SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


4ª Commissione permanente
(DIFESA)


**20ª seduta: mercoledì 11 settembre 2013, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione.


IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. CARDIELLO ed altri. - Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di abbassamento dei limiti di altezza per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(615)

2. AMATI ed altri. - Modifica all'articolo 635 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni in materia di parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 6ª e della 9ª Commissione)
(733) Seguito e conclusione dell'esame congiunto
- Relatrice alla Commissione AMATI.


INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO


BIGNAMI, AIROLA, BATTISTA- Al Ministro della difesa. - Premesso che:

nel 2003 l'Arma dei Carabinieri ha iniziato il reclutamento degli UFP (ufficiali in ferma prefissata), figura istituita con il decreto legislativo n. 215 del 2001 e destinata a sostituire gli AUC (allievi ufficiali di complemento);
il decreto legislativo n. 236 del 2003 prevedeva per gli UFP una ferma standard di 30 mesi, con possibilità di prolungamento di 12 mesi attraverso un concorso interno;
dopo i suddetti 30 mesi gli ufficiali in ferma prefissata che non hanno acceduto alla rafferma sono stati congedati ed è stato corrisposto loro il premio di congedamento previsto dall'art. 38 della legge 574/1980, in quanto gli UFP sono stati considerati a tutti gli effetti volontari;
l'importo lordo del premio di congedamento ammontava a 12.500 euro per gli ufficiali di ruolo speciale e a 14.200 euro per gli ufficiali con ruolo tecnico e logistico;
successivamente il CGA-CNA (comando generale dei Carabinieri, centro nazionale amministrativo) ha chiesto la restituzione del premio di congedamento a circa 271 allievi ufficiali;
la richiesta di restituzione del premio al lordo delle imposte segue una circolare della Direzione generale per il personale militare in recepimento di un parere reso dalla Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l'analisi dei costi del lavoro pubblico;
considerato che:
l'arruolamento degli ufficiali in ferma prefissata era aperto anche alle donne che non sono mai state soggette a coscrizione obbligatoria ed in considerazione di ciò appare fuorviante equiparare la prevista ferma di mesi 30 degli UFP alla ferma di prima nomina degli allievi ufficiali di complemento che aveva il fine ultimo di assolvere alla leva obbligatoria;
durante i 30 mesi di servizio gli UFP sono stati equiparati dal punto di vista del trattamento economico agli AUC, infatti i contributi dell'Inpdap sono stati versati per tutti i 30 mesi di servizio oltre che per l'eventuale periodo di rafferma annuale;
al termine del servizio come UFP non è mai stata riconosciuta ai richiedenti l'indennità ordinaria di disoccupazione in quanto non erano stati loro versati i contributi presso l'Inps, pertanto il premio di congedamento assolveva alla funzione di sostegno al reddito per un rientro economicamente meno traumatico alla vita civile;
considerato inoltre che:
alcuni militari hanno fatto ricorso contro gli atti di recupero del premio di congedamento corrisposto, ma la sola pronuncia favorevole sull'annullamento dell'atto di revoca proposto dal comando generale dell'Arma è stata la sentenza del TAR Sicilia, sez. I, n. 1005 del 2011, che riconosce la spettanza del premio in applicazione ed interpretazione delle norme del trattamento giuridico degli AUC agli UFP, mentre le altre sentenze hanno fondato il rigetto delle impugnazioni sostenendo che il premio spetta solo agli ufficiali che hanno contratto una ferma ulteriore rispetto alla prima;
a parere degli interroganti i militari hanno percepito il premio di congedamento in buona fede e si ravvisano profili di responsabilità dell'amministrazione militare che ha corrisposto il premio anni addietro,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno annullare la richiesta avanzata dalla CGA-CNA di restituzione del premio o, in caso contrario, se non ritenga di adottare misure utili a dilazionare nel tempo la restituzione.
(3-00308)