LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8ª)

MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2013
8ª Seduta

Presidenza del Presidente
MATTEOLI
Interviene, ai sensi dell'articolo 46 del Regolamento, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, accompagnato dall'avvocato Giacomo Aiello, capo di Gabinetto, dal dottor Enrico Seta, capo della Segreteria tecnica, dall'ingegner Ercole Incalza, capo della Struttura tecnica di missione e dal consigliere Gerardo Mastrandrea, capo dell'Ufficio legislativo.

La seduta inizia alle ore 14,45.

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI

Il PRESIDENTE comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito delle comunicazioni, ai sensi dell'articolo 46 del Regolamento, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulle linee programmatiche del suo Dicastero.

Riprende la procedura informativa sospesa nella seduta pomeridiana del 30 maggio 2013.

Il senatore MARGIOTTA (PD) esprime soddisfazione per le risorse destinate dal Governo alla manutenzione stradale, pur ricordando che mancano ancora i fondi necessari per far partire numerose opere e che, con particolare riferimento al Piano per il sud, alcune opere il cui finanziamento è già stato previsto non sono ancora avviate, specie nei territori delle regioni Puglia e Basilicata.
Valuta positivamente lo sforzo compiuto, con il decreto n. 69 del 2013, di dare soluzione ad una serie di gravi problemi, ma osserva che tale provvedimento risponde ad una logica emergenziale e chiede se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intenda affrontare tali criticità in maniera più organica.
In merito al ruolo dell'Anas, l'articolo 36 del decreto-legge n. 101 del 2011 ha interrotto il percorso virtuoso di affrancamento della società dal perimetro della pubblica amministrazione. Ora il termine per l'approvazione dello statuto è stata ulteriormente prorogato al 30 novembre 2013. Chiede pertanto se il Governo ritenga che tale scadenza potrà essere onorata e auspica che la società possa recuperare l'autonomia operativa di cui ha bisogno per svolgere la propria attività.
Domanda inoltre se il Governo progetti una revisione complessiva della normativa in materia di appalti, che si è stratificata e complicata a seguito di numerosi interventi puntuali, suggerendo che l'occasione per un tale ripensamento potrebbe essere offerto dalla revisione delle direttive appalti in sede europea.
Dopo aver osservato che la procedura prevista dalla legge sui porti per la nomina dei presidenti delle autorità portuali è particolarmente farraginosa, chiede se il Governo riuscirà a sbloccare le situazioni che attualmente si trovano in una fase di stallo.

Il senatore BORIOLI (PD) chiede delucidazioni sulla situazione del finanziamento di alcune delle grandi opere ricomprese nelle reti transeuropee dei trasporti.
Pone in evidenza l'importanza di avviare processi di concertazione nei territori, indicando l'esperienza dell'osservatorio Torino-Lione come un modello di successo che dovrebbe trovare riconoscimento in una legge nazionale e ricordando che la normativa della regione Piemonte è ispirata a quella del debat public francese.
Sottolinea con forza l'urgenza di garantire finanziamenti adeguati al trasporto pubblico locale considerate le grosse difficoltà attraversate da tutte le Regioni, a partire dalla regione Piemonte. Suggerisce inoltre un ripensamento delle fonti di finanziamento del fondo del trasporto pubblico locale. Esso è attualmente alimentato dalle accise sui carburanti e ciò determina una situazione paradossale, in virtù della quale un miglioramento del servizio e un aumento del ricorso allo stesso da parte dei cittadini determinerebbe una riduzione del trasporto privato e dunque degli introiti derivanti dalle accise suddette.
In conclusione, auspica un'intensificazione del processo di integrazione tra porti e sistemi retroportuali, iniziato con le disposizioni introdotte dal decreto-legge "salva Italia".

Il senatore SCIBONA (M5S) afferma che, nell'attuale situazione di grave crisi economica, le poche risorse disponibili dovrebbero essere utilizzate per interventi realmente necessari per i cittadini, quale il miglioramento del trasporto pubblico locale, poiché finora si è puntato unicamente sull'Alta Velocità, mentre il servizio pubblico è allo sbando. Non si possono elaborare progetti di sviluppo sull'erroneo presupposto che la crescita economica possa non avere mai fine, in quanto le risorse economiche sono in realtà limitate. Con particolare riferimento alla linea ferroviaria Torino-Lione, è irreale pensare che il traffico di merci e passeggeri tra Italia e Francia possa aumentare in maniera significativa. Analogamente, con riferimento al raddoppio del traforo autostradale del Frejus, osserva che esso si pone in contraddizione con l'intenzione di incentivare lo spostamento del traffico dalla gomma al ferro. Aggiunge inoltre che le deroghe al patto di stabilità interno previste per la realizzazione di opere da parte degli enti locali sarà privo di effetti, in quanto le amministrazioni non hanno le risorse necessarie.
Sarebbe invece fondamentale investire risorse nella prevenzione del dissesto idreologico e valutare attentamente, in via preventiva, l'impatto di ogni opera, invece che intervenire successivamente con la Protezione civile. In tal senso, ritiene che la "legge obiettivo" abbia causato enormi danni, avendo determinato un abbassamento dei livelli di sicurezza.
Con riferimento alle reti TEN-T, sottolinea che l'Europa non impone la realizzazione di nuove infrastrutture. Le opere esistenti sono più che sufficienti e, anzi, sono spesso sottoutilizzate e non vi è alcun motivo per crearne nuove. Non si tratta della sindrome Nimby, ma della necessità di evitare lo spreco di risorse in un momento in cui i cittadini non arrivano alla fine del mese. Le risorse utilizzate per il cantiere della TAV dovrebbero essere più utilmente impiegate per effettuare la manutenzione straordinaria dell'esistente, considerato che i treni locali cadono a pezzi. Il mercato dell'Alta Velocità è drogato e a sua volta droga tutto il settore ferroviario e autostradale.

Il senatore GIBIINO (PdL) condivide la relazione del Ministro e, in particolare, l'importanza data al coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione delle opere pubbliche. Nel ricordare i numerosi interventi succedutisi negli ultimi anni in materia di partenariato pubblico-privato, chiede quali siano ancora gli interventi che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ritiene necessari per consentire che il quadro normativo, che appare soddisfacente, possa ora portare in concreto la realizzazione delle opere.
Si sofferma sui costi minimi della sicurezza, che hanno condotto ad una sensibile riduzione delle vittime della strada, essendo diminuiti sensibilmente gli incidenti che hanno coinvolto i mezzi pesanti. Sollecita tuttavia una riflessione da parte del Governo sulla possibilità di introdurre una fiscalità di vantaggio finalizzata ad individuare il giusto punto di equilibrio tra l'irrinunciabile esigenza di garantire la sicurezza sulle strade e gli interessi economici delle categorie coinvolte.
Con riferimento all'incentivo per le autostrade del mare, finalizzato alla conversione dalla gomma all'intermodale gomma/mare, chiede quali azioni saranno intraprese al fine di dare attuazione a ciò che era stato promesso per il 2010 e per non disperdere un'esperienza positiva.
In materia di portualità, ricorda l'importante lavoro svolto dall'8a Commissione nella scorsa legislatura e l'importanza dell'autonomia finanziaria dei porti come elemento di stimolo.
Nell'esprimere apprezzamento per le misure contenute nel decreto-legge n. 69 del 2013 volte a rilanciare la nautica da diporto, auspica interventi analoghi con riferimento agli autoveicoli, in considerazione del fatto che il superbollo ha prodotto gravi perdite per mancanza del gettito IVA e diminuzione dei posti di lavoro.
Lamenta la mancata soluzione al problema costituito dal nodo ferroviario che strozza la città di Catania, segnalando l'esistenza di un progetto alternativo rispetto a quello di RFI, che permetterebbe di risolvere le criticità esistenti.
Con riguardo al porto di Augusta, segnala che esso, in virtù dei suoi fondali profondi oltre ventidue metri, ha la possibilità di accogliere le grandi navi porta-containers le cui merci potrebbero raggiungere i mercati del nord via ferrovia. La rinuncia alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina rende tuttavia irrealizzabile tale prospettiva. Chiede dunque al Ministro se si intenda ancora liquidare la società Stretto di Messina S.p.A. e se sia stata fatta una valutazione dei costi derivanti da tale decisione.
Pone all'attenzione del Ministro l'esigenza di ammodernamento della tratta ferroviaria Catania-Palermo, segnalando che esiste un'alternativa al progetto di RFI, che consentirebbe un potenziamento del tracciato esistente con la possibilità di coprire la distanza che separa le due città in meno di due ore e mezzo.
Si sofferma infine sull'ecobonus e sugli incentivi alla ristrutturazione, che offrono importanti possibilità di lavoro per le piccole imprese.

Il senatore RANUCCI (PD) dichiara di aver condiviso la relazione del Ministro ed in particolare il riferimento all'importanza del fattore tempo, della capacità di assumere decisioni e della non retroattività della legge. Sollecita un'estensione delle misure di defiscalizzazione, al fine di renderle applicabili ad opere quali ospedali e scuole. Sottolinea l'assoluta necessità della istituzione dell'Autorità di regolazione dei trasporti e chiede quali siano i piani del Governo in materia di autotrasporto, settore nel quale, a fronte di tante aziende che lavorano seriamente, altre sono fittizie e si limitano a fare intermediazione.
Dopo aver manifestato apprezzamento per gli interventi in materia di nautica da diporto, invita ad intraprendere un percorso di semplificazione del Codice degli appalti e chiede quale politica industriale il Governo intenda realizzare per l'Alitalia e per il trasporto aereo in Italia.
Pone l'accento sulla necessità di garantire la continuità territoriale con la Sardegna, sollecitando interventi finalizzati ad evitare che i prezzi dei biglietti per i collegamenti marittimi raggiungano livelli troppo elevati.
Dopo aver auspicato una rinnovata centralità del Parlamento in materia di infrastrutture, chiede aggiornamenti in relazione alla Cisterna-Valmontone ed alla Pedemontanta di Formia. Osserva, infine, che in conseguenza del depotenziamento della linea ferroviaria Marsiglia-Nizza, la tratta Torino-Lione diventa veramente fondamentale.

Il senatore Stefano ESPOSITO (PD), nel condividere quasi tutti i passaggi della relazione del Ministro, pone l'accento su un elemento spesso sottovalutato, che è quello della vetustà delle infrastrutture italiane. Chi manifesta contrarietà a qualunque intervento dimentica che la logistica fa la differenza in materia di competitività.
Nel sottolineare l'importanza dei collegamenti con l'Europa, evidenzia che il cofinanziamento costituisce la conditio sine qua non per la realizzazione delle opere. Con riferimento all'Autorità dei trasporti, ricorda la recente raccomandazione della Commissione europea volta alla sua istituzione e osserva che il Piemonte ha le caratteristiche giuste per ospitare la sede dell'Autorità suddetta.
Giudica non soddisfacenti i rapporti tra il Gruppo FS, lo Stato e le Regioni, in quanto i mille chilometri di Alta Velocità non giustificano i sacrifici dei pendolari italiani e ritiene che non si tratti solo di un problema di risorse, ma anche di scelte del management.
Annuncia l'intenzione di proporre l'avvio di un'indagine conoscitiva in materia di concessioni autostradali, in quanto sussistono zone di opacità sulle quali il Parlamento deve fare chiarezza.

Il senatore COMPAGNONE (GAL) dichiara di condividere molti degli elementi illustrati dal Ministro nella sua relazione e, in particolare, sottolinea la necessità di interventi volti alla riqualificazione dei centri storici, che si sono svuotati a favore delle periferie, con conseguente aumento dei costi per la realizzazione dei servizi. Ritiene inoltre necessario rafforzare i collegamenti tra i piccoli centri e le città principali.
Pone l'accento sull'importanza delle infrastrutture nel rilancio dell'economia e nella creazione dei posti di lavoro, in quanto senza infrastrutture non ci può essere sviluppo.
Chiede chiarimenti sulle politiche che il Governo vorrà realizzare per la Sicilia e il meridione d'Italia.

Il senatore CERVELLINI (Misto-SEL) invita il Ministro ad individuare modalità di coinvolgimento e di partecipazione delle popolazioni interessate dalla realizzazione delle grandi opere.
Auspica inoltre un capovolgimento di prospettiva, che dia importanza alle piccole opere, che svolgono un ruolo importante non solo per le comunità locali ma anche per le attività economiche.

Il senatore DAVICO (LN-Aut) ritiene che la relazione del Ministro non possa non essere condivisa, ma che tuttavia sia necessario individuare concretamente le priorità, in considerazione della scarsità delle risorse e della limitatezza del tempo a disposizione, sollecitando il completamento delle opere già in corso di realizzazione ed una particolare attenzione alle reti locali che versano in condizioni estremamente critiche.

La senatrice CARDINALI (PD) ringrazia il Ministro per la disponibilità all'ascolto dimostrata e per la sua volontà di fornire risposte concrete ai cittadini. E' fondamentale individuare le priorità, tra le quali dovrebbero essere incluse la manutenzione stradale e gli interventi a favore delle città. Nel condividere l'esigenza di razionalizzare il Codice degli appalti, osserva che ciò richiede anche un intervento in materia di giustizia, in quanto è inammissibile che le procedure possano protrarsi per anni. Si augura infine che il Governo riveda il piano nazionale degli aeroporti adottato dal precedente Governo.

Il senatore SONEGO (PD) sottopone all'attenzione del Ministro la situazione delle infrastrutture nella zona nord orientale del Paese, che hanno un'importanza vitale. Si chiede inoltre se non sia il caso di suggerire al Commissario per la Tav Venezia-Mestre di assumere posizioni più coerenti con quelle del Governo.
Ritiene utile effettuare un approfondimento sulla positiva evoluzione delle infrastrutture lungo la direttrice Adriatico-baltico, in particolare nel territorio austriaco, mentre si dice più preoccupato per la situazione in Slovenia.

Il presidente MATTEOLI si associa a quanto affermato dal senatore Borioli in merito all'importanza della concertazione con i territori, sottolineando tuttavia che, al termine del confronto, gli Esecutivi debbano comunque assumersi la responsabilità di prendere una decisione e che le decisioni prese dalla maggioranza non possono poi essere bloccate dalla minoranza.
Osserva che, se negli ultimi anni è stato possibile realizzare delle opere, ciò è avvenuto grazie alla "legge obiettivo", che potrebbe essere aggiornata, ma che è stata comunque fondamentale.
Con riferimento alle reti transeuropee dei trasporti, osserva che certamente l'Europa non ci impone la loro realizzazione, ma che tale realizzazione corrisponde ad un nostro interesse, in quanto è l'Italia a trarre vantaggio dal fatto che ben quattro corridoi europei attraversino i suoi territori.
Manifesta apprezzamento per i notevoli passi avanti compiuti dal Governo in materia di defiscalizzazione e concorda con il senatore Ranucci sulla necessità di compiere uno sforzo ulteriore.
Esprime rammarico per l'accantonamento della realizzazione del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, che non costituisce semplicemente un collegamento tra la Sicilia e la Calabria, bensì un'opera ingegneristica unica al mondo.

Il ministro LUPI ritiene fondamentale la concertazione con gli enti locali, ma nel rispetto di una condizione e cioè che, come insegna l'esperienza internazionale, al termine del confronto, si giunga al momento della decisione e dell'assunzione delle responsabilità. La fase della concertazione, inoltre, si deve svolgere in un arco di tempo congruo, che non sia troppo breve, ma neanche troppo lungo. E' poi fondamentale che le decisioni adottate in Parlamento trovino attuazione, mentre in Italia si fa spesso un passo avanti e due indietro. Per questo motivo, nella relazione è stata sottolineata l'importanza del fattore tempo e della individuazione delle priorità.
Nel decreto-legge n. 69 del 2013 si trova la dimostrazione di come il Governo intende dare attuazione concreta ai principi esposti e di come intenda raggiungere un equilibrio tra grandi e piccole opere, individuando le opere che possono andare avanti lo devono fare e ciò consentirà la creazione di nuovi posti di lavoro.
Comunica di avere convocato le regioni presso il Ministero per aprire un confronto sui temi del trasporto pubblico locale, sul piano nazionale aeroporti e sul piano città. A tal proposito, ritiene che il passaggio in Conferenza Stato-Regioni non debba costituire l'inizio del confronto ma la sanzione finale ad un processo di condivisione che si è svolto precedentemente.
Con riferimento all'Autorità dei trasporti, spera che entro il 30 luglio il Governo possa presentare le proposte di nomina del Presidente e dei componenti.
In merito al ponte sullo Stretto di Messina, si dice d'accordo con il presidente Matteoli. Si è dovuto tuttavia prendere atto che il Governo precedente, avendo riscontrato la mancanza delle risorse private necessarie e in conseguenza della mancata sottoscrizione dell'atto aggiuntivo da parte del Contraente generale, ha posto in liquidazione la società Stretto di Messina S.p.A., nominando un commissario. Per far ripartire il progetto sarebbe necessario approvare una nuova legge, ma servirebbe una iniziativa parlamentare in tal senso, in quanto all'interno del Governo si registrano sul punto sensibilità diverse.
Dopo aver segnalato le novità introdotte dall'articolo 24 del decreto legge n. 69 del 2013, in merito alla separazione contabile e dei bilanci nell'ambito del gruppo delle Ferrovie dello Stato, conclude che l'emergenza del trasporto pubblico locale deve essere affrontata con le Regioni, ma non può ricadere interamente sullo Stato.
In considerazione dell'approssimarsi del termine della seduta, si dichiara disponibile a proseguire l'audizione in una prossima seduta, al fine di fornire risposte puntuali alle numerose domande poste nel corso del dibattito.

Il presidente MATTEOLI rinvia il seguito della discussione sulle comunicazioni del Ministro ad un'altra seduta.


La seduta termina alle ore 16,30.