SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


9a Commissione permanente
(AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)


219ª seduta: martedì 15 novembre 2016, ore 15,30
220ª seduta: mercoledì 16 novembre 2016, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni interrogazioni svolte

IN SEDE DELIBERANTE

Discussione del disegno di legge:
Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Loredana Lupo ed altri; Zaccagnini e Franco Bordo; Oliverio ed altri; Dorina Bianchi) - Relatore alla Commissione DALLA TOR
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2144)

IN SEDE REFERENTE
I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Sani ed altri; Oliverio ed altri)
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 10a, della 12a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2535)
2. FRAVEZZI ed altri. - Modifica dell'articolo 8 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, in materia di vini IGT e uso di varietà appartenenti alla specie Vitis vinifera o da un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis
(Pareri della 1a, della 5a e della 14a Commissione)
(1287)
3. PAGLIARI ed altri. - Disposizioni generali e di semplificazione in materia di vino e prodotti vitivinicoli
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1614)
4. FRAVEZZI ed altri. - Disposizioni generali e di semplificazione in materia di vino e prodotti vitivinicoli
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1615)
- Relatori alla Commissione PANIZZA e Leana PIGNEDOLI Seguito esame congiunto e rinvio
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Leana PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a, della 13a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(313)
2. TOMASELLI ed altri. - Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a e della 13a Commissione)
(926)
- Relatore alla Commissione FORMIGONI
III. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Cirielli e Totaro; Catanoso Genoese; Colomba Mongiello ed altri; Oliverio ed altri; Russo e Monica Faenzi; Caon ed altri; Catanoso Genoese)- Relatore alla Commissione SCOMA
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 7a, della 13a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1641)
- e della petizione n. 380 ad esso attinente
2. Leana PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni in materia di servizi di ristorazione collettiva - Relatrice alla Commissione SAGGESE
(Pareri della 1a, della 5a, della 7a, della 8a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2037)


AFFARI ASSEGNATI

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
1. Nuove tecnologie in agricoltura, con particolare riferimento all'uso delle biotecnologie sostenibili e di precisione - Relatrici alla Commissione FATTORI e GATTI
(n. 591)
2. Problematica del regolare svolgimento dell'attività di pesca in acqua dolce in Italia - Relatrice alla Commissione BERTUZZI
(n. 683)

IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame dell'atto:
Attuazione delle iniziative della Commissione europea connesse agli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea - Relatrice alla Commissione ALBANO
(Parere alla 14ª Commissione)
(n. 440)
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


BISINELLA - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -

Premesso che:

migliaia di agricoltori veneti si trovano in grande difficoltà per la mancata erogazione dei fondi per l'anticipo della domanda unica 2015 della Pac;

il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura non hanno ancora effettuato il trasferimento ad Avepa, ovvero l'organismo che in Regione Veneto ha il ruolo di pagatore per le politiche comunitarie;

la somma da erogare ammonta a 280 milioni di euro, risorse che di norma arrivavano nelle aziende agricole entro il 15 ottobre, ma che quest'anno non sono ancora giunte;

le stesse aziende agricole segnalano che, senza i contributi su cui contavano di fare affidamento entro la metà di ottobre, non potranno in molti casi nemmeno acquistare le sementi per la semina del raccolto del prossimo anno;

secondo "Azione rurale", che agisce in rappresentanza di centinaia di agricoltori, la mancata erogazione dei contributi rischia di scatenare un effetto a catena dagli esiti potenzialmente molto dannosi, con aziende che non pagheranno altre aziende, le quali a loro volta si ritroveranno nell'impossibilità di far fronte ai loro impegni;

la domanda unica rappresenta il più consistente contributo comunitario riservato al settore, non riceverlo in tempo potrebbe significare anche la chiusura per molte aziende;

a Verona, la stessa Azione rurale ha organizzato una manifestazione di protesta per il 20 novembre 2015, in cui i trattori invaderanno pacificamente la principale piazza della città,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle problematiche esposte;

quali azioni intenda intraprendere con urgenza per sbloccare i fondi e se siano state messe in atto tutte le più opportune misure volte a determinare un'immediata risposta risolutiva da parte dell'Unione europea per raggiungere tale obiettivo di vitale importanza.


(3-02338)


FASIOLO - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -

Premesso che:

la politica agricola comune (PAC) si è posta l'obiettivo di promuovere un'agricoltura capace di preservare le risorse ambientali e di mantenere e ottimizzare quei benefici che derivano da una corretta gestione dell'acqua e del suolo (servizi ecosistemici), indicando, tra i propri scopi specifici, la valorizzazione della biodiversità e la funzionalità dei suoli e della qualità e la tipicità dei prodotti agricoli;

in questo contesto, la sede di Gorizia del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) ha acquisito precipue competenze di ricerca sui servizi ecosistemici forniti da un sistema nodale di ecosistemi agroforestali, quale quello congiunto di suolo e acqua;

considerato che:

le ricerche svolte a Gorizia si sono focalizzate sullo studio dei rapporti tra suolo e produzioni agroforestali di qualità afferenti a varie filiere produttive, sul contrasto alla perdita di fertilità organica, mediante l'impiego di prodotti di scarto delle lavorazioni agroalimentari e di residui solidi urbani, sul suolo come serbatoio di carbonio per il sequestro dei gas serra, sui rapporti tra acqua e suolo e la loro incidenza sulla biodiversità dell'ecosistema agricolo e forestale; tali obiettivi sono stati perseguiti anche attraverso il coordinamento o la partecipazione a progetti di ampio respiro, quali i progetti Vitesuolo, Cra-La Viarte, Multisorgo, Zootanolo;

il riconoscimento ottenuto con tali ricerche ha, tra l'altro, consentito alla sede di Gorizia di partecipare a progetti internazionali, che hanno allargato la rete delle relazioni del CREA con realtà di ricerca europee (progetto Fertiplus - FP7) e, strategicamente, con quelle dei Paesi dell'Europa orientale (progetto Agri-Knows - Interreg Italia-Slovenia;, progetto Susagri - Cei Polonia e Bosnia Erzegovina);

l'attività di ricerca della sede trova, inoltre, riscontro in una copiosa e documentata produzione scientifica, nella presentazione di contributi a convegni scientifici nazionali ed internazionali e nella partecipazione a comitati e commissioni scientifiche e tecniche;

considerato, inoltre, che, per quanto risulta all'interrogante:

il piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione della ricerca del CREA, presentato dal commissario straordinario nel corso del 2015, prevede, per la sede di Gorizia, un inquadramento all'interno del Centro di ricerca per la viticoltura e l'enologia, con la qualifica di laboratorio;

pur riconoscendo l'importante ruolo che laboratori qualificati ed efficienti possono avere al servizio della filiera vitivinicola, la proposta avanzata rischia di non dare la giusta valorizzazione alla sede di Gorizia e di disperdere il patrimonio di conoscenze e relazioni acquisite dalla sede in diversi anni di attività;

sulla base delle conoscenze e delle professionalità acquisite, della rete di rapporti nazionali ed internazionali instaurata e della strategica posizione geografica della sede di Gorizia, sembrerebbe più vantaggioso ai fini della razionalizzazione e valorizzazione della ricerca, punti nodali del piano triennale di riorganizzazione del CREA, proporre un potenziamento ed un allargamento delle finalità della sede allo studio e ricerca sui servizi ecosistemici forniti da un sistema nodale, quale quello congiunto di suolo e acqua, in quanto finalizzate alla previsione delle risposte dei servizi ecosistemici ai cambiamenti dell'ecosistema agrario e forestale e allo proposizione e studio di modalità di gestione, capaci di garantire la sostenibilità produttiva e qualitativa della filiera vitivinicola e delle filiere più rilevanti per l'Italia nordorientale e le aree balcanica e adriatico-ionica;

simili finalità sarebbero, tra l'altro, coerenti con le aree tematiche PSIR 1 e 2 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell'efficienza delle risorse negli agro ecosistemi; cambiamento climatico, biodiversità, funzionalità suoli e altri servizi ecologici e sociali) e gli obiettivi strategici definiti nel piano triennale del CREA;

risulta, inoltre, pienamente in linea con l'obiettivo tematico 2 (gestione sostenibile delle risorse naturali e azioni per il clima) e le priorità 4 e 5 (preservare e migliorare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste; incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio, transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale) del PSR 2014-2020 per il Friuli-Venezia Giulia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga, al fine di un'efficace e razionale riorganizzazione delle attività di ricerca nel settore agricolo, che la sede di Gorizia divenga sede CREA, precipuamente dedicata ai servizi ecosistemici della filiera vitivinicola e degli ambienti agro-forestali, con compiti in materia di qualità ecosistemiche e attitudinali del suolo, per garantire la qualità produttiva della filiera vitivinicola e delle filiere agroalimentari di interesse per l'Italia nordorientale, e di recupero e mantenimento dell'ecosistema, anche in rapporto alla capacità di adattamento al cambiamento climatico;

quali iniziative, alla luce dei proficui rapporti di carattere internazionale sviluppati nel corso degli anni, intenda porre in essere per favorire e rafforzare i rapporti della sede CREA di Gorizia con la rete delle strutture di ricerca delle aree balcanica e adriatico-ionica, che si interessano di servizi ecosistemici, al fine di rendere tale sede punto di incontro e struttura di riferimento transfrontaliero per strutture di ricerca e portatori di interesse su tematiche inerenti ai servizi ecosistemici..


(3-03026)