AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDÌ 17 APRILE 2007
98ª Seduta

Presidenza del Presidente
BIANCO
Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Naccarato.

La seduta inizia alle ore 15,30.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE informa che il Presidente del Senato ha autorizzato lo svolgimento dell’indagine conoscitiva in tema di servizi di informazione per la sicurezza, a integrazione dell’istruttoria legislativa per l’esame in sede referente del disegno di legge n. 1335. Inoltre, il Presidente del Senato ha risolto il conflitto di competenza sollevato dalla 4a Commissione (difesa) relativamente all’esame in sede referente del disegno di legge n. 1335, confermando l’assegnazione alla Commissione affari costituzionali di quel disegno di legge e riconsiderando di conseguenza anche l’assegnazione delle altre iniziative legislative in materia, già deferite alle Commissioni riunite 1a e 4a, nel senso di prevederne la trattazione in sede referente esclusivamente da parte della Commissione affari costituzionali.
Comunica, quindi, che lunedì 23 aprile, alle ore 15, il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Chiti riferirà alla Commissione sull’esito dell’iniziativa politica intrapresa dal Governo a proposito della riforma della legge elettorale. Nella stessa seduta potrà proseguire la trattazione di altri argomenti all’ordine del giorno. In particolare, l’esame in sede referente del disegno di legge n. 1119 (Disposizioni in materia di ineleggibilità e di incompatibilità dei magistrati), d’iniziativa del senatore Zanettin e di altri senatori.
Quanto al seguito dell’esame del disegno di legge n. 947 (Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione della donna di origine extracomunitaria presente in Italia), vi sarà congiunto quello del disegno di legge n. 1443, d’iniziativa della senatrice Amati e di altri senatori.
Riferisce quindi l’esito della riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che si è appena conclusa: dalla seduta che sarà convocata per la settimana successiva saranno iscritti all’ordine del giorno, in sede referente, i disegni di legge n. 1445 (Modifica all’articolo 12 della Costituzione in materia di riconoscimento della lingua italiana quale lingua ufficiale della Repubblica), già approvato dalla Camera dei deputati, n. 1464 (Delega al Governo per l’attuazione dell' articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione e per l’adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla legge costituzionale n. 3 del 2001) e n. 1259 (Norme in materia di incompatibilità degli incarichi presso gli uffici e le strutture di diretta collaborazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri per i magistrati ordinari, amministrativi e contabili e per gli avvocati e i procuratori dello Stato), d’iniziativa del senatore Saporito e di altri senatori; inoltre, in sede consultiva, il disegno di legge n. 1448 (Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2007).
Si è stabilito anche di svolgere al più presto, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla libertà di informazione, lo sviluppo delle comunicazioni, la tutela dei diritti della persona e la sicurezza pubblica, l’audizione del Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. Inoltre, si è convenuto di valutare i riflessi normativi delle censure operate dalla Corte costituzionale su norme che prevedono la possibilità di revocare o di non confermare incarichi dirigenziali al momento dell’assunzione degli incarichi di governo, anche nelle Regioni.
Infine, accogliendo le sollecitazioni dei Presidenti delle Commissioni 6a (finanze e tesoro) e 8a (lavori pubblici e comunicazioni) è stata condivisa l’opportunità di articolare l’organizzazione dei lavori per l’esame del disegno di legge n. 1366 (autorità indipendenti) in modo da agevolare la partecipazione effettiva dei componenti di quelle Commissioni e una compiuta presa in considerazione dei rispettivi pareri.

La Commissione prende atto.

IN SEDE REFERENTE

(42) SALVI e VILLONE. - Norme sul diritto dei cittadini di associarsi liberamente in partiti, in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione
(550) CARLONI e NEGRI. - Norme sulla democrazia interna dei partiti, sulla selezione delle candidature e sul finanziamento
(949) STORACE ed altri. - Disposizioni di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione in materia di partiti politici
(1112) CUTRUFO ed altri. - Disposizioni attuative dell’articolo 49 della Costituzione in materia di partiti politici
(1114) DEL PENNINO ed altri. - Norme sul riconoscimento giuridico, il finanziamento, i bilanci e le campagne elettorali dei partiti
- e petizioni nn. 62 e 358 ad essi attinenti
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta antimeridiana del 22 marzo.

Ha inizio la discussione generale.

Il senatore STORACE (AN) si sofferma in particolare sul disegno di legge n. 949, da lui presentato insieme ad altri senatori. Esso, al fine di attuare pienamente il “metodo democratico” richiamato dall’articolo 49 della Costituzione, riprende il contenuto di alcune iniziative legislative presentate nella scorsa legislatura proponendo una cornice generale di riferimento per i partiti, anche in considerazione del finanziamento pubblico di cui beneficiano.
Anzitutto, si prevede che la quota di iscrizione a un partito debba essere versata individualmente con bonifico bancario o bollettino postale (articolo 2, comma 5), in modo da assicurare una maggiore certezza sull’entità dei tesserati. Si costituisce un comitato di garanzia (articolo 3) che delibera sulle controversie che insorgano fra gli iscritti e il partito, composto da persone non dipendenti dal partito che non sono candidabili a nessuna carica elettiva durante il mandato e nei cinque anni successivi. In ogni caso, contro le decisioni del comitato di garanzia e quando quest’ultimo sia incompetente a pronunciarsi l’iscritto ha il diritto di ricorrere all’autorità giudiziaria ordinaria.
Commenta, quindi, il meccanismo di selezione delle candidature (articolo 4), in base al quale la scelta avviene con elezione democratica degli organi previsti dallo statuto e non è delegabile agli organi di vertice. Lo statuto stabilisce anche il limite massimo dei mandati elettorali e degli incarichi di partito che ciascun iscritti può ricoprire, nonché eventuali deroghe (articolo 5) e favorisce la parità di genere stabilendo che le liste elettorali sono rappresentative in eguale misura di uomini e di donne (articolo 6). Si introduce anche il principio del rispetto del territorio (articolo 7), in base al quale nessuno può candidarsi in una circoscrizione elettorale diversa da quella del suo luogo di residenza, in modo da limitare l’inopportuno richiamo di personalità in circoscrizioni con le quali non hanno alcun legame.
Ricorda anche l’obbligo di pubblicità degli organi di vertice dei partiti, diretto a consentire la verifica di eventuali incompatibilità con incarichi presso aziende a partecipazione pubblica (articolo 8). L’articolo 9 disciplina i diritti delle minoranze che si concretizzano nella facoltà di presentare candidature in ogni tipo di elezione, nel controllo della gestione del finanziamento pubblico e nel rispetto del pluralismo informativo interno.
Infine, sottolinea l’obbligo di ripartizione del finanziamento pubblico fra l’organizzazione centrale e quelle periferiche del partito, secondo criteri predeterminati nonché quello di pubblicazione degli statuti sulla Gazzetta Ufficiale, in mancanza della quale sarebbe sospesa l’erogazione di ogni forma di finanziamento pubblico e dei rimborsi elettorali.
Egli conclude sostenendo l’opportunità di intervenire con una legge appropriata e coerente sui temi in esame, tuttavia dichiarandosi scettico sulle possibilità reale di tale esito, sia per l’assetto attuale dei partiti politici sia, anche, per l’opinione, al contrario molto critica, già manifestata dal relatore nell’introdurre l’argomento.

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16.