SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------




3a Commissione permanente
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)


*136a seduta: mercoledì 19 aprile 2017, ore 15,30


ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione Svolta


IN SEDE CONSULTIVA

Esame, ai sensi dell'articolo 125-bisdel Regolamento, del documento:
Documento di economia e finanza 2017 e connessi allegati - Relatore alla Commissione SANGALLI
(Parere alla 5ª Commissione)
Esame. Parere favorevole. (Doc.LVII, n. 5 - Allegati I, II, III, IV, V, VI e VII)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, degli atti comunitari:
1. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Proposta relativa a un nuovo consenso europeo in materia di sviluppo. Il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro" (COM (2016) 740 definitivo) - Relatore alla Commissione COMPAGNA
(Pareri della 1ª e della 14ª Commissione)
(n. 300)
2. Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio "Un partenariato rinnovato con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico" (JOIN (2016) 52 definitivo) - Relatore alla Commissione VERDUCCI
(Pareri della 1ª e della 14ª Commissione)
(n. 301)


IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Ratifica ed esecuzione delle seguenti Convenzioni: a) Convenzione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, n. 155, fatta a Ginevra il 22 giugno 1981, e relativo Protocollo, fatto a Ginevra il 20 giugno 2002; b) Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006 - Relatore alla Commissione COMPAGNA
(Pareri della 1a, della 5a, della 10a, della 11a, della 12a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2072)
2. Ratifica ed esecuzione dell'Accordo in materia di cooperazione di polizia tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Cuba, fatto a L'Avana il 16 settembre 2014 - Relatore alla Commissione ZIN
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(2106)
3. Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica gabonese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, fatta a Libreville il 28 giugno 1999 - Relatore alla Commissione COMPAGNA
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 6a Commissione)
(2158)
4. Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione svizzera, dall'altra, sui programmi europei di navigazione satellitare, fatto a Bruxelles il 18 dicembre 2013 - Relatore alla Commissione MICHELONI
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a, della 7a, della 8a, della 10a e della 14a Commissione)
(2190)
5. Cristina DE PIETRO ed altri. - Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale dell'Organizzazione marittima internazionale per un riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l'ambiente, fatta a Hong Kong il 15 maggio 2009 - Relatrice alla Commissione FATTORINI
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 8a e della 13a Commissione)
(2576)
6. Ratifica ed esecuzione dell'emendamento all'articolo 124 dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, adottato a L'Aja con Risoluzione ICC n. 2 del 26 novembre 2015 - Relatrice alla Commissione FATTORINI
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
Seguito e conclusione esame.(2709)
7. Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, fatto a Kiev il 21 maggio 2003 - Relatrice alla Commissione FATTORINI
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 8a, della 10a e della 13a Commissione)
(2727)

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

ORELLANA, ZELLER, LANIECE, LONGO Fausto Guilherme, STEFANO, DE PIETRO, BATTISTA, URAS, ZIN- Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

il Venezuela negli ultimi 3 anni è stato attraversato da una fortissima crisi economica, sociale e istituzionale;

lo scontro istituzionale si è aggravato con le elezioni del 2015, nelle quali le forze politiche di opposizione al Governo, presieduto da Nicolàs Maduro, hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, 112 su 167 dell'Asamblea nacional, il Parlamento venezuelano;

il Parlamento, però, sino ad oggi, non ha potuto esercitare a pieno le proprie funzioni, in quanto la maggior parte delle leggi approvate sono state dichiarate incostituzionali dal Tribunal supremo de justicia, la Corte suprema venezuelana;

considerato che:

lo scontro tra i diversi organi costituzionali ha raggiunto il culmine lo scorso 30 marzo 2017, quando con due sentenze, (la n. 155 e la n. 156) il Tribunale supremo di giustizia ha esautorato il Parlamento del potere legislativo e ha revocato l'immunità parlamentare dei deputati, stabilendo che "le competenze parlamentari saranno esercitate direttamente dalla Sala Costituzionale (del Tsj) o da qualsiasi organo che essa disponga, per garantire lo Stato di diritto";

il Tribunale supremo di giustizia, soltanto 2 giorni più tardi, ha revocato le sentenze a causa della forte ondata di proteste interne e delle pressioni internazionali;

la comunità internazionale aveva infatti condannato apertamente le sentenze del Tribunale: il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS), Luis Almagro, aveva denunciato "un colpo di stato auto-inflitto" in Venezuela, dove la Corte suprema aveva avocato a sé i poteri legislativi del Parlamento e aveva revocato l'immunità parlamentare dei deputati dell'Assemblea nazionale, dicendo che queste due decisioni "rappresentano gli ultimi atti con i quali il regime rovescia l'ordine costituzionale del paese e mette fine alla democrazia", e aggiungendo che "ciò contro cui avevamo lottato, purtroppo si è verificato";

l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, aveva chiesto all'Alta corte del Venezuela di "riconsiderare" le sentenze, con le quali aveva assunto i poteri che la Costituzione attribuisce all'Assemblea nazionale, affermando: "Esorto con forza la Corte Suprema a riconsiderare le sue decisioni, in quanto la separazione dei poteri è un fattore fondamentale per il funzionamento di una democrazia";

anche molti Stati europei hanno espresso ferma condanna per questa deriva antidemocratica del Venezuela; in particolare, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, si sono schierati apertamente contro le sentenze del Tribunale, la Russia, la Germania, la Francia e la Spagna;

tenuto conto che:

il Senato, lo scorso 24 gennaio, ha approvato la mozione 1-00709, a prima firma del presidente della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) del Senato, Pier Ferdinando Casini, con la quale si impegnava il Governo, tra l'altro, ad adottare con urgenza ogni iniziativa utile, anche in sede di Unione europea e in collaborazione con gli organismi internazionali, per ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo per ripristinare la separazione dei poteri e salvaguardare le attribuzioni dei diversi organi costituzionali e per favorire un dialogo effettivo e stringente tra i diversi livelli di Governo;

tenuto conto altresì che da parte del Governo italiano sarebbe mancata una presa di posizione contro le sentenze del Tribunale del Venezuela, con le quali veniva compromessa la separazione dei poteri costituzionali,

si chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo in ordine a quanto accaduto in Venezuela lo scorso 30 marzo e attraverso quali azioni diplomatiche intenda ottemperare agli impegni assunti con l'approvazione dell'atto di indirizzo citato, che prevedevano, nello specifico, l'avvio di azioni diplomatiche con il Governo venezuelano per salvaguardare le attribuzioni dei diversi organi costituzionali.


(3-03640)