AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MERCOLEDÌ 21 MARZO 2007

89ª Seduta

Presidenza del Presidente

BIANCO


Intervengono i sottosegretari di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali D'Andrea, per i trasporti Gentile e per la salute Patta.

La seduta inizia alle ore 15,20.

IN SEDE CONSULTIVA

(1411) Conversione in legge del decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario

(Parere alle Commissioni 5ª e 12ª riunite, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)

Il relatore VILLONE (Ulivo) illustra i motivi di necessità e urgenza del decreto-legge n. 23 del 2007, recante disposizioni dirette a consentire il risanamento strutturale e selettivo dei servizi sanitari regionali in disavanzo e di conseguire gli obiettivi della manovra finanziaria per il 2007.

Ricorda che, a fronte della grave situazione economico-finanziaria che si è determinata in alcune Regioni, la legislazione nazionale ha imposto la predisposizione di un piano di riorganizzazione del servizio sanitario regionale diretto alla riduzione strutturale della spesa. Parallelamente, tuttavia, si è posto il problema della copertura dei disavanzi pregressi: la legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 796, lettera e)) consente una copertura pluriennale e il decreto-legge in esame offre alle Regioni interessate un concorso statale per il ripiano chiedendo nel contempo alle medesime Regioni uno sforzo fiscale. In particolare il comma 1 dell'articolo unico prevede l'autorizzazione della spesa di 3.000 milioni di euro per il 2007 quale concorso per le Regioni che, ai fini della riduzione strutturale del disavanzo del settore sanitario, sottoscrivano con lo Stato un accordo e attivino sul proprio territorio specifiche misure fiscali ovvero destinino quote di manovre fiscali già adottate o quote di tributi erariali loro attribuiti.

Sottolinea che il contributo statale in questione risulta assolutamente necessario per accompagnare finanziariamente la riduzione dei deficit strutturali, affinché il peso del debito pregresso non comprometta il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario.

Si sofferma quindi sul comma 2 che dispone l'applicazione automatica dell'innalzamento dell'addizionale IRPEF e delle maggiorazioni dell'aliquota IRAP, salvo che nelle ipotesi in cui sia già intervenuto un accordo con il Governo ai sensi della previdente normativa.

Conclude, proponendo di esprimere un parere favorevole alla sussistenza dei presupposti costituzionali.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

IN SEDE REFERENTE

(1003) Sabina ROSSA ed altri. - Istituzione del "Giorno della memoria" dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice

(5) PASTORE ed altri. - Istituzione del "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001

(1139) BUTTIGLIONE ed altri. - Istituzione del "Giorno della Patria" in data 12 novembre, in memoria delle vittime italiane di Nassiriya e delle altre missioni di pace all'estero, fatto proprio dal Gruppo parlamentare Unione dei Democraticicristiani e di Centro, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento

(1168) QUAGLIARIELLO ed altri. - Istituzione della "Giornata della memoria" dedicata ai martiri per la patria e la libertà caduti sul fronte della lotta al terrorismo internazionale

(1173) Rosa Maria VILLECCO CALIPARI ed altri. - Istituzione del "Giorno del Ricordo" dedicato ai civili e ai militari caduti nell'ambito di missioni internazionali

- e petizione n. 115 ad essi attinente

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 20 marzo.

Il PRESIDENTE ricorda che il relatore Pastore e il senatore Malan hanno presentato rispettivamente gli emendamenti 1.2 e 1.6, tendenti a indicare quale data per la celebrazione del Giorno della memoria delle vittime del terrorismo il 16 marzo, anniversario del sequestro di Aldo Moro e dell'assassinio dei cinque uomini della sua scorta, mentre il testo del disegno di legge propone la data del 9 maggio, giorno in cui fu ucciso lo statista. Rammenta poi che i senatori Grassi e Gaggio Giuliani hanno proposto di indicare la data del 12 dicembre, anniversario della strage di Piazza Fontana.

Al fine di assicurare una generale condivisione dell'iniziativa, invita i proponenti a ritirare l'emendamento 1.1, trasformandolo in un ordine del giorno che impegni il Governo a ricordare anche con eventi pubblici i tragici fatti avvenuti a Milano il 12 dicembre 1969 e invita la Commissione a convenire sulla proposta di mantenere la data del 9 maggio per la celebrazione del Giorno della memoria, sottolineando così il momento in cui, dopo la tragica conclusione del sequestro di Aldo Moro, le forze politiche si unirono in una ferma reazione contro il terrorismo.

Il senatore GRASSI (RC-SE) sottolinea il disagio e la sofferenza con cui, insieme alla senatrice Gaggio Giuliani, si è orientato ad accogliere l'invito a trasformare l'emendamento 1.1 nell'ordine del giorno G/1003/1/1, pubblicato in allegato al resoconto. Ricorda le parole del Capo dello Stato che nel suo discorso di insediamento ha parlato della necessità di recuperare una memoria condivisa. In proposito riferisce i risultati di un'indagine svolta nel 2005 da cui emerge una scarsa conoscenza dei giovani dei fatti terroristici avvenuti nel Paese, per cui il raggiungimento di una memoria condivisa appare un obiettivo molto lontano.

Sottolinea la volontà espressa in modo pressoché unanime dalle associazioni che si riconoscono nell'unione dei familiari delle vittime per stragi, di individuare nel 12 dicembre la data più appropriata per celebrare il Giorno della memoria, indicata fin dal 2003 in una proposta di legge quadro per l'assistenza, il sostegno e la tutela delle vittime di reato. Rileva che le associazioni dei familiari delle vittime, che si sono uniti e battuti per ottenere giustizia hanno svolto un ruolo di supplenza dello Stato: le istituzioni dovrebbero allora mostrare gratitudine, fornendo le risposte che per troppo tempo sono state omesse. In particolare, si dovrebbe attribuire il giusto rilievo al ricordo della strage di Piazza Fontana che, a suo avviso, racchiude in sé il significato di tutti gli atti di terrorismo.

Il senatore MALAN (FI) sottolinea il significato della data del 16 marzo, al fine di ricordare oltre che il sacrificio di Aldo Moro anche quello degli agenti della sua scorta.

Il senatore SAPORITO (AN) ritiene che la data del 9 maggio possa essere individuata quale Giorno della memoria da parte di tutte le forze politiche.

Il senatore QUAGLIARIELLO (FI) osserva che una Giornata della memoria ha significato se si individua un elemento di comune interpretazione della storia del Paese. Ricorda che durante la vicenda Moro il dibattito politico fu notevolmente influenzato dalla strage che si era verificata in via Fani al momento del rapimento. A suo avviso, se si sottolinea l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, si rischia di mettere in secondo piano il sacrificio delle forze dell'ordine.

Il senatore SARO (DC-PRI-IND-MPA) ribadisce le perplessità sull'ipotesi di celebrare il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo in una data, l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, che rischia di riproporre la frattura che si determinò in quell'occasione fra le forze politiche che si adoperarono per una trattativa al fine di liberare lo statista e il cosiddetto "fronte della fermezza", sostenuto in particolare dalla Democrazia cristiana e dal Partito comunista italiano, che si oppose a qualsiasi ipotesi di trattativa.

Per motivi analoghi, non condivide l'ordine del giorno illustrato dal senatore Grassi: infatti, la data del 12 dicembre 1969 rappresenta, a suo avviso, il momento iniziale della strategia della tensione e della teoria degli opposti estremismi e non può essere considerata come riferimento unitario dalle forze politiche.

A suo giudizio, il ricordo delle vittime del terrorismo dovrebbe essere affidato a iniziative territoriali, da svolgersi anche in date diverse, in omaggio alla sensibilità delle varie comunità che sono state colpite da gravi episodi di terrorismo. L'individuazione della data del 9 maggio, invece, rischia di dare luogo a inopportune strumentalizzazioni.

La senatrice ROSSA (Ulivo) sottolinea il ruolo delle associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo, riconosciuto recentemente anche dal Capo dello Stato, che hanno operato costantemente per assicurare soprattutto fra i giovani il ricordo degli atti di terrorismo che hanno colpito il Paese e hanno insistito affinché fosse istituita una Giornata per la memoria di tutte le vittime del terrorismo. Esse chiedono che questa iniziativa abbia un significato nazionale e sia ampiamente condivisa dalle forze politiche: in tal senso, ritiene che la data del 9 maggio sia la più significativa, perché rievoca il momento dell'attacco più forte allo Stato e consente un ricordo di sintesi delle vittime militari e civili.

Il senatore FISICHELLA (Ulivo) manifesta una riserva sul moltiplicarsi di giornate commemorative, da cui può derivare un effetto di minore attitudine alla memoria.

Ricorda che durante la vicenda del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro l'episodio della strage di via Fani ebbe costantemente un significato centrale: in particolare, il cosiddetto "partito della trattativa" fu sconfitto proprio dalla circostanza fondamentale che dopo l'eccidio degli uomini della sua scorta non sarebbe stato comunque possibile evitare l'uccisione dello statista. In base a tali considerazioni, ritiene che l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro è inclusivo della vicenda che ebbe quel tragico epilogo, in particolare il massacro degli uomini della scorta.

Il senatore CALVI (Ulivo) ricorda le date che a vario titolo potrebbero essere indicate per le celebrazioni del Giorno della memoria delle vittime del terrorismo. Egli condivide le osservazioni del senatore Fisichella: l'omicidio di Aldo Moro era stato deciso preventivamente, come è risultato in sede giudiziaria, per cui si può ritenere che il momento conclusivo di quella vicenda accomuna tutte le vittime e ha un significato generale.

Auspica che la data per la commemorazione sia individuata con ampia condivisione dalle forze politiche.

Il senatore VILLONE (Ulivo) ricorda che gli anni che precedettero il rapimento di Aldo Moro furono connotati da un aspro contrasto tra le forze politiche: solo il 9 maggio del 1978 si determinò un momento di grande unità delle forze politiche nella lotta, che poi risultò vincente, contro il terrorismo.

Il sottosegretario D'ANDREA dichiara la disponibilità del Governo ad accogliere l'ordine del giorno G/1003/1/1, illustrato dal senatore Grassi.

Il senatore MALAN (FI) propone di rinviare il seguito dell'esame in modo da consentire al relatore Pastore di intervenire nel momento della votazione sugli emendamenti.

Il PRESIDENTE condivide tale proposta.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione della direttiva 2004/82/CE concernente l'obbligo dei vettori di comunicare i dati relativi alle persone trasportate" (n. 76)

(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 25 gennaio 2006, n. 29. Esame e rinvio)

La relatrice AMATI (Ulivo) illustra lo schema di decreto legislativo in titolo, che individua specifici obblighi nei confronti dei vettori aerei professionali che trasportano passeggeri nel territorio degli Stati membri, in attuazione della delega di cui alla legge 25 gennaio 2006, n. 29 (legge comunitaria 2005), che recepisce la direttiva 2004/82/CE, allo scopo di realizzare nel territorio dell'Unione europea un contrasto più efficace contro l'immigrazione illegale.

Riferisce sull'articolo 1, che individua le finalità del provvedimento e sull'articolo 2, che individua le autorità responsabili delle attività di controllo. Nota che l'articolo 3 pone l'obbligo per i vettori aerei di raccogliere e trasmettere i dati relativi alle persone trasportate, mentre l'articolo 4 stabilisce che gli stessi dati siano cancellati entro 24 ore dalla ricezione a meno che essi siano indispensabili per l'attività di prevenzione o per esigenze di polizia giudiziaria, caso in cui si prevede una deroga fino a sei mesi. L'articolo 5 individua le sanzioni amministrative comminate al vettore aereo inadempiente da parte dell'ENAC, mentre al Garante per la protezione dei dati personali è attribuita la competenza di irrogare le sanzioni in caso di mancata cancellazione dei dati trasmessi. Infine, l'articolo 7 rinvia a un decreto direttoriale del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dei trasporti l'individuazione delle modalità tecniche e operative per la comunicazione e l'articolo 8 contiene la clausola di invarianza finanziaria.

Dà conto, inoltre, del parere favorevole espresso dal Garante per la protezione dei dati personali a condizione che si preveda che i soggetti destinatari dei dati siano dotati normativamente dei compiti previsti dalla direttiva; che all'articolo 4, comma 1, dopo la parola "comunicati" siano inserite le altre: "su richiesta ai sensi dell'articolo 3"; che al comma 2 del medesimo articolo risulti più chiaro che gli uffici di polizia hanno l'obbligo di cancellare i dati in ogni caso alla scadenza dei sei mesi, sopprimendo le parole da "salvo che si tratti di dati" fino alla fine del periodo.

Conclude, proponendo di esprimere un parere favorevole, recependo le condizioni appena illustrate.

Il senatore TIBALDI (IU-Verdi-Com) ricorda che un testo anteriore dello schema di decreto legislativo prevedeva, all'articolo 6, comma 2, la riassegnazione all'ENAC di una parte delle eventuali entrate derivanti dalle sanzioni irrogate. La disposizione è stata però contestata dalla Ragioneria, in quanto non prevista nella delega, per cui il Consiglio dei ministri si è orientato a non includerla nel testo. Rileva che una identica previsione è stata inserita in un altro recente atto del Governo nonché in diverse iniziative legislative all'esame del Parlamento.

Il senatore SAPORITO (AN) richiama l'attenzione sulla formulazione dell'articolo 2 dove si qualifica come vettore "ogni persona fisica e giuridica che trasporta persone a titolo professionale per via aerea". Tale locuzione, a suo avviso, è incongrua e dovrebbe essere modificata, escludendo il riferimento alle persone fisiche.

Il sottosegretario GENTILE condivide l'osservazione svolta dal senatore Saporito sulla formulazione dell'articolo 2 e conviene con la proposta della relatrice di recepire le condizioni indicate dal Garante per la protezione dei dati personali. Si riserva, inoltre, di valutare il rilievo del senatore Tibaldi a proposito della possibilità di prevedere una riassegnazione all'ENAC di una parte delle entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE ricorda che domani, giovedì 22 marzo, alle ore 9 si svolgerà la riunione del comitato ristretto costituito per l'esame degli emendamenti al disegno di legge n. 772 (servizi pubblici locali). Alle ore 11,30, in seduta plenaria, il senatore Fisichella svolgerà la relazione introduttiva per l'esame dei disegni di legge nn. 42 e connessi, in materia di democrazia interna dei partiti.

Comunica, quindi, che la Commissione potrà essere convocata martedì 27 marzo, alle ore 10, in sede consultiva per la valutazione dei presupposti costituzionali e per il parere di costituzionalità sostanziale del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 7 del 2007 (liberalizzazioni), se approvato dalla Camera dei deputati e assegnato in tempo utile.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 16,20.


ORDINE DEL GIORNO AL DISEGNO DI LEGGE

1003







G/1003/1/1

GRASSI, GAGGIO GIULIANI

Il Senato,

in sede di esame dei disegni di legge n. 1003 e connessi, concernenti la memoria delle vittime del terrorismo;


impegna il Governo

a promuovere il 12 dicembre, nelle forme opportune, quale giornata da dedicare allo svolgimento di attività didattiche e di eventi celebrativi, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, che ricordino la strage di piazza Fontana, in Milano e tutte le altre stragi terroristiche.