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge dei deputati Fucci; Ileana Cathia Piazzoni ed altri; Anna Margherita Miotto ed altri)
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2016)
- Relatrice alla Commissione GRANAIOLA

X. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Elena FATTORI ed altri. - Disposizioni in materia di dispensazione dei medicinali (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento)- Relatrice alla CommissioneBIANCONI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 10ª Commissione)
(983)
2. Paola TAVERNA ed altri. - Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie - Relatore alla CommissioneAIELLO
(Pareri della 1
ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(998)
3. Annalisa SILVESTRO ed altri - Norme per favorire il ricambio generazionale nella professione infermieristica e nelle professioni sanitarie di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251 - Relatrice alla Commissione DIRINDIN
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1472)
4. Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica (Approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Paola Binetti; Grassi ed altri; Dorina Bianchi) - Relatore alla CommissioneROMANO
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1534)


5. VACCARI ed altri. - Disciplina delle attività funerarie - Relatrice alla Commissione MATURANI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1611)

XI. Esame dei disegni di legge:
1. Serenella FUCKSIA. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1284)
2. MANCONI ed altri. - Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1607)
3. PALERMO e MANCONI. - Disposizioni concernenti la conservazione di gameti umani e di tessuto gonadale - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1792)
4. PALERMO e MANCONI. - Disposizioni in materia di fecondazione medicalmente assistita e di conservazione di gameti umani e di tessuto gonadale - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della
1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1793)
5. SACCONI ed altri. - Disposizioni in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1885)
6. Maria RIZZOTTI ed altri. - Modifiche alla legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di procreazione medicalmente assistita - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1888)
7. TORRISI e PAGANO. - Norme per la disciplina della procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo - Relatrice alla Commissione MATTESINI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1975)

PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Svolte


INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


TAVERNA, CATALFO, AIROLA, BERTOROTTA, CASTALDI, DONNO, MORONESE, NUGNES, PAGLINI, PUGLIA, SANTANGELO- Al Ministro della salute. -

Premesso che:
il presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte è ubicato presso il centro abitato di Leonforte, nella Provincia di Enna;
il presidio ha assicurato, e continua ad assicurare, le prestazioni sanitarie, previste dalla normativa nazionale e regionale, nei confronti di un bacino di utenza pari a circa 40.000 persone, coprendo i Comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira e Regalbuto, ma anche Gagliano Castelferrato e San Giorgio (frazione di Assoro), la maggior parte dei quali ubicati in zone disagiate;
nel corso degli ultimi anni si è assistito a un progressivo depotenziamento della suddetta struttura ospedaliera con gravi ripercussioni per la salute degli utenti;
nel dettaglio, il Governo della Regione Siciliana ha predisposto un piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera territoriale che prevede la conversione in "Ospedale di Comunità" del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte;
la conversione determinerebbe l'impossibilità per circa 40.000 pazienti di fruire delle cure necessarie nei casi di emergenza e urgenza, così come verrebbe meno anche la possibilità che vengano erogate le cure per pazienti affetti da patologie acute;
la tipologia "Ospedale di Comunità", infatti, garantisce solo le prestazioni mediche post-acute e per pazienti che versano in stato terminale o pre-terminale;
l'assemblea Regionale Siciliana (VI Commissione Legislativa) ha approvato un atto di indirizzo, risoluzione n. 26, con il quale si impegna il Governo della Regione Siciliana a volere procedere al predetto riordino e alla conversione del presidio ospedaliero di Leonforte in "Ospedale di Comunità", solo all'esito di un procedimento di valutazione complessiva basata su appositi criteri che verrà effettuata nel triennio 2014-2017;
considerato che a giudizio degli interroganti:
ai fini di una corretta ed equa valutazione nell'ambito del suddetto procedimento, è necessario che il presidio ospedaliero sia messo nelle condizioni, di fatto e di diritto, di poter disporre di tutti gli strumenti indispensabili al fine di fornire le prestazioni sanitarie per assicurare la tutela del pieno diritto alla salute di 40.000 persone;
la conversione del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte in "Ospedale di Comunità" priverebbe un intero territorio dei servizi di Pronto soccorso, di Chirurgia, di Medicina, nonché di ogni altro strumento necessario ad assicurare la tutela del diritto alla salute riconosciuto ad ogni cittadino dell'Unione europea;
di fatto, la stato in cui versano le strade che collegano i Comuni ubicati nell'ambito di operatività territoriale del suddetto ospedale e le relative distanze dai presidi ospedalieri che rimarrebbero operanti, non consentono un'adeguata tutela del diritto alla salute;
la rete stradale è ormai al collasso determinando gravi ripercussioni sul trasporto in ambulanza di soggetti con necessità di intervento di pronto soccorso e che sarebbero sottoposti a un serio pericolo di vita;
sono stati istituiti gli ospedali riuniti come di seguito: Distretto Enna 1: Enna - Piazza Armerina; Distretto Enna 2: Nicosia - Leonforte;
il presidio ospedaliero in questione versa in una situazione deficitaria sia in punto di posti letto (13 più 3 per day hospital, Chirurgia; 20 più 2 per day hospital, Medicina; Riabilitazione, per un totale di 45 posti letto più 5 per day hospital), sia in termini di personale (personale dell'emoteca, tant'è che nei casi di necessità di sangue bisogna ricorrere all'emoteca di Piazza Armerina che dista circa 50 chilometri; 8 infermieri sono stati trasferiti momentaneamente ad Enna e Nicosia insieme a cardiologi, chirurghi e anestesisti);
in particolare, nel distretto Enna 2, il presidio ospedaliero di Nicosia ha avuto una presenza costante e continua di medici e anestesisti, mentre quello di Leonforte è sistematicamente mancante di anestesisti, il che causa gravi disservizi per gli interventi programmati anche in emergenza - urgenza; infatti l'attività chirurgica in emergenza- urgenza risulta sospesa da tempo;
molto grave risulta inoltre la carenza di ambulanze. In particolare l'unica ambulanza a disposizione si trova per lunghi periodi in fermo tecnico presso un'autofficina, causando gravi problematiche oggetto di esposti presso la Procura della Repubblica di Enna;
da un esposto risulta, tra l'altro, che il 3 marzo 2015, a causa di un fermo tecnico dell'ambulanza interna dal 25 febbraio 2015, nelle ore notturne l'ambulanza del Servizio 118 ha dovuto trasferire un paziente ad Agrigento in sostituzione, appunto, di quella interna lasciando senza copertura il territorio di riferimento per qualsiasi intervento di urgenza. Evento simile si verificava anche il giorno seguente;
nell'anno 2014, il solo reparto di chirurgia del presidio ospedaliero "Ferro-Branciforti-Capra" di Leonforte ha registrato il numero più alto di ricoveri rispetto agli altri 3 presidi ospedalieri dell'ASP (Azienda sanitaria provinciale) 4 di Enna (Leonforte ricoveri: 544; interventi: 194; Nicosia ricoveri: 291; interventi 181; Enna ricoveri: 497; interventi: 389; Piazza Armerina ricoveri: 343; interventi: 230);
in altri termini, l'ospedale di Leonforte ha il maggior numero di ingressi, in ragione anche della elevata fiducia di cui godono i medici ivi operanti, ma non è posto nelle condizioni di potere effettuare gli interventi programmati e in emergenza - urgenza, perché sistematicamente privato delle figure necessarie per poter operare in modo efficiente;
quanto espressamente stabilito dal decreto-legge n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012 (cosiddetto "decreto Balduzzi") per la parte relativa agli ospedali situati in zone particolarmente svantaggiate o montane, nonché quanto frutto di specifico accordo Stato-Regioni, è stato disatteso per quanto attiene gli ospedali presenti all'interno dell'ASP n. 4, individuando quale ospedale di riferimento, nell'ambito degli ospedali riuniti del Distretto Enna 2, l'ospedale Basilotta di Nicosia e non, come avrebbe dovuto essere, in applicazione della citata norma, l'ospedale "Ferro-Branciforti-Capra" di Leonforte;
tra l'altro si è potenziato con ulteriori reparti l'ospedale Basilotta, depotenziando di conseguenza l'ospedale di Leonforte in netto contrasto con quanto espressamente sancito dal decreto Balduzzi (sempre in merito agli ospedali situati in "zone" altamente disagiate o montane), che è servito da una rete viaria disconnessa, difficile da percorrere in special modo in inverno per il verificarsi continuo di smottamenti, e con tempi di percorrenza che superano di gran lunga quelli definiti ex lege;
tali scelte appaiono agli interroganti sorrette da logiche riferibili ad apposite lobbies politiche e di baronati propri della sanità, fortemente presenti nella provincia di Enna,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza degli accadimenti esposti in premessa;
quali provvedimenti di competenza intenda assumere per impedire che episodi come quelli descritti si ripetano, al fine di evitare che venga messa ancora a repentaglio la vita di tutti i cittadini del comprensorio;
quali iniziative di competenza intenda adottare affinché il presidio ospedaliero "Ferro- Branciforti Capra" venga messo in condizione di garantire ai circa 40.000 pazienti, che vi fanno ingresso annualmente, prestazioni sanitarie adeguate e se, in particolare, ritenga necessario colmare le gravi carenze di dotazione.

Interrogazione svolta(3-01871)

VALDINOSI, PADUA, BIANCO, SILVESTRO, MATTESINI, DALLA ZUANNA, ROSSI Gianluca, PEZZOPANE, BERTUZZI, SOLLO, PUPPATO, LAI, LO GIUDICE, GATTI, CARDINALI, SCALIA, LO MORO, FASIOLO, SPILABOTTE, IDEM, PAGLIARI, ASTORRE- Al Ministro della salute. -

Premesso che:
la riforma del Titolo V della parte II della Costituzione, realizzata con legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3, ha modificato l'assetto dei rapporti istituzionali tra Stato, Regioni ed enti locali, introducendo un quadro di devoluzione delle competenze e delle responsabilità in materia sanitaria;
con questa riforma le Regioni hanno assunto la responsabilità, quasi esclusiva, dell'organizzazione e gestione del servizio sanitario, mentre allo Stato è rimasta la responsabilità di stabilire quali sono le prestazioni sanitarie essenziali (cosiddetti livelli essenziali di assistenza) che tutte le Regioni devono offrire ai cittadini, ovunque residenti;
tuttavia, l'offerta di prestazioni sanitarie si configura attualmente come un mosaico estremamente variegato, tanto che si parla di 21 diversi servizi sanitari che hanno sostituito il SSN. In particolare, a fronte di rischi infettivi sostanzialmente omogenei, le politiche vaccinali sono caratterizzate da una forte eterogeneità territoriale evidentemente ingiustificata;
considerato che:
il piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2012-2014 è lo strumento tecnico di supporto operativo all'accordo tra Stato e Regioni in tema di diritto alla prevenzione di malattie per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri, diritto che deve essere garantito a tutti i cittadini del Paese, indipendentemente dalla regione di residenza, ai sensi dell'articolo 32 della Costituzione;
il piano rappresenta una base di riferimento perché le Regioni possano garantire in modo uniforme il diritto alla prevenzione vaccinale;
allo stato attuale, invece, lo stesso tipo di vaccinazione è offerta gratuitamente ai nati in alcune Regioni, solo ai nati a rischio in altre e addirittura vi possono essere differenze tra aziende sanitarie locali della stessa Regione;
per fare alcuni esempi, oggi se un bambino nasce in Puglia, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Sicilia, Liguria, Calabria e Veneto, riceve gratuitamente il vaccino contro la meningite da meningococco B, ma se nasce in tutto il resto dell'Italia potrà fare il vaccino solo a fronte di una consistente spesa a carico della famiglia;
allo stesso modo, l'adolescente veneto e pugliese riceve il vaccino contro il Papillomavirus anche se è maschio, mentre il resto dei coetanei lo riceve solo se di sesso femminile;
solo se un bambino nasce in Veneto riceve nel secondo anno di vita il vaccino quadrivalente contro il meningococco, nel resto d'Italia riceve l'anti-meningococco C, che viene poi offerto anche a metà degli adolescenti italiani mentre l'altra metà riceve il quadrivalente: ma l'adolescente lombardo, emiliano, campano lo riceve solo pagando;
solo la Sicilia offre gratuitamente l'anti-rotavirus, ottenendo peraltro una copertura molto modesta (pari al 30 per cento) nel 2014, mentre tutti i bambini residenti nel resto d'Italia lo devono pagare;
metà delle Regioni italiane offrono il vaccino contro la varicella a tutti i bambini dal tredicesimo mese, l'altra metà no;
stante la situazione, l'Associazione culturale pediatri (ACP) ha lanciato recentemente un appello al Governo ("Basta col federalismo vaccinale!") e una petizione in cui si chiede un cambiamento radicale della politica vaccinale del Paese;
considerato inoltre che:
è possibile che questa elevata disomogeneità procuri confusione e sia una delle cause del trend di riduzione delle coperture vaccinali in atto nel nostro Paese;
secondo i dati del Ministero della salute, nel 2013 le coperture medie vaccinali a 24 mesi di età hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 10 anni per quasi tutte le vaccinazioni, tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità ha richiamato l'Italia e ha chiesto un incontro urgente col Ministro in indirizzo;
i dati relativi al 2014 non sono ancora disponibili per tutte le Regioni, ma quelli al momento pubblicati (ad esempio l'Emilia-Romagna) confermano il trend decrescente;
la disinformazione presente in particolare sui social network tende ad aumentare una condizione di confusione e preoccupazione da parte dei genitori nei confronti della vaccinazione e dei suoi effetti collaterali e rischi per la salute dei bambini;
considerato, infine, che:
la presenza sul territorio nazionale di differenze nella prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione rappresenta una grave limitazione del diritto costituzionale alla salute che occorre rapidamente superare;
al fine di raggiungere l'obiettivo generale di armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, si possono mettere in campo speciali strumenti finalizzati al superamento delle differenze territoriali, come il monitoraggio dei LEA, il rispetto degli obiettivi del PNPV e la solidarietà tra Regioni,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di fare in modo che gli obiettivi previsti dal PNPV siano verificati annualmente attraverso uno o più indicatori per ciascun obiettivo vaccinale specifico, nell'ambito del sistema ordinario di monitoraggio dei LEA;
se, in considerazione del fatto che il mancato rispetto di obiettivi vaccinali da parte anche di una sola Regione può avere ripercussioni sulla salute complessiva della popolazione nazionale, in quanto una scarsa copertura vaccinale in un'area può innescare manifestazioni epidemiche che possono facilmente diffondersi in aree contigue, non ritenga doveroso implementare quanto scritto nel PNPV in merito ad interventi ad hoc contro le Regioni inadempienti;
se non ritenga opportuna la predisposizione e la realizzazione di una campagna informativa autorevole e chiarificatrice sul valore e l'importanza della vaccinazione, da effettuare sia attraverso i tradizionali media (televisioni e radio) sia attraverso i social network sia avvalendosi del ruolo fondamentale dei pediatri di famiglia;
se non consideri opportuno un ripensamento dell'intera politica vaccinale, al fine di ripristinare un sistema vaccinale unico, unitario e nazionale, affinché tutti i bambini abbiano gli stessi standard di protezione ovunque nascano.
Interrogazione svolta(3-02142)

SILVESTRO, MATTESINI, PADUA, VALDINOSI, ALBANO, CARDINALI, FABBRI, FAVERO, FISSORE, IDEM, LAI, LEPRI, LO MORO, ORRU', PEZZOPANE, PUGLISI, PUPPATO, SCALIA, SPILABOTTE, SOLLO- Al Ministro della salute. -

Premesso che:
l'attività motoria è universalmente riconosciuta come strumento di prevenzione e cura di malattie metaboliche e raggiungimento di un ottimale stato psicofisico;
sebbene i bambini siano portati, per caratteristiche proprie ad un continuo movimento, a causa di forti condizionamenti socio-economici sono indotti ad un comportamento sedentario, che incide negativamente sul loro stile di vita complessivo e sul loro benessere psico-fisico;
la promozione dell'attività fisica rientra a pieno titolo nei compiti istituzionali della scuola, considerato il ruolo fondamentale che svolge nell'ambito della formazione e della crescita dei bambini;
con decreto 8 agosto 2014 di "Approvazione delle linee guida in materia di certificati medici per l'attività sportiva non agonistica", il Ministero della salute ha condizionato l'attività sportiva non agonistica ad un preventivo elettrocardiogramma e al rilascio della certificazione relativa;
la Federazione italiana medici pediatri ha scritto una lettera aperta al Ministro in indirizzo, evidenziando che tale obbligo non ha riscontro nella letteratura pediatrica internazionale e impone un costo che scoraggia l'attività motoria organizzata, soprattutto tra le famiglie indigenti;
la nota del Ministero, prot. n.5479 del 17 giugno 2015, ha confermato che la certificazione per l'attività sportiva non agonistica e l'elettrocardiogramma devono essere richiesti esclusivamente per i soggetti tesserati al CONI o società sportive affiliate a federazioni o enti sportivi da questo riconosciuti;
è noto che quasi tutte le palestre, piscine e circoli sono affiliati al CONI e che quando organizzano corsi di varia tipologia tesserano d'ufficio i praticanti a prescindere dall'età e dal tipo di impegno;
la XII Commissione permanente (Affari sociali) della Camera ha ritenuto che non debba essere richiesto il certificato sportivo per l'attività ludico-motoria,
si chiede di sapere:
quale sia la valutazione del Ministro in indirizzo in merito a quanto rappresentato;
se intenda favorire la diffusione e l'accesso alle attività motorie non agonistiche organizzate, esentandole da qualsiasi obbligo certificativo, quanto meno per la prima infanzia fino a 6 anni.
Interrogazione svolta(3-02156)