DIFESA (4ª)

MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
112ª Seduta

Presidenza del Presidente
LATORRE
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

La seduta inizia alle ore 9,05.


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione


Il sottosegretario ALFANO risponde all'interrogazione n. 3-1450, a firma del senatore Divina e relativa alla catena di comando della missione europea Triton, osservando preliminarmente che l'argomento trattato coinvolge l'operato di più ministeri, tra cui spicca quello del ministero dell'Interno.
Precisa quindi che Triton è una missione di sorveglianza delle frontiere marittime esterne dell'Unione Europea, condotta dall'agenzia Frontex con la partecipazione di vari stati membri e con l'obiettivo di contrastare l’immigrazione irregolare e le attività dei trafficanti di esseri umani (posta per l'Italia sotto il coordinamento del Ministero dell'interno). Le regole di ingaggio assegnate alle unità navali impegnate nell’operazione Triton contemplano, nello specifico, ogni intervento utile all'assolvimento della missione, anche in chiave dissuasiva, inclusa l'ispezione del natante, del carico e delle persone che vi sono a bordo, nonché il sequestro del mezzo e il fermo delle persone, secondo le previsioni di cui alla vigente disciplina europea. Appare pertanto di tutta evidenza che le navi impegnate nell’operazione hanno l'obbligo, qualora abbiano notizia di natanti con persone in pericolo di vita, di soccorrerle, indipendentemente dalla loro nazionalità.
I migranti soccorsi vengono quindi condotti in Italia, salvo il caso in cui siano recuperati nelle acque territoriali o nella zona contigua maltese. È fatto salvo, comunque, il rispetto del principio del non respingimento.
Il rappresentante del Governo prosegue la propria esposizione rilevando che la centrale operativa dell'operazione è stabilita presso il Centro di coordinamento internazionale istituito nell'ambito del Comando aeronavale della Guardia di finanza a Pratica di Mare, dove sono distaccati rappresentanti dell'agenzia Frontex e degli Stati membri che partecipano all’operazione e un intelligence officer del Ministero dell'interno. Il coordinamento con le Unità della Marina militare è assicurato da alcuni ufficiali appartenenti alla stessa, che prestano servizio presso tale centrale e, reciprocamente, da funzionari di Frontex che lavorano presso la centrale operativa del Comando in Capo della Squadra navale.
In relazione all'assetto prescelto per il comando e controllo dell’operazione segnala quindi che la Marina militare, con un comunicato stampa dello scorso 22 novembre, ha precisato di non avere avanzato alcuna specifica richiesta all’agenzia Frontex. Semplicemente, nell’ambito delle pianificazioni delle operazioni sotto l'egida di Frontex e di quelle italiane di sicurezza e sorveglianza marittima, era stata verificata l’opportunità di coordinare le due attività, per ragioni di funzionalità e di risparmio, in un'unica centrale operativa (fermi restando, ovviamente, i diversi compiti e le connesse funzioni), senza alcun costo aggiuntivo e senza incidere sulle responsabilità e le attribuzioni dell'Agenzia nella condotta dell'operazione Triton.


Il senatore DIVINA (LN-Aut) si dichiara insoddisfatto delle delucidazioni ricevute, osservando che - al di là di un semplice mutamento delle denominazioni formali - non sembrano ravvisarsi cambiamenti positivi rispetto alla vecchia missione Mare nostrum. La nuova missione, inoltre, appare carente soprattutto con riguardo alla disciplina di coordinamento tra i vari attori coinvolti.


IN SEDE CONSULTIVA

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Programma di lavoro della Commissione per il 2015. Un nuovo inizio" (COM (2014) 910 definitivo) (n. 52)
(Parere alla 14a Commissione. Esame e rinvio)

Il relatore BATTISTA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) introduce l'esame, rilevando che il documento iscritto all'ordine del giorno reca il programma per il 2015 della neo-eletta Commissione europea. L'atto è corredato, altresì, di quattro allegati recanti le nuove iniziative, l'elenco delle proposte pendenti ritirate o modificate e la legislazione che diverrà applicabile.
Nel dettaglio, i profili di competenza della Commissione si rinvengono nella parte relativa al ruolo dell'Unione europea nel mondo, che affronta le sfide geopolitiche sorte ai confini orientali e meridionali dell'Unione europea, sottolineando altresì la necessità di pervenire all'elaborazione di una vera politica estera comune, di unire le forze nel campo della sicurezza e della difesa e di utilizzare in modo coordinato e coerente tutti gli strumenti disponibili per conseguire gli obiettivi strategici in campo internazionale. Ancorché le tematiche appaiono affrontate da un punto di vista squisitamente generale, la loro menzione nel programma della Commissione europea per il 2015 potrebbe consentire di allargare il dibattito ad una serie di tematiche fondamentali (anche tenuto conto dell'indagine conoscitiva sulle prospettive della difesa europea deliberata la scorsa settimana), soprattutto nell'ambito della cooperazione con gli Stati Uniti, le Nazioni Unite e l'Alleanza atlantica. Le predette tematiche, infatti, costituiscono tasselli fondamentali nella definizione di una strategia europea di politica estera e di difesa che permetta all'Unione di affrontare le attuali sfide geopolitiche.
Sotto questo aspetto, ricorda innanzitutto le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2013 (dedicato specificatamente al tema della difesa comune europea), nelle quali si è auspicato un rilancio della difesa europea ed è stato affermato, altresì, che la politica di sicurezza e di difesa comune continuerà a svilupparsi in piena complementarità con la NATO. Inoltre, nel corso del vertice dell'Alleanza atlantica di Newport del 2014 è stato ribadito che l'Unione resta un partner unico ed essenziale per la NATO e che le due organizzazioni condividono valori ed interessi strategici comuni.
Si sofferma, quindi, sulle conclusioni della Conferenza interparlamentare per la politica estera, di sicurezza e di difesa comune riunita in Senato lo scorso novembre, nell'ambito del semestre italiano di presidenza dell'Unione, ricordando che anche in quella sede sono state infatti affrontate tematiche ad ampio spettro (questione palestinese, crisi mediorientale ed avanzata dell'ISIS, situazione libica, questione ucraina), ed è stato dato pieno appoggio all'Alto Rappresentante per un consolidamento della politica estera e di sicurezza comune. Ciò in quanto gli scenari della politica internazionale richiedono una presenza credibile dell'Unione europea basata su azioni concrete e una voce forte e unitaria, proprio a partire dal rafforzamento del ruolo dell'Alto Rappresentante. Inoltre, nell'ambito del rafforzamento della politica di sicurezza e di difesa comune, è stata invocata la valorizzazione del partenariato strategico tra Unione europea ed Alleanza atlantica, al fine di evitare duplicazioni e rispondere in maniera efficiente alle nuove minacce.
Conclude osservando che sarebbe possibile esprimere l'auspicio a che la nuova Commissione europea rimanga costantemente focalizzata su questi punti, se del caso mediante specifiche osservazioni.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.


SCONVOCAZIONE DELL'ODIERNA SEDUTA POMERIDIANA

Il presidente LATORRE informa la Commissione che la seduta già prevista per oggi, alle ore 16, non avrà più luogo. Conseguentemente, l'odierna sottocommissione per i pareri, già convocata per le ore 15,45, è posticipata alle ore 16.

La Commissione prende atto.


La seduta termina alle ore 9,20.