SENATO DELLA REPUBBLICA
----------------------- XVI LEGISLATURA ------------------

6a Commissione permanente
(FINANZE E TESORO)


286ª seduta: mercoledì 21 settembre 2011, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni. Svolte
IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame del disegno di legge:

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2010 (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione FANTETTI.
(Relazione alla 14a Commissione)
Seguito dell'esame e rinvio (2322-B)
IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. MARAVENTANO. - Istituzione della zona franca di Lampedusa e Linosa. - Relatore alla CommissioneFERRARA.
(Pareri della 1a, della 5a, della 10a e della 14a Commissione)
(1231)
2. BARBOLINI e Marco FILIPPI. - Misure in favore delle attività professionali. - Relatore alla CommissioneCOSTA.
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(1717)
3. GERMONTANI. - Disposizioni in materia di riordino della tassazione dei fondi di investimento mobiliare chiusi. - Relatore alla CommissioneGERMONTANI.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(2028)
4. CAFORIO ed altri. - Disposizioni per l'annullamento obbligatorio in autotutela delle cartelle esattoriali prescritte (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).- Relatore alla Commissione SCIASCIA.
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(1551)
5. D'ALIA. - Trasferimento del punto franco istituito nella zona falcata del porto di Messina con legge 15 marzo 1951, n. 191 (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare UDC, SVP e Autonomie, ai sensi dell'articolo 53, comma 3, del Regolamento).- Relatore alla CommissioneFERRARA.
(Pareri della 1a, della 5a, della 8a, della 10a e della 14a Commissione)
(2583)
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. GERMONTANI. - Modifica all'articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di incremento delle detrazioni per carichi di famiglia in favore delle donne lavoratrici.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 9ª, della 10ª e della 11ª Commissione)
(324)
2. MORANDO ed altri. - Misure fiscali a sostegno della partecipazione al lavoro delle donne.
(Pareri della 1a, della 5a e della 11a Commissione)
(2102)
3. LEDDI. - Modifica all'articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazioni fiscali in favore delle donne lavoratrici.
(Pareri della 1a, della 5a e della 11a Commissione)
(2639)
4. FLERES ed altri. - Misure fiscali a sostegno della partecipazione al lavoro delle donne.
(Pareri della 1a, della 5a e della 11a Commissione)
(2779)
- Relatore alla CommissioneGERMONTANI.
III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. BARBOLINI e PEGORER. - Destinazione della quota del cinque per mille dell'IRPEF a finalità scelte dai contribuenti.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(486)
2. CHITI ed altri. - Disposizioni per la destinazione di una quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità scelte dai contribuenti.
(Pareri della 1a, della 5a, della 7ª, della 11ª e della 12a Commissione)
(1366)
- Relatore alla Commissione BARBOLINI.


IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. COSTA. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 10a e della 11a Commissione)
(413)
2. GIOVANARDI. - Disposizioni in materia di garanzia sovrana dello Stato sui crediti vantati dai cittadini, enti ed imprese italiane per i beni, lavori e servizi effettuati in Libia dal 1° gennaio 1970 al 28 ottobre 2002.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a e della 10a Commissione)
(465)
3. BARBOLINI ed altri. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 10a e della 11a Commissione)
(508)
- Relatore alla Commissione MURA.


V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. PEGORER ed altri. - Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(466)
2. COSTA. - Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(745)
3. BENEDETTI VALENTINI. - Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(782)
4. GIARETTA e Paolo ROSSI. - Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(792)
5. Alberto FILIPPI e VACCARI. - Riforma organica della disciplina dell'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(821)

6. COSTA. - Nuova disciplina in materia di provvidenze in favore dei grandi invalidi.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(2575)
- Relatore alla Commissione SCIASCIA.
VI. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. COSTA. - Interventi in favore dei cittadini italiani costretti al rimpatrio dalla Somalia nel 1991.
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a e della 5a Commissione)
(412)
2. RAMPONI. - Disposizioni in materia di indennizzi a cittadini e imprese italiane per beni perduti nelle ex colonie di Etiopia ed Eritrea, Libia e Somalia, già soggette alla sovranità italiana. (Pareri della 1a, della 3a e della 5a Commissione)
(827)
3. D'ALIA. - Disposizioni a favore dei connazionali costretti al rimpatrio dalla Somalia nel 1991.
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a e della 5a Commissione)
(1099)
4. AMORUSO. - Riapertura dei termini per le domande di indennizzo da parte degli italiani esuli dall'Etiopia e rivalutazione del valore dell'indennizzo di cui alla legge 26 gennaio 1980, n. 16, e successive modificazioni.
(Pareri della 1a, della 3a e della 5a Commissione)
(1168)
5. BARBOLINI. - Interventi agevolativi in favore dei connazionali costretti al rimpatrio dalla Somalia nel 1991.
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a e della 5a Commissione)
(1461)
- Relatore alla CommissioneCONTI.


VII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. COSTA. - Disposizioni in materia di banche popolari cooperative.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 10a Commissione)
(437)
2. BARBOLINI e PEGORER. - Modifiche al testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di revisione della disciplina delle banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a e della 14a Commissione)
(709)
3. COSTA. - Modifiche agli articoli 30 e 31 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di banche popolari cooperative.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 10a, della 11a e della 14a Commissione)
(799)
4. LANNUTTI ed altri. - Trasformazione delle banche popolari quotate in società per azioni di diritto speciale (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(926)
5. GERMONTANI ed altri. - Disposizioni in materia di banche popolari cooperative.
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(940)
6. Paolo FRANCO ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(1084)
- Relatrice alla Commissione BONFRISCO.


VIII. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. RAMPONI ed altri. - Disposizioni in materia di autonomia finanziaria del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI).
(Pareri della 1a, della 5a e della 7a Commissione)
(1985)
2. BUTTI. - Disposizioni per il finanziamento del Comitato olimpico nazionale italiano e delle attività sportive.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 7ª Commissione)
(650)
- Relatore alla Commissione CUTRUFO.


IX. Esame dei disegni di legge:
1. CAFORIO ed altri. - Modifiche all'articolo 77 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in materia di obbligo di comunicazione di avvenuta iscrizione di ipoteca (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento). - Relatore alla Commissione SCIASCIA.
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(1618)
2. GRANAIOLA ed altri. - Riduzione dell'aliquota IVA sulla produzione di pacchetti turistici per il turismo sociale. - Relatore alla Commissione DE ANGELIS.
(Pareri della 1a, della 5a e della 10a Commissione)
(1709)
3. LUSI ed altri. - Disposizioni in materia di cambiale finanziaria. - Relatore alla CommissioneBONFRISCO.
(Pareri della 1a, della 2a e della 5a Commissione)
(1670)
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:
la crisi sistemica, generata dall'avidità dei banchieri e dall'evidente collusione delle autorità vigilanti con banche e banchieri di affari e delle agenzie di rating, a parere dell'interrogante ha messo in mezzo ad una strada ben 32 milioni di famiglie che hanno perso il posto di lavoro; il Senato ha approvato alcune mozioni per un nuovo ordine monetario e regole di vigilanza più ferree e pregnanti, mentre la Camera dei deputati ha approvato il 27 luglio 2011 una risoluzione che chiede al Governo di ''contrastare in sede di Unione europea comportamenti (...) sostanzialmente riconducibili ad ipotesi di aggiotaggio o simili, tra i quali alcuni recentemente posti in essere dalle agenzie di rating, suscettibili di alterare l'equilibrio e di destabilizzare i mercati finanziari e di incidere sulle condizioni di collocamento del debito, eventualmente sottoponendo la questione alla neocostituita European Securities Market Authority (Esma)'', cui è affidata l'azione di vigilanza; far introdurre nelle normative Ue ''efficaci ed effettivi meccanismi di responsabilizzazione delle agenzie di rating nel caso in cui le loro valutazioni sugli emittenti risultino scorrette o gravemente viziate, e prevedere, nel caso in cui le loro decisioni e i loro comportamenti non siano ispirati al rispetto di doverose regole di deontologia professionale, puntuali misure sanzionatorie di carattere pecuniario''. Infine il Governo dovrà agire affinché l'Unione europea istituisca "un'agenzia di rating creditizio pubblica e indipendente, al fine di controbilanciare il potere delle tre maggiori agenzie di rating e di migliorare il livello di concorrenza nel mercato dei servizi di rating, il quale è invece connotato da una pericolosa condizione di sostanziale oligopolio";
in un articolo pubblicato su "il Fatto quotidiano" del 27 luglio 2011 dal titolo: "Borse, sul caos mercati, la minaccia della finanza ombra" Andrea Di Stefano afferma che «gli attacchi speculativi sono riconducibili al mondo delle cosiddette borse alternative. Una sorta di finanza ombra ove si possono negoziare grandi quantitativi di azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione. Gli attacchi che stanno investendo mercati azionari e obbligazionari italiani hanno un mandante: la finanza ombra che ha letteralmente stravolto il sistema economico mondiale e che rischia di produrre danni incalcolabili. Ogni giorno le cronache registrano il ruolo della speculazione nell'andamento altalenante sia dell'indice di Piazza Affari sia dei prezzi dei titoli obbligazionari dai quali dipende il famoso spread, cioè la differenza dell'interesse pagato sui titoli di Stato decennali italiani rispetto a quelli della Germania. La volatilità, cioè l'incredibile altalena che porta le borse a crescere di due punti percentuali per perderne il giorno dopo due o tre, trae origine diretta dalle piattaforme di contrattazione lanciate dalle grandi banche e operanti nel segmento over the counter, cioè completamente non regolamentato. Per capire di che cosa stiamo parlando basta qualche dato: durante il lunedì nero dell'11 luglio scorso ad esempio, sul Chi-X (mercato parallelo gestito dalla banca d'affari giapponese Nomura) per il titolo Intesa SanPaolo sono passati di mano oltre 80 milioni di pezzi, rispetto ai 300 circa di piazza Affari (quasi il 30% di quanto scambiato dal titolo in Borsa Italiana); aggregando anche altre piattaforme alternative (in gergo chiamate MTF) come Bats e Turquoise, il valore si avvicina al 50%. Per Unicredit la quota scambiata sui mercati alternativi è risultata nella giornata di lunedì prossima al 25% di quanto fatto in Borsa. In gergo queste piattaforme sono chiamate "dark pools" (pozze scure): si tratta di borse alternative dove si possono negoziare grandi quantitativi di azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione. Si vede solo il prezzo finale, quando i giochi sono fatti. E qui la speculazione, soprattutto quella ribassista, impazza con effetti incontrollabili. L'associazione che raggruppa gli operatori specializzati in questo settore (Isda, International Swaps and Derivatives Association) si sta battendo contro qualsiasi nuova normativa che possa frenare il boom di attività su queste piattaforme che oltre che opache sono il terreno di caccia dell'high frequency trading, l'uccelliera dove il cacciatore spara raffiche di palline utilizzando sistemi informatizzati basati su astrusi algoritmi con l'obiettivo di comprare e vendere decine di milioni di pezzi di un titolo per la durata di un battito di ciglia per realizzare utili giganteschi»,
si chiede di sapere:
se risponda al vero che gli OTC (over the counter) scambiati sui mercati non regolamentati abbiano raggiunto la cifra di 630 miliardi di dollari, oltre 12 volte il Prodotto interno lordo del mondo che misura la fatica degli uomini;
se sia vero che durante il lunedì nero dell'11 luglio 2011, sul Chi-X per il titolo di Intesa Sanpaolo sono passati di mano oltre 80 milioni di pezzi, rispetto ai 300 circa di piazza Affari che aggregando anche altre piattaforme alternative, il valore si avvicina al 50 per cento del titolo bancario oggetto di speculazione;
se risponda al vero che i titoli Unicredit, scambiati sui mercati alternativi sempre nella giornata di lunedì 11 luglio, si siano avvicinati al 25 per cento dei titoli scambiati sui mercati ufficiali in borsa, e che tali piattaforme, denominate in gergo "dark pools" (pozze scure), possano essere negoziate su borse alternative dove passano grandi quantitativi di azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione, eccezion fatta per il prezzo finale, dando fiato alla speculazione, specie quella ribassista per abbattere il valore dei titoli e ricomprare a prezzi artificiosamente sviliti;
quali ragioni inducano i Governi a non contrastare le proposte dell'Isda (International Swaps and Derivatives Association), l'associazione che raggruppa gli operatori specializzati in questo settore, che si sta battendo contro qualsiasi nuova normativa che possa frenare il boom di attività su queste piattaforme che, oltre che opache, sono il terreno di caccia dell'high frequency trading, l'uccelliera dove il cacciatore spara raffiche di palline utilizzando sistemi informatizzati basati su astrusi algoritmi con l'obiettivo di comprare e vendere decine di milioni di pezzi di un titolo per la durata di un battito di ciglia per realizzare utili giganteschi;
quali iniziative urgenti il Governo intenda attivare per evitare che la creazione del denaro dal nulla mediante swap e derivati possa essere nociva all'economia reale e danneggiare risparmiatori e famiglie.
(3-02349)

BARBOLINI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:
con propria precedente interrogazione depositata in data 15 settembre 2010 (atto 3-01548), rimasta a tutt'oggi inevasa, nonostante ripetute sollecitazioni, e reiterata con un'ulteriore istanza depositata in data 17 maggio 2011 (atto 3-02168), si chiedeva di rendere noti il numero delle imprese, delle società e dei soggetti che si sono avvalsi delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2-bis, lettera b), del decreto-legge n. 40 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 73 del 2010, ossia dell'estinzione del contenzioso tramite oblazione pari al 5 per cento dell'importo in contestazione, per i soggetti che, avendo vinto con l'Erario nei primi due gradi di giudizio, abbiano cause pendenti in Cassazione;
nei medesimi atti di sindacato ispettivo si chiedeva di rendere noti quali e quanti soggetti abbiano curato le domande e le procedure di estinzione del contenzioso, l'ammontare complessivo delle somme oggetto di sanatoria e quelle effettivamente versate all'erario;
preso atto che:
perdura un atteggiamento omissivo da parte del Ministero dell'economia e delle finanze a rendere accessibili i dati oggetto delle interrogazioni sopra richiamate;
da una risposta fornita ad analoga interrogazione presentata alla Camera dei deputati (atto 5-03565) si evince, sulla base dei dati forniti dall'Agenzia delle entrate, che risultano effettuati 177 versamenti sul codice tributo 8109 ("Definizione delle liti fiscali pendenti ai sensi dell'articolo 3, comma 2-bis, lettera b), del decreto-legge del 25 marzo 2010 n. 40"), mentre le istanze di definizione, trasmesse alla data del 13 ottobre 2010 all'Agenzia dalla Corte di cassazione ammontano a 105;
non risulta, ad oggi, che sia stato ancora reso noto l'ammontare complessivo dei 177 versamenti effettuati, compresi anche quelli che eventualmente si sono rivelati irricevibili, perché relativi a controversie non condonabili,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda rendere noto, entro brevi termini, a quanto ammonti l'importo complessivo dei 177 versamenti effettuati sull'apposito codice tributo 8109 relativo alla definizione delle liti fiscali pendenti.
(3-02357)