Premesso che:
la "Cantina sperimentale" di Barletta è una realtà che vanta la propria istituzione nel marzo 1879 e si è resa protagonista, nel corso di più di un secolo di attività, per lo sviluppo della vitivinicoltura nella città di Barletta, nonché nell'ambito territoriale appulo-lucano e meridionale, con riflessi positivi anche in ambito nazionale.;
nell'agosto 2007, con la ristrutturazione del CRA (Centro ricerca per l'enologia), la Sezione operativa periferica di Barletta dell'Istituto sperimentale per l'enologia ha cessato di esistere come struttura autonoma ed è stata annessa, quale cantina sperimentale, all'unità di ricerca per l'uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo di Turi, che afferisce al Dipartimento di trasformazione e valorizzazione dei prodotti agro-industriali del CRA;
è stata data notizia all'interrogante dell'esecuzione dei decreti emessi dal commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria che prevedono la chiusura di questo centro sperimentale;
l'amministrazione comunale di Barletta ha più volte lamentato il mancato coinvolgimento su tale determinazione, nonostante la reiterata manifestazione di totale disponibilità a recuperare strutture che potessero essere utilizzate per continuare a sostenere la riorganizzazione e ristrutturazione dell'ente stesso, avviando anche possibili progetti di ricerca finanziabili a livello comunitario;
sempre più forte è la protesta e lo stato di allarme delle associazioni produttive operanti in quella che è una realtà agricola che sostiene buona parte dell'economia locale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda rivedere l'indirizzo e la determinazione assunta in ragione di soluzioni più ponderate, nel rispetto e salvaguardia di quello che rimane un patrimonio per l'economia e la vocazione del territorio di Barletta.