SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XV LEGISLATURA --------------------

6a Commissione permanente
(FINANZE E TESORO)




59ª e 60ª seduta: mercoledì 21 marzo 2007, ore 9 e 15
61ª seduta: giovedì 22 marzo 2007, ore 9,30



ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

I. Interrogazioni. Svolte

II. Audizioni, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, del Direttore generale dell'Agenzia delle Entrate e del Direttore generale dell'Agenzia del Territorio, in relazione all'affare assegnato relativo all'atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l'attività delle Agenzie fiscali per il periodo 2007-2009 (Doc. CII, n. 1).

AFFARE ASSEGNATO

Seguito dell'esame del documento:
Atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l'attività delle Agenzie fiscali per il periodo 2007-2009. - Relatore alla Commissione BONADONNA.
(Doc.CII, n. 1)


IN SEDE REFERENTE


I. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. Rideterminazione del termine di delega per il recepimento delle direttive 2002/15/CE, 2004/25/CE e 2004/39/CE. - Relatore alla Commissione BENVENUTO.
(Pareri della 1a, della 2a , della 5a, della 8a, della 10a, della 11a , della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1332)
2. BENVENUTO ed altri. - Interpretazione autentica dell'articolo 2 della legge 25 luglio 2000, n. 213, in materia di asseverazione della documentazione doganale. - Relatore alla Commissione COSTA.
(Pareri della 1a, della 2a e della 11a Commissione)
(486)

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. BENVENUTO. - Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(809)
2. COSTA. - Creazione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti.
(Pareri della 1a, della 2a , della 5a, della 10a, della 11a e della 14a Commissione)
(1283)
- Relatore alla Commissione BARBOLINI.


III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. EUFEMI. - Istituzione del quoziente familiare per la determinazione dell'imposta sul reddito e modificazioni alla disciplina delle detrazioni.
(Pareri della 1a, della 5a, della 7a, della 10a e della 12a Commissione)
(32)

2. COSTA. - Istituzione del quoziente familiare per la determinazione dell'imposta sul reddito e modificazioni alla disciplina delle detrazioni.
(Pareri della 1a, della 5a, della 7ª, della 10ª e della 12ª Commissione)
(843)

3. CURTO ed altri. - Disposizioni relative al regime fiscale del nucleo familiare.
(Pareri della 1a e della 5a)
(1129)
- Relatore alla Commissione BARBOLINI.
IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. COSTA. - Disposizioni in materia di banche popolari cooperative.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5ª e della 10ª Commissione)
(393)

2. BENVENUTO. - Modifiche all'articolo 30 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di revisione della disciplina delle banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(1206)

3. GIRFATTI. - Modifica della configurazione giuridica delle banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2ae della 5ª Commissione)
(1215)
4. EUFEMI. - Modifiche agli articoli 30 e 31 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di banche popolari cooperative.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(1221)

5. CANTONI. - Modifiche all'articolo 30 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in materia di revisione della disciplina delle banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5ª, della 10ª, della 11ª e della 14ª Commissione)
(1250)

6. CURTO. - Disposizioni in materia di banche popolari.
(Pareri della 1a, della 2a , della 5a, della 10a, della 11a e della 14a Commissione)
(1307)
- Relatore alla Commissione BENVENUTO.


V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. BENVENUTO ed altri. - Disposizioni in materia di garanzia dello Stato sui crediti vantati da cittadini, enti ed imprese italiani per beni, lavori e servizi effettuati in Libia dal 1° gennaio 1970 al 28 ottobre 2002.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5ª e della 10ª Commissione)
(934)

2. BENVENUTO. - Interventi agevolativi in favore dei connazionali costretti al rimpatrio dalla Somalia nel 1991.
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a e della 5ª Commissione)
(1068)

3. EUFEMI ed altri. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5ª, della 10ª e della 11ª Commissione)
(1116)

4. COSTA. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 10a e della 11a Commissione)
(1284)

5. COSTA. - Interventi in favore dei cittadini italiani costretti al rimpatrio dalla Somalia nel 1991.
(Pareri della 1a, della 2a, della 3a e della 5a Commissione)
(1285)

6. RAMPONI ed altri. - Disposizioni per la liquidazione definitiva degli indennizzi dovuti a cittadini, enti e imprese italiani per beni, diritti e interessi perduti in territori già soggetti alla sovranità italiana e all'estero.
(Pareri della 1a, della 2a , della 3a e della 5a Commissione)
(1320)
- Relatore alla Commissione EUFEMI.


VI. Esame del disegno di legge:
VENTUCCI. - Nuove disposizioni sulla corresponsione di indennizzi a cittadini, enti ed imprese italiane per i beni, diritti ed interessi perduti in territori già soggetti alla sovranità italiana e all'estero. - Relatore alla Commissione EUFEMI.
(Pareri della 1a, della 2a , della 3a e della 5a Commissione)
(1336)
INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO
        BENVENUTO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Premesso che la dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali pubblici attuata attraverso le cartolarizzazioni continua a produrre effetti gravemente distorsivi che, oltre a determinare in molti casi un evidente disagio sociale, si traducono in una sorta di boomerang finanziario per il Tesoro;
            precaria e incompleta si presenta, in particolare, la cartolarizzazione SCIP2, che da qualificate anticipazioni di stampa risulterebbe in grave ritardo e potrebbe mettere a rischio 2 nuovi SCIP-bond in circolazione, quelli delle serie A5 e B2 emessi per 3,7 miliardi di euro, in credit wash negativo dallo scorso novembre e sotto minaccia di declassamento dell’agenzia internazionale di rating Fitch,
        si chiede di conoscere:
            se sia vero che la dinamica cumulata degli introiti di SCIP2 è ulteriormente declinata, come sosterrebbe la relazione trimestrale fornita al mercato sugli incassi attesi dall’INPDAP, dall’INPDAI, dall’INPS e dal consorzio G1 per la cessione degli immobili commerciali;
            se sia vero che tutti gli Enti, ad eccezione dell’INAIL (per il quale è stato raggiunto un gettito di 305 milioni di euro con un aumento del 22,1% rispetto alle stime del
business plan), hanno segnato performance ampiamente sotto le previsioni ed in particolare: se l’ENPALS abbia incassato solo 1,4 milioni sui 10 previsti, con un differenziale negativo dello 85,9% , se l’INPDAI abbia realizzato introiti per 439,3 milioni rispetto ai 520 milioni attesi con un risultato negativo per 15,5%, se gli incassi dell’INPS siano risultati inferiori a quelli stimati per il 38,5%, fermi cioè a quota 132,1 milioni rispetto ai 215 indicati dal business plan e, infine, se gli incassi dell’INPDAP siano diminuiti del 23,2%, e cioè fermi a 698,7 milioni di euro su 910 milioni preventivati;
            se sia fondato il rischio che questi risultati possano realmente produrre da parte delle agenzie di
rating internazionali un declassamento dei bond in circolazione emessi per la cartolarizzazione SCIP2, con un conseguente aumento degli interessi a carico del Tesoro, come pure di eventuali altri oneri aggiuntivi, come accaduto nell’aprile 2004 quando si dovette ricorrere ad un prestito ponte quinquennale di 800 milioni di euro garantito dallo Stato per far fronte ai pagamenti dovuti dalla SCIP;
            se sia vero che le vendite realizzate dagli enti previdenziali negli ultimi tre mesi del 2006 sono ammontate a circa 288 milioni di euro contro i 481 milioni previsti e se le vendite effettive cumulate siano calate nell’ultimo trimestre del 21,7%;
            se corrisponda al vero che gli investitori internazionali, attraverso i gruppi di banche riunite in consorzio, hanno beneficiato per il periodo preso in osservazione sino al 31 dicembre 2005, di una quota di interessi di circa 525 milioni di euro relativa alle dismissioni SCIP, quali oneri di interessi passivi sui titoli emessi, e che, alla stessa data del 31 dicembre 2005, le spese sostenute per pagare tutti i soggetti che ruotano attorno all’operazione di cartolarizzazione siano state superiori a 1.018 milioni di euro e quindi che circa un terzo degli incassi di Scip a quella data sia stato utilizzato per pagare interessi e commissioni,
        si chiede di sapere:
            ove fossero confermate queste informazioni, quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per invertire la preoccupante tendenza;
            quanto possa incidere in termini finanziari un eventuale declassamento di
rating di uno o più bond emessi, nonchè quali azioni possano essere tempestivamente adottate sul mercato finanziario e nelle procedure di dismissione immobiliare per fronteggiare una così negativa performance;
            infine, se nella conferma generale di questa prospettiva, siano allo studio iniziative per favorire una rapida conclusione dei numerosi contenziosi che riguardano, in particolare, gli immobili definiti «di pregio», ai sensi di successivi decreti ministeriali, per i quali si è in presenza di una grave situazione di stallo che accentua gli aspetti negativi di una cartolarizzazione che sempre più si delinea come scarsamente trasparente ed inefficace rispetto ai principi ispiratori.
(3-00388)
        EUFEMI. – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e dell’interno. – Premesso che:
            il comma 142 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, prevede che i Comuni possano disporre la variazioni dell’aliquota di compartecipazione dell’addiziale all’IRPEF e nello stesso comma è prevista la facoltà per i Comuni di «stabilire una soglia di esenzione in ragione di specifici requisiti reddituali»;
            in relazione a quanto già era emerso in sede parlamentare – per quel poco che ne è stato consentito il dibattito, tenuto conto degli stretti tempi concessi, per aver imposto il Governo la questione di fiducia sulla legge finanziaria – circa i deleterii effetti sulla tassazione soprattutto per quelle famiglie che hanno notevoli detrazioni per carichi di famiglia, in quanto, come è noto, l’addizionale IRPEF si applica sul reddito imponibile al lordo delle detrazioni;
            nel dibattito parlamentare era anche emerso che la trasformazione delle deduzioni dall’imponibile in detrazioni di imposta ha effetti distorsivi, non solo sulle addizionali previste per la finanza locale, ma anche su tutti quei benefici (sanità, scuole, servizi sociali, eccetera) parametrati ai redditi imponibili,
        si chiede di conoscere:
            quali misure si intendano adottare in sede di vigilanza sull’attività impositiva dei Comuni per evitare che, oltre all’aumento dell’aliquota dell’addizionale IRPEF, vi siano ulteriori aggravi per le famiglie numerose, come emerge da puntuali studi effettuati dalla stampa economica specializzata, e se a tali fini non si intendano fornire ai Comuni direttive in merito alla prevista «soglia di esenzione stabilita dal citato comma 142»;
            quali attività il Governo intenda porre in essere perché sia rispettata da parte degli Enti locali territoriali la disposta «invarianza del gettito» in relazione al carico fiscale dell’ICI per effetto della revisione degli estimi catastali.
(3-00416)
        THALER AUSSERHOFER. – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e della solidarietà sociale. – Premesso che:
            l’articolo 1, comma 337, della legge finanziaria per il 2006 ha per la prima volta introdotto la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta dovuta ai fini IRPEF a sostegno del volontariato;
            il comma 1234 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 ha confermato, sostanzialmente, tale facoltà, restringendo però l’area dei soggetti beneficiari;
        considerato che:
            ai fini della concreta applicazione della disposizione di cui al comma 1234 sono necessari dei decreti attuativi che, a tutt’oggi, a distanza di due mesi dall’entrata in vigore della norma, ancora non sono stati emanati;
            c’è incertezza riguardo agli attuali destinatari delle risorse previste che non consente agli interessati di programmare la loro attività,
        si chiede di sapere quali siano i tempi di emanazione dei decreti e se non sia opportuno accelerare il loro
iter per dare modo alle associazioni che possono fruire dei benefici di poter avviare per tempo le relative campagne informative.
(3-00434)
THALER AUSSERHOFER. – Ai Ministri dell’economia e e delle finanze. -Premesso che:
entro il 15 febbraio 2007 l'Agenzia delle entrate doveva rendere disponibili i modelli di dichiarazione 2007, le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati;
il modello Unico persone fisiche è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2007 mentre il modello Unico Società di persone 2007 risulta, a tutt'oggi, ancora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;
il 15 febbraio 2007 sul sito Internet dell'Agenzia delle entrate sono stati pubblicati alcuni modelli di dichiarazioni ma in versione provvisoria pertanto suscettibili di ulteriori modificazioni;
considerato altresì che in provincia di Bolzano, in osservanza delle disposizioni normative sul bilinguismo, i moduli di dichiarazioni e le relative istruzioni devono essere tradotti anche in lingua tedesca, operazione che determinerà un ulteriore ritardo,
si chiede di sapere se non si ritenga opportuno disporre una proroga del termine per l'invio delle dichiarazioni telematiche almeno pari al ritardo accumulato per la pubblicazione dei modelli definitivi.
(3-00487)