Premesso che: il presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte è ubicato presso il centro abitato di Leonforte, nella Provincia di Enna; il presidio ha assicurato, e continua ad assicurare, le prestazioni sanitarie, previste dalla normativa nazionale e regionale, nei confronti di un bacino di utenza pari a circa 40.000 persone, coprendo i Comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira e Regalbuto, ma anche Gagliano Castelferrato e San Giorgio (frazione di Assoro), la maggior parte dei quali ubicati in zone disagiate; nel corso degli ultimi anni si è assistito a un progressivo depotenziamento della suddetta struttura ospedaliera con gravi ripercussioni per la salute degli utenti; nel dettaglio, il Governo della Regione Siciliana ha predisposto un piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera territoriale che prevede la conversione in "Ospedale di Comunità" del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte; la conversione determinerebbe l'impossibilità per circa 40.000 pazienti di fruire delle cure necessarie nei casi di emergenza e urgenza, così come verrebbe meno anche la possibilità che vengano erogate le cure per pazienti affetti da patologie acute; la tipologia "Ospedale di Comunità", infatti, garantisce solo le prestazioni mediche post-acute e per pazienti che versano in stato terminale o pre-terminale; l'assemblea Regionale Siciliana (VI Commissione Legislativa) ha approvato un atto di indirizzo, risoluzione n. 26, con il quale si impegna il Governo della Regione Siciliana a volere procedere al predetto riordino e alla conversione del presidio ospedaliero di Leonforte in "Ospedale di Comunità", solo all'esito di un procedimento di valutazione complessiva basata su appositi criteri che verrà effettuata nel triennio 2014-2017; considerato che a giudizio degli interroganti: ai fini di una corretta ed equa valutazione nell'ambito del suddetto procedimento, è necessario che il presidio ospedaliero sia messo nelle condizioni, di fatto e di diritto, di poter disporre di tutti gli strumenti indispensabili al fine di fornire le prestazioni sanitarie per assicurare la tutela del pieno diritto alla salute di 40.000 persone; la conversione del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte in "Ospedale di Comunità" priverebbe un intero territorio dei servizi di Pronto soccorso, di Chirurgia, di Medicina, nonché di ogni altro strumento necessario ad assicurare la tutela del diritto alla salute riconosciuto ad ogni cittadino dell'Unione europea; di fatto, la stato in cui versano le strade che collegano i Comuni ubicati nell'ambito di operatività territoriale del suddetto ospedale e le relative distanze dai presidi ospedalieri che rimarrebbero operanti, non consentono un'adeguata tutela del diritto alla salute; la rete stradale è ormai al collasso determinando gravi ripercussioni sul trasporto in ambulanza di soggetti con necessità di intervento di pronto soccorso e che sarebbero sottoposti a un serio pericolo di vita; sono stati istituiti gli ospedali riuniti come di seguito: Distretto Enna 1: Enna - Piazza Armerina; Distretto Enna 2: Nicosia - Leonforte; il presidio ospedaliero in questione versa in una situazione deficitaria sia in punto di posti letto (13 più 3 per day hospital, Chirurgia; 20 più 2 per day hospital, Medicina; Riabilitazione, per un totale di 45 posti letto più 5 per day hospital), sia in termini di personale (personale dell'emoteca, tant'è che nei casi di necessità di sangue bisogna ricorrere all'emoteca di Piazza Armerina che dista circa 50 chilometri; 8 infermieri sono stati trasferiti momentaneamente ad Enna e Nicosia insieme a cardiologi, chirurghi e anestesisti); in particolare, nel distretto Enna 2, il presidio ospedaliero di Nicosia ha avuto una presenza costante e continua di medici e anestesisti, mentre quello di Leonforte è sistematicamente mancante di anestesisti, il che causa gravi disservizi per gli interventi programmati anche in emergenza - urgenza; infatti l'attività chirurgica in emergenza- urgenza risulta sospesa da tempo; molto grave risulta inoltre la carenza di ambulanze. In particolare l'unica ambulanza a disposizione si trova per lunghi periodi in fermo tecnico presso un'autofficina, causando gravi problematiche oggetto di esposti presso la Procura della Repubblica di Enna; da un esposto risulta, tra l'altro, che il 3 marzo 2015, a causa di un fermo tecnico dell'ambulanza interna dal 25 febbraio 2015, nelle ore notturne l'ambulanza del Servizio 118 ha dovuto trasferire un paziente ad Agrigento in sostituzione, appunto, di quella interna lasciando senza copertura il territorio di riferimento per qualsiasi intervento di urgenza. Evento simile si verificava anche il giorno seguente; nell'anno 2014, il solo reparto di chirurgia del presidio ospedaliero "Ferro-Branciforti-Capra" di Leonforte ha registrato il numero più alto di ricoveri rispetto agli altri 3 presidi ospedalieri dell'ASP (Azienda sanitaria provinciale) 4 di Enna (Leonforte ricoveri: 544; interventi: 194; Nicosia ricoveri: 291; interventi 181; Enna ricoveri: 497; interventi: 389; Piazza Armerina ricoveri: 343; interventi: 230); in altri termini, l'ospedale di Leonforte ha il maggior numero di ingressi, in ragione anche della elevata fiducia di cui godono i medici ivi operanti, ma non è posto nelle condizioni di potere effettuare gli interventi programmati e in emergenza - urgenza, perché sistematicamente privato delle figure necessarie per poter operare in modo efficiente; quanto espressamente stabilito dal decreto-legge n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012 (cosiddetto "decreto Balduzzi") per la parte relativa agli ospedali situati in zone particolarmente svantaggiate o montane, nonché quanto frutto di specifico accordo Stato-Regioni, è stato disatteso per quanto attiene gli ospedali presenti all'interno dell'ASP n. 4, individuando quale ospedale di riferimento, nell'ambito degli ospedali riuniti del Distretto Enna 2, l'ospedale Basilotta di Nicosia e non, come avrebbe dovuto essere, in applicazione della citata norma, l'ospedale "Ferro-Branciforti-Capra" di Leonforte; tra l'altro si è potenziato con ulteriori reparti l'ospedale Basilotta, depotenziando di conseguenza l'ospedale di Leonforte in netto contrasto con quanto espressamente sancito dal decreto Balduzzi (sempre in merito agli ospedali situati in "zone" altamente disagiate o montane), che è servito da una rete viaria disconnessa, difficile da percorrere in special modo in inverno per il verificarsi continuo di smottamenti, e con tempi di percorrenza che superano di gran lunga quelli definiti ex lege; tali scelte appaiono agli interroganti sorrette da logiche riferibili ad apposite lobbies politiche e di baronati propri della sanità, fortemente presenti nella provincia di Enna, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza degli accadimenti esposti in premessa; quali provvedimenti di competenza intenda assumere per impedire che episodi come quelli descritti si ripetano, al fine di evitare che venga messa ancora a repentaglio la vita di tutti i cittadini del comprensorio; quali iniziative di competenza intenda adottare affinché il presidio ospedaliero "Ferro- Branciforti Capra" venga messo in condizione di garantire ai circa 40.000 pazienti, che vi fanno ingresso annualmente, prestazioni sanitarie adeguate e se, in particolare, ritenga necessario colmare le gravi carenze di dotazione.