AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2007
141ª Seduta

Presidenza del Vice Presidente
CALVI
Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali Colonnella.
Interviene, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, Giancarlo Giannini, presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, accompagnato da Flavia Mazzarella, vice direttore generale, Marco Cecchini, responsabile Ufficio stampa, Roberto Novelli, assistente del Presidente, e Antonio Marotti, consigliere.

La seduta inizia alle ore 14,15.


IN SEDE REFERENTE

(104) VITALI ed altri. - Modifica dell'articolo 17 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di estensione del diritto di elettorato attivo e passivo ai cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia da almeno tre anni e legalmente residenti nel comune per le elezioni degli organi delle circoscrizioni di decentramento comunale
(1020) VITALI ed altri. - Delega al Governo per l'attuazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione in materia di funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane e per l'adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
(1196) DEL PENNINO ed altri. - Norme per l'istituzione delle città metropolitane. Delega al Governo in materia di assetto della finanza della città metropolitana e dei nuovi comuni e del loro funzionamento
(1265) SINISI e FUDA. - Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso
(1281) RIPAMONTI. - Norme per l'istituzione della città metropolitana di Milano. Delega al Governo per la disciplina di atti connessi all'istituzione della città metropolitana
(1464) Delega al Governo per l'attuazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione e per l'adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla legge costituzionale n. 3 del 2001
(1520) DI LELLO FINUOLI ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per fenomeni di infiltrazione mafiosa
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta antimeridiana dell'11 luglio.

Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) sottolinea la necessità di espungere dal disegno di legge n. 1464 le disposizioni che delegano il Governo a intervenire sulla disciplina elettorale degli enti locali. Ricorda lo squilibrio che si verifica nei rapporti fra assemblee elettive ed esecutivi, dopo l’introduzione dell’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di provincia. Rileva anche la mancata introduzione, nel disegno di legge n. 1464, di rigorosi controlli esterni, indispensabili a suo avviso per garantire una buona amministrazione e consentire la riduzione dei costi della politica.
Infine, sollecita l’adozione di meccanismi efficaci per promuovere la gestione associata dei servizi, superando i conflitti fra identità locali, e richiama la necessità di riconsiderare l’assetto delle competenze legislative dello Stato e delle Regioni, con particolare riferimento a quelle concorrenti.

Il senatore DEL PENNINO (DCA-PRI-MPA) giudica inopportuno affidare al legislatore delegato una generale revisione dell’ordinamento degli enti locali e in particolare, per il possibile contrasto con le norme costituzionali, della materia elettorale.
Commentando il disegno di legge n. 1464, rileva alcune incongruenze e contraddizioni che potrebbero determinare gravi problemi interpretativi, e l’assenza di un organico disegno di semplificazione. Pur essendo favorevole alla soppressione delle province, ritiene che se si conviene di rafforzarne le funzioni, non si può evitare una decisa semplificazione degli enti subprovinciali, a partire dalle comunità montane, che gravano in misura considerevole sui costi connessi al funzionamento delle istituzioni.
Sottolinea, quindi, la necessità di un’effettiva attuazione delle città metropolitane. In proposito, osserva che l’egemonia del comune capoluogo rispetto a quelli minori, non agevola il successo di quelle istituzioni alle quali dovrebbero essere conferite funzioni ulteriori rispetto a quelle di area vasta riconosciute alle province.
Infine, ritiene opportuna una riconsiderazione dei consigli circoscrizionali, la cui effettiva utilità dovrebbe essere verificata, soprattutto nelle città di minore dimensione; sollecita anche una tempestiva attuazione del federalismo fiscale di cui all’articolo 119 della Costituzione.

Il senatore GRASSI (RC-SE) condivide l’opportunità di valutare il disegno di legge n. 1464 contestualmente ai provvedimenti sui costi della politica e sul federalismo fiscale. A tale proposito, ribadisce la contrarietà a norme che favoriscono la competizione fra le Regioni e a una impostazione che faccia ricadere prevalentemente sui bilanci delle autonomie locali il problema delle spese politiche, mentre condivide l’esigenza di riequilibrare il rapporto fra assemblee elettive ed esecutivi.
La sua parte politica auspica una riduzione degli spazi di sussidiarietà orizzontale, in modo da ricondurre alla programmazione pubblica le prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e le funzioni fondamentali degli enti. Rileva criticamente anche l’assenza di un efficace sistema di controlli esterni che eviterebbe il contenzioso davanti al giudice contabile. Sottolinea, infine, l’esigenza di garantire a tutti i cittadini l’accesso alle cariche amministrative, indipendentemente dallo status economico, e l’opportunità di provvedere a una semplificazione degli enti, a partire da quelli di secondo grado, quali ad esempio le comunità montane, le unioni di comuni, le autorità di bacino.

Il PRESIDENTE avverte che in una seduta della prossima settimana si concluderà la discussione generale e avranno luogo le repliche dei relatori e del rappresentante del Governo.

Su proposta dei RELATORI, la Commissione conviene, quindi, di fissare fin d’ora, il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, da riferire al disegno di legge n. 1464, che è assunto a base dell’esame, alle ore 18 di giovedì 26 luglio.

Il seguito dell’esame congiunto è rinviato.


SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

Il PRESIDENTE comunica che è stata chiesta la trasmissione audiovisiva per la procedura che sta per iniziare e che la Presidenza del Senato ha fatto conoscere preventivamente il proprio assenso. Inoltre, della stessa procedura sarà pubblicato il resoconto stenografico.

La Commissione prende atto.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva in tema di autorità amministrative indipendenti: audizione del Presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP)

Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta pomeridiana del 28 giugno.

Il PRESIDENTE introduce l’oggetto dell’audizione, inerente al disegno di legge n. 1366, in materia di riordino delle autorità amministrative indipendenti.

Il presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, Giancarlo GIANNINI, illustra un documento che consegna alla Commissione e si sofferma sul ruolo dell’ISVAP nella vigilanza sul mercato assicurativo, sulla ristrutturazione organizzativa, che ha consentito di dedicare particolare attenzione alla trasparenza nei confronti degli utenti, sull’attività regolamentare, sui controlli patrimoniale-finanziario e ispettivo, sugli interventi a tutela degli utenti, sulle sanzioni irrogate (notevolmente incrementate dal 2000 in poi) e sull’attività che l’ISVAP svolge a livello europeo e internazionale.
Giudica positivamente le disposizioni del disegno di legge n. 1366 che intendono disciplinare in modo uniforme i criteri di nomina, i regimi di incompatibilità e la durata in carica dei componenti delle autorità indipendenti; sottolinea inoltre la necessità di proseguire e accelerare l’armonizzazione delle regole nei comparti bancario, mobiliare e assicurativo di cui si compone il sistema finanziario. Quanto agli assetti di vigilanza, osserva che la tutela della stabilità sconsiglia una scissione delle competenze sul comparto vita e su quello dei danni, che impedirebbe una valutazione globale della solidità delle compagnie in termini di margine di solvibilità.
Dopo aver rilevato che il disegno di legge n. 1366 propone una ripartizione delle competenze di vigilanza per finalità, ricorda la decisione del Governo di inserire in un altro disegno di legge la norma specificamente diretta a sopprimere l’ISVAP, al di fuori di un disegno di semplificazione che invece è centrale nel provvedimento di riordino; rammenta infine il giudizio positivo espresso dalla Corte dei conti sull’attività dell’ISVAP, per cui sarebbe non del tutto coerente l’ipotesi di soppressione o di smembramento delle sue competenze.

Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) domanda quali ragioni possano suggerire una soppressione dell’ISVAP con una norma appositamente inserita in un disegno di legge diverso da quello di riordino. Chiede poi se vi siano state attività specifiche di vigilanza sulla vicenda in cui è stata coinvolta la compagnia assicurativa UNIPOL.

Il senatore QUAGLIARIELLO (FI) stigmatizza la scelta del Governo di prevedere la soppressione dell’ISVAP in un disegno di legge diverso da quello di riordino e denuncia il limite della semplificazione proposta dal Governo, che sarebbe contraddetta dall’istituzione di ulteriori Authority.

Il senatore SAPORITO (AN) esprime apprezzamento per l’attività di vigilanza dell’ISVAP sul mercato assicurativo. Manifesta la contrarietà della sua parte politica alla soppressione di importanti enti di vigilanza come l’ISVAP e il COVIP e il trasferimento delle loro competenze alla CONSOB e alla Banca d’Italia, osservando come quest’ultima non sempre si trova nelle condizioni di svolgere un adeguato controllo sul funzionamento del sistema bancario.

Il presidente CALVI (Ulivo) sottolinea l’eccezionale prestigio di cui gode la Banca d’Italia, con riconoscimenti anche internazionali.

Replica il senatore SAPORITO (AN), ricordando che impropriamente si ipotizza di affidare alla Banca d’Italia anche il controllo sull’andamento finanziario delle autonomie locali.

Il senatore VILLONE (SDSE), relatore sul disegno di legge n. 1366, condivide l’impressione che l’obiettivo della semplificazione sia solo parzialmente perseguito dal disegno di legge governativo per il riordino delle Authority. Egli ritiene che l’attività di vigilanza non debba limitarsi ai profili di concorrenza ma debba spingersi a realizzare un’effettiva tutela degli utenti. Tale risultato non è stato conseguito dall’ISVAP, in particolare per quanto riguarda le tariffe, che risultano fra le più alte in Europa.

Il presidente Giancarlo GIANNINI risponde ai quesiti posti, sottolineando che la Banca d’Italia e l’ISVAP presidiano, in particolare, la stabilità del mercato in funzione di tutela del risparmio bancario e assicurativo, caratterizzato da interessi economici a lunghissima scadenza.
Per quanto riguarda la vicenda UNIPOL, informa che l’ISVAP è stata chiamata dalla Banca d’Italia a esprimere un parere sulle operazioni a garanzia della capacità patrimoniale. Dissente sulle valutazioni del senatore Villone, in quanto l’ISVAP, cui compete la tutela della stabilità del mercato, non dispone di strumenti idonei per tutelare gli utenti consumatori. In proposito, ricorda la procedura sanzionatoria avviata nei confronti di alcune compagnie che chiedevano premi abnormi ad automobilisti residenti nel Sud Italia, censurata dalla Commissione europea attraverso una procedura di infrazione.

Il PRESIDENTE dispone che il documento illustrato sia ammesso alla pubblica consultazione. Ringrazia quindi il Presidente dell’ISVAP e i suoi accompagnatori e dichiara conclusa l’audizione.

Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.


SULL'ESAME IN SEDE CONSULTIVA DEL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA RELATIVO ALLA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA PER GLI ANNI 2008-2011 (DOC. LVII, N. 2)

Il presidente CALVI, anche in considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, rileva che non vi sono le condizioni per proseguire l’esame in sede consultiva del Documento di programmazione economico-finanziaria e per concluderlo entro il termine fissato.

La Commissione prende atto.


La seduta termina alle ore 15,55.