SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------

7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


358ª seduta: martedì 9 maggio 2017, ore 15
359ª e 360ª seduta: mercoledì 10 maggio 2017, ore 8,30 e 14,30


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

I. Seguito dell'audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulle prospettive di riordino della normativa riguardante il settore dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) in relazione ai disegni di legge n. 322 e connessi

II. Interrogazioni
Svolta n. 3-03639

IN SEDE CONSULTIVA

Esame del disegno di legge:
Leana PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni in materia di servizi di ristorazione collettiva - Relatrice alla Commissione IDEM
(Parere alla 9ª Commissione)
Esame e rinvio (2037)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario:
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'attuazione e la pertinenza del piano di lavoro dell'Unione europea per lo sport (2014-2017) (COM (2017) 22 definitivo) - Relatrice alla Commissione IDEM
(Pareri della 3a e della 14a Commissione)
(n. 303)

IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Delega al Governo per il codice dello spettacolo (Risultante dallo stralcio, deliberato dall’Assemblea il 6 ottobre 2016, dell’articolo 34 del disegno di legge n. 2287, d'iniziativa governativa)
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2287-bis)
2. Emilia Grazia DE BIASI. - Legge quadro sullo spettacolo dal vivo
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(459)
3. Laura BIANCONI. - Legge quadro per lo spettacolo dal vivo
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1116)
- Relatrice alla Commissione DI GIORGI
Seguito esame congiunto e rinvio


II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Manuela GRANAIOLA ed altri. - Norme per la statizzazione degli istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(322)
2. TORRISI ed altri. - Disposizioni per la statizzazione degli exIstituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(934)
3. Stefania GIANNINI. - Disposizioni per la statizzazione degli Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(972)
4. MARCUCCI. - Norme per la statalizzazione degli ex Istituti musicali pareggiati
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1616)
- Relatore alla Commissione MARTINI

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Vanna Iori ed altri; Paola Binetti ed altri)
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2443)
2. Manuela SERRA ed altri. - Disciplina delle professioni di educatore professionale e pedagogista
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2474)
- Relatrice alla Commissione PUGLISI
IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. AIELLO ed altri. - Disposizioni relative alla corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione dal 1978, specializzati negli anni dal 1982 al 1992, e all'estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2006
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(2400)
2. BARANI. - Disposizioni per la corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione negli anni dal 1983 al 1991
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(288)
3. D'AMBROSIO LETTIERI ed altri. - Corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni accademici dal 1982-1983 al 1991-1992
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(679)
4. LUCHERINI e MORGONI. - Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(1548)
5. CENTINAIO. - Disposizioni per la corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione negli anni dal 1983 al 1991
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(1557)
- Relatori alla Commissione CONTE e LIUZZI
V. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Mauro Maria MARINO ed altri. - Norme per l'educazione alla cittadinanza economica - Relatrice alla Commissione PUGLISI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1196)
2. Rosa Maria DI GIORGI ed altri. - Norme per incentivare l'insediamento in Italia di istituzioni accademiche straniere - Relatore alla Commissione CONTE
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª e della 11ª Commissione)
(1847)
3. Camilla FABBRI ed altri. - Disposizioni per la celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini - Relatore alla Commissione MARTINI
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2227)
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

MONTEVECCHI, CAPPELLETTI, ENDRIZZI, DONNO, PAGLINI, GIARRUSSO, COTTI, CASTALDI, MORRA, MORONESE- Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

si apprende da una nota di agenzia, pubblicata sul sito di informazione on line "Ansa" il 19 dicembre 2016, dal titolo «Cade teca, anfora in frantumi a Pompei. Grave danno alla mostra "Il corpo del reato"», che all'interno dell'Antiquarium di Pompei sarebbe caduta una teca espositiva e conseguentemente le anforette e i lacrimatoi, che erano esposti all'interno, sarebbero andati in frantumi;

ad accorgersi del grave danno sarebbero stati i custodi della mostra, collocata all'interno degli scavi pompeiani, che immediatamente avrebbero avvertito i responsabili della Soprintendenza archeologica, che non hanno potuto fare altro che constatare il danno; è stato aperto immediatamente un fascicolo d'inchiesta per capire il reale andamento dei fatti;

considerato che:

i suddetti reperti erano in mostra per "Il corpo del reato", esposizione inaugurata recentemente e che raccoglie materiale di vario genere: circa 170 reperti (ceramiche, crateri, statue, depositi votivi, persino falsi archeologici) dal IV secolo a.C. all'età romana, da lungo tempo custoditi nei depositi di Pompei;

si tratta di un patrimonio derivante da scavi e attività illecite, sequestrato e ora svincolato e reso fruibile a tutti, che testimonia da un lato il saccheggio che a partire dal boom edilizio fu condotto in maniera sistematica nelle campagne vesuviane e stabiane (gli oggetti furono sequestrati a partire dagli anni '60 a Pompei, Boscotrecase, Gragnano e Sant'Antonio Abate) e dall'altro l'azione di contrasto, spesso solitaria, di funzionari ministeriali appassionati di storia locale e delle forze dell'ordine, che cercarono di interrompere il traffico clandestino che alimentava il mercato nazionale ed internazionale delle opere d'arte rubate;

considerato inoltre che il grave danneggiamento verificatosi è l'ennesimo evento a danno del sito di Pompei, già vittima di anni di incuria e mancata sorveglianza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda avviare le opportune verifich, al fine di ricostruire la dinamica dell'evento dannoso ed individuare le eventuali responsabilità;

se non ritenga necessario aumentare il servizio di sorveglianza, al fine di tutelare al meglio l'immenso patrimonio contenuto nel sito di Pompei.


(3-03355)


SERRA, MONTEVECCHI, LEZZI, SANTANGELO, PAGLINI, BERTOROTTA, GIARRUSSO, MORONESE, MORRA- Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

da notizie di stampa pubblicate su "la Repubblica" del 20 marzo 2017 si è appreso che tre scuole secondarie di primo grado del Comune di Lanciano, in provincia di Chieti, hanno rifiutato, a mezzo del loro dirigente, l'iscrizione di un bambino autistico di 10 anni, motivando la decisione col fatto che nelle classi prime delle scuole oggetto d'interesse vi era già una presenza importante di alunni disabili. La madre del bambino, al fine di esercitare il diritto del figlio all'istruzione e a frequentare una scuola statale, ha presentato una denuncia presso la locale stazione di Carabinieri, recandosi successivamente presso l'ufficio del sindaco;

gli istituti scolastici a cui è stata rivolta la richiesta di iscrizione da parte della famiglia del bambino sono il "don Milani", il "Mazzini" e il "D'Annunzio". In particolare, presso l'istituto don Milani sono iscritti 8 bambini disabili frequentanti l'unica classe prima e, asseritamente, per questo motivo la domanda non ha potuto trovare accoglimento;

a parere degli interroganti, si potrebbe ragionevolmente ritenere sussistente la violazione dei criteri di qualità dell'insegnamento e della didattica, già sanciti dalle linee guida del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca del 4 agosto 2009 in materia di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, nonché, astrattamente, la violazione del combinato disposto degli articoli 3 e 34 della Costituzione e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18;

da notizie pubblicate su "La Stampa" del 21 marzo si è appreso che la questione parrebbe essere sorta da un equivoco riconducibile alle procedure di iscrizione on line del bambino;

considerato che, a parere degli interroganti:

non è accettabile che a un bambino disabile venga preclusa l'iscrizione in una scuola statale: in tal modo, viene apertamente disconosciuto il diritto fondamentale all'istruzione. La circostanza, poi, da quanto si è appreso, che il bambino sia consapevole dei fatti occorsi, aggrava ancora di più l'accaduto;

la vicenda presenta dei tratti di opacità che richiederebbero un accertamento attento, pieno ed integrale dei fatti. Occorrerebbe, in particolare, verificare la portata generale del problema, anche in considerazione del fatto che tale vicenda non risulta isolata;

risulta agli interroganti che sono diversi i casi in cui alcuni istituti scolastici hanno, anche di recente, negato, per svariati motivi, l'iscrizione di alunni disabili, ovvero ostacolato la loro presenza a scuola per mancanza di strumenti idonei a gestire le loro esigenze, costringendo, di fatto, le famiglie a ricorrere al Tribunale amministrativo regionale per vedere riaffermato il diritto alla libertà di scelta dei genitori e, soprattutto, il diritto all'istruzione, a prescindere dalle condizioni fisiche o psichiche dell'alunno;

su tale problematica, nel dicembre 2015, veniva presentata dalla prima firmataria del presente atto l'interrogazione 3-02438, ad oggi ancora senza risposta, in cui veniva messa in luce la condotta della scuola primaria dell'istituto comprensivo "Tullia Zevi" di Roma, che dichiarava di non avere gli strumenti per accogliere e seguire un bambino di 7 anni gravemente disabile, in spregio delle disposizioni costituzionali e ordinarie del nostro ordinamento;

a giudizio degli interroganti, la disabilità, e in particolare l'autismo, viene spesso erroneamente intesa come un limite invalicabile, ma in realtà così non è. I limiti diventano tali, e sono un ostacolo grave, soprattutto quando non si adottano gli interventi opportuni valutati caso per caso, ovvero quando le misure adottate non sono sufficientemente individualizzate e correttamente impiegate all'interno di un ambiente realmente inclusivo, come peraltro previsto dalla normativa di settore;

infine, l'esperienza e la scienza dimostrano che, se sussistono le giuste condizioni e le terapie corrette, un bambino o un ragazzo autistico possono raggiungere buoni livelli di indipendenza. Il problema maggiore deriva spesso dall'ambiente in cui vive la persona autistica che non è in grado di accoglierla come dovrebbe, per mancanza di professionalità, di risorse o per altri limiti di cui, purtroppo, il mondo della scuola non è esente,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e se abbia adottato o intenda adottare dei provvedimenti, nell'ambito delle proprie competenze, anche di carattere normativo, al fine di chiarire la vicenda e prevenirne altre analoghe;

quali iniziative intenda assumere affinché sia accertata la reale portata sul territorio nazionale delle problematiche evidenziate e, eventualmente, quali strumenti intenda adottare per garantire la reale e piena inclusione degli alunni disabili all'interno della scuola, quale luogo privilegiato per il superamento delle disuguaglianze sociali, nonché luogo deputato a garantire l'effettiva inclusione dei bambini e dei ragazzi nella società, in modo particolare di tutti quelli con problemi di disabilità.


(3-03639)