DIFESA (4ª)

MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2015
146ª Seduta

Presidenza del Presidente
LATORRE
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.


La seduta inizia alle ore 8,30.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

In apertura di seduta il presidente LATORRE rende noto di aver ricevuto, nella giornata di ieri, una missiva del Ministro della difesa con la quale si annunciano, per il prossimo 6 ottobre, comunicazioni del Governo -innanzi alle Commissioni affari esteri e difesa dei due rami del Parlamento- in occasione delle quali le Commissioni competenti potranno altresì esprimersi sulla proroga della partecipazione italiana alla missione antipirateria dell’Unione europea “Atalanta”, di cui all'articolo 13, comma 3, del decreto-legge n. 7 del 2015.
Informa quindi la Commissione che, sempre nella giornata di ieri, è stato assegnato -per l'acquisizione del prescritto parere parlamentare, da rendere entro il prossimo 29 ottobre- lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco (atto del Governo n. 207).

La Commissione prende atto.


IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LVII, n. 3-bis) Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2015 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazioni)

Introduce l’esame il relatore PEGORER (PD), osservando preliminarmente che la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2015 rielabora le previsioni economiche di finanza pubblica contenute nel documento presentato nel mese di aprile, rivedendo altresì gli obiettivi programmatici tenendo conto delle raccomandazioni approvate dal Consiglio dell'Unione europea sull'aggiornamento del Patto di stabilità. La nota è inoltre corredata di una relazione al Parlamento che provvede ad illustrare l'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio periodo, confermando l'impegno a ridurre il disavanzo e lo stock di debito delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL nel 2016 e negli anni seguenti.
Rileva quindi che la Nota di aggiornamento va valutata in un quadro internazionale leggermente meno favorevole rispetto a quello in cui vide la luce il documento dell'aprile scorso, in quanto il contesto presenta indicazioni contrastanti, che tuttora inducono ad un moderato ottimismo, considerate le prospettive di crescita delle economie dei paesi maggiormente industrializzati e della stessa evoluzione positiva dell'economia statunitense. Lo stesso andamento dell'area dell'euro mostra peraltro performances positive anche se inferiori alle attese.
In tale contesto, l'Italia presenta oggi un andamento favorevole del prodotto interno lordo (+0,4 nel primo trimestre, +0,3 nel secondo), al quale dovrebbe far seguito una crescita più decisa nel periodo 2016-2018. Situazione, questa, che va considerata positivamente, tenuto conto che la riduzione del PIL subita dall'Italia tra il 2008 e il 2014 è stata superiore a quella verificatasi durante la crisi del 1929 e con effetti superiori a quelle registrate nelle altre economie più avanzate. Il 2015 dovrebbe chiudersi con una variazione tendenziale positiva pari a 0,9 punti percentuali, dopo di che, anche in ragione degli interventi che il Governo ha già varato e che si appresta a varare con la prossima legge di stabilità, le varie stime evidenziano una crescita programmata -nel periodo 2016-2017- pari a 1,6 punti percentuali annui, di 1,5 percentuali nel 2018 e di 1,3 punti percentuali nel 2019.
Alla base del positivo andamento del PIL nell'anno in corso, figurano la crescita degli investimenti (+1,2 per cento), la ripresa dei consumi privati (+0,8 per cento) e l'apporto dato dalle esportazioni nette pari a +4,l per cento.
La Nota di aggiornamento e la relazione al Parlamento illustrano poi gli interventi che verranno inseriti nella legge di stabilità, fra cui la disattivazione delle clausole di salvaguardia, le misure con effetti espansivi, la riduzione del carico fiscale per imprese e famiglie e la revisione della spesa degli sgravi fiscali. Il complesso degli interventi porterà, secondo la nota, ad un risultato positivo sulla crescita rispetto alla previsione tendenziale. Si prevede, infatti, uno stimolo ai consumi privati legato all'aumento dei redditi disponibili reali delle famiglie, generando effetti moltiplicativi sul PIL. Ancora, si prevede che nel corso del tempo la riduzione della pressione fiscale dia luogo ad effetti positivi sul lato dell'offerta dell'economia, inducendo un aumento permanente del PIL.
Infine, va segnalato che a tali interventi si dovranno affiancare le stesse riforme di profilo istituzionale e amministrativo in via di completa approvazione, nonché quella serie di interventi già adottati o in via di adozione illustrati nella parte quarta della Nota di aggiornamento, in risposta alle raccomandazioni dell'Unione europea.
Esaurite le considerazioni di carattere generale, passa quindi ad esaminare i profili di competenza della Commissione, rinvenibili all'interno della nota stessa, nell'allegato 1 (Relazioni sulle spese di investimento) e nell'allegato 3 (Relazione al Parlamento).
Nel dettaglio, il testo della Nota di aggiornamento (capitolo 3, paragrafo 7 -Piano di valorizzazione del patrimonio pubblico) pone l'accento sulla dismissione degli immobili non più utili della difesa, prevista dalla legge di stabilità del 2015, dalla quale sono attesi introiti per 220 milioni di euro nel 2015 e 100 milioni rispettivamente nel 2016 e nel 2017. La nota precisa che al fine di realizzare gli introiti predetti il Ministero della difesa ha messo a disposizione delle unità immobiliari già valorizzate e disponibili per la vendita: attualmente sarebbero in corso contatti con gli investitori (in particolare con la Cassa depositi e prestiti), per concludere entro l'anno le operazioni. Viene fatto peraltro riferimento anche al decreto del Ministero dell'economia per la costituzione del fondo Stato/Difesa (emanato il 30 luglio 2015 ai sensi del decreto-legge n. 98 del 2011), in cui far confluire le unità immobiliari dismesse dal Dicastero.
In questo quadro, rimarca quindi l'opportunità di ricevere, da parte del Governo, delucidazioni in merito alla quantità, alla tipologia e all'ubicazione delle unità immobiliari in corso di vendita, nonché di conoscere gli obiettivi fin qui raggiunti rispetto alla legge di stabilità 2015.
Segnala poi all'attenzione della Commissione, anche l'indicazione, da parte dell'Amministrazione della difesa, di un punto di criticità per quanto riguarda i contratti di servizio per manutenzione e supporto logistico integrato, indicati come essenziali per l'efficacia operativa delle nostre Forze armate e i cui oneri triennali vengono stimati in circa 300 milioni l'anno per il triennio 2015-2017. La relazione appare infatti indicare una esigenza di incremento delle risorse da assegnare per questa voce, che richiama l'esigenza di riequilibrio delle tre principali voci di spesa dell’Amministrazione della difesa - personale, esercizio, investimenti - come delineate della legge n. 244 del 2012 (i cui decreti delegati discendenti sono stati approvati nella presente legislatura).
Prosegue quindi la propria esposizione soffermandosi sull'allegato 1 (Relazioni sulle spese di investimento), segnatamente sulla tabella 12, dedicata al Ministero della difesa. In particolare, la tabella in questione reca una relazione programmatica per missioni di spesa, dando conto delle principali spese di investimento relative alla missione "Difesa e sicurezza del territorio". Viene peraltro specificato che l'attività programmata per l'acquisizione di beni e servizi ha un valore di oltre 185 milioni di euro totali nel triennio 2015-2017.
Dopo aver fornito elementi illustrativi, con particolare riferimento alle spese di investimento di cui alla tabella E della legge di stabilità, il documento auspica, con riferimento alle altre proposte di modifica agli stanziamenti iscritte in bilancio a legislazione vigente, un incremento delle quote assegnate all'Amministrazione della difesa. Ciò al fine di porre in essere un parziale riequilibrio delle compressioni di bilancio subite dal Dicastero e il cui diretto impatto costituisce elemento di incertezza e rischio per l'impalcatura degli investimenti collegati ai programmi prima elencati. Tali programmi correlati riguardano, essenzialmente, contratti di servizio per manutenzione e supporto logistico integrato. La medesima tabella reca, inoltre, le tabelle riepilogative dei contributi pluriennali iscritti nel bilancio.
Sempre nell'allegato 1 -prosegue l'oratore- rilevano anche i programmi della difesa iscritti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, tra cui spiccano i programmi Eurofighter (per l'Aeronautica), FREMM (per la Marina) e VBM (acquisizione di nuovi blindati medi per l'Esercito).
Nel dettaglio, è da notare che il documento auspica l'inserimento, nella prossima legge di stabilità, di ulteriori stanziamenti per la corretta prosecuzione dei programmi FREMM, Forza NEC, SICRAL 2, M346, SICOTE e Combat SAR, nonché un rifinanziamento della legge n. 808 del 1985 al fine di assicurare continuità ai progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del settore.
Conclude soffermandosi sull'allegato 3 (Relazione al Parlamento), rimarcando il passaggio in cui viene sottolineato lo sforzo richiesto alle Forze armate nell'attività di pattugliamento e di salvataggio in mare in relazione alla gestione del fenomeno migratorio.

Il presidente LATORRE dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore GASPARRI (FI-PdL XVII) pone l'accento sull'impegno economico rappresentato dalla missione EUNAVFOR MED, rilevando che gli scopi originari dell'operazione, incentrata sul contrasto al traffico di esseri umani proveniente dalla Libia, sembrerebbero traditi dall'attuale evoluzione delle vicende. Da un lato, infatti, le organizzazioni internazionali interessate (dall'Unione europea alle Nazioni Unite), stentano ad assumere determinazioni precise sull'avanzamento della missione, mentre dall'altro gli organi di stampa riportano notizie riferite a presunte azioni contro i vertici delle organizzazioni dedite al traffico di esseri umani, non verificabili in nessun modo anche da parte della propria parte politica a causa dell'ingiustificato perdurare dell'esclusione del Gruppo Forza Italia dal Copasir. In questo quadro, il compito delle navi impegnate nell'operazione parrebbe quindi ridursi al mero trasporto dei clandestini verso il territorio nazionale: un compito non rientrante nelle finalità della missione e in grado di assorbire, per contro, rilevanti risorse finanziarie.
Conclude auspicando una specifica audizione del Ministro della difesa sul tema.

Il PRESIDENTE osserva incidentalmente che le problematiche evocate dal senatore Gasparri potranno essere approfondite nel corso della seduta già programmata per il prossimo 6 ottobre.
Dopo aver riconosciuto inoltre la fondatezza delle perplessità sollevate dallo stesso senatore Gasparri in ordine all'assenza del Gruppo Forza Italia all'interno del Copasir, constatando che non vi sono altri iscritti a parlare, dichiara chiusa la discussione generale.

Replica il sottosegretario ALFANO, osservando innanzitutto che la ripartizione delle spese tra personale, esercizio e investimenti prefigurata dalla legge n. 244 del 2012 presupponeva l'invarianza delle risorse disponibili, laddove, per contro, il bilancio della difesa ha subito -posteriormente- ulteriori riduzioni che hanno impedito il raggiungimento della predetta finalità.
Si riserva quindi di fornire ai commissari ulteriori elementi di dettaglio in relazione agli immobili della difesa rientranti nel programma di dismissione.

Il PRESIDENTE osserva che la Commissione bilancio concluderà il proprio esame nella mattinata di domani. In ragione di ciò, sarebbe pertanto opportuno esprimere il prescritto parere nella giornata odierna.
Onde dar modo, tuttavia, tanto ai commissari di effettuare le dovute riflessioni quanto al Governo di predisporre eventuali ed ulteriori chiarimenti sulle problematiche evidenziate dal relatore, propone di sospendere la seduta e di riprenderla alle ore 14.

La Commissione conviene.

La seduta, sospesa alle ore 8,55, riprende alle ore 14,05.

Il sottosegretario ALFANO integra il proprio intervento in sede di replica dando lettura di un documento che illustra l'ubicazione e la tipologia degli immobili della Difesa oggetto di alienazione nel 2015. In particolare, risultano coinvolti: una struttura ospedaliera militare nel comune di Piacenza, il palazzo Schiavi di Udine, i magazzini Di Baggio e la Piazza d'armi di Milano, la caserma "Cesare di Saluzzo" di Torino, e, infine, la caserma Romagnoli e il palazzo Rinaldi, entrambi ubicati a Padova.
Per quanto attiene agli investimenti, precisa che i risparmi operati sino ad ora sul personale e sugli investimenti non vengono automaticamente devoluti all'esercizio, essendo destinati, secondo la legislazione vigente, al risanamento del bilancio dello Stato.
Conclude osservando che molte delle strategie economiche illustrate nel Documento di economia e finanza e nella Nota di aggiornamento troveranno esplicitazione nel prossimo disegno di legge di stabilità, nel corso del cui esame si potrà esaminare in maniera più dettagliata la portata delle singole decisioni.

Replica anche il relatore PEGORER (PD), ringraziando il rappresentante del Governo per gli elementi informativi poc'anzi forniti ma lamentando, al contempo, alcune carenze in relazione al dettaglio degli introiti già realizzati nel corso del presente anno.

Il sottosegretario ALFANO, nel dichiararsi ottimista in ordine al raggiungimento degli obiettivi prefissati, invita a considerare il fatto che il processo di valorizzazione e dismissione coinvolge non solo la Difesa, ma una pluralità di attori istituzionali (quali, ad esempio, il Demanio, gli Enti locali e il Ministero dell'economia). Sugli introiti derivanti dal processo, inoltre, potrebbero influire negativamente eventuali, futuri, tagli al comparto.

Il relatore PEGORER (PD), preso atto dell'ulteriore precisazione del rappresentante del Governo, propone quindi alla Commissione uno schema di parere favorevole con osservazioni (pubblicato in allegato).

Il senatore DIVINA (LN-Aut) preannuncia, a nome della propria parte politica, il voto contrario sullo schema di parere proposto dal relatore, rimarcando -in particolare- il sostanziale fallimento della missione internazionale EUNAVFORMED, che non ha sortito alcun reale effetto nel contrasto al traffico di esseri umani proveniente dalla Libia, assorbendo, per contro, importanti risorse economiche.

Preannuncia il voto contrario, sempre a nome del Gruppo di appartenenza, anche il senatore ALICATA (FI-PdL XVII), richiamando le perplessità manifestate dallo stesso relatore sul raggiungimento degli obiettivi sottesi alla legge n. 244 del 2012 e sottolineando, altresì, lo stato di profondo malessere in cui versano le Forze armate, sottoposte negli ultimi anni a rilevanti tagli di bilancio.
Conclude lamentando il ruolo marginale del Paese in ambito internazionale, rifacendosi altresì a quanto già osservato dal senatore Gasparri in sede di discussione generale.

Il senatore VATTUONE (PD) preannuncia invece, a nome del Gruppo Partito Democratico, il voto favorevole, sottolineando, innanzitutto, le stime che attestano un recupero dell'economia italiana e il buon operato del Governo.
Con riferimento, poi, alla missione EUNAVFORMED, sottolinea la centralità del ruolo di coordinamento affidato all'Italia, dando conto, altresì, dei positivi risultati raggiunti nelle fasi sino ad ora espletate (17 scafisti assicurati alla giustizia e 1000 migranti salvati). La successiva fase che verrà implementata (denominata 2-A), permetterà, inoltre, azioni ancora più incisive. Quanto precede, pertanto, parrebbe smentire le tesi che vorrebbero il Paese confinato in un ruolo marginale e che vedono la missione come un insuccesso.

Avviso favorevole, a nome della propria parte politica, sullo schema di parere del relatore è infine espresso dal senatore Luciano ROSSI (AP (NCD-UDC)).
Nel dettaglio, l'oratore valuta positivamente gli elementi informativi resi dal sottosegretario Alfano sulla dismissione degli immobili della Difesa non più utili a fini istituzionali, invitando, altresì, con riferimento alle operazioni internazionali che vedono coinvolto il Paese, a superare impostazioni di tipo semplicistico ed eventuali stumentalizzazioni, al fine di garantire il massimo rispetto all'impegno profuso dagli uomini e dalle donne delle Forze armate.

Poiché nessun altro chiede di intervenire, il presidente LATORRE, previa verifica del numero legale, pone in votazione lo schema di parere favorevole con osservazioni predisposto dal relatore, che risulta approvato.

SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE

Il presidente LATORRE informa la Commissione che, a seguito di contatti con l’Ambasciatore della Federazione russa in Italia, è emersa la possibilità di effettuare una visita della Commissione a Mosca.

La Commissione conviene sull'effettuazione della missione.

La seduta termina alle ore 14,30.


PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DOCUMENTO LVII, n. 3-bis E CONNESSI ALLEGATI


La Commissione difesa,

esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 e i connessi allegati;

esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, con le seguenti osservazioni:

- che il Parlamento sia costantemente informato in ordine al programma di valorizzazione e dismissione degli immobili della Difesa non più utili a fini istituzionali;

- che il Parlamento sia altresì informato sull'evoluzione dei programmi di investimento -compresi quelli finanziati dal Ministero dello sviluppo economico- in quanto rappresentano un importante fattore di rilancio dell'economia nazionale e di conservazione delle eccellenze in un settore strategico;

- che prosegua l'azione volta a conseguire l'obiettivo del rapporto tra spese per il personale, esercizio ed investimenti della Difesa, come indicato dalla legge n. 244 del 2012.